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La consigliera D’Introno sul caso Asipu: “Indispensabile fornire informazioni ai cittadini”

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Sulla questione Asipu discussa nell’ultimo consiglio comunale tra i punti all’ordine del giorno del consiglio comunale celebrato il 29 novembre, e da noi trattata successivamente, riguardante il Piano Industriale ASIPU S.r.l 2022-2024 e successive integrazioni. Approvazione proroga triennale servizi complementari. Atto di indirizzo per addendum e successivi provvedimenti, la consigliera Nadia D’Introno interviene con una nota social per fornire ai cittadini informazioni effettive sul “caso Asipu”  così come si legge:

Per amore di verità e trasparenza, ritengo indispensabile fornire ai cittadini informazioni effettive sul “caso A.S.I.P.U” scrive la consigliera Nadia D’Introno, capogruppo del PD, in un nota social, la complessità della vicenda mi impone di procedere per “capitoli”. 

CAPITOLO 1.
Nella nostra città, la società ASIPU s.r.l. ha sempre eseguito il servizio di igiene urbana (raccolta e gestione rifiuti, pulizia strade).
Dal 1 agosto 2020 tale servizio è stato trasferito alla S.A.N.B. spa (società consortile costituita tra i comuni di Corato, Ruvo, Terlizzi, Molfetta e Bitonto).
Venuta meno la ragione per la quale l’A.S.I.P.U. nacque, le possibili soluzioni erano due:
– scioglimento della società (come accade ogniqualvolta lo scopo sociale è raggiunto o diventa impossibile per ragioni sopravvenute);
– mantenere in vita la società, modificandone l’oggetto sociale.
Il commissario prefettizio, all’epoca nominato, rinviò ogni decisione alla amministrazione subentrante. Nel frattempo ne garantiva la sopravvivenza autorizzando l’ASIPU a gestire gli unici modesti servizi non trasferiti alla S.A.N.B. (i servizi cimiteriali, raccolta e trasporto carcasse di cani e gatti rinvenuti in aree pubbliche, manutenzione del verde basso e della segnaletica stradale, eventuali traslochi di arredo e materiali vario …)
Parliamo di un cumulo di servizi, per lo più saltuari ed eventuali, di modesto valore economico, che erano stati affidati all’A.S.I.P.U. accanto alla attività principale e che da soli non avrebbero certamente giustificato la nascita della società.
Correttamente l’A.S.I.P.U. è stata definita UNA SCATOLA VUOTA in quanto aveva perso tutto: dipendenti, mezzi, scopo sociale.
La nostra amministrazione ha sempre rinviato ogni decisione, limitandosi a prorogare l’affidamento dei servizi sopra elencati mediante deliberazioni di giunta.
L’indecisione del Sindaco diventava sempre più intollerabile, a tal punto che il 02.11.2021 l’amministratore unico dell’ASIPU, di sua iniziativa, inviava una proposta di piano industriale!
Con il piano industriale a sua firma, l’avv. Renato Bucci non propone di salvare l’A.S.I.P.U., bensì di trasformarla in una sorta di multiservizi, aggiungendo ai “servizietti” già in carico altri diversi, pena la insostenibilità economica dell’impresa.
Nulla, però, cambiava: il Sindaco non assumeva alcuna decisione, ed A.S.I.P.U., priva di dipendenti, per due anni ha contattato delle cooperative private (in particolare “Corato Giovani”) per eseguire i servizi in favore del Comune di Corato.
Per tale ragione, a marzo del 2022 chiedevo di trattare l’argomento in commissione consiliare: dopo ampia discussione, si conveniva che la commissione si sarebbe dovuta riaggiornare, dopo circa n. 10 giorni, per integrazioni alla proposta di piano industriale. Ma il tutto si bloccava nuovamente!
Sino ad arrivare alla convocazione improvvisa ed urgente del 24 novembre u.s.
Dopo un anno di attesa, noi consiglieri ci aspettavano di decidere, innanzitutto, se ci fosse un vantaggio per la città nel trasformare l’A.S.I.P.U. in una multiservizi e, magari, decidere insieme quali servizi inserire nel piano industriale.
Invece, con un colpo di mano, il sindaco, con la complicità della Presidente del Consiglio, dopo un unico passaggio velocissimo in commissione, fa iscrivere all’ordine del giorno dell’ultimo consiglio comunale la proroga triennale dei soliti “servizietti” (rimozione carcasse di cani e gatti, manutenzione della segnaletica stradale, servizi cimiteriali…)
La decisione sul piano industriale, che il commissario prefettizio riteneva che potesse essere presa entro il 31 dicembre 2020, è stata rinviata a data da destinarsi!
Questo primo capitolo per descrivere cosa è stato fatto sino ad oggi, ossia nulla.”

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