Assessori Archivi - Il Quarto Potere https://ilquartopotere.it/tag/assessori/ Le notizie sotto un'altra luce Sat, 06 Jan 2024 23:11:41 +0000 it-IT hourly 1 https://wordpress.org/?v=6.8.1 https://ilquartopotere.it/wp-content/uploads/2018/12/cropped-icona_512-32x32.png Assessori Archivi - Il Quarto Potere https://ilquartopotere.it/tag/assessori/ 32 32 In Consiglio Comunale va in scena il Sindaco totalitario https://ilquartopotere.it/news/politica/in-consiglio-comunale-va-in-scena-il-sindaco-totalitario/ https://ilquartopotere.it/news/politica/in-consiglio-comunale-va-in-scena-il-sindaco-totalitario/#respond Fri, 08 Sep 2023 07:46:14 +0000 https://ilquartopotere.it/?p=27602 Abbiamo assistito al Consiglio Comunale tenutosi l’altro ieri (06 settembre 2023) traendone pessimi auspici: probabilmente il limite è stato superato dando piena evidenza di come nel consesso democratico stia allignando e crescendo la malapianta della tirannide. C’è chi in Consiglio Comunale ha evocato somiglianze anche “tricologiche” tra il nostro Sindaco e il dittatore che giusto […]

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Abbiamo assistito al Consiglio Comunale tenutosi l’altro ieri (06 settembre 2023) traendone pessimi auspici: probabilmente il limite è stato superato dando piena evidenza di come nel consesso democratico stia allignando e crescendo la malapianta della tirannide.

C’è chi in Consiglio Comunale ha evocato somiglianze anche “tricologiche” tra il nostro Sindaco e il dittatore che giusto 80 anni fa ha condotto l’Italia – al termine di una guerra rovinosa – alla distruzione e alla resa: in passato abbiamo utilizzato anche noi questa metafora (https://ilquartopotere.it/news/politica/corrado-in-camicia-nera/), ma crediamo, alla luce di quanto visto e udito, che non sia più adeguata a descrivere lo stato delle cose. Corrado De Benedittis, infatti, sembra guardare a se stesso come al signore di una polis della Grecia antica – il tiranno appunto – dotato di un potere assoluto di ascendenza anche divina e circondato unicamente da persone a lui legate da rapporti di parentela o vassallaggio.
Dobbiamo osservare che l’ultimo Consiglio Comunale è stato convocato unicamente per rettificare alcuni errori evidenziati da Direzione Corato nella redazione del rendiconto economico dell’anno 2022, rendiconto già approvato dalla massima assise cittadina: Direzione Corato ha svolto il suo compito di opposizione a vantaggio della comunità, segnalando la svista e impedendo di conseguenza un’attribuzione errata delle risorse comunali. E’ sufficiente ammettere l’errore, correggere e ripartire. De Benedittis, invece, ne ha fatto occasione per dare corpo ad un’offensiva molto ampia verso tutti gli oppositori e le voci critiche: costoro secondo il Sindaco sarebbero tutti ostruzionisti agitati solo dalla smania di coglierlo in fallo per porre fine anzitempo al suo felice regno. Nel caso di specie in realtà crediamo sia avvenuto il contrario e Direzione Corato, nel segnalare l’anomalia, ha evitato che si commettessero errori più gravi. Dell’ira del Sindaco hanno fatto le spese, alla presenza di un’inerme Presidente del Consiglio, tutti i Consiglieri di maggioranza e di opposizione che hanno preso la parola per chiedere, suggerire, criticare, approfondire… giungendo anche allo scontro diretto tra lo stesso Sindaco e Nadia D’Introno, capogruppo del PD e facente parte della stessa maggioranza, che per breve tempo ha abbandonato l’aula. Addirittura il Sindaco a tratti è sembrato sovrastare i suoi Assessori – è la prima volta che accade – prendendo la parola in vece loro e reagendo di impulso alle interrogazioni che provenivano dai presenti. Ne ha fatto le spese il malcapitato Gennaro Sciscioli – Assessore al Bilancio – che in realtà è apparso abbastanza contrariato. E’ positivo comunque – è notizia di ieri https://ilquartopotere.it/comunicazioni-ai-cittadini/cose-il-bilancio-comunale-a-palazzo-di-citta-due-giornate-sul-tema/ – che si riprendano, come già avveniva con le Amministrazioni Perrone e Mazzilli, gli incontri con la cittadinanza per illustrare i temi del bilancio: è un timido inizio che speriamo non verrà sciupato.
I fatti cui abbiamo assistito non sono episodici e non sono limitati a quel che accade nel Palazzo. Evidenziamo infatti che l’aria è amara come probabilmente in molti avranno avvertito. I cittadini che liberamente prendono la parola sui social e nelle discussioni condotte nei vari gruppi tematici per esprimere dissenso o critiche indirizzate all’Amministrazione Comunale vengono brutalizzati. A tal fine sono predisposte ed addestrate squadre di picchiatori “virtuali” che raramente entrano nel merito delle questioni poste, ma puntano a screditare l’interlocutore che deve essere posto fuori gioco con le buone o con le brusche.
Più grave ancora la condizione della stampa locale. Qui si interviene su due fronti, da un lato con i contributi e la benevolenza per chi allinea, dall’altro con l’ostracismo per chi dà spazio a pensieri critici o contrari. L’ostracismo si manifesta innanzitutto con la delegittimazione, una pratica cui prendono parte non solo i picchiatori ma anche alcuni esponenti della stessa Amministrazione (vero Assessore Luisa Addario?), stabilendo così che vi sono testate di prim’ordine e testate di “quart’ordine” che è meglio tacitare. L’ostracismo utilizza una leva ancora più potente quando arrivano in maniera diretta o indiretta input alle imprese in merito alle sponsorizzazioni da destinare alla pubblicità locale: Tizio deve crescere e pertanto chi fa pubblicità su quel media fa una cosa buona e giusta, Caio invece deve calare e pertanto l’imprenditore che tagli il budget già assegnato fa cosa gradita. Non dovremmo mai dimenticare che dietro ogni testata locale ci sono persone che lavorano e famiglie che da lì traggono il loro sostentamento, eppure anche questo limite di mera decenza è stato superato.
Gli Istituti di partecipazione popolare (Consulte, Forum dei Giovani…) sono azzerati al punto che se ne sono perse le tracce. Si tratta di organismi consultivi previsti dal nostro Statuto che in passato di tanto in tanto hanno organizzato eventi o assunto iniziative la cui eco è giunta ai cittadini e in Consiglio Comunale: oggi questi organismi sono annullati probabilmente perché ritenuti superati dal protagonismo del primo cittadino che non ammette corpi intermedi tra la fonte del potere e il popolo devoto.
I Consiglieri di maggioranza e opposizione lamentano assenza di approfondimento e condivisione dei punti da discutere in Consiglio Comunale: poche le riunioni di Commissione (in materia di bilancio sono sicuramente meno che in passato) e addirittura – come è accaduto nel Consiglio Comunale del 7 luglio scorso (Permesso di costruire in zona “B2”) – la maggioranza ridotta a dodici è stata costretta ad approvare una delibera in sostanza contraria agli orientamenti definiti nei lavori preparatori. In quella occasione Salvatore Mascoli e Nadia D’Introno hanno abbandonato l’aula, il Presidente della Commissione Urbanistica – Michele Arsale – ha parimenti lasciato il consesso mentre Aldo Addario, in forte imbarazzo, si è astenuto: sono fatti di una gravità inaudita.
A fronte di questa situazione che può ulteriormente degenerare è necessario prendere posizione. I Consiglieri dotati di maggior equilibrio devono far intendere al Sindaco che non si può proseguire su questa strada, cercando di recuperare semmai una dialettica più serena. I Partiti – soprattutto quelli di maggioranza – potenzino la loro azione non limitandosi unicamente ad essere cassa di risonanza, ma semmai svolgendo un ruolo di indirizzo e controllo dell’operato della Giunta. Al tempo stesso le Consulte devono dare un segno di esistenza in vita e così anche le Associazioni dovrebbero tralasciare per un attimo la cura del loro orticello per porsi una domanda di più ampio respiro: cosa sta avvenendo nella nostra Città?
Auspichiamo si possa giungere alla fine della Consigliatura rimanendo nei binari del confronto democratico e vorremmo tanto che anche il Sindaco condividesse questa speranza.

