Consiglieri Archivi - Il Quarto Potere https://ilquartopotere.it/tag/consiglieri/ Le notizie sotto un'altra luce Mon, 20 May 2024 05:03:52 +0000 it-IT hourly 1 https://wordpress.org/?v=6.8.1 https://ilquartopotere.it/wp-content/uploads/2018/12/cropped-icona_512-32x32.png Consiglieri Archivi - Il Quarto Potere https://ilquartopotere.it/tag/consiglieri/ 32 32 Dup e Bilancio. Il Consiglio di Stato dà ragione al Comune: soddisfatta l’amministrazione https://ilquartopotere.it/news/politica/dup-e-bilancio-il-consiglio-di-stato-da-ragione-al-comune-soddisfatta-lamministrazione/ https://ilquartopotere.it/news/politica/dup-e-bilancio-il-consiglio-di-stato-da-ragione-al-comune-soddisfatta-lamministrazione/#respond Mon, 20 May 2024 05:03:52 +0000 https://ilquartopotere.it/?p=31904 L’amministrazione comunale accoglie con soddisfazione la sentenza della sezione quinta del Consiglio di Stato che ha ribaltato la decisione del Tar, riconoscendo la legittimità del bilancio comunale 2021-2023 e del Documento Unico di Programmazione (Dup). “Il Consiglio di Stato dà ragione al Comune e respinge in via definitiva il ricorso di Direzione Corato. Ringrazio Presidente […]

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L’amministrazione comunale accoglie con soddisfazione la sentenza della sezione quinta del Consiglio di Stato che ha ribaltato la decisione del Tar, riconoscendo la legittimità del bilancio comunale 2021-2023 e del Documento Unico di Programmazione (Dup).

Il Consiglio di Stato dà ragione al Comune e respinge in via definitiva il ricorso di Direzione Corato.
Ringrazio Presidente e Consiglieri comunali di maggioranza che hanno agito con determinazione, fermezza e competenza approvando Dup e Bilancio di previsione 2021-2023.
Un particolare ringraziamento rivolgo al consigliere comunale Dott. Michele Arsale per il contributo dato proprio durante la seduta del Consiglio comunale in cui furono approvati i documenti finanziari su richiamati.
Allo stesso modo, ringrazio la Giunta e in modo particolare l’assessore al bilancio Dott. Gennaro Sciscioli, il suo predecessore Dott. Adriano Muggeo e l’assessora al contenzioso Avv. Concetta Bucci.
Un particolare ringraziamento rivolgo al segretario generale Dott.ssa Marianna Aloisio e al dirigente del I Settore Avv. Giuseppe Sciscioli per la grande professionalità, fedeltà alle Istituzioni democratiche e lealtà verso il Sindaco e l’Amministrazione comunale.
Le mie congratulazioni vanno allo studio legale Sticchi Damiani che ha egregiamente difeso il Comune di Corato contro il ricorso presentato da Direzione Corato.” dichiara il Sindaco Corrado De Benedittis.

“Sul piano politico, il pronunciamento del Consiglio di Stato significa che la città di Corato è in mani sicure, governata da una nuova classe dirigente libera e forte. Sul piano giuridico, si tratta di una sentenza destinata a fare letteratura e perciò molto attesa da tutti i Comuni italiani, la cui prassi è ormai quella di approvare nella stessa seduta di Consiglio Comunale Dup e Bilancio.

In conclusione, a un vecchio modo di concepire la prassi politica, dico che i tempi sono cambiati. Troppe volte la città di Corato è stata bloccata e paralizzata da chi ha fatto cadere in modo seriale tanti sindaci, con le conseguenze drammatiche a tutti note. Oggi, invece, come Sindaco di Corato con entusiasmo e passione civile dico: Avanti tutta! La città di Corato ha bisogno di futuro,”

“Eravamo sereni sull’esito della controversia. Ritengo che la sentenza del Consiglio di Stato sia la evidente dimostrazione della serietà e delle capacità di tutta l’amministrazione De Benedittis. Essa sancisce, in maniera inequivocabile, che l’iter di approvazione del Bilancio 2021-2023 era corretto e che nessun Consigliere comunale ha mai subito alcuna lesione o compressione dei propri diritti. Le capacità di un’amministrazione si misurano con gli atti e, anche in questa occasione, gli atti dimostrano che abbiamo operato nel rispetto della legge, della trasparenza e dei diritti di tutti i consiglieri comunali. Oggi inizia una nuova fase. La fine di questa triste vicenda ci consentirà di accelerare il passo e di proseguire in maniera serena e con maggiore slancio il mandato elettorale,” aggiunge l’Assessore al bilancio Dott. Gennaro Sciscioli.

 

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Corrado e l’effetto trasparenza https://ilquartopotere.it/news/politica/corrado-e-leffetto-trasparenza-2/ https://ilquartopotere.it/news/politica/corrado-e-leffetto-trasparenza-2/#respond Sun, 18 Jun 2023 05:23:14 +0000 https://ilquartopotere.it/?p=26443 Corrado in campagna elettorale ha venduto la trasparenza come cosa fatta, intendendo eliminare ogni barriera – materiale ed immateriale – nell’accesso dei cittadini al Palazzo e a tutte le informazioni in esso custodite. Ad oggi registriamo in maniera incontrovertibile un arretramento su tutti i fronti rispetto a quelli che erano gli standard praticati dalle Amministrazioni […]

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Corrado in campagna elettorale ha venduto la trasparenza come cosa fatta, intendendo eliminare ogni barriera – materiale ed immateriale – nell’accesso dei cittadini al Palazzo e a tutte le informazioni in esso custodite. Ad oggi registriamo in maniera incontrovertibile un arretramento su tutti i fronti rispetto a quelli che erano gli standard praticati dalle Amministrazioni precedenti.

Si parlava, ad esempio, di “bilancio partecipato” (è nel programma elettorale di De Benedittis) ma allo stato attuale non si svolgono neanche gli incontri informativi con i cittadini cui l’Amministrazione Mazzilli ci aveva abituati e che si tenevano prima dell’approvazione del bilancio in Consiglio Comunale. È tutto nebuloso, tutto incerto e in questa opacità concorrono probabilmente più fattori: si tratta di una debolezza intrinseca della compagine Amministrativa che non è in grado di comunicare quel che ancora non sa oppure è un disegno preciso che contraddice il programma elettorale?

Possiamo tranquillamente dire – senza timore di smentita – che i cittadini sono tenuti all’oscuro di tutto e che l’unico canale informativo aperto è quello offerto dai social e dai profili personali dei vari amministratori accompagnato, quando occorre, dagli appuntamenti televisivi dove il Sindaco risponde a domande (preparate?) senza contraddittorio.

