Rappresentazione Archivi - Il Quarto Potere https://ilquartopotere.it/tag/rappresentazione/ Le notizie sotto un'altra luce Sun, 02 Feb 2025 06:32:43 +0000 it-IT hourly 1 https://wordpress.org/?v=6.8.1 https://ilquartopotere.it/wp-content/uploads/2018/12/cropped-icona_512-32x32.png Rappresentazione Archivi - Il Quarto Potere https://ilquartopotere.it/tag/rappresentazione/ 32 32 Liceo Oriani in scena con il teatro greco sempre attuale https://ilquartopotere.it/scuola/liceo-oriani-in-scena-con-il-teatro-greco-sempre-attuale/ https://ilquartopotere.it/scuola/liceo-oriani-in-scena-con-il-teatro-greco-sempre-attuale/#respond Sat, 01 Feb 2025 19:31:59 +0000 https://ilquartopotere.it/?p=35874 “Molte meraviglie vi sono al mondo, nessuna meraviglia è pari all’uomo...” Comincia con queste parole il primo intervento del Coro dell’Antigone di Sofocle, che gli alunni del Liceo Classico Oriani hanno messo in scena, presso il Teatro comunale di Corato, il 29 gennaio u.s. La storia è nota a molti: Antigone è una delle figlie […]

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Molte meraviglie vi sono al mondo,

nessuna meraviglia è pari all’uomo...”

Comincia con queste parole il primo intervento del Coro dell’Antigone di Sofocle, che gli alunni del Liceo Classico Oriani hanno messo in scena, presso il Teatro comunale di Corato, il 29 gennaio u.s.

La storia è nota a molti: Antigone è una delle figlie di Edipo, che decide, da sola, contro la legge imposta dal re Creonte, contro tutti, di seppellire il fratello Polinice, morto combattendo contro suo fratello Eteocle e la sua città, Tebe.

Antigone trasgredisce le leggi degli uomini, il Nomos, per obbedire alle leggi non scritte degli dei, all’ Ethos, a ciò che è ìnsito nel cuore di ogni uomo,cioè il rispetto dei legami di sangue, che impongono di onorare i morti, a qualunque “schieramento” appartengano e a qualunque prezzo.

Antigone sarà condannata a morte da suo zio, il re Creonte, morirà sepolta viva in una caverna, perché la legge della città, da Creonte rappresentata, va rispettata.

E nello scontro tra legge e cuore, tra potere e famiglia, tra Bene e Male, si sono alternati i vari personaggi. Essi, insieme al Coro, hanno dato corpo ad uno spettacolo che, nel matinée, ha tenuto inchiodati alla poltrona in religioso silenzio, gli alunni delle classi terze degli istituti secondari di primo grado di Corato.

Come da tradizione, infatti, anche quest’anno, i ragazzi del biennio del liceo classico Oriani con 17 ragazzi delle classi terze delle scuole secondarie di primo grado di Corato hanno messo in scena un prequel semiserio dal titolo “Edipo accorato” (v. Edipo a Colono), che in maniera leggera, ma accurata e precisa, ha guidato i ragazzi più piccoli nella conoscenza del mondo antico, del mito greco, in modo originale, laboratoriale, provando anche a fugare dubbi e timori circa le scelte scolastiche future.

Al DS, prof. Francesco Catalano, il sincero ringraziamento della comunità scolastica perché supporta sempre i suoi alunni e i docenti nella realizzazione di esperienze significative, mai banali, sempre coinvolgenti.

Al termine dello spettacolo serale che ha visto il sold out in ogni ordine di posti, egli ha ricordato ai presenti l’imperdibile ed ultimo OPEN DAY previsto per DOMENICA 2 FEBBRAIO alle ore 11,00 , arricchito da performance e laboratorî interattivi con docenti e studenti.

“Vi aspettiamo numerosi come sempre, sicuri che l’offerta formativa del Liceo Classico e delle Scienze Umane ORIANI (articolata nei suoi diversi indirizzi, potenziati nelle materie scientifiche, nelle lingue, nel diritto e nella comunicazione) offra un volano significativo per le nuove generazioni, desiderose di radici solide e altresì di discipline e tecnologie all’avanguardia!!!