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Corrado, ricchi premi e cotillon https://ilquartopotere.it/news/politica/corrado-ricchi-premi-e-cotillon/ https://ilquartopotere.it/news/politica/corrado-ricchi-premi-e-cotillon/#respond Sun, 04 Jun 2023 05:15:03 +0000 https://ilquartopotere.it/?p=26152 Le cose erano state spiegate a Corrado per filo e per segno, ma il nostro Sindaco ha sempre fatto spallucce. Le difficoltà? Le hanno incontrate gli altri, ma non io. I problemi? Verranno spazzati via con il rovescio della mano. Le questioni irrisolte? Le risolverò io che sono portatore di un sapere – anzi dell’unico […]

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Le cose erano state spiegate a Corrado per filo e per segno, ma il nostro Sindaco ha sempre fatto spallucce. Le difficoltà? Le hanno incontrate gli altri, ma non io. I problemi? Verranno spazzati via con il rovescio della mano. Le questioni irrisolte? Le risolverò io che sono portatore di un sapere – anzi dell’unico sapere – che è quello che discende dalla conoscenza della filosofia. Cosa si vuol dire o aggiungere a chi ha delle così infallibili e incrollabili certezze?

Corrado poi, assisosi sullo scranno del primo cittadino con il suo risoluto piglio da maestrino dalla penna rossa, si è reso subito conto che la realtà era ben diversa da come la immaginava. Pensava il nostro Sindaco di andare a Palazzo di Città e comandare a bacchetta, di chiedere ed essere servito, di enunciare e trovare esecutori in grado di realizzare prontamente le sue idee. Vista la situazione, ecco che a poche settimane dall’insediamento abbiamo la prima cogitazione notturna pubblicata sui social e indirizzata al Palazzo e a quanti – funzionari e dirigenti – lo abitano e che, a dire di Corrado, sembrano refrattari a lasciarsi compenetrare dal nuovo corso. “La catena di comando non risponde”.
La sparata era un po’ grossa e andava in un certo senso contemperata. Ecco quindi dopo un po’ di tempo la seconda cogitazione notturna pubblicata sui social: “la piovra”, vi sono forze oscure – non si tratta quindi non più e non solo dei dipendenti comunali – che imbrigliano l’azione di Corrado protesa al cambiamento.
Nel tentativo di ricucire il rapporto con la struttura comunale e al tempo stesso giustificare ritardi e disservizi, Corrado sposa in seguito la linea della nenia belata che accompagna tutte le Amministrazioni Comunali d’Italia: il personale è insufficiente, molto al di sotto della pianta organica, e di più non si può fare. Il Sindaco, che nell’ultimo Consiglio Comunale ha citato Giulio Andreotti (ma non era partito citando Che Guevara?), a questo punto fa anche un ragionamento di realpolitik: se il personale è sotto organico (ed effettivamente lo è) allora posso assumere e proprio queste assunzioni saranno il miraggio che mi aiuterà a tenere insieme la maggioranza.
In perfetto stile cerchiobottista, infatti, la carenza di personale giustifica i ritardi e i disservizi, sulla carenza si innestano le assunzioni che puntano a risolvere un problema organizzativo ma che in realtà sono anche il toccasana delle questioni “politiche”, il vero collante che può tenere insieme qualsiasi armata Brancaleone.
C’è un ma… l’assunzione di personale determina un aumento dei costi e 35 unità in più – di tanto si parla per ora, ma altre sono in arrivo – implicano per il Comune un esborso significativo. L’Assessore Sciscioli nell’ultimo Consiglio comunale lo dice chiaramente: è necessario aumentare l’addizionale IRPEF per coprire i maggiori costi organizzativi e di personale. E siamo arrivati quindi alla situazione attuale: per alcuni il ricco premio dell’assunzione, per tutti gli altri cittadini invece il cotillon dell’aumento delle tasse.
Ritorniamo però al punto di partenza. Ritardi e disservizi sono stati risolti? L’Amministrazione è in condizione di dimostrare che i tempi di attesa, l’iter delle procedure, i servizi al pubblico… hanno un andamento che tende al meglio? Questo dato non emerge e sembra che tutto sia rimasto in una situazione oblomoviana.
In sostanza, 35 unità sono state fagocitate, digerite ed espulse dalla macchina comunale senza che sia cambiato alcunché e temiano che la macchina possa trattare allo stesso modo non 35 ma 350 unità. Corrado, che stupido non è, comprende che la questione è cruciale e che c’è bisogno di chi la segua e che eventualmente faccia anche da parafulmine, una personalità di “alto profilo” tra le tante che lo circondano che si assuma questo onere e che possa cantare e portare la croce: in questo contesto si arriva alla nomina del Consigliere Comunale Carlo Colonna quale delegato alle “Politiche del personale comunale”.
Ad oggi quindi la maggioranza tiene (con parecchi mugugni), Corrado procede e i cittadini abbozzano. Come abbiamo detto più volte, si andrà avanti così fino a quando una forza esterna non farà saltare il banco e a questa ipotesi sta concretamente lavorando più di uno che – ci auguriamo per lui – possa essere un artificiere più fortunato di Pietro Micca.

