Città Metropolitana Archivi - Il Quarto Potere https://ilquartopotere.it/tag/citta-metropolitana/ Le notizie sotto un'altra luce Fri, 25 Oct 2024 15:51:29 +0000 it-IT hourly 1 https://wordpress.org/?v=6.8.1 https://ilquartopotere.it/wp-content/uploads/2018/12/cropped-icona_512-32x32.png Città Metropolitana Archivi - Il Quarto Potere https://ilquartopotere.it/tag/citta-metropolitana/ 32 32 Si apre alla città la bretella di collegamento tra via Gravina e via Prenestina https://ilquartopotere.it/comunicazioni/si-apre-alla-citta-la-bretella-di-collegamento-tra-via-gravina-e-via-prenestina/ https://ilquartopotere.it/comunicazioni/si-apre-alla-citta-la-bretella-di-collegamento-tra-via-gravina-e-via-prenestina/#respond Fri, 25 Oct 2024 15:51:29 +0000 https://ilquartopotere.it/?p=34206 Il 28 ottobre 2024, alle ore 12:00, l’inaugurazione Si  apre alla città la nuova strada di collegamento tra via Gravina e via Prenestina, che costeggia il Campo sportivo. Interverranno insieme al Sindaco De Benedittis e alla Giunta comunale, il Sindaco Metropolitano Dott. Vito Leccese, l’On. Antonio Decaro e il Dott. Michele Abbaticchio. Il progetto si […]

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Il 28 ottobre 2024, alle ore 12:00, l’inaugurazione

Si  apre alla città la nuova strada di collegamento tra via Gravina e via Prenestina, che costeggia il Campo sportivo.

Interverranno insieme al Sindaco De Benedittis e alla Giunta comunale, il Sindaco Metropolitano Dott. Vito Leccese, l’On. Antonio Decaro e il Dott. Michele Abbaticchio.

Il progetto si inserisce all’interno del programma di riqualificazione urbana “Cambia la Periferia”, co-progettato dall’Amministrazione comunale insieme alla Città Metropolitana di Bari. L’intervento, del valore complessivo di 1.125.000 euro è stato cofinanziato con fondi statali per il tramite della Città Metropolitana e comunali per un importo di 125 mila euro.

Nel dicembre 2022, l’amministrazione De Benedittis ha ritenuto necessario approvare una perizia suppletiva e di variante per superare una serie di carenze progettuali, tra cui l’aggiunta di una rete di fognatura bianca per migliorare il drenaggio delle acque piovane.

È un risultato importante che coincide con l’imminente apertura del cantiere dello Stadio. C’è voluto del tempo, ma ritenevamo di fondamentale importanza superare le carenze progettuali dell’operadichiara il Sindaco De Benedittis. “Ringrazio l’ufficio tecnico del Comune per il costante impegno, in particolare il dirigente Dott. Antonio Cacosso e il Rup Ing. Simona Gagliardi“.

Tutta la cittadinanza è invitata a partecipare.

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Porta Futuro, ombre sulla cooperativa che gestiva il servizio. Sospeso lo sportello https://ilquartopotere.it/comunicazioni/porta-futuro-ombre-sulla-cooperativa-che-gestiva-il-servizio-sospeso-lo-sportello/ https://ilquartopotere.it/comunicazioni/porta-futuro-ombre-sulla-cooperativa-che-gestiva-il-servizio-sospeso-lo-sportello/#respond Fri, 02 Aug 2024 06:18:13 +0000 https://ilquartopotere.it/?p=33180 Il servizio dello sportello di Porta Futuro, con sede a Corato in viale E. Fieramosca n. 169, è sospeso fino a data da destinarsi. La Città Metropolitana di Bari, in osservanza dell’ordinanza n. 12/2024 del Tribunale di Salerno – Sezione riesame e Misure di prevenzione –, ha tempestivamente avviato il procedimento di recesso dai contratti, […]

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Il servizio dello sportello di Porta Futuro, con sede a Corato in viale E. Fieramosca n. 169, è sospeso fino a data da destinarsi.

La Città Metropolitana di Bari, in osservanza dell’ordinanza n. 12/2024 del Tribunale di Salerno – Sezione riesame e Misure di prevenzione –, ha tempestivamente avviato il procedimento di recesso dai contratti, da essa stessa stipulati con la società cooperativa classificatasi al primo posto nella graduatoria n. 4215 del 30.8.2022, in riferimento ai 7 ambiti territoriali, tra cui vi è quello di Corato., per procedere al riaffidamento del servizio alla cooperativa seconda classificata.
Apprezzando il pronto intervento della Città Metropolitana di Bari, a piena tutela della legalità, esprimiamo piena solidarietà agli operatori dello sportello di Corato, come a quelli degli sportelli di tutti gli ambiti territoriali coinvolti.
Confidiamo nella celere conclusione del procedimento amministrativo di nuovo affidamento del servizio, a beneficio dei lavoratori e dell’utenza”. Dichiarano il Sindaco, Corrado De Benedittis, e l’Assessore alle Politiche giovanili, Luisa Addario.

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Il Parco Comunale di Corato inserito nel progetto di forestazione della Città Metropolitana di Bari https://ilquartopotere.it/territorio/il-parco-comunale-di-corato-inserito-nel-progetto-di-forestazione-della-citta-metropolitana-di-bari/ https://ilquartopotere.it/territorio/il-parco-comunale-di-corato-inserito-nel-progetto-di-forestazione-della-citta-metropolitana-di-bari/#respond Tue, 17 Oct 2023 13:24:38 +0000 https://ilquartopotere.it/?p=28318 Il Parco Comunale di Corato sarà arricchito di 4240 nuovi alberi. Corato è infatti rientrata nel progetto “Terra di Bari” della  Città metropolitana finanziato dal Ministero dell’Ambiente, con fondi PNRR. “Circa quattro ettari del Parco comunale di via Sant’Elia – dichiarano il Sindaco Corrado De Benedittis e l’Assessore alla qualità urbana Antonella Varesano – saranno […]

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Il Parco Comunale di Corato sarà arricchito di 4240 nuovi alberi.
Corato è infatti rientrata nel progetto “Terra di Bari” della  Città metropolitana finanziato dal Ministero dell’Ambiente, con fondi PNRR.
Circa quattro ettari del Parco comunale di via Sant’Elia – dichiarano il Sindaco Corrado De Benedittis e l’Assessore alla qualità urbana Antonella Varesano – saranno riqualificati con nuove essenze arboree, compatibili col nostro clima e selezionate in funzione dell’arricchimento della biodiversità.
Il nostro grazie va alla Città Metropolitana di Bari, nelle persone del sindaco Antonio Decaro,  del delegato per i finanziamenti PNRR, Michele Abbaticchio e dei componenti dello staff tecnico.
Il gioco di squadra è di fondamentale importanza perché i territori crescano insieme in modo integrato.
È l’inizio di un percorso di riqualificazione dell’intero Parco Comunale, che necessita di lavori importanti di manutenzione.
Nel frattempo, da un paio di mesi, d’intesa con Sanb, è garantita la pulizia quotidiana su tutti i percorsi interni e sulle aree verdi.”

