Trasparenza Archivi - Il Quarto Potere https://ilquartopotere.it/tag/trasparenza/ Le notizie sotto un'altra luce Fri, 16 Aug 2024 17:29:28 +0000 it-IT hourly 1 https://wordpress.org/?v=6.8.1 https://ilquartopotere.it/wp-content/uploads/2018/12/cropped-icona_512-32x32.png Trasparenza Archivi - Il Quarto Potere https://ilquartopotere.it/tag/trasparenza/ 32 32 “Facce di… bronzo”: i Partiti e i Movimenti di Opposizione contro l’Amministrazione https://ilquartopotere.it/news/politica/facce-di-bronzo-i-partiti-e-i-movimenti-di-opposizione-contro-lamministrazione/ https://ilquartopotere.it/news/politica/facce-di-bronzo-i-partiti-e-i-movimenti-di-opposizione-contro-lamministrazione/#respond Fri, 16 Aug 2024 17:29:28 +0000 https://ilquartopotere.it/?p=33312 Un manifesto diffuso dai partiti e movimenti di opposizione in cui si legge: “È stato votato perché aveva promesso il cambiamento: più trasparenza, più partecipazione, niente più ingenti somme destinate a inutili (diceva…) feste di Capodanno, niente più rapporti, secondo lui clientelari. Questi e tanti altri sono stati gli impegni assunti dal Sindaco nella campagna […]

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Un manifesto diffuso dai partiti e movimenti di opposizione in cui si legge:

È stato votato perché aveva promesso il cambiamento: più trasparenza, più partecipazione, niente più ingenti somme destinate a inutili (diceva…) feste di Capodanno, niente più rapporti, secondo lui clientelari.
Questi e tanti altri sono stati gli impegni assunti dal Sindaco nella campagna elettorale che lo ha visto vincente.
Ed ora che la realtà si è mostrata ben diversa, ora che la trasparenza resta ancora una promessa, che la partecipazione dei cittadini non c’è mai stata, e non consentita nemmeno a tutti i consiglieri di maggioranza, che a un mese dall’insediamento si è svolto il primo dei concerti di Capodanno della nuova era, che si spende e spande in allegria, che ha cercato e trovato nuovi amici per far sedere al tavolo delle decisioni e alla tavola delle orecchiette al ragù di cavallo…, che ha scoperto il valore (…!) della clientela, che si è piegato alle stanze dei forti tergiversando su quelle dei deboli, il Sindaco non prova vergogna per aver prima illuso e poi tradito le aspettative dei suoi elettori?
E non ne provano ma tanta di vergogna la presidente del Consiglio Comunale e l’amministratore unico Asipu insieme a quei consiglieri non di prima nomina che hanno avuto esperienze, e tanto da ridire, nelle tante vituperate, da loro, amministrazioni passate?

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Corrado, l’opposizione s’è desta?  https://ilquartopotere.it/news/politica/corrado-lopposizione-se-desta/ https://ilquartopotere.it/news/politica/corrado-lopposizione-se-desta/#respond Sat, 27 Jan 2024 23:01:55 +0000 https://ilquartopotere.it/?p=29946 Fino ad oggi Corrado ha fatto il bello e il cattivo tempo nel Palazzo non incontrando una reale e forte opposizione e – soprattutto – un progetto di governo che si contrapponesse all’evanescente rivoluzione gentile. Si sono registrati in questi ultimi anni unicamente due do di petto: la sentenza del TAR a riguardo del bilancio […]

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Fino ad oggi Corrado ha fatto il bello e il cattivo tempo nel Palazzo non incontrando una reale e forte opposizione e – soprattutto – un progetto di governo che si contrapponesse all’evanescente rivoluzione gentile. Si sono registrati in questi ultimi anni unicamente due do di petto: la sentenza del TAR a riguardo del bilancio di previsione 2021 – 2023 che ha dato ragione alle tesi dell’opposizione e il sussulto di orgoglio di coloro che hanno presentato le carte alla Procura della Repubblica a fronte dell’incredibile vicenda dell’assunzione del personale ASIPU.

Per tutto il resto del tempo gli oppositori hanno tirato a campare, lasciando spesso da sola Nadia D’Introno – per giunta capogruppo di una forza della maggioranza consiliare – che ha cercato in tutti i modi di tenere la barra dritta rispetto alla direzione tracciata dal programma elettorale a fronte del trasformismo, dell’opportunismo e della vacuità condita da presunta furbizia di tanti suoi colleghi.
Il fatto che le “opposizioni” si siano date appuntamento oggi, Domenica 28 gennaio – alle ore 10.00, presso il Cinema Alfieri per discutere del progetto “Ecoestramurale”, ci fa intendere che qualcosa covi sotto la cenere; avremmo voluto un’opposizione più presente in questi anni, ma questo è quel che passa il governo: accontentiamoci e speriamo che essa, così come è, riesca ad equilibrare la marcia sbilenca dell’Amministrazione. Non dimentichiamo mai, infatti, che la dialettica tra maggioranza ed opposizione è il sale della democrazia e che un’opposizione debole o silente non fa il bene della collettività.
Perché ci si riunisce per discutere del progetto di “Ecoestramurale”? Perché innanzitutto è un’opera che – se realizzata – impatterà fortemente sulla nostra realtà cittadina e, in secondo luogo, perché proprio nella conduzione di questo progetto si sono manifestati tutti i limiti della maggioranza: pressapochismo, stato di stasi permanente con improvvise accelerazioni per le quali in 24 ore si sono bruciate ingenti risorse in progettazioni affidate a terzi, conti economici a geometria variabile (ci sono 6 milioni di euro, ma ne servono 15 però forse ne bastano 10)… e via dicendo. La nostra testata ha dedicato una serie di approfondimenti alla vicenda, analizzando a più riprese le carenze progettuali e di procedura che si sono palesate nella conduzione dell’iniziativa.
Il Sindaco, cercando di “prendere prima” come si dice in gergo, si è presentato bello bello presso una TV locale dove – senza contraddittorio – ha illustrato il progetto Ecoestramurale, chiarendo però che la progettazione è ancora in itinere e che non si ha un quadro definito al 100%. Di cosa potranno mai parlare quindi gli oppositori, oggi, domenica 28 gennaio? Di chiacchiere?
Quel che ha evidenziato il Sindaco è in realtà proprio il cuore del problema per un’Amministrazione che voleva fare della trasparenza e della partecipazione le sue bandiere. Della trasparenza abbiamo già parlato nel precedente articolo (https://ilquartopotere.it/news/politica/corrado-comanda-chi-puo-e-obbedisce-chi-vuole/) dove è apparso chiaro come non si riesca neanche a tener dietro al minimo sindacale previsto dalla norma, ma peggio ci sentiamo se affrontiamo la questione “partecipazione” riferita al progetto “Ecoestramurale”.
La progettazione dell’iniziativa “Ecoestramurale”, infatti, doveva essere partecipata e questo per legge come nota Vincenzo Petrone in un contributo pubblicato dal nostro giornale (https://ilquartopotere.it/approfondimento/eco-estramurale-la-partecipazione-della-citta-parte-terza/), concludendo che “in realtà sull’Eco-Estramurale la partecipazione della città, anche se richiesta per legge, non c’è stata”. Secondo l’Ing. Petrone, infatti, per dimostrare l’avvenuto coinvolgimento della cittadinanza nelle scelte progettuali gli estensori del progetto avrebbero fatto ricorso a fatti ed immagini non pertinenti o nelle quali comparivano solo persone interne alla stretta cerchia degli iniziati.
A questo dunque è stata ridotta la “partecipazione” da Corrado e dai suoi? Da pilastro del programma elettorale a foglia di fico (o meglio “pezza da priso”) necessaria per aggiustare le carte e magari lucrare qualche punticino nella valutazione del progetto da parte dell’Ente finanziatore? L’intera vicenda sintetizza il fallimento delle premesse da cui si è partiti e questo a prescindere dalla qualità dell’opera che verrà realizzata.
Non credano però gli oppositori che a fronte di queste gravi carenze dell’Amministrazione sia poi facile mettere insieme un’invincibile armata per riconquistare Palazzo di Città: ci vuole un progetto alternativo da contrapporre a quello di De Benedittis. Il rischio infatti è che, fallita la rivoluzione gentile di De Benedittis e a fronte dell’ennesima minestra riscaldata proposta dagli oppositori, gli elettori disertino le urne e tutti i salmi finiscano in gloria.

