Libertà Archivi - Il Quarto Potere https://ilquartopotere.it/tag/liberta/ Le notizie sotto un'altra luce Sat, 07 Jun 2025 08:51:53 +0000 it-IT hourly 1 https://wordpress.org/?v=6.8.1 https://ilquartopotere.it/wp-content/uploads/2018/12/cropped-icona_512-32x32.png Libertà Archivi - Il Quarto Potere https://ilquartopotere.it/tag/liberta/ 32 32 “Concerto d’Amore” a Castel del Monte – Musica per la Pace, la Libertà e la Fratellanza https://ilquartopotere.it/appuntamenti/concerto-damore-a-castel-del-monte-musica-per-la-pace-la-liberta-e-la-fratellanza/ https://ilquartopotere.it/appuntamenti/concerto-damore-a-castel-del-monte-musica-per-la-pace-la-liberta-e-la-fratellanza/#respond Sat, 07 Jun 2025 08:51:53 +0000 https://ilquartopotere.it/?p=37937 Sarà il suggestivo sagrato di Castel del Monte a fare da palcoscenico naturale al “Concerto d’Amore”, in programma sabato 28 giugno 2025 che sarà eseguito dalla Orchestra di Fiati A.N.P.S. (Associazione Nazionale Polizia di Stato) composta da più di 30 elementi e diretta dal Maestro Giuseppe Pellegrini affiancato, inoltre, dalla soprano Angela Lomurno e dal […]

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Sarà il suggestivo sagrato di Castel del Monte a fare da palcoscenico naturale al “Concerto d’Amore”, in programma sabato 28 giugno 2025 che sarà eseguito dalla Orchestra di Fiati A.N.P.S. (Associazione Nazionale Polizia di Stato) composta da più di 30 elementi e diretta dal Maestro Giuseppe Pellegrini affiancato, inoltre, dalla soprano Angela Lomurno e dal tenore Giuseppe Mauro.

Sicuramente è un evento da non perdere il cui programma è un attento intreccio tra brani musicali e voce narrante, tra repertorio classico e popolare incentrato su ideali di pace, libertà e fratellanza tra i popoli, in uno dei più straordinari scenari al mondo.
Torno al sud come si torna sempre all’amore” recita una famosa canzone e in fondo questo concerto intende essere un omaggio al prezioso lascito con cui il Puer Apuliae ha ingemmato il profilo della nostra amatissima terra.

Appuntamento a sabato 28 giugno 2025 a Castel del Monte per vivere insieme una serata di emozioni e bellezza senza tempo.

 

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“VIVA L’ITALIA”: l’ANMIG di Corato celebra la Festa della Repubblica Italiana https://ilquartopotere.it/appuntamenti/viva-litalia-lanmig-di-corato-celebra-la-festa-della-repubblica-italiana/ https://ilquartopotere.it/appuntamenti/viva-litalia-lanmig-di-corato-celebra-la-festa-della-repubblica-italiana/#respond Tue, 27 May 2025 05:35:13 +0000 https://ilquartopotere.it/?p=37771 L’Associazione Nazionale fra Mutilati e Invalidi di Guerra – Fondazione, sezione di Corato, è lieta di annunciare di aver organizzato a Corato l’evento celebrativo del 79° anniversario della Repubblica Italiana. La Festa della Repubblica, intitolata “VIVA L’ITALIA!!!”, si terrà lunedì due giugno a partire dalle ore 18,00, presso Corato Executive Center, s.p. 231, km. 32,700. […]

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L’Associazione Nazionale fra Mutilati e Invalidi di Guerra – Fondazione, sezione di Corato, è lieta di annunciare di aver organizzato a Corato l’evento celebrativo del 79° anniversario della Repubblica Italiana.

La Festa della Repubblica, intitolata “VIVA L’ITALIA!!!”, si terrà lunedì due giugno a partire dalle ore 18,00, presso Corato Executive Center, s.p. 231, km. 32,700.

L’evento, aperto alla partecipazione di tutti e occasione di orgoglio e riflessione civile, è articolato in tre momenti di cultura e storia, musica e canto, e convivialità, secondo il seguente programma:

PRESENTAZIONE 

Prof. Gaetano Bucci – Presidente Anmig Corato

L’Italia è una Repubblica democratica…

INTERVENTI

Prof. Piero Cervellera

Il contributo dei cattolici alla stesura della Costituzione Italiana

Dr. Mauro Lastella

L’Esercito Italiano e le istituzioni nella fedeltà alla Patria

Prof.ssa Anna Santoliquido

La poesia civile nella Repubblica Italiana

OMAGGIO CANORO E MUSICALE ALLA REPUBBLICA

Mezzosoprano – M° Francesca Copertino

Pianista e Compositore – M° Roberto Fasciano

CONVIVIALITÀ

Prenotazioni entro 31 maggio ai numeri: 3277063700; 360405534; 3490079332

PARTNER: CICRES-Corato, Corato Executive Center, ANMIG-REGIONALE PUGLIA, – Bari, LA CAPASANA-free press, PIN BIKE, “più pedali, più guadagni”, A.I.C. – Associazione Imprenditori Coratini, I.I. S.S. “Oriani – Tandoi” – Corato, ANGeT – se. Monte Caccia, Movimento Internazionale “Donne e Poesia” – Bari.

