Corrado de Benedittis sindaco Archivi - Il Quarto Potere https://ilquartopotere.it/tag/corrado-de-benedittis-sindaco/ Le notizie sotto un'altra luce Wed, 31 Jul 2024 05:46:14 +0000 it-IT hourly 1 https://wordpress.org/?v=6.8.1 https://ilquartopotere.it/wp-content/uploads/2018/12/cropped-icona_512-32x32.png Corrado de Benedittis sindaco Archivi - Il Quarto Potere https://ilquartopotere.it/tag/corrado-de-benedittis-sindaco/ 32 32 Utile e proficuo incontro dei socialisti con il Sindaco De Benedittis https://ilquartopotere.it/news/politica/utile-e-proficuo-incontro-dei-socialisti-con-il-sindaco-de-benedittis/ https://ilquartopotere.it/news/politica/utile-e-proficuo-incontro-dei-socialisti-con-il-sindaco-de-benedittis/#respond Wed, 31 Jul 2024 05:46:14 +0000 https://ilquartopotere.it/?p=33125 “È innanzitutto doveroso un ringraziamento al Sindaco per la presenza ed il tempo dedicato in sezione, dove vi è stata una interlocuzione schietta al fine di comprendere quale possa essere il contributo, sul piano politico e programmatico, del partito socialista. In sintesi, lo scambio ha riguardato, tra l’altro, gli aspetti urbanistici ed in particolar modo, […]

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“È innanzitutto doveroso un ringraziamento al Sindaco per la presenza ed il tempo dedicato in sezione, dove vi è stata una interlocuzione schietta al fine di comprendere quale possa essere il contributo, sul piano politico e programmatico, del partito socialista. In sintesi, lo scambio ha riguardato, tra l’altro, gli aspetti urbanistici ed in particolar modo, l’importanza di giungere, quanto prima, alla adozione del PUG, strumento di disciplina urbanistica generale, da definire con la partecipazione attiva della cittadinanza, previa rielaborazione del DPP (Documento Programmatico Preliminare). A tal proposito, il Sindaco ha rammentato gli interventi in atto che riguardano la rigenerazione sul piano ambientale e sociale di aree periferiche particolarmente degradate, facendo, ad esempio, riferimento al Piano Integrato di Rigenerazione Urbana. La sezione PSI ritiene fondamentale la revisione del piano-cornice che definisca le scelte e i vincoli di carattere generale, all’interno del quale disegnare
le opzioni di assetto e di uso specifico del territorio.
Particolare attenzione è stata riservata al progetto del “Terzo Anello”, storica proposta socialista, che il Sindaco ha sostenuto di aver seguito con attenzione e di non aver abbandonato. Il confronto ha riguardato anche questioni complesse e di estrema emergenza come quella di “Via Bagnatoio”, del prolungamento di Via Nazionale verso Via Andria e della bretella di collegamento di Via Castel del Monte con la complanare est. Inoltre, di rilievo, l’istituzione dell’Ufficio Relazioni col Pubblico (URP) la cui carenzariduce l’operatività della macchina burocratica, indebolisce il rapporto interattivo cittadino-Amministrazione ed alimenta la pratica clientelare. Tra le varie richieste, anche

la messa a dimora di alberi in numero uguale a quello dei nati o adottati in Comune. Non è mancato un accenno alla necessità di riordinare la toponomastica stradale obsoleta e, in molti casi, addirittura assente, oltre che all’opportunità di intitolare a figure di spicco alcune strade.
Di particolare interesse è stata, anche questa, una “storica” richiesta socialista di presentare istanza documentata al Presidente della Repubblica, allo scopo di ottenere per Corato l’attribuzione del titolo di Città. Sia per tale ultima richiesta che per l’apprezzata e condivisa proposta di realizzare un quartiere completamente ecologico rispetto ad un’area posta in prossimità del Terzo Anello, il Sindaco ha richiesto specifica collaborazione alla sezione socialista.
Il rappresentante giovanile della Sezione ha rimarcato l’opportunità di rilanciare il “Consiglio dei giovani” (legge regionale n. 20/2007 e successive modifiche, “Promozione degli strumenti di partecipazione istituzionale delle giovani generazioni alla vita politica e amministrativa locale”).
Il confronto ha riguardato, inoltre, la sicurezza per le strade di Corato. Al sindaco infine è stato presentato il calendario degli eventi culturali, ricco di momenti di approfondimento e di celebrazione di alcuni esponenti socialisti di spicco.
Il confronto è risultato positivo e si è dichiarata la volontà di collaborare. In questo momento di rinnovamento e di impegno civico, i socialisti si trovano ad operare su due fronti principali, entrambi cruciali per il futuro democratico e per il benessere della nostra Comunità. Il primo fronte riguarda la ricostruzione del profilo del socialista democratico contemporaneo. Questo ambizioso progetto, denominato “Perché socialisti”, si articola attraverso un meticoloso studio della storia del Partito a livello internazionale, nazionale e, non meno importante, locale. La sezione è concentrata nel riproporre e nel celebrare figure storiche della nostra cittadina, così come è accaduto, con successo e seguito, con la figura del Prof. Domenico Calvi a cui seguirà la presentazione di un’opera editoriale sulla figura di Guglielmo Schiralli.
L’obiettivo è creare un ponte tra il glorioso passato del socialismo e le sfide del presente, assicurando che i valori fondamentali e le lezioni apprese nel corso dei decenni guidino le azioni future della sezione.

Il secondo fronte, non meno importante, riguarda la ricerca e lo sviluppo di nuove metodologie di partecipazione politica e di approccio alle questioni locali. Si è fermamente convinti che l’ideologia socialista, lungi dall’essere un monolite immutabile, debba evolversi e adattarsi alle mutevoli esigenze della società contemporanea. In questo senso, si propone di attraversare quello che abbiamo definito il “secolarismo dell’ideologia socialista”. Con questa espressione, si intende un processo di rinnovamento che, pur mantenendo saldi i principi fondamentali del socialismo, ne reinterpreti l’applicazione pratica nel contesto attuale.
Si stanno esplorando nuove forme di democrazia partecipativa, strumenti digitali per il coinvolgimento dei cittadini, e modalità innovative di gestione dei beni comuni, sempre nel rispetto dei valori di equità, solidarietà, giustizia sociale e trasparenza che caratterizzano il pensiero socialista. In merito, è stato apprezzato particolarmente, perché di ispirazione, il recente contributo del Primo Cittadino sui social media riguardante il metodo scientifico, descritto come un’alternanza virtuosa tra approccio deduttivo e induttivo. Questo approccio permette di mantenere un equilibrio dinamico tra la fedeltà ai valori socialisti fondamentali e la necessaria flessibilità per affrontare efficacemente le sfide del XXI secolo. La sezione locale crede fermamente che solo attraverso questo continuo dialogo tra teoria e pratica, tra ideali e realtà quotidiana, il socialismo possa continuare a essere una forza propulsiva per il progresso e il benessere della nostra comunità. I membri del partito sono entusiasti di questo nuovo capitolo nella storia del socialismo locale e desiderano instaurare un dialogo aperto e costruttivo con l’Amministrazione Comunale. Si ritiene che la collaborazione tra le diverse forze politiche, nel rispetto delle reciproche differenze, sia essenziale per il bene della città. E’interessante questo nuovo capitolo della storia del socialismo locale che chiama a raccolta quanti intendono offrire un contributo dal versante laico e progressista alla crescita di un’istituzione territoriale locale che possa meritare, nei fatti, il titolo di città.”. – è quanto spiegato in una nota del Partito Socialista Italiano Sezione “G. MATTEOTTI” di Corato.

