ZES Archivi - Il Quarto Potere https://ilquartopotere.it/tag/zes/ Le notizie sotto un'altra luce Thu, 11 May 2023 06:48:45 +0000 it-IT hourly 1 https://wordpress.org/?v=6.8.1 https://ilquartopotere.it/wp-content/uploads/2018/12/cropped-icona_512-32x32.png ZES Archivi - Il Quarto Potere https://ilquartopotere.it/tag/zes/ 32 32 Le Z.E.S. e le zone industriali “D” di Corato https://ilquartopotere.it/news/economia/le-z-e-s-e-le-zone-industriali-d-di-corato/ https://ilquartopotere.it/news/economia/le-z-e-s-e-le-zone-industriali-d-di-corato/#respond Thu, 11 May 2023 06:48:45 +0000 https://ilquartopotere.it/?p=25609 Di Vincenzo Petrone “libero pensatore” Con Deliberazione di Giunta Comunale n. 95 del 04/05/2023 è stato approvato e quindi pubblicato l’avviso pubblico, finalizzato da parte delle imprese alla presentazione delle domande di candidatura, da sottoporre al vaglio del Commissario per le Zone Economiche Speciali (ZES), al fine dell’inserimento anche del territorio comunale di Corato all’interno […]

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Di Vincenzo Petrone “libero pensatore”

Con Deliberazione di Giunta Comunale n. 95 del 04/05/2023 è stato approvato e
quindi pubblicato l’avviso pubblico, finalizzato da parte delle imprese alla presentazione delle domande di candidatura, da sottoporre al vaglio del Commissario per le Zone Economiche Speciali (ZES), al fine dell’inserimento anche del territorio comunale di Corato all’interno delle perimetrazioni ZES.
Come già evidenziato in un precedente articolo “Corato e le ZES”  del 22 Febbraio 2023, queste zone rappresentano una occasione da non perdere per le imprese e nel contempo costituiscono un importante impegno per il Comune. Le indicazioni riportate in quell’articolo (Studio di fattibilità con piano economico-finanziario, volto a garantire che il progetto sia giuridicamente e tecnicamente fattibile oltre che economicamente giustificabile) restano sicuramente valide e vanno integrate dalle precisazioni riportate nell’avviso pubblico.
In particolare le imprese nel presentare le domande di candidatura, tra le altre cose, devono indicare l’area che si intende candidare e questa deve essere ricompresa in:
• zone omogenee industriali “D” del Piano Regolatore Generale vigente;
• aree interessate da interventi approvati in “variante urbanistica” (ex art. 5, D.P.R. n. 447/1998 – ex art. 8, D.P.R. n. 160/2010 – ex art.7 NN.TT.AA. del PRG);
• immobili e/o aree a destinazione produttiva oggetto di sanatoria.
Restano esclusi i nuovi insediamenti ricadenti nelle aree in zona agricola “E” del Piano Regolatore Generale, se non nel caso di verifica positiva dei requisiti richiesti dall’art.8 del DPR 160/2010, diversamente con questi interventi puntuali non verrebbe prestata la dovuta attenzione al corretto uso del territorio ed al consumo dei suoli, come richiesto dalle norme vigenti.
Altro aspetto essenziale deriva dal fatto che queste aree d’intervento da candidare
devono essere nella disponibilità del proponente, anche attraverso atti in corso di
perfezionamento, quale ad esempio promesse di acquisto …… .
Purtroppo questo aspetto ossia la piena disponibilità dell’”intera” area in zona industriale “D” può costituire un grosso problema per le imprese.
Infatti alla base di questa problematica ci sono due inconvenienti:
a) l’estrema parcellazione delle proprietà che costituisce una caratteristica di tutto il territorio di Corato e quindi anche delle zone industriali “D”. Infatti per questo motivo se mancano anche delle esigue aree per completare il lotto d’intervento si diventa tranquillamente oggetto di ricatto da parte dei legittimi proprietari di detti suoli;
b) l’impossibilità di procedere all’esproprio delle aree in quanto queste zone industriali sono state oggetto di Piano Particolareggiato nel 1987 e quindi i dieci anni che rendono  possibile l’esproprio sono abbondantemente trascorsi.
Alla luce di queste ultime considerazioni e non solo si ritiene necessario che il Comune metta in atto quanto è in suo potere, ossia la redazione dei Piani Urbanistici Esecutivi (P.U.E.) per le zone industriali, in modo da poter invocare di nuovo la “Pubblica Utilità” e con questa la possibilità di esproprio in modo da agevolare e non di poco il corretto sviluppo del territorio.
Ma di questo parlerò in futuro.
Qualcuno può far rilevare che i tempi per l’approvazione dei nuovi P.U.E. sono
sicuramente poco compatibili con quelli di presentazione delle istanze ZES, questo è sicuramente vero. Ma è anche vero il fatto che, secondo quanto detto dal Commissario Straordinario alle ZES ing. M. Guadagnolo, la gestione di queste zone sarà di tipo dinamico ossia accadrà che nelle perimetrazioni delle ZES ci potranno essere nuove inclusioni/esclusioni e quindi in tal caso con la possibilità di esproprio l’acquisizione delle aree sarà facilitata.
Oltre a questo, i nuovi P.U.E. necessitano anche e soprattutto se si vogliono dotare le zone “D” dei relativi servizi che ormai sappiamo essere un requisito indispensabile da tutti agognato, in quanto ormai rappresentano un motivo di qualità e quindi di appetibilità per gli insediamenti.
Infine, come già indicato nella riunione della Consulta per lo Sviluppo Economico e del Lavoro al fine di incentivare le imprese ad investire si suggerisce di ipotizzare una riduzione/esenzione degli oneri di costruzione per quelle aziende che si insedieranno nelle zone ZES.