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Corrado, comanda chi può e obbedisce chi vuole https://ilquartopotere.it/news/politica/corrado-comanda-chi-puo-e-obbedisce-chi-vuole/ https://ilquartopotere.it/news/politica/corrado-comanda-chi-puo-e-obbedisce-chi-vuole/#respond Sun, 21 Jan 2024 07:28:34 +0000 https://ilquartopotere.it/?p=29898 Il Legislatore ha disposto che nella sezione Trasparenza di ogni Ente siano pubblicati i redditi degli Amministratori. Corato, che non è ancora stata proclamata principato indipendente, dovrebbe seguire questa regola. Le intenzioni della norma sono quelle di mettere tutti i cittadini in condizione di verificare il reddito di un amministratore all’inizio del mandato confrontandolo con […]

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Il Legislatore ha disposto che nella sezione Trasparenza di ogni Ente siano pubblicati i redditi degli Amministratori. Corato, che non è ancora stata proclamata principato indipendente, dovrebbe seguire questa regola.

Le intenzioni della norma sono quelle di mettere tutti i cittadini in condizione di verificare il reddito di un amministratore all’inizio del mandato confrontandolo con quello di fine mandato per acclarare eventuali inspiegabili arricchimenti o anche per stabilire il cosiddetto “coefficiente di miracolo”, ovvero il fattore per il cui il reddito ante carica politica deve essere moltiplicato per arrivare al reddito attuale. Nella passata Legislatura alcuni Parlamentari hanno reso evidente un “coefficiente di miracolo” anche superiore al X10, dimostrando che prima di diventare Senatori o Deputati avevano trascorso la maggior parte del loro tempo bevendo qualche birrozza al bar con gli amici: i risultati poi si sono visti e si vedono ancora.
La regola vale a Sondrio, a Bergamo, a Pesaro e anche a Bari, tant’è che la Gazzetta del Mezzogiorno ha pubblicato proprio nei giorni scorsi un articolo sul tema, presentando i redditi dichiarati dai Consiglieri Regionali (redditi 2023!) e non lesinando bacchettate a chi ha fatto male i compiti a casa (https://www.lagazzettadelmezzogiorno.it/news/puglia/1466167/ecco-i-super-ricchi-del-consiglio-regionale-di-puglia.html). Vorremmo fare la stessa cosa anche a Corato, ma – ancora una volta – la tanta decantata e annunciata trasparenza di questa Amministrazione è ben al di sotto non solo dei buoni propositi ma anche di quanto stabilito per legge.
In quattro anni di mandato infatti, pur ammettendo che è difficile tenere al passo alle mille incombenze, si sarebbe almeno potuto rimettere in ordine il 2020, il 2021 o anche il 2022… ma niente: a gennaio 2024 la pagina Trasparenza del sito del Comune presenta un guazzabuglio di documenti senza alcun filo conduttore e senza possibilità di confrontare dati omogenei (http://trasparenza.comune.corato.ba.it/ – sezione Organizzazione – sottosezione Titolari di incarichi politici, di amministrazione, di direzione, di governo).
C’è chi ha presentato alcune dichiarazioni dei redditi e chi nessuna: dell’Assessore Concetta Bucci ad esempio – forse è un nostro limite – non siamo riusciti ad individuare alcuna documentazione reddituale. C’è chi presenta la documentazione reddituale ad anni alterni, c’è chi ne presenta estratti, c’è chi usa il bianchetto per coprire alcuni dati, c’è chi ha presentato la dichiarazione 2020 con dati quindi riferiti al 2019 e chi invece solo quella del 2021 con dati riferiti al 2020, quando cioè era già in carica. Ognuno fa come meglio crede o non fa, credendo che sia meglio, senza che nessuno vigili e segnali quanto avviene a chi dovere per gli opportuni provvedimenti. Il Presidente del Consiglio, la simpatica Valeria Mazzone, più volte punzecchiata dalla nostra testata in merito a questa vicenda che si trascina ormai da anni, a volte fa finta di intendere, altre volte si gira dall’altra parte protestando di avere cose più importanti cui badare e altre volta ancora si dichiara non informata.
E così di mese di mese, di anno in anno, anche questo adempimento langue e giace nel dimenticatoio, divenendo quasi immagine del tradimento dei presupposti elettorali da cui questa Amministrazione era partita: dalla promessa del palazzo di cristallo siamo giunti alla concreta e solida realtà del bunker in cemento armato.
Si tratta di semplice incuria o questa mancanza cela un proposito preciso? Nei fatti la non pubblicazione dei redditi o la pubblicazione parziale degli stessi evidenzia – da quel che si riesce a comprende – non tanto il benessere di alcuni quanto l’indigenza (siamo ben oltre la povertà) di altri. Versare in una condizione di povertà non è una colpa ed è comunque una situazione reversibile: tutti possono avere dei momenti positivi e degli altri critici o in cui i redditi calano vistosamente. Il fatto però che diversi professionisti che fanno parte della maggioranza consiliare e della Giunta De Benedittis stentino ad “accocchiare” i cinquecento euro netti al mese sulla base dei redditi dichiarati fa un po’ riflettere: hanno tutti partecipazioni societarie ovvero fonti di reddito non note oppure più d’uno “campa alla speranza di Cristo” essendo a carico del coniuge o degli anziani genitori? Comprendiamo bene la situazione dei più giovani che certo hanno bisogno di anni per ingranare, ci fa specie però il caso di alcuni ultracinquantenni con oltre venti anni di professione alle spalle: siamo certi che un professionista che non riesce a vivere dalla sua professione possa essere definito di “alto profilo” come il Sindaco ha dato ad intendere? Certo, la ricchezza o il benessere non sono l’unico indicatore della qualità professionale, ma – ciò posto – si dovrebbe avere almeno un reddito paragonabile a quello di un lavoratore dipendente o superiore a quella che è la soglia della povertà altrimenti – se cioè ad esempio l’indennità di Assessore diventa di fatto l’unica fonte di reddito – il problema è politico più che strettamente personale. Come potrà mai ragionare in modo indipendente e libero una persona a cui è detto “o mangi questa minestra o ti butti dalla finestra”? E’ per questo motivo che la tanta invocata trasparenza cede il passo a quel che sembra una cortina fumogena fatta di informazioni parziali o di assenza di informazioni? Rimaniamo nel dubbio, escludendo in ogni caso che i nostri percepiscano compensi in nero.
Riservando al Presidente del Consiglio – l’effervescente Valeria Mazzone – la fiducia che merita, ci appelliamo a questo punto al Segretario Generale, la Dott.ssa Marianna Aloisio, affinché riesca se non a fare chiarezza almeno a mettere le carte a posto: sarebbe già tanto a Corato di questi tempi.