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Le scuole Oriani-Tandoi, la storia continua https://ilquartopotere.it/approfondimento/le-scuole-oriani-tandoi-la-storia-continua/ https://ilquartopotere.it/approfondimento/le-scuole-oriani-tandoi-la-storia-continua/#respond Fri, 28 Jul 2023 17:19:49 +0000 https://ilquartopotere.it/?p=27130 Di Vincenzo Petrone “libero pensatore” Dopo tante opinioni riscontrate sui media, tutte rispettabili, ritengo necessario dire anch’io qualcosa sulla intervista dell’ing. Bronzini, responsabile per l’edilizia scolastica della Città Metropolitana (C.M.). In primis evidenzio che la mozione chiedeva semplicemente l’interfaccia con la Città Metropolitana (C.M.) onde vagliare la possibilità della scissione dei due interventi, rispettivamente ampliamento […]

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Di Vincenzo Petrone “libero pensatore”

Dopo tante opinioni riscontrate sui media, tutte rispettabili, ritengo necessario dire
anch’io qualcosa sulla intervista dell’ing. Bronzini, responsabile per l’edilizia scolastica della Città Metropolitana (C.M.).
In primis evidenzio che la mozione chiedeva semplicemente l’interfaccia con la Città
Metropolitana (C.M.) onde vagliare la possibilità della scissione dei due interventi,
rispettivamente ampliamento Liceo e nuovo IPC
L’ing. Bronzini in riscontro alla domanda della giornalista circa la possibile suscettibilità verso l’interpello di possibile scissione degli interventi, ha precisato che la C.M. ha già posto in essere la procedura di scissione degli interventi e che per il liceo è in dirittura d’arrivo il relativo incarico di progettazione, dal momento che nel bilancio della C.M. è inserito il relativo capitolo di spesa e che solo con i primi di agosto si procederà.
Di contro ha escluso l’offesa verso se stesso o meglio verso l’istituzione C.M., solo che occorreva chiedere direttamente a lui la possibilità di scindere i due interventi senza necessità di ricorrere alla mozione. Ma l’ing. Bronzini non ha ben spiegato chi doveva porre la domanda senza ricorrere alla mozione, se direttamente la consigliera o, come prassi istituzionale vuole, il Sindaco.
Dallo svolgimento delle vicende nascono comunque due considerazioni che derivano
dall’intervento del Sindaco in Consiglio Comunale:
a) Il Sindaco sapeva che la Città Metropolitana aveva autonomanete deciso di scindere le due progettazioni, rispettivamente ampliamento Liceo e nuovo IPC ?
b) Il Sindaco non sapeva di questa iniziativa presa autonomamente dalla C.M.?
In entrambi i casi il Sindaco, nell’intervento in Consiglio Comunale, ha sbagliato.
Infatti se sapeva vuol dire che non ha detto la verità in Consiglio Comunale.
Se invece non sapeva ha comunque sbagliato.
Infatti dal momento che era a conoscenza della mozione dai primi di luglio per la
precisione dal 7 luglio, era sufficiente telefonare a Bronzini e lo stesso gli avrebbe riferito che si stava attivando già nel senso di separare la questione liceo dall’altra. Di conseguenza in consiglio comunale avrebbe potuto capovolgere la situazione, dicendo alla D’Introno che era arrivata tardi e i giochi erano già fatti. Invece dicendo che non voleva creare offesa/risentimento nel confronti della C.M. ha mostrato semplicemente sudditanza nei confronti del Bronzini ed arroganza nei confronti della consigliera.
Infatti in riscontro all’istanza/mozione della consigliera, il Sindaco con la sua oratoria,
che gli va riconosciuta, ci ha deliziato di una “minuziosa descrizione e quasi didascalica ricostruzione” della vicenda Liceo estesa ad un arco temporale di 43 anni in cui tutti i signori che l’hanno preceduto non hanno fatto niente e che solo grazie alla sua Amministrazione, viaggiando alla “velocità della luce” (!) e “senza la necessità di battere i pugni”, è in prossimità di risolvere entrambe ed inseparabili problematiche senza rischi di compromettere le buone relazionii con la Città Metropolitana e quindi la perdita del finanziamento.

Ma al di là dell’autocelebrazione mi chiedo, con Di Pietro, tutto questo eloquire che
“c’azzeccava” con la mozione?
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Ma al di là di questo mi piace evidenziare, in quanto nessuno dei partecipanti al dibattito l’ha considerato, che il Bronzini, atteso che era a conoscenza del “qui pro quo” di cui al Consiglio Comunale del 21-07-2023 e quindi anche con molta probabilità del mio articolo con cui lo tiravo in ballo circa la procedura da seguire di acquisizione dei 30.000 mq per l’IPC, ha voluto precisare una cosa, ripeto che è sfuggita ai più, ossia il fatto che i compiti spettanti ai due enti, Città Metropolitana e Comune, sono completamente separati nel senso che alla C.M. spetta la progettazione, l’appalto ecc. mentre al Comune spetta l’acquisizione delle aeree per la realizzazione dell’IPC sui cui modi per l’acquisizione delle stesse la C.M. non entra nel merito ossia si è chiamato fuori anche dall’invito da me invocato di avere un incontro pubblico anche in sua presenza.
Questo al Sindaco deve essere chiaro ed è questo il tema estremamente importante che ho voluto evidenziare e ribadire nel mio articolo del 25 c.m..

Nota di redazione

Ci scusiamo con i lettori e con l’autore dell’articolo per la mancata pubblicazione, in prima battuta, della seconda parte dell’articolo dovuto ad un errore di copia e incolla che la redazione ha  provveduto a rimediare.

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(Video) Edilizia scolastica, Oriani-Tandoi: Bronzini dice la sua. Smentito il sindaco? https://ilquartopotere.it/lintervista/video-edilizia-scolastica-oriani-tandoi-bronzini-dice-la-sua/ https://ilquartopotere.it/lintervista/video-edilizia-scolastica-oriani-tandoi-bronzini-dice-la-sua/#respond Tue, 25 Jul 2023 11:57:35 +0000 https://ilquartopotere.it/?p=27072 Torniamo sul tema dell’edificazione della nuova sede dell’Istituto Professionale Tandoi e dei lavori di ampliamento del Liceo Oriani. Fatto e antefatto sono ben spiegati nel contributo dell’Ing. Vincenzo Petrone cui rimandiamo: in questo articolo aggiungiamo a beneficio di tutti i lettori il contenuto di un’intervista rilasciata ai nostri microfoni solo ieri (24 luglio) dell’Ing. Marco […]

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Torniamo sul tema dell’edificazione della nuova sede dell’Istituto Professionale Tandoi e dei lavori di ampliamento del Liceo Oriani. Fatto e antefatto sono ben spiegati nel contributo dell’Ing. Vincenzo Petrone cui rimandiamo: in questo articolo aggiungiamo a beneficio di tutti i lettori il contenuto di un’intervista rilasciata ai nostri microfoni solo ieri (24 luglio) dell’Ing. Marco Bronzini, consigliere delegato della Città Metropolitana alla Programmazione Scolastica ed Edilizia Scolastica.