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Il Teatro delle Molliche porta in scena “Giusta. Storia di una donna crepata di lavoro nei campi” https://ilquartopotere.it/appuntamenti/il-teatro-delle-molliche-porta-in-scena-giusta-storia-di-una-donna-crepata-di-lavoro-nei-campi/ https://ilquartopotere.it/appuntamenti/il-teatro-delle-molliche-porta-in-scena-giusta-storia-di-una-donna-crepata-di-lavoro-nei-campi/#respond Thu, 07 Sep 2023 05:51:59 +0000 https://ilquartopotere.it/?p=27576 Il giorno 12 settembre alle ore 20.45 presso il chiostro del Palazzo di Città, il Teatro delle Molliche nell’ambito del cartellone delle manifestazioni promosse dall’Amministrazione comunale “Sei la mia città”, presenta in debutto nazionale lo spettacolo teatrale “Giusta. Storia di una donna crepata di lavoro nei campi” scritto, diretto e interpretato da Francesco Martinelli con […]

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Il giorno 12 settembre alle ore 20.45 presso il chiostro del Palazzo di Città, il Teatro delle Molliche nell’ambito del cartellone delle manifestazioni promosse dall’Amministrazione comunale “Sei la mia città”, presenta in debutto nazionale lo spettacolo teatrale “Giusta. Storia di una donna crepata di lavoro nei campi” scritto, diretto e interpretato da Francesco Martinelli con le musiche di Spiff Onyuku.

L’evento, patrocinato del Comune di Corato e dall’Ufficio Diocesano per il Lavoro e i Problemi Sociali dell’Arcidiocesi Trani-Barletta-Bisceglie, è sostenuto da Granoro.

È uno spettacolo che racconta una storia in modo visionario, richiamando l’attenzione verso un microcosmo popolato da lavoratori con pochi diritti che lavorano illegalmente, a volte in condizioni disumane. L’intento non è quello di portare all’attenzione fatti di cronaca, ma cercare di comprendere cosa accade quando rimaniamo indifferenti, quando arriviamo troppo tardi poiché tutto quello che potevamo evitare è già accaduto. Giusta è una donna che muore mentre lavora nei campi in un caldo giorno d’estate; rappresenta le donne che devono affrontare immensi sacrifici, che subiscono violenze per poter lavorare, che nonostante la difficile condizione del lavoro femminile devono resistere fin all’ultimo palpito del loro cuore. Nelle campagne donne italiane ed extracomunitarie subiscono forme di schiavitù pur di sopravvivere. Il fenomeno del caporalato è così evidente come viene affermato dalla Commissione parlamentare d’inchiesta per cui è stata approvata la Legge 199/2016. Il caporalato esiste ed è una piaga difficile da eliminare; ognuno si deve sentire coinvolto e responsabile, tutti dobbiamo sentire in coscienza di non aver fatto il possibile. Il progetto drammaturgico mette in evidenza una sensibilità verso il problema aderendo alle parole di Sandro Pertini: ”Non può esservi vera libertà senza giustizia sociale e non si avrà mai vera giustizia sociale senza libertà.”

 

 

 

 

 

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Stagione teatrale per ragazzi, dieci spettacoli e una mascotte: ecco il cartellone https://ilquartopotere.it/cultura/teatro/stagione-teatrale-per-ragazzi-dieci-spettacoli-e-una-mascotte-ecco-il-cartellone/ https://ilquartopotere.it/cultura/teatro/stagione-teatrale-per-ragazzi-dieci-spettacoli-e-una-mascotte-ecco-il-cartellone/#respond Tue, 03 Jan 2023 18:31:54 +0000 https://ilquartopotere.it/?p=23012 La stagione di Teatro ragazzi che sarà ospitata anche quest’anno all’interno del Teatro Comunale, prende il volo il prossimo 7 gennaio Questa mattina, nella buvette del Teatro Comunale di Corato, alla presenza del sindaco De Benedittis, dell’assessore alle Politiche Educative e Culturali Beniamino Marcone, delle attrici Claudia Lerro e Patrizia Labianca e di Adriana Marchitelli, […]