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In Consiglio Comunale va in scena il Sindaco totalitario https://ilquartopotere.it/news/politica/in-consiglio-comunale-va-in-scena-il-sindaco-totalitario/ https://ilquartopotere.it/news/politica/in-consiglio-comunale-va-in-scena-il-sindaco-totalitario/#respond Fri, 08 Sep 2023 07:46:14 +0000 https://ilquartopotere.it/?p=27602 Abbiamo assistito al Consiglio Comunale tenutosi l’altro ieri (06 settembre 2023) traendone pessimi auspici: probabilmente il limite è stato superato dando piena evidenza di come nel consesso democratico stia allignando e crescendo la malapianta della tirannide. C’è chi in Consiglio Comunale ha evocato somiglianze anche “tricologiche” tra il nostro Sindaco e il dittatore che giusto […]

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Abbiamo assistito al Consiglio Comunale tenutosi l’altro ieri (06 settembre 2023) traendone pessimi auspici: probabilmente il limite è stato superato dando piena evidenza di come nel consesso democratico stia allignando e crescendo la malapianta della tirannide.

C’è chi in Consiglio Comunale ha evocato somiglianze anche “tricologiche” tra il nostro Sindaco e il dittatore che giusto 80 anni fa ha condotto l’Italia – al termine di una guerra rovinosa – alla distruzione e alla resa: in passato abbiamo utilizzato anche noi questa metafora (https://ilquartopotere.it/news/politica/corrado-in-camicia-nera/), ma crediamo, alla luce di quanto visto e udito, che non sia più adeguata a descrivere lo stato delle cose. Corrado De Benedittis, infatti, sembra guardare a se stesso come al signore di una polis della Grecia antica – il tiranno appunto – dotato di un potere assoluto di ascendenza anche divina e circondato unicamente da persone a lui legate da rapporti di parentela o vassallaggio.
Dobbiamo osservare che l’ultimo Consiglio Comunale è stato convocato unicamente per rettificare alcuni errori evidenziati da Direzione Corato nella redazione del rendiconto economico dell’anno 2022, rendiconto già approvato dalla massima assise cittadina: Direzione Corato ha svolto il suo compito di opposizione a vantaggio della comunità, segnalando la svista e impedendo di conseguenza un’attribuzione errata delle risorse comunali. E’ sufficiente ammettere l’errore, correggere e ripartire. De Benedittis, invece, ne ha fatto occasione per dare corpo ad un’offensiva molto ampia verso tutti gli oppositori e le voci critiche: costoro secondo il Sindaco sarebbero tutti ostruzionisti agitati solo dalla smania di coglierlo in fallo per porre fine anzitempo al suo felice regno. Nel caso di specie in realtà crediamo sia avvenuto il contrario e Direzione Corato, nel segnalare l’anomalia, ha evitato che si commettessero errori più gravi. Dell’ira del Sindaco hanno fatto le spese, alla presenza di un’inerme Presidente del Consiglio, tutti i Consiglieri di maggioranza e di opposizione che hanno preso la parola per chiedere, suggerire, criticare, approfondire… giungendo anche allo scontro diretto tra lo stesso Sindaco e Nadia D’Introno, capogruppo del PD e facente parte della stessa maggioranza, che per breve tempo ha abbandonato l’aula. Addirittura il Sindaco a tratti è sembrato sovrastare i suoi Assessori – è la prima volta che accade – prendendo la parola in vece loro e reagendo di impulso alle interrogazioni che provenivano dai presenti. Ne ha fatto le spese il malcapitato Gennaro Sciscioli – Assessore al Bilancio – che in realtà è apparso abbastanza contrariato. E’ positivo comunque – è notizia di ieri https://ilquartopotere.it/comunicazioni-ai-cittadini/cose-il-bilancio-comunale-a-palazzo-di-citta-due-giornate-sul-tema/ – che si riprendano, come già avveniva con le Amministrazioni Perrone e Mazzilli, gli incontri con la cittadinanza per illustrare i temi del bilancio: è un timido inizio che speriamo non verrà sciupato.
I fatti cui abbiamo assistito non sono episodici e non sono limitati a quel che accade nel Palazzo. Evidenziamo infatti che l’aria è amara come probabilmente in molti avranno avvertito. I cittadini che liberamente prendono la parola sui social e nelle discussioni condotte nei vari gruppi tematici per esprimere dissenso o critiche indirizzate all’Amministrazione Comunale vengono brutalizzati. A tal fine sono predisposte ed addestrate squadre di picchiatori “virtuali” che raramente entrano nel merito delle questioni poste, ma puntano a screditare l’interlocutore che deve essere posto fuori gioco con le buone o con le brusche.
Più grave ancora la condizione della stampa locale. Qui si interviene su due fronti, da un lato con i contributi e la benevolenza per chi allinea, dall’altro con l’ostracismo per chi dà spazio a pensieri critici o contrari. L’ostracismo si manifesta innanzitutto con la delegittimazione, una pratica cui prendono parte non solo i picchiatori ma anche alcuni esponenti della stessa Amministrazione (vero Assessore Luisa Addario?), stabilendo così che vi sono testate di prim’ordine e testate di “quart’ordine” che è meglio tacitare. L’ostracismo utilizza una leva ancora più potente quando arrivano in maniera diretta o indiretta input alle imprese in merito alle sponsorizzazioni da destinare alla pubblicità locale: Tizio deve crescere e pertanto chi fa pubblicità su quel media fa una cosa buona e giusta, Caio invece deve calare e pertanto l’imprenditore che tagli il budget già assegnato fa cosa gradita. Non dovremmo mai dimenticare che dietro ogni testata locale ci sono persone che lavorano e famiglie che da lì traggono il loro sostentamento, eppure anche questo limite di mera decenza è stato superato.
Gli Istituti di partecipazione popolare (Consulte, Forum dei Giovani…) sono azzerati al punto che se ne sono perse le tracce. Si tratta di organismi consultivi previsti dal nostro Statuto che in passato di tanto in tanto hanno organizzato eventi o assunto iniziative la cui eco è giunta ai cittadini e in Consiglio Comunale: oggi questi organismi sono annullati probabilmente perché ritenuti superati dal protagonismo del primo cittadino che non ammette corpi intermedi tra la fonte del potere e il popolo devoto.
I Consiglieri di maggioranza e opposizione lamentano assenza di approfondimento e condivisione dei punti da discutere in Consiglio Comunale: poche le riunioni di Commissione (in materia di bilancio sono sicuramente meno che in passato) e addirittura – come è accaduto nel Consiglio Comunale del 7 luglio scorso (Permesso di costruire in zona “B2”) – la maggioranza ridotta a dodici è stata costretta ad approvare una delibera in sostanza contraria agli orientamenti definiti nei lavori preparatori. In quella occasione Salvatore Mascoli e Nadia D’Introno hanno abbandonato l’aula, il Presidente della Commissione Urbanistica – Michele Arsale – ha parimenti lasciato il consesso mentre Aldo Addario, in forte imbarazzo, si è astenuto: sono fatti di una gravità inaudita.
A fronte di questa situazione che può ulteriormente degenerare è necessario prendere posizione. I Consiglieri dotati di maggior equilibrio devono far intendere al Sindaco che non si può proseguire su questa strada, cercando di recuperare semmai una dialettica più serena. I Partiti – soprattutto quelli di maggioranza – potenzino la loro azione non limitandosi unicamente ad essere cassa di risonanza, ma semmai svolgendo un ruolo di indirizzo e controllo dell’operato della Giunta. Al tempo stesso le Consulte devono dare un segno di esistenza in vita e così anche le Associazioni dovrebbero tralasciare per un attimo la cura del loro orticello per porsi una domanda di più ampio respiro: cosa sta avvenendo nella nostra Città?
Auspichiamo si possa giungere alla fine della Consigliatura rimanendo nei binari del confronto democratico e vorremmo tanto che anche il Sindaco condividesse questa speranza.