 

 

 

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ASIPU, il punto sulla selezione del personale: carte alla Procura? https://ilquartopotere.it/news/politica/asipu-il-punto-sulla-selezione-del-personale-carte-alla-procura/ https://ilquartopotere.it/news/politica/asipu-il-punto-sulla-selezione-del-personale-carte-alla-procura/#respond Tue, 25 Apr 2023 11:17:31 +0000 https://ilquartopotere.it/?p=25229 ASIPU srl, la società del Comune di Corato che fino al 2020 si è occupata di igiene urbana e successivamente ha svolto una pluralità di servizi per conto del nostro Ente (dalla manutenzione del verde ai servizi cimiteriali), ha pubblicato un avviso per la selezione di personale i cui termini sono scaduti lo scorso 14 […]

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ASIPU srl, la società del Comune di Corato che fino al 2020 si è occupata di igiene urbana e successivamente ha svolto una pluralità di servizi per conto del nostro Ente (dalla manutenzione del verde ai servizi cimiteriali), ha pubblicato un avviso per la selezione di personale i cui termini sono scaduti lo scorso 14 aprile per l’assunzione di:
– Un coordinatore tecnico (a tempo determinato – 12 mesi);
– Cinque operai con qualifica di necrofori a tempo indeterminato;
– Un autista addetto al trasporto dei rifiuti speciali pericolosi e non pericolosi a tempo indeterminato.
Il bando si inserisce nel processo di strutturazione di ASIPU srl in società multiservizi, società che nelle intenzioni della Amministrazione dovrebbe diventare il braccio operativo del Comune in una pluralità di ambiti, garantendo anche il pronto intervento a prezzi vantaggiosi rispetto al mercato. La creazione di una multiservizi ci vede sicuramente favorevoli in linea generale, anche se non poche ombre si sono addensate in questi mesi intorno all’operato dell’Amministratore di ASIPU srl – l’Avv. Renato Bucci – al punto da determinare una spaccatura interna alla maggioranza che sostiene il Sindaco De Benedittis. La spaccatura si è consumata nel corso dell’ultimo Consiglio Comunale (22 aprile 2023) sotto gli occhi attoniti e basiti dell’opposizione e dei cittadini che hanno seguito l’evento.
Infatti, Salvatore Mascoli, capogruppo del Gruppo Misto e Consigliere interno alla maggioranza, si è fatto promotore di una mozione avente per oggetto “Revoca dell’Avviso per reclutamento personale ASIPU srl”: la discussione in Consiglio Comunale è arrivata ben presto al calor bianco, facendo rimbombare parole pesanti e giungendo a paventare la presenza di ipotetici “elenchi” già predisposti da cui attingere per le assunzioni. La mozione è stata votata favorevolmente dallo stesso Mascoli e da Nadia Gloria D’Introno, capogruppo del PD, mentre la restante maggioranza ha fatto quadrato intorno al Sindaco, respingendo la mozione. I Consiglieri d’opposizione dal canto loro hanno giocato su posizioni più defilate, facendo rilevare come la crisi fosse tutta interna alla maggioranza di De Benedittis.
In relazione al bando, gli interventi di Mascoli e di Nadia Gloria D’Introno hanno focalizzato l’attenzione intorno alla figura del Coordinatore Tecnico e agli inusuali requisiti richiesti, suggerendo che – “come sostiene la voce pubblica” – il bando fosse stato cucito su misura per un candidato. La stessa Valeria Mazzone, Presidente del Consiglio Comunale, nel rintuzzare Salvatore Mascoli ha ribattuto goffamente di essersi sempre dichiarata favorevole ad un bando “ad includendum”: cosa dobbiamo intendere noi? Che il bando così strutturato sia effettivamente “ad excludendum” e che del papabile coordinatore tecnico siano anche stati indicati la statura, il colore degli occhi e il numero di scarpe? Non sappiamo cosa pensare.
Ma i requisiti del fantomatico Coordinatore Tecnico (figura non prevista nel piano industriale di ASIPU in cui si parla di Direttore Tecnico) sono veramente così inusuali e tali da far pensare ad una manovra di bassa lega? Certamente l’alta statura morale dell’Avv. Renato Bucci e la sua onestà a tutta prova ci impediscono anche solo di concepire pensieri così meschini, dobbiamo ammettere però che non siamo insensibili a quanto sostenuto da persone altrettanto fededegne quali i Consiglieri Mascoli e D’Introno: esiste realmente una “voce pubblica” in grado di affermare con certezza sin d’ora chi sarà il prescelto per l’incarico di Coordinatore Tecnico?
In conclusione, Salvatore Mascoli si è dichiarato pronto ad adire “alle sedi competenti” mentre Vito Bovino, cogliendo lo spunto di Massimo Torelli che ha chiesto delucidazioni in merito alle parole utilizzate dallo stesso Mascoli in riferimento alla esistenza di presunti “elenchi” di nomi da cui attingere per le assunzioni, ha chiesto di inviare gli atti del Consiglio in corso e le relative trascrizioni alla Procura della Repubblica, ottenendo sembra anche l’approvazione del Presidente del Consiglio. Alle parole seguiranno le azioni conseguenti?
Noi qualche dubbio sull’intera operazione l’avevamo espresso mesi addietro in particolare in un mio contributo dal titolo “Corrado, attenzione al trainetto” dal quale ci sembra che qualche Consigliere Comunale abbia tratto spunto, ma in ogni caso l’intenzione del nostro Giornale è quella di concedere all’Avv. Renato Bucci il beneficio del dubbio e pertanto abbiamo effettuato una consultazione interna alla redazione, verificando se vi fosse qualche collaboratore in grado di ipotizzare il nome del futuro Coordinatore Tecnico di ASIPU srl e dando allo stesso la facoltà trascrivere su carta il nome e di inviarlo alla nostra sede via posta.
Se è vero poi – come dicono alcuni – che esiste una “voce pubblica” bene informata, suggeriamo a tutti coloro che sono interessati a partecipare all’esperimento di inviare una loro missiva – anche in forma anonima – al nostro indirizzo indicando il nome del futuro Coordinatore Tecnico di ASIPU srl:
Il Quarto Potere
Via Morelli 26/28
70033 Corato (BA)

Quando ASIPU srl renderà pubblico il nome del Coordinatore Tecnico selezionato potremo disporre della necessaria documentazione da mettere a disposizione degli interessati per fugare ogni dubbio: si è trattato di un bando costruito su misura rispetto al quale era già noto con largo anticipo il vincitore oppure effettivamente è stato possibile effettuare una selezione fra più candidati individuando anche un nome diverso da quello indicato dalla presunta “voce pubblica”? Staremo a vedere.

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Corrado e il fallimento dei “professori” https://ilquartopotere.it/news/politica/corrado-e-il-fallimento-dei-professori/ https://ilquartopotere.it/news/politica/corrado-e-il-fallimento-dei-professori/#respond Sun, 19 Mar 2023 06:18:12 +0000 https://ilquartopotere.it/?p=24566 Lo abbiamo ripetuto più volte: l’attuale Giunta Comunale è composta prevalentemente da laureati – fa eccezione proprio l’Assessore alla Politiche Educative e Culturali – nella quasi totalità dediti alla libera professione. Sono assenti in Giunta, così come sono poco presenti in Consiglio, gli esponenti delle categorie produttive: artigiani, imprenditori e commercianti. De Benedittis quindi ha […]

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Lo abbiamo ripetuto più volte: l’attuale Giunta Comunale è composta prevalentemente da laureati – fa eccezione proprio l’Assessore alla Politiche Educative e Culturali – nella quasi totalità dediti alla libera professione. Sono assenti in Giunta, così come sono poco presenti in Consiglio, gli esponenti delle categorie produttive: artigiani, imprenditori e commercianti. De Benedittis quindi ha inteso dare un’impronta ben netta all’Amministrazione, facendo chiaramente intendere come l’alto profilo ricercato negli Assessori vada in concreto a coincidere con l’elevato tasso di istruzione.

