Dichiarazione dei redditi Archivi - Il Quarto Potere https://ilquartopotere.it/tag/dichiarazione-dei-redditi/ Le notizie sotto un'altra luce Sat, 06 Jan 2024 23:11:41 +0000 it-IT hourly 1 https://wordpress.org/?v=6.8.1 https://ilquartopotere.it/wp-content/uploads/2018/12/cropped-icona_512-32x32.png Dichiarazione dei redditi Archivi - Il Quarto Potere https://ilquartopotere.it/tag/dichiarazione-dei-redditi/ 32 32 Il Sindaco perde le staffe e attacca i Giovani Democratici https://ilquartopotere.it/news/politica/il-sindaco-perde-le-staffe-e-attacca-i-giovani-democratici/ https://ilquartopotere.it/news/politica/il-sindaco-perde-le-staffe-e-attacca-i-giovani-democratici/#respond Fri, 21 Oct 2022 22:00:31 +0000 https://ilquartopotere.it/?p=21346 Nell’attesa che si celebri il prossimo consiglio comunale – che dovrebbe vedere all’ordine del giorno l’approvazione del piano industriale Asipu (da sempre pomo della discordia tra il Pd e il resto della maggioranza) – gli equilibri all’interno della compagine amministrativa sembrano scricchiolare sempre più sinistramente, contraddicendo clamorosamente le ultime rassicurazioni del Sindaco risalenti a poche […]

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Nell’attesa che si celebri il prossimo consiglio comunale – che dovrebbe vedere all’ordine del giorno l’approvazione del piano industriale Asipu (da sempre pomo della discordia tra il Pd e il resto della maggioranza) – gli equilibri all’interno della compagine amministrativa sembrano scricchiolare sempre più sinistramente, contraddicendo clamorosamente le ultime rassicurazioni del Sindaco risalenti a poche settimane fa, quando millantava gli ottimi rapporti che, a suo dire, intercorrevano con i Democratici.

Il dissidio plateale – che covava sotto le ceneri di una facciata di cortesia – è esploso nel corso della giornata di ieri e si sono susseguiti sui profili personali social con una lunga serie di botta e risposta tra il Sindaco e il segretario del Partito Democratico, Attilio Di Girolamo.

La diatriba è stata originata da un post pubblicato ieri l’altro sulla pagina Facebook dei Giovani Democratici che si riagganciava a un articolo redatto dalla nostra testata in cui si riportava la notizia delle sanzioni applicate a 21 consiglieri del Comune di Bari da parte dell’Autorità Nazionale Anticorruzione per non aver reso pubblico il proprio reddito.

Come è noto, questo giornale aveva ripetutamente segnalato che la stessa inadempienza si è verificata anche presso il Comune di Corato, motivo per cui evidentemente il gruppo dei Giovani Democratici coratini ha esordito con il seguente post: “Segnaliamo che l’obbligo di consegnare i redditi dei consiglieri ed assessori grava pesantemente sul principio di trasparenza che è stato tanto sbandierato durante la campagna elettorale. E’un obbligo che è sanzionabile dall’ANAC. Ci chiediamo se un’amministrazione ed il Consiglio Comunale tutto (maggioranza e opposizione) che si dovrebbe ispirare al criterio di legalità, ostentando le immagini di Falcone e Borsellino, possa violare tale regola di trasparenza. Ringraziamo la stampa che con il suo lavoro di denuncia riesce a spronare l’amministrazione ed il gruppo di opposizione.”

Il post che aveva evidenti finalità di sprono a una maggiore trasparenza – concetto tanto millantato ma applicato raramente dall’amministrazione coratina in carica – ha fatto letteralmente detonare il Primo Cittadino che, sul suo profilo social, ha così risposto: “Cari GD Corato, dalla finestra di Palazzo di Città, non è “ostentata” l’immagine dei giudici Falcone e Borsellino. Al contrario, quell’effige è per un verso un tributo a due servitori dello Stato, lasciati soli e delegittimati anche dal sistema politico con le sue insinuazioni e veleni; per altro verso, quell’effige sintetizza trent’anni di storie personali e collettive di impegno per la legalità, contro le mafie e le culture mafiose di consigliere, consiglieri e Sindaco del Comune di Corato. Avete proprio toppato e me ne dispiace. La politica è innanzitutto rispetto delle persone e della loro dignità. Vi abbraccio, con l’affetto di sempre e un bel po’ di amarezza.”

