Giunta comunale Archivi - Il Quarto Potere https://ilquartopotere.it/tag/giunta-comunale/ Le notizie sotto un'altra luce Sun, 06 Aug 2023 06:32:00 +0000 it-IT hourly 1 https://wordpress.org/?v=6.8.1 https://ilquartopotere.it/wp-content/uploads/2018/12/cropped-icona_512-32x32.png Giunta comunale Archivi - Il Quarto Potere https://ilquartopotere.it/tag/giunta-comunale/ 32 32 Corrado e la roba https://ilquartopotere.it/news/politica/corrado-e-la-roba/ https://ilquartopotere.it/news/politica/corrado-e-la-roba/#respond Sun, 06 Aug 2023 06:32:00 +0000 https://ilquartopotere.it/?p=27207 Dalle nostre parti – nel Sud Italia – ogni progetto politico che voglia essere rivoluzionario pone al centro il tema della roba: lo ha fatto Garibaldi promettendo la terra a tutti, lo ha fatto il fascismo con la difesa degli interessi dei proprietari da un lato e con l’assegnazione della terra ai coloni dall’altro, lo […]

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Dalle nostre parti – nel Sud Italia – ogni progetto politico che voglia essere rivoluzionario pone al centro il tema della roba: lo ha fatto Garibaldi promettendo la terra a tutti, lo ha fatto il fascismo con la difesa degli interessi dei proprietari da un lato e con l’assegnazione della terra ai coloni dall’altro, lo ha fatto la Repubblica con la riforma agraria.