Va da sé che un eventuale insuccesso dell’Amministrazione De Benedittis non possa solamente intendersi come il fallimento di una parte politica (la Sinistra o il Centrosinistra), ma vada piuttosto a connotarsi come una debacle – l’ennesima a Corato – dei “professori”, intendendo per “professore”, secondo l’usanza popolare, non solo chi svolga la professione di docente ma, più in generale, chi abbia studiato fino al conseguimento della laurea.
La questione rappresenta un problema serio e trasversale agli schieramenti: il rischio per i tanti che speravano in un cambiamento è quello di veder tornare in auge un certo ceto politico molto pratico e svelto, ma poco incline alle arti del trivio e del quadrivio. In sintesi, ci sono concrete possibilità che l’impopolarità di questa Amministrazione vada a rafforzare l’anomalia tutta coratina che si sostanzia nella logica del poco e subito, perdendo di vista le strategie di più lungo respiro e di orizzonte più ampio. Il paragone, ad esempio, può essere fatto con la vicina Ruvo di Puglia: a Corato a partire dal secondo dopoguerra e in maniera parossistica dagli anni ’70 è stata consentita e favorita l’edificazione di ville e villette in area agricola, a Ruvo no. Nel breve termine Corato si è avvantaggiata: le imprese hanno lavorato, il Comune ha incassato, i professionisti hanno fatturato… ma è nel lungo termine che Ruvo di Puglia, preservando il suo agro, sta progredendo.
Abbiamo detto che il fallimento di De Benedittis e della sua Amministrazione non sarebbe il primo insuccesso a Corato dei “professori” al potere, ma l’ennesimo: dovremmo chiederci perché.
Innanzitutto dobbiamo osservare che Corato è la periferia di una Nazione in declino, poco connessa quindi con le principali dorsali che alimentano i movimenti artistici, culturali e dell’innovazione. I “professori” nostrani sono portatori di una cultura libresca che non è sostanza ma forma e apparenza, priva di legami con il contesto e più propensa ad interessarsi dei fenomeni quando essi hanno già sprigionato la loro energia, attribuendo cioè più risalto non al fatto ma alla sua narrazione. La cultura così interpretata diviene quasi un limite, configurandosi in una ritualità che non apporta nessun elemento concreto alla risoluzione dei problemi quotidiani.
In secondo luogo nessun “professore” a Corato negli ultimi 20 anni è stato portatore di un progetto alternativo che per essere rivoluzionario deve impattare sull’economia locale cambiando le forme e i circuiti della produzione e della ricchezza. A Corato, oggi come in passato, la lotta viene fatta su una manifestazione in più o in meno, sul concerto etnico al posto di un’esibizione di Bobby Solo, su un patrocinio dato o negato: il “professore” vuole rivoluzionare la forma, non vuol cambiare i rapporti tra centro e periferia, tra benestanti e nullatenenti, tra giovani e vecchi, tra uomini e donne, tra Italiani e immigrati… limitandosi a gesti simbolici che “impegnano poco e fanno comparire”. In assenza di un progetto nessun cambiamento è possibile, facendo risaltare semmai l’immobilismo e l’inefficienza rispetto ai tempi di “quando c’era lui”.
In terzo luogo Corato è terra di emigrazione. Tra i giovani molti di coloro che dopo aver conseguito la laurea hanno inteso sviluppare percorsi innovativi o specialistici hanno lasciato la Città, mentre altri che sono rimasti si sono orientati in prevalenza verso il lavoro dipendente – meglio se in un ente pubblico – oppure vivacchiano in attesa di tempi migliori, accontentandosi di redditi anche molto inferiori di quelli di un impiegato. Sono rari i percorsi di successo professionale o imprenditoriale da parte dei laureati nostrani che giocano in casa, trattandosi poi di casi quasi mai legati alle dinamiche e alle specificità locali, come a dire: “vivo a Corato ma campo altrove”. Questo fenomeno ha creato una spirale perversa che svilisce il valore delle professioni intellettuali le quali diventano sostenibili nella mentalità locale solo come dopolavoro o in aggiunta all’impiego prevalente ovvero si rendono praticabili unicamente come forma di volontariato.
L’Amministrazione De Benedittis è il distillato di tutte queste profonde contraddizioni con l’handicap di non riconoscere il suo limite e la sua parzialità priva come è dell’apporto di interi settori dell’economia locale. Noi come cittadini corriamo un duplice rischio: alla vacuità dell’attuale rivoluzione gentile che si sostanzia in un minuetto tra cicisbei molto attenti nell’incasellare le desinenze (assessora, presidenta, ministra,… tutti e tutte…), potrebbe contrapporsi a breve e quasi per reazione la restaurazione della “Corato da bere” tutta centrata sul presente e senza una prospettiva a lungo termine. In quest’ultimo caso – il ritorno della “Corato da bere” – presto staremo tutti meglio, i problemi semmai saranno dei nostri figli ai quali dovremo comunque ricordare che la colpa è nostra per aver dato fiducia ad una rivoluzione con le polveri bagnate.

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Corrado, lo squarto si allarga https://ilquartopotere.it/news/politica/corrado-lo-squarto-si-allarga/ https://ilquartopotere.it/news/politica/corrado-lo-squarto-si-allarga/#respond Sun, 18 Dec 2022 07:52:57 +0000 https://ilquartopotere.it/?p=22736 La debolezza del nostro Sindaco – lo abbiamo detto più volte – sta tutta nella filosofia o meglio nel modo in cui egli approccia la filosofia. Corrado infatti non assume come proprio un pensiero organico riconducibile ad una precisa corrente filosofica, ma sembra semmai uno specialista in “superamenti”. Fa proprio infatti il pensiero non violento […]

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La debolezza del nostro Sindaco – lo abbiamo detto più volte – sta tutta nella filosofia o meglio nel modo in cui egli approccia la filosofia. Corrado infatti non assume come proprio un pensiero organico riconducibile ad una precisa corrente filosofica, ma sembra semmai uno specialista in “superamenti”. Fa proprio infatti il pensiero non violento sconfinando però nell’esaltazione di Ernesto Che Guevera che tutto fu tranne che un pacifista, assume come sua cifra la mansuetudine che è propria dei figli di San Francesco esaltandosi però nel declamare filippiche rispetto alle quali il “Verrà un giorno…” che fra Cristroforo pronunciò al cospetto di don Rodrigo sembra la giaculatoria di una perpetua, parla di gentilezza e atteggia il volto al sorriso laddove invece l’interlocutore percepisce una volontà ostinata nell’affermazione di sé a dispetto di tutto.