Non si è fatta attendere la reazione piccata del segretario Di Girolamo: “A me sembra assurdo che le più alte cariche della nostra città, in primis il Sindaco, usino il loro potere mediatico su questa piattaforma per rispondere al comunicato di alcuni giovani, che, forse in maniera irruenta, fanno solo notare che non si è probabilmente ottemperato al dovere di comunicare i redditi. Già i giovani oggi difficilmente si affacciano alla politica, ma così è quasi sicuro che non lo faranno mai. Mi scandalizza ancor di più il fatto che li si vada ad additare come quella politica che ha spalleggiato la mafia contro Borsellino e Falcone. Ma chi? I giovani? Coloro i quali durante la campagna elettorale ci hanno aiutato a vincere queste elezioni. Ci sono tanti problemi e priorità in questa città. Ritengo forse sia meglio per chi la amministra concentrarsi su di esse che sul comunicato dei GD.”

Inutile dire che i soliti “guardiani della Rivoluzione” tifosi del Sindaco, comprendenti anche assessori e consiglieri di maggioranza, si sono massivamente lanciati nella mischia virtuale, sperticandosi in filippiche vittimistiche, attribuendo ancora una volta la colpa tutto all’impasse amministrativa e cioè agli uffici, affrettandosi però subito ad aggiungere che essi, gli uffici, poverini, sarebbero oberati di pratiche. In pratica, i responsabili della mancata pubblicazione delle dichiarazioni dei redditi sarebbero i dipendenti comunali ma essi potrebbero accampare l’attenuante di essere oberati.

Non è la prima volta che il sindaco e la maggioranza se la prendono con il personale: si ricorderà, solo per fare l’esempio più recente, lo scaricabarile operato dal primo cittadino sul comandante dei vigili, qualche consiglio comunale fa. Ma qualcuno ricorderà ancora l’improvvida usciata iniziale di De Benedittis quando, appena insediato, lamentò che l’intero corpo amministrativo comunale non rispondeva a quella che egli definì, con termine militaresco, la “catena di comando”. Ora, a parte l’ineleganza in sé dello scaricabarile, bisognerebbe invero spiegare al sindaco e agli assessori che agli organi di governo politico del comune, incombe anche quella che si chiama “culpa in vigilando”. Essi hanno infatti anche il dovere di controllare se il personale risponde o meno alle direttive ricevute e, se così non è, hanno anche il dovere di adottare gli opportuni provvedimenti (sostituzione dei responsabili, provvedimenti disciplinari) in mancanza dei quali restano pienamente corresponsabili delle inadempienze.

Ma poi, di grazia, la pubblicazione delle dichiarazioni dei redditi è un adempimento piuttosto semplice, che richiede pochi secondi: possibile che gli uffici non riescano a compierlo? O sono piuttosto gli amministratori a non aver consegnato i documenti? Il dubbio resta.

Qualche consigliere ha persino cercato di giustificarsi adducendo che il termine per la presentazione della dichiarazione dei redditi non sarebbe ancora scaduto, dimenticando o fingendo di dimenticare che i redditi che tutti aneliamo veder pubblicati sono quelli della dichiarazione dello scorso anno.
Ciò che più sorprende è la veemenza con cui il primo cittadino ha reagito a una legittima richiesta di giovani cittadini politicamente impegnati. Non solo gli amministratori sono in grave difetto su un fondamentale adempimento ma si scagliano contro chi li richiama ai loro doveri. Siamo davvero all’assurdo. E sia consentito anche rilevare che un sindaco che di professione fa l’educatore dovrebbe essere più empatico proprio con i giovani.

A questo punto sorgono doverosi interrogativi fra i quali il primo che si impone è la domanda che ormai si fanno un po’ tutti in città: perché il Partito Democratico ancora permane in maggioranza, considerate le tensioni e i dissidi così forti, invero sorti già da inizio alleanza ma ormai giunti a un livello di intensità davvero eclatante?