Seguendo questo filo logico, quando è apparso l’eloquente Corrado De Benedittis con i suoi propositi rivoluzionari conditi di rampogne verso gli speculatori che avevano cementificato il nostro territorio abbiamo nutrito la speranza che potesse spirare un vento diverso. È pur vero che la rivoluzione corradiana è stata sempre accompagnata da un aggettivo – “gentile” – che in qualche modo ne smorzava i toni, “gentile” però non significa “tarocca” o “farlocca”.
È anche vero poi che la nostra conoscenza dei fatti storici non lasciava intravedere come possibili grandi cambiamenti: la speculazione edilizia infatti termina con i palazzinari che sfruttano ogni centimetro quadro utile, ma inizia quando distinte famiglie – grazie ai loro rapporti con la politica locale – si battono per trasformare in residenziali i suoli che erano agricoli. È quel tratto di matita sulla carta che fa la storia: i palazzinari vengono dopo e corrispondono al proprietario del suolo quanto richiesto, iniziando poi a costruire e tessendo a loro volta rapporti con la politica locale per ricavare quanto più possibile dall’investimento fatto. In queste dinamiche che a Corato hanno avuto il loro momento di massimo splendore oltre quaranta anni fa, tutti – costruttori, artigiani, proprietari terrieri… – si sono arricchiti: è mai possibile – dicevamo sotto voce – che i discendenti dei principali protagonisti di quanto accaduto allora escano a tal punto dal seminato da mettere in discussione quanto fatto dai loro maggiori, disconoscendo la radice stessa del loro benessere? Difficile, molto difficile.
Eppure noi a Corrado abbiamo creduto, non chiedendogli certo di capovolgere il mondo dall’oggi al domani, ma domandogli almeno un segnale forte in modo da far capire a tutti quanto la musica fosse cambiata. Abbiamo compreso nel luglio 2023 quanto le nostre speranze – modeste e ridimensionate – fossero lontane dal vero. In due Consigli Comunali, infatti, entrambi disastrosi per la maggioranza, si sono dispiegati per intero sia il fallimento di ogni proposito realmente rivoluzionario (7 luglio 2023) sia il possibile superamento a Sinistra dell’attuale governo cittadino (21 luglio 2023).
Dell’azione svolta da Nadia D’Introno e dal gruppo dei Giovani Democratici abbiamo parlato nel nostro ultimo contributo ( https://ilquartopotere.it/news/politica/corrado-e-lisola-che-non-ce/) con riferimento ai fatti del 21 luglio 2023. Vorremmo ora riflettere nuovamente su quanto accaduto nel Consiglio Comunale del 7 luglio scorso. I fatti: il punto all’ordine del giorno “Approvazione della Convenzione relativa al Permesso di Costruire Convenzionato inerente l’area in Zona “B2” – Fg. 22 P.lla 1255”, riguardante un sito ubicato lungo viale Cadorna, viene approvato da 12 voti favorevoli con l’astensione di Aldo Addario (PD) e l’assenza di Michele Arsale (Rimettiamo in moto della Città) – presidente della Commissione Urbanistica e Lavori Pubblici – che nel frattempo aveva abbandonato l’aula.
Non si tratta quindi dei soliti “bastian contrari” – Salvatore Mascoli e Nadia D’Introno – ma questa volta anche due tra i fedelissimi non se la sono sentita di votare secondo le indicazioni del Sindaco. Cosa è successo? Come mai il tema più volte trattato in Commissione, registrando ogni volta il dissenso della maggior parte dei Consiglieri, è poi passato in Consiglio con un atto di forza del Sindaco?
Nessuna testata giornalistica, ad eccezione de Il Quarto Potere che ha pubblicato un articolo dell’Ing. Petrone (https://ilquartopotere.it/approfondimento/ledificazione-della-zona-b2-di-viale-cadorna/) , è andata in profondità sentendo i diretti interessati (potrebbe però anche darsi che sia Arsale sia Addario siano stati interpellati e non abbiano voluto rilasciare dichiarazioni) di modo che sul tema è calato un silenzio preoccupante: Corrado De Benedittis e i suoi Consiglieri hanno concesso il permesso di costruire accettando la cessione a vantaggio del Comune di un’area ridotta gravata dalla servitù di passaggio e consentendo la monetizzazione delle restanti parti secondo un parametro non aggiornato. I Consiglieri che hanno votato contro o hanno abbandonato i lavori riferiscono che si tratta di una resa del Comune difronte agli interessi della parte privata, secondo il Sindaco si tratterebbe invece dell’inizio della fine degli interessi degli speculatori, considerando che le prassi in uso non possono essere cambiate dall’oggi al domani. Come a dire: “Per questa volta passi, ma la prossima sarò inflessibile”. Rispetto della prassi o rispetto della legge?
Potremmo dire che, trattando di rivoluzione e di fatti rivoluzionari accaduti in passato nel mese di luglio, sembrerebbe che nel Consiglio Comunale sia avvenuta una presa della Bastiglia al contrario: i sanculotti avrebbero vinto (a loro dire) calandosi le braghe. Al di là del giudizio tecnico in materia di urbanistica, non comprendiamo poi il silenzio sul fatto politico che è ancora più rilevante: dove è la novità se dobbiamo applicare le prassi seguite già in passato e rispetto alle quali si è detto peste e corna in campagna elettorale? Perché di questo aspetto nessuno parla o vuol parlare quasi che tutti – giornalisti, editori, rappresentanti politici… – nutrano un timore reverenziale verso un ipotetico mastino che debba essere sempre lisciato secondo il verso del pelo, mastino che in questo caso potrebbe essere dietro le quinte?
La rivoluzione è finita: Corrado non ci appare come un Robespierre ma semmai come uno dei protagonisti di una novella del Verga. Pertanto, invece di progetti di housing sociale – come avevamo auspicato – rassegniamoci a ricevere passive (e costose) “opere di misericordia” elargite dall’Assessorato ai Servizi Sociali nonché luccicanti (e costosi) eventi promossi dall’Assessorato alla Cultura. Forse un giorno ci sarà chi riporterà al centro il tema dell’abitare e porrà l’accento sull’offerta di alloggi e servizi abitativi a prezzi contenuti destinati ai cittadini con reddito medio basso.

Duca Valentino sospenderà le pubblicazioni nel mese di Agosto e tornerà il prossimo 3 settembre nella speranza che nel frattempo San Cataldo abbia a fare il miracolo, dando a chi può e a chi deve la forza e il coraggio per prendere posizione e fare luce sull’intera vicenda.