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La stagione di Teatro ragazzi che sarà ospitata anche quest’anno all’interno del Teatro Comunale, prende il volo il prossimo 7 gennaio

Corina, la mascotte che accompagnerà i più piccoli alla scoperta della magia del teatro
Questa mattina, nella buvette del Teatro Comunale di Corato, alla presenza del sindaco De Benedittis, dell’assessore alle Politiche Educative e Culturali Beniamino Marcone, delle attrici Claudia Lerro e Patrizia Labianca e di Adriana Marchitelli, referente dell’Ufficio Programmazione Teatro Ragazzi del Teatro Pubblico Pugliese, si è tenuta la conferenza stampa relativa alle novità della Stagione di Teatro Ragazzi, La scena dei ragazzi 2022/2023, dal titolo “Oltre i confini”, pensata appositamente per la scuola e per la famiglia con ben 10 appuntamenti in calendario.
Nel corso della conferenza stampa è stata presentata Corina, una simpatica collegiale nata dal cuore dello stemma della nostra città: è la prima mascotte del Teatro Comunale di Corato e anche la prima dei teatri di Puglia, “padrona di casa” di tutti i piccoli ospiti del teatro

L’intero progetto, nato dalla proficua collaborazione tra il Teatro Pubblico Pugliese e l’assessorato alle Politiche Educative e Culturali,  curato da Patrizia Labianca e Claudia Lerro, si inserisce in una cornice più ampia che favorisce la formazione di un pubblico giovane e la costruzione di una comunità che riconosca sempre di più il teatro come la propria Casa.
Un cartellone ricco, di qualità, multisfaccettato, denso di laboratori teatrali, incontri, spettacoli in matinée per le scuole e in pomeridiana per tutta la famiglia. Questa edizione della rassegna “La Scena dei ragazzi” segna un risultato davvero apprezzabile per la città di Corato, che destina ai più giovani, e ovviamente ai loro familiari di tutte le età, un’offerta culturale interessante e stimolante. È questo l’esito di una proficua collaborazione sinergica tra il Comune, e in particolare l’assessore alla Cultura Beniamino Marcone, che ha profondamente voluto e creduto in questo progetto, gli operatori teatrali del territorio e il Teatro Pubblico Pugliese. Un grazie va soprattutto a Claudia Lerro e Patrizia Labianca, che stanno lavorando attivamente affinché il pubblico scolastico e quello delle famiglie siano pienamente coinvolti e possano partecipare numerosi alle attività previste. L’auspicio è che questa programmazione non soltanto sia gradita al pubblico e che quanti più cittadini possibile possano beneficiarne (il prezzo dei biglietti, grazie all’intervento del Comune, è del tutto accessibile) ma che rappresenti anche un’occasione di riflessione, confronto e condivisione di emozioni. Sia per i ragazzi coinvolti attraverso le scuole, che per le differenti (non solo anagraficamente) generazioni a cui sono rivolte le rappresentazioni pomeridiane” ha dichiarato Adriana Marchitelli, referente dell’Ufficio Programmazione Teatro Ragazzi del Teatro Pubblico Pugliese, durante l’incontro con la stampa per presentare il cartellone.
“Crediamo e investiamo nel futuro. Lo facciamo con una stagione ragazzi ricca, fatta di un cartellone con proposte di qualità e con ben dieci appuntamenti. Strutturiamo per la prima volta un cartellone esclusivamente dedicato ai matinèe e accompagniamo l’attività con appuntamenti laboratoriali. Insomma una vera e propria stagione teatrale dedicata ai ragazzi e alle famiglie. Con questa stagione, grazie alla sinergia con il Teatro Pubblico Pugliese e all’esperienza e professionalità di Claudia Lerro e Patrizia Labianca formiamo il pubblico del futuro, spettatori consapevoli che ci aiuteranno a far crescere ancora il livello della nostra offerta culturale” ha aggiunto Beniamino Marcone, assessore alle Politiche Educative e Culturali del Comune di Corato.
“Si sta andando nella direzione auspicata, così come avevamo detto. Il Teatro Comunale sta diventando una fucina culturale, aperto alla città, orientato a coinvolgere tutte le fasce della popolazione con una particolare attenzione al mondo giovanile. Non più soltanto, quindi, un luogo in cui si susseguono spettacoli, ma una realtà formativa e di elaborazione culturale.” ha affermato Corrado De Benedittis, sindaco del Comune di Corato.