 

 

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Redditi non pubblicati: l’Autorità Nazionale Anticorruzione sanziona 21 consiglieri. Il Comune di Corato che fa? https://ilquartopotere.it/news/politica/redditi-non-pubblicati-lautorita-nazionale-anticorruzione-sanziona-21-consiglieri-il-comune-di-corato-che-fa/ https://ilquartopotere.it/news/politica/redditi-non-pubblicati-lautorita-nazionale-anticorruzione-sanziona-21-consiglieri-il-comune-di-corato-che-fa/#respond Thu, 20 Oct 2022 09:12:16 +0000 https://ilquartopotere.it/?p=21304 È notizia di oggi, pubblicata sulla Gazzetta del Mezzogiorno, che “21 tra consiglieri comunali e municipali del Comune di Bari sono stati sanzionati dall’Anac con un ammenda di €1000 ciascuno per non aver reso pubblico il loro reddito o patrimonio o, in alcuni casi, entrambi. Si è conclusa, così per il momento, l’istruttoria dell’autorità Nazionale […]

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È notizia di oggi, pubblicata sulla Gazzetta del Mezzogiorno, che “21 tra consiglieri comunali e municipali del Comune di Bari sono stati sanzionati dall’Anac con un ammenda di €1000 ciascuno per non aver reso pubblico il loro reddito o patrimonio o, in alcuni casi, entrambi. Si è conclusa, così per il momento, l’istruttoria dell’autorità Nazionale anticorruzione relativa  alla verifica degli obblighi di legge previsti dall’articolo 14 del decreto legislativo 33/2013 che riguarda amministrazioni o titolari di incarichi politici. L’Anac ha trasmesso al Comune di Bari nell’ambito dei controlli periodici che riguardano tutte le grosse amministrazioni pubbliche d’Italia la richiesta di verificare e segnalare gli eventuali inadempimenti. Il comune ha svolto i propri accertamenti comunicando all’autorità l’elenco delle persone non in regola con la pubblicazione dei propri redditi o patrimoni negli anni 2019, 2020 e 2021.”
Tale inadempienza si è verificata anche nel nostro comune dove di alcuni consiglieri comunali, sia di maggioranza che di minoranza, oltre che di alcuni assessori, del Sindaco e del Presidente del Consiglio non erano state pubblicate le loro dichiarazioni dei redditi.
A far emergere questa inadempienza era stata la nostra testata con i seguenti articoli, “Corrado e i magnific* sette” del 17 Luglio 2022 prima, e successivamente in un editoriale a firma di Michele Varesano, “ sì trasparenza no” Sindaco, Presidente del Consiglio e Assessori no Trasparenza pubblicano la dichiarazione dei redditi del 14 Settembre 2022, aveva evidenziato come sul sito del comune di Corato, nella sezione amministrazione trasparente, mancavano molte delle dichiarazioni dei redditi e dei patrimoni immobiliari.
Nonostante la nostra denuncia giornalistica, a distanza di mesi la pubblicazione risulta ancora incompleta.
A questo punto sono lecite alcune domande:
Chi doveva accertare questa inadempienza?
Ci sono state sanzioni per gli inadempienti?
Restiamo in attesa di notizie speranzosi di non essere snobbati anche questa volta.

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Corrado e la pallottola spuntata https://ilquartopotere.it/news/politica/corrado-e-la-pallottola-spuntata/ https://ilquartopotere.it/news/politica/corrado-e-la-pallottola-spuntata/#respond Sat, 17 Sep 2022 23:25:34 +0000 https://ilquartopotere.it/?p=20551 Dell’opaca trasparenza dell’Amministrazione De Benedittis avevamo già parlato in un contributo dello scorso 17 luglio, evidenziando come in molti casi la documentazione dei titolari di incarichi politici (Assessori e Consiglieri) pubblicata nella sezione Trasparenza del Comune di Corato non fosse completa e che parimenti, laddove presenti, alcune dichiarazioni dei redditi prodotte dagli Assessori mostrassero un’incongruenza […]