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Zona Economica Speciale (ZES): il Comune di Corato pubblica un avviso per le imprese interessate https://ilquartopotere.it/comunicazioni/zona-economica-speciale-zes-il-comune-di-corato-pubblica-un-avviso-per-le-imprese-interessate/ https://ilquartopotere.it/comunicazioni/zona-economica-speciale-zes-il-comune-di-corato-pubblica-un-avviso-per-le-imprese-interessate/#respond Sat, 06 May 2023 06:03:17 +0000 https://ilquartopotere.it/?p=25479 Come già annunciato dal Commissario Straordinario del Governo della Zona Economica Speciale (ZES) Adriatica Interregionale Puglia-Molise, Ing. Manlio Guadagnuolo, durante l’incontro, organizzato dall’Amministrazione Comunale in sinergia con la Consulta allo Sviluppo economico, tenutosi a Palazzo Gioia lo scorso 10 febbraio, il Comune di Corato mira a far parte della Zona Economica Speciale (ZES) interregionale Puglia-Molise. […]

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Come già annunciato dal Commissario Straordinario del Governo della Zona Economica Speciale (ZES) Adriatica Interregionale Puglia-Molise, Ing. Manlio Guadagnuolo, durante l’incontro, organizzato dall’Amministrazione Comunale in sinergia con la Consulta allo Sviluppo economico, tenutosi a Palazzo Gioia lo scorso 10 febbraio, il Comune di Corato mira a far parte della Zona Economica Speciale (ZES) interregionale Puglia-Molise.
Nella giornata di ieri è stato, quindi, pubblicato, un avviso pubblico rivolto ad imprese, esistenti o in via di costituzione, già localizzate o che intendano localizzarsi nel territorio comunale di Corato, finalizzato alla presentazione di domande di candidatura al fine di inserire anche il territorio comunale di Corato all’interno delle perimetrazioni ZES e, di conseguenza, consentire l’ingresso nella stessa zona delle imprenditorialità produttive che operino nel territorio comunale di questo Ente, opportunamente qualificate e selezionate.
L’ avviso ha finalità esplorative, al fine di supportare l’azione amministrativa tesa a consentire l’ingresso al Comune di Corato nella ZES Adriatica.
Il Comune di Corato promuove e favorisce le imprese che intendono avvalersi di tale procedura, al fine dell’eventuale inserimento nelle aree ZES, nel proprio territorio per l’ampliamento del sistema produttivo locale e territoriale.
Il Piano di Sviluppo Strategico della ZES approvato dalla Regione Puglia promuove la competitività delle imprese, l’incremento delle esportazioni e degli scambi materiali ed immateriali, la creazione di nuovi posti di lavoro e il rafforzamento del tessuto produttivo e logistico attraverso stimoli alla crescita industriale e all’innovazione.
L’avviso pubblico, contenente ulteriori informazioni e i requisiti delle aziende per partecipare e il modulo per l’istanza sono disponibili sul sito ufficiale dl Comune di Corato al link https://bit.ly/Avvisozes.
