Ospedale Umberto I° Corato Archivi - Il Quarto Potere https://ilquartopotere.it/tag/ospedale-umberto-i-corato/ Le notizie sotto un'altra luce Fri, 07 Feb 2025 07:06:03 +0000 it-IT hourly 1 https://wordpress.org/?v=6.8.1 https://ilquartopotere.it/wp-content/uploads/2018/12/cropped-icona_512-32x32.png Ospedale Umberto I° Corato Archivi - Il Quarto Potere https://ilquartopotere.it/tag/ospedale-umberto-i-corato/ 32 32 ASL Bari, il “boom” dell’attività chirurgica: più di 3mila interventi chirurgici nel 2024 https://ilquartopotere.it/news/salute/asl-bari-il-boom-dellattivita-chirurgica-piu-di-3mila-interventi-chirurgici-nel-2024/ https://ilquartopotere.it/news/salute/asl-bari-il-boom-dellattivita-chirurgica-piu-di-3mila-interventi-chirurgici-nel-2024/#respond Fri, 07 Feb 2025 07:06:03 +0000 https://ilquartopotere.it/?p=35982 I numeri del Dipartimento di Area Chirurgica, diretto dal dr.Michele Simone, e delle sette unità operative di Chirurgia generale (Di Venere e San Paolo a Bari, Altamura, Corato, Monopoli, Putignano e Molfetta) che ne fanno parte: più 82 per cento rispetto al 2020 della pandemia e più 28 nel confronto con il 2019. Il forte […]

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I numeri del Dipartimento di Area Chirurgica, diretto dal dr.Michele Simone, e delle sette unità operative di Chirurgia generale (Di Venere e San Paolo a Bari, Altamura, Corato, Monopoli, Putignano e Molfetta) che ne fanno parte: più 82 per cento rispetto al 2020 della pandemia e più 28 nel confronto con il 2019. Il forte impatto delle urgenze (50%) in sala operatoria e la crescita anche in campo oncologico: 422operazioni nel 2024, più che raddoppiate dal 2019, e un taglio netto ai “viaggi della speranza”

Più di 3mila interventi chirurgici nel 2024, di cui la metà in urgenza, e un forte potenziamento in campo oncologico. Cresce decisamente, in volumi e complessità, l’attività chirurgica nella ASL Bari: a certificarlo il report del Controllo di Gestione in relazione alla performance del Dipartimento di Area Chirurgica diretto dal dr. Michele Simone.

Nel 2024, infatti, dai dati disponibili (ancora in consolidamento) reperiti attraverso l’analisi delle schede di dimissione ospedaliera (SDO), emerge che sono stati eseguiti 3.168 interventi – con 5.916 ricoveri complessivi – nelle sette unità operative di Chirurgia generale degli ospedali aziendali: Di Venere e San Paolo a Bari, Altamura, Corato, Monopoli, Putignano e Molfetta.

Crescita nettissima, dell’82 per cento, rispetto all’anno dell’emergenza Covid-19 (2020), quando le operazioni chirurgiche erano state 1.742, ma anche nel confronto (+28%) con le 2.473 del periodo pre-pandemico (2019).

Il “Di Venere”, in particolare, è cresciuto del 139% dal 2021 al 2024, passando da 296 interventi a 710, a fronte di 1081 ricoveri. Significativi anche i risultati del San Paolo: +54%, salendo da 452 a 696 interventi tra il 2021 e l’anno appena concluso (con 915 ricoveri complessivi).

Uno scenario comune anche con le chirurgie degli altri Presidi Ospedalieri della ASL (Altamura, Corato, Monopoli, Putignano e Molfetta), che ugualmente tra il 2021 e il 2024 hanno registrato buone performance. La chirurgia di Altamura è stabilmente attorno ai 400 interventi annui (contro i 267 del 2019), Molfetta è cresciuta del 61% tra il 2021 e il 2024 (da 276 a 446 interventi), così come la chirurgia di Putignano, passata da 294 a 474 (+87%).

Numeri rilevanti che si riflettono nell’attività di urgenza e in quella ad elevata complessità e specializzazione, come è quella oncologica. Rispetto alla chirurgia d’urgenza, le sale operatorie e le équipe della ASL Bari sono state impegnate a fondo: nel 2024, 1.579 interventi hanno rivestito carattere d’urgenza (50%), a conferma dei livelli già elevati raggiunti negli anni precedenti.

Il Dipartimento ha impresso una decisa accelerata nel trattamento delle patologie oncologiche, con volumi più che raddoppiati in un lustro e una percentuale di urgenze attestata al 36%. Nel 2019 in tutte le chirurgie della ASL si eseguivano 183 interventi oncologici, mentre nel 2024 si è saliti sino a 422, vale a dire un incremento del 130% maturato grazie ad una quota rilevante garantita dalla Chirurgia Generale dell’Ospedale Di Venere (189 tumori operati nel 2024 contro i 22 del 2019), specializzata nel trattamento dei tumori di stomaco, pancreas, vie biliari e colon-retto e del San Paolo (114 contro i 71 del 2019), impegnato soprattutto su colon e retto.

Segnali positivi, infine, arrivano in ambito di prestazioni ambulatoriali, cresciute nel 2024 oltre la soglia delle 30mila unità (30.188), in forte ripresa (+60%) rispetto all’attività del 2020 (18.910) e a quella pre-pandemica (25.809 prestazioni nel 2019), in questo caso con un rilevante contributo delle strutture di Day Service Polispecialistico Chirurgico di Triggiano e Terlizzi.