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Dell’opaca trasparenza dell’Amministrazione De Benedittis avevamo già parlato in un contributo dello scorso 17 luglio, evidenziando come in molti casi la documentazione dei titolari di incarichi politici (Assessori e Consiglieri) pubblicata nella sezione Trasparenza del Comune di Corato non fosse completa e che parimenti, laddove presenti, alcune dichiarazioni dei redditi prodotte dagli Assessori mostrassero un’incongruenza fra il cosiddetto “alto profilo” (elemento indispensabile per far parte della Giunta targata De Benedittis) e l’effettivo reddito che in alcuni casi appare essere molto al di sotto della soglia della povertà. L’articolo in questione ha ricevuto circa 5.000 visualizzazioni (dimostrabili), è stato condiviso sui social e commentato; dobbiamo quindi presupporre che il messaggio sia arrivato anche ad esponenti dell’Amministrazione. Dal 17 luglio alla prima decade di settembre nulla è accaduto nel senso che nessuno si preoccupato di prendere atto della segnalazione, colmare le lacune e invitare tutti gli Assessori e i Consiglieri – di maggioranza e di opposizione – a integrare la documentazione.

Così, con molta calma e dopo circa due mesi dalla prima segnalazione, Il Quarto Potere ha deciso di ritornare sul tema, pubblicando nomi e cognomi e limitandosi agli esponenti della maggioranza ovvero ai sostenitori di quella trasparenza tanto decantata e innovativa che non riesce neanche a tenere il passo con gli obblighi di legge. E’ successo “il giubillero” e le strida di chi si è sentito colpito hanno riempito le vie della Città. Soprattutto, ci fanno specie tutte le madonnine infilzate (di ambo i sessi) che fanno finta di cadere dal pero solo ora.
In realtà è stato messo a nudo un altro tratto dell’Amministrazione De Benedittis: se non c’è il mio nome non mi riguarda e qualcun altro se ne occuperà, l’importante è che nessuno mi tolga dal petto la medaglia di cartone che mi sono conquistato e per la quale ho lottato.
Infatti, di “medaglie di cartone” e di “lotte” si è parlato nello scorso Consiglio Comunale convocato per discutere due punti all’ordine del giorno, il secondo dei quali indifferibile in quanto legato alla richiesta di finanziamento per l’ottenimento di un voucher di 12.000 euro a favore del Comune di Corato. A tal proposito, il Consigliere Vito Bovino ha fatto notare la tardiva attivazione del Comune di Corato su un bando “a sportello” che vede altri Comuni già molto più celeri e tempestivi del nostro, a noi – oltre a quanto già affermato da Bovino – preme rilevare un altro aspetto. A fronte dei 12.000 euro che forse (non c’è alcuna certezza) verranno assegnati alla nostra Città, ad oggi l’Amministrazione ha già speso alcune migliaia di euro (tra indennità ai partecipanti, compensi ai funzionari e altre spese) per la celebrazione del Consiglio. A queste spese dirette si aggiunge il fatto che oltre 20 Consiglieri e numerosi Assessori – liberi professionisti o