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Preoccupazione della D’Introno sul caso Asipu: “Modificato lo statuto ma la toppa è peggio del buco”

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Continuano i chiarimenti ai cittadini della consigliera D’Introno sul caso Asipu che come promesso li avrebbe suddivisi in capitoli visto la complessità dell’argomento.

Siamo al quarto capitolo così come si legge nella nota della D’Introno che intitola: “Del Pentimento!” e scrive:

Durante il consiglio comunale del 29 novembre 2022, chiesi il ritiro del punto sulla proroga degli affidamenti ad ASIPU in quanto, dopo un’attenta analisi dello statuto, ritenevo che la società non potesse essere considerata in house.
Tale richiesta veniva BOCCIATA da tutti i consiglieri di maggioranza mentre, con disarmante disinvoltura, veniva approvata la proroga triennale degli affidamenti ad ASIPU. 
Ricordo ancora le frasi perentorie del sindaco e dell’amministratore Avv. Renato Bucci:
“L’ASIPU è una società in house, lo statuto va bene così com’è!”.
Così come ricordo i duri attacchi subiti da alcuni colleghi consiglieri.”

(A tal riguardo una nostra analisi: “L’Asipu è salva? I coratini certamente no“)

Dopo il putiferio accaduto nel corso di quel consiglio comunale, dopo la pioggia di critiche e i tentativi di sminuire la posizione del PD Corato, cosa ho appreso giorni fa?

Ho appreso che in occasione dell’assemblea del 28 dicembre 2022, il sindaco e l’amministratore hanno modificato lo statuto ASIPU!!!
Piu’ precisamente hanno TENTATO di conformare lo statuto della società alle direttive ANAC, così come sostenuto dal Partito Democratico.”

Anche su questo punto un nostro approfondimento nei seguenti articoli : “La barca tornó sola”; “Corrado, attenzione al trainetto”

“Nonostante il ravvedimento operoso, temo che “la toppa sia peggio del buco”. (Sul punto seguirà a breve un approfondimento).
Insisto tanto sul caso ASIPU e non ho mai nascosto la mia profonda preoccupazione in quanto violare norme pubblicistiche in materia di appalti è comportamento gravissimo sotto diversi profili.
Impossibile tacere!
Chi invece continua a tacere è il sindaco: i suoi silenzi e la sua indifferenza nei confronti di un Partito che lo ha lealmente sostenuto pesano come dei macigni. E i macigni, si sa, servono per innalzare muri difficili da superare.”

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