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Corrado e il suo varietà https://ilquartopotere.it/news/politica/corrado-e-il-suo-varieta/ https://ilquartopotere.it/news/politica/corrado-e-il-suo-varieta/#respond Sun, 10 Mar 2024 05:00:37 +0000 https://ilquartopotere.it/?p=30678 In passato avevamo paragonato l’andamento del Consiglio Comunale e, più in generale, quanto inscenato della maggioranza consiliare ai format di alcuni dei più famosi programmi TV condotti da Corrado (Mantoni) quali “La Corrida – dilettanti allo sbaraglio” oppure “Il pranzo è servito”. Con l’ultimo Consiglio Comunale tenutosi nei giorni scorsi riteniamo si sia rafforzata negli […]

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In passato avevamo paragonato l’andamento del Consiglio Comunale e, più in generale, quanto inscenato della maggioranza consiliare ai format di alcuni dei più famosi programmi TV condotti da Corrado (Mantoni) quali “La Corrida – dilettanti allo sbaraglio” oppure “Il pranzo è servito”. Con l’ultimo Consiglio Comunale tenutosi nei giorni scorsi riteniamo si sia rafforzata negli spettatori l’impressione di assistere a più puntate di “Ciao Darwin”, programma televisivo in cui di volta in volta le fazioni più diverse si affrontano: giovani contro vecchi, uomini contro donne, PD contro PD…

Il buon Corrado, aiutato in questo da Valeria Mazzone nel ruolo di “madre natura”, si sbraccia per mantenere un po’ d’ordine, conservare la consequenzialità nei discorsi, rispondere in modo garbato alle interrogazioni o – alle brutte – sviare il discorso come riesce a fare benissimo, ma tutto intorno al conduttore una variopinta e variegata umanità si fronteggia in contrasti che deflagrano e assumono una rilevanza non solo locale.
Noi esprimiamo la nostra più completa solidarietà al Sindaco in quanto comprendiamo il suo travaglio e la chiara percezione che egli ha del fallimento politico, fallimento generato in buona misura dai suoi compagni di viaggio palesemente inadeguati rispetto al programma elettorale tutto “peace and love”. Rammentiamo, infatti, che la Concordia era per i romani una divinità che rappresentava l’armonia che deve regnare in una comunità prospera: Corrado si è rifatto a questo antico culto in campagna elettorale e nella visione di se stesso quale nuovo Cesare e nuovo Augusto ha incantato l’elettorato parlando di “alleanza bella” tra il Palazzo e tutte le parti della società. Alludendo poi al mito del “sol invictus” (il famoso mattino che doveva sorgere) ha riesumato Eliogabalo e i culti mitraici dei quali vi è costante riferimento in tutta la sua oratoria che giustappone svariate concezioni filosofiche in un unicum da far intravedere secondo una diversa prospettiva al mutare delle circostanze.
Tutto questo lavoro di rammendo operato dal Sindaco e tutta questa simbologia efficace ed allusiva si infrangono però contro il muro rappresentato dai limiti della sua maggioranza e dallo stato di fatto in cui versa la comunità che – purtroppo – è pungolata da esigenze impellenti e di più basso livello. Mai come oggi infatti la nostra comunità è stata divisa – altro che “alleanza bella” – e sfiduciata.
Da queste difficoltà nel conciliare il piano ideale con l’operatività e i mezzi a disposizione ecco che scaturiscono le apprensioni, le difficoltà, i dubbi del primo cittadino, tutti elementi che si traducono nella evidente stanchezza che compare dai suoi lineamenti e nella amarezza che tracima dalle sue parole. In ogni caso, a Corrado era stato detto tutto e la sua parabola politica era già stata descritta in ogni aspetto prima ancora che il suo mandato iniziasse: ha preferito non dare ascolto fidando sull’abilità sua e di chi gli buttava “la polvere in faccia” e ritrovandosi ora a capo di un caravanserraglio in cui non riesce a mettere ordine.
Ovviamente nel disordine e nella mancanza di chiarezza di ruoli, compiti e confini sono sempre più deboli ad avere la peggio ed in questo il povero segretario del PD – Giuseppe Quercia – non fa eccezione. In uno degli ultimi post pubblicati sulla pagina ufficiale del Partito in riferimento alla querelle D’Imperio – D’Introno (l’ormai famoso “Stai zitta!”) si ha infatti la plastica evidenza del livello di confusione che ha preso materialmente possesso della mente del segretario e di quella dei suoi più stretti collaboratori:

Al di là degli errori ortografici – peccati veniali cui Attilio Di Girolamo aveva faticosamente posto rimedio e che ora sono tornati prepotentemente alla ribalta – quel che lascia interdetti è il passaggio dalla narrazione in terza persona singolare alla prima persona singolare nel periodo successivo: chi scrive a che titolo scrive? E’ il segretario che parla di sé o è qualcuno che scrive a riguardo di ciò che il segretario pensa (sempre ammesso che il segretario abbia consapevolezza di essere tale)? Questo psicodramma è l’effetto della lotta che le varie fazioni interne al PD conducono senza esclusione di colpi e in cui il povero Giuseppe è incappato non senza sue responsabilità: PD contro PD, includendo anche il PD provinciale, è una contesa che forse solo Bonolis potrebbe gestire nel suo programma.
Il gran varietà continua regalando colpi di scena e risate, ma sedimentando nell’animo di molti un oscuro senso di apprensione: è ancora notte fonda e non si comprende la direzione dell’oriente atteso che i tentativi per costruire un’alternativa appaiono ancora asfittici. Non si tratta infatti solo di mettere insieme i portatori di voti ma di costruire un programma di governo, un’idea che abbia capacità di futuro: rispetto a questo obiettivo siamo tutti lontanissimi con l’aggiunta che qualcuno – a Destra come a Sinistra – viaggia in direzione opposta.