Fin qui potremmo dire che non abbiamo fatto come collettività un passo avanti ma un passo indietro: capita. Laddove però l’intera questione raggiunge vette non immaginabili è quando gli stessi Consiglieri Comunali (addirittura di maggioranza!) si dichiarano all’oscuro di tutto e non ricevono risposte alle note scritte. Sulla questione abbiamo fatto più volte appello al Presidente del Consiglio, la Dott.ssa Valeria Mazzone, ma abbiamo ben compreso che la Nostra è occupata in altro, avendo inteso il suo ruolo come una sinecura. Siamo dolenti anche nel constatare che il Segretario Generale, la Dott.ssa Marianna Aloisio, che presumiamo sia anche il responsabile della trasparenza (al pari dei suoi predecessori), non sia ancora riuscito ad imprimere una svolta modificando il modus operandi del cerchio magico.

È così che, di silenzio in silenzio, lo scorso 27 maggio la Consigliera Nadia D’Introno con una sua nota scritta ha posto nuovamente all’attenzione di Sindaco, Presidente del Consiglio, Segretario Generale… (di tutta la “corte celeste” insomma) una serie di irregolarità riferite all’avviso di selezione del personale ASIPU – il “bando delle polemiche” – indicando però questa volta quale destinatario per conoscenza anche il Prefetto. Un Consigliere Comunale è stato costretto a “mettere velo” anche in Prefettura pur di avere attenzione! Non ci risulta comunque che ad oggi il Consigliere Comunale abbia ricevuto risposta.
Le richieste scritte del Consigliere Nadia D’Introno che giacciono senza risposta sono infatti più d’una e quel che lascia basiti è la protervia di chi continua a ignorarle sicuro di essere intoccabile. Ci stupiscono anche le pasionarie nostrane che abbondano dalle parti della CAP, pasionarie che, sempre pronte a battersi in difesa del protagonismo femminile, in queste vicenda tacciono. La brava Nadia infatti nelle sue missive e nei suoi interventi ha anche posto questioni riferite al mancato rispetto della parità di genere nella Commissione Esaminatrice della selezione per il personale ASIPU, Commissione composta da tre uomini, ma neanche in questo caso – da donna che parla di parità di genere – è riuscita ad avere la condivisione delle sue colleghe e delle associazioni che gravitano nell’orbita di De Benedittis.

Chiediamoci dunque: Nadia D’Introno è vittima di mobbing? A tutti gli effetti sembra che sia vietato risponderle così come è considerato sconveniente da molti e soprattutto da molte (mò ci vuole!) darle evidenza. In questa vicenda – a nostro sommesso avviso – gioca anche un fattore psicologico che è già emerso a più riprese e che è andato ben oltre il pettegolezzo, orientando le scelte dall’Amministrazione (si consideri ad esempio la querelle “Miss Italia”). Se infatti nella ideologia della CAP e nella sua rappresentazione il tipico “maschio alpha” – con il suo carico di spirito competitivo, ambizione, machismo… – è un individuo da respingere, ancora peggiore è la considerazione che si ha della “femmina alpha”, soprattutto laddove ella non si conformi ai canoni della “bellezza diversamente bella” in vigore in certi ambienti.

Alcune pasionarie della CAP, infatti, se condividono apertamente i movimenti di emancipazione femminile che si riconoscono nel rito collettivo dell’urinare liberamente per strada o in luoghi pubblici, non possono accettare che una giovane donna si faccia strada con le sue argomentazioni, il suo carattere e – per di più – abbia anche dalla sua una “bellezza convenzionale” che a loro – diversamente belle – appare come la vera nota stonata. Il mobbing cui Nadia D’Introno è soggetta non ha quindi il solo carattere dell’esclusione politica, ma si traduce anche in un qualcosa di molto più sottile e profondo quale solo menti abituate a instillare malizia, ammantandosi di bontà, possono praticare. Tutto questo viene fuori a spizzichi e bocconi nei social e nelle cosiddette “chat cloaca” interne alla CAP i cui lacerti però circolano liberamente.

In sostanza, Corrado De Benedittis quando parlava di trasparenza a cosa pensava? Qual è il modello di trasparenza cui tendeva? Intendeva diradare le ombre o alludere maliziosamente ad un effetto “vedo non vedo”? Sembra infatti che – gira e rigira – l’asino caschi sempre al solito punto: la rivoluzione che si propone è una rivoluzione del costume (non altro) dove persone con un carico di rabbia repressa sembrano ripetere: “Ora tocca a noi e vogliamo rivoltare il cesto assumendo a modello il nostro modo di vedere ed escludendo gli altri”. E’ la volta di Nadia D’Introno cui va la nostra solidarietà: chi sarà il prossimo o la prossima?

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

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Nadia D’Introno scrive al Sindaco: pari opportunità non rispettate https://ilquartopotere.it/news/politica/nadia-dintrono-scrive-al-sindaco-pari-opportunita-non-rispettate/ https://ilquartopotere.it/news/politica/nadia-dintrono-scrive-al-sindaco-pari-opportunita-non-rispettate/#respond Thu, 18 May 2023 05:05:41 +0000 https://ilquartopotere.it/?p=25719 La questione ASIPU e il suo multiforme avviso di selezione per il reclutamento del personale tengono ancora banco. Nadia D’Introno scrive al Sindaco per segnalare ulteriori irregolarità e richiedere “il ripristino della sovranità della legge”, ma soprattutto scrive nella speranza di ricevere risposte che ad oggi non sono state fornite ne’ in consiglio comunale, né […]

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La questione ASIPU e il suo multiforme avviso di selezione per il reclutamento del personale tengono ancora banco. Nadia D’Introno scrive al Sindaco per segnalare ulteriori irregolarità e richiedere “il ripristino della sovranità della legge”, ma soprattutto scrive nella speranza di ricevere risposte che ad oggi non sono state fornite ne’ in consiglio comunale, né tantomeno ad una sua precedente richiesta di approfondimento sulla questione, risalente al 5 aprile.

La missiva sostanzialmente riporta le stesse questioni già sollevate dalla D’Introno nel suo intervento fatto nell’ultimo consiglio comunale del 22 Aprile scorso durante la discussione sulla mozione per la “Revoca dell’Avviso per il reclutamento personale Asipu S.r.l.” presentata dal consigliere Salvatore Mascoli.
A seguito dei continui e assordanti silenzi, la consigliera torna ad insistere mettendo nero su bianco le sue perplessità e rivendicando, tra l’altro, il ruolo del Consiglio Comunale, completamente bypassato in questa vicenda. La consigliera sottolinea infatti che la legge sulle società partecipate attribuisce al consiglio comunale il compito di fissare gli obiettivi specifici sul complesso delle spese di funzionamento delle società partecipate, ivi comprese quelle per il personale.
Inoltre, la preoccupazione più volte evidenziata dalla consigliera è che possano sorgere problemi in quanto pur in mancanza di una valutazione e decisione da parte del consiglio comunale sul futuro dell’ASIPU, si sta procedendo con le assunzioni lasciando massima libertà e autonomia all’amministratore unico.
Troverà riscontro a questo giro la D’Introno?