Apprendiamo dallo stesso Ing. Bronzini che la Città Metropolitana intende procedere dando via libera sin da subito ai lavori di ampliamento del Liceo Oriani e – successivamente, quando ci saranno le condizioni – alla edificazione della nuova sede dell’Istituto Professionale Tandoi: è esattamente quanto richiesto nella mozione presentata da Nadia D’Introno e respinta dalla maggioranza targata De Benedittis durante il Consiglio Comunale del 21 luglio.
La decisione di procedere in tal senso è stata presa dalla Città Metropolitana ben prima che la mozione fosse presentata in Consiglio Comunale dal che ci chiediamo: ma i nostri amministratori di cosa hanno discusso per ore durante la massima assise cittadina?
Non comprendiamo, infatti, come mai il Sindaco, che ha decantato le “serrate interlocuzioni” con la Città Metropolitana, non ne abbia dato la notizia in Consiglio Comunale. Non sarebbe stato opportuno comunicare già durante il penultimo consiglio comunale del 7 luglio, seduta in cui la D’Introno annunciava la sua intenzione – “la mozione è inutile in quanto la Città Metropolitana sta già procedendo in tal senso” – anziché avvitarsi in complicate congetture:… “perderemmo il finanziamento”…. “il contenuto della mozione è offensivo”…?
Ci chiediamo ancora: il Sindaco ignorava come si stesse muovendo la Città Metropolitana? Il Sindaco non ha compreso come Bari intendesse procedere? Il Sindaco sapeva ma ha preferito non parlare? Questo è un altro rebus che forse riusciremo a sciogliere nei prossimi giorni.
Sullo sfondo lo psicodramma del PD e del suo segretario locale, l’Ing. Giuseppe Quercia. Nadia D’Introno è infatti Capogruppo del PD ed ha presentato la mozione, Aldo Addario è Consigliere del PD ed ha votato contro la mozione, Marco Bronzini è stato eletto nel PD ed era già andato oltre la mozione. La segreteria del PD Corato è in grado di svolgere una reale azione di coordinamento? La risposta la lasciamo ai lettori.

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Le scuole Oriani-Tandoi, una storia infinita in cui la confusione regna sovrana https://ilquartopotere.it/news/cronaca/le-scuole-oriani-tandoi-una-storia-infinita-in-cui-la-confusione-regna-sovrana/ https://ilquartopotere.it/news/cronaca/le-scuole-oriani-tandoi-una-storia-infinita-in-cui-la-confusione-regna-sovrana/#respond Mon, 24 Jul 2023 22:00:42 +0000 https://ilquartopotere.it/?p=27065 Di Vincenzo Petrone “libero pensatore” 1. Premessa L’ascolto del 1^ punto all’Ordine del Giorno del Consiglio Comunale del 21-07-2023 porta ad una analisi dei fatti e delle necessarie conseguenti riflessioni che riporto di seguito. 2. I fatti La consigliera D’Introno nel Consiglio Comunale ha illustrato la mozione, sottoscritta anche da altri consiglieri, avente ad oggetto […]

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Di Vincenzo Petrone “libero pensatore”

1. Premessa
L’ascolto del 1^ punto all’Ordine del Giorno del Consiglio Comunale del 21-07-2023
porta ad una analisi dei fatti e delle necessarie conseguenti riflessioni che riporto di
seguito.

2. I fatti
La consigliera D’Introno nel Consiglio Comunale ha illustrato la mozione, sottoscritta anche da altri consiglieri, avente ad oggetto l’ampliamento del Liceo “A. Oriani”. Con detta mozione si auspicava, tramite un’interfaccia con la Città Metropolitana, la scissione di questo intervento dalla realizzazione del nuovo edificio dell’Istituto Professionale “L. Tandoi” a causa dei tempi necessari e lunghi per l’acquisizione della relativa area che secondo la scelta perpetrata dall’Amministrazione è da reperire nella zona Industriale D3 a ridosso della stazione della Ferrotranviaria.
In riscontro a questa istanza l’intervento del Sindaco si è esplicitato in una minuziosa ricostruzione della vicenda Liceo estesa ad un arco temporale di 43 anni di stallo della situazione sbloccata solo oggi con il lavoro della sua Amministrazione. A questo è seguita la chiusura totale verso la mozione della consigliera D’Introno che è stata
bocciata con la motivazione individuata nel rischio di compromettere i buoni rapporti con la Città Metropolitana e quindi la perdita del finanziamento.
Ma secondo il Sindaco De Benedittis in realtà si è in vista del traguardo.
Infatti, a monte dell’operazione di acquisizione delle aree in zona Industriale è stato dato incarico all’arch. Nicola Fuzio di rielaborare il precedente Piano degli Insediamenti Produttivi (PIP) sotto forma di Piano di Lottizzazione d’Ufficio NON ablativo (!) in modo da creare la dichiarazione di pubblica utilità per le aree a servizi della zona D3 industriale che saranno acquisite alla disponibilità pubblica.
L’arch. Fuzio, in tempi molto brevi, – sempre secondo il primo Cittadino – ha presentato
il Piano esecutivo che pero manca della “relazione finanziaria con l’indicazione
sommaria degli oneri da ripartire tra il Comune ed i privati” come richiesto dall’art.19
della legge Regionale n.56/1980. Motivo per cui non si può procedere con l’esame del
piano.
Per redigere questa relazione finanziaria l’architetto Fuzio ha chiesto il soccorso del
Comune – perché ? – . Il Comune si è rivolto alla Agenzia delle Entrate (AdE) per la
stima del prezzo di mercato e quindi d’esproprio delle aree industriali (ci si chiede ma
l’AdE opera in maniera gratuita o v’è una remunerazione da produrre? ed in questo caso a spese di chi?).
Il 5 luglio l’AdE ha effettuato sopralluogo e si resta in attesa. Allorquando l’AdE presenterà la sua relazione, l’arch. Fuzio potrà redigere la sua relazione finanziaria e quindi il Piano sarà disponibile per poter proseguire il suo iter amministrativo.
In altre parole dopo l’atto di indirizzo politico (v. D.G.C. n°29 del 29-2-2022) della Giunta e dopo la determina d’incarico del Dirigente all’arch. Fuzio (determina n.2207 del 13-12-2022) siamo ancora in attesa.
Comunque una volta che il Piano Particolareggiato (P.P.) e non più Piano di Lottizzazione d’Ufficio, sarà disponibile, previo parere del Dirigente all’Urbanistica il
P.P. sarà “ADOTTATO” in Giunta e quindi la Città Metropolitana con la semplice “adozione del P.P.” potrà procedere con la progettazione degli interventi “opere
pubbliche “Oriani + Tandoi”.
Il Sindaco ha aggiunto che in questo modo si ottempera alle richieste della Città Metropolitana e che la stessa avendo approvato il proprio bilancio – attenzione a questo passaggio su cui ritorneremo – ha la disponibilità delle somme necessarie per passare alla progettazione. In questo l’ing. Bronzini, referente per Città Metropolitana per l’edilizia scolastica, si è detto disponibile ad un incontro in Corato per chiarire questi aspetti.
Alla domanda circa la procedura da porre in essere per l’acquisizione materiale di queste aree industriali, il Sindaco ha riscontrato dicendo che erano stati già presi
contatti con i legittimi proprietari di queste aree e che questi si sono detti disponibili alla cessione non più gratuita, come ipotizzato con il Piano di Lottizzazione d’Ufficio, ma dietro compenso monetario anche perché con l’ADOZIONE del nuovo P.P. si dava loro la possibilità di edificare in quanto attualmente quella zona è carente di pianificazione.
Per qualche consigliere di opposizione, e non solo, quanto ipotizzato dal Sindaco per l’acquisizione delle aree private da destinare a sede del professionale è una invenzione ossia un sistema innovativo mai visto.