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Corrado e il suo estramurale  https://ilquartopotere.it/news/politica/corrado-e-il-suo-estramurale/ https://ilquartopotere.it/news/politica/corrado-e-il-suo-estramurale/#respond Sun, 25 Feb 2024 05:00:21 +0000 https://ilquartopotere.it/?p=30423 Una premessa è doverosa: come abbiamo più volte ripetuto Corrado non è a caccia di ricchezze e non è mosso da altri interessi che non siano il suo desiderio di primeggiare. Corrado è nato capoclasse e quindi sente connaturata a sé la carica di primo cittadino. Ha bisogno ora di eternare le sue gesta nel […]

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Una premessa è doverosa: come abbiamo più volte ripetuto Corrado non è a caccia di ricchezze e non è mosso da altri interessi che non siano il suo desiderio di primeggiare. Corrado è nato capoclasse e quindi sente connaturata a sé la carica di primo cittadino. Ha bisogno ora di eternare le sue gesta nel cemento, nella pietra o nel marmo – in un materiale di lunga vita insomma – ed ha necessità di una grande opera pubblica che testimoni il suo passaggio e suggerisca una sua seconda consigliatura quale pontefice massimo.

Abbagliato dal risultato e circondato da persone non all’altezza della sua ambizione, Corrado ha perso di vista il processo con cui doveva giungere al risultato stesso e si è mosso frettolosamente nella certezza di mietere allori e successi con il progetto di rifacimento dell’estramurale. A fronte però di un fastidioso rumore di fondo e di un’opposizione crescente si è dovuto ricredere ed è ora costretto ad organizzare quel confronto cui si è sempre negato: il 29 febbraio alle ore 19:00 presso il teatro comunale l’Amministrazione chiama a raccolta i cittadini per presentare il progetto esecutivo dell’eco-estramurale. Precisiamo che l’invito rivolto alla cittadinanza non ha nulla a che fare con l’organizzazione di un processo partecipativo: si tratta della presentazione di un progetto e quindi di un momento meramente informativo cui non sappiamo se farà seguito uno spazio per interventi o domande.
Scelta con cura la data (il 29 febbraio, giorno legato a svariate e bizzarre tradizioni), Corrado ha riunito il suo stato maggiore per mettere a punto il piano di battaglia. La capienza del teatro è di 500 posti: se i posti saranno tutti occupati dalle truppe cammellate l’evento si trasformerà in una passerella plaudente e il Sindaco potrà dire che il progetto ha riscosso anche il favore popolare. Supponiamo però che qualche bastian contrario si intrufoli magari sotto mentite spoglie e inizi a far domande o chieda la parola: bisogna correre ai ripari e in questo caso Corrado ha già visto lungo. Due sembrano essere i temi caldi: la gestione del traffico veicolare con i relativi posti auto e l’eventuale restringimento dei marciapiedi occupati anche da esercizi commerciali, bar e locali vari.
Il traffico veicolare – osservano i validi strateghi – è un problema di tutti e di nessuno: se verrà posto il tema ci si arroccherà dietro il totem della pista ciclabile, della mobilità sostenibile e dello stop alle auto come simbolo di un modo oramai desueto di vivere la città. I commercianti? “Poh, che parlino” – osserva un altro dei condottieri. Sono mesi che l’Amministrazione sta lavorando ai fianchi le associazioni di categoria applicando la strategia del “re di denari” di cui abbiamo parlato nell’ultimo articolo (https://ilquartopotere.it/news/politica/corrado-il-re-di-denari-e-il-settebello/): tintinnio di monete e contributi dati alle persone giuste ammansiscono ogni contrarietà. Non è escluso anzi che qualche associazione del settore sia già pronta con i suoi rappresentanti a dar man forte a Corrado in questo passo un po’ scabroso. Il consiglio di guerra è stato quindi tolto tra pacche sulla spalla e strette di mano: “Vinceremo”.
Andrà così? Può essere che vada così come può anche essere che la comunità cittadina si svegli dal suo torpore e inizi a guardare all’appuntamento proposto dall’Amministrazione per quello che in realtà è: la presentazione di un progetto, il punto zero in cui verrà detto pubblicamente e si spera chiaramente quel che si farà. Da mò vale.
Il fatto che tutti o solo alcune persone selezionate troveranno posto nel teatro è un fatto rivelatore ma non è decisivo se l’incontro verrà trasmesso on line e sarà registrato, la possibilità di fare domande a margine dell’incontro è significativa ma non dirimente se i contributi e le idee di singoli o di gruppi verranno poi indirizzate in forma scritta al Sindaco e per conoscenza a tutte le testate giornalistiche cittadine o anche pubblicate sui social. L’incontro di presentazione potrebbe cioè dare la stura a nuovi percorsi e far fermentare idee, progetti e proposte.
I temi connessi alla realizzazione dell’eco-estramurale, opera che tutti vorremmo fosse realizzata al meglio, sono infiniti. Ne citiamo alcuni. Sull’estramurale si affacciano numerosi istituti scolastici (Battisti, Fornelli, Nuova Italia, ITET…): in che modo il nuovo progetto terrà conto e valorizzerà queste specificità? Ogni giorno centinaia di ragazzi sostano sull’estramurale in attesa di un autobus per andare a scuola o tornare a casa: in che modo le fermate verranno abbellite, rese più sicure e più comode? Di scuola si parla sempre in astratto, ma quando si scende poi sul concreto il tema si dissolve e a dire il vero abbiamo anche il dubbio che nessuno abbia mai interpellato o coinvolto le comunità scolastiche rispetto ad un argomento così importante.
E i disabili? Altro tema caro al fumo di certa sinistra: non una parola fino a questo momento. E’ prevista ad esempio la realizzazione dei percorsi tattilo plantari per i non vedenti e gli ipovedenti?
E gli amici a quattro zampe? Argomento strappalacrimuccia che però scompare quando si va sul concreto: in che modo il rifacimento di piazze, piazzette e arredo urbano terrà conto delle esigenze degli animali e dei loro accompagnatori?
I portatori di interesse, singoli cittadini, gruppi o associazioni, il 29 febbraio verranno messi a conoscenza del progetto esecutivo: spetta a loro produrre idee e renderle pubbliche. I mezzi a disposizione non mancano e per certo anche le testate giornalistiche vorranno ospitare i comunicati stampa di chi, dopo aver indirizzato le sue proposte a Palazzo di Città, sentirà l’esigenza di comunicare a tutti noi le sue idee.
Non c’è più tempo e modo per apportare idee, proposte o correttivi? Qualcuno si dovrà assumere la responsabilità di dirlo chiaramente.
Coraggio, l’estramurale è di tutti e se Corrado vuole il suo va anche bene purché sia utile alla collettività.