Ma fra le presunte irregolarità segnalate in questa missiva, su tutte ne spicca una, inedita, ossia il mancato rispetto delle pari opportunità nella nomina della commissione di valutazione, vicenda che per un’Amministrazione inclusiva ed attenta ai diritti di tutti e tutte quale quella di Corrado De Benedittis non può essere derubricata a questione secondaria.
Le Pubbliche Amministrazioni infatti hanno l’obbligo di riservare alle donne almeno un terzo dei posti di componente di commissione: da quel che comprendiamo leggendo gli atti pubblicati sul sito di ASIPU i componenti della commissione di selezione sono tre uomini.

La palla ora passerà all’amministrazione che siamo certi riuscirà a rispondere a tono fugando ogni dubbio anche a costo di invocare la ipotetica transizione verso l’altro sesso di qualche commissario.

Di seguito il testo della missiva inviata dalla Consigliera Nadia D’Introno al Sindaco e per conoscenza tra gli altri anche al Dott. Francesco Santarella, Presidente della Commissione di selezione.

 

Al Sindaco del Comune di Corato
Prof. Corrado Nicola De Benedittis
E p.c.
All’ Assessore al Bilancio, dott. Giuseppe Sciscioli
Al Segretario Generale, dott.ssa Marianna Aloisio
Al collegio dei Revisori dei Conti del Comune di
Corato
Al collegio sindacale dei Revisori dei Conti di ASIPU
S.R.L.
Al signor Presidente della Commissione Esaminatrice

OGGETTO: Segnalazione irregolarità dell’avviso pubblico per il reclutamento
del personale pubblicato dalla ASIPU S.R.L.

Il 28 dicembre 2022 l’assemblea dell’A.S.I.P.U. srl costituita dal sindaco, quale socio
unico, su proposta dell’amministratore, Avv. Renato Bucci approvò il piano del
fabbisogno per il reclutamento di personale e il regolamento per il reclutamento del
personale dipendente.
Nel preambolo del primo regolamento si legge “Il presente piano viene proposto in
relazione ai servizi la cui proroga è stata oggetto di atto di indirizzo del Consiglio
comunale ed in relazione, dunque, al fabbisogno connesso alle necessità
amministrative ed alle necessità operative correlate a ciascun servizio. Il piano si
riferisce alla annualità 2023, per il triennio 2023-2025 si procederà ad attualizzare il
piano in funzione degli eventuali ulteriori servizi che saranno affidati dall’ente”.
I servizi a cui si fa riferimento sono i seguenti:
– servizi amministrativi e generali;
– servizi cimiteriali;
– gestione bagni pubblici;
– verde pubblico;
– trasporto rifiuti;
– logistica-attività ausiliarie.

Per la gestione di tali servizi si è ritenuto che l’A.S.I.P.U. si dovrebbe dotare di n. 18
unità lavorative e cioè:
– N. 1 coordinatore tecnico (livello Quadro);
– N. 1 impiegato amministrativo (livello 2);
– N. 5 necrofori (livello 3);
– N. 6 unità per i bagni pubblici (livello 1);
– N. 2 unità per il verde pubblico (livello 1);
– N. 1 unità per il trasporto rifiuti (livello 3);
– N. 2 unità per la logistica (livello 1).
È prevista, altresì, la evenienza di assumere per esigenze stagionali:
– N. 2 operai per gestione verde;
– N. 2 operai per espletamento servizi eccezionali di manovalanza.
Il costo preventivato per n. 18 unità a tempo indeterminato e n. 4 stagionali è indicato
in € 537.000,00.
Tale preventivo è determinato in base al decreto direttoriale del ministero del lavoro
che ha calcolato il costo medio del lavoro in relazione al contratto collettivo imprese
igiene e multiservizi.
A seguito dell’approvazione del suddetto piano, l’amministratore della società ha
pubblicato un avviso di selezione per titoli ed esami per il reclutamento delle seguenti
figure:
– N. 1 coordinatore tecnico con contratto a tempo determinato per 12 mesi;
– N. 5 necrofori a tempo indeterminato;
– N. 1 autista a tempo indeterminato
per una spesa di € 210.000,00 sulla base dei costi medi innanzi menzionati.
Tralasciando, per il momento, i gravi rilievi sull’avviso di selezione già in
svolgimento, in questa sede mi preme evidenziare che la selezione è stata bandita in
evidente violazione di legge e che, pertanto, va bloccata in attesa di ripristinare un
contesto di legalità.
L’art. 147 quater del TUEL D. Lgs 267/2000 così recita:
“1. L’ente locale definisce, secondo la propria autonomia organizzativa, un sistema
di controlli sulle società non quotate, partecipate dallo stesso ente locale. Tali controlli sono esercitati dalle strutture proprie dell’ente locale, che ne sono
responsabili.
2. Per l’attuazione di quanto previsto al comma 1 di questo articolo,
l’amministrazione definisce preventivamente, in riferimento all’articolo 170, comma
6, gli obiettivi gestionali a cui deve tendere la società partecipata, secondo
parametri qualitativi e quantitativi, e organizza un idoneo sistema informativo
finalizzato a rilevare i rapporti finanziari fra l’ente proprietario e la società, la
situazione contabile, gestionale e organizzativa della società, i contrati di servizio la
qualità dei servizi, il rispetto delle norme di legge sui vincoli di finanza pubblica.
3. Sulla base dell’informazione di cui al comma 2 l’ente locale effettua il
monitoraggio periodico sull’andamento delle società non quotate non partecipate,
analizza gli scostamenti rispetto agli obiettivi assegnati e individua le opportune
azioni correttive, anche in riferimento a possibili squilibri economico finanziari
rilevanti per il bilancio dell’ente. […]”.
Più recentemente il D. L.gs n. 175/2016 (testo unico delle società partecipate), all’art.
19 (gestione del personale), comma 5 ha così stabilito: “Le amministrazioni
pubbliche socie fissano, con propri provvedimenti, obiettivi specifici, annuali e
pluriennali, sul complesso delle spese di funzionamento, ivi comprese quelle per il
personale, delle società controllate, anche attraverso il contenimento degli oneri
contrattuali e delle assunzioni di personale e tenuto conto di quanto stabilito all’art
25, ovvero delle eventuali disposizioni che stabiliscono a loro carico, divieti o
limitazioni alle assunzioni di personale, tenendo conto nel settore in cui ciascun
soggetto opera”.
Il comma 6 prevede “Le società a controllo pubblico garantiscono il concreto
perseguimento degli obiettivi di cui al comma 5 tramite propri provvedimenti da
recepire ove possibile, nel caso del contenimento degli oneri contrattuali, in sede di
contrattazione di secondo livello”.
E per chiudere il cerchio il comma 7 prevede “I provvedimenti e i contratti di cui ai
commi 5 e 6 sono pubblicati sul sito istituzionale della società e delle pubbliche
amministrazioni socie. In caso di mancata o incompleta pubblicazione si applicano
l’articolo 22, comma 4, 46 e 47 del decreto Lgs. 14 marzo 2013 n. 33”.
Il comma 4, infine, stabilisce: “Salvo quanto previsto dall’articolo 2126 del Codice
civile, ai fini retributivi, i contratti di lavoro stipulati in assenza dei provvedimenti e
delle procedure di cui al comma 2 sono nulli. Resta ferma la giurisdizione ordinaria
sulla validità dei provvedimenti e delle procedure di reclutamento del personale”.