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Corrado, il pranzo è servito https://ilquartopotere.it/news/politica/corrado-il-pranzo-e-servito/ https://ilquartopotere.it/news/politica/corrado-il-pranzo-e-servito/#respond Sun, 25 Jun 2023 05:56:15 +0000 https://ilquartopotere.it/?p=26554 All’incirca un mese fa al malcapitato segretario del PD, il fido Giuseppe Quercia, fu sottoposto per la firma un comunicato stampa successivamente inviato alle testate giornalistiche e da queste pubblicato. Nel comunicato il PD (quel che rimane del PD?) magnificava la “centralità delle politiche sociali” (link: https://ilquartopotere.it/news/politica/verso-lapprovazione-del-bilancio-comunale-quercia-il-pd-sara-al-fianco-dellamministrazione/) nell’agire dell’Amministrazione De Benedittis, esaltando il ruolo del […]

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All’incirca un mese fa al malcapitato segretario del PD, il fido Giuseppe Quercia, fu sottoposto per la firma un comunicato stampa successivamente inviato alle testate giornalistiche e da queste pubblicato. Nel comunicato il PD (quel che rimane del PD?) magnificava la “centralità delle politiche sociali” (link: https://ilquartopotere.it/news/politica/verso-lapprovazione-del-bilancio-comunale-quercia-il-pd-sara-al-fianco-dellamministrazione/) nell’agire dell’Amministrazione De Benedittis, esaltando il ruolo del giovin signore che, nato da magnanimi lombi, è ora assiso sulla poltrona dei Servizi Sociali, parliamo del proattivo Felice Addario.

In quel comunicato stampa noi, per quell’incorreggibile difetto che ci allontana dalla contemplazione e ci induce a considerare le cose a peso e misura, abbiamo rilevato la presenza di un’enorme tavola imbandita e subito ci siamo chiesti: ma chi ha dato a Felice i trenta denari per aprire centri, sportelli e strutture?
In alcuni casi, è vero, si tratta di finanziamenti pubblici che il Comune ha ottenuto (fondi PNRR o altro), fondi che in ogni caso una volta terminati si tradurranno in spesa corrente per il nostro Ente se si vorranno mantenere le strutture aperte. In altri casi invece abbiamo l’impressione che i progetti, le attività, le strutture… peschino direttamente dal bilancio comunale e quindi dal PEG (Piano Esecutivo di Gestione) dell’Assessorato che sarebbe stato ampiamente foraggiato a scapito di altri settori.
In qualsiasi Amministrazione vi è infatti solitamente un equilibrio: le risorse (poche) vengono suddivise tra gli Assessorati, ognuno dei quali cerca di tirare la coperta dalla sua parte, dopodiché – attribuiti i fondi – ciascuno fa il meglio di quel che può. Felice Addario non sembra avere di questi problemi al punto che il suo PEG appare essere già ora molto cospicuo e probabilmente destinato a diventare fuor di misura quando – finiti i fondi reperiti altrove – anche quello che è stato finanziato dovrà diventare spesa corrente.
Si tratta chiaramente di una scelta politica, preferendo concentrare le risorse su un settore piuttosto che su un altro e lasciando alcuni Assessori praticamente senza portafoglio. I trenta denari sono quindi tutti sudati e meritati, rendendo anche ragione del fatto che per raggiungere questo obiettivo la segreteria del PD e chi inconsapevolmente la rappresenta siano passati su parecchi cadaveri.
Quel che però incuriosisce è che per il nostro Assessore e per la sua parte (esitiamo a chiamarla “partito”) il concetto di “evidenza pubblica” si riferisca unicamente allo strombazzamento del taglio del nastro alla presenza della corte celeste e non già anche alle caratteristiche delle procedure per la selezione dei fornitori e dei soggetti gestori di sportelli, centri educativi, strutture sociali… Forse siamo stati poco attenti, ma non ci sono passate sotto gli occhi le procedure di gara (ad evidenza pubblica appunto) per l’individuazione delle associazioni, cooperative, imprese che dovranno gestire o gestiscono le varie attività. Osservando poi gli elenchi dei soggetti ammessi alla “Gerusalemme celeste” notiamo ripetizioni e assonanze, quasi che solo un ristretto numero di operatori possa avere l’onore di fare corteggio al nostro Felice nel suo luminoso incedere. Tra quei pochi – si sa e non può essere diversamente in una Città di cinquantamila abitanti – molti sono anche parenti, amici, familiari… di Tizio o di Caio o di Sempronio, alimentando così un vespaio di voci e mugugni di cui non si sente alcun bisogno.
Facendo però la tara dei “si dice” e ben sapendo che alcuni giudicano acerba l’uva che non riescono a carpire, dobbiamo anche registrare che a intendere poco e ad essere distratti non siamo solo noi, ma anche alcuni Consiglieri Comunali (di maggioranza!), tant’è che il pugnace Salvatore Mascoli (Presidente della Commissione Consiliare “Coesione sociale e attività per il cittadino”) ha già tenuto una prima Commissione e ne sta convocando une seconda proprio per discutere di questo tema. Il tutto ruota su una domanda già posta e da riproporre all’Assessore Addario, domanda che grosso modo suona così: chi decide e con quali criteri l’assegnazione di fondi e l’affidamento dei contratti di gestione?
Probabilmente partecipando alla Commissione Consiliare che si annuncia ormai prossima avremo lumi per comprendere qualcosa in più. Nel frattempo non sarebbe male se qualcuno – rappresentante politico o giornalista – si prendesse la briga di controllare tutte le determine pubblicate dal 2020 ad oggi dall’Assessorato ai Servizi Sociali e facesse le sue brave sommine, considerando gli affidamenti diretti di servizi e forniture con importi e contraenti e a margine i contratti di appalto anche qui con importi e contraenti.
Su questa base di dati, inoppugnabile per tutti ma non certo per la Giunta e i suoi più fedeli sostenitori, avremo elementi per dire con più certezza chi si è seduto alla tavola imbandita e quanto ha mangiato nella speranza che a tutti noi cittadini ritornino almeno i gusci delle noci e un po’ di fichi secchi in termini di servizi resi.