dipendenti – sono stati sottratti alle loro occupazioni per la necessità di concorrere all’assegnazione di un voucher di 12.000 euro. Il costo dell’operazione già ora – tra costi diretti e costi indiretti – è totalmente in perdita e non possiamo quindi non condividere le parole del Consigliere Graziella Valente dell’UDC (una delle poche con una formazione imprenditoriale e commerciale): “Va bene il voucher, ma altri punti all’ordine del giorno non potevano essere aggiunti in modo da rendere più produttiva la nostra presenza?”. Vuoto pneumatico; l’obiettivo era solo uno: lottare per attaccarsi al petto un’altra medaglia di cartone (in questo caso il voucher di 12.000 euro) costi quel che costi.
Sempre nello scorso Consiglio Comunale – da una medaglia di cartone all’altra – il Sindaco De Benedittis, punto dall’opposizione a proposito della segnaletica orizzontale (le strisce pedonali) praticamente invisibili presso alcuni Istituti Scolastici, ha pensato bene di impallinare il Dott. Giuseppe Loiodice, Comandante del Corpo di Polizia Locale, citandolo per nome e additandolo a responsabile unico del disservizio. Anche qui l’immagine che si vuol dare è quella di un’Amministrazione che lotta per arrivare prima e appuntarsi sul petto l’agognata medaglia e che subisce sgambetti da Tizio o da Caio.
La pallottola questa volta però potrebbe essere veramente spuntata. Per quella intuizione dell’individuale che presumiamo di avere, riteniamo probabile che il Sindaco non abbia chiara la situazione. Crediamo infatti altamente probabile che il Dott. Giuseppe Loiodice, funzionario esperto e di lungo corso, abbia fatto per tempo presente in forma scritta la necessità di procedere alla pitturazione delle strisce pedonali, richiedendo indirizzi e mezzi alla Giunta. Supponiamo, cioè, che ci sia una missiva firmata dallo stesso Loiodice e indirizzata al Sindaco e probabilmente anche all’Assessore al ramo protocollata mesi addietro nella quale si esponeva la situazione e che a questa missiva non sia seguito un atto di Giunta conseguente o sia stato prodotto in estremo ritardo. Se un Consigliere Comunale si volesse applicare, potrebbe agevolmente chiarire la situazione, se cioè all’Ufficio fossero stati assegnati per tempo mezzi e risorse ovvero se – in assenza di questi – il Comandante avesse posto la questione. Nel caso in cui il Sindaco abbia totalmente ragione, evidenziamo comunque che egli è il Capo dell’Amministrazione e non può limitarsi a dare e ricevere medaglie di cartone, scaricando sempre a valle o sulle Amministrazioni precedenti tutti i problemi. Nel caso in cui le cose stiano invece come noi ipotizziamo, sarebbe la volta buona per dare – carte alla mano – una bella “scotuata” ad un albero di “peroni” così malfermo.
Chi se la sente? C’è un Consigliere di opposizione che si voglia prendere la briga di approfondire la questione per far emergere le eventuali responsabilità dell’Amministrazione, responsabilità aggravate da uno scaricabarile indegno?