Ovviamente conformi alla normativa richiamata sono le disposizioni contenute nel
regolamento comunale per l’esercizio del controllo analogo sulla società partecipata.
La volontà del legislatore è chiara, ossia mantenere uno stretto legame strategico e
politico tra il comune e la società partecipata, evitare che le due entità viaggino in
direzioni diverse, se non contrapposte, evitare che la società partecipata operi come
una repubblica autonoma contraddicendo la natura di società in house.
Per evitare tutto ciò è indispensabile che gli amministratori del Comune abbiano una
visione complessiva dello stato dell’ente e delle sue diramazioni, soprattutto per i
riflessi che ogni iniziativa ha sul mantenimento degli equilibri di bilancio.
Nel caso di specie il Comune non ha predisposto quanto stabilito dall’articolo 19,
commi 5, 6 e7 sopra richiamati. Ne consegue che il piano del fabbisogno di personale
e il conseguente avviso di selezione non hanno alcuna legittimità, né alcun
fondamento amministrativo e finanziario; pertanto, la procedura selettiva di personale
va bloccata.
Per ultimo, ma non meno importante, si segnala anche la violazione dell’articolo 57
del D. Lgs.165/2001, comma 5, n. 1 che così dispone
“Le pubbliche amministrazioni al fine di garantire pari opportunità tra uomini e
donne per l’accesso al lavoro ed il trattamento sul lavoro a) riservano alle donne,
salva motivata impossibilità, almeno un terzo dei posti di componente delle
commissioni di concorso fermo restando il principio di cui all’articolo 35, comma 3,
lettera e) […]
1-bis L’atto di nomina della commissione di concorso è inviato entro tre giorni alla
consigliera o al consigliere di pari opportunità nazionale ovvero regionale, in base
all’ambito territoriale della amministrazione che ha bandito il concorso,che,qualora
ravvisi la violazione delle disposizioni contenute nel comma 1, lettera a) diffida
l’amministrazione a rimuoverla entro il termine massimo di trenta giorni. In caso di
inottemperanza alla diffida la consigliera o il consigliere di parità procedente
propone, entro i successivi quindici giorni ricorso ai sensi dell’articolo 37, comma 4
del codice delle pari opportunità tra uomo e donna di cui al decreto legislativo 11
aprile 2006 n.198 e successive modificazioni; si applica il comma 5 del citato decreto
legislativo n.198/2006. Il mancato invio dell’atto di nomina della commissione di
concorso alla consigliera o consigliere di parità comporta responsabilità del
dirigente responsabile del procedimento, da valutare anche al fine del
raggiungimento degli obiettivi […]”.

Nel caso di specie la commissione giudicatrice è composta da n. 3 componenti, tutti
di sesso maschile.
Si chiede alle autorità in indirizzo, ciascuna per la propria responsabilità, di
intervenire per ripristinare la sovranità della legge e si chiede al responsabile del
controllo analogo di disporre che l’atto di nomina della commissione giudicatrice sia
trasmesso alla consigliera di pari parità, come previsto per legge.

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Corrado e il fallimento dei “professori” https://ilquartopotere.it/news/politica/corrado-e-il-fallimento-dei-professori/ https://ilquartopotere.it/news/politica/corrado-e-il-fallimento-dei-professori/#respond Sun, 19 Mar 2023 06:18:12 +0000 https://ilquartopotere.it/?p=24566 Lo abbiamo ripetuto più volte: l’attuale Giunta Comunale è composta prevalentemente da laureati – fa eccezione proprio l’Assessore alla Politiche Educative e Culturali – nella quasi totalità dediti alla libera professione. Sono assenti in Giunta, così come sono poco presenti in Consiglio, gli esponenti delle categorie produttive: artigiani, imprenditori e commercianti. De Benedittis quindi ha […]

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Lo abbiamo ripetuto più volte: l’attuale Giunta Comunale è composta prevalentemente da laureati – fa eccezione proprio l’Assessore alla Politiche Educative e Culturali – nella quasi totalità dediti alla libera professione. Sono assenti in Giunta, così come sono poco presenti in Consiglio, gli esponenti delle categorie produttive: artigiani, imprenditori e commercianti. De Benedittis quindi ha inteso dare un’impronta ben netta all’Amministrazione, facendo chiaramente intendere come l’alto profilo ricercato negli Assessori vada in concreto a coincidere con l’elevato tasso di istruzione.