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Corrado il vichingo https://ilquartopotere.it/news/politica/corrado-il-vichingo/ https://ilquartopotere.it/news/politica/corrado-il-vichingo/#respond Sun, 12 Nov 2023 06:27:10 +0000 https://ilquartopotere.it/?p=28726 La vicenda del “Diamond”, nell’ambito della complessa procedura originata dal fallimento del precedente proprietario, si è conclusa con l’assegnazione della struttura all’imprenditore privato – il gruppo Cannillo – a fronte del tentativo di acquisizione da parte dell’Amministrazione Comunale. La questione tiene banco da diversi giorni, polarizzando l’opinione pubblica che sembra dividersi fra sostenitori della parte […]

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La vicenda del “Diamond”, nell’ambito della complessa procedura originata dal fallimento del precedente proprietario, si è conclusa con l’assegnazione della struttura all’imprenditore privato – il gruppo Cannillo – a fronte del tentativo di acquisizione da parte dell’Amministrazione Comunale. La questione tiene banco da diversi giorni, polarizzando l’opinione pubblica che sembra dividersi fra sostenitori della parte pubblica e fautori dell’iniziativa privata, fra improbabili filocapitalisti e sedicenti filocomunisti, fra i seguaci del Sindaco e coloro che a ragion veduta o per partito preso gli sono contrari.

A nostro sommesso avviso la chiave di lettura potrebbe essere differente e fondata semmai sulla diversa visione dei rapporti che regolano o dovrebbero regolare la vita sociale e collettiva nel nostro Comune e, più in generale, nel nostro Paese.
Noi, per parte nostra, ci riconosciamo in una società in cui i rapporti tra le parti in un contratto o in una controversia sono modellati sul diritto romano e quindi definiti in un codice: se una parte, ricomprendendo anche la parte pubblica, può vantare un diritto su un bene questo diritto deve essere definito e codificato – non semplicemente asserito dall’interessato – e in tale ottica bisogna muoversi nei tempi e nei modi dovuti per ottenerne il riconoscimento. In maniera più esplicita, la parte pubblica – quand’anche si dichiari portatrice di un interesse collettivo – non ha di per sé una prevalenza sulla parte privata se non nei casi esplicitamente previsti dalla legge.
Di diverso avviso ci appaiono essere il nostro Sindaco e i suoi seguaci che sembrano semmai rifarsi ad alcuni istituti tipici del diritto germanico secondo il quale il rapporto tra le parti ha natura essenzialmente pattizia (non codificata) ed è ratificato dall’approvazione dell’assemblea dei pari che compongono la tribù. Se il Sindaco o la CAP (la coalizione di De Benedittis) dichiarano l’interesse pubblico non ci sono né codice né procedure, ma una volontà che si impone in quanto mossa da un’entità che è superiore anche al giudizio espresso dal Tribunale competente.
E’ così che le affermazioni del Sindaco ripetute più volte e in toni più o meno perentori – a fronte dell’interesse pubblico il privato deve cedere il passo – sono assolutamente normali per i componenti della sua tribù che approvano ogni azione del loro leader battendo le lance sugli scudi, ma fanno sobbalzare o per lo meno lasciano interdetti coloro che si rifanno al diritto romano.
Il Sindaco infatti appare imboccare una strada molto sdrucciolevole quando intende o propone o spera di allontanare gli offerenti da un’asta giudiziaria sia pur in nome di un supposto interesse pubblico, una strada che sembra evocare il reato che nel nostro codice è individuato come “turbativa d’asta”. Quando si configura la “turbativa d’asta”? Quando chiunque, con violenza o minaccia, o con doni, promesse, collusioni o altri mezzi fraudolenti impedisca o turbi una procedura di gara ovvero ne allontani gli offerenti. Non intendiamo affermare che il Sindaco nel dire quel che ha detto abbia commesso un reato, ma semmai che il suo modo di porsi dimostra ignoranza del nostro diritto e una visione non chiara di quelli che sono i limiti e i confini della sua azione.
Sulla base di queste premesse poi, il Sindaco – ritenendo violato il suo diritto di capo vichingo – nella notte tra i giorni 8 e 9 novembre, qualche ora dopo l’aggiudicazione del “Diamond” a favore della parte privata, è sembrato richiamare con un suo post pubblicato sui social media un altro istituto del diritto germanico, il cosiddetto “giudizio di Dio”, secondo il quale un cavaliere che dica il falso non può vincere in singolar tenzone contro un cavaliere che dica il vero. Il Sindaco, infatti, rimuginando sui fatti del giorno e abbandonandosi al suo notturno vagheggiare dal quale già in passato sono fioriti post che hanno tenuto in apprensione la Città, non ha trovato di meglio che pubblicare un video in cui Totò recita la sua più celebre composizione: “’A livella”.

Cosa intendeva dire il Sindaco e a chi pensava? Voleva essere un “Ricordati che devi morire” lanciato ad un immaginario interlocutore o un “Ci rivedremo a Filippi” indirizzato ad un avversario? Fatto sta che il post, dopo aver ricevuto anche il “cuoricino” di approvazione da parte di Valeria Mazzone, l’ineffabile Presidente del Consiglio, è stato poi rimoso nel volgere di poco tempo dal suo autore che probabilmente si è reso conto di essere andato troppo oltre o di aver espresso un’allusione che poteva essere facilmente e diversamente interpretata. Il dubbio in ogni caso rimane.
A questo punto della storia dovremmo anche cercare di capire che ne viene ai cittadini di Corato da tutto questo turbinio di milioni e scintillare di spade: un pugno di mosche e alcuni interrogativi. Ci chiediamo infatti se un altro Sindaco, diversamente consapevole del suo ruolo, avrebbe potuto condurre meglio l’iniziativa, cercando non la contrapposizione ma la collaborazione con la parte privata. Siamo attraversati infine da un altro interrogativo: è giunto il momento che De Benedittis torni ad insegnare filosofia? Diciamo insegnare filosofia perché praticare la filosofia è una cosa diversa.

