Socialismo Archivi - Il Quarto Potere https://ilquartopotere.it/tag/socialismo/ Le notizie sotto un'altra luce Mon, 28 Nov 2022 07:13:12 +0000 it-IT hourly 1 https://wordpress.org/?v=6.8.1 https://ilquartopotere.it/wp-content/uploads/2018/12/cropped-icona_512-32x32.png Socialismo Archivi - Il Quarto Potere https://ilquartopotere.it/tag/socialismo/ 32 32 Progetto “Storie resistenti” dell’ANPI Corato: importante ritrovamento di 71 fogli su Guglielmo Schiralli. https://ilquartopotere.it/storie/progetto-storie-resistenti-dellanpi-corato-importante-ritrovamento-di-71-fogli-su-guglielmo-schiralli/ https://ilquartopotere.it/storie/progetto-storie-resistenti-dellanpi-corato-importante-ritrovamento-di-71-fogli-su-guglielmo-schiralli/#respond Mon, 28 Nov 2022 07:13:12 +0000 https://ilquartopotere.it/?p=22302 di Giovanni Capurso, Vincenzo Catalano Negletto, perseguitato, incarcerato, Gugliemo Schiralli avrebbe potuto godersi l’enorme patrimonio della famiglia di ricchi possidenti terrieri, ma finì in grave miseria per assistere gli ultimi e per combattere quei “galantuomini” a cui egli stesso apparteneva. Per portare avanti le sue battaglie politiche a favore dei braccianti fondò ben tre giornali […]

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di Giovanni Capurso, Vincenzo Catalano

Negletto, perseguitato, incarcerato, Gugliemo Schiralli avrebbe potuto godersi l’enorme patrimonio della famiglia di ricchi possidenti terrieri, ma finì in grave miseria per assistere gli ultimi e per combattere quei “galantuomini” a cui egli stesso apparteneva.

Per portare avanti le sue battaglie politiche a favore dei braccianti fondò ben tre giornali dilapidando il patrimonio personale.
Il recente e straordinario ritrovamento di ben 71 fogli della Prefettura di Bari e della Sottoprefettura di Barletta conservati presso l’Archivio di Stato di Bari fatti di missive, procedimenti penali, relazioni, anche dettagliate, sulla sua attività politica, in un arco temporale di circa trent’anni, ci permette di rivalutare l’importanza storica di questo protagonista indiscusso del socialismo pugliese di fine Ottocento clamorosamente caduto nel dimenticatoio.
Possiamo considerare Schiralli un vero e proprio infaticabile Mercurio delle idee socialiste che ha promosso attraverso articoli, opuscoli, scritti storico-politici e letterari con una penna pungente, caustica, ironica, senza mancare di quell’astuzia e intraprendenza che caratterizzano il politico di razza. Certamente, Schiralli, non meno di altri suoi illustri compagni nel panorama italiano ed europeo, condusse una battaglia senza quartiere per trasformare i gruppi radicali pugliesi in militanti consapevoli di un movimento operaio più vasto in un contesto sociale in rapido mutamento.

Le carte ritrovate forniscono dettagli di estremo interesse della sua infaticabile attività politica, ma anche di pubblicista. Tra queste ritroviamo la comunicazione al prefetto di Bari della sua partecipazione al congresso che portò alla Fondazione del Partito socialista italiano nel 1892 a Genova, o la condanna a 8 mesi e 15 giorni di detenzione e lire 1060 di multa inflittagli dal Tribunale di Trani. Altre informazioni utili ci vengono date sul suo misterioso decesso a Roma, da sempre molto discusso.
Non mancano documenti che ci mostrano uno spaccato degli screzi e degli sfottò di un tempo tutto sommato non molto lontano dal nostro se pensiamo al quel che accade spesso sui social. Per esempio in una relazione del sottoprefetto di Barletta datata 30 maggio 1901 si parla di una visita fatta dallo Schiralli in caserma, evidentemente esasperato, per sporgere querela verso un orologiaio di Corato che aveva esposto sulla vetrina del suo negozio una caricatura del suo volto ad opera del noto artista Saverio Grosso con lo pseudonimo “Saveriaggio”. Ecco il testo:

