Home Politica Il consigliere Mascoli fa il punto sull’ospedale di Corato

Il consigliere Mascoli fa il punto sull’ospedale di Corato

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Abbiamo incontrato il consigliere comunale Salvatore Mascoli, presidente della commissione sanità, per fare il punto della situazione circa la questione della possibile chiusura dell’ospedale Umberto I di Corato. Mascoli ha dichiarato che non saranno 5 i medici assegnati al nosocomio coratino (come precedentemente dichiarato dal sindaco, il quale ha provveduto a correggere il refuso) ma 3 assegnati all’area nord, che comprende San Paolo, Molfetta e Corato, di cui 1 molto probabilmente andrà a “rimpinguare” il già esiguo numero di sanitari a fronte di 3 già andati via. In qualità di presidente della commissione sanità, Mascoli si è recato a Bari col sindaco De Benedittis, per rivendicare la delibera regionale (n.46 del 18 febbraio 2021) in cui si prevede che il nosocomio coratino appartenga alla tipologia di ospedale di primo livello, cosi come confermato dalla delibera del direttore generale della asl. Mascoli smentisce precedenti comunicati, in cui si dava notizia della visita presso la direzione generale per chiedere 5 medici per implemento dell’organico dell’ospedale, ma afferma che le richieste dell’amministrazione sono andate tutte nella direzione del rispetto della delibera regionale su citata e nell’immediatezza hanno chiesto riapertura dell’unità operativa complessa di chirurgia e ortopedia. Nel caso non fossero attuate le varie delibere regionali- prosegue Mascoli- che vedono il presidio ospedaliero di Corato, inquadrato in ospedale di I livello, tutta la giunta regionale e i consiglieri andrebbero a sconfessarsi, facendo palesare la loro inaffidabilità e incoerenza e andando a privare la vasta area del nord barese, di un diritto sancito dalla Costituzione (art.32), diritto assolutamente inviolabile e inalienabile, ancorchè dal decreto ministeriale 70 del 2015, che stabilisce di assegnare3,7 posti letto ogni 1000 abitanti, per cui non avendo Ruvo un ospedale, ed essendo Terlizzi un presidio territoriale post acuzie e riabilitazione, Corato rimarrebbe l’unico ospedale disponibile per una popolazione di oltre 100.000 abitanti. In conseguenza di questa situazione, servono almeno 300 posti letto. Inoltre è stata chiesta l apertura dell’ unità operativa di rianimazione, già esistente, riapertura sala operatoria attigua alla sala parto al fine di garantire la parto analgesia prevista per legge, potenziamento organico di medici e oss dell’unità operativa di radiologia e dotazione di ecografi quadridimensionali e sostituzione delle vecchie apparecchiature con tecnologie di nuova generazione presso la medesima, apertura della banca del sangue, essendo obbligatoria poiché presso l’ospedale di Corato vengono superati i 900 parti l’anno, potenziamento dell’organico di almeno due tecnici biomedici, dotazione dell’unità operativa di pediatria di bagni per ogni stanza della degenza, dotazione dell’unità operativa di tutto il presidio ospedaliero di Corato di sistemi informatici web per l’invio di refertazioni richieste dal pronto soccorso, adeguamento dell’accesso all’ospedale per gli utenti disabili, dotazione di videosorveglianza aree esterne e interne, dotazione dell’ospedale di tutti i coefficenti atti a garantire livelli di alta sicurezza dei percorsi di diagnosi e cura, individuazione della sede consona alle vigenti normative di legge dell’unità neuropsichiatria infantile e adeguamento organico dell’ufficio igiene. Dotazione dei poliambulatori di viale Ettore Fieramosca di almeno il doppio delle ore di presenza di specialisti in oculistica, otorinolaringoiatria, medicina interna, neurologia, dermatologia, urologia, chirurgia, gastroenterologia, neurochirurgia, oncologia. Riallocazione presso Corato della farmacia territoriale, la quale fornisce un servizio indispensabile per la fornitura dei presidi, ausili, farmaci e alimenti per celiaci o alimenti aproteici per persone affette da insufficienza renale e altre malattie dismetaboliche. Per questi motivi è stata richiesta anche la presenza del nefrologo, del cardiologo e di un numero congruo di infermieri, oltre che di o.s.s, andando inoltre a rafforzare il dipartimento di prevenzione, ovvero l’ufficio sanitario e veterinario. A Corato vanno fatti rientrare sia lo SPESAL che il SIAN, ritenendo illegittimo il loro spostamento, che provoca disagi e disfunzioni logistiche per la popolazione, oltre che aggravi per la spesa pubblica. Mascoli afferma che se non si riesce a far ottenere all’ospedale, quanto richiesto, non verrà sconfitta l’amministrazione comunale, ma non sarà rispettato un diritto riguardante la salute dei cittadini.

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