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L’Amministrazione De Benedittis compie tre anni: il messaggio del Sindaco https://ilquartopotere.it/news/politica/lamministrazione-de-benedittis-compie-tre-anni-il-messaggio-del-sindaco/ https://ilquartopotere.it/news/politica/lamministrazione-de-benedittis-compie-tre-anni-il-messaggio-del-sindaco/#respond Fri, 06 Oct 2023 06:17:49 +0000 https://ilquartopotere.it/?p=28056 ottobre 2020 – ottobre 2023: tre anni di attività amministrativa. La nota: “Sono entrato a Palazzo di Città, per la prima volta con funzioni di governo, mentre #Corato attraversava uno dei momenti più difficili della sua storia: anni di commissariamento, il collasso istituzionale, la pandemia e poi più tardi la crisi dei prezzi causata dalla […]

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ottobre 2020 – ottobre 2023: tre anni di attività amministrativa.
La nota:
Sono entrato a Palazzo di Città, per la prima volta con funzioni di governo, mentre #Corato attraversava uno dei momenti più difficili della sua storia: anni di commissariamento, il collasso istituzionale, la pandemia e poi più tardi la crisi dei prezzi causata dalla guerra in Ucraina. 
Ho attraversato un clima avvelenato, che ha continuato a puntare sulla destabilizzazione amministrativa e sulla delegittimazione istituzionale e personale. 
Non ho mai perso la fiducia, nè ho ceduto alla paura. Sapevo di non essere solo.
Il peggio è alle spalle, innumerevoli i problemi ereditati e risolti. Cito due esempi: la crisi dell’Asipu e l’assenza di dirigenti comunali. Oggi, Asipu è stata salvata e risanata, a costo zero per la collettività e il Comune è passato da uno a cinque dirigenti, oltre ai ben cinque concorsi pubblici espletati per assumere nuovo personale, condizione indispensabile per far funzionare la macchina amministrativa, di cui ringrazio tutti e tutte coloro, al cui interno, ogni giorno lavorano. 
Penso al grande sforzo fatto per ripristinare ed efficentare i servizi di manutenzione, dal verde, alla pulizia, alla gestione e modernizzazione della pubblica illuminazione. 
Penso ai grossi appalti in corso di svolgimento, per rifare le strade cittadine e ai nuovi che si stanno aprendo.
Penso al degrado del Cimitero e ai grandi sforzi fatti per restituire decoro, a cui, a giorni, seguirà l’apertura di due importanti cantieri all’interno e all’esterno.
Penso alla rete di relazioni costruita con le aziende produttrici di olio extra vergine di oliva che ha portato alla nascita di Terre di Coratina, un passo importante per la costruzione della filiera e valorizzazione del nostro territorio insieme alle sue produzioni. 
Penso ai nuovi strumenti urbanistici approvati, come il Regolamento edilizio comunale e il PIRU e a quelli affidati e in fase di approvazione come il DPRU, il PUMS e il PEBA.. 
Penso al Censimento e regolamento del verde affidati a studi professionali che saranno strumenti indispensabili per quella rivoluzione verde di cui vogliamo essere i protagonisti. 
Penso al PNRR, alla corsa contro il tempo, per avere progetti e fondi, grazie a cui si faranno l’Ecoestramurale, la ristrutturazione del vecchio liceo, un nuovo asilo nido, un centro per le povertà estreme, l’informatizzazione dei servizi comunali e il nuovo siti che semplificheranno la vita alla cittadinanza e garantiranno maggiore trasparenza.. 
Penso al grande impegno che si sta mettendo per rafforzare e ripensare le politiche sociali. Abbiamo voluto e favorito l’apertura di un Centro ricreativo per persone anziane e un Centro per minori. È in partenza il PIS Pronto intervento sociale che sarà al fianco di chi è in grave difficoltà perché nessuno più si senta solo e abbandonato in questa città.
Penso alla partecipazione di tanti ragazzi e tante ragazze al Treno della Memoria.
Penso a Porta futuro, sportello per la ricerca del lavoro aperto su viale Ettore Fieramosca e al progetto Restare.
Penso alla grande rivoluzione culturale in corso, che ha il suo baricentro nella Città bambina, da cui tutto prende le mosse: il teatro, i festival, le sperimentazioni.
Penso alla presenza nelle periferie, via Salvi, via Aurelia, via Belvedere, viale Arno. Penso a Immersonica.
Penso soprattutto ai concittadini e alle concittadine che vengono a parlarmi, che mi fermano per strada, che pongono questioni e problemi e che, così facendo, danno un senso profondo alle Istituzioni, per cui li ringrazio sinceramente. 
Non siamo diventati il paradiso terrestre, me ne guardo bene dal dirlo. Siamo una città carica di problemi e con tante contraddizioni, ma siamo anche una Comunità, governata da gente libera, nuova e disinteressata. 
Di tante opere in corso, la più importante e vitale per Corato è che finalmente sta crescendo una nuova classe dirigente, destinata a garantire stabilità e qualità alla vita politica e amministrativa.
È proprio questo che volevo: crescere insieme. Per questo, ringrazio la Giunta, lo staff, i Consiglieri comunali, le Forze politiche che stanno sostenendo questo grande sforzo collettivo, con sacrificio, passione e amore. 
La strada è ancora lunga e faticosa.
Avanti tutta, Corato ❤

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Dopo la bomba d’acqua, a Direzione Corato non va giù la “bomba di chiacchiere” del sindaco De Benedittis https://ilquartopotere.it/attualita/dopo-la-bomba-dacqua-a-direzione-corato-non-va-giu-la-bomba-di-chiacchiere-del-sindaco-de-benedittis/ https://ilquartopotere.it/attualita/dopo-la-bomba-dacqua-a-direzione-corato-non-va-giu-la-bomba-di-chiacchiere-del-sindaco-de-benedittis/#respond Fri, 16 Jun 2023 06:14:48 +0000 https://ilquartopotere.it/?p=26418 A seguito della bomba d’acqua che ha colpito Corato martedì 13 giugno, provocando notevoli disagi alla città, il Sindaco De Benedittis commentava così sui social: “Bomba d’acqua Una grande quantità di pioggia si è riversata intorno alle 18,30 sulla nostra città. Tante le criticità verificatesi che adesso sono rientrate. Purtroppo, le reti preposte allo smaltimento […]

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A seguito della bomba d’acqua che ha colpito Corato martedì 13 giugno, provocando notevoli disagi alla città, il Sindaco De Benedittis commentava così sui social:

“Bomba d’acqua
Una grande quantità di pioggia si è riversata intorno alle 18,30 sulla nostra città.
Tante le criticità verificatesi che adesso sono rientrate.
Purtroppo, le reti preposte allo smaltimento delle acque meteoriche è del tutto insufficiente anzi la maggior parte della città è addirittura priva di fogna bianca.
Bisogna recuperare un tale ingiustificabile ritardo.
Ringrazio la Polizia locale, i Vigili del fuoco e le Forze dell’ordine per il pronto intervento”.