Insomma, il Sindaco quando una concezione o una teoria vacilla o non gli viene di taglio nel discorso che sta conducendo non ha nessuna difficoltà a “superarla”, facendo riferimento al suo opposto che in quel preciso momento offre argomenti più adatti al pensiero che intende esprimere e celebrando così il trionfo del sincretismo nel quale le menti più deboli o più interessate – di centro, di destra e di sinistra – trovano comunque un qualche appiglio per dire: “Ha detto tutto e il suo contrario, ma in fondo la pensa come me”.
Se tutta codesta complessa questione fosse ristretta a Corrado e al suo entourage potremmo dire “Poco male”, in realtà il Primo Cittadino parla a nome di tutti e nel parlare – proprio per questa sua volontà di spingere il pensiero oltre i limiti della coerenza – si confronta sempre con i valori assoluti. Ciò che Corrado fa è sempre il massimo e insuperabile, anche quando copia malamente dai suoi predecessori, a differenza dei Sindaci e delle Amministrazione dei tempi passati rappresentate come il male assoluto. Buono / cattivo, massimo / minimo, oppressori / oppressi… il Sindaco si esprime per tinte forti che non ammettono mai sfumature in una visione più terra – terra che contemperi qualità e difetti in modo equilibrato.
Va da sé quindi che gli Assessori non sono “le persone che godono della fiducia del Sindaco e che hanno competenza nel settore loro affidato” ma sono personalità di “alto profilo”, il Presidente del Consiglio è una nuova Giovanna d’Arco a cui qualcuno vorrebbe far fare la stessa fine, parimenti Consiglieri delegati, dirigenti, segretario generale, componenti delle società partecipate… tutti coloro che ruotano nell’orbita di Corrado hanno qualità eccezionali e producono risultati al di là di ogni limite.
La realtà è ben differente e ne fanno le spese proprio i nominati che vengono sempre più spesse bersagliati dalle voci critiche e travolti nel vortice delle questioni irrisolte che ruota attorno al Sindaco. È così che nel corso dei primi due anni sono stati esposti, colpiti e affondati prima gli Assessori, poi i Consiglieri delegati, poi il Presidente del Consiglio in un crescendo che nel 2023 si riverserà su un fronte inedito per la politica locale. Fino ad oggi e potremmo dire da sempre per antica tradizione i tecnici – dirigenti e segretario generale – sono stati immuni e lontani dallo scontro politico, ma dopo gli ultimi Consigli Comunali siamo indotti a pensare che i tempi stiano mutando e che sia arrivato anche il loro momento.
Alla fin fine – stringi stringi – l’adozione di determinati atti è avallata dalle firme dei tecnici comunali così come anche è vero che sono i dirigenti ad esercitare il controllo sulla gestione dell’Ente e le sue società partecipate.
A ben vedere, infatti, l’arringa di Renato Bucci, Amministratore di ASIPU srl, pronunciata in uno degli ultimi Consigli Comunali in cui magnificava il suo operato ha indotto il Consigliere Vito Bovino a richiedere pubblicamente di inviare tutti gli atti all’ANAC e alla Corte dei Conti. Il Consigliere Nadia D’Introno ha più volte affrontato – sia in Consiglio sia sui social – il tema della assenza del “controllo analogo” sulle società partecipate, richiamando anche quanto affermato dal Prof. Ziruolo, consulente del Comune, in una sua relazione. Il nostro giornale poi, senza ricevere ad oggi alcuna smentita o rettifica dalle parti interessate, ha raccolto le segnalazioni di alcuni concittadini, evidenziando il rischio che il Comune non riesca a impedire la prescrizione dei crediti vantati in riferimento all’anno 2017 a causa di non meglio precisate carenze delle “banche dati” esistenti presso la SIxT SpA, la partecipata del Comune che si occupa di riscossione dei tributi locali. A tutto questo si aggiungono le segnalazioni dell’ex Sindaco Massimo Mazzili sulla pessima qualità degli atti adottati dall’Ente e i tanti refusi individuati dai lettori più attenti in determine e delibere.
Queste indicazioni – la presunta carenza di controllo e le lamentate lacune gestionali – sembrano convergere in un’unica direzione, individuando nuovi soggetti che, nolenti, verranno a breve trascinati nella contesa e costretti a difendersi: il segretario generale e i dirigenti, nominati anch’essi dall’attuale Amministrazione.
Continuiamo a pensare che se i toni del Sindaco fossero stati meno trionfalistici, se i suoi elogi fossero stati meno sperticati al punto da apparire fuori di misura e suonare falsi, se il clima fosse stato meno avvelenato dalla continua mistificazione della realtà e dalla demonizzazione del passato… probabilmente gli animi sarebbero meno esasperati e più propensi alla ragionevolezza. Immaginiamo anche che se la volontà di raggiungere il risultato da sbattere in prima pagina fosse stata meno parossistica, probabilmente qualcuno si sarebbe accorto che il cinque non entra nel quattro e tanto meno nel tre.
Cosa fatta capo ha; ora attendiamo gli sviluppi delle premesse così impostate.

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Il Sindaco perde le staffe e attacca i Giovani Democratici https://ilquartopotere.it/news/politica/il-sindaco-perde-le-staffe-e-attacca-i-giovani-democratici/ https://ilquartopotere.it/news/politica/il-sindaco-perde-le-staffe-e-attacca-i-giovani-democratici/#respond Fri, 21 Oct 2022 22:00:31 +0000 https://ilquartopotere.it/?p=21346 Nell’attesa che si celebri il prossimo consiglio comunale – che dovrebbe vedere all’ordine del giorno l’approvazione del piano industriale Asipu (da sempre pomo della discordia tra il Pd e il resto della maggioranza) – gli equilibri all’interno della compagine amministrativa sembrano scricchiolare sempre più sinistramente, contraddicendo clamorosamente le ultime rassicurazioni del Sindaco risalenti a poche […]

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Nell’attesa che si celebri il prossimo consiglio comunale – che dovrebbe vedere all’ordine del giorno l’approvazione del piano industriale Asipu (da sempre pomo della discordia tra il Pd e il resto della maggioranza) – gli equilibri all’interno della compagine amministrativa sembrano scricchiolare sempre più sinistramente, contraddicendo clamorosamente le ultime rassicurazioni del Sindaco risalenti a poche settimane fa, quando millantava gli ottimi rapporti che, a suo dire, intercorrevano con i Democratici.

Il dissidio plateale – che covava sotto le ceneri di una facciata di cortesia – è esploso nel corso della giornata di ieri e si sono susseguiti sui profili personali social con una lunga serie di botta e risposta tra il Sindaco e il segretario del Partito Democratico, Attilio Di Girolamo.

La diatriba è stata originata da un post pubblicato ieri l’altro sulla pagina Facebook dei Giovani Democratici che si riagganciava a un articolo redatto dalla nostra testata in cui si riportava la notizia delle sanzioni applicate a 21 consiglieri del Comune di Bari da parte dell’Autorità Nazionale Anticorruzione per non aver reso pubblico il proprio reddito.