«Dietro a questi numeri davvero significativi – commenta il direttore generale Luigi Fruscio – vi è un connubio importante fatto di competenza, professionalità, esperienza, formazione e qualità umane di tantissimi professionisti: chirurghi, anestesisti e rianimatori, infermieri, personale di sala operatoria. Fondamentale nella gestione ottimale è anche il ruolo dell’organizzazione a livello dipartimentale e nelle singole unità operative di Chirurgia, in ognuna delle quali la ASL Bari ha selezionato e incaricato direttori di provata esperienza e capacità».

«Il marcato incremento di attività nel tempo – aggiunge il dr. Michele Simone – – conclude Simone – dà ancora più senso al nostro lavoro perché, oltre a garantire la cura dei tumori, può realmente ridurre anche il disagio socio-economico che tocca profondamente la vita delle persone e delle famiglie».

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Dal 1° dicembre cambia la mobilità per l’accesso al Pronto Soccorso di Corato https://ilquartopotere.it/comunicazioni/dal-1-dicembre-cambia-la-mobilita-per-laccesso-al-pronto-soccorso-di-corato/ https://ilquartopotere.it/comunicazioni/dal-1-dicembre-cambia-la-mobilita-per-laccesso-al-pronto-soccorso-di-corato/#respond Wed, 29 Nov 2023 06:56:36 +0000 https://ilquartopotere.it/?p=29031 Le nuove disposizioni sono state comunicate dalla Direzione medica di presidio a tutte le strutture interessate, al sindaco di Corato, al Comando dei Vigli urbani e alla Stazione dei Carabinieri. Cambia la mobilità interna all’Ospedale di Corato. A partire da venerdì 1° Dicembre 2023, infatti, per migliorare l’accesso al Pronto Soccorso dell’Umberto I da parte degli […]

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Le nuove disposizioni sono state comunicate dalla Direzione medica di presidio a tutte le strutture interessate, al sindaco di Corato, al Comando dei Vigli urbani e alla Stazione dei Carabinieri.

Cambia la mobilità interna all’Ospedale di Corato. A partire da venerdì 1° Dicembre 2023, infatti, per migliorare l’accesso al Pronto Soccorso dell’Umberto I da parte degli utenti e dei mezzi di soccorso – sempre nel rispetto delle norme di sicurezza stradale e della mobilità pedonale – dovranno essere rispettate nuove indicazioni di mobilità veicolare nelle aree interne al Presidio ospedaliero e, in particolare, nei pressi dello stesso Pronto Soccorso come da apposita nuova segnaletica e cartellonistica stradale.

L’utenza e gli operatori sono invitati a prestare massima attenzione, poiché sarà invertita la direzione di marcia per le rampe utilizzate dalla mobilità veicolare per cui:

  • la rampa situata anteriormente al presidio, nei pressi della Farmacia Ospedaliera, sarà interdetta all’ingresso dei veicoli come da appositi divieti di accesso collocati e sarà invece utilizzata per il deflusso in uscita dei veicoli;
  • la rampa situata posteriormente, rispetto al PS, più facilmente raggiungibile seguendo le apposite indicazioni, dovrà essere utilizzata per l’accesso veicolare al Pronto Soccorso.

Nulla cambia, infine, per la mobilità pedonale che resta invariata ed anzi, con la nuova viabilità interna, acquisisce maggiore sicurezza.

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Ennesimo schiaffo all’Ospedale di Corato, la Sala Operatoria perde l’amplificatore di brillanza https://ilquartopotere.it/news/salute/ennesimo-schiaffo-allospedale-di-corato-la-sala-operatoria-perde-lamplificatore-di-brillanza/ https://ilquartopotere.it/news/salute/ennesimo-schiaffo-allospedale-di-corato-la-sala-operatoria-perde-lamplificatore-di-brillanza/#respond Fri, 07 Jul 2023 08:13:00 +0000 https://ilquartopotere.it/?p=26775 Più volte dalle nostre pagine abbiamo denunciato lo stato di declino in cui versa il nostro ospedale, in particolar modo a causa di problemi legati alle note carenze di organico che si registrano nei vari reparti. Nonostante tutti i vari proclami dei nostri politici che durante i primi mesi dello scorso anno dedicarono ampia attenzione […]

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Più volte dalle nostre pagine abbiamo denunciato lo stato di declino in cui versa il nostro ospedale, in particolar modo a causa di problemi legati alle note carenze di organico che si registrano nei vari reparti. Nonostante tutti i vari proclami dei nostri politici che durante i primi mesi dello scorso anno dedicarono ampia attenzione all’Umberto I sbandierando, in alcuni casi, anche uno sfrenato ottimismo, la situazione ad oggi non è affatto migliorata perché resta irrisolta sia l’assenza del medico ortopedico, irreperibile durante i turni pomeridiani e notturni per l’eventuale consulenza lì dove necessaria per pazienti che si recano al pronto soccorso, che quella del medico chirurgo, non sempre reperibile di notte, un disagio che costringe ormai da tempo i pazienti ad essere dirottati presso altri presidi ospedalieri senza poter ricevere cure tempestive e fondamentali nel caso di alcuni traumi.
Se da un lato non c’è stato nessun progresso per fronteggiare il depauperamento del personale sanitario, a peggiorare la situazione del nostro nosocomio è ora anche lo spostamento di uno strumento guida per gli interventi in radioscopia ossia l’Amplificatore di Brillanza detto anche Arco a “C”.
Un ennesimo schiaffo al nostro ospedale quello che ha visto migrare negli ultimi giorni questo apparecchio dalla Sala Operatoria di Corato verso la Sala Operatoria del presidio di Molfetta per sostituire l’Amplificatore di Brillanza in sede che, da quanto appreso, risulterebbe essersi rotto.
Ma come sempre, in questi casi, le conseguenze derivanti da tali disagi si riversano inevitabilmente sugli utenti perché l’assenza di questo strumento, indispensabile per gli interventi di ortopedia che utilizzano una tecnica non invasiva e, fondamentale, tra gli altri usi, per il posizionamento dei PICC (catetere centrale ad inserimento periferico) nei pazienti neoplastici, costringerà gli stessi a spostarsi fuori città non potendo più ricevere tale tipo di supporto nel nostro ospedale.
E così mentre l’Umberto I continua a navigare a vista, il diritto alla salute dei cittadini rischia di essere sempre più minato nella totale indifferenza delle istituzioni.