Le parole del sindaco per Direzione Corato appaiono come una “BOMBA DI CHIACCHIERE…”, di chi insomma, stando a quanto scrivono dal movimento politico di opposizione, “di fronte a calamità naturali che stanno provocando enormi danni al territorio si nasconde dietro uno sterile ed inappropriato scaricabarile anziché agire nell’interesse della comunità” dal momento che “è al governo della Città”.

Nella nota di Direzione Corato infatti si legge:

Nei giorni scorsi, il sindaco De Benedittis, nel commentare sui social i disagi provocati dalla grande quantità di pioggia del 13 giugno, ha scritto testualmente: “le reti preposte allo smaltimento delle acque meteoriche è del tutto insufficiente” (la sgrammaticatura è sua), e “bisogna recuperare un tale ingiustificabile ritardo”.
Peccato che il sindaco ignori, o finga di ignorare, a quali stretti vincoli di Bilancio hanno dovuto sottostare gli Enti Locali fino al 2018, con il cappio al collo del Patto di Stabilità che impediva di spendere, investire, assumere. Senza contare che nel 2018 il PNRR non esisteva!
Le colpe sono in capo a chi non è stato in grado di sfruttare adeguatamente, così come hanno fatto altri Comuni, tutte le opportunità offerte dal PNRR, che prevedeva, fra l’altro, 2,49 miliardi di euro proprio per “la gestione del rischio di alluvione e per la riduzione del rischio idrogeologico”.
Purtroppo a Direzione Corato non risulta che il Comune di Corato abbia partecipato ai relativi bandi, ci risulta che nell’ambito di quella missione PNRR Corato ha partecipato solo ad un bando “resilienza, valorizzazione del territorio ed efficienza energetica dei comuni” (1,78 milioni).
Eppure il 28 gennaio 2022 (vale a dire un anno e mezzo fa), in spirito collaborativo, il nostro movimento politico scrisse proprio al sindaco una lettera aperta – “PNRR: è il momento di tracciare la strada dello sviluppo per Corato” (per chi fosse interessato il testo è disponibile su www.direzionecorato.it) – con l’invito a ripresentare, in ambito PNRR, due progetti delle precedenti amministrazioni che riguardano la salvaguardia idraulica delle acque superficiali e la problematica idrogeologica. A conferma della nostra buona fede la lettera si concludeva con la disponibilità a dare il nostro contributo a sostegno del progresso della città.
Ebbene, a quella lettera NON È STATO DATO ALCUN RISCONTRO!
Per questo oggi il sindaco avrebbe fatto meglio a tacere piuttosto che parlare di “ingiustificabile ritardo”. Le colpe sono tutte e solo sue e della incapacità della sua amministrazione, a cominciare, per esempio, dalla mancata manutenzione ordinaria delle caditoie.
Le opportunità offerte dal PNRR non ci sono mai state prima e difficilmente si ripresenteranno in futuro. Corato ha ottenuto solo 21,52 milioni di euro, sbandierati come un successo, e invece, sono segno di grave incapacità: basti pensare alla vicina Ruvo, che pur contando la metà degli abitanti di Corato, è riuscita a ottenere oltre 30 milioni di euro!
A parlare di ritardi ingiustificati è poi un sindaco che non solo con la sua Amministrazione non ha saputo cogliere tutte le opportunità del PNRR, ma ha anche PERSO fondi già in cassa, come i 6 milioni del FSC 2014-2020 per il riutilizzo delle acque reflue”.
“Insomma, l’amministrazione De Benedittis, per i coratini, è una calamità più disastrosa delle bombe d’acqua” – concludono da Direzione Corato.

 

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Preoccupazione della D’Introno sul caso Asipu: “Modificato lo statuto ma la toppa è peggio del buco” https://ilquartopotere.it/news/politica/preoccupazione-della-dintrono-sul-caso-asipu-modificato-lo-statuto-ma-la-toppa-e-peggio-del-buco/ https://ilquartopotere.it/news/politica/preoccupazione-della-dintrono-sul-caso-asipu-modificato-lo-statuto-ma-la-toppa-e-peggio-del-buco/#respond Tue, 17 Jan 2023 08:38:25 +0000 https://ilquartopotere.it/?p=23237 Continuano i chiarimenti ai cittadini della consigliera D’Introno sul caso Asipu che come promesso li avrebbe suddivisi in capitoli visto la complessità dell’argomento. Siamo al quarto capitolo così come si legge nella nota della D’Introno che intitola: “Del Pentimento!” e scrive: “Durante il consiglio comunale del 29 novembre 2022, chiesi il ritiro del punto sulla […]

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Continuano i chiarimenti ai cittadini della consigliera D’Introno sul caso Asipu che come promesso li avrebbe suddivisi in capitoli visto la complessità dell’argomento.

Siamo al quarto capitolo così come si legge nella nota della D’Introno che intitola: “Del Pentimento!” e scrive:

Durante il consiglio comunale del 29 novembre 2022, chiesi il ritiro del punto sulla proroga degli affidamenti ad ASIPU in quanto, dopo un’attenta analisi dello statuto, ritenevo che la società non potesse essere considerata in house.
Tale richiesta veniva BOCCIATA da tutti i consiglieri di maggioranza mentre, con disarmante disinvoltura, veniva approvata la proroga triennale degli affidamenti ad ASIPU. 
Ricordo ancora le frasi perentorie del sindaco e dell’amministratore Avv. Renato Bucci:
“L’ASIPU è una società in house, lo statuto va bene così com’è!”.
Così come ricordo i duri attacchi subiti da alcuni colleghi consiglieri.”

(A tal riguardo una nostra analisi: “L’Asipu è salva? I coratini certamente no“)

Dopo il putiferio accaduto nel corso di quel consiglio comunale, dopo la pioggia di critiche e i tentativi di sminuire la posizione del PD Corato, cosa ho appreso giorni fa?

Ho appreso che in occasione dell’assemblea del 28 dicembre 2022, il sindaco e l’amministratore hanno modificato lo statuto ASIPU!!!
Piu’ precisamente hanno TENTATO di conformare lo statuto della società alle direttive ANAC, così come sostenuto dal Partito Democratico.”

Anche su questo punto un nostro approfondimento nei seguenti articoli : “La barca tornó sola”; “Corrado, attenzione al trainetto”

“Nonostante il ravvedimento operoso, temo che “la toppa sia peggio del buco”. (Sul punto seguirà a breve un approfondimento).
Insisto tanto sul caso ASIPU e non ho mai nascosto la mia profonda preoccupazione in quanto violare norme pubblicistiche in materia di appalti è comportamento gravissimo sotto diversi profili.
Impossibile tacere!
Chi invece continua a tacere è il sindaco: i suoi silenzi e la sua indifferenza nei confronti di un Partito che lo ha lealmente sostenuto pesano come dei macigni. E i macigni, si sa, servono per innalzare muri difficili da superare.”