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Corrado e il fallimento dei “professori” https://ilquartopotere.it/news/politica/corrado-e-il-fallimento-dei-professori/ https://ilquartopotere.it/news/politica/corrado-e-il-fallimento-dei-professori/#respond Sun, 19 Mar 2023 06:18:12 +0000 https://ilquartopotere.it/?p=24566 Lo abbiamo ripetuto più volte: l’attuale Giunta Comunale è composta prevalentemente da laureati – fa eccezione proprio l’Assessore alla Politiche Educative e Culturali – nella quasi totalità dediti alla libera professione. Sono assenti in Giunta, così come sono poco presenti in Consiglio, gli esponenti delle categorie produttive: artigiani, imprenditori e commercianti. De Benedittis quindi ha […]

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Lo abbiamo ripetuto più volte: l’attuale Giunta Comunale è composta prevalentemente da laureati – fa eccezione proprio l’Assessore alla Politiche Educative e Culturali – nella quasi totalità dediti alla libera professione. Sono assenti in Giunta, così come sono poco presenti in Consiglio, gli esponenti delle categorie produttive: artigiani, imprenditori e commercianti. De Benedittis quindi ha inteso dare un’impronta ben netta all’Amministrazione, facendo chiaramente intendere come l’alto profilo ricercato negli Assessori vada in concreto a coincidere con l’elevato tasso di istruzione.