Come è noto, questo giornale aveva ripetutamente segnalato che la stessa inadempienza si è verificata anche presso il Comune di Corato, motivo per cui evidentemente il gruppo dei Giovani Democratici coratini ha esordito con il seguente post: “Segnaliamo che l’obbligo di consegnare i redditi dei consiglieri ed assessori grava pesantemente sul principio di trasparenza che è stato tanto sbandierato durante la campagna elettorale. E’un obbligo che è sanzionabile dall’ANAC. Ci chiediamo se un’amministrazione ed il Consiglio Comunale tutto (maggioranza e opposizione) che si dovrebbe ispirare al criterio di legalità, ostentando le immagini di Falcone e Borsellino, possa violare tale regola di trasparenza. Ringraziamo la stampa che con il suo lavoro di denuncia riesce a spronare l’amministrazione ed il gruppo di opposizione.”

Il post che aveva evidenti finalità di sprono a una maggiore trasparenza – concetto tanto millantato ma applicato raramente dall’amministrazione coratina in carica – ha fatto letteralmente detonare il Primo Cittadino che, sul suo profilo social, ha così risposto: “Cari GD Corato, dalla finestra di Palazzo di Città, non è “ostentata” l’immagine dei giudici Falcone e Borsellino. Al contrario, quell’effige è per un verso un tributo a due servitori dello Stato, lasciati soli e delegittimati anche dal sistema politico con le sue insinuazioni e veleni; per altro verso, quell’effige sintetizza trent’anni di storie personali e collettive di impegno per la legalità, contro le mafie e le culture mafiose di consigliere, consiglieri e Sindaco del Comune di Corato. Avete proprio toppato e me ne dispiace. La politica è innanzitutto rispetto delle persone e della loro dignità. Vi abbraccio, con l’affetto di sempre e un bel po’ di amarezza.”

Non si è fatta attendere la reazione piccata del segretario Di Girolamo: “A me sembra assurdo che le più alte cariche della nostra città, in primis il Sindaco, usino il loro potere mediatico su questa piattaforma per rispondere al comunicato di alcuni giovani, che, forse in maniera irruenta, fanno solo notare che non si è probabilmente ottemperato al dovere di comunicare i redditi. Già i giovani oggi difficilmente si affacciano alla politica, ma così è quasi sicuro che non lo faranno mai. Mi scandalizza ancor di più il fatto che li si vada ad additare come quella politica che ha spalleggiato la mafia contro Borsellino e Falcone. Ma chi? I giovani? Coloro i quali durante la campagna elettorale ci hanno aiutato a vincere queste elezioni. Ci sono tanti problemi e priorità in questa città. Ritengo forse sia meglio per chi la amministra concentrarsi su di esse che sul comunicato dei GD.”

Inutile dire che i soliti “guardiani della Rivoluzione” tifosi del Sindaco, comprendenti anche assessori e consiglieri di maggioranza, si sono massivamente lanciati nella mischia virtuale, sperticandosi in filippiche vittimistiche, attribuendo ancora una volta la colpa tutto all’impasse amministrativa e cioè agli uffici, affrettandosi però subito ad aggiungere che essi, gli uffici, poverini, sarebbero oberati di pratiche. In pratica, i responsabili della mancata pubblicazione delle dichiarazioni dei redditi sarebbero i dipendenti comunali ma essi potrebbero accampare l’attenuante di essere oberati.

Non è la prima volta che il sindaco e la maggioranza se la prendono con il personale: si ricorderà, solo per fare l’esempio più recente, lo scaricabarile operato dal primo cittadino sul comandante dei vigili, qualche consiglio comunale fa. Ma qualcuno ricorderà ancora l’improvvida usciata iniziale di De Benedittis quando, appena insediato, lamentò che l’intero corpo amministrativo comunale non rispondeva a quella che egli definì, con termine militaresco, la “catena di comando”. Ora, a parte l’ineleganza in sé dello scaricabarile, bisognerebbe invero spiegare al sindaco e agli assessori che agli organi di governo politico del comune, incombe anche quella che si chiama “culpa in vigilando”. Essi hanno infatti anche il dovere di controllare se il personale risponde o meno alle direttive ricevute e, se così non è, hanno anche il dovere di adottare gli opportuni provvedimenti (sostituzione dei responsabili, provvedimenti disciplinari) in mancanza dei quali restano pienamente corresponsabili delle inadempienze.

Ma poi, di grazia, la pubblicazione delle dichiarazioni dei redditi è un adempimento piuttosto semplice, che richiede pochi secondi: possibile che gli uffici non riescano a compierlo? O sono piuttosto gli amministratori a non aver consegnato i documenti? Il dubbio resta.

Qualche consigliere ha persino cercato di giustificarsi adducendo che il termine per la presentazione della dichiarazione dei redditi non sarebbe ancora scaduto, dimenticando o fingendo di dimenticare che i redditi che tutti aneliamo veder pubblicati sono quelli della dichiarazione dello scorso anno.
Ciò che più sorprende è la veemenza con cui il primo cittadino ha reagito a una legittima richiesta di giovani cittadini politicamente impegnati. Non solo gli amministratori sono in grave difetto su un fondamentale adempimento ma si scagliano contro chi li richiama ai loro doveri. Siamo davvero all’assurdo. E sia consentito anche rilevare che un sindaco che di professione fa l’educatore dovrebbe essere più empatico proprio con i giovani.

A questo punto sorgono doverosi interrogativi fra i quali il primo che si impone è la domanda che ormai si fanno un po’ tutti in città: perché il Partito Democratico ancora permane in maggioranza, considerate le tensioni e i dissidi così forti, invero sorti già da inizio alleanza ma ormai giunti a un livello di intensità davvero eclatante?

 

 

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Redditi non pubblicati: l’Autorità Nazionale Anticorruzione sanziona 21 consiglieri. Il Comune di Corato che fa? https://ilquartopotere.it/news/politica/redditi-non-pubblicati-lautorita-nazionale-anticorruzione-sanziona-21-consiglieri-il-comune-di-corato-che-fa/ https://ilquartopotere.it/news/politica/redditi-non-pubblicati-lautorita-nazionale-anticorruzione-sanziona-21-consiglieri-il-comune-di-corato-che-fa/#respond Thu, 20 Oct 2022 09:12:16 +0000 https://ilquartopotere.it/?p=21304 È notizia di oggi, pubblicata sulla Gazzetta del Mezzogiorno, che “21 tra consiglieri comunali e municipali del Comune di Bari sono stati sanzionati dall’Anac con un ammenda di €1000 ciascuno per non aver reso pubblico il loro reddito o patrimonio o, in alcuni casi, entrambi. Si è conclusa, così per il momento, l’istruttoria dell’autorità Nazionale […]