 

 

 

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4 sedioloni per il Reparto Pediatria dell’Ospedale di Corato: è il dono di Onda d’urto https://ilquartopotere.it/sociale/4-sedioloni-per-il-reparto-pediatria-dellospedale-di-corato-e-il-dono-di-onda-durto/ https://ilquartopotere.it/sociale/4-sedioloni-per-il-reparto-pediatria-dellospedale-di-corato-e-il-dono-di-onda-durto/#respond Thu, 16 Feb 2023 17:30:54 +0000 https://ilquartopotere.it/?p=23908 Anche quest’anno Onda d’urto ha scelto di stare accanto ai coratini, questa volta i più piccoli. E l’ha fatto con un dono piccino piccino, rispetto a quanto si potrebbe, si dovrebbe fare per loro: 4 sedioloni per la pappa per i pazienti del Reparto Pediatria dell’Ospedale di Corato. Siamo riusciti a fare questo dono grazie […]

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Anche quest’anno Onda d’urto ha scelto di stare accanto ai coratini, questa volta i più piccoli.
E l’ha fatto con un dono piccino piccino, rispetto a quanto si potrebbe, si dovrebbe fare per loro:
4 sedioloni per la pappa per i pazienti del Reparto Pediatria dell’Ospedale di Corato.
Siamo riusciti a fare questo dono grazie a voi tutti: abbiamo ascoltato le vostre testimonianze, ne abbiamo fatto tesoro e, soprattutto, ci avete sostenuti nella raccolta fondi portata avanti nel periodo natalizio, con la vendita delle Stelle della prevenzione.
Cogliamo l’occasione per dirvelo in questo giorno tanto speciale, la “Giornata mondiale contro il cancro  infantile”, per ricordare a tutti che starci vicino l’un l’altro, anche solo con un dono che può sembrare una goccia nell’oceano, è un modo meraviglioso per condividere momenti di sofferenza e di gioia con chi ci circonda.
Ringraziamo il Reparto Pediatria nella persona del Dott. Ciccarone e tutto lo staff di medici ed infermieri per aver accolto con entusiasmo la nostra idea.
Nel suo “Saggio sul dono”, Mauss parlava di una sorta di circolo vizioso innescato, appunto, dal dono: parlava del nostro sentirci in dovere di ricambiare un dono ricevuto e della coazione a ripetere di questa necessità di sdebitarsi. Nel dono, insomma, ci sarebbe una sorta di inghippo perverso.
I doni come questo, come questi 4 sedioloni, si svincolano da questa logica malsana e ciò che ci ripaga è solo la consapevolezza di aver fatto del bene e l’idea di aver portato qualche sorriso in un luogo in cui c’è sofferenza.

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Ospedale Umberto I: dal 1° dicembre niente più ortopedia. La politica che fa? https://ilquartopotere.it/salute-2/ospedale-umberto-i-dal-1-dicembre-niente-piu-ortopedia-la-politica-che-fa/ https://ilquartopotere.it/salute-2/ospedale-umberto-i-dal-1-dicembre-niente-piu-ortopedia-la-politica-che-fa/#respond Thu, 24 Nov 2022 12:56:44 +0000 https://ilquartopotere.it/?p=22206 Più volte, dalle pagine del nostro giornale, abbiamo denunciato il declino a cui sta andando incontro il nostro ospedale Umberto I, a causa del depauperamento del personale sanitario, tema, tra l’altro soventemente oggetto di discussione della nostra politica cittadina, che ha visto svariati incontri tra figure istituzionali locali e vertici regionali ma che evidentemente non […]

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Più volte, dalle pagine del nostro giornale, abbiamo denunciato il declino a cui sta andando incontro il nostro ospedale Umberto I, a causa del depauperamento del personale sanitario, tema, tra l’altro soventemente oggetto di discussione della nostra politica cittadina, che ha visto svariati incontri tra figure istituzionali locali e vertici regionali ma che evidentemente non hanno sortito alcuna soluzione.