Il 24 corrente si presentò all’ufficio di P.S. di Corato Schiralli Guglielmo fu Giuseppe di anni 42 Consigliere provinciale colà nato e domiciliato, espose querela contro Vernice Gennaro di Cataldo di anni 31, orologiaio da Corato, per avere esposto sulla porta esterna della sua bottega al corso Cavour 17 una figura per denigrarlo ed esporlo al disprezzo pubblico.
Esso Schiralli si querelò è […] contro i possibili attori della figura della quale chiese il sequestro.
Acceduto sopra luogo quel funzionario sequestrò la figura e dichiarò in contravvenzione esso Vernice alle disposizioni contenenti nell’articolo 64 della legge della P-S. ed a quello sul bollo, dappoiché la figura sequestrata mancava della prescritta marca da bollo.
Lo pseudonimo – Saveriaggio – da cui è sottoscritta la caricatura, fa intendere che l’autore ne sia stato il noto caricaturista di Corato Grosso Saverio di Antonio. Ne informo la V.S. illustrissima signoria per intelligenza.

Ad oggi a Guglielmo Schiralli è appena intitolata una stradina in una zona periferica di Corato. Troppo poco per il fondatore del socialismo pugliese.

 

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Giuseppe Di Vagno: la memoria mai spenta https://ilquartopotere.it/ricorrenze/giuseppe-di-vagno-la-memoria-mai-spenta/ https://ilquartopotere.it/ricorrenze/giuseppe-di-vagno-la-memoria-mai-spenta/#respond Mon, 26 Sep 2022 15:08:28 +0000 https://ilquartopotere.it/?p=20707 Il 25 settembre 1921 il giovane parlamentare socialista Giuseppe Di Vagno venne colpito mortalmente in un agguato dopo un comizio tenuto a Mola di Bari. Nei giorni successivi, in alcuni grandi centri bracciantili della Puglia, ci furono scioperi e manifestazioni di protesta. Il 28 settembre sull’“Avanti!” viene riportato un lungo articolo intitolato “Sciopero generale di […]

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Il 25 settembre 1921 il giovane parlamentare socialista Giuseppe Di Vagno venne colpito mortalmente in un agguato dopo un comizio tenuto a Mola di Bari. Nei giorni successivi, in alcuni grandi centri bracciantili della Puglia, ci furono scioperi e manifestazioni di protesta. Il 28 settembre sull’“Avanti!” viene riportato un lungo articolo intitolato “Sciopero generale di protesta a Corato”.

La memoria del martire non si spense neanche negli anni successivi con l’avvento del fascismo e venne tramandata anche tra gli esuli di Grenoble. Così riporta un articolo sull’“Avanti!” del 25 settembre 1924:

Gli emigrati del comune di Corato (Bari) residenti a Grenoble (Francia) oggi sottoscrivendosi al battagliero “Avanti!” ricordano lo anniversario della morte del caro Peppino Di Vagno assassinato per mandato degli agrari pugliesi. Più che mai fermi nella nostra fede noi diciamo agli agrari pugliesi: “Avete ammazzato Di Vagno, credevate di ammazzare il Socialismo? No: è una illusione: Noi vegliamo, siamo sbandati ma non soppressi e attendiamo il giorno in cui sotto alla gloriosa bandiera del nostro vecchio Partito socialista riprenderemo la nostra marea verso la redenzione del lavoro”.

In vista della data dell’anniversario della sua commemorazione, nella città d’Oltralpe, venivano regolarmente organizzate delle sottoscrizioni per sostenere economicamente l’“Avanti!”, soprattutto a cura del partito socialista locale e sotto la guida del segretario Felice Loiodice. La polizia segreta controllava attentamente queste iniziative.
Nell’articolo sempre dell’“Avanti!” del 25 settembre 1927 viene riportato:

La Sezione Socialista di Grenoble è composta per la massima parte di lavoratori pugliesi emigrati. Essi, con splendido pensiero hanno voluto ricordare l’assassinio del caro loro e nostro Peppino Di Vagno, uno dei primi eroici caduti sotto i colpi dei sicari di Mussolini, inviando al giornale che, esule e proscritto anche esso difende e propaga le idee per cui il martire nostro diede la vita.

In calce è anche riportato un lunghissimo elenco di persone (circa centocinquanta), in buona parte dai cognomi coratini, che avevano aderito alla sottoscrizione.
Il coordinamento per la raccolta dei fondi necessari alle iniziative per la commemorazione generalmente veniva affidato alle donne. Tra loro c’erano De Palma Fortunata, nata a Corato il 1° gennaio 1909, e Martinelli Concetta, nata il 26 agosto 1898.

Giovanni Capurso
Vincenzo Catalano

 

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