Con questa iniziativa la sezione ANMIG di Corato, la più antica e longeva associazione civile cittadina, intende dare il proprio contributo alla celebrazione della ricorrenza della nascita della Repubblica Italiana, nel convincimento dei grandi e fondamentali valori di Democrazia, di Libertà e di Pace della Costituzione.

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“Dateci i pantaloni! La Resistenza delle Donne” in scena al Liceo Artistico di Corato https://ilquartopotere.it/appuntamenti/dateci-i-pantaloni-la-resistenza-delle-donne-in-scena-al-liceo-artistico-di-corato/ https://ilquartopotere.it/appuntamenti/dateci-i-pantaloni-la-resistenza-delle-donne-in-scena-al-liceo-artistico-di-corato/#respond Fri, 11 Apr 2025 05:32:15 +0000 https://ilquartopotere.it/?p=37031 Il 14 aprile 2025, alle 18:30, presso l’auditorium del Liceo Artistico Federico II “Stupor Mundi” In occasione dell’80° Anniversario della Liberazione dal nazifascismo, la Sezione ANPI di Corato “Maria Diaferia” celebra il coraggio e il ruolo fondamentale delle donne nella Resistenza italiana. Il 14 aprile 2025, alle 18:30, presso l’auditorium del Liceo Artistico Federico II […]

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Il 14 aprile 2025, alle 18:30, presso l’auditorium del Liceo Artistico Federico II “Stupor Mundi”

In occasione dell’80° Anniversario della Liberazione dal nazifascismo, la Sezione ANPI di Corato Maria Diaferia” celebra il coraggio e il ruolo fondamentale delle donne nella Resistenza italiana.

Il 14 aprile 2025, alle 18:30, presso l’auditorium del Liceo Artistico Federico II “Stupor Mundi”, andrà in scena lo spettacoloDateci i pantaloni! La Resistenza delle Donne”, con drammaturgia e regia di Elisabetta Aloia e ricerca vocale di Marinella Dipalma.

Un racconto fatto di parole e canti intreccia le vite delle partigiane, restituendo voce a donne combattenti, spesso dimenticate dalla storia. Furono circa 35.000 le donne che, tra il 1943 e il 1945, presero parte alla Resistenza, rischiando tutto per liberare l’Italia dall’oppressione nazifascista. Di queste, oltre 4.500 furono arrestate, torturate e processate, 623 giustiziate o cadute in battaglia e circa 3.000 deportate nei campi di concentramento in Germania.

Lottavano per un’Italia libera dalla dittatura, per una vita più dignitosa, per spazi di autonomia fuori dai rigidi ruoli imposti dal regime. Alcune combatterono in montagna con straordinario coraggio, altre cospirarono nell’ombra o sostennero i partigiani, mentre molte tennero unite famiglie spezzate dalla guerra e dalle persecuzioni.

Eppure, dopo la Liberazione, queste donne furono in gran parte escluse dalle celebrazioni ufficiali e dai riconoscimenti militari. Per anni, il loro contributo è stato minimizzato, quasi invisibile. Solo dopo tre decenni si è cominciato a riconoscere il loro ruolo non come semplice supporto, ma come parte attiva e consapevole della Resistenza.

“Dateci i pantaloni!” è un tributo a loro e a tutte le donne che, ancora oggi, lottano per la libertà e per i propri diritti.

L’ingresso, gratuito, sarà possibile fino a esaurimento posti

 

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“Libertà a caro prezzo. Gioacchino Gesmundo e le Fosse Ardeatine”: l’ultimo libro di Giovanni Capurso https://ilquartopotere.it/cultura/liberta-a-caro-prezzo-gioacchino-gesmundo-e-le-fosse-ardeatine-lultimo-libro-di-giovanni-capurso/ https://ilquartopotere.it/cultura/liberta-a-caro-prezzo-gioacchino-gesmundo-e-le-fosse-ardeatine-lultimo-libro-di-giovanni-capurso/#respond Thu, 06 Mar 2025 06:28:06 +0000 https://ilquartopotere.it/?p=36351 L’eccidio delle Fosse Ardeatine costituisce una delle pagine più dolorose della Resistenza e della storia italiana. Molto è stato scritto su questa feroce rappresaglianazista. Anche di recente sono state riscoperte alcune vite dei “martiri” coinvolti nell’eccidio. Eppure mancava all’appello una delle figure più importanti della Resistenza romana. È quella di Gioacchino Gesmundo, uno dei più […]

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L’eccidio delle Fosse Ardeatine costituisce una delle pagine più dolorose della Resistenza e della storia italiana.