Va da sé che un eventuale insuccesso dell’Amministrazione De Benedittis non possa solamente intendersi come il fallimento di una parte politica (la Sinistra o il Centrosinistra), ma vada piuttosto a connotarsi come una debacle – l’ennesima a Corato – dei “professori”, intendendo per “professore”, secondo l’usanza popolare, non solo chi svolga la professione di docente ma, più in generale, chi abbia studiato fino al conseguimento della laurea.
La questione rappresenta un problema serio e trasversale agli schieramenti: il rischio per i tanti che speravano in un cambiamento è quello di veder tornare in auge un certo ceto politico molto pratico e svelto, ma poco incline alle arti del trivio e del quadrivio. In sintesi, ci sono concrete possibilità che l’impopolarità di questa Amministrazione vada a rafforzare l’anomalia tutta coratina che si sostanzia nella logica del poco e subito, perdendo di vista le strategie di più lungo respiro e di orizzonte più ampio. Il paragone, ad esempio, può essere fatto con la vicina Ruvo di Puglia: a Corato a partire dal secondo dopoguerra e in maniera parossistica dagli anni ’70 è stata consentita e favorita l’edificazione di ville e villette in area agricola, a Ruvo no. Nel breve termine Corato si è avvantaggiata: le imprese hanno lavorato, il Comune ha incassato, i professionisti hanno fatturato… ma è nel lungo termine che Ruvo di Puglia, preservando il suo agro, sta progredendo.
Abbiamo detto che il fallimento di De Benedittis e della sua Amministrazione non sarebbe il primo insuccesso a Corato dei “professori” al potere, ma l’ennesimo: dovremmo chiederci perché.
Innanzitutto dobbiamo osservare che Corato è la periferia di una Nazione in declino, poco connessa quindi con le principali dorsali che alimentano i movimenti artistici, culturali e dell’innovazione. I “professori” nostrani sono portatori di una cultura libresca che non è sostanza ma forma e apparenza, priva di legami con il contesto e più propensa ad interessarsi dei fenomeni quando essi hanno già sprigionato la loro energia, attribuendo cioè più risalto non al fatto ma alla sua narrazione. La cultura così interpretata diviene quasi un limite, configurandosi in una ritualità che non apporta nessun elemento concreto alla risoluzione dei problemi quotidiani.
In secondo luogo nessun “professore” a Corato negli ultimi 20 anni è stato portatore di un progetto alternativo che per essere rivoluzionario deve impattare sull’economia locale cambiando le forme e i circuiti della produzione e della ricchezza. A Corato, oggi come in passato, la lotta viene fatta su una manifestazione in più o in meno, sul concerto etnico al posto di un’esibizione di Bobby Solo, su un patrocinio dato o negato: il “professore” vuole rivoluzionare la forma, non vuol cambiare i rapporti tra centro e periferia, tra benestanti e nullatenenti, tra giovani e vecchi, tra uomini e donne, tra Italiani e immigrati… limitandosi a gesti simbolici che “impegnano poco e fanno comparire”. In assenza di un progetto nessun cambiamento è possibile, facendo risaltare semmai l’immobilismo e l’inefficienza rispetto ai tempi di “quando c’era lui”.
In terzo luogo Corato è terra di emigrazione. Tra i giovani molti di coloro che dopo aver conseguito la laurea hanno inteso sviluppare percorsi innovativi o specialistici hanno lasciato la Città, mentre altri che sono rimasti si sono orientati in prevalenza verso il lavoro dipendente – meglio se in un ente pubblico – oppure vivacchiano in attesa di tempi migliori, accontentandosi di redditi anche molto inferiori di quelli di un impiegato. Sono rari i percorsi di successo professionale o imprenditoriale da parte dei laureati nostrani che giocano in casa, trattandosi poi di casi quasi mai legati alle dinamiche e alle specificità locali, come a dire: “vivo a Corato ma campo altrove”. Questo fenomeno ha creato una spirale perversa che svilisce il valore delle professioni intellettuali le quali diventano sostenibili nella mentalità locale solo come dopolavoro o in aggiunta all’impiego prevalente ovvero si rendono praticabili unicamente come forma di volontariato.
L’Amministrazione De Benedittis è il distillato di tutte queste profonde contraddizioni con l’handicap di non riconoscere il suo limite e la sua parzialità priva come è dell’apporto di interi settori dell’economia locale. Noi come cittadini corriamo un duplice rischio: alla vacuità dell’attuale rivoluzione gentile che si sostanzia in un minuetto tra cicisbei molto attenti nell’incasellare le desinenze (assessora, presidenta, ministra,… tutti e tutte…), potrebbe contrapporsi a breve e quasi per reazione la restaurazione della “Corato da bere” tutta centrata sul presente e senza una prospettiva a lungo termine. In quest’ultimo caso – il ritorno della “Corato da bere” – presto staremo tutti meglio, i problemi semmai saranno dei nostri figli ai quali dovremo comunque ricordare che la colpa è nostra per aver dato fiducia ad una rivoluzione con le polveri bagnate.

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Preoccupazione della D’Introno sul caso Asipu: “Modificato lo statuto ma la toppa è peggio del buco” https://ilquartopotere.it/news/politica/preoccupazione-della-dintrono-sul-caso-asipu-modificato-lo-statuto-ma-la-toppa-e-peggio-del-buco/ https://ilquartopotere.it/news/politica/preoccupazione-della-dintrono-sul-caso-asipu-modificato-lo-statuto-ma-la-toppa-e-peggio-del-buco/#respond Tue, 17 Jan 2023 08:38:25 +0000 https://ilquartopotere.it/?p=23237 Continuano i chiarimenti ai cittadini della consigliera D’Introno sul caso Asipu che come promesso li avrebbe suddivisi in capitoli visto la complessità dell’argomento. Siamo al quarto capitolo così come si legge nella nota della D’Introno che intitola: “Del Pentimento!” e scrive: “Durante il consiglio comunale del 29 novembre 2022, chiesi il ritiro del punto sulla […]

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Continuano i chiarimenti ai cittadini della consigliera D’Introno sul caso Asipu che come promesso li avrebbe suddivisi in capitoli visto la complessità dell’argomento.

Siamo al quarto capitolo così come si legge nella nota della D’Introno che intitola: “Del Pentimento!” e scrive:

Durante il consiglio comunale del 29 novembre 2022, chiesi il ritiro del punto sulla proroga degli affidamenti ad ASIPU in quanto, dopo un’attenta analisi dello statuto, ritenevo che la società non potesse essere considerata in house.
Tale richiesta veniva BOCCIATA da tutti i consiglieri di maggioranza mentre, con disarmante disinvoltura, veniva approvata la proroga triennale degli affidamenti ad ASIPU. 
Ricordo ancora le frasi perentorie del sindaco e dell’amministratore Avv. Renato Bucci:
“L’ASIPU è una società in house, lo statuto va bene così com’è!”.
Così come ricordo i duri attacchi subiti da alcuni colleghi consiglieri.”

(A tal riguardo una nostra analisi: “L’Asipu è salva? I coratini certamente no“)

Dopo il putiferio accaduto nel corso di quel consiglio comunale, dopo la pioggia di critiche e i tentativi di sminuire la posizione del PD Corato, cosa ho appreso giorni fa?

Ho appreso che in occasione dell’assemblea del 28 dicembre 2022, il sindaco e l’amministratore hanno modificato lo statuto ASIPU!!!
Piu’ precisamente hanno TENTATO di conformare lo statuto della società alle direttive ANAC, così come sostenuto dal Partito Democratico.”

Anche su questo punto un nostro approfondimento nei seguenti articoli : “La barca tornó sola”; “Corrado, attenzione al trainetto”

“Nonostante il ravvedimento operoso, temo che “la toppa sia peggio del buco”. (Sul punto seguirà a breve un approfondimento).
Insisto tanto sul caso ASIPU e non ho mai nascosto la mia profonda preoccupazione in quanto violare norme pubblicistiche in materia di appalti è comportamento gravissimo sotto diversi profili.
Impossibile tacere!
Chi invece continua a tacere è il sindaco: i suoi silenzi e la sua indifferenza nei confronti di un Partito che lo ha lealmente sostenuto pesano come dei macigni. E i macigni, si sa, servono per innalzare muri difficili da superare.”