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Facciamo due conti https://ilquartopotere.it/approfondimento/facciamo-due-conti/ https://ilquartopotere.it/approfondimento/facciamo-due-conti/#respond Thu, 24 Aug 2023 10:39:21 +0000 https://ilquartopotere.it/?p=27373 di Carmine Patruno Premessa: non è in discussione la realizzazione della festa di San Cataldo, non è in discussione il concerto del martedì, non è in discussione la caratura di Silvestri, ottimo artista che a me piace molto; sono in discussione l’ENTITÀ delle spese e la loro gestione tramite Puglia Armonica e TPP, invece che […]

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di Carmine Patruno

Premessa: non è in discussione la realizzazione della festa di San Cataldo, non è in discussione il concerto del martedì, non è in discussione la caratura di Silvestri, ottimo artista che a me piace molto; sono in discussione l’ENTITÀ delle spese e la loro gestione tramite Puglia Armonica e TPP, invece che di Comune e Deputazione.
Sarebbe un gesto bellissimo, rispettoso della trasparenza sempre sbandierata, se venisse pubblicato il dettaglio delle spese per la festa di San Cataldo in generale, e per il concerto di Silvestri in particolare.
Ma temo che aspettarsi trasparenza dai nostri amministratori sia come aspettarsi di vedere il sole sorgere ad ovest; quindi, eventualmente, ci vorrà un consigliere comunale volenteroso per fare una richiesta di accesso agli atti.
LA FESTA DI SAN CATALDO:
Sono stati concessi 85.000 euro alla Puglia Armonica di LECCE per fare un programma che a me sembra del tutto simile a quello degli anni delle precedenti amministrazioni, come dimostrato in un mio post; il lancio di bombe al mattino, le luminarie, le bande, il pallone aerostatico a piazza Cesare Battisti, i fuochi d’artificio; insomma niente di diverso dal clichè della nostra Festa Patronale, a parte gli sbandieratori, di cui non vedo il nesso con la nostra storia e le nostre tradizioni, e poi un profluvio di video buoni per le autocelebrazioni dei nostri amministratori.
Quanto avrà percepito, se ha percepito, come “consulenza artistica”, la persona designata da Puglia Armonica?
IL CONCERTO DI SILVESTRI:
In questo caso il contributo, pagato a Teatro Pubblico Pugliese, è di 103.000 euro per:
• lo spettacolo teatrale della Compagnia degli Apocrifi
• Il concerto di Cesare Pastanella
• Il concerto di Daniele Silvestri
Inoltre il Comune ha pagato (finora) anche il posizionamento dei blocchi di cemento i bagni chimici ed il buffet (in tutto circa 3.000 euro), e poi Asipu per i servizi collaterali, SANB per eventuali pulizie straordinarie, lavoro straordinario della Polizia Locale…
A voler essere generosi, i due eventi “minori” non possono essere costati più di 15.000 euro (si accettano eventuali smentite) quindi Silvestri è costato circa 88.000 euro.
Il cachet dell’artista, da voci ben informate, è stato di 46.000 euro iva compresa.
Dove sono finiti gli altri 42.000 euro?
Certo, bisogna considerare:
• Il palco
• Safety e security (ovvero il Piano per la Sicurezza e la presenza di ambulanze, mezzi antincendio, volontari GADIT e Croce Bianca; ma quando parliamo di VOLONTARI non possiamo immaginare un compenso per una attività professionale)
• SIAE per 2.500 spettatori (diciamo che hanno fatto il “peccato veniale”, di dichiararne molti meno di quelli che poi sarebbero stati effettivamente presenti)
• Una eventuale, fantomatica “consulenza artistica” che chissà di chi è stato appannaggio.
Comunque nulla che, a mio parere, giustifichi una somma così importante.
Anche per eventualmente smentire i miei conti, resto in attesa di chiarimenti che, quasi certamente, NON ARRIVERANNO.
Certo, è difficile che il sole sorga ad ovest, ma è ancora più difficile ottenere trasparenza da questa amministrazione, che addirittura scrive, nell’accordo con TPP, un intero paragrafo sull’OBBLIGO DI MANTENERE RISERVATI DATI ED INFORMAZIONI.

 

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Corrado e la zita di Ceglie https://ilquartopotere.it/news/politica/corrado-e-la-zita-di-ceglie/ https://ilquartopotere.it/news/politica/corrado-e-la-zita-di-ceglie/#respond Sun, 02 Jul 2023 05:18:12 +0000 https://ilquartopotere.it/?p=26668 Un modo di dire tipicamente barese ricorda nella “zita di Ceglie” – di Ceglie del Campo – la vicenda di una ragazza innamorata di un giovane bellissimo il quale però, dopo averla illusa, non si presentò all’altare, lasciandola vestita a festa e sconsolata. Dire pertanto “Mi ha lasciato come la zita di Ceglie” significa aver […]