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Sui redditi non pubblicati, l’assessora più che smentire l’articolo utilizza la supercazzola di “Amici miei” https://ilquartopotere.it/news/politica/sui-redditi-non-pubblicati-lassessora-piu-che-smentire-larticolo-utilizza-la-supercazzola-di-amici-miei/ https://ilquartopotere.it/news/politica/sui-redditi-non-pubblicati-lassessora-piu-che-smentire-larticolo-utilizza-la-supercazzola-di-amici-miei/#comments Thu, 15 Sep 2022 16:23:55 +0000 https://ilquartopotere.it/?p=20497 Oramai siamo abituati alle esternazioni dell’ iperattiva social assessora ADDARIO. Ultima in ordine di tempo attiene alla questione riguardante la dichiarazione dei redditi non pubblicati dal Sindaco, dal Presidente del Consiglio e da alcuni assessori e  consiglieri. Come da consuetudine ormai, l’assessora affida le sue repliche rivolte ai nostri articoli sul suo profilo privato Facebook, […]

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Oramai siamo abituati alle esternazioni dell’ iperattiva social assessora ADDARIO. Ultima in ordine di tempo attiene alla questione riguardante la dichiarazione dei redditi non pubblicati dal Sindaco, dal Presidente del Consiglio e da alcuni assessori e  consiglieri.
Come da consuetudine ormai, l’assessora affida le sue repliche rivolte ai nostri articoli sul suo profilo privato Facebook, senza dare la possibilità a chi come noi che non rientra tra i suoi “AMICI” di poter prendere atto delle sue rimostranze e di poter rispondere, nel caso ; sarebbe opportuno da parte sua renderle visibili a tutti , considerato il suo pubblico ruolo istituzionale, perché forse l’assessora dimentica che questo è un servizio doveroso nei confronti dei cittadini.
Leggendo attentamente il post da lei pubblicato, l’assessora asserisce che la mancata pubblicazione della dichiarazione dei redditi è da attribuire ai dipendenti comunali che sono “oberati di lavoro” giustificando la mancata pubblicazione dei dati. Ci chiediamo dunque : come mai per alcuni è già stato pubblicato da un bel po’ di tempo e per altri no? Vorrei ricordare all’assessora che questa giunta sì è insediata due anni fa e quindi: non è stato abbastanza sufficiente il tempo per inserire i dati? Sorvolando sull’affermazione che il giornale “non fa un attacco alla politica ma allo stesso personale del Comune”, tale considerazione la rispediamo al mittente in quanto lungi da noi accusare di negligenza i dipendenti comunali, indirizziamo agli stessi il nostro incondizionato riconoscimento e rispetto.
Altra questione riportata nel suo commento è relativa all’imparzialità del nostro giornale per non aver pubblicato i redditi anche dei consiglieri di minoranza. Ebbene il motivo è semplice e si evince nell’apertura dell’articolo dove si sottolinea che la “TRASPARENZA” era uno dei punti di forza dell’amministrazione e che quindi i coratini si aspettavano quel tanto sospirato “CAMBIAMENTO”, ciò ribadito: che si fa? Si predica bene e si razzola male?
Sulla forma di sostentamento di alcuni assessori visto il loro reddito lo lasciamo giudicare ai nostri cittadini.
Riguardo al fatto di evidenziare che “la mia dichiarazione è a disposizione di tutti” e che sarebbe stato sufficiente fosse pubblicata sul sito del comune alla voce amministrazione trasparente l’assessore sottolinea inoltre “produco reddito idoneo a farmi sentire persona libera da pressioni e condizionamenti di ogni sorta e che la politica rappresenta un servizio che con fatica cerco di portare avanti insieme alla professione, nel rispetto delle mie priorità che restano sempre la mia famiglia, i miei affetti, i miei sogni”, affermazione che, seppur lontana dal senso dell’articolo sopra illustrato, apprendiamo con piacere se si pensa pure associato a quello del suo coniuge che attualmente pare rivesta l’incarico di Direttore dei lavori di piazza Vittorio Emanuele.
Comunque al di là delle arrampicate sugli specchi della su citata assessora , ci auguriamo quanto prima di poter ampiamente documentare sulla testata i risultati del lavoro del suo assessorato . La città le sarà grata. Visto che attualmente molto poco è pervenuto.
Dopo questo doveroso chiarimento, è bene ribadire che l’articolo si attiene alla corretta informazione. A riprova è apprezzabile la nota della Presidente del Consiglio, consona al ruolo istituzionale, pubblicata sul suo profilo in cui, oltretutto, ringrazia la nostra testata per aver fatto emergere questa anomalia.

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“Trasparenza sì trasparenza no” Sindaco, Presidente del Consiglio e Assessori non pubblicano la dichiarazione dei redditi https://ilquartopotere.it/news/politica/trasparenza-si-trasparenza-no-sindaco-presidente-del-consiglio-e-assessori-non-pubblicano-la-dichiarazione-dei-redditi/ https://ilquartopotere.it/news/politica/trasparenza-si-trasparenza-no-sindaco-presidente-del-consiglio-e-assessori-non-pubblicano-la-dichiarazione-dei-redditi/#respond Wed, 14 Sep 2022 06:59:32 +0000 https://ilquartopotere.it/?p=20429 “La trasparenza”, quella che doveva essere il punto di forza dell’attuale amministrazione a guida di De Benedittis nei fatti purtroppo non trova riscontro, come si evince consultando il sito del Comune. Ci siamo soffermati alla voce amministrazione trasparente e con stupore abbiamo scoperto che alcuni assessori non hanno pubblicato la dichiarazione dei redditi, tra questi […]