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È notizia di oggi, pubblicata sulla Gazzetta del Mezzogiorno, che “21 tra consiglieri comunali e municipali del Comune di Bari sono stati sanzionati dall’Anac con un ammenda di €1000 ciascuno per non aver reso pubblico il loro reddito o patrimonio o, in alcuni casi, entrambi. Si è conclusa, così per il momento, l’istruttoria dell’autorità Nazionale anticorruzione relativa  alla verifica degli obblighi di legge previsti dall’articolo 14 del decreto legislativo 33/2013 che riguarda amministrazioni o titolari di incarichi politici. L’Anac ha trasmesso al Comune di Bari nell’ambito dei controlli periodici che riguardano tutte le grosse amministrazioni pubbliche d’Italia la richiesta di verificare e segnalare gli eventuali inadempimenti. Il comune ha svolto i propri accertamenti comunicando all’autorità l’elenco delle persone non in regola con la pubblicazione dei propri redditi o patrimoni negli anni 2019, 2020 e 2021.”
Tale inadempienza si è verificata anche nel nostro comune dove di alcuni consiglieri comunali, sia di maggioranza che di minoranza, oltre che di alcuni assessori, del Sindaco e del Presidente del Consiglio non erano state pubblicate le loro dichiarazioni dei redditi.
A far emergere questa inadempienza era stata la nostra testata con i seguenti articoli, “Corrado e i magnific* sette” del 17 Luglio 2022 prima, e successivamente in un editoriale a firma di Michele Varesano, “ sì trasparenza no” Sindaco, Presidente del Consiglio e Assessori no Trasparenza pubblicano la dichiarazione dei redditi del 14 Settembre 2022, aveva evidenziato come sul sito del comune di Corato, nella sezione amministrazione trasparente, mancavano molte delle dichiarazioni dei redditi e dei patrimoni immobiliari.
Nonostante la nostra denuncia giornalistica, a distanza di mesi la pubblicazione risulta ancora incompleta.
A questo punto sono lecite alcune domande:
Chi doveva accertare questa inadempienza?
Ci sono state sanzioni per gli inadempienti?
Restiamo in attesa di notizie speranzosi di non essere snobbati anche questa volta.

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(Video) Attacco scomposto alla stampa in consiglio comunale https://ilquartopotere.it/editoriale/attacco-scomposto-alla-stampa-in-consiglio-comunale-video/ https://ilquartopotere.it/editoriale/attacco-scomposto-alla-stampa-in-consiglio-comunale-video/#comments Wed, 12 Oct 2022 22:01:39 +0000 https://ilquartopotere.it/?p=21071 Secondo appuntamento con il direttore editoriale Michele Varesano e la giornalista Liliana Cazzato ne “Il punto settimanale de ilquartopotere.it”: considerazioni e riflessioni sul consiglio comunale che si è svolto lunedì 10 ottobre.

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Secondo appuntamento con il direttore editoriale Michele Varesano e la giornalista Liliana Cazzato ne “Il punto settimanale de ilquartopotere.it”: considerazioni e riflessioni sul consiglio comunale che si è svolto lunedì 10 ottobre.

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Corrado e la pallottola spuntata https://ilquartopotere.it/news/politica/corrado-e-la-pallottola-spuntata/ https://ilquartopotere.it/news/politica/corrado-e-la-pallottola-spuntata/#respond Sat, 17 Sep 2022 23:25:34 +0000 https://ilquartopotere.it/?p=20551 Dell’opaca trasparenza dell’Amministrazione De Benedittis avevamo già parlato in un contributo dello scorso 17 luglio, evidenziando come in molti casi la documentazione dei titolari di incarichi politici (Assessori e Consiglieri) pubblicata nella sezione Trasparenza del Comune di Corato non fosse completa e che parimenti, laddove presenti, alcune dichiarazioni dei redditi prodotte dagli Assessori mostrassero un’incongruenza […]

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Dell’opaca trasparenza dell’Amministrazione De Benedittis avevamo già parlato in un contributo dello scorso 17 luglio, evidenziando come in molti casi la documentazione dei titolari di incarichi politici (Assessori e Consiglieri) pubblicata nella sezione Trasparenza del Comune di Corato non fosse completa e che parimenti, laddove presenti, alcune dichiarazioni dei redditi prodotte dagli Assessori mostrassero un’incongruenza fra il cosiddetto “alto profilo” (elemento indispensabile per far parte della Giunta targata De Benedittis) e l’effettivo reddito che in alcuni casi appare essere molto al di sotto della soglia della povertà. L’articolo in questione ha ricevuto circa 5.000 visualizzazioni (dimostrabili), è stato condiviso sui social e commentato; dobbiamo quindi presupporre che il messaggio sia arrivato anche ad esponenti dell’Amministrazione. Dal 17 luglio alla prima decade di settembre nulla è accaduto nel senso che nessuno si preoccupato di prendere atto della segnalazione, colmare le lacune e invitare tutti gli Assessori e i Consiglieri – di maggioranza e di opposizione – a integrare la documentazione.

Così, con molta calma e dopo circa due mesi dalla prima segnalazione, Il Quarto Potere ha deciso di ritornare sul tema, pubblicando nomi e cognomi e limitandosi agli esponenti della maggioranza ovvero ai sostenitori di quella trasparenza tanto decantata e innovativa che non riesce neanche a tenere il passo con gli obblighi di legge. E’ successo “il giubillero” e le strida di chi si è sentito colpito hanno riempito le vie della Città. Soprattutto, ci fanno specie tutte le madonnine infilzate (di ambo i sessi) che fanno finta di cadere dal pero solo ora.
In realtà è stato messo a nudo un altro tratto dell’Amministrazione De Benedittis: se non c’è il mio nome non mi riguarda e qualcun altro se ne occuperà, l’importante è che nessuno mi tolga dal petto la medaglia di cartone che mi sono conquistato e per la quale ho lottato.
Infatti, di “medaglie di cartone” e di “lotte” si è parlato nello scorso Consiglio Comunale convocato per discutere due punti all’ordine del giorno, il secondo dei quali indifferibile in quanto legato alla richiesta di finanziamento per l’ottenimento di un voucher di 12.000 euro a favore del Comune di Corato. A tal proposito, il Consigliere Vito Bovino ha fatto notare la tardiva attivazione del Comune di Corato su un bando “a sportello” che vede altri Comuni già molto più celeri e tempestivi del nostro, a noi – oltre a quanto già affermato da Bovino – preme rilevare un altro aspetto. A fronte dei 12.000 euro che forse (non c’è alcuna certezza) verranno assegnati alla nostra Città, ad oggi l’Amministrazione ha già speso alcune migliaia di euro (tra indennità ai partecipanti, compensi ai funzionari e altre spese) per la celebrazione del Consiglio. A queste spese dirette si aggiunge il fatto che oltre 20 Consiglieri e numerosi Assessori – liberi professionisti o dipendenti – sono stati sottratti alle loro occupazioni per la necessità di concorrere all’assegnazione di un voucher di 12.000 euro. Il costo dell’operazione già ora – tra costi diretti e costi indiretti – è totalmente in perdita e non possiamo quindi non condividere le parole del Consigliere Graziella Valente dell’UDC (una delle poche con una formazione imprenditoriale e commerciale): “Va bene il voucher, ma altri punti all’ordine del giorno non potevano essere aggiunti in modo da rendere più produttiva la nostra presenza?”. Vuoto pneumatico; l’obiettivo era solo uno: lottare per attaccarsi al petto un’altra medaglia di cartone (in questo caso il voucher di 12.000 euro) costi quel che costi.
Sempre nello scorso Consiglio Comunale – da una medaglia di cartone all’altra – il Sindaco De Benedittis, punto dall’opposizione a proposito della segnaletica orizzontale (le strisce pedonali) praticamente invisibili presso alcuni Istituti Scolastici, ha pensato bene di impallinare il Dott. Giuseppe Loiodice, Comandante del Corpo di Polizia Locale, citandolo per nome e additandolo a responsabile unico del disservizio. Anche qui l’immagine che si vuol dare è quella di un’Amministrazione che lotta per arrivare prima e appuntarsi sul petto l’agognata medaglia e che subisce sgambetti da Tizio o da Caio.
La pallottola questa volta però potrebbe essere veramente spuntata. Per quella intuizione dell’individuale che presumiamo di avere, riteniamo probabile che il Sindaco non abbia chiara la situazione. Crediamo infatti altamente probabile che il Dott. Giuseppe Loiodice, funzionario esperto e di lungo corso, abbia fatto per tempo presente in forma scritta la necessità di procedere alla pitturazione delle strisce pedonali, richiedendo indirizzi e mezzi alla Giunta. Supponiamo, cioè, che ci sia una missiva firmata dallo stesso Loiodice e indirizzata al Sindaco e probabilmente anche all’Assessore al ramo protocollata mesi addietro nella quale si esponeva la situazione e che a questa missiva non sia seguito un atto di Giunta conseguente o sia stato prodotto in estremo ritardo. Se un Consigliere Comunale si volesse applicare, potrebbe agevolmente chiarire la situazione, se cioè all’Ufficio fossero stati assegnati per tempo mezzi e risorse ovvero se – in assenza di questi – il Comandante avesse posto la questione. Nel caso in cui il Sindaco abbia totalmente ragione, evidenziamo comunque che egli è il Capo dell’Amministrazione e non può limitarsi a dare e ricevere medaglie di cartone, scaricando sempre a valle o sulle Amministrazioni precedenti tutti i problemi. Nel caso in cui le cose stiano invece come noi ipotizziamo, sarebbe la volta buona per dare – carte alla mano – una bella “scotuata” ad un albero di “peroni” così malfermo.
Chi se la sente? C’è un Consigliere di opposizione che si voglia prendere la briga di approfondire la questione per far emergere le eventuali responsabilità dell’Amministrazione, responsabilità aggravate da uno scaricabarile indegno?