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Un modo di dire tipicamente barese ricorda nella “zita di Ceglie” – di Ceglie del Campo – la vicenda di una ragazza innamorata di un giovane bellissimo il quale però, dopo averla illusa, non si presentò all’altare, lasciandola vestita a festa e sconsolata. Dire pertanto “Mi ha lasciato come la zita di Ceglie” significa aver riposto tante speranze e aver fatto tanti preparativi in vista di un evento senza che questo poi si verifichi.
Da questo punto di vista, per noi coratini Vito Bovino si pone sullo stesso livello archetipico della “zita di Ceglie” in quanto quel che è accaduto a lui e al suo movimento dopo il ballottaggio del 2020 – con il completo tradimento delle premesse e delle promesse da parte dell’attuale Sindaco – è un fatto che va al di là del livello personale e riguarda la collettività: in molti siamo stati lasciati come la zita di Ceglie da Corrado De Benedittis, non solo Vito Bovino.
In primis, se di tradimento dobbiamo parlare, sono stati traditi i presupposti e i contenuti del programma elettorale che tante speranze aveva suscitato. Trasparenza, partecipazione, ascolto… è tutto naufragato in un agire quotidiano che oscilla tra l’improvvisazione e la continua volontà di buttare la palla in calcio d’angolo (“è colpa di quelli che c’erano prima”) per sfuggire ad ogni assunzione di responsabilità. Sono stati traditi alleati, o gruppi a cui era stato fatto credere di aver stretto un patto di alleanza, sostenitori, elettori, simpatizzanti… e di questo si è già lungamente parlato. Sono state ghettizzate e sottoposte a mobbing le voci critiche che si sono levate all’interno della maggioranza – anche tra i Consiglieri Comunali – ed anche di questo si è già detto molto.
Un tradimento, però, a nostro avviso sembra essere il più grave di tutti, un tradimento del quale si è parlato poco: il tradimento dei giovani e delle loro speranze. Corrado, infatti, anche grazie ad una campagna elettorale azzeccata, era stato ampiamente sostenuto dal voto giovanile, intercettandone la volontà di cambiamento e di protagonismo. In realtà poi in fase di governo il protagonismo è scemato – si è giunti anzi più volte ai ferri corti con le organizzazioni giovanili – così come è scemata l’effettiva capacità di cambiamento di questa Amministrazione che ha preferito ripiegare su schemi consolidati e in alcuni casi peggiori di quelli che voleva far dimenticare. Va anche detto che riconosciamo a molti degli attuali Amministratori una certa dose di buona fede: sono tutti espressione di un gruppo ristretto di interessi, professionalità, appartenenze e sono privi del confronto quotidiano con interi pezzi della società. Non colgono le esigenze di cui sono portatori alcuni gruppi mentre enfatizzano quelli che sono i desiderata di altri, costruendo così proposte e programma divisivi per i quali ricevano lodi dai fedelissimi e critiche dai non allineati o dagli osservatori neutrali.
In definitiva l’immagine di quella che doveva essere la casa dei giovani, della cultura, della partecipazione (l’ex cinema Elia) trasformata poi in esercizio commerciale è l’emblema di quel che è accaduto in danno soprattutto dei giovani, ma in realtà il tradimento vero è ancora più profondo.
E’ stato tradito infatti il ruolo dell’educatore ed è stata violata la funzione della Scuola in quanto Istituzione. Raccogliamo infatti le lamentele di ragazzi, genitori, altri docenti e dirigenti scolastici: nelle scuole i tanti insegnanti che hanno ingrossato le fila della coalizione di De Benedittis hanno fatto propaganda, arrivando anche al proselitismo e all’organizzazione della campagna elettorale con tanto di “spartizione di santini” e materiale pubblicitario. A tutti i docenti è riconosciuto il diritto di esprimere liberamente il proprio pensiero e di presentare il proprio punto di vista su fatti ed avvenimenti, altra cosa però sono l’indottrinamento e il volgere la propria funzione in strumento per alimentare il consenso su partiti e movimenti in cui sono essi stessi i candidati. Il confine c’è e a noi appare evidente: la libertà di insegnamento è un valore, dire ai ragazzi e ai loro genitori all’interno della Scuola “vota Tizio perché farà cose buone” oppure “ecco i biglietti da distribuire in famiglia” o anche “se vincono quelli accadrà come ai tempi di…” non appartiene all’insegnamento e non è concesso a nessun dipendente pubblico nell’esercizio delle sue funzioni e sul luogo di lavoro.
Perché ne parliamo ora? Perché questa Consigliatura è entrata nella sua seconda fase e a breve si inizieranno a scaldare i motori per la nuova tornata elettorale: è evidente che comportamenti come quelli citati – se hanno colto un po’ tutti di sorpresa e sono passati sotto traccia nel 2020 – d’ora innanzi non potranno essere più tollerati soprattutto da coloro che allora hanno abbozzato e che oggi hanno il polso di come sono andate effettivamente le cose.
Le zite di Ceglie di questa Amministrazione sono troppe e qualcuno dovrebbe ricordare che non siamo a Bari ma a Corato. La nostra tradizione infatti non ricorda nessuna zita di Ceglie, ma semmai “monachella”, una ragazza che in occasione di un Carnevale di tanti anni fa si travestì da suora e accoltellò colui che l’aveva sedotta e che era restio ad assumere impegni.

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Corrado e l’effetto trasparenza https://ilquartopotere.it/news/politica/corrado-e-leffetto-trasparenza-2/ https://ilquartopotere.it/news/politica/corrado-e-leffetto-trasparenza-2/#respond Sun, 18 Jun 2023 05:23:14 +0000 https://ilquartopotere.it/?p=26443 Corrado in campagna elettorale ha venduto la trasparenza come cosa fatta, intendendo eliminare ogni barriera – materiale ed immateriale – nell’accesso dei cittadini al Palazzo e a tutte le informazioni in esso custodite. Ad oggi registriamo in maniera incontrovertibile un arretramento su tutti i fronti rispetto a quelli che erano gli standard praticati dalle Amministrazioni […]

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Corrado in campagna elettorale ha venduto la trasparenza come cosa fatta, intendendo eliminare ogni barriera – materiale ed immateriale – nell’accesso dei cittadini al Palazzo e a tutte le informazioni in esso custodite. Ad oggi registriamo in maniera incontrovertibile un arretramento su tutti i fronti rispetto a quelli che erano gli standard praticati dalle Amministrazioni precedenti.

Si parlava, ad esempio, di “bilancio partecipato” (è nel programma elettorale di De Benedittis) ma allo stato attuale non si svolgono neanche gli incontri informativi con i cittadini cui l’Amministrazione Mazzilli ci aveva abituati e che si tenevano prima dell’approvazione del bilancio in Consiglio Comunale. È tutto nebuloso, tutto incerto e in questa opacità concorrono probabilmente più fattori: si tratta di una debolezza intrinseca della compagine Amministrativa che non è in grado di comunicare quel che ancora non sa oppure è un disegno preciso che contraddice il programma elettorale?

Possiamo tranquillamente dire – senza timore di smentita – che i cittadini sono tenuti all’oscuro di tutto e che l’unico canale informativo aperto è quello offerto dai social e dai profili personali dei vari amministratori accompagnato, quando occorre, dagli appuntamenti televisivi dove il Sindaco risponde a domande (preparate?) senza contraddittorio.

Fin qui potremmo dire che non abbiamo fatto come collettività un passo avanti ma un passo indietro: capita. Laddove però l’intera questione raggiunge vette non immaginabili è quando gli stessi Consiglieri Comunali (addirittura di maggioranza!) si dichiarano all’oscuro di tutto e non ricevono risposte alle note scritte. Sulla questione abbiamo fatto più volte appello al Presidente del Consiglio, la Dott.ssa Valeria Mazzone, ma abbiamo ben compreso che la Nostra è occupata in altro, avendo inteso il suo ruolo come una sinecura. Siamo dolenti anche nel constatare che il Segretario Generale, la Dott.ssa Marianna Aloisio, che presumiamo sia anche il responsabile della trasparenza (al pari dei suoi predecessori), non sia ancora riuscito ad imprimere una svolta modificando il modus operandi del cerchio magico.

È così che, di silenzio in silenzio, lo scorso 27 maggio la Consigliera Nadia D’Introno con una sua nota scritta ha posto nuovamente all’attenzione di Sindaco, Presidente del Consiglio, Segretario Generale… (di tutta la “corte celeste” insomma) una serie di irregolarità riferite all’avviso di selezione del personale ASIPU – il “bando delle polemiche” – indicando però questa volta quale destinatario per conoscenza anche il Prefetto. Un Consigliere Comunale è stato costretto a “mettere velo” anche in Prefettura pur di avere attenzione! Non ci risulta comunque che ad oggi il Consigliere Comunale abbia ricevuto risposta.
Le richieste scritte del Consigliere Nadia D’Introno che giacciono senza risposta sono infatti più d’una e quel che lascia basiti è la protervia di chi continua a ignorarle sicuro di essere intoccabile. Ci stupiscono anche le pasionarie nostrane che abbondano dalle parti della CAP, pasionarie che, sempre pronte a battersi in difesa del protagonismo femminile, in queste vicenda tacciono. La brava Nadia infatti nelle sue missive e nei suoi interventi ha anche posto questioni riferite al mancato rispetto della parità di genere nella Commissione Esaminatrice della selezione per il personale ASIPU, Commissione composta da tre uomini, ma neanche in questo caso – da donna che parla di parità di genere – è riuscita ad avere la condivisione delle sue colleghe e delle associazioni che gravitano nell’orbita di De Benedittis.