3. La confusione regna sovrana
La consigliera D’Introno nell’illustrare la sua mozione ha richiamato le incertezze che si avranno nell’acquisizione delle aree e soprattutto i tempi lunghi della procedura e quindi il rischio che la promessa di finanziamento possa venire meno nella sua globalità. Da ciò discende la necessità/obbligo di scindere i due interventi in modo
da salvare almeno l’ampliamento del liceo Oriani, dal momento che per lo stesso non ci sono problemi di disponibilità di aree ed inoltre la Città Metropolitana ha trovato la
disponibilità economica per procedere alla progettazione dello stesso ampliamento.
Al sottoscritto tale mozione sembra dettata da molto buon senso e praticità delle
cose, di contro la bocciatura è frutto di non so cosa.
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Vediamo ora, in maniera puntuale, perché tutto quanto affermato dal Sindaco è
di difficile qualifica.
In primis diciamo che alla base di tutto, v’è la scelta “errata” della strada intrapresa di voler ottenere l’area per il professionale attraverso un piano attuativo (P.d.L.U.) e non attraverso un semplice “ACCORDO di PROGRAMMA” tra Comune – Città Metropolitana – Regione. (art.34 del TUEL e non solo)
Dimostrazione della erroneità della scelta attuata
a) La scelta dell’area (repetita juvant) Come ampiamente dimostrato negli articoli precedenti ( https://ilquartopotere.it/news/cronaca/individuazione-dellarea-per-il-nuovo-istituto-professionale-oriani-tandoi/ (1^parte); https://ilquartopotere.it/news/cronaca/quali-possibili-soluzioni-allindividuazione-dellarea-per-il-nuovo-istituto-professionale-oriani-tandoi/ (2^parte)) in base alle norme vigenti – DIM 1444/’68 – la realizzazione di una scuola di II grado è incompatibile con l’area a servizio di una Zona Produttiva, nel caso specifico zona D3; il ché richiede una Variante al Piano Regolatore Generale (PRG);
b) Cambiamento dell’incarico all’arch. Fuzio
La determina d’incarico parla di redazione di un “Piano di Lottizzazione d’Ufficio non ablativo”, nel qual caso poiché la cessione delle aree a favore del Comune è gratis, la relazione finanziaria a corredo del piano attuativo è quasi insignificante.
Dalle parole del Sindaco deriva che in realtà trattasi di Piano Particolareggiato con necessità di acquisto o meglio di esproprio delle aree (=> necessario intervento dell’AdE).
Ci si chiede perché è avvenuto questo cambio d’incarico e se c’è un nuovo atto deliberativo con cui si è revocato il vecchio incarico e si è dato uno nuovo?;
c) L’adozione del Piano in Giunta invece che in Consiglio Comunale
Il Sindaco ha affermato che una volta disponibile il Piano, lo stesso, onde accorciare i tempi dell’iter amministrativo, verrà adottato in Giunta.
Una operazione di questo tipo è ammessa con il ricorso all’art. n.10 della Legge Regionale n.21/2011, ma detto articolo precisa che l’iter amministrativo dei Piani
attutativi avviene in due tempi:
– Adozione;
– Osservazioni + Approvazione
ossia richiede un doppio passaggio in giunta, con adozione a cui segue l’intervallo di pubblicazione onde rendere partecipi i cittadini per permettere agli stessi di produrre le opposizioni/osservazioni a cui segue l’esame delle stesse con accoglienza/rigetto e quindi approvazione del Piano.
Ma in realtà detto articolo è inapplicabile in base a quanto è riportato alla lettera a) precedente che invoca la VARIANTE al P.R.G.
Quindi NON semplice ADOZIONE come declamato dal Sindaco.
Infatti trattandosi di VARIANTE al P.R.G. il Piano deve passare in Consiglio Comunale, ma ciò in realtà è il minimo, infatti nel casi di Piani in Variante al PRG occorre ricordare il rispetto dell’art.21 della L.R. n.56/1980 secondo cui, nel caso di Piani che comportano varianti allo strumento urbanistico generale, l’approvazione del P.P. è preceduta dall’approvazione della relativa variante al P.R.G..
Detto in termini diversi significa che è meglio dimenticare il tutto.
d) Il rispetto del Testo Unico Enti Locali (TUEL)
Premetto di non essere un esperto di Diritto Amministrativo, di cui ho pochissime elementari nozioni, ma alcune domande mi sorgono spontanee.
Ricordo che le procedure delle pubbliche Amministrazione e quindi anche
del Comune di Corato si basano su “ATTI” che derivano da scelte politiche quali la programmazione esplicitata nel Documento Unico di Programmazione (DUP) ed il bilancio Comunale in cui si ipotizzano le entrate e quindi i capitoli di spesa onde rimanere in parità nello stesso.
Tipico esempio mi deriva da quanto affermato dal Sindaco, secondo cui la Città Metropolitana dopo aver approvato il proprio bilancio ha evidenziato la possibilità di procedere con l’ “ATTO” relativo alla progettazione delle due scuole di Corato “Oriani e Tandoi”. Ciò vuol dire che la Città Metropolitana ha previsto nel proprio bilancio il relativo impegno di spesa.
Nel caso di Corato il compito prefissato è quello di acquistare/espropriati le aree industriali su cui realizzare l’IPC Tandoi. E’ del tutto ovvio che ciò comporta
un impegno di spesa, anche notevole, ma di questa somma, stante a quanto emerso
in Consiglio Comunale, non v’è alcuna traccia nell’ambito del bilancio recentemente approvato e quindi come si procederà?
Inoltre poiché le delibere necessitano del parere in ordine alla regolarità tecnica del responsabile del servizio finanziario e su come la stessa incide sulla situazione economico-finanziaria dell’ente, ci si chiede il dirigente preposto come si comporterà?
e) La valenza pluriattiva del P.P. del 1987 e la reiterazione dei Vincoli
Il Sindaco nel suo intervento molto probabilmente anche al fine di meglio giustificare la redazione del nuovo piano della zona D3 ha affermato che la stessa zona è priva di pianificazione.
Nulla di vero, infatti il piano PIP dopo la sua adozione senza successiva approvazione ha visto esaurito il suo compito trascorso il periodo delle misure di salvaguardia, ma questo ha fatto ritornare in auge il vecchio Piano Particolareggiato del 1987 che è rimasto ultra-attivo in virtù del dettato dell’art.21 della L.R. 56/1980 che recita. “Il P.P. ha validità fino alla data di entrata in vigore di un nuovo eventuale P.P.”
Resta da evidenziare che nel caso in cui le aree per la realizzazione del “Tandoi” coincidono in tutto o in parte con le aree a servizi previste nel P.P. del 1987 il costo previsto dall’Agenzia delle Entrate necessita di un incremento di circa il 30% per la reiterazione del vincolo.
f) La Valutazione Ambientale Strategica (V.A.S.)
Occorre infine evidenziare che il nuovo piano è oggetto di procedura V.A.S. con ulteriore impegno di tempo.