Da aprile scorso infatti, quando informavamo di una situazione sempre più disastrosa che si sperava essere temporanea, sembra non esserci stata nessuna evoluzione, anzi le notizie che ci giungono non sono affatto rassicuranti poiché dal 1° dicembre l’ospedale di Corato rischia di non avere più il reparto di ortopedia.
Cosa significa questo?
Ahinoi, per i pazienti vittime di traumi ortopedici dovuti ad infortuni derivanti da vari tipi di incidenti (lavoro, stradali, domestici e via discorrendo) non sarà più possibile ricevere cure e assistenza di primo soccorso presso il nostro nosocomio. Gli infortunati saranno invece costretti a migrare verso la struttura ospedaliera di Molfetta.
Più volte abbiamo ascoltato da politici e istituzioni il dato che il nostro ospedale risulti essere di primo livello ma, con la perdita dell’assistenza ortopedica così come quella chirurgica indispensabili per la qualità del servizio sanitario all’utenza, lo stesso, allo stato attuale, non può considerarsi neanche di base.
Indubbiamente a farne le spese saranno come sempre i cittadini e il personale sanitario, sempre più esiguo e sempre più in affanno ad affrontare le emergenze.
Un disagio insostenibile che ora più che mai pretende chiarezza da parte della politica, locale in primis, che dovrebbe attivarsi per una possibile soluzione positiva.
Dunque l’appello è rivolto ai nostri politici: perché continuare ad illudere la città con annunci e proclami di manifesto ottimismo anziché prendere atto dell’incapacità di amministrare e di difendere gli interessi della nostra comunità a maggior ragione quando si parla di diritto alla salute garantito a tutti?

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(Video) Al via il Progetto Media giunto alla sua XI edizione https://ilquartopotere.it/scuola-e-salute/video-al-via-il-progetto-media-giunto-alla-sua-xi-edizione/ https://ilquartopotere.it/scuola-e-salute/video-al-via-il-progetto-media-giunto-alla-sua-xi-edizione/#respond Tue, 15 Nov 2022 07:00:40 +0000 https://ilquartopotere.it/?p=21915 “La Salute è il primo dovere della vita” Oscar Wilde Riparte con fermento l’undicesima edizione del Progetto Media, progetto rivolto agli studenti delle classi di prima media degli istituti scolastici di Corato e Ruvo. L’idea, concretizzata dall’Associazione Salute e Sicurezza, è nata al fine di sensibilizzare i ragazzi e le famiglie alla cultura della prevenzione […]

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“La Salute è il primo dovere della vita”
Oscar Wilde

Riparte con fermento l’undicesima edizione del Progetto Media, progetto rivolto agli
studenti delle classi di prima media degli istituti scolastici di Corato e Ruvo.
L’idea, concretizzata dall’Associazione Salute e Sicurezza, è nata al fine di
sensibilizzare i ragazzi e le famiglie alla cultura della prevenzione primaria, e
comprende formazione ed interventi destinati ad ostacolare l’insorgenza delle
malattie nella popolazione, sia fisiche che psicologiche.
In questi anni il Progetto Media ha consentito di sottoporre a controllo oltre 3000
studenti. In alcuni casi, grazie a questi controlli preventivi, è stato possibile individuare
delle patologie sino ad allora non diagnosticate.
Tale progetto si è potuto realizzare grazie alla costante solidarietà e al sostegno del
main sponsor, il Pastificio Granoro, e al prezioso supporto dell’equipe professionale
sanitaria multidisciplinare dell’Associazione, in collaborazione con gli specialisti del
P.O. Ospedaliero “Umberto I” di Corato.

<< Anche quest’anno – racconta il Presidente dell’Associazione Salute e Sicurezza,
Roberto Mazzilli – si svolgeranno dei percorsi di formazione incentrati sui disturbi
dell’alimentazione, disturbi posturali in età evolutiva e conoscenza di problematiche
sociali in età adolescenziale (droghe, alcool e bullismo). Desidero ringraziare il team
dei professionisti sanitari, le famiglie, i docenti ed i Presidi per la continua fiducia
nell’Associazione e, in particolare, il nostro storico partner, il Pastificio Granoro e la
famiglia Mastromauro, sempre pronta a credere e a sostenere gli obiettivi
dell’associazione, valorizzando l’importanza della prevenzione.>>
#progettomedia #saluteesicurezza #prevenzioneprimaria

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Concetta Abbate, morta dopo un intervento: condannati i medici per omicidio colposo https://ilquartopotere.it/news/cronaca/concetta-abbate-morta-dopo-un-intervento-condannati-i-medici-per-omicidio-colposo/ https://ilquartopotere.it/news/cronaca/concetta-abbate-morta-dopo-un-intervento-condannati-i-medici-per-omicidio-colposo/#respond Fri, 04 Nov 2022 23:01:03 +0000 https://ilquartopotere.it/?p=21771 Si è concluso all’udienza del 25 ottobre il processo in primo grado a carico dei medici che eseguirono l’intervento chirurgico di Sleeve gastrectomy sulla sfortunata nostra concittadina Concetta Abbate. I due medici imputati, sono stati ritenuti responsabili dei reati ex art 113, 589 c. p. (omicidio colposo) e condannati alla pena di anni uno di […]

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Si è concluso all’udienza del 25 ottobre il processo in primo grado a carico dei medici che eseguirono l’intervento chirurgico di Sleeve gastrectomy sulla sfortunata nostra concittadina Concetta Abbate.

I due medici imputati, sono stati ritenuti responsabili dei reati ex art 113, 589 c. p. (omicidio colposo) e condannati alla pena di anni uno di reclusione nonché al pagamento di una provvisionale di 40mila euro a favore di ciascuno dei fratelli dell’Abbate.

È stato condannato altresì anche il responsabile civile ossia la struttura sanitaria dove era stato effettuato l’intervento.