Chiediamoci dunque: Nadia D’Introno è vittima di mobbing? A tutti gli effetti sembra che sia vietato risponderle così come è considerato sconveniente da molti e soprattutto da molte (mò ci vuole!) darle evidenza. In questa vicenda – a nostro sommesso avviso – gioca anche un fattore psicologico che è già emerso a più riprese e che è andato ben oltre il pettegolezzo, orientando le scelte dall’Amministrazione (si consideri ad esempio la querelle “Miss Italia”). Se infatti nella ideologia della CAP e nella sua rappresentazione il tipico “maschio alpha” – con il suo carico di spirito competitivo, ambizione, machismo… – è un individuo da respingere, ancora peggiore è la considerazione che si ha della “femmina alpha”, soprattutto laddove ella non si conformi ai canoni della “bellezza diversamente bella” in vigore in certi ambienti.

Alcune pasionarie della CAP, infatti, se condividono apertamente i movimenti di emancipazione femminile che si riconoscono nel rito collettivo dell’urinare liberamente per strada o in luoghi pubblici, non possono accettare che una giovane donna si faccia strada con le sue argomentazioni, il suo carattere e – per di più – abbia anche dalla sua una “bellezza convenzionale” che a loro – diversamente belle – appare come la vera nota stonata. Il mobbing cui Nadia D’Introno è soggetta non ha quindi il solo carattere dell’esclusione politica, ma si traduce anche in un qualcosa di molto più sottile e profondo quale solo menti abituate a instillare malizia, ammantandosi di bontà, possono praticare. Tutto questo viene fuori a spizzichi e bocconi nei social e nelle cosiddette “chat cloaca” interne alla CAP i cui lacerti però circolano liberamente.

In sostanza, Corrado De Benedittis quando parlava di trasparenza a cosa pensava? Qual è il modello di trasparenza cui tendeva? Intendeva diradare le ombre o alludere maliziosamente ad un effetto “vedo non vedo”? Sembra infatti che – gira e rigira – l’asino caschi sempre al solito punto: la rivoluzione che si propone è una rivoluzione del costume (non altro) dove persone con un carico di rabbia repressa sembrano ripetere: “Ora tocca a noi e vogliamo rivoltare il cesto assumendo a modello il nostro modo di vedere ed escludendo gli altri”. E’ la volta di Nadia D’Introno cui va la nostra solidarietà: chi sarà il prossimo o la prossima?

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

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De Benedittis incassa https://ilquartopotere.it/news/politica/de-benedittis-incassa/ https://ilquartopotere.it/news/politica/de-benedittis-incassa/#respond Thu, 01 Jun 2023 05:08:17 +0000 https://ilquartopotere.it/?p=26108 Nell’ultimo Consiglio Comunale (30 maggio 2023) le sei ore di dibattito hanno condotto ad un risultato che è allo stesso tempo politico e amministrativo: Il Sindaco De Benedittis incassa il supporto della sua maggioranza che ha votato tutti i punti all’ordine del giorno mentre il Comune incasserà nel 2023 oltre un milione di euro in […]

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Nell’ultimo Consiglio Comunale (30 maggio 2023) le sei ore di dibattito hanno condotto ad un risultato che è allo stesso tempo politico e amministrativo: Il Sindaco De Benedittis incassa il supporto della sua maggioranza che ha votato tutti i punti all’ordine del giorno mentre il Comune incasserà nel 2023 oltre un milione di euro in più in conseguenza degli aumenti di tasse deliberati dalla massima assise cittadina.

Il dato è significativo: al momento nulla sembra turbare la serenità della maggioranza che, seppure ridimensionata, ha ancora i numeri per procedere speditamente mentre l’opposizione, tra le cui file gli assenti sono numerosi, sembra affilare le armi e diventare più incisiva nella sua azione.
È passato così l’inevitabile aumento della pressione fiscale che, suddiviso fra TARI (700.000 euro) e addizionale IRPEF (400.000 euro), non può essere considerato trascurabile. Che il trend della tassazione dovesse essere crescente è apparso chiaro già mesi addietro in considerazione dell’andamento della spesa del nostro Comune e ne avevo già parlato in un mio contributo. (https://ilquartopotere.it/news/politica/corrado-e-le-sue-nobili-gesta/). Il nostro giornale però non si associa al coro di quanti si strappano le vesti all’aumentare della pressione fiscale, piuttosto ci chiediamo: ad un aumento delle tasse corrispondono più servizi o servizi di maggiore qualità? I cittadini hanno la reale percezione che la macchina organizzativa stia cambiando in meglio?
Siamo infatti convinti che una buona parte dei contribuenti sia anche disposta a pagare di più a fronte ad esempio di una riduzione dei tempi burocratici (quanto tempo ci vuole per ottenere una carta di identità?) o ad un potenziamento delle infrastrutture e dei servizi: l’Amministrazione dovrebbe – e questo è un suggerimento – rendere tangibili e misurabili i risultati ottenuti, cercando soprattutto di collegarli alle effettive esigenze degli utenti piuttosto che ai presupposti ideologici di alcuni Consiglieri per i quali il successo, il benessere o la ricchezza altrui sono peggio del fumo negli occhi (il riferimento è allo sconclusionato intervento del Consigliere Aldo Addario che ha turbato non poco il collega Gaetano Fuzio).
A margine del Consiglio Comunale ci permettiamo un’ultima considerazione. Grava sul Comune di Corato l’annullamento del bilancio 2021 a seguito della sentenza del TAR (https://ilquartopotere.it/news/cronaca/bilancio-di-previsione-2021-2023-e-dup-annullati-dal-tar-quali-conseguenze-per-lamministrazione/) – sentenza attualmente sospesa dal Consiglio di Stato – cui fa eco la notizia dell’invio alla Procura della Repubblica degli atti del Consiglio Comunale del 22 aprile scorso per ciò che concerne l’avviso di selezione del personale ASIPU. Si aggiunge ora la richiesta di invio alla Corte dei Conti degli atti del Consiglio Comunale del 30 maggio 2023 riferiti all’approvazione del Rendiconto 2022 e dei punti correlati, richiesta formulata dal Consigliere Ignazio Salerno di Direzione Corato.
TAR, Consiglio di Stato, ANAC, Procura della Repubblica, Corte dei Conti… in questo crescendo rossiniano non siamo del tutto convinti che la partita si chiuderà o si potrà chiudere sempre a tarallucci e vino tanto più che – per ben che vada – il Comune di Corato pagherà cifre con parecchi zeri agli avvocati o al pool di avvocati che ha nominato e dovrà nominare per difendersi. Per invertire la tendenza – messa da parte la fantomatica “trasparenza” venduta per cosa fatta in campagna elettorale – forse sarebbe sufficiente una maggiore capacità di dialogo da parte della maggioranza: se i Consiglieri di opposizione già durante le Commissioni Consiliari pongono questioni o formulano interrogativi e richieste (anche in forma scritta) non sarebbe il caso di prestare maggiore attenzione? Questa idea che la maggioranza forte dei suoi numeri debba procedere come un rullo compressore richiede la capacità di non commettere errori e ha comunque un costo: questo carico può essere assunto dalla gracile struttura di una Giunta supportata da una macchina organizzativa priva di dirigenti in alcune aree strategiche?
Gli interrogativi sono molti: le certezze sono che una maggioranza c’è e che il conto da pagare è in aumento.