4. Conclusione
Le considerazioni vengono lasciate ai lettori
Per ultimo auspico un incontro pubblico, esteso a tutta la città, nell’ambito del quale oltre agli Amministratori e relativi tecnici intervenga anche l’ing. Bronzini della Città
Metropolita – attesa la sua disponibilità come riferito dal Sindaco – in modo che venga illustrato questo sistema innovativo e mai visto – almeno per alcuni di noi tecnici – per l’acquisizione, tramite la sola ADOZIONE di un P.P., delle aree private in zona industriale da destinare a sede del professionale.
Se sarò smentito su quanto sopra riportato, sarò felice per un duplice motivo:
a) mi sarò arricchito di nuove conoscenze;
b) la città vedrà finalmente realizzati l’ampliamento del Liceo e la realizzazione dell’IPC Tandoi.

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Corrado, la pernacchia fa “PNRR” https://ilquartopotere.it/news/politica/corrado-la-pernacchia-fa-pnrr/ https://ilquartopotere.it/news/politica/corrado-la-pernacchia-fa-pnrr/#respond Sun, 11 Jun 2023 05:25:11 +0000 https://ilquartopotere.it/?p=26283 Il PNRR è il Piano con cui viene distribuita una parte importante delle risorse che l’Unione Europea assegna all’Italia e tutti i Comuni sono impegnati nel predisporre progetti, rispondere ai bandi, gestire i finanziamenti… nel tentativo di ottenere maggiori fondi per avviare o sviluppare i servizi pubblici di loro competenza. La Città Metropolitana di Bari […]

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Il PNRR è il Piano con cui viene distribuita una parte importante delle risorse che l’Unione Europea assegna all’Italia e tutti i Comuni sono impegnati nel predisporre progetti, rispondere ai bandi, gestire i finanziamenti… nel tentativo di ottenere maggiori fondi per avviare o sviluppare i servizi pubblici di loro competenza.

La Città Metropolitana di Bari conta 41 Comuni che alla prova dei fatti si sono dimostrati più o meno abili nell’intercettare i finanziamenti: al primo posto Poggiorsini con 2.812 euro per abitante, al secondo posto Bari con 1.515 euro per abitante e al terzo posto Ruvo di Puglia con 1.256 euro per abitante. I dati sono stati diffusi dalla Città Metropolitana e Corato è al trentunesimo posto su 41 Comuni con 457 euro per abitante in termini di finanziamenti assegnati. In questa situazione qualcuno dell’attuale Giunta – ne siamo sicuri – potrebbe anche sostenere che siamo quasi tra i primi dieci (cominciando da sotto).

Che rilevanza ha questo dato? Tutti i Comuni – nessuno escluso – lamentano gravi carenze di personale quindi il successo e l’insuccesso, atteso che nessun Ente dispone di forze adeguate per impegnarsi su questo fronte, discendono dalla capacità dell’Amministrazione di aggregare le imprese locali, di coordinare il lavoro degli Enti e degli Istituti Scolastici presenti sul territorio, di dotarsi delle giuste professionalità che, se non presenti nella compagine amministrativa, possono essere ricercate con incarichi a consulenti di livello. Siamo di fronte quindi ad un valore numerico – euro per abitante di finanziamenti intercettati – che dà un’indicazione squisitamente politica: ci sono Giunte che riescono a stare al passo e altre che stentano e la nostra Giunta sicuramente non primeggia.

Se questo è il contesto, assume poi ulteriore rilevanza la notizia – data da Direzione Corato e smentita dal Sindaco – che il Comune di Corato avrebbe perso sei milioni di euro di finanziamenti già assegnati destinati alla realizzazione di un impianto per il riutilizzo delle acque reflue a fini irrigui. Non si tratta in questo caso di fondi PNRR ma di altri fondi comunitari già intercettati dall’Amministrazione Mazzilli (terminata nel 2018) e che sono rimasti in un cassetto per anni fino a quando la regione Puglia non ha scritto al Comune di Corato dicendo: “Ma che volete fare? Ridateci i soldi”. Speriamo tutti che Corrado riesca a mettere una pezza, ma la questione non cambia di molto: la vicenda denota scarsa capacità di coordinamento e scarsa capacità di indirizzo e controllo. Come si risolve?

Corrado aveva la soluzione e ne aveva menato vanto nell’approvazione del suo primo bilancio: la realizzazione di un Urban Center finanziato dal bilancio comunale con un milione di euro, Urban Center che avrebbe avuto proprio il compito di progettare, aggregare, coordinare le forze locali in un’ottica PNRR. Che fine ha fatto l’Urban Center e che fine ha fatto il milione di euro? Ce lo siamo giocato in ricchi premi e cotillon assegnati al beniamino di turno? In quella che doveva essere la casa della trasparenza nessun Consigliere – di maggioranza o di opposizione – è ancora venuto a capo del mistero dell’Urban Center perduto e probabilmente qualcuno, impegnatosi nella complicata ricerca, ha anche somatizzato un profondo disagio.
Per dirla tutta l’acronimo PNRR, che sta per Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza, assomiglia molto a quello sgradevole rumore detto pernacchia – “pernacchio” secondo Eduardo De Filippo – che in questo caso sarebbe stato rivolto non a Sindaco e Giunta, che hanno sempre motivi per festeggiare, ma a tutta la cittadinanza che non ha risposte, subisce e paga il conto.

Come se ne esce? Alcuni uomini saggi e attempati hanno avanzato una soluzione: Corrado liquidi la Giunta che ha dato prova di scarsa qualità e riparta con una nuova squadra più adeguata, recuperando l’unione di tutta la compagine che lo ha sostenuto durante la campagna elettorale. Dubitiamo molto che una simile idea possa trovare accoglimento dalle parti del cerchio magico e non crediamo che Corrado possa ritornare sui suoi passi chiudendo con i suoi fedelissimi e con tutti quelli che, anche solo per interesse, gli sono vicini e gli esibiscono sperticate dimostrazioni di affetto e stima. La soluzione a nostro sommesso avviso non c’è (non è detto che tutti i problemi siano risolvibili) e la vicenda si chiuderà o a scadenza naturale oppure per l’intervento di una qualche forza esterna che farà cadere il castello di carte. Siamo comunque al 2023 e mancano due anni o poco più alla fine naturale della Consigliatura: forse è il caso di consegnare alla storia – speriamo ala storia politica e non anche alla storia giudiziaria – il cammino fin qui fatto da De Benedittis e tendere a guardare avanti e in direzione diversa. “Bel tempo e cattivo tempo non durano tutto il tempo”.