Il fatto

Concetta Abbate è deceduta il 29 settembre 2016 a seguito di un intervento chirurgico per dimagrire svoltosi in una clinica privata di Bari. Tornata a casa dopo l’intervento di Sleeve gastrectomy, inizia ad accusare dei malori tanto da richiedere l’intervento dei sanitari del 118 che constatano un arresto cardiaco già in corso, quindi viene subito portata al pronto soccorso dell’ospedale Umberto I di Corato dove giunta in stato comatoso viene intubata e trasferita al Bonomo di Andria dove viene sottoposta ad un intervento addominale ma il quadro clinico è già notevolmente compromesso. A nulla serve il disperato tentativo dei medici di salvarle la vita perché il suo cuore cessa di battere.
Concetta era molto conosciuta in città, oltre che per la sua attività, era titolare di una cartolibreria, anche per le sue battaglie portate avanti in qualità di presidente di un comitato “Pro salute” nato in difesa dell’ospedale di Corato contro i tagli previsti dal piano di riordino sanitario.
Dopo un lungo percorso giudiziario durato 6 anni – “È stata fatta giustizia“, scrive la sorella Maria – “Condannati. Continua il tuo viaggio tesoro bello pace per te e un po’ per noi. Dio esiste”. 

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Assente l’Umberto I di Corato tra i 17 interventi sugli ospedali pugliesi con i fondi ministeriali https://ilquartopotere.it/news/salute/assente-lumberto-i-di-corato-tra-i-17-interventi-sugli-ospedali-pugliesi-con-i-fondi-ministeriali/ https://ilquartopotere.it/news/salute/assente-lumberto-i-di-corato-tra-i-17-interventi-sugli-ospedali-pugliesi-con-i-fondi-ministeriali/#respond Sun, 29 May 2022 05:22:14 +0000 https://ilquartopotere.it/?p=18660 Assente l’ospedale Umberto I di Corato tra i 17 interventi individuati dalla delibera art. 20 per l’edilizia ospedaliera che consentirà di mettere 268 milioni a disposizione delle Asl mentre tempi lunghi si rischiano per la realizzazione del nuovo ospedale che sorgerà tra Molfetta e Bisceglie, per quello di Andria invece toccherà prendere i finanziamenti, già […]

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Assente l’ospedale Umberto I di Corato tra i 17 interventi individuati dalla delibera art. 20 per l’edilizia ospedaliera che consentirà di mettere 268 milioni a disposizione delle Asl mentre tempi lunghi si rischiano per la realizzazione del nuovo ospedale che sorgerà tra Molfetta e Bisceglie, per quello di Andria invece toccherà prendere i finanziamenti, già disponibili e i fondi della delibera Cipe 2019.

Che ne sarà quindi del nostro ospedale che nell’ultimo periodo è stato al centro di una lunga discussione politica che ha visto incontri di istituzioni politiche locali con i vertici della sanità regionale e a cui è stato dedicato un consiglio monotematico?

Pronti 268 milioni di euro per il piano di interventi sui nostri ospedali in Puglia, la Giunta regionale, qualche giorno fa, ha approvato due importanti delibere che permetteranno la costruzione e riconversione di nuove strutture sanitarie.

La prima dà il via libera alla proposta regionale di programma di investimenti per l’accordo di programma ex art. 20 della legge 67 del 1988, per il finanziamento degli interventi di ammodernamento e nuove costruzioni di ospedali.

La seconda, riguarda gli interventi finanziati dal Pnrr Missione 6 “Salute”, con l’autorizzazione alla sottoscrizione del Contratto Interistituzionale di Sviluppo.

Si tratta di 18 interventi per l’edilizia ospedaliera anche se in realtà quelli definiti sono 17 perché l’ultimo, quello relativo alla costruzione del nuovo ospedale del Nord Barese che sarà edificato tra Molfetta e Bisceglie e per cui sono previsti 106 milioni di euro, sembra non avere ancora pronto lo studio di fattibilità quindi i tempi rischiano di allungarsi.

Critico, infatti, il presidente della Commissione regionale bilancio e programmazione Fabiano Amati: “Abbiamo perso diversi mesi nell’attesa dello studio di fattibilità del nuovo ospedale del nord barese, che ad oggi non è stato ancora predisposto. E tutto ciò ha fermato ingiustificatamente 17 interventi di edilizia sanitaria già pronti per essere inviati al Ministero nell’ambito dei finanziamenti delle delibere CIPE del 2008 (le risorse erano disponibili dal 2012). Si è preso finalmente atto di quanto era già chiaro, cioè l’impossibilità di avere in tempi brevi lo studio di fattibilità del nuovo ospedale del nord barese, avviando a finanziamento i 17 interventi già dotati di studio di fattibilità e nella speranza che, anche quello del nuovo ospedale, possa essere pronto al più presto”.

Con la prima – ha spiegato l’assessore alla Sanità Rocco Palese– regoliamo le richieste della Regione per gli interventi con fondi ministeriali. Con la seconda la Puglia si candida ad essere tra le prime regioni a firmare il Contratto istituzionale di sviluppo per utilizzare i fondi del Pnrr in sanità (quasi 660 mln), così come già deciso dalla Regione. Stiamo lavorando intensamente per sfruttare tutte le risorse disponibili, facendo presto e bene”.