Va da sé che un eventuale insuccesso dell’Amministrazione De Benedittis non possa solamente intendersi come il fallimento di una parte politica (la Sinistra o il Centrosinistra), ma vada piuttosto a connotarsi come una debacle – l’ennesima a Corato – dei “professori”, intendendo per “professore”, secondo l’usanza popolare, non solo chi svolga la professione di docente ma, più in generale, chi abbia studiato fino al conseguimento della laurea.
La questione rappresenta un problema serio e trasversale agli schieramenti: il rischio per i tanti che speravano in un cambiamento è quello di veder tornare in auge un certo ceto politico molto pratico e svelto, ma poco incline alle arti del trivio e del quadrivio. In sintesi, ci sono concrete possibilità che l’impopolarità di questa Amministrazione vada a rafforzare l’anomalia tutta coratina che si sostanzia nella logica del poco e subito, perdendo di vista le strategie di più lungo respiro e di orizzonte più ampio. Il paragone, ad esempio, può essere fatto con la vicina Ruvo di Puglia: a Corato a partire dal secondo dopoguerra e in maniera parossistica dagli anni ’70 è stata consentita e favorita l’edificazione di ville e villette in area agricola, a Ruvo no. Nel breve termine Corato si è avvantaggiata: le imprese hanno lavorato, il Comune ha incassato, i professionisti hanno fatturato… ma è nel lungo termine che Ruvo di Puglia, preservando il suo agro, sta progredendo.
Abbiamo detto che il fallimento di De Benedittis e della sua Amministrazione non sarebbe il primo insuccesso a Corato dei “professori” al potere, ma l’ennesimo: dovremmo chiederci perché.
Innanzitutto dobbiamo osservare che Corato è la periferia di una Nazione in declino, poco connessa quindi con le principali dorsali che alimentano i movimenti artistici, culturali e dell’innovazione. I “professori” nostrani sono portatori di una cultura libresca che non è sostanza ma forma e apparenza, priva di legami con il contesto e più propensa ad interessarsi dei fenomeni quando essi hanno già sprigionato la loro energia, attribuendo cioè più risalto non al fatto ma alla sua narrazione. La cultura così interpretata diviene quasi un limite, configurandosi in una ritualità che non apporta nessun elemento concreto alla risoluzione dei problemi quotidiani.
In secondo luogo nessun “professore” a Corato negli ultimi 20 anni è stato portatore di un progetto alternativo che per essere rivoluzionario deve impattare sull’economia locale cambiando le forme e i circuiti della produzione e della ricchezza. A Corato, oggi come in passato, la lotta viene fatta su una manifestazione in più o in meno, sul concerto etnico al posto di un’esibizione di Bobby Solo, su un patrocinio dato o negato: il “professore” vuole rivoluzionare la forma, non vuol cambiare i rapporti tra centro e periferia, tra benestanti e nullatenenti, tra giovani e vecchi, tra uomini e donne, tra Italiani e immigrati… limitandosi a gesti simbolici che “impegnano poco e fanno comparire”. In assenza di un progetto nessun cambiamento è possibile, facendo risaltare semmai l’immobilismo e l’inefficienza rispetto ai tempi di “quando c’era lui”.
In terzo luogo Corato è terra di emigrazione. Tra i giovani molti di coloro che dopo aver conseguito la laurea hanno inteso sviluppare percorsi innovativi o specialistici hanno lasciato la Città, mentre altri che sono rimasti si sono orientati in prevalenza verso il lavoro dipendente – meglio se in un ente pubblico – oppure vivacchiano in attesa di tempi migliori, accontentandosi di redditi anche molto inferiori di quelli di un impiegato. Sono rari i percorsi di successo professionale o imprenditoriale da parte dei laureati nostrani che giocano in casa, trattandosi poi di casi quasi mai legati alle dinamiche e alle specificità locali, come a dire: “vivo a Corato ma campo altrove”. Questo fenomeno ha creato una spirale perversa che svilisce il valore delle professioni intellettuali le quali diventano sostenibili nella mentalità locale solo come dopolavoro o in aggiunta all’impiego prevalente ovvero si rendono praticabili unicamente come forma di volontariato.
L’Amministrazione De Benedittis è il distillato di tutte queste profonde contraddizioni con l’handicap di non riconoscere il suo limite e la sua parzialità priva come è dell’apporto di interi settori dell’economia locale. Noi come cittadini corriamo un duplice rischio: alla vacuità dell’attuale rivoluzione gentile che si sostanzia in un minuetto tra cicisbei molto attenti nell’incasellare le desinenze (assessora, presidenta, ministra,… tutti e tutte…), potrebbe contrapporsi a breve e quasi per reazione la restaurazione della “Corato da bere” tutta centrata sul presente e senza una prospettiva a lungo termine. In quest’ultimo caso – il ritorno della “Corato da bere” – presto staremo tutti meglio, i problemi semmai saranno dei nostri figli ai quali dovremo comunque ricordare che la colpa è nostra per aver dato fiducia ad una rivoluzione con le polveri bagnate.

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Corrado e i tordi di prima calata https://ilquartopotere.it/news/politica/corrado-e-i-tordi-di-prima-calata/ https://ilquartopotere.it/news/politica/corrado-e-i-tordi-di-prima-calata/#respond Sun, 12 Mar 2023 09:29:50 +0000 https://ilquartopotere.it/?p=24421 L’ANAC (Autorità Nazionale Anticorruzione) ha iscritto ASIPU srl nell’elenco delle società in house, ritenendola quindi idonea ad essere parte strumentale della Pubblica Amministrazione e nel caso di specie del Comune di Corato. E’ una buona notizia che pone fine ad una vicenda che non è esclusivamente di carattere formale: il tema è infatti la legittimità […]

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L’ANAC (Autorità Nazionale Anticorruzione) ha iscritto ASIPU srl nell’elenco delle società in house, ritenendola quindi idonea ad essere parte strumentale della Pubblica Amministrazione e nel caso di specie del Comune di Corato. E’ una buona notizia che pone fine ad una vicenda che non è esclusivamente di carattere formale: il tema è infatti la legittimità degli atti assunti da ASIPU srl in carenza o in pendenza dell’iscrizione nell’elenco della società in house. L’operato dei nostri Amministratori, Comune di Corato e ASIPU srl, è stato corretto dal 2020 ad oggi?