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L’Istituto Oriani-Tandoi vedrà mai una nuova sede? Dopo due anni a che punto siamo? https://ilquartopotere.it/approfondimento/listituto-oriani-tandoi-vedra-mai-una-nuova-sede-dopo-due-anni-a-che-punto-siamo/ https://ilquartopotere.it/approfondimento/listituto-oriani-tandoi-vedra-mai-una-nuova-sede-dopo-due-anni-a-che-punto-siamo/#respond Thu, 25 May 2023 07:42:35 +0000 https://ilquartopotere.it/?p=25878 De “Il libero pensatore” Le presenti note scaturiscono dall’ascolto di un dibattito sulla “nuova sede dell’Istituto Tandoi” più volte trattato dalla nostra testata, andato in onda su una tv web locale che ha visto: • da parte della prof.ssa Adduci, ex dirigente, un ottimo excursus storico sulle vicende che hanno interessato la scuola; • le […]

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De “Il libero pensatore”

Le presenti note scaturiscono dall’ascolto di un dibattito sulla “nuova sede dell’Istituto Tandoi” più volte trattato dalla nostra testata, andato in onda su una tv web locale che ha visto:
• da parte della prof.ssa Adduci, ex dirigente, un ottimo excursus storico sulle vicende che hanno interessato la scuola;
• le lamentele, tutte appropriare e condivisibili, dell’attuale dirigente prof. Catalano;
• un intervento del Consigliere Bronzini delegato della Città Metropolitana per i problemi scuola. Detto intervento, da un lato è risultato apprezzabile per la parte in cui il consigliere ha evidenziato che invece di pagare il fitto ai legittimi proprietari degli immobili presso cui si sono trasferite alcune aule, ha scelto di contrarre il mutuo con la cassa Depositi e Prestiti al fine di reperire i fondi per la realizzazione delle nuove sedi scolastiche. Trattasi chiaramente di una iniziativa oculata e lungimirante che merita apprezzamento.
L’intervento invece risulta discutibile quando ha affermato di condividere pienamente la scelta dell’area in zona industriale in quanto come già detto in precedenti note e come vedremo, questa scelta, presenta molte problematiche. Infine l’intervento è risultato inoportuno quando ha suggerito (!) ai dirigenti di non accettare nuove iscrizioni degli studenti causa mancanza dell’attrezzature scolastica. Con questo dire forse non si è reso conto che in pratica dichiarava il fallimento del proprio operato e della istituzione Città Metropolitana e che sembra auspicare una specie di numero chiuso come per gli studenti di medicina, architettura …..
• infine l’intervento dell’assessora Varesano che, dopo le ormai croniche, stucchevoli lamentele di “assenza di personale”, anche se vere, ha ostentato una serie di “abbiamo fatto”, “ci siamo subito impegnati” ed al proposito vediamo i tempi: maggio 2021 richiesta dell’area da parte della Città Metropolitana – febbraio 2022 deliberazione di indirizzo politico – dicembre 2022 incarico per la redazione del Piano Attuativo – maggio 2023 dispobibilità del piano da sottoporre ad una prima valutazione = 2 anni !) con il risultato che in realtà, come mi accingo a dimostrare, dopo così tanto tempo siamo ancora al punto di partenza ma con l’aggravante di una spesa di circa 40.000 € di soldi pubblici.
In altre parole quanto fatto è del tutto inutile e se si insiste ancora sulla strada intrapresa con ogni probabilità l’IPC non vedrà mai la nuova sede.

Voglio richiamare l’attenzione dei relatori istituzionali Bronzini e Varesano su quanto
affermato e ribadito circa la complessità della materia urbanistica. Su questo siamo tutti d’accordo, ma evidenzio che entrambi prima di essere chiamati e/o darsi alla politica sono dei tecnici rispettivamente ingegnere ed architetto con la Varesano addirittura assessora con delega all’urbanistica. Quindi si tratterebbe di soggetti molto competenti in materia e che quindi quando fanno le scelte queste devono scaturire ed essere supportate da una corretta interpretazione delle “norme urbanistiche”.
In quest’ottica preciso che quanto andrò a dire non è frutto del libero pensatore ing. Petrone, ma discende dalle norme vigenti che vanno rispettate e a cui farò puntualmente riferimento.

Fatta questa necessaria premessa entro nel merito operando alla “Marzullo” secondo il modo “fatti una domanda e datti una risposta” anche se nel caso specifico le domande sono numerose.

A) L’edificazione della nuova sede dell’Oriani – Tandoi deve avvenire a cura di
chi?

Trattandosi di un Istituto superiore di II grado, lo stesso compete alla Città
Metropolitana. Infatti la stessa ha stanziato nel suo programma triennale delle opere pubbliche circa 11.000.000 di euro.
Dico questo, perche dal dibattito non è scaturito in maniera chiara a carico di chi – Comune o Città Metropolitana – compete l’esborso per l’esproprio dell’area ma sicuramente sarà a carico del Comune che di conseguenza è invitato a stanziare nel proprio bilancio il costo dell’esproprio.

B) Dove può sorgere detto istituto nel pieno rispetto delle norme vigenti ossia
DIM 1444/’68 e Piano Regolatore Generale (P.R.G.)?

Il DIM 1444/’68 all’art.4 comma 5 recita: “5. – Zone F): gli spazi per le attrezzature pubbliche di interesse generale – quando risulti l’esigenza di prevedere le attrezzature stesse debbono essere previsti in misura non inferiore a quella appresso indicata in rapporto alla popolazione del territorio servito:
1,5 mq/abitante per le attrezzature per l’istruzione superiore all’obbligo (istituti universitari esclusi); ………..”
Da ciò discende che secondo il DIM 1444/’68 per realizzare la nuova sede occorre
reperire nel PRG queste aree “F” ma, da un esame dello stesso, si osserva che il PRG vigente non contempla queste aree “F”.
A questo punto occorre fare una importante ed obbligata precisazione ossia occorre
evidenziare che dette zone non vanno confuse con le tante conclamate aree “Fi” che sono le aree a servizi e richiamate dall’art.3 e dall’art.5 del DIM 1444/’68 rispettivamente per gli insediamenti residenziali e per gli insediamenti produttivi.

Quindi andare a reperire queste aree nell’ambito della zona industriale “D3” non è
condivisibile in quanto è in contrasto con il DIM 1444/’68 per il mancato rispetto dell’art.5 e col PRG vigente che non contempla la tipologia “F” di aree.
Quindi operando secondo norma, occorre individuare quest’area “F” in VARIANTE al PRG.

• Di conseguenza aver suggerito politicamente il reperimento delle aree”F” all’interno di un nuovo piano attuativo per la zona D3, senza considerare che trattasi di una VARIANTE al PRG non risulta minimamente condivisibile.
Dimostraiamo ora con i conticini il non rispetto del DIM. Infatti osserviamo che la zona “D3” ha una estensione di circa 30 ettari e che il PRG impone che nella redazione del relativo Piano Attuativo, il 15% della superficie sia destinata a servizi quindi 30 x 15% = 4.50 ettari hanno destinazione a stretto servizio della D3.
Inoltre le Norme Tecniche di Attuazione dei Piani particolareggiati vigenti prevedono i
possibili interventi per le attrezzature collettive secondo il seguente elenco:”… edifici per asili nido, scuole materne, centri sociali, mense, ecc.) e qui si ferma, nel senso che non è contemplata proprio in ottemperanza al DIM 1444/68 la possibilità di insediamento di un istituto scolastico Superiore.
Quindi sottraendo dai 4,50 ettari a servizi i 3 ettari necessari per la nuova sede IPC
rimarrebbero per i servizi della zona D3 solo 1,50 ettari il tutto in spregio al DIM 1444/68.
Si evidenzia al proposito che il DIM 1444/’68 non ammette deroghe di sorta in
quanto di stretta competenza statale.
Infatti questa norma nell’ordinamento Urbanistico-Edilizio gode di un’aura di sacralità in particolar modo nella parte in cui detta dei limiti inderogabili di densità edilizia, di altezza, di distanza tra i fabbricati, nonché rapporti massimi di spazi destinati agli insediamenti residenziali e produttivi e spazi pubblici o riservati alle attività collettive, ……. (Cons. Stato,  Sez. IV, 22.1.2013 n. 354; Corte Cost. n. 232/2005), sia civile (Cass., Sez. II, 11.11.2014 n. 24013; Cass., Sez. III, 12.1.2012 n. 10431), sia soprattutto penale (cfr. da ultimo Sez. III, 29.1.2014 n. 5791).