Sono 17 gli interventi individuati dalla delibera art. 20

1) Completamento dell’ospedale di “Monopoli-Fasano” – lavori complementari – 5mln euro;
2) Completamento dell’ospedale di “Monopoli-Fasano” – acquisto arredi ed attrezzature – 25 mln euro;
3) Riqualificazione Ospedale San Paolo Bari – 11.6 mln;
4) Riqualificazione Ospedale Di Venere Bari – 11.6 mln;
5) Riqualificazione Ospedale Perrino Brindisi – 13.2 mln;
6) Riqualificazione Ospedale Francavilla Fontana – 7.2 mln;
7) Riqualificazione corpo centrale dell’Ospedale Giovanni XXIII presso AOU Policlinico di Bari – 25 mln;
8) Riqualificazione energetica e completamento della messa a norma del Corpo Infettivi dell’ospedale pediatrico Giovanni XXXII di Bari – 8.9 mln;
9) Riqualificazione energetica e completamento della messa a norma del padiglione di oculistica dell’ospedale Policlinico di Bari – 3.6 mln ;
10) Riqualificazione energetica e completamento della messa a norma del padiglione di dermatologia dell’ospedale Policlinico di Bari 7.4 mln ;
11) Riqualificazione energetica e completamento della messa a norma del padiglione di gastroenterologia dell’ospedale Policlinico di Bari – 3.4 mln;
12) Riqualificazione energetica e completamento della messa a norma del padiglione di patologia medica dell’ospedale Policlinico di Bari – 6.5 mln;
13) Riqualificazione e potenziamento Ospedale di Barletta – 8.9 mln;
14) Riqualificazione dell’Ospedale di Castellaneta – 4.6 mln;
15) Riqualificazione dell’Ospedale di Cerignola – 7.2 mln;
16) Riqualificazione dell’Ospedale di San Severo – 6.9 mln;
17) Riqualificazione dell’Ospedale di Gallipoli – 5.3 mln.

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Il consigliere Mascoli fa il punto sull’ospedale di Corato https://ilquartopotere.it/news/politica/il-consigliere-mascoli-fa-il-punto-sullospedale-di-corato/ https://ilquartopotere.it/news/politica/il-consigliere-mascoli-fa-il-punto-sullospedale-di-corato/#respond Tue, 24 May 2022 05:20:42 +0000 https://ilquartopotere.it/?p=18523 Abbiamo incontrato il consigliere comunale Salvatore Mascoli, presidente della commissione sanità, per fare il punto della situazione circa la questione della possibile chiusura dell’ospedale Umberto I di Corato. Mascoli ha dichiarato che non saranno 5 i medici assegnati al nosocomio coratino (come precedentemente dichiarato dal sindaco, il quale ha provveduto a correggere il refuso) ma […]

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Abbiamo incontrato il consigliere comunale Salvatore Mascoli, presidente della commissione sanità, per fare il punto della situazione circa la questione della possibile chiusura dell’ospedale Umberto I di Corato. Mascoli ha dichiarato che non saranno 5 i medici assegnati al nosocomio coratino (come precedentemente dichiarato dal sindaco, il quale ha provveduto a correggere il refuso) ma 3 assegnati all’area nord, che comprende San Paolo, Molfetta e Corato, di cui 1 molto probabilmente andrà a “rimpinguare” il già esiguo numero di sanitari a fronte di 3 già andati via. In qualità di presidente della commissione sanità, Mascoli si è recato a Bari col sindaco De Benedittis, per rivendicare la delibera regionale (n.46 del 18 febbraio 2021) in cui si prevede che il nosocomio coratino appartenga alla tipologia di ospedale di primo livello, cosi come confermato dalla delibera del direttore generale della asl. Mascoli smentisce precedenti comunicati, in cui si dava notizia della visita presso la direzione generale per chiedere 5 medici per implemento dell’organico dell’ospedale, ma afferma che le richieste dell’amministrazione sono andate tutte nella direzione del rispetto della delibera regionale su citata e nell’immediatezza hanno chiesto riapertura dell’unità operativa complessa di chirurgia e ortopedia. Nel caso non fossero attuate le varie delibere regionali- prosegue Mascoli- che vedono il presidio ospedaliero di Corato, inquadrato in ospedale di I livello, tutta la giunta regionale e i consiglieri andrebbero a sconfessarsi, facendo palesare la loro inaffidabilità e incoerenza e andando a privare la vasta area del nord barese, di un diritto sancito dalla Costituzione (art.32), diritto assolutamente inviolabile e inalienabile, ancorchè dal decreto ministeriale 70 del 2015, che stabilisce di assegnare3,7 posti letto ogni 1000 abitanti, per cui non avendo Ruvo un ospedale, ed essendo Terlizzi un presidio territoriale post acuzie e riabilitazione, Corato rimarrebbe l’unico ospedale disponibile per una popolazione di oltre 100.000 abitanti. In conseguenza di questa situazione, servono almeno 300 posti letto. Inoltre è stata chiesta l apertura dell’ unità operativa di rianimazione, già esistente, riapertura sala operatoria attigua alla sala parto al fine di garantire la parto analgesia prevista per legge, potenziamento organico di medici e oss dell’unità operativa di radiologia e dotazione di ecografi quadridimensionali e sostituzione delle vecchie apparecchiature con tecnologie di nuova generazione presso la medesima, apertura della banca del sangue, essendo obbligatoria poiché presso l’ospedale di Corato vengono superati i 900 parti l’anno, potenziamento dell’organico di almeno due tecnici biomedici, dotazione dell’unità operativa di pediatria di bagni per ogni stanza della degenza, dotazione dell’unità operativa di tutto il presidio ospedaliero di Corato di sistemi informatici web per l’invio di refertazioni richieste dal pronto soccorso, adeguamento dell’accesso all’ospedale per gli utenti disabili, dotazione di videosorveglianza aree esterne e interne, dotazione dell’ospedale di tutti i coefficenti atti a garantire livelli di alta sicurezza dei percorsi di diagnosi e cura, individuazione della sede consona alle vigenti normative di legge dell’unità neuropsichiatria infantile e adeguamento organico dell’ufficio igiene. Dotazione dei poliambulatori di viale Ettore Fieramosca di almeno il doppio delle ore di presenza di specialisti in oculistica, otorinolaringoiatria, medicina interna, neurologia, dermatologia, urologia, chirurgia, gastroenterologia, neurochirurgia, oncologia. Riallocazione presso Corato della farmacia territoriale, la quale fornisce un servizio indispensabile per la fornitura dei presidi, ausili, farmaci e alimenti per celiaci o alimenti aproteici per persone affette da insufficienza renale e altre malattie dismetaboliche. Per questi motivi è stata richiesta anche la presenza del nefrologo, del cardiologo e di un numero congruo di infermieri, oltre che di o.s.s, andando inoltre a rafforzare il dipartimento di prevenzione, ovvero l’ufficio sanitario e veterinario. A Corato vanno fatti rientrare sia lo SPESAL che il SIAN, ritenendo illegittimo il loro spostamento, che provoca disagi e disfunzioni logistiche per la popolazione, oltre che aggravi per la spesa pubblica. Mascoli afferma che se non si riesce a far ottenere all’ospedale, quanto richiesto, non verrà sconfitta l’amministrazione comunale, ma non sarà rispettato un diritto riguardante la salute dei cittadini.