Nel solco di questi obiettivi nasce oggi, 3 gennaio 2023, Corina, una simpatica collegiale nata dal cuore dello stemma della nostra città: è la prima mascotte del Teatro Comunale di Corato e anche la prima dei teatri di Puglia, “padrona di casa” di tutti i piccoli ospiti del teatro.
“L’idea – spiegano Patrizia Labianca e Claudia Lerroparte dalla volontà di fare del teatro non solo un luogo di riferimento e di ritrovo di tutte le famiglie, ma anche una culla della meraviglia dello sguardo bambino. Creare un personaggio, riconoscibile dai bambini, che li possa attendere, accogliere e festeggiare a teatro è un modo per avvicinare il teatro alla città. Corina girerà per le strade del paese, entrerà nelle aule delle scuole di Corato, sarà la custode di tutte le storie magiche che prenderanno vita nel teatro comunale”.
Per darle forma le due ideatrici hanno coinvolto un’altra eccellenza del territorio coratino: Mario Gabriele, illustratore e fumettista, tra le altre cose, per la Walt Disney. Le lunghe chiacchierate con lui su Corato, sul suo stemma, sul teatro, hanno portato alla nascita di una figura bambina dallo sguardo vispo. Un’allieva come sono tutti i bambini e come siamo anche noi “grandi” quando abbiamo un atteggiamento aperto alla vita, mai sazio di conoscenza. Il costume è stato invece realizzato da Vittoria Coppolecchia, costumista di fama nazionale per opere liriche e set cinematografici. L’incontro di più professionalità, come sempre è nell’arte, ha portato alla nascita di Corina, per come la conoscerete oggi. Corina è “tutta cuore”, purtroppo o per fortuna, sognatrice, magica, un po’ maldestra e birbante ma super determinata a difendere i valori del rispetto, della libertà e dell’amore. È in cerca di un Maestro autorevole che l’accompagni sul sentiero della conoscenza…e chissà che non lo trovi in Teatro durante la stagione dei ragazzi, con gran sorpresa e stupore di tutti…

Per conoscere Corina dal vivo dunque l’appuntamento è con il primo spettacolo della rassegna di teatro ragazzi che si terrà il prossimo 7 gennaio alle ore 18 al Teatro Comunale. Sul palco ci sarà “The Wolf – Cappuccetto Rosso” della Compagnia La luna nel Letto, ispirato alla nota favola.
L’appuntamento per il primo matinée è invece per il 26 gennaio con “La Guerra dei Grandi” della Compagnia Teatrificio 22, per cui ci sono già più di mille studenti prenotati. Per questo spettacolo, come per tutti gli altri presenti nella proposta di teatro-scuola, sono pensati anche dei focus di approfondimento e di preparazione alla visione dedicati a tutti gli studenti partecipanti, a cura delle stesse Patrizia Labianca e Claudia Lerro.
“Siamo felicissime della risposta che la città sta dando alla nostra idea di cura e rivoluzione dal basso, ovvero della formazione del bambino e della protezione e cura del suo mondo. Le scuole, che ringraziamo per l’entusiasmo con cui ci hanno accolte, hanno risposto in massa alla nostra proposta. Dopo anni di semina sul nostro territorio, stiamo raccogliendo frutti meravigliosi che sono solo l’inizio di un viaggio senza fine che porta al centro i più piccoli – aggiungono Lerro e Labianca -. Siamo fermamente convinte che nei cuori dei bambini risieda la speranza di un vero cambiamento. Corina non sarà altro che la voce e le orecchie del loro meraviglioso cuore. Tutto questo non sarebbe stato possibile senza le altre due parti di dialogo: l’Amministrazione Comunale di Corato e il Teatro Pubblico Pugliese, perfettamente in linea con la nostra idea.”