Quindi non risulta accettabile l’assunto dell’assessora Varesano che facendo
riferimento alla DGR n.214 del 21/02/2017 di approvazione della variante normativa per le zone D – Industriali, afferma che è permesso fare ciò che si vuole in zona industriale, in barba al PRG e soprattutto al DIM 1444/’68.
In realtà detta delibera ha modificato la normativa delle zone D affermando che oltre
alle attività strettamente industriali/produttive è possibile insediare anche l’attività
commerciale e quella terziaria.
Di conseguenza l’aver fatto redarre un nuovo piano attuativo nella zona D3 con
l’individuazione della zona “Fi” nella speranza di poter inserire la nuova sede IPC è
improponibile ed ecco il motivo per cui ho affermato che si sono persi due anni e spesi soldi pubblici.

Soluzione

Trattasi di una via obbligata suggerita dallo stesso art.5 da cui estrapoliamo la frase “… – quando risulti l’esigenza di prevedere le attrezzature stesse – …” ossia poiché l’esigenza di trovare questi suoli “F” è sorta, occorre individuare un’area che con variante al PRG venga classificata come “F” e quindi possa essere idonea per la nuova sede scolastica.

Ma da questo sorgono altre domande.

C) Dove individuare l’area ?
Circa l’individuazione dell’area, si condivide la scelta dell’ubicazione in
prossimità della stazione di trasporto pubblico in quanto trattandosi di istituto superiore molta parte dell’utenza viene da città limitrofe.
Ciò detto, osserviamo che la scelta dell’area può essere operata in diverdi modi:
1. Stralciando in Variante al PRG i tre ettari dalla zona industriale D3 e quindi l’area rimane coincidente con quella individuata dall’attuale Amministrazione. Questa scelta comporta:
• riduzione della estensione della zona industriale D3 che passa da 30 a 27 ettari e
nell’ambito di questi verrà ricavato il relativo 15% a servizi che diventerebbero pari
a 4,05 ettari nel pieno rispetto delle norme;
• esproprio dell’area al prezzo di mercato come area industriale (che secondo
valutazione riportato in mie precedenti note dell’11-04-2023 (Nuovo Istituto Professionale Oriani-Tandoi, acquisizione delle aree: criticità e risoluzioni (parte terza)) ammonta ad oltredue milioni di euro a cui si potrebbero aggiungere un ulteriore importo pari ad un terzo del prezzo d’esproprio causa la reiterazione del vincolo e quindi al Consigliere Bronzini suggerisco di valutare, oltre al costo dei fitti anche i costi necessari per l’esproprio dell’area su cui realizzare la sede scolastica.

2. Scelta dell’area sempre in prossimità della stazione ma guardando a destra della zona industriale, oppure andando a rispolverare l’area individuata con riferimento all’accordo di programma per la realizzazione del polivante del 2009 che si trova a sinistra della via Trani sempre immediatamente fuori dalla zona D3 In entrambi i casi la scelta comporta:
• esproprio di area in zona agricola “E” quindi con costi molto ma molto ridotti circa
un decimo di quello relativo alla zona industriale;
• leggerissimo allungamento dei percorsi stazione – scuola.

Come procedere per acquisire l’area al patrimonio pubblica?

Per poter acquisire un’area privata al patrimonio pubblico nel caso specifico v’è un solo modo l’ESPROPRIO, se si scarta la cessione volontaria che è una pia illusione di qualche buon pensante che ha fatto progettare un “Piano di Lottizzazione d’Ufficio NON ABLATIVO”.
Ma per poter attuare l’esproprio occorre dichiarare la pubblica utilità dell’intervento. La
pubblica utilità si può avere nelle seguenti condizioni:
• Progetto dell’opera pubblica
• accordo di programma
Si trascura la soluzione “Progetto dell’Opera Pubblica” in quanto come dichiarato dall’ing. Bronzini l’incarico verrà dato solo con la disponibilità dell’area.
Quindi l’unica possibile via è l’ACCORDO di PROGRAMMA su cui ho ampiamente
relazionato nell’intervento del 07-03-2023 (Nuovo Istituto Professionale Oriani-Tandoi: quali possibili soluzioni all’individuazione dell’area? (Seconda parte)) ma anche perché andare a ripetere le cose per questa Amministrazione è solo tempo perso. Evidenzio solo il fatto che oltre all’art.34 del D.Lgs. n. 267/2000 Testo Unico Enti Locali (TUEL) anche il Testo Unico sugli Espropri contempla l’accordo di Programma come strumento per poter attuare l’esproprio DPR 8 giugno 2001, n. 327 art.12 comma 1 lett. b)

Conclusioni

Nella speranza di essere stato chiaro e dando la disponibilità al dibattito, invito chi di dovere a dare delle risposte (ma è un’illusione) che siano però supportate da norme e/o riferimenti giurisprudenziali.
Concludo con la speranza che dopo quanto affermato sul tema non mi si additi come colui che crea problemi, perché non vuole che queste sedi scolastiche si realizzino. Infatti questo è il rischio che corro da parte di chi è chiamato in causa o che è ideologicamente chiuso o che ancora non riflette sugli eventi.
La realtà è l’esatto contrario ma purtroppo è mia abitudine parlar chiaro e vi assicuro che è un’abitudine pessima che spesso mi è costata e mi costa cara da un punto di vista professionale, ma va bene così…

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L’ampliamento dell’“Oriani”: l’ennesima delusione per il liceo coratino? https://ilquartopotere.it/scuola/lampliamento-delloriani-lennesima-delusione-per-il-liceo-coratino/ https://ilquartopotere.it/scuola/lampliamento-delloriani-lennesima-delusione-per-il-liceo-coratino/#respond Tue, 18 Apr 2023 06:27:00 +0000 https://ilquartopotere.it/?p=25048 Sono ormai trascorsi quasi due anni da quando la Comunità scolastica del Liceo Classico e delle Scienze Umane “A. Oriani” apprendeva con entusiasmo di rientrare nel Piano Triennale delle Opere Pubbliche della Città Metropolitana di Bari: quest’ultima, con un impegno di spesa pari a 1.750.000 euro, annunciava l’ampliamento dell’edificio del liceo coratino. Tuttavia, ad oggi, […]