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I problemi dell’Umberto I restano, Italia Popolare: “I proclami non sono la realtà, sulla salute non si faccia speculazione né sciacallaggio” https://ilquartopotere.it/news/politica/i-problemi-dellumberto-i-restano-italia-popolare-tra-i-proclami-e-la-realta-ce-distonia-sulla-salute-ne-speculazione-ne-sciacallaggio/ https://ilquartopotere.it/news/politica/i-problemi-dellumberto-i-restano-italia-popolare-tra-i-proclami-e-la-realta-ce-distonia-sulla-salute-ne-speculazione-ne-sciacallaggio/#respond Tue, 03 May 2022 09:10:20 +0000 https://ilquartopotere.it/?p=18205 Nei giorni scorsi la nostra redazione poneva già attenzione sulla situazione del nostro presidio ospedaliero Umberto I circa la carenza di personale sanitario che al di là delle buone notizie ventilate purtroppo resta una questione irrisolta, a sottolineare il declino in cui versa l’ospedale anche una nota del coordinamento cittadino di Italia Popolare che rimarca […]

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Nei giorni scorsi la nostra redazione poneva già attenzione sulla situazione del nostro presidio ospedaliero Umberto I circa la carenza di personale sanitario che al di là delle buone notizie ventilate purtroppo resta una questione irrisolta, a sottolineare il declino in cui versa l’ospedale anche una nota del coordinamento cittadino di Italia Popolare che rimarca e spiega:

“La salute è il bene più prezioso dell’essere umano, quindi per Etica Politica non si dovrebbe “speculare” su tale tematica, e nemmeno fare “sciacallaggio”, cioè appropriarsi di meriti non propri, o il contrario, cioè attribuire ad altri colpe e demeriti propri.
Quindi la salvaguardia della salute pubblica, anche attraverso interlocuzioni con Istituzioni che hanno facoltà di strutturarne piani di riordino e quant’altro, e di formulare riforme atte a migliorare la qualità della Sanità Pubblica, non dovrebbero ridursi alle classiche e “primorepubblichine” “tirate di giacca” al politico di turno, perchè interferisca per ammodernare o potenziare una struttura sanitaria a danno di un’altra, ma dovrebbe tenere presente la reale necessità di una comunità in termini sanitari, quindi intendere la “Salute” come diritto da promuovere e tutelare e non bene da negoziare, come previsto all’art.32 della Costituzione: …. La Repubblica tutela la salute come fondamentale diritto dell’individuo e interesse della collettività, e garantisce cure gratuite agli indigenti …..
Anzi, anche se la sfera politica locale si applicasse per sensibilizzare le Istituzioni Regionali sulle reali necessità locali in termini di assistenza sanitaria, non dovrebbe farsene vanto, ma operare in tal senso in totale silenzio, tanto i risultati prima o poi si vedono, e se ci fossero miglioramenti, sarebbe automatica e lapalissiana l’attribuzione meritoria della collettività agli amministratori locali.

