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Spettacolo natalizio o rito esoterico? La testimonianza di una mamma sulla “Cattedrale Vivente” di Verso Sud

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Alla luce delle proteste dei genitori e della ferma presa di distanza dell’istituto Fornelli – si auspicherebbe – senza celarsi dietro il solito collaudato vittimismo e la sempreverde accusa di “strumentalizzazioni”, che l’Amministrazione e in particolar modo, l’assessore Beniamino Marcone fornisse spiegazioni dettagliate anziché uno striminzito e sterile post, poiché la responsabilità politica è inevitabile e incontrovertibile. 

Alla vigilia delle festività, il torpore cittadino, è stato scosso da un accadimento che ha destato scalpore e di cui si parla sia in paese sia sui social. L’evento a cui ci riferiamo, è “Cattedrale Vivente”, di e con Roberto Corradino facente parte del progetto Verso Sud Ecosistema Culturale, curato dall’associazione Lavorare Stanca, andato in scena, mercoledì 21, presso la Cantina Sociale Terra Maiorum a conclusione di un laboratorio a cui hanno collaborato il Liceo Artistico Federico II, la scuola Primaria N. Fornelli e TeatriDi.versi , così come annunciato sulla pagina Facebook Verso Sud, anche se poi in realtà lo spettacolo ha visto protagonisti i soli bambini del Fornelli, registrando l’assenza dei liceali, di cui non si conoscono le motivazioni.
Al netto di questa precisazione, sta di fatto che quella che doveva essere la classica “recita natalizia” si è rivelata essere uno spettacolo “deludente, vergognoso, inquietante e inadeguato per bambini così piccoli”, riportando le impressioni esplicitate da molti genitori letteralmente sconcertati dal contenuto della performance dell’attore, ritenuta al “limite di un rito satanico”, “uno spettacolo macabro che nulla c’entrava con il Natale” tanto da spingere molti di loro a portare via i bambini nel mezzo della rappresentazione.

Sembra palese che qualcosa non abbia funzionato, anche perché a riprova delle giustificate reazioni infuriate dei genitori che hanno chiesto spiegazioni in primis alla scuola, la stessa, all’indomani dell’evento, attraverso una nota a firma del Dirigente Scolastico, Prof.ssa Rosella Lotito, con i docenti delle classi 4^ Sezz. A-B-C-D, oltre a “prendere  le distanze da quanto accaduto”, ha preso atto che “lo spettacolo finale ha assunto connotazioni non facilmente comprensibili dai bambini di quella fascia d’età”, che “la Dirigente e le docenti coinvolte non avevano infatti contezza dell’intero programma della serata, essendo state interessate per tutto il percorso di preparazione dello spettacolo alla semplice performance corale” e che “pertanto i contenuti presentati dall’Associazione Verso Sud durante lo spettacolo sono stati solo frutto dell’iniziativa personale dell’artista e comunque in totale disaccordo con i principi pedagogici e didattico-educativi previsti e perseguiti nel Piano dell’Offerta Formativa e in cui la Scuola Fornelli crede fermamente”.

Secondo la testimonianza che ci ha rilasciato una mamma ancora scossa per la vicenda, apprendiamo che “lo spettacolo altro non è stato che lo specchio di quanto subdorato già nel corso delle prove durate diverse settimane a partire dal canto che stavano imparando i bambini, nello specifico “Fenix di Chris Orange“, decisamente distante dalla nostra cultura, fino ad arrivare al fatto che alcuni partecipavano malvolentieri alle prove destando preoccupazione nei genitori che a riguardo si erano confrontati trovando conferma che non si trattava di un singolo caso, ma dopo averne discusso con le maestre ci siamo fidati di loro e della scuola ritenendolo un luogo sicuro per i nostri figli.”
Effettivamente anche sui social ci sono stati commenti che rispecchiano la testimonianza della nostra mamma. “Strattoni, parolacce, voce alta, bambini che tornavano a casa piangendo. Queste sono state le prove per intere settimane”- scriveva una mamma – e ancora “(…)mia figlia rimproverata e fatta piangere più volte da questo ….. E io che lo giustificavo dicendole che forse non era stata attenta (…) alla fine aveva ragione lei a non essere stata attenta(…).