Ad interpretare Corina, l’attrice coratina Lorena Farucci.
Ecco la sua carta d’identità:

Nome: Corina
Cognome:Accorà
Data di nascita: 3 Gennaio 2023
Luogo di nascita: Sulle tavole del palco di Corato
Provincia: oltre i confini
Residente in Piazza Marconi presso Teatro Comunale di Corato
Altezza: poco più su
Peso: Quello delle idee
Segni particolari: Accorata
Motto: Che col-po al cuo-re!
Segno zodiacale: Acquario con Venere innamorata
Codice fiscale: corsinelabedoli2023

Corina vi aspetta a teatro il 7 gennaio! Non mancate!

CARTELLONE La Scena dei ragazzi 2022/23 Spettacoli per Famiglie:

7 gennaio 2023
Compagnia la luna nel letto / Ass. culturale tra il dire e il fare
THE WOLF – CAPPUCCETTO ROSSO
con i danzatori della Compagnia EleinaD Claudia Cavalli, Erica Di Carlo, Francesco Lacatena, Marco Curci, Roberto Vitelli
coreografie Vito Cassano
drammaturgia, regia, scene e luci MICHELANGELO CAMPANALE

Un lupo si prepara a cacciare. Qualsiasi animale del bosco, può andar bene; l’importante è placare la fame. Ma la sua preda preferita è Cappuccetto Rosso.
Come in un sogno ricorrente o in una visione, cura ogni dettaglio della sua cattura: un sentiero di fiori meravigliosi è l’inganno perfetto. Questo però gli costerà la vita. Così è scritto, da sempre. In questo show che chiamiamo vita, egli non è soltanto un lupo, ma IL LUPO, che non vince… ma non muore mai.

22 gennaio 2023
Teatri di Bari | Progetto Senza Piume
AHIA!
con Lucia Zotti/Monica Contini e Raffaele Scarimboli
pupazzi Raffaele Scarimboli
drammaturgia e regia DAMIANO NIRCHIO

Lassù… O laggiù… Insomma, in quel luogo dove le anime si preparano a nascere per la prima o per l’ennesima volta, c’è un problema: una piccola anima proprio non ne vuole sapere di venire al mondo. L’Ufficio Nascite e il Signor Direttore le hanno provate tutte per convincerla, ma niente! Possibile? Tutti fanno la fila, si danno dei gran spintoni pur di vedere com’è fatta la Vita… e lei invece proprio non ne vuole sapere. Una donna anziana che racconta dell’essere bambini, della paura del Dolore e delle piccole e grandi difficoltà: la fatica, la delusione, la paura di non farcela, la malattia. E di quel rifiuto, dei piccoli come dei grandi, di affrontare e attraversare tutto ciò che non è piacevole, facile, immediatamente ottenibile, faticoso. Ma soprattutto per raccontare la gioia della Vita. E scoprire che forse, proprio come nelle fiabe, senza quegli scomodi “Ahia!” non si può costruire nessuna felicità.