Innanzitutto dobbiamo osservare che il tema della qualifica di società in house di ASIPU srl è stato posto da Nadia Gloria D’Introno, capogruppo del PD, in Consiglio Comunale a più riprese, incontrando dapprima la sorda ostilità di tanti e poi progressivamente delle mezze ammissioni per giungere – alla chetichella – alla modifica dello Statuto di ASIPU srl per allinearla con i requisiti di ANAC senza dare preventiva e completa informazione al Consiglio Comunale.
Ciò posto, non si comprende fino in fondo l’esultanza del Sindaco e dei guardiani della rivoluzione che si sono sperticati in post autocelebrativi sui social rispetto ad un tema in cui senza l’apporto delle voci critiche che qua e là si sono levate starebbero ancora a “Caro amico…”. In ogni caso questa Amministrazione ci ha abituati a ben altro e, in fondo, la notizia è positiva per la Città per cui tutto sommato ci sta anche il giubilo generale.
Ci dispiace però e ci fa riflettere che al clima di festa e di esaltazione collettiva non partecipi proprio colui che è stato uno dei protagonisti della vicenda, l’avv. Renato Bucci – amministratore di ASIPU srl. L’ottimo Renato, solitamente magniloquente, è infatti completamente silente e non ha colto l’opportunità data da questa vicenda per rinfocolare la sua asperrima contesa con Narciso per il possesso dello specchio. Registriamo anche la risposta data sui social dal Presidente del Consiglio, la dott.ssa Valeria Mazzone, che alla domanda di un cittadino – “Ma l’iscrizione di ASIPU srl nell’elenco delle società in house sana anche il pregresso?” – avrebbe profferito in modo laconico il suo “Si”. Conoscendo la proverbiale preveggenza di cui la Mazzone dà continuamente prova durante la massima assise cittadina, siamo indotti a credere che quel “Si” vada meglio inteso come “No”. Renato Bucci tace, Valeria Mazzone parla per monosillabi… sono circostanze che non ci fanno stare tranquilli.
In questa vicenda esistono infatti tre momenti: ASIPU non ha i requisiti per essere iscritta nell’elenco delle società in house, successivamente ASIPU srl si allinea e fa richiesta di iscrizione, da ultimo ASIPU srl ottiene l’iscrizione. L’avvenuta iscrizione copre tutti e tre i momenti e quindi conferisce legittimità a tutti gli atti assunti dall’Amministratore di ASIPU srl dal suo insediamento ad oggi?
Su questo tema forse si eserciteranno i giuristi e probabilmente è per questo che l’ottimo Renato preferisce tenere un profilo molto basso (che deve andargli molto stretto). Non possiamo escludere infatti che qualche mente malevola stia analizzando ad uno ad uno i provvedimenti in questione per individuare un varco attraverso cui mettere sotto scacco il nostro eccellente Amministratore. Così considerata, proprio l’avvenuta iscrizione verrebbe a coincidere con l’inizio dei problemi e non con la loro fine, in quanto l’acquisizione di una data certa e l’inquadramento della vicenda metterebbero termine alle supposizioni e consentirebbero di determinare compiutamente il prima e il poi.
Se la questione dovesse prendere la via storta, ad essere uccellati sarebbero proprio i “tordi di prima calata”, prima inconsapevoli del dossier ANAC, poi plaudenti ad iscrizione avvenuta ed infine impaniati in una complessa vicenda giudiziaria che forse è più grande di loro.