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“La trasparenza”, quella che doveva essere il punto di forza dell’attuale amministrazione a guida di De Benedittis nei fatti purtroppo non trova riscontro, come si evince consultando il sito del Comune. Ci siamo soffermati alla voce amministrazione trasparente e con stupore abbiamo scoperto che alcuni assessori non hanno pubblicato la dichiarazione dei redditi, tra questi anche il Sindaco e la Presidente del Consiglio e alcuni consiglieri di maggioranza. L’ultima pubblicazione dei dati reddituali dei titolari di incarico politico, infatti, è ferma al 28/06/2021.
Gli obblighi di pubblicazione per gli amministratori comunali sono dettagliatamente riportati nell’articolo 14, comma 1, del decreto legislativo 14 marzo 2013, n. 33, cosiddetto Decreto Trasparenza.
Tra gli atti e documenti da pubblicare occorre distinguere tra quelli che gli uffici comunali hanno già a loro disposizione e quelli che possono essere forniti esclusivamente dagli amministratori.
Tra i documenti “detenuti” dall’ente rientrano quelli della:
lettera a) – atto di nomina o di proclamazione;
lettera c) – compensi di qualsiasi natura connessi alla carica e i rimborsi delle spese per missioni.
Dovranno essere richiesti agli amministratori e, da questi, consegnati agli uffici, i documenti e le dichiarazioni della:
lettera b) – curriculum;
lettera d) – dati relativi all’assunzione di altre cariche e i relativi compensi;
lettera e) – altri eventuali incarichi a carico della finanza pubblica;
lettera f) – dichiarazione dei redditi e situazione patrimoniale propria e dei famigliari qualora vi consentano. Oppure dichiarazione, dell’amministratore circa il mancato consenso del proprio coniuge e famigliari (figli; fratelli; genitori; nonni; nipoti, intesi come figli dei figli; eccetera).
I dati dovranno essere richiesti ai singoli amministratori, dopo l’insediamento degli organi, con nota a cura del Responsabile della Trasparenza che, di norma, nei comuni è il segretario comunale. Per i componenti della giunta, occorrerà attendere i decreti di nomina degli assessori da parte del sindaco.
Per la tempistica di pubblicazione, il comma 2, del citato art. 14, prevede che i documenti vengano pubblicati nel sito web, entro tre mesi dalla elezione o dalla nomina e per i tre anni successivi dalla cessazione del mandato, fatte salve le informazioni concernenti la situazione patrimoniale e, ove consentita, la dichiarazione del coniuge non separato e dei parenti entro il secondo grado, che vengono pubblicate, solamente, fino alla cessazione del mandato.
A seguito dell’elezioni, quindi, l’ente – e per la durata di tre anni – dovrà organizzare due link. Uno con i dati dell’amministrazione scaduta e uno con le informazioni sull’amministrazione in carica, ricordandosi di eliminare il link dell’amministrazione cessata, trascorso il mese di maggio 2022.
Art. 47. Sanzioni per la violazione degli obblighi di trasparenza per casi specifici
1. La mancata o incompleta comunicazione delle informazioni e dei dati di cui all’articolo 14, concernenti la situazione patrimoniale complessiva del titolare dell’incarico al momento dell’assunzione in carica, la titolarità di imprese, le partecipazioni azionarie proprie, del coniuge e dei parenti entro il secondo grado, nonché tutti i compensi cui da diritto l’assunzione della carica, dà luogo a una sanzione amministrativa pecuniaria da 500 a 10.000 euro a carico del responsabile della mancata comunicazione e il relativo provvedimento è pubblicato sul sito internet dell’amministrazione o organismo interessato.
A fronte di questo riscontro ci poniamo alcune domande:
– perché alcuni assessori hanno pubblicato i dati e altri no?
– perché il Sindaco e il Presidente del Consiglio non li hanno pubblicati?
– chi deve vigilare sulla pubblicazione e applicare le eventuali sanzioni per mancata pubblicazione?
Poi c’è la questione politica: a fronte di redditi così bassi lo stipendio di Assessore, per alcuni, sembra essere la fonte primaria di sostentamento.
Qui di seguito riportiamo le dichiarazioni di reddito pubblicate e non pubblicate dell’anno 2019
http://trasparenza.comune.corato.ba.it

SINDACO DE BENEDITTIS Corrado Nicola  Non pubblicato

ASSESSORI ADDARIO Felice  8.122,00€  2019
ADDARIO Luisa  Non pubblicato
BUCCI Concetta  Si riserva di fornire copia dichiarazione dei redditi
MARCONE Beniamino  43.988,00€  2019
MUGGEO Adriano  Non pubblicato
SINISI Vincenzo  1.610,00€  2019
VARESANO Antonella  4.449,00€  2019

CONSIGLIERI COMUNALI                                                                                             ADDARIO Aldo  32.357,00€  2019
ARSALE Michele  56.023,00€  2019
AVELLA Franco  10.209,00€  2019
COLONNA Carlo  Non pubblicato
DE BENEDITTIS  Antonella Non pubblicato
DI BARTOLOMEO  Giuseppe Non pubblicato
D’IMPERIO Giulio  12.060,00€  2019
D’INTRONO Nadia Gloria 10.486,00€  2019
MASCOLI Salvatore  Non pubblicato
MASTRODONATO Vincenzo  Non pubblicato
MAZZONE Valeria (Presidente del Consiglio)  Non pubblicato
PALMIERI Alessandro  21.185,00€  2019
PISICCHIO Domenico  Non pubblicato
SCISCIOLI Gennaro  Non pubblicato
TAMBONE Eliseo  32.701,00€  2019
TARANTINI Benedetto  26.284,00€  2019

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