“La Consulta per lo Sviluppo Economico e del Lavoro esprime apprezzamento per il fattivo impegno e la piena condivisione dell’Amministrazione del Comune di Corato relativamente al piano di Sviluppo Strategico della “Zona Economica Speciale (ZES) Adriatica”. Ha dichiarato il Presidente della Consulta per lo Sviluppo Economico e del Lavoro, Franco Squeo. – Il Piano di Sviluppo Strategico promuove la competitività delle imprese, l’incremento delle esportazioni e dei traffici portuali, la creazione di nuovi posti di lavoro ed il rafforzamento del tessuto produttivo e logistico. Il sicuro slancio dell’economica locale che potrebbe essere generato, e la grande disponibilità già espressa da molte realtà imprenditoriali di Corato, ci rendono altamente fiduciosi.”

“La ZES, come dichiarato dal commissario ingegner Mario Guadagnuolo, rappresenta l’acronimo delle opportunità. Con questa consapevolezza, dopo aver svolto gli opportuni approfondimenti con lo stesso Commissario, dopo aver ascoltato le esigenze degli imprenditori, delle associazioni di categoria e con il supporto fattivo Consulta per lo Sviluppo Economico e del Lavoro, che ringrazio sentitamente, abbiamo ritenuto opportuno diventare parte attiva di questo progetto che punta all’inserimento nella riperimetrazione della ZES. – Ha affermato l’Assessore alle Attività Produttive, Concetta Bucci. – É un’opportunità per tutta la nostra città, non solo per i singoli imprenditori, perché le ricadute occupazionali ed economiche avrebbero effetti benefici su tutto il territorio. Andiamo avanti e invitiamo tutte le aziende, già localizzate o che intendono farlo, a partecipare a questo avviso, perché soltanto costituendo una rete unitaria e quindi presentando progetti credibili potremo raggiungere questo obiettivo. Ringrazio l’ufficio nella persona dell’avvocato Giuseppe Sciscioli perché nonostante la mole di lavoro non ci fa mai mancare il supporto da un punto di vista tecnico e amministrativo”

“Corato, con le sue imprese ha tutte le carte in regola per entrare nella ZES e per questo è importante essere uniti, pubblico e privato. – Ha concluso il Sindaco Corrado De Benedittis – Il riconoscimento alle aziende locali che faranno richiesta di entrare nella ZES, può anche portare con sé finanziamenti per le infrastrutture, di cui la nostra zona industriale ha bisogno. L’avviso pubblico vuole essere uno strumento di supporto alle imprese e di collaborazione.
Ringrazio l’Assessore alle Attività produttive, avv.Concetta Bucci, il dirigente del SUAP, avv. Giuseppe Sciscioli insieme ai dipendenti dell’ufficio SUAP, la Consulta per lo Sviluppo Economico e del Lavoro col suo presidente Franco Squeo, la Giunta, il presidente della Commissione alle Attività Produttive, Enzo Mastrodonato, le associazioni di categoria e il mondo delle imprese locali.”