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La crisi politica della maggioranza, è la crisi interna al PD coratino https://ilquartopotere.it/news/politica/la-crisi-politica-della-maggioranza-e-la-crisi-interna-al-pd-coratino/ https://ilquartopotere.it/news/politica/la-crisi-politica-della-maggioranza-e-la-crisi-interna-al-pd-coratino/#respond Sat, 31 Dec 2022 15:33:48 +0000 https://ilquartopotere.it/?p=22964 L’ultimo consiglio comunale ha manifestato a tutto tondo la gravissima crisi interna al PD Coratino. Il Consigliere Addario ha tenuto un comportamento diametralmente opposto alle indicazioni della Segreteria del Partito – Attilio Di Girolamo – ed alla posizione assunta invece dalla Capogruppo  Nadia D’Introno in linea con la Segreteria. Ora le posizioni di vicinanza al […]

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L’ultimo consiglio comunale ha manifestato a tutto tondo la gravissima crisi interna al PD Coratino. Il Consigliere Addario ha tenuto un comportamento diametralmente opposto alle indicazioni della Segreteria del Partito – Attilio Di Girolamo – ed alla posizione assunta invece dalla Capogruppo  Nadia D’Introno in linea con la Segreteria.
Ora le posizioni di vicinanza al Sindaco De Benedittis del Consigliere Addario sono dettate da lungimiranza politica o dal ruolo in Giunta del figliolo Felice Addario ?
Certamente non è agevole rispondere.
È di tutta evidenza che anche le posizioni della Segreteria del PD e della D’Introno stanno diventando assolutamente incomprensibili per la Città.
Se si parla continuamente contro l’Amministrazione la conseguenza immediata dovrebbe naturalmente finire con un ruolo preciso di opposizione.
Il PD coratino dovrebbe decidere una volta per tutte dove stare e tanto per la sua vita futura.
L’esasperato equilibrismo politico non ha mai dato riscontri positivi – l’elettorato non capisce e si allontana dal mero scontro interno legato al nulla politico.
Ora il punto decisivo è soltanto uno: gli Addario devono chiamarsi fuori dal PD, come l’Assessore Concetta Bucci, come il Consigliere Palmieri, come il Consigliere Salvatore Mascoli, i quali, con spiegazioni le più varie e forse le più incomprensibili, si sono “alleati” con il Sindaco e hanno cercato di mettere in serie difficoltà la Segreteria del PD. Fino forse a porre in essere tentativi per il suo commissariamento ? O, in caso contrario, è l’attuale Segreteria e la Capogruppo Avv. Nadia D’Introno, nonché il loro numeroso seguito – si tenga conto delle posizioni dei GD – a lasciare il Partito?
Il Congresso cittadino probabilmente dirà l’ultima parola.
Una cosa appare certa queste difficoltà interne al PD, forse involontariamente e/o volontariamente volute da Terzi, stanno condizionando pesantemente l’immagine del PD.
Il Sindaco De Benedittis a questo punto appare evidente stia mettendo in atto altre strategie seppur sia vittima del suo stesso metodo di far politica non potendosi non evidenziare il significato delle parole di un Consigliere a lui vicino, il Consigliere Arsale, che criticando aspramente e duramente il metodo adottato dall’Amministrazione ha abbandonato l’aula, mettendo in chiarissima difficoltà la maggioranza che pertanto ha dovuto aver bisogno delle minoranze per approvare alcuni punti all’Ordine del giorno.
Illuminante sembrano i rilievi di una spiccata personalità politica coratina, piena di acume e di lucidità, il Dott. Giacomo De Lillo, che in un suo commento su facebook ha espresso in modo lapidario ma efficace le difficoltà della Maggioranza di governare la Città, ed in particolare, individuando chiarissime responsabilità in capo agli esponenti del Governo cittadino, ha affermato che così facendo si stanno producendo danni irreparabili al Centro sinistra.

Io stesso avevo già visto lontano con l’articolo “Corrado, un Sindaco-Papa”, pubblicato il 20 novembre scorso.

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Corrado, lo squarto si allarga https://ilquartopotere.it/news/politica/corrado-lo-squarto-si-allarga/ https://ilquartopotere.it/news/politica/corrado-lo-squarto-si-allarga/#respond Sun, 18 Dec 2022 07:52:57 +0000 https://ilquartopotere.it/?p=22736 La debolezza del nostro Sindaco – lo abbiamo detto più volte – sta tutta nella filosofia o meglio nel modo in cui egli approccia la filosofia. Corrado infatti non assume come proprio un pensiero organico riconducibile ad una precisa corrente filosofica, ma sembra semmai uno specialista in “superamenti”. Fa proprio infatti il pensiero non violento […]

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La debolezza del nostro Sindaco – lo abbiamo detto più volte – sta tutta nella filosofia o meglio nel modo in cui egli approccia la filosofia. Corrado infatti non assume come proprio un pensiero organico riconducibile ad una precisa corrente filosofica, ma sembra semmai uno specialista in “superamenti”. Fa proprio infatti il pensiero non violento sconfinando però nell’esaltazione di Ernesto Che Guevera che tutto fu tranne che un pacifista, assume come sua cifra la mansuetudine che è propria dei figli di San Francesco esaltandosi però nel declamare filippiche rispetto alle quali il “Verrà un giorno…” che fra Cristroforo pronunciò al cospetto di don Rodrigo sembra la giaculatoria di una perpetua, parla di gentilezza e atteggia il volto al sorriso laddove invece l’interlocutore percepisce una volontà ostinata nell’affermazione di sé a dispetto di tutto.

