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Le scuole Oriani-Tandoi, la storia continua

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Di Vincenzo Petrone “libero pensatore”

Dopo tante opinioni riscontrate sui media, tutte rispettabili, ritengo necessario dire
anch’io qualcosa sulla intervista dell’ing. Bronzini, responsabile per l’edilizia scolastica della Città Metropolitana (C.M.).
In primis evidenzio che la mozione chiedeva semplicemente l’interfaccia con la Città
Metropolitana (C.M.) onde vagliare la possibilità della scissione dei due interventi,
rispettivamente ampliamento Liceo e nuovo IPC
L’ing. Bronzini in riscontro alla domanda della giornalista circa la possibile suscettibilità verso l’interpello di possibile scissione degli interventi, ha precisato che la C.M. ha già posto in essere la procedura di scissione degli interventi e che per il liceo è in dirittura d’arrivo il relativo incarico di progettazione, dal momento che nel bilancio della C.M. è inserito il relativo capitolo di spesa e che solo con i primi di agosto si procederà.
Di contro ha escluso l’offesa verso se stesso o meglio verso l’istituzione C.M., solo che occorreva chiedere direttamente a lui la possibilità di scindere i due interventi senza necessità di ricorrere alla mozione. Ma l’ing. Bronzini non ha ben spiegato chi doveva porre la domanda senza ricorrere alla mozione, se direttamente la consigliera o, come prassi istituzionale vuole, il Sindaco.
Dallo svolgimento delle vicende nascono comunque due considerazioni che derivano
dall’intervento del Sindaco in Consiglio Comunale:
a) Il Sindaco sapeva che la Città Metropolitana aveva autonomanete deciso di scindere le due progettazioni, rispettivamente ampliamento Liceo e nuovo IPC ?
b) Il Sindaco non sapeva di questa iniziativa presa autonomamente dalla C.M.?
In entrambi i casi il Sindaco, nell’intervento in Consiglio Comunale, ha sbagliato.
Infatti se sapeva vuol dire che non ha detto la verità in Consiglio Comunale.
Se invece non sapeva ha comunque sbagliato.
Infatti dal momento che era a conoscenza della mozione dai primi di luglio per la
precisione dal 7 luglio, era sufficiente telefonare a Bronzini e lo stesso gli avrebbe riferito che si stava attivando già nel senso di separare la questione liceo dall’altra. Di conseguenza in consiglio comunale avrebbe potuto capovolgere la situazione, dicendo alla D’Introno che era arrivata tardi e i giochi erano già fatti. Invece dicendo che non voleva creare offesa/risentimento nel confronti della C.M. ha mostrato semplicemente sudditanza nei confronti del Bronzini ed arroganza nei confronti della consigliera.
Infatti in riscontro all’istanza/mozione della consigliera, il Sindaco con la sua oratoria,
che gli va riconosciuta, ci ha deliziato di una “minuziosa descrizione e quasi didascalica ricostruzione” della vicenda Liceo estesa ad un arco temporale di 43 anni in cui tutti i signori che l’hanno preceduto non hanno fatto niente e che solo grazie alla sua Amministrazione, viaggiando alla “velocità della luce” (!) e “senza la necessità di battere i pugni”, è in prossimità di risolvere entrambe ed inseparabili problematiche senza rischi di compromettere le buone relazionii con la Città Metropolitana e quindi la perdita del finanziamento.

Ma al di là dell’autocelebrazione mi chiedo, con Di Pietro, tutto questo eloquire che
“c’azzeccava” con la mozione?
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Ma al di là di questo mi piace evidenziare, in quanto nessuno dei partecipanti al dibattito l’ha considerato, che il Bronzini, atteso che era a conoscenza del “qui pro quo” di cui al Consiglio Comunale del 21-07-2023 e quindi anche con molta probabilità del mio articolo con cui lo tiravo in ballo circa la procedura da seguire di acquisizione dei 30.000 mq per l’IPC, ha voluto precisare una cosa, ripeto che è sfuggita ai più, ossia il fatto che i compiti spettanti ai due enti, Città Metropolitana e Comune, sono completamente separati nel senso che alla C.M. spetta la progettazione, l’appalto ecc. mentre al Comune spetta l’acquisizione delle aeree per la realizzazione dell’IPC sui cui modi per l’acquisizione delle stesse la C.M. non entra nel merito ossia si è chiamato fuori anche dall’invito da me invocato di avere un incontro pubblico anche in sua presenza.
Questo al Sindaco deve essere chiaro ed è questo il tema estremamente importante che ho voluto evidenziare e ribadire nel mio articolo del 25 c.m..

Nota di redazione

Ci scusiamo con i lettori e con l’autore dell’articolo per la mancata pubblicazione, in prima battuta, della seconda parte dell’articolo dovuto ad un errore di copia e incolla che la redazione ha  provveduto a rimediare.

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