 

 

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Corato e le ZES https://ilquartopotere.it/news/economia/corato-e-le-zes/ https://ilquartopotere.it/news/economia/corato-e-le-zes/#respond Wed, 22 Feb 2023 07:10:28 +0000 https://ilquartopotere.it/?p=23988 Di Vincenzo Petrone “libero pensatore” Su iniziativa della Consulta sullo Sviluppo economico e del Lavoro e con il patrocinio del Comune di Corato, in data 10 c.m. presso il palazzo Gioia si è tenuto un incontro pubblico sulle Zone Economiche Speciali (ZES) con la presenza del Commissario straordinario ing. M. Guadagnolo. Da tale incontro è […]

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Di Vincenzo Petrone “libero pensatore”

Su iniziativa della Consulta sullo Sviluppo economico e del Lavoro e con il patrocinio del Comune di Corato, in data 10 c.m. presso il palazzo Gioia si è tenuto un incontro pubblico sulle Zone Economiche Speciali (ZES) con la presenza del Commissario straordinario ing. M. Guadagnolo. Da tale incontro è scaturito che le ZES rappresentano per molti Comuni e quindi anche per Corato una occasione unica e irripetibile.
Infatti secondo il Commissario, con le ZES nasce la burocrazia amica delle imprese riscontrabile tramite i seguenti elementi:
• Lo Sportello Unico (S.U.) che sarà l’unico interlocutore per le imprese interessate agli
investimenti;
• L’Autorizzazione Unica (A.U.) del Commissario ZES, che assorbe e sostituisce tutte le
precedenti autorizzazioni, evitando alle imprese gravosi “pellegrinaggi” presso i vari Enti;
• I tempi certi, rapidi e più che dimezzati con termini perentori, silenzio assenso e ove
necessario, rilascio dell’A.U. anche in variante urbanistica;
• Le agevolazioni fiscali, quali il credito d’imposta (max 100.000.000) a valere sull’intero valore dell’investimento (compreso l’acquisto del suolo e/o degli immobili eventualmente su di esso esistenti) – pari al 45% per le piccole, 35% per le medie e 25% per le grandi imprese
– la riduzione dell’IRES del 50% ed ancora i vantaggi derivanti dalla riduzione/azzeramento degli oneri comunali (TARI, IMU, Oneri di costruzione).

L’impressione che è derivata dalla relazione del Commissario e che le ZES rappresentano una straordinaria occasione da non perdere per gli operatori economici e dall’altro lato un improcrastinabile impegno per le Amministrazioni Locali i cui Comuni sono fuori territorialmente dalle ZES.

Vediamo entrambi gli aspetti.
Da un lato tutti gli operatori economici che intendono investire sia in ampliamento delle proprie attività sia di crearne nuove devono, nel più breve tempo possibile, interfacciarsi con il Commissario attraverso lo Sportello Unico (S.U.) per presentare almeno preventivamente le domande di inclusione nelle aree ZES. Ovviamente queste istanze, se non accompagnate da veri e propri progetti d’intervento cantierabili, devono essere serie e corredate di Studio di fattibilità con piano economico-finanziario, volto a garantire che il progetto sia giuridicamente e tecnicamente fattibile
oltre che economicamente giustificabile. In altre parole detto studio deve dimostrare:
• Fattibilità tecnica
• Fattibilità economica
• Fattibilità giuridica
• Fattibilità operativa
D’altro lato i Comuni in virtù della riperimetrazione devono porre in essere tutto ciò che è in loro potere per facilitare l’ingresso delle aziende che operano nel loro territorio nelle aree ZES.

Diversamente si instaurerà una sleale concorrenza tra aree ZES e non ZES che per queste ultime inevitabilmente porterà ad un impoverimento del loro tessuto produttivo e quindi occupazionale.

Infatti se la nostra Città non entra in queste aree accadrà che anche le aziende che oggi operano nel Comune saranno attratte da tutti i vantaggi che le ZES offrono e quindi tenderanno a spostarsi in dette aree. In altre parole si rischia di assistere a fenomeni molto simili a quelli verificatosi per molte aziende italiane che hanno spostato la produzione in altri paesi, ad. es. dell’EST, che offrivano occasioni di investimento con costi ed agevolazioni molto vantaggiosi.

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