5 febbraio 2023
Kuziba
NEL CASTELLO DI BARBABLÙ
con Livio Berardi, Rossana Farinati, Annabella Tedone
video animazioni Beatrice Mazzone
disegno luci Tea Primiterra
scene Bruno Soriato
regia e drammaturgia RAFFAELLA GIANCIPOLI

Dentro questa storia c’è un castello, dentro al castello c’è un uomo dalla lunga barba blu, e poi ci sono una giovane sposa, una sorella, una madre, due fratelli e un labirinto di corridoi, porte e scale tutto da scoprire. Dentro questa storia ci sono i giochi che si fanno al buio, i segreti sotto i tavoli, i divieti che i genitori impongono ai figli e c’è una piccola chiave che apre la porta di una stanza proibita. Proibita fino a quando lei, la giovane sposa di Barbablù, non decide di ascoltare il suo istinto e aprirla. E dietro questa porta troverà… Nel castello di Barbablù è un viaggio avventuroso dentro ciò che non conosciamo ancora di noi e del mondo che ci circonda, è un percorso dentro la curiosità che ci permette di sfidare le nostre paure e che ci racconta di come a volte la disobbedienza può essere un passaggio importante per diventare grandi.

19 marzo 2023
Principio Attivo Teatro
SAPIENS
di Valentina Diana
con Dario Cadei, Silvia Lodi, Otto Marco Mercante, Cristina Mileti, Francesca Randazzo, Giuseppe Semeraro
regia Giuseppe Semeraro
sostegno alla produzione La Baracca Testoni Ragazzi e ATGTP Teatro Pirata

È ormai provato che nel nostro codice genetico abbiamo una piccola percentuale di codice genetico dei Neanderthal. Cosa accadde allora quando le due diverse specie di Sapiens e Neanderthal si incontrarono? Perché i Neanderthal si estinsero? Siamo partiti da queste semplici ma enormi domande per raccontare una storia d’amore tra l’ultimo dei Neanderthal e una giovane Sapiens. Lo spettacolo ci porta indietro nel tempo cogliendo in questa storia l’archetipo dell’incontro con il diverso e l’altro. Sapiens si muove dentro una costruzione drammaturgica affine, per i suoi conflitti drammatici, all’archetipo dell’amore contrastato reso celebre nel Romeo e Giulietta. Una vera e propria storia d’amore, la più antica, raccontata con il linguaggio del teatro fisico, della danza, delle ombre e della pittura dal vivo. Una storia antichissima capace di farci riflettere sul nostro tempo e forse sul nostro fragile futuro.

2 aprile 2023
Burambò
ESTERINA CENTOVESTITI
di e con Daria Paoletta
luci, scena, regia ENRICO MESSINA

con il sostegno di Giallomare Minimal Teatro

In V elementare Lucia è alle prese con l’incontro con una nuova compagna di classe cui, per condizione economica ed estrazione sociale, sembra negata la possibilità di scegliere la propria vita e che, come sempre accade nelle dinamiche infantili ed adolescenziali, viene per questo emarginata e schernita. Esterina ha sempre il colletto del grembiule stropicciato e indossa sempre gli stessi pantaloni, eppure racconta di avere 100 vestiti nell’armadio…

 

 

 

 

 

 

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Spettacolo natalizio o rito esoterico? La testimonianza di una mamma sulla “Cattedrale Vivente” di Verso Sud https://ilquartopotere.it/news/cronaca/spettacolo-natalizio-o-rito-esoterico-la-testimonianza-di-una-mamma-sulla-cattedrale-vivente-di-verso-sud/ https://ilquartopotere.it/news/cronaca/spettacolo-natalizio-o-rito-esoterico-la-testimonianza-di-una-mamma-sulla-cattedrale-vivente-di-verso-sud/#respond Sat, 24 Dec 2022 14:23:13 +0000 https://ilquartopotere.it/?p=22891 Alla luce delle proteste dei genitori e della ferma presa di distanza dell’istituto Fornelli – si auspicherebbe – senza celarsi dietro il solito collaudato vittimismo e la sempreverde accusa di “strumentalizzazioni”, che l’Amministrazione e in particolar modo, l’assessore Beniamino Marcone fornisse spiegazioni dettagliate anziché uno striminzito e sterile post, poiché la responsabilità politica è inevitabile […]

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Alla luce delle proteste dei genitori e della ferma presa di distanza dell’istituto Fornelli – si auspicherebbe – senza celarsi dietro il solito collaudato vittimismo e la sempreverde accusa di “strumentalizzazioni”, che l’Amministrazione e in particolar modo, l’assessore Beniamino Marcone fornisse spiegazioni dettagliate anziché uno striminzito e sterile post, poiché la responsabilità politica è inevitabile e incontrovertibile. 