Insomma, il Sindaco quando una concezione o una teoria vacilla o non gli viene di taglio nel discorso che sta conducendo non ha nessuna difficoltà a “superarla”, facendo riferimento al suo opposto che in quel preciso momento offre argomenti più adatti al pensiero che intende esprimere e celebrando così il trionfo del sincretismo nel quale le menti più deboli o più interessate – di centro, di destra e di sinistra – trovano comunque un qualche appiglio per dire: “Ha detto tutto e il suo contrario, ma in fondo la pensa come me”.
Se tutta codesta complessa questione fosse ristretta a Corrado e al suo entourage potremmo dire “Poco male”, in realtà il Primo Cittadino parla a nome di tutti e nel parlare – proprio per questa sua volontà di spingere il pensiero oltre i limiti della coerenza – si confronta sempre con i valori assoluti. Ciò che Corrado fa è sempre il massimo e insuperabile, anche quando copia malamente dai suoi predecessori, a differenza dei Sindaci e delle Amministrazione dei tempi passati rappresentate come il male assoluto. Buono / cattivo, massimo / minimo, oppressori / oppressi… il Sindaco si esprime per tinte forti che non ammettono mai sfumature in una visione più terra – terra che contemperi qualità e difetti in modo equilibrato.
Va da sé quindi che gli Assessori non sono “le persone che godono della fiducia del Sindaco e che hanno competenza nel settore loro affidato” ma sono personalità di “alto profilo”, il Presidente del Consiglio è una nuova Giovanna d’Arco a cui qualcuno vorrebbe far fare la stessa fine, parimenti Consiglieri delegati, dirigenti, segretario generale, componenti delle società partecipate… tutti coloro che ruotano nell’orbita di Corrado hanno qualità eccezionali e producono risultati al di là di ogni limite.
La realtà è ben differente e ne fanno le spese proprio i nominati che vengono sempre più spesse bersagliati dalle voci critiche e travolti nel vortice delle questioni irrisolte che ruota attorno al Sindaco. È così che nel corso dei primi due anni sono stati esposti, colpiti e affondati prima gli Assessori, poi i Consiglieri delegati, poi il Presidente del Consiglio in un crescendo che nel 2023 si riverserà su un fronte inedito per la politica locale. Fino ad oggi e potremmo dire da sempre per antica tradizione i tecnici – dirigenti e segretario generale – sono stati immuni e lontani dallo scontro politico, ma dopo gli ultimi Consigli Comunali siamo indotti a pensare che i tempi stiano mutando e che sia arrivato anche il loro momento.
Alla fin fine – stringi stringi – l’adozione di determinati atti è avallata dalle firme dei tecnici comunali così come anche è vero che sono i dirigenti ad esercitare il controllo sulla gestione dell’Ente e le sue società partecipate.
A ben vedere, infatti, l’arringa di Renato Bucci, Amministratore di ASIPU srl, pronunciata in uno degli ultimi Consigli Comunali in cui magnificava il suo operato ha indotto il Consigliere Vito Bovino a richiedere pubblicamente di inviare tutti gli atti all’ANAC e alla Corte dei Conti. Il Consigliere Nadia D’Introno ha più volte affrontato – sia in Consiglio sia sui social – il tema della assenza del “controllo analogo” sulle società partecipate, richiamando anche quanto affermato dal Prof. Ziruolo, consulente del Comune, in una sua relazione. Il nostro giornale poi, senza ricevere ad oggi alcuna smentita o rettifica dalle parti interessate, ha raccolto le segnalazioni di alcuni concittadini, evidenziando il rischio che il Comune non riesca a impedire la prescrizione dei crediti vantati in riferimento all’anno 2017 a causa di non meglio precisate carenze delle “banche dati” esistenti presso la SIxT SpA, la partecipata del Comune che si occupa di riscossione dei tributi locali. A tutto questo si aggiungono le segnalazioni dell’ex Sindaco Massimo Mazzili sulla pessima qualità degli atti adottati dall’Ente e i tanti refusi individuati dai lettori più attenti in determine e delibere.
Queste indicazioni – la presunta carenza di controllo e le lamentate lacune gestionali – sembrano convergere in un’unica direzione, individuando nuovi soggetti che, nolenti, verranno a breve trascinati nella contesa e costretti a difendersi: il segretario generale e i dirigenti, nominati anch’essi dall’attuale Amministrazione.
Continuiamo a pensare che se i toni del Sindaco fossero stati meno trionfalistici, se i suoi elogi fossero stati meno sperticati al punto da apparire fuori di misura e suonare falsi, se il clima fosse stato meno avvelenato dalla continua mistificazione della realtà e dalla demonizzazione del passato… probabilmente gli animi sarebbero meno esasperati e più propensi alla ragionevolezza. Immaginiamo anche che se la volontà di raggiungere il risultato da sbattere in prima pagina fosse stata meno parossistica, probabilmente qualcuno si sarebbe accorto che il cinque non entra nel quattro e tanto meno nel tre.
Cosa fatta capo ha; ora attendiamo gli sviluppi delle premesse così impostate.

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Clima incandescente in consiglio comunale. Non c’è limite al peggio https://ilquartopotere.it/news/politica/clima-incandescente-in-consiglio-comunale-non-ce-limite-al-peggio/ https://ilquartopotere.it/news/politica/clima-incandescente-in-consiglio-comunale-non-ce-limite-al-peggio/#respond Wed, 29 Jun 2022 18:13:19 +0000 https://ilquartopotere.it/?p=19161 All’indomani dell’ultimo Consiglio Comunale il contrasto tra PD e CAP sempre più ai ferri corti ha assunto una forma inquietante; pare aver preso il sopravvento sui problemi della città che di queste beghe è veramente stanca e nemmeno se ne importa. Un Consiglio comunale incandescente quello che si è svolto ieri sera per più di […]

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All’indomani dell’ultimo Consiglio Comunale il contrasto tra PD e CAP sempre più ai ferri corti ha assunto una forma inquietante; pare aver preso il sopravvento sui problemi della città che di queste beghe è veramente stanca e nemmeno se ne importa.

Un Consiglio comunale incandescente quello che si è svolto ieri sera per più di otto ore, il tempo impiegato per esaminare i nove punti all’ordine del giorno, dopo i lunghissimi preliminari.
Nonostante l’assenza delle minoranze di Centrodestra (che ormai sta assumendo i tratti di una vera e proprio defezione dalla funzione) tutta la serata ha visto un confronto, che a tratti ha preso i toni dello scontro, fra i consiglieri Bovino Vito e D’Introno, da un lato, e la maggioranza dall’altro.
I motivi del contendere sono stati numerosi sia nei preliminari che nell’esame dell’ordine del giorno, i cui nove punti sono stati comunque tutti approvati (con maggioranze risicate) e tutto, è stato contrassegnato dalla parola d’ordine: “refusi”, di cui le documentazioni prese in esame, erano disseminate.
Il Consigliere Bovino (opposizione) e la Consigliera D’Introno (capogruppo del PD, partito che dovrebbe essere di maggioranza) hanno più volte lamentato di non essere stati messi nelle condizioni di esaminare la documentazione necessaria per valutare le delibere da adottare, ma da parte della maggioranza si è continuato a dire che “ci vuole spirito di collaborazione”, che non bisogna fare troppi interventi in consiglio comunale, risolvendo preventivamente i problemi negli incontri di coalizione o nelle commissioni consiliari.
Peccato che questi “refusi” riguardavano centinaia di mila euro!!! (cfr. refuso sulla quota di partecipazione al patto territoriale corredata da confusione totale in riferimento alla compagine certa dei soggetti istituzionali ancora soci).
Un battibecco piuttosto acceso ha contrapposto la D’Introno con l’assessora Bucci alla quale la prima aveva presentato una interrogazione scritta, a suo dire rimasta senza risposta.
L’Assessora sosteneva, invece, di aver risposto e, per darsi ragione, mandava a far stampare la PEC; dal testo però si evinceva che la risposta era stata inviata a un indirizzo errato. E ciò rendeva evidente che, non solo era stato commesso l’errore di digitalizzazione, ma che nessuno poi si era curato di controllarne la corretta ricezione: come tutti sanno le PEC inviate a un indirizzo errato segnalano immeditatamente l’errore, diversamente dalle ordinarie e-mail. Un ennesimo infortunio in Consiglio per l’assessora Bucci accusata peraltro di svolgere il suo lavoro con estrema “flemma” dalla collega D’Introno in riferimento ad un accertamento relativo all’immobile sito in piazza Vittorio Emanuele (angolo via S. Domenico). La Bucci risponde “rispedendo le offese al mittente”.