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Corrado, lo squarto si allarga https://ilquartopotere.it/news/politica/corrado-lo-squarto-si-allarga/ https://ilquartopotere.it/news/politica/corrado-lo-squarto-si-allarga/#respond Sun, 18 Dec 2022 07:52:57 +0000 https://ilquartopotere.it/?p=22736 La debolezza del nostro Sindaco – lo abbiamo detto più volte – sta tutta nella filosofia o meglio nel modo in cui egli approccia la filosofia. Corrado infatti non assume come proprio un pensiero organico riconducibile ad una precisa corrente filosofica, ma sembra semmai uno specialista in “superamenti”. Fa proprio infatti il pensiero non violento […]

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La debolezza del nostro Sindaco – lo abbiamo detto più volte – sta tutta nella filosofia o meglio nel modo in cui egli approccia la filosofia. Corrado infatti non assume come proprio un pensiero organico riconducibile ad una precisa corrente filosofica, ma sembra semmai uno specialista in “superamenti”. Fa proprio infatti il pensiero non violento sconfinando però nell’esaltazione di Ernesto Che Guevera che tutto fu tranne che un pacifista, assume come sua cifra la mansuetudine che è propria dei figli di San Francesco esaltandosi però nel declamare filippiche rispetto alle quali il “Verrà un giorno…” che fra Cristroforo pronunciò al cospetto di don Rodrigo sembra la giaculatoria di una perpetua, parla di gentilezza e atteggia il volto al sorriso laddove invece l’interlocutore percepisce una volontà ostinata nell’affermazione di sé a dispetto di tutto.

Insomma, il Sindaco quando una concezione o una teoria vacilla o non gli viene di taglio nel discorso che sta conducendo non ha nessuna difficoltà a “superarla”, facendo riferimento al suo opposto che in quel preciso momento offre argomenti più adatti al pensiero che intende esprimere e celebrando così il trionfo del sincretismo nel quale le menti più deboli o più interessate – di centro, di destra e di sinistra – trovano comunque un qualche appiglio per dire: “Ha detto tutto e il suo contrario, ma in fondo la pensa come me”.
Se tutta codesta complessa questione fosse ristretta a Corrado e al suo entourage potremmo dire “Poco male”, in realtà il Primo Cittadino parla a nome di tutti e nel parlare – proprio per questa sua volontà di spingere il pensiero oltre i limiti della coerenza – si confronta sempre con i valori assoluti. Ciò che Corrado fa è sempre il massimo e insuperabile, anche quando copia malamente dai suoi predecessori, a differenza dei Sindaci e delle Amministrazione dei tempi passati rappresentate come il male assoluto. Buono / cattivo, massimo / minimo, oppressori / oppressi… il Sindaco si esprime per tinte forti che non ammettono mai sfumature in una visione più terra – terra che contemperi qualità e difetti in modo equilibrato.
Va da sé quindi che gli Assessori non sono “le persone che godono della fiducia del Sindaco e che hanno competenza nel settore loro affidato” ma sono personalità di “alto profilo”, il Presidente del Consiglio è una nuova Giovanna d’Arco a cui qualcuno vorrebbe far fare la stessa fine, parimenti Consiglieri delegati, dirigenti, segretario generale, componenti delle società partecipate… tutti coloro che ruotano nell’orbita di Corrado hanno qualità eccezionali e producono risultati al di là di ogni limite.
La realtà è ben differente e ne fanno le spese proprio i nominati che vengono sempre più spesse bersagliati dalle voci critiche e travolti nel vortice delle questioni irrisolte che ruota attorno al Sindaco. È così che nel corso dei primi due anni sono stati esposti, colpiti e affondati prima gli Assessori, poi i Consiglieri delegati, poi il Presidente del Consiglio in un crescendo che nel 2023 si riverserà su un fronte inedito per la politica locale. Fino ad oggi e potremmo dire da sempre per antica tradizione i tecnici – dirigenti e segretario generale – sono stati immuni e lontani dallo scontro politico, ma dopo gli ultimi Consigli Comunali siamo indotti a pensare che i tempi stiano mutando e che sia arrivato anche il loro momento.
Alla fin fine – stringi stringi – l’adozione di determinati atti è avallata dalle firme dei tecnici comunali così come anche è vero che sono i dirigenti ad esercitare il controllo sulla gestione dell’Ente e le sue società partecipate.
A ben vedere, infatti, l’arringa di Renato Bucci, Amministratore di ASIPU srl, pronunciata in uno degli ultimi Consigli Comunali in cui magnificava il suo operato ha indotto il Consigliere Vito Bovino a richiedere pubblicamente di inviare tutti gli atti all’ANAC e alla Corte dei Conti. Il Consigliere Nadia D’Introno ha più volte affrontato – sia in Consiglio sia sui social – il tema della assenza del “controllo analogo” sulle società partecipate, richiamando anche quanto affermato dal Prof. Ziruolo, consulente del Comune, in una sua relazione. Il nostro giornale poi, senza ricevere ad oggi alcuna smentita o rettifica dalle parti interessate, ha raccolto le segnalazioni di alcuni concittadini, evidenziando il rischio che il Comune non riesca a impedire la prescrizione dei crediti vantati in riferimento all’anno 2017 a causa di non meglio precisate carenze delle “banche dati” esistenti presso la SIxT SpA, la partecipata del Comune che si occupa di riscossione dei tributi locali. A tutto questo si aggiungono le segnalazioni dell’ex Sindaco Massimo Mazzili sulla pessima qualità degli atti adottati dall’Ente e i tanti refusi individuati dai lettori più attenti in determine e delibere.
Queste indicazioni – la presunta carenza di controllo e le lamentate lacune gestionali – sembrano convergere in un’unica direzione, individuando nuovi soggetti che, nolenti, verranno a breve trascinati nella contesa e costretti a difendersi: il segretario generale e i dirigenti, nominati anch’essi dall’attuale Amministrazione.
Continuiamo a pensare che se i toni del Sindaco fossero stati meno trionfalistici, se i suoi elogi fossero stati meno sperticati al punto da apparire fuori di misura e suonare falsi, se il clima fosse stato meno avvelenato dalla continua mistificazione della realtà e dalla demonizzazione del passato… probabilmente gli animi sarebbero meno esasperati e più propensi alla ragionevolezza. Immaginiamo anche che se la volontà di raggiungere il risultato da sbattere in prima pagina fosse stata meno parossistica, probabilmente qualcuno si sarebbe accorto che il cinque non entra nel quattro e tanto meno nel tre.
Cosa fatta capo ha; ora attendiamo gli sviluppi delle premesse così impostate.