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Consiglio comunale: CAP70033 soddisfatta per i risultati raggiunti dall’Amministrazione https://ilquartopotere.it/news/politica/consiglio-comunale-cap70033-soddisfatta-per-i-risultati-raggiunti-dallamministrazione/ https://ilquartopotere.it/news/politica/consiglio-comunale-cap70033-soddisfatta-per-i-risultati-raggiunti-dallamministrazione/#respond Thu, 29 Dec 2022 12:16:46 +0000 https://ilquartopotere.it/?p=22944 “Il Consiglio Comunale dello scorso 27 Dicembre, lungo e denso di temi, ha segnato la rotta della nostra Città per i prossimi anni, come con l’Amministrazione targata CAP70033 sta accadendo su tutti i fronti da 2 anni a questa parte.”, si legge in una nota stampa del gruppo di maggioranza CAP70033 che continua: “È stato […]

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“Il Consiglio Comunale dello scorso 27 Dicembre, lungo e denso di temi, ha segnato la rotta della nostra Città per i prossimi anni, come con l’Amministrazione targata CAP70033 sta accadendo su tutti i fronti da 2 anni a questa parte.”, si legge in una nota stampa del gruppo di maggioranza CAP70033 che continua:
“È stato approvato lo schema di contratto di Servizio di Gestione Unitaria dei Rifiuti Urbani tra il Comune di Corato e la SANB S. p. A. che durerà fino al 31 luglio 2035.
Ha ottenuto il via libera il Piano per il Diritto allo Studio del 2023, con una grande attenzione verso i bambini e tutti i ragazzi che vivono la loro formazione scolastica.
Si è sbloccato, dopo ben 55 anni, il Regolamento Edilizio Comunale, adeguandolo alle esigenze attuali della Città. Una svolta che farà ordine sulle regole edilizie, snellendo processi e andando incontro agli operatori del settore.
Un risultato di vitale importanza è rappresentato dall’istituzione del “Garante dei diritti delle Persone con Disabilità”, una figura professionale che si impegnerà per tutti i disabili della nostra Città con progetti e attività di inclusione in ogni ambito.
Un’altra svolta fondamentale è rappresentata dall’aggiornamento della convenzione tra il Comune di Corato e Regeneration Home, che pone fine ad una vicenda, poi sfociata in un procedimento giudiziario, che avrebbe potuto causare un grande impatto per il bilancio comunale, e quindi per le tasche dei cittadini.
Ora, la suddetta struttura per Anziani potrà ampliarsi con nuovi ambulatori per ospiti e Cittadini che ne avranno bisogno.
Insomma, la Città è ripartita col duro e silenzioso lavoro dell’Amministrazione De Benedittis, sbloccando annose questioni e dando una visione di futuro carica di risposte, prospettive e progettualità.
Non possiamo che ringraziare, per questi risultati, oltre al Sindaco, anche l’Assessore alle Politiche Educative, nonché Vicesindaco, Beniamino Marcone, l’Assessore alle Politiche Sociali Felice Addario, l’Assessora alle Attività Produttive Concetta Bucci, l’Assessora all’Urbanistica Antonella Varesano, l’Assessora alle Politiche Giovanili Luisa Addario, l’Assessore ai Lavori Pubblici Vincenzo Sinisi, la Presidente del Consiglio Valeria Mazzone, i Presidenti di Commissione, i Consiglieri Comunali, il Segretario, i Dirigenti e tutti gli Uffici, per il loro lavoro instancabile, serio e professionale.
Un doveroso ringraziamento va all’Assessore al Bilancio Adriano Muggeo che ha dovuto rinunciare al suo ruolo per motivi professionali. A lui va il nostro sentito grazie per gli importanti risultati raggiunti, tra i quali il riordino del bilancio comunale, il salvataggio e il rilancio di Asipu e la realizzazione di ben 5 concorsi comunali grazie ai quali si sono potute assumere nuove unità che ridaranno linfa e slancio alla macchina
amministrativa.”
” Ci si prepara ora ad un 2023 ricco di nuove sfide e importanti risultati da raggiungere.”, in conclusione l’augurio di CAP70033.

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(Video) Corrado, un Sindaco-Papa https://ilquartopotere.it/news/politica/corrado-un-sindaco-papa/ https://ilquartopotere.it/news/politica/corrado-un-sindaco-papa/#respond Sat, 19 Nov 2022 23:57:50 +0000 https://ilquartopotere.it/?p=22078 Il Consiglio Comunale – quello di venerdì 18 novembre 2022 – che, mal condotto da una prolissa (più del solito), ridondante (più del solito), imprecisa (più del solito) Valeria Mazzone, ha impiegato 5 ore e 45 minuti per i preliminari e per giungere alla votazione del primo punto all’ordine del giorno, ha riservato giusto nel […]

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Il Consiglio Comunale – quello di venerdì 18 novembre 2022 – che, mal condotto da una prolissa (più del solito), ridondante (più del solito), imprecisa (più del solito) Valeria Mazzone, ha impiegato 5 ore e 45 minuti per i preliminari e per giungere alla votazione del primo punto all’ordine del giorno, ha riservato giusto nel finale il suo coup de théâtre: la scomunica della Consigliera Nadia D’Introno, capogruppo del PD.