Di sconcertante, c’è il clima di confusione, approssimazione e pressapochismo, creato da questa amministrazione, che sembra avere le idee confuse su tutto, in particolar modo sui numeri, come dimostrano gli innumerevoli refusi denunciati dal consigliere Bovino nel corso della seduta.
La consigliera D’Introno ha, dal canto suo, definito “sciatto” il modus operandi generale dell’amministrazione comunale provocando un intervento del Sindaco – visibilmente infastidito da siffatte esternazioni – a difesa dell’indifendibile!

Un momento particolarmente “caldo” si è verificato quando si è passati ad esaminare il punto 2 dell’ODG: un ennesimo atto della telenovela avente come protagonista il famoso emendamento al DUP presentato dal PD nel consiglio del 4 maggio: quello prima dichiarato “morto” e poi “resuscitato” su insistenza della consigliera D’Introno che aveva spinto la Segretaria ad approfondire la questione e a darle, infine ragione.
Ieri è stata riportata in Consiglio la delibera del DUP per essere corretta, prendendo atto che l’emendamento era da considerarsi approvato e non respinto. Una soluzione, però, fortemente contestata dai due mattatori protagonisti della serata (Bovino e D’Introno). La capogruppo del PD non ha partecipato al voto ma la maggioranza è andata avanti chiedendo un atto di fede nelle valutazioni tecnico-giuridiche della Segretaria. Peccato che nello scorso Consiglio la proposta della stessa Segretaria sulla stessa questione non fu accettata dalla maggioranza e, come si ricorderà, passò col solo voto favorevole del Consigliere Addario.

Un passaggio, quasi al limite del grottesco,  è stato quello relativo alle dichiarazioni del consigliere D’Imperio in risposta alle segnalazioni, riportate dalla consigliera Malcangi, riguardanti la chiusura anticipata dei cancelli laterali del cimitero, “Mi sono interessato circa un annetto fa le posso garantire che è vero le porte laterali venivano chiuse mezz’ora prima della chiusura normale, mi sono interfacciato con l’ufficio[…] mi sono preso la briga di chiedere spiegazioni a chi era lì, dopodiché ho verificato[…] che il cancello non fosse chiuso mezz’ora prima e alla fine il dottor S…. ha predisposto un documento che è stato dato all’ex custode e a chi gestiva il cimitero e quindi meglio dire un ordine di servizio in cui c’erano delle specifiche indicazioni e posso garantire perché sono andato […] una domenica al cimitero d’agosto, mi sono piazzato lì e ho verificato esattamente che i cancelli laterali non venivano chiusi più alle 11:30 ma a mezzogiorno meno qualche minuto, ora lei sta dicendo che ci sono segnalazioni di questo genere per cui bisognerà ritornare dal dottor Santarella e far presente al nuovo custode […] di rispettare l’ordine di servizio che fu fatto precedentemente”. Non che la questione sia pertinente all’iter di approvazione del bilancio di previsione ma quel che appare sconcertante è che il consigliere di maggioranza ha dimostrato di avere le idee molto confuse su quelli che sono i compiti e le funzioni derivanti dallo status di consigliere comunale rispetto a quelle attribuite dalla legge a funzionari, istruttori e dirigenti, sottolineato nell’assise anche dal consigliere Bovino. La confusione, non solo sua, ma dell’intera maggioranza sembra concentrarsi su un principio chiaro quanto sacro: quel che la legge non ti assegna, non ti compete!!

Il confronto/scontro ha raggiunto il calor bianco sul bilancio quando i due duellanti – Bovino e D’Introno in perfetta sintonia – hanno lamentato la totale assenza di partecipazione dei cittadini ma anche lo scarso coinvolgimento dei consiglieri e persino delle forze politiche di maggioranza: la D’introno ha parlato di bilancio tecnico, “copiato dal Comune di Montespertoli”, in cui “è assente la politica”; affermazione grave se si considera che il bilancio è il principale atto politico di una amministrazione comunale e che siamo al secondo bilancio previsionale approvato (sempre con la stesse modalità sbrigative) da questa maggioranza. Il povero assessore Muggeo anche quest’anno ha accampato le stesse giustificazioni dell’anno scorso (scarsità di personale, tante cose da fare, Covid) che ovviamente sono risultate ancor meno credibili e hanno suscitato le proteste dei due contestatori.

E siamo quindi arrivati alle dichiarazioni di voto. Bovino ha votato contro, ed era scontato. Tutti attendevano però la dichiarazione di voto della capogruppo del PD che ha fatto un intervento molto duro, denunciando di aver subito intimidazioni, minacce (di essere “cacciata dalla maggioranza”) e pressioni per indurla a votare il bilancio o dimettersi. Mentre parlava, i consiglieri di maggioranza, tanto per smentire le sue accuse, le urlavano contro un po’ di tutto (in particolare l’accusavano di essere opposizione) creando un clima ostile e aggressivo, tanto per continuare a smentire la ormai auto millantata fama di “democratici”, “progressisti” e “aperti a ogni confronto”. Invero, verrebbe da pensare che il rispetto della donna si vede soprattutto nei modi con i quali la si tratta non solo rinunciando al Patrocinio morale di Miss Italia!!!
A quel punto la D’Introno, concluso il suo intervento, visibilmente provata, ha lasciato la dichiarazione di voto al suo collega Addario il quale, dopo un intervento dal tono completamente diverso, volto ad evidenziare “il bicchiere mezzo pieno” ma anche a chiedere di “giustificare” le posizioni della sua capogruppo, ha annunciato il voto favorevole del gruppo PD. Poco prima il consigliere Addario aveva invece sottolineato il “bon ton” politico utilizzato dalla maggioranza nell’astenersi alla votazione sul famoso emendamento al DUP.
Alla luce di quanto accaduto nell’ultimo C.c. (e non solo!!!), il voto favorevole sul bilancio della D’Introno esprime chiaramente il risultato di una posizione di saggio equilibrismo politico stante le divisioni interne del Partito democratico, tutte oramai manifestatesi.
Appare evidente che Addario cerchi in tutti i modi di tenere a bada la vis della D’Introno al fine di assicurare gli equilibri – oramai irreversibilmente – precari tra il PD e la CAP.
Difatti, l’approvazione unitaria del bilancio di previsione non suona tranquillizzante per la maggioranza atteso che quest’ultima è estremamente a rischio proprio a causa della spaccatura interna del PD che vede in posizione antitetica i propri rappresentanti istituzionali.

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