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Sui redditi non pubblicati, l’assessora più che smentire l’articolo utilizza la supercazzola di “Amici miei” https://ilquartopotere.it/news/politica/sui-redditi-non-pubblicati-lassessora-piu-che-smentire-larticolo-utilizza-la-supercazzola-di-amici-miei/ https://ilquartopotere.it/news/politica/sui-redditi-non-pubblicati-lassessora-piu-che-smentire-larticolo-utilizza-la-supercazzola-di-amici-miei/#comments Thu, 15 Sep 2022 16:23:55 +0000 https://ilquartopotere.it/?p=20497 Oramai siamo abituati alle esternazioni dell’ iperattiva social assessora ADDARIO. Ultima in ordine di tempo attiene alla questione riguardante la dichiarazione dei redditi non pubblicati dal Sindaco, dal Presidente del Consiglio e da alcuni assessori e  consiglieri. Come da consuetudine ormai, l’assessora affida le sue repliche rivolte ai nostri articoli sul suo profilo privato Facebook, […]

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Oramai siamo abituati alle esternazioni dell’ iperattiva social assessora ADDARIO. Ultima in ordine di tempo attiene alla questione riguardante la dichiarazione dei redditi non pubblicati dal Sindaco, dal Presidente del Consiglio e da alcuni assessori e  consiglieri.
Come da consuetudine ormai, l’assessora affida le sue repliche rivolte ai nostri articoli sul suo profilo privato Facebook, senza dare la possibilità a chi come noi che non rientra tra i suoi “AMICI” di poter prendere atto delle sue rimostranze e di poter rispondere, nel caso ; sarebbe opportuno da parte sua renderle visibili a tutti , considerato il suo pubblico ruolo istituzionale, perché forse l’assessora dimentica che questo è un servizio doveroso nei confronti dei cittadini.
Leggendo attentamente il post da lei pubblicato, l’assessora asserisce che la mancata pubblicazione della dichiarazione dei redditi è da attribuire ai dipendenti comunali che sono “oberati di lavoro” giustificando la mancata pubblicazione dei dati. Ci chiediamo dunque : come mai per alcuni è già stato pubblicato da un bel po’ di tempo e per altri no? Vorrei ricordare all’assessora che questa giunta sì è insediata due anni fa e quindi: non è stato abbastanza sufficiente il tempo per inserire i dati? Sorvolando sull’affermazione che il giornale “non fa un attacco alla politica ma allo stesso personale del Comune”, tale considerazione la rispediamo al mittente in quanto lungi da noi accusare di negligenza i dipendenti comunali, indirizziamo agli stessi il nostro incondizionato riconoscimento e rispetto.
Altra questione riportata nel suo commento è relativa all’imparzialità del nostro giornale per non aver pubblicato i redditi anche dei consiglieri di minoranza. Ebbene il motivo è semplice e si evince nell’apertura dell’articolo dove si sottolinea che la “TRASPARENZA” era uno dei punti di forza dell’amministrazione e che quindi i coratini si aspettavano quel tanto sospirato “CAMBIAMENTO”, ciò ribadito: che si fa? Si predica bene e si razzola male?
Sulla forma di sostentamento di alcuni assessori visto il loro reddito lo lasciamo giudicare ai nostri cittadini.
Riguardo al fatto di evidenziare che “la mia dichiarazione è a disposizione di tutti” e che sarebbe stato sufficiente fosse pubblicata sul sito del comune alla voce amministrazione trasparente l’assessore sottolinea inoltre “produco reddito idoneo a farmi sentire persona libera da pressioni e condizionamenti di ogni sorta e che la politica rappresenta un servizio che con fatica cerco di portare avanti insieme alla professione, nel rispetto delle mie priorità che restano sempre la mia famiglia, i miei affetti, i miei sogni”, affermazione che, seppur lontana dal senso dell’articolo sopra illustrato, apprendiamo con piacere se si pensa pure associato a quello del suo coniuge che attualmente pare rivesta l’incarico di Direttore dei lavori di piazza Vittorio Emanuele.
Comunque al di là delle arrampicate sugli specchi della su citata assessora , ci auguriamo quanto prima di poter ampiamente documentare sulla testata i risultati del lavoro del suo assessorato . La città le sarà grata. Visto che attualmente molto poco è pervenuto.
Dopo questo doveroso chiarimento, è bene ribadire che l’articolo si attiene alla corretta informazione. A riprova è apprezzabile la nota della Presidente del Consiglio, consona al ruolo istituzionale, pubblicata sul suo profilo in cui, oltretutto, ringrazia la nostra testata per aver fatto emergere questa anomalia.

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