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Il Sindaco perde le staffe e attacca i Giovani Democratici https://ilquartopotere.it/news/politica/il-sindaco-perde-le-staffe-e-attacca-i-giovani-democratici/ https://ilquartopotere.it/news/politica/il-sindaco-perde-le-staffe-e-attacca-i-giovani-democratici/#respond Fri, 21 Oct 2022 22:00:31 +0000 https://ilquartopotere.it/?p=21346 Nell’attesa che si celebri il prossimo consiglio comunale – che dovrebbe vedere all’ordine del giorno l’approvazione del piano industriale Asipu (da sempre pomo della discordia tra il Pd e il resto della maggioranza) – gli equilibri all’interno della compagine amministrativa sembrano scricchiolare sempre più sinistramente, contraddicendo clamorosamente le ultime rassicurazioni del Sindaco risalenti a poche […]

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Nell’attesa che si celebri il prossimo consiglio comunale – che dovrebbe vedere all’ordine del giorno l’approvazione del piano industriale Asipu (da sempre pomo della discordia tra il Pd e il resto della maggioranza) – gli equilibri all’interno della compagine amministrativa sembrano scricchiolare sempre più sinistramente, contraddicendo clamorosamente le ultime rassicurazioni del Sindaco risalenti a poche settimane fa, quando millantava gli ottimi rapporti che, a suo dire, intercorrevano con i Democratici.

Il dissidio plateale – che covava sotto le ceneri di una facciata di cortesia – è esploso nel corso della giornata di ieri e si sono susseguiti sui profili personali social con una lunga serie di botta e risposta tra il Sindaco e il segretario del Partito Democratico, Attilio Di Girolamo.

La diatriba è stata originata da un post pubblicato ieri l’altro sulla pagina Facebook dei Giovani Democratici che si riagganciava a un articolo redatto dalla nostra testata in cui si riportava la notizia delle sanzioni applicate a 21 consiglieri del Comune di Bari da parte dell’Autorità Nazionale Anticorruzione per non aver reso pubblico il proprio reddito.

Come è noto, questo giornale aveva ripetutamente segnalato che la stessa inadempienza si è verificata anche presso il Comune di Corato, motivo per cui evidentemente il gruppo dei Giovani Democratici coratini ha esordito con il seguente post: “Segnaliamo che l’obbligo di consegnare i redditi dei consiglieri ed assessori grava pesantemente sul principio di trasparenza che è stato tanto sbandierato durante la campagna elettorale. E’un obbligo che è sanzionabile dall’ANAC. Ci chiediamo se un’amministrazione ed il Consiglio Comunale tutto (maggioranza e opposizione) che si dovrebbe ispirare al criterio di legalità, ostentando le immagini di Falcone e Borsellino, possa violare tale regola di trasparenza. Ringraziamo la stampa che con il suo lavoro di denuncia riesce a spronare l’amministrazione ed il gruppo di opposizione.”

Il post che aveva evidenti finalità di sprono a una maggiore trasparenza – concetto tanto millantato ma applicato raramente dall’amministrazione coratina in carica – ha fatto letteralmente detonare il Primo Cittadino che, sul suo profilo social, ha così risposto: “Cari GD Corato, dalla finestra di Palazzo di Città, non è “ostentata” l’immagine dei giudici Falcone e Borsellino. Al contrario, quell’effige è per un verso un tributo a due servitori dello Stato, lasciati soli e delegittimati anche dal sistema politico con le sue insinuazioni e veleni; per altro verso, quell’effige sintetizza trent’anni di storie personali e collettive di impegno per la legalità, contro le mafie e le culture mafiose di consigliere, consiglieri e Sindaco del Comune di Corato. Avete proprio toppato e me ne dispiace. La politica è innanzitutto rispetto delle persone e della loro dignità. Vi abbraccio, con l’affetto di sempre e un bel po’ di amarezza.”

Non si è fatta attendere la reazione piccata del segretario Di Girolamo: “A me sembra assurdo che le più alte cariche della nostra città, in primis il Sindaco, usino il loro potere mediatico su questa piattaforma per rispondere al comunicato di alcuni giovani, che, forse in maniera irruenta, fanno solo notare che non si è probabilmente ottemperato al dovere di comunicare i redditi. Già i giovani oggi difficilmente si affacciano alla politica, ma così è quasi sicuro che non lo faranno mai. Mi scandalizza ancor di più il fatto che li si vada ad additare come quella politica che ha spalleggiato la mafia contro Borsellino e Falcone. Ma chi? I giovani? Coloro i quali durante la campagna elettorale ci hanno aiutato a vincere queste elezioni. Ci sono tanti problemi e priorità in questa città. Ritengo forse sia meglio per chi la amministra concentrarsi su di esse che sul comunicato dei GD.”

Inutile dire che i soliti “guardiani della Rivoluzione” tifosi del Sindaco, comprendenti anche assessori e consiglieri di maggioranza, si sono massivamente lanciati nella mischia virtuale, sperticandosi in filippiche vittimistiche, attribuendo ancora una volta la colpa tutto all’impasse amministrativa e cioè agli uffici, affrettandosi però subito ad aggiungere che essi, gli uffici, poverini, sarebbero oberati di pratiche. In pratica, i responsabili della mancata pubblicazione delle dichiarazioni dei redditi sarebbero i dipendenti comunali ma essi potrebbero accampare l’attenuante di essere oberati.

Non è la prima volta che il sindaco e la maggioranza se la prendono con il personale: si ricorderà, solo per fare l’esempio più recente, lo scaricabarile operato dal primo cittadino sul comandante dei vigili, qualche consiglio comunale fa. Ma qualcuno ricorderà ancora l’improvvida usciata iniziale di De Benedittis quando, appena insediato, lamentò che l’intero corpo amministrativo comunale non rispondeva a quella che egli definì, con termine militaresco, la “catena di comando”. Ora, a parte l’ineleganza in sé dello scaricabarile, bisognerebbe invero spiegare al sindaco e agli assessori che agli organi di governo politico del comune, incombe anche quella che si chiama “culpa in vigilando”. Essi hanno infatti anche il dovere di controllare se il personale risponde o meno alle direttive ricevute e, se così non è, hanno anche il dovere di adottare gli opportuni provvedimenti (sostituzione dei responsabili, provvedimenti disciplinari) in mancanza dei quali restano pienamente corresponsabili delle inadempienze.

Ma poi, di grazia, la pubblicazione delle dichiarazioni dei redditi è un adempimento piuttosto semplice, che richiede pochi secondi: possibile che gli uffici non riescano a compierlo? O sono piuttosto gli amministratori a non aver consegnato i documenti? Il dubbio resta.

Qualche consigliere ha persino cercato di giustificarsi adducendo che il termine per la presentazione della dichiarazione dei redditi non sarebbe ancora scaduto, dimenticando o fingendo di dimenticare che i redditi che tutti aneliamo veder pubblicati sono quelli della dichiarazione dello scorso anno.
Ciò che più sorprende è la veemenza con cui il primo cittadino ha reagito a una legittima richiesta di giovani cittadini politicamente impegnati. Non solo gli amministratori sono in grave difetto su un fondamentale adempimento ma si scagliano contro chi li richiama ai loro doveri. Siamo davvero all’assurdo. E sia consentito anche rilevare che un sindaco che di professione fa l’educatore dovrebbe essere più empatico proprio con i giovani.

A questo punto sorgono doverosi interrogativi fra i quali il primo che si impone è la domanda che ormai si fanno un po’ tutti in città: perché il Partito Democratico ancora permane in maggioranza, considerate le tensioni e i dissidi così forti, invero sorti già da inizio alleanza ma ormai giunti a un livello di intensità davvero eclatante?

 

 

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