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Sono ormai trascorsi quasi due anni da quando la Comunità scolastica del Liceo Classico e delle Scienze Umane “A. Oriani” apprendeva con entusiasmo di rientrare nel Piano Triennale delle Opere Pubbliche della Città Metropolitana di Bari: quest’ultima, con un impegno di spesa pari a 1.750.000 euro, annunciava l’ampliamento dell’edificio del liceo coratino.
Tuttavia, ad oggi, nulla è cambiato da quell’annuncio…
Eppure, sembrava che, almeno parzialmente, sarebbe stato riscattato l’infausto destino che dal devastante terremoto del 23 novembre 1980 ha perseguitato l’Oriani. A seguito delle scosse di inaudita potenza che colpirono drammaticamente l’Irpinia, infatti, la sede storica del Liceo sita su Corso Garibaldi veniva dichiarata inagibile e da allora – sono trascorsi ben quattro decenni – generazioni di Orianini sono state ospitate in via “provvisoria” presso un edificio, l’attuale sede in via S. Faustina, progettato ed edificato per ospitare una scuola dell’infanzia. Edificio che nel corso degli anni è stato sì adeguato alle esigenze di un liceo, quale l’Oriani, caratterizzato da un’offerta articolata e variegata, realmente rispondente alle istanze formative dell’utenza (si pensi alla realizzazione dei laboratori linguistico-multimediale, di fisica, di scienze, ottenuti grazie a una lungimirante pianificazione, da parte del Collegio Docenti, di Progetti PON, POR e FESR), ma che, nello stesso tempo, ha rivelato i suoi limiti, riconducibili, principalmente, all’incapacità di assicurare spazi sufficienti agli studenti e alle loro attività didattiche.
La struttura, in particolare, manca di un auditorium in cui poter svolgere i lavori del Collegio Docenti (ricordiamo che il Liceo “Oriani” è sede centrale di un Istituto di Istruzione Superiore, l’“Oriani-Tandoi”, che conta ben oltre i cento docenti), le assemblee di istituto e le numerose iniziative culturali previste dal Piano dell’Offerta Formativa quali, ad esempio, la Settimana della Cultura o la Notte Nazionale del Liceo Classico, gli incontri con autori e le conferenze con esperti di chiara fama. L’Agorà “Felice Tarantini”, nella quale ad oggi si realizzano le su elencate attività, risulta un ambiente evidentemente inadeguato.
All’ “Oriani” occorre, inoltre, uno spazio in cui ospitare la Biblioteca di Istituto che vanta un ricco e prestigioso patrimonio librario ed è in fase di ulteriore implementazione e di digitalizzazione.
Non solo… l’Istituto è da sempre in sofferenza per la carenza di aule per la normale attività didattica! È per questa ragione che negli ultimi vent’anni si è profilata la necessità di individuare una sede succursale che ospitasse alcune classi dell’Oriani: prima dall’a.s.2007-2008 presso l’ex convento dei Padri Redentoristi di San Gerardo, poi dall’a.s.2021-22 presso l’edificio proprietà di un privato, sito in via S. Elia.
Tale soluzione, oltre a determinare un inutile e incomprensibile dispendio di denaro pubblico, comporta un enorme disagio per gli studenti frequentanti la sede succursale, i quali, a titolo esemplificativo, non solo per le Scienze Motorie ma anche per le attività laboratoriali di chimica, di scienze, di inglese e di comunicazione devono spostarsi presso la sede centrale perdendo minuti preziosi di lezione.
A fronte di tutto questo, la Comunità tutta dell’Oriani chiede, ancora una volta, all’Ente competente di adempiere con celerità e urgenza agli impegni presi mostrando il rispetto dovuto a un polo di formazione di eccellenza, come attestano i lusinghieri risultati degli studenti di questo liceo confermati, tra gli altri, dalle rilevazioni dell’Istituto Nazionale di Valutazione e dalle indagini di Eduscopio.

 

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A Corato si inaugura lo sportello di Porta Futuro https://ilquartopotere.it/comunicazioni/a-corato-si-inaugura-lo-sportello-di-porta-futuro/ https://ilquartopotere.it/comunicazioni/a-corato-si-inaugura-lo-sportello-di-porta-futuro/#respond Thu, 13 Apr 2023 05:44:13 +0000 https://ilquartopotere.it/?p=24944 Il Job Centre già sperimentato con successo nel capoluogo pugliese. Un nuovo spazio interamente dedicato al mondo del lavoro, all’incontro tra domanda e offerta, all’interazione tra cittadini e aziende, alla formazione e alla creazione d’impresa, s’inaugura il prossimo 14 aprile 2023 alle ore 18:00, a Corato, lo sportello di Porta Futuro Area Metropolitana di Bari […]

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Il Job Centre già sperimentato con successo nel capoluogo pugliese.

Un nuovo spazio interamente dedicato al mondo del lavoro, all’incontro tra domanda e offerta, all’interazione tra cittadini e aziende, alla formazione e alla creazione d’impresa, s’inaugura il prossimo 14 aprile 2023 alle ore 18:00, a Corato, lo sportello di Porta Futuro Area Metropolitana di Bari in Viale Ettore Fieramosca, 169.
All’evento parteciperà il Sindaco di Corato Corrado Nicola De Benedittis, l’Assessora alle Politiche Giovanili Luisa Addario, la presidente della Cooperativa Eco Service, aggiudicataria del servizio, Barbara Graziani e il Delegato alla Pianificazione Strategica della Città Metropolitana di Bari, Michele Abbaticchio
Porta Futuro Area Metropolitana di Bari è il network di job centre esteso nei Comuni del territorio metropolitano. Un progetto nato dall’esperienza di Porta Futuro Bari – job centre promosso e gestito dal Comune di Bari, attivo dal 2015 – interamente dedicato al mondo del lavoro e alla promozione di attività rivolte a cittadini e aziende.
La sede di Corato è parte di Porta Futuro Area Metropolitana di Bari, il network immaginato per connettere in modo trasversale Enti, cittadini e imprese avente l’obiettivo di mobilitare risorse, informazioni, competenze e opportunità al servizio dell’autonomia, dell’innovazione sociale e dello sviluppo locale.
L’inaugurazione del nuovo sportello sarà l’occasione per conoscere i servizi previsti per cittadini e aziende e le modalità di accesso agli stessi.
“Da Corato si continua ad andare via, alla ricerca di un lavoro. L’inaugurazione di porta Futuro vuole essere una prima risposta strutturale che questa amministrazione vuole dare alla città e, in particolare, al mondo giovanile, al fine di favorire una maggiore accessibilità al mondo produttivo locale di Corato e oltre.
Abbiamo salvato un finanziamento che era finito su un binario morto. Invece, adesso, si inaugura una realtà importante per tutto il Nord Barese che punta su accompagnamento al lavoro, formazione e ascolto del mondo giovanile. Ringrazio per il complesso lavoro svolto l’Assessora alle Politiche Giovanili, Luisa Addario, il Dirigente Giuseppe Sciscioli e gli uffici del Comune di Corato. Come promesso, l’immobile dell’ex Imbriani torna al mondo giovanile ristrutturato e riorganizzato in modo tale da essere funzionale ai requisiti richiesti dal progetto Porta Futuro.” Ha affermato il Sindaco di Corato, Corrado De Benedittis
“Tante potrebbero essere le parole da spendere su questa inaugurazione che è il risultato di una faticosa salita, affrontata con serietà e con ottimismo insieme a una squadra affiatata con la quale oggi restituisco questo immobile alla Città. Esso sarà luogo di servizio e di incontro per l’intera comunità coratina e, in particolare, per quella giovanile cui va il mio incoraggiamento a guardare al futuro con occhi limpidi e fiduciosi.” Ha dichiarato Luisa Addario, Assessora alle Politiche Giovanili del Comune di Corato.

Informazioni: corato@portafuturobari.it
Giorni e orari di apertura: lunedì, mercoledì, giovedì, venerdì dalle 9:00 alle 14:00; martedì e giovedì dalle 09:00 alle 17:00
Facebook: https://www.facebook.com/PortaFuturoAreaMetropolitanadiBariCorato
Linkedin: https://www.linkedin.com/company/porta-futuro-area-metropolitana-di-bari-corato

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