Alla vigilia delle festività, il torpore cittadino, è stato scosso da un accadimento che ha destato scalpore e di cui si parla sia in paese sia sui social. L’evento a cui ci riferiamo, è “Cattedrale Vivente”, di e con Roberto Corradino facente parte del progetto Verso Sud Ecosistema Culturale, curato dall’associazione Lavorare Stanca, andato in scena, mercoledì 21, presso la Cantina Sociale Terra Maiorum a conclusione di un laboratorio a cui hanno collaborato il Liceo Artistico Federico II, la scuola Primaria N. Fornelli e TeatriDi.versi , così come annunciato sulla pagina Facebook Verso Sud, anche se poi in realtà lo spettacolo ha visto protagonisti i soli bambini del Fornelli, registrando l’assenza dei liceali, di cui non si conoscono le motivazioni.
Al netto di questa precisazione, sta di fatto che quella che doveva essere la classica “recita natalizia” si è rivelata essere uno spettacolo “deludente, vergognoso, inquietante e inadeguato per bambini così piccoli”, riportando le impressioni esplicitate da molti genitori letteralmente sconcertati dal contenuto della performance dell’attore, ritenuta al “limite di un rito satanico”, “uno spettacolo macabro che nulla c’entrava con il Natale” tanto da spingere molti di loro a portare via i bambini nel mezzo della rappresentazione.

Sembra palese che qualcosa non abbia funzionato, anche perché a riprova delle giustificate reazioni infuriate dei genitori che hanno chiesto spiegazioni in primis alla scuola, la stessa, all’indomani dell’evento, attraverso una nota a firma del Dirigente Scolastico, Prof.ssa Rosella Lotito, con i docenti delle classi 4^ Sezz. A-B-C-D, oltre a “prendere  le distanze da quanto accaduto”, ha preso atto che “lo spettacolo finale ha assunto connotazioni non facilmente comprensibili dai bambini di quella fascia d’età”, che “la Dirigente e le docenti coinvolte non avevano infatti contezza dell’intero programma della serata, essendo state interessate per tutto il percorso di preparazione dello spettacolo alla semplice performance corale” e che “pertanto i contenuti presentati dall’Associazione Verso Sud durante lo spettacolo sono stati solo frutto dell’iniziativa personale dell’artista e comunque in totale disaccordo con i principi pedagogici e didattico-educativi previsti e perseguiti nel Piano dell’Offerta Formativa e in cui la Scuola Fornelli crede fermamente”.

Secondo la testimonianza che ci ha rilasciato una mamma ancora scossa per la vicenda, apprendiamo che “lo spettacolo altro non è stato che lo specchio di quanto subdorato già nel corso delle prove durate diverse settimane a partire dal canto che stavano imparando i bambini, nello specifico “Fenix di Chris Orange“, decisamente distante dalla nostra cultura, fino ad arrivare al fatto che alcuni partecipavano malvolentieri alle prove destando preoccupazione nei genitori che a riguardo si erano confrontati trovando conferma che non si trattava di un singolo caso, ma dopo averne discusso con le maestre ci siamo fidati di loro e della scuola ritenendolo un luogo sicuro per i nostri figli.”
Effettivamente anche sui social ci sono stati commenti che rispecchiano la testimonianza della nostra mamma. “Strattoni, parolacce, voce alta, bambini che tornavano a casa piangendo. Queste sono state le prove per intere settimane”- scriveva una mamma – e ancora “(…)mia figlia rimproverata e fatta piangere più volte da questo ….. E io che lo giustificavo dicendole che forse non era stata attenta (…) alla fine aveva ragione lei a non essere stata attenta(…).