Il Sindaco – non ci regge il cuore di chiamarlo Corrado – stretto da più parti e richiamato da più di un Consigliere della sua maggioranza, ha ritenuto opportuno pronunciarsi ex cathedra: “Prendo atto che la Consigliera D’Introno si pone fuori dalla maggioranza”, applicando alla lettera il diritto canonico sia nella formula utilizzata che nella sostanza.

 

La scomunica infatti può essere inflitta solo a persone fisiche (il Consigliere) e non ad un ente o ad una persona giuridica (il PD) al quale il Sindaco, nella sua paterna benevolenza, lascia ancora una porta aperta. Nadia D’Introno, quindi, nelle cui parole il Sindaco e il suo collegio di scribi hanno ravvisato i peccati di eresia e scisma, può prendere atto di essere extra ecclesiam e quindi estranea al corpo che in uno con il suo pontefice massimo regge e governa le nostre sorti. Alla D’Introno, la cui frequentazione è ora proibita agli osservanti, sono riservate due strade: accettare la sua condizione e quindi passare dalla maggioranza all’opposizione oppure pronunciare nel corso del prossimo Consiglio Comunale la formula dell’abiura, riconoscendo i suoi errori e le sue eresie.

Ben diversa la sorte del PD. Il Sindaco infatti, nella sua umana sollecitudine, non è stato insensibile al belato di dolore pronunciato dal Consigliere Aldo Addario che, pur sospeso a divinis per aver mancato nella professione del suo voto, può più agevolmente recuperare il dono della grazia anche solo attraverso la confessione auricolare dei suoi peccati. (ascoltabile a 5h 03′ 08″ del Consiglio comunale)

Del resto Aldo Addario, Consigliere del PD, ha nel figlio, Felice Addario – Assessore in quota al PD, un luminoso esempio di virtù e obbedienza uniformandosi al quale potrà certo ritornare agevolmente sulla retta via.

Corrado De Benedittis, come è solito fare forse anche inconsciamente, lega continuamente potere spirituale e potere temporale, aggiungendovi però – alla stregua di Bonifacio VIII – anche il potere ecclesiastico e andando così simbolicamente a completare il simbolo del triregno: le sue parole infatti hanno un effetto pratico e delineano una strategia politica e di governo molto terrena.
Il Sindaco, infatti, vuole provocare una catarsi del PD o, per meglio dire, creare un nuovo PD a sua immagine e somiglianza con l’espulsione dal PD stesso di Nadia D’Introno e di chi vede in lei un riferimento, per porre così le basi per la valorizzazione di Addario (padre e figlio) nonché di tutti quelli che dal PD si sono allontanati o sono stati allontanati per confluire nel suo amorevole amplesso, prima fra tutti l’Assessore Concetta Bucci più volte nominata dal Sindaco stesso.
Il dossier è già corposo e il Sindaco stesso lo ha in parte snocciolato durante il Consiglio Comunale, segno che sta elaborando un suo piano, e comprende: le dichiarazioni di voto non favorevoli alla maggioranza, le astensioni, il voto contrario al bilancio consolidato, la espulsione di un Assessore (Concetta Bucci), la fuoriuscita di due Consiglieri Comunali… Nel caso in cui il Sindaco riesca a recuperare definitivamente anche il frastornato Aldo Addario, sarà poi facile dimostrare alla Segreteria Provinciale del PD che la sezione di Corato è in mano ad una banda di persone fuori di senno, richiedendo quindi il commissariamento e la nomina di un reggente a lui gradito. Ne farà le spese Attilio Di Girolamo, segretario del PD, al quale noi addebitiamo un’unica debolezza: aver consentito che per la prima volta nella storia cittadina padre e figlio fossero presenti in Consiglio e in Giunta. Questo fatto, come più volte detto da queste pagine (…), è la radice di molte incomprensioni e può portarci ad ancor più tristi conseguenze.
Risolta la “grana PD”, Corrado potrà poi lasciare i panni del Papa – Sindaco per vestire quelli del Papa – Re, forse suo intimo e inconfessato desiderio.

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