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Corrado e “La barca tornó sola” https://ilquartopotere.it/news/politica/corrado-e-la-barca-torno-sola/ https://ilquartopotere.it/news/politica/corrado-e-la-barca-torno-sola/#respond Wed, 28 Dec 2022 23:01:56 +0000 https://ilquartopotere.it/?p=22937 “E la barca tornò sola” è un brano cantato da Renato Carosone negli anni ’50 del secolo scorso. Oggi questo motivetto – cantato da un altro Renato – sembra essere il contrappunto della vicenda ASIPU di cui si è discusso martedì (27/12/2022) in Consiglio Comunale. In buona sostanza, ASIPU non è una società in house […]

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“E la barca tornò sola” è un brano cantato da Renato Carosone negli anni ’50 del secolo scorso. Oggi questo motivetto – cantato da un altro Renato – sembra essere il contrappunto della vicenda ASIPU di cui si è discusso martedì (27/12/2022) in Consiglio Comunale.

In buona sostanza, ASIPU non è una società in house come documentato dal Consigliere Nadia D’Introno e chiarito inequivocabilmente da ANAC ed è pertanto indispensabile per il Comune di Corato e ASIPU stessa procedere ad alcuni adempimenti, tra i quali la modifica dello statuto della società partecipata. Le società in house sono quelle società a capitale pubblico che operano come estensione della Amministrazione nella erogazione dei servizi ai cittadini. Se ASIPU non ha i requisiti per essere una società in house sono sicuramente discutibili e forse illegittimi tutti gli affidamenti diretti di cui la società ha beneficiato in questi ultimi due anni senza far ricorso a procedure ad evidenza pubblica.
La patata è bollente – di quelle da non chiudere occhio la notte – e il Consigliere D’Introno, non fosse altro che per tutelare se stessa da eventuali responsabilità, ha posto in chiaro che il Consiglio Comunale è all’oscuro delle modifiche che il Comune di Corato, socio di ASIPU, apporterà allo statuto della partecipata in modo da renderlo conforme alle direttive ANAC. Il Consiglio Comunale – aggiunge la D’Introno – non è stato neanche informato a riguardo della prossima assemblea ASIPU (fissata per il 28/12/2022) in cui le modifiche verranno varate.
Nadia D’Introno ha poi fatto di più, ponendo direttamente la domanda al Sindaco: “Possiamo conoscere – se ci è concesso saperlo – quali sono le modifiche che intendete apportare allo statuto?”. Il Sindaco – interrogato – non ha risposto, dando spazio al Presidente del Consiglio che ha cercato di salvare l’Amministrazione in calcio d’angolo, suggerendo e quasi imponendo la risposta scritta all’interrogazione. La toppa è in realtà peggiore del buco: il Consiglio Comunale si è celebrato il 27/12/2022, l’Assemblea ASIPU è fissata per il 28/12/2022 e la risposta scritta arriverà a cose fatte.
Il punto è questo: Il Sindaco non ha risposto, nessun Assessore è intervenuto per offrire supporto al Sindaco, nessuna figura tecnica tra quelle presenti ha fornito elementi per consentire all’Amministrazione di rispondere, dando l’impressione che nessuno avesse le idee chiare su cosa si dovesse fare il giorno dopo, quasi che l’intera questione fosse stata delegata ad un terzo, esterno al Palazzo, con buona pace del controllo che l’Ente dovrebbe esercitare sulle sue partecipate.
Il Sindaco – il buon Corrado – ci è sembrato per un momento come l’agnello ghermito dall’aquila e trasportato ad un’altezza cui non è avvezzo ovvero come un uomo dabbene che abbia affidato dei fogli in bianco su cui era stata apposta la sua firma a persone di dubbia moralità e che, solo dopo, si sia reso conto dell’errore commesso. È stato solo un attimo che è presto svanito quando Nadia D’Introno ha nuovamente incalzato: “Sindaco, io le chiedo di fermarsi perché è impensabile che non sappia cosa andrà a discutere domani in assemblea. È impensabile!” Il Sindaco ha nuovamente taciuto.
A questo punto, dopo tanti avvertimenti e tante questioni poste, se l’Amministrazione e per essa il Sindaco intendono ancora perpetuare questo andazzo, affidandosi a non si sa bene chi e quasi porgendo la testa al carnefice, non possiamo che accordare a Corrado quella pietosa compassione che si rende a coloro che sono cagione del male che soffrono, anche se in questo caso la dabbenaggine degli uni e la sfrontatezza degli altri ricadrà su tutti noi.
“Mare crudele” ripeteva Renato quasi a giustificare il naufragio, anche se in questo caso l’origine del problema più che la tempesta sembra essere il nocchiero di acqua dolce e per giunta avvezzo unicamente a discutere dell’entelechia.

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Il Sindaco De Benedittis eletto nel Direttivo nazionale di Avviso Pubblico https://ilquartopotere.it/attualita/il-sindaco-de-benedittis-eletto-nel-direttivo-nazionale-di-avviso-pubblico/ https://ilquartopotere.it/attualita/il-sindaco-de-benedittis-eletto-nel-direttivo-nazionale-di-avviso-pubblico/#respond Fri, 02 Dec 2022 08:51:30 +0000 https://ilquartopotere.it/?p=22399 Comunicato stampa Il Sindaco di Corato Corrado De Benedittis è stato eletto nel Direttivo nazionale di Avviso Pubblico – Enti locali e Regioni contro mafie e corruzione. L’assemblea nazionale, a cui il sindaco ha partecipato, si è tenuta venerdì 1° dicembre, a Bologna, presso l’aula magna della Regione Emilia Romagna. Con De Benedittis sono stati […]

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Comunicato stampa

Il Sindaco di Corato Corrado De Benedittis è stato eletto nel Direttivo nazionale di Avviso Pubblico – Enti locali e Regioni contro mafie e corruzione.
L’assemblea nazionale, a cui il sindaco ha partecipato, si è tenuta venerdì 1° dicembre, a Bologna, presso l’aula magna della Regione Emilia Romagna.
Con De Benedittis sono stati eletti, da una platea di 535 sindaci, anche i sindaci di Bitonto Francesco Ricci, di Bisceglie Angelantonio Angarano e di Monte Sant’Angelo Pierpaolo D’Arienzo mentre è stato confermato vice presidente nazionale Michele Abbaticchio, ex sindaco di Bitonto.
Sono onorato di questo importante incarico – ha dichiarato il Sindaco Corrado De Benedittis – a servizio della costruzione di una cultura nazionale della legalità che richiede un cambio profondo di mentalità, l’adozione di corretti atteggiamenti in chi amministra e la costruzione di relazioni interpersonali, orientate al senso della giustizia, della dignità e dei diritti.
A Sud come a Nord c’è molto lavoro da fare. Faremo il nostro dovere con coraggio e determinazione.”

