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Corrado, attenzione al “Trainetto”

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“Subire un trainetto” nel dialetto coratino sta per “essere vittima di un inganno”. Da dove può venire un “trainetto” per il nostro Sindaco? Un vecchio detto della politique politicienne nostrana recita che tutti i malesseri dell’Amministrazione Comunale partono sempre dell’ASIPU: è in quella direzione che dobbiamo guardare.

La vicenda dell’ASIPU, infatti, con l’Amministrazione De Benedittis ha assunto una fisionomia embricata, dove una questione è nascosta dall’altra e ne nasconde un’altra, a somiglianza della struttura del carciofo la cui parte interna nel dialetto siciliano è detta “cosca” come i linguisti sanno.
Il nucleo sostanziale del problema è infatti rappresentato da una questione basilare: l’ASIPU si qualifica come Azienda in house del Comune di Corato e quindi può ricevere affidamenti diretti senza necessità di gare d’appalto? A questa domanda ha risposto il Segretario Generale Dott.ssa Marianna Aloisio nel Consiglio Comunale del 27 dicembre 2022, precisando che è stata fatta richiesta di iscrizione per ASIPU nelle elenco delle società in house tenuto da ANAC (Autorità Nazionale Anticorruzione) e aggiungendo: <<… se ANAC dovesse dire: “Guardate, non ci sono i presupposti” tutto quello che è stato fatto è responsabilità di chi ha firmato quei provvedimenti, su questo non c’è dubbio…>> (ascoltabile a 1h 35′ 00″)
Il secondo livello è dato dalla seguente domanda: l’ASIPU, destinataria di affidamenti diretti da parte del Comune di Corato, disponeva delle risorse interne necessarie per svolgere i servizi affidati? La risposta è chiaramente negativa, l’ASIPU non dispone a tutt’oggi di personale – tecnici, operai e amministrativi – e quindi nulla ha messo a disposizione del Comune di Corato, limitandosi unicamente a subappaltare i lavori e facendoci sopra una piccola cresta o al massimo girando alla pari il lavoro a terzi.
Al terzo livello è lecito chiedersi: nello scegliere i suoi fornitori – gli effettivi erogatori di servizi a favore del Comune di Corato – l’ASIPU ha seguito procedure ad evidenza pubblica e ha adottato criteri di rotazione fra le aziende qualificate? No, a tal proposito l’Amministratore stesso di ASIPU, l’avv. Renato Bucci, ha riferito nel Consiglio Comunale del 29 novembre 2022 che si è fatto ricorso a fornitori qualificati individuati per chiamata diretta vista la specificità dei servizi.
In buona sostanza, il Comune di Corato per oltre un anno ha affidato servizi ad una Azienda (l’ASIPU) rispetto alla quale non vi è certezza che potesse ricevere affidamenti diretti, ma che sicuramente non aveva la struttura e i mezzi materiali per erogare servizi tant’è che a sua volta ha affidato i lavori a terzi scelti senza procedura ad evidenza pubblica. E’ chiaro che nel caso in cui dovesse saltare il primo anello (l’ASIPU è un’Azienda in house oppure no?) una questione si infilzerebbe all’altra, snocciolando un rosario nel quale verrebbero nominati un po’ tutti, compreso il padreterno, anche perché altre scelte – forse più oculate – erano possibili. Il Comune, nelle more dell’approvazione del Piano Industriale di ASIPU e della definizione delle varie questioni, poteva infatti avvalersi direttamente dei fornitori di cui ASIPU si è servita e ad un costo inferiore rispetto a quello corrisposto alla stessa azienda “forse” in house.
L’attuale condizione dovrebbe ispirare prudenza, circospezione e “apertura di occhi” nei confronti della gravità del problema. Accade tutt’altro. Né il Sindaco né altri dell’Amministrazione nel Consiglio Comunale del 27 dicembre 2022 hanno dato risposta al Consigliere Nadia D’Introno su quali modifiche sarebbero state apportate il giorno successivo (28/12) allo Statuto di ASIPU. Nessuno – Sindaco e Assessori – era al corrente delle modifiche da apportare? (“Corrado e la barca tornò sola” del 29/12/2022)
Accade poi che il giorno 30 dicembre 2022 ASIPU dia evidenza del suo “Piano di fabbisogno per il reclutamento del personale” – documento approvato dal Comune di Corato in qualità di socio unico – in cui compare un oggetto non identificato: il “coordinatore tecnico”.  I precedenti documenti di ASIPU che ci è stato dato modo di consultare ed in particolare il Piano Industriale datato 24 settembre 2022 recavano l’indicazione di un “direttore tecnico” tra il personale dipendente da assumere e di nessun coordinatore. Abbiamo smarrito qualche passaggio nei meandri di Palazzo di Città e in ogni caso perché dal “direttore” (un laureato) si è passati poi al “coordinatore” (un diplomato)? Si tratta di una svista o di una provvida manina?
Se alcune questioni fondamentali potranno essere sciolte solo dagli autorevoli pareri degli Enti sovraordinati, altre riteniamo invece debbano essere subito affrontate dai Consiglieri Comunali anche per evitare che parecchi dei nostri Amministratori, affascinati dal costoso luccichio delle feste, facciano la fine dell’asino in mezzo ai suoni.

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