A tal proposito, un quotidiano riportava ieri l’altro, “Corato, c’è ancora vita per l’Ospedale Umberto I”!
Si vorrebbero far squillare le trombe, mentre il suono che si avverte è quello delle campane non a festa.
Come si può “vedere vita”, per un Presidio Ospedaliero che non ha funzionali i reparti di Chirurgia e di Ortopedia che sono i reparti fondamentali ed essenziali di un Ospedale che dicasi di Base, e dunque a maggior ragione per uno che dovrebbe essere di I° livello!
Sono già passati molti anni dalla delibera 161/16 che classificava gli ospedali, senza che si son messe in atto quelle azioni necessarie rispetto ai progetti sanitari espressi nel “Piano di riordino” con la Delibera della Giunta Regionale n.161 del 29/02/2016 avente, tra gli altri, l’obiettivo di adeguare l’offerta ospedaliera regionale agli standard fissati dal D.M. n.70/2015.
Per la precisione erano stati previsti:
a) Nuovo Ospedale del Sud-Est barese, tra Monopoli e Fasano …;
b) Nuovo Ospedale di Andria, con conseguente disattivazione degli attuali stabilimenti di Andria, Canosa e Corato;
c) Nuovo Ospedale del Sud–Salento, tra Maglie e Melpignano…;
d) Nuovo Ospedale del Nord- Barese, area adriatica tra Bisceglie e Terlizzi, con conseguente disattivazione degli attuali stabilimenti di Bisceglie, Trani, Molfetta e Terlizzi.
Peraltro, l’Allegato A della n. 161 all’Art. 6 “Programmazione relativa alla costruzione dei nuovi ospedali”, comma 3, riporta:
Alla realizzazione delle strutture ospedaliere individuate nel presente articolo si procede:
a) con decorrenza immediata per i nuovi Ospedali di Taranto e di Monopoli-Fasano, stante la copertura finanziaria a valere sul Fondo Sviluppo e Coesione 2007-2013 di cui all’Accordo di Programma Quadro “Benessere e Salute”;
b) in relazione alla maggiore dotazione finanziaria a valere sui fondi ex art. 20 l.n. 67/1998, ovvero a valere sul fondo Sviluppo e Coesione 2014-2020, o altri fondi regionali prioritariamente per gli ospedali di Andria e del Sud Salento.
Dunque, lo stesso Piano di Riordino, lasciava trapelare tempi non proprio stretti per la realizzazione dei nuovi ospedali, ad eccezione di quelli di Taranto e Monopoli-Fasano.
Proprio su questa considerazione si deve centrare il dialettico confronto tra le parti politiche ed istituzionali evidenziando che il Piano, pur valido nei tempi medio-lunghi della programmazione, induce forti perplessità nei tempi medio-brevi.
Il Presidio Ospedaliero di Corato, ad oggi, con i suoi numerosi accessi quotidiani in Pronto Soccorso, garantisce prestazioni di urgenza ed emergenza per un ampio bacino di utenza, che non è solo Corato, Ruvo, Terlizzi, ma persino Trani, Bisceglie e la stessa Molfetta. Come si può pensare di sbandierare la risoluzione del problema della grave carenza medica in organico al Pronto Soccorso di Corato, quando è noto che vi sono solo 4 Dirigenti Medici strutturati, che si alternano uno alla volta con altri Dirigenti Medici provenienti dai Pronto Soccorso di altri presidi, San Paolo e Di Venere, per garantire h. 24 l’assistenza sanitaria, con l’arrivo di giovani medici spesso neolaureati, in collaborazione professionale limitata ai codici minori bianchi e verdi come indicato nello specifico Avviso Pubblico indetto per la loro assunzione? E’ evidente una distonia tra i proclami e la realtà dei fatti.
Inoltre, la procedura di richiesta dei medici non specialisti per collaborare nei Pronto Soccorso regionali, è già attiva da quasi due anni. Già molti giovani medici sono transitati. Gli stessi che naturalmente, appena possibile, individuano altri percorsi lasciando le attività di Pronto Soccorso. Gli ultimi avevano lavorato nel mese di marzo scorso nel Pronto Soccorso Coratino, e l’ASL aveva prontamente avviato l’ennesima procedura di ricerca, tant’è che l’Avviso Pubblico è datato 14 Aprile, con scadenza 20 Aprile, dunque tutto avviene stabilito prima del consiglio monotematico, e prima della passeggiata barese delle nostre rappresentanze politiche, che dunque non hanno apportato alcunchè con il loro intervento.
Inoltre, resta la gravità della non attivazione funzionale dei reparti di Ortopedia e Chirurgia, basilari per un Ospedale, secondo le indicazioni dello stesso Piano di Riordino. E’ già accaduto, e probabilmente si ripeterà, l’impossibilità di garantire l’assistenza specialistica chirurgica e ortopedica in taluni turni, per la nota carenza degli specifici medici specialisti in organico al presidio, in quanto restano solo 2 soli Chirurghi e 2 soli Ortopedici che si alternano.
Eppure l’elevato profilo Ostetrico-Ginecologico-Pediatrico del Presidio Coratino, per le numerose nascite che si registrano tuttora, ne avrebbe dovuto determinare un sicuro rafforzamento anche chirurgico, come stabilito dalle norme vigenti.
La Conferenza Stato Regioni del 16 dicembre 2010, che ha sancito l’Accordo n. 137/CU del 16 dicembre 2010, concernente “Linee di indirizzo per la promozione ed il miglioramento della qualità, della sicurezza e dell’appropriatezza degli interventi assistenziali nel percorso nascita …”, recepito con deliberazione di Giunta regionale n. 131 del 31/01/2011, aveva stabilito quello che per Legge deve essere obbligatoriamente presente in un ospedale dove si ha il percorso nascite.
Ci si fa riferimento proprio alla presenza imprescindibile e concomitante di una guardia chirurgica attiva, ed ancora si fa riferimento al Servizio Emotrasfusionale, al Laboratorio Analisi e al Servizio di Radiologia, tutti funzionalmente attivi con Guardia e non con reperibilità.
Dunque, una ben informata e attenta componente politica amministrativa, avrebbe dovuto chiedere semplicemente il rispetto e l’applicazione delle norme vigenti, piuttosto che esercitare lo sbandieramento di lievi pannicelli caldi.
Annunciare una “terapia intensiva ormai pronta”, appare anch’esso atto solo di facciata, perchè intanto i lavori non ci risulterebbero proprio a buon fine, e soprattutto perché sarebbe poi da capire con quali Medici, visto le carenze anche degli Anestesisti, si dovrà coprire il nuovo organico medico che sarà necessario per renderla funzionale”.

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