 

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Il senso di Corrado per i giovani https://ilquartopotere.it/news/politica/il-senso-di-corrado-per-i-giovani/ https://ilquartopotere.it/news/politica/il-senso-di-corrado-per-i-giovani/#respond Sun, 06 Nov 2022 04:02:32 +0000 https://ilquartopotere.it/?p=21791 L’Amministrazione De Benedittis ha un punto di debolezza laddove pensava di avere un elemento di forza: il rapporto con i giovani. Una campagna elettorale azzeccata, una buona dose di faccia tosta nel promettere senza impegnarsi, un linguaggio accattivante a fronte del lessico più elementare degli altri candidati hanno avvicinato a Corrado De Benedittis, sin dalla […]

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L’Amministrazione De Benedittis ha un punto di debolezza laddove pensava di avere un elemento di forza: il rapporto con i giovani.

Una campagna elettorale azzeccata, una buona dose di faccia tosta nel promettere senza impegnarsi, un linguaggio accattivante a fronte del lessico più elementare degli altri candidati hanno avvicinato a Corrado De Benedittis, sin dalla prima ora in cui la sua candidatura è stata resa nota, una buona parte dei giovani, dei loro gruppi informali e delle loro associazioni, tutti soggetti che – singolarmente o in maniera coordinata – hanno contribuito in modo decisivo al suo successo elettorale. Su questo punto tutti gli osservatori concordano.

I problemi sono venuti dopo in uno scoppiettare che dura da mesi di comunicati stampa, post sui social, prese di posizione in Consiglio Comunale e tanto altro che probabilmente avviene nelle segrete stanze o è registrato nelle chat dei gruppi ristretti che sono il puntello di questa Amministrazione pencolante.

Dovremmo innanzitutto circoscrivere il campo: chi sono i “giovani”?

Le categorie temporali si sono dilatate e cinquant’anni fa avremmo detto che i giovani sono i diciottenni o al massimo i ventenni, oggi possiamo includere tra i giovani anche coloro che hanno superato i trent’anni e si avviano verso i quaranta. Si tratta quindi di oltre diecimila cittadini, per lo più studenti o persone alla ricerca del primo impiego o precari, che hanno visto nel lirismo politico di Corrado una personificazione del sol dell’avvenire.

Cosa è successo di così negativo per troncare un idillio ben avviato?

Una prima osservazione: la Giunta De Benedittis ha un’età media superiore ai cinquant’anni e, se si esclude l’Assessore Felice Addario, comunque costretto suo malgrado a presentarsi ancora accompagnato dal genitore, i boomer la fanno da padrone. Parrà strano, ma la Giunta De Benedittis – paragonata con le Giunte Fiore, Perrone, Bucci e Mazzilli – è certamente quella con l’età media più elevata degli ultimi venti anni e questo in barba alla proclamata centralità dei giovani. In questo contesto si inserisce l’affondamento o l’auto-affondamento della giovane Assessore Federica Buonsante, con delega proprio alle politiche giovanili, che molto probabilmente non è entrata in sintonia con il circo equestre che ruota intorno a De Benedittis.

Una seconda osservazione è data dalla progressiva trasformazione del Forum dei Giovani in una sorta di MinCulPop nonostante le aperture dell’Assessore Luisa Addario: si ha l’impressione anzi che qualcuno o qualcuna disfi di notte la tela che ella cerca di tessere di giorno. Il riscontro è dato da un lato dalla “freddezza” con cui le proposte dell’Assessorato sono accolte dai giovani stessi e dall’altro dalle caratteristiche delle proposte fin ad ora avanzate e realizzate: il cineforum, i cartelloni, i lavori di gruppo… ovvero quanto di meglio o di più avanzato la scuola media italiana degli anni ’70 abbia proposto agli studenti. In altri tempi, considerati “barbari” da alcuni o di cui altri non hanno memoria, si era puntato sulla creatività giovanile, dando spazio alla espressione artistica, o alla mobilità transnazionale o alla creazione di servizi informativi e di orientamento… tempi passati.

In terzo luogo, l’Assessore Luisa Addario ci mette molta buona volontà, ma non è un tecnico del settore: non è un animatore culturale, non è un esperto dei servizi di formazione ed orientamento, non è un educatore… è un avvocato che si occupa di tutt’altro. Il fatto stesso che il Sindaco non sia ricorso ad un professionista di “alto profilo” cui affidare le politiche giovanili denota – a pensar bene – quale considerazione egli abbia della materia; a pensar male invece sembrerebbe che la nomina dell’avvocato Addario, volenterosa ma neofita in materia di politiche giovanili, sia invece funzionale a mantenere in vita un “Assessore ombra” cui è affidato il compito precipuo dell’indottrinamento e della divulgazione del verbo (il MinCulPop di cui sopra).

Da ultimo dobbiamo osservare che, nonostante De Benedittis, alcuni giovani sono pur giunti a sedere in Consiglio Comunale o ad avere un ruolo di primo piano nei partiti di maggioranza. Proprio da costoro e segnatamente da Nadia D’Introno, capogruppo del PD, e Attilio Di Girolamo, segretario del PD, sono giunti in questi mesi le stoccate più decise, al punto da condurre il Di Girolamo ad affermare in uno dei suoi ultimi post sui social che “la politica a Corato quindi si esaurisce a sette persone” oltre a lamentare che gli incontri di coalizione sono occasioni in cui “si prende solo atto di ciò che decidono pochi eletti del “Partito della Giunta” (vedi bilancio e variazioni varie), anziché recepire l’indirizzo politico delle forze in campo”.

Corrado tace. Un colpo al cerchio e uno alla botte, ha messo sotto chiave il movimentismo giovanile predisponendo una contro-narrazione per ogni critica a lui mossa dai Giovani Democratici o da altri facinorosi, ha spaccato il PD e in ogni caso ha cavalli che scalpitano pronti ad entrare in lizza per sostituire chi dà filo da torcere in Consiglio, si appresta a mettere in naftalina Attilio Di Girolamo e probabilmente tesse per addomesticare il congresso cittadino del PD… insomma fa il suo gioco, mantenendo il tono da tribuno della plebe e operando secondo gli schemi collaudati della real politik. Smarrito il senso politico del progetto, il tutto si riduce alla conta dei voti e al potere per il potere o al puntiglio personale. Il gioco così impostato dura o può durare, ma non a lungo.

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