Tornando allo spettacolo “è lì che poi si sono palesate le perplessità dei più – ci racconta – l’evento iniziò gia in maniera inquietante perche il Corradini passò tra i presenti facendoci respirare uno strano incenso, forse per creare l’atmosfera pensai tra me e me. Dopodiché, iniziò con un monologo lunghissimo. Sembrava un rito satanico: canti strani, invocazioni, contenuti tetri. Invocazioni di Santi, Angelo nero, morte, morte, morte, dovete morire, zombie. Bambini sapete cosa è una fattura? Questo era il calibro delle parole usate dall’attore che per una serie di elementi, anche la scenografia, una montagna con una spada conficcata anziché la classica Capanna, simbolo del nostro Natale, provocò inquietudine tra il folto pubblico di nonni, genitori, zii e amici invitati ad assistere come consuetudine alle rappresentazioni teatrali dei bimbi di una scuola. Sicuramente per l’attore il suo spettacolo sarà pure di elevato valore artistico, alternativo, ma completamente inadeguato e complesso per bambini così piccoli e fuori contesto”, conclude la mamma.

Alla luce delle proteste dei genitori e della ferma presa di distanza dell’istituto Fornelli – si auspicherebbe – senza celarsi dietro il solito collaudato vittimismo e la sempreverde accusa di “strumentalizzazioni”, che l’Amministrazione e in particolar modo, l’assessore Beniamino Marcone (il quale rivestendo la doppia carica assessorile, sia alla cultura che alla pubblica istruzione che in questa vicenda sono oltretutto strettamente correlate, essendo cosicché indubbiamente il più coinvolto) fornisse spiegazioni dettagliate anziché uno striminzito e sterile post, poiché la responsabilità politica è inevitabile e incontrovertibile, soprattutto se si considera che gli eventi di Verso Sud sono inseriti nel cartellone natalizio con tanto di patrocinio del Comune e contributo economico, quindi finanziati con soldi pubblici. Una riflessione critica sulla vicenda, riteniamo che sarebbe veramente utile e doverosa , soprattutto considerato che le “vittime” di questo “fraintendimento” sono bambini a cui è stata lesa la propria sensibilità.

Riportiamo di seguito anche il personale pensiero del Professor Gaetano Bucci, che in diverse occasioni ha già espresso considerazioni approfondite sulle attività culturali non sempre “conformi” del progetto Verso Sud.

SOLIDARIETÀ ALLA COMUNITÀ SCOLASTICA DEL CIRCOLO “FORNELLI” DI CORATO

Avevo già denunciato pubblicamente il modo del tutto inadeguato di un certo gruppo e di sedicenti artisti pagati dal comune di Corato per il tramite dell’associazione Lavorare stanca e del progetto Verso Sud inseriti negli eventi pubblici del cartellone natalizio del Comune di Corato.
Credo da tempo, e lo ribadisco, che Corato stia subendo una vera e propria aggressione ideologica che di cultura non ha niente, e ancora meno di pedagogico. Il tutto in dispregio delle normali pratiche amministrative che in alcuni campi, come appunto quello della cultura, necessitano del massimo coinvolgimento e partecipazione.
Spero e invito tutto il mondo associativo culturale, religioso, giovanile e sportivo, nonché le istituzioni scolastiche ed educative a prendere le distanze da questo modo di fare del Comune, che è moralmente ed eticamente in contrasto con i contenuti, i metodi e le finalità proposti ed accettati da tutta la comunità.
Ciò, ovviamente, non per deprimere le libertà di pensiero, di parola e di espressione di nessuno, men che meno degli artisti, ma perché tali libertà non siano utilizzate a detrimento della comunità, e in particolare delle fasce sociali particolarmente sensibili, come i bambini, come è accaduto nel corso dell’evento svoltosi presso Terra Maiorum.
Esprimo quindi personalmente la massima solidarietà alla Comunità scolastica del circolo Fornelli di Corato, con l’augurio che certe “cadute” non abbiano più a verificarsi.
Invito, infine, il Comune di Corato a valutare se ci siano ancora le condizioni per proseguire nel programma degli eventi natalizi proposto dalla associazione in oggetto.”

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