Tornando allo spettacolo “è lì che poi si sono palesate le perplessità dei più – ci racconta – l’evento iniziò gia in maniera inquietante perche il Corradini passò tra i presenti facendoci respirare uno strano incenso, forse per creare l’atmosfera pensai tra me e me. Dopodiché, iniziò con un monologo lunghissimo. Sembrava un rito satanico: canti strani, invocazioni, contenuti tetri. Invocazioni di Santi, Angelo nero, morte, morte, morte, dovete morire, zombie. Bambini sapete cosa è una fattura? Questo era il calibro delle parole usate dall’attore che per una serie di elementi, anche la scenografia, una montagna con una spada conficcata anziché la classica Capanna, simbolo del nostro Natale, provocò inquietudine tra il folto pubblico di nonni, genitori, zii e amici invitati ad assistere come consuetudine alle rappresentazioni teatrali dei bimbi di una scuola. Sicuramente per l’attore il suo spettacolo sarà pure di elevato valore artistico, alternativo, ma completamente inadeguato e complesso per bambini così piccoli e fuori contesto”, conclude la mamma.

Alla luce delle proteste dei genitori e della ferma presa di distanza dell’istituto Fornelli – si auspicherebbe – senza celarsi dietro il solito collaudato vittimismo e la sempreverde accusa di “strumentalizzazioni”, che l’Amministrazione e in particolar modo, l’assessore Beniamino Marcone (il quale rivestendo la doppia carica assessorile, sia alla cultura che alla pubblica istruzione che in questa vicenda sono oltretutto strettamente correlate, essendo cosicché indubbiamente il più coinvolto) fornisse spiegazioni dettagliate anziché uno striminzito e sterile post, poiché la responsabilità politica è inevitabile e incontrovertibile, soprattutto se si considera che gli eventi di Verso Sud sono inseriti nel cartellone natalizio con tanto di patrocinio del Comune e contributo economico, quindi finanziati con soldi pubblici. Una riflessione critica sulla vicenda, riteniamo che sarebbe veramente utile e doverosa , soprattutto considerato che le “vittime” di questo “fraintendimento” sono bambini a cui è stata lesa la propria sensibilità.

Riportiamo di seguito anche il personale pensiero del Professor Gaetano Bucci, che in diverse occasioni ha già espresso considerazioni approfondite sulle attività culturali non sempre “conformi” del progetto Verso Sud.

SOLIDARIETÀ ALLA COMUNITÀ SCOLASTICA DEL CIRCOLO “FORNELLI” DI CORATO

Avevo già denunciato pubblicamente il modo del tutto inadeguato di un certo gruppo e di sedicenti artisti pagati dal comune di Corato per il tramite dell’associazione Lavorare stanca e del progetto Verso Sud inseriti negli eventi pubblici del cartellone natalizio del Comune di Corato.
Credo da tempo, e lo ribadisco, che Corato stia subendo una vera e propria aggressione ideologica che di cultura non ha niente, e ancora meno di pedagogico. Il tutto in dispregio delle normali pratiche amministrative che in alcuni campi, come appunto quello della cultura, necessitano del massimo coinvolgimento e partecipazione.
Spero e invito tutto il mondo associativo culturale, religioso, giovanile e sportivo, nonché le istituzioni scolastiche ed educative a prendere le distanze da questo modo di fare del Comune, che è moralmente ed eticamente in contrasto con i contenuti, i metodi e le finalità proposti ed accettati da tutta la comunità.
Ciò, ovviamente, non per deprimere le libertà di pensiero, di parola e di espressione di nessuno, men che meno degli artisti, ma perché tali libertà non siano utilizzate a detrimento della comunità, e in particolare delle fasce sociali particolarmente sensibili, come i bambini, come è accaduto nel corso dell’evento svoltosi presso Terra Maiorum.
Esprimo quindi personalmente la massima solidarietà alla Comunità scolastica del circolo Fornelli di Corato, con l’augurio che certe “cadute” non abbiano più a verificarsi.
Invito, infine, il Comune di Corato a valutare se ci siano ancora le condizioni per proseguire nel programma degli eventi natalizi proposto dalla associazione in oggetto.”

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