Molto è stato scritto su questa feroce rappresaglianazista. Anche di recente sono state riscoperte alcune vite dei “martiri” coinvolti nell’eccidio. Eppure mancava all’appello una delle figure più importanti della Resistenza romana. È quella di Gioacchino Gesmundo, uno dei più intransigenti e fieri oppositori del fascismo. E su questo personaggio che il professor Giovanni Capurso si concentra nel suo volume edito da ERF e da pochi giorni in libreria, “Libertà a caro prezzo. Gioacchino Gesmundo e le Fosse Ardeatine”.

Nato a Terlizzi, una cittadina del nord barese, dopo numerosi sacrifici, a Roma Gesmundo realizzò la sua vocazione di intellettuale come maestro elementare, professore di Filosofia e Storia e assistente all’Università. Erano gli anni della dittatura.

La sua formazione ed emancipazione economica avvennero parallelamente alla graduale insoddisfazione e al disagio per il clima politico presente nel Paese. La caduta del regime segnò la sua decisione di iscriversi al Partito Comunista, frutto di una lungo percorso di riflessione intellettuale e maturazione interiore. Così scrisse in quei giorni a un suo allievo:

Mio caro Paolo, e così ci siamo liberati dei baracconi della fiera fascista. Restano al completo tutti i giocolieri e tutti gli istrioni, e – quel che è più – resta l’abito di leggerezza così adatto al popolo italiano, impolitico per eccellenza. Nell’universale tripudio del 25-26 luglio era già dato di avvertire che gl’italiani si liberavano dei distintivi, delle tessere, dei fasci scolpiti e dipinti, ma non già delle tare ereditarie, aggravate da vent’anni di regime bestiale e idiota. In gran copia si manifestano personalismi e arrembaggi, e si ostentano i titoli delle benemerenze antifasciste e ci si affretta a precisare l’anzianità.

Con l’occupazione nazista di Roma l’attività di Gesmundo s’intensificò: ospitò nella sua casa di via Licia, prima la redazione clandestina dellUnità e poi l’arsenale dei GAP romani. Fu capo locale del controspionaggio e teneva corsi di formazione ideologica ai compagni di lotta. La gappista Carla Capponi, in un suo memoriale, riportò che “le sue ore di lezione erano sempre affollate di compagni e compagne, non più di una decina alla volta poiché un numero maggiore avrebbe creato sospetti”.

Catturato il 29 gennaio 1944 dopo una denuncia, fu tra i primi tre individuati dei 335 martiri delle Fosse Ardeatine. Come riporta Ferdinando Pappalardo, vice presidente nazionale dell’ANPI, nell’introduzione al volume “il momento terminale della vita di Gesmundo appare quasi un appuntamento con il destino, la fatale conclusione di una singolare esperienza intellettuale e morale, prima ancora che politica”.

Sinossi del libro

Intransigente e tenace, Gioacchino Gesmundo è uno dei martiri per la libertà a cui la nostra Repubblica è debitrice. Le vicissitudini familiari e il contesto semplice e rurale del paese nel quale visse da giovane lo portarono a maturare una forte sensibilità per la giustizia sociale.

Dopo numerosi sacrifici, a Roma realizzò la sua vocazione di intellettuale come maestro elementare, professore di Filosofia e Storia e assistente all’Università. Erano gli anni della dittatura. La sua formazione ed emancipazione economica avvennero parallelamente alla graduale insoddisfazione e al disagio verso il clima politico presente nel paese. La caduta del regime segnò la sua decisione di iscriversi al Partito Comunista, frutto di una lunga maturazione interiore.

Con l’occupazione nazista di Roma la sua attività s’intensificò: ospitò nella sua casa di via Licia, prima la redazione clandestina de “L’Unità” e poi l’arsenale dei GAP romani. Fu capo locale del controspionaggio e teneva corsi di formazione ideologica ai compagni di lotta.

Catturato il 29 gennaio 1944 dopo una denuncia, fu tra i primi tre individuati dei 335 martiri delle Fosse Ardeatine.

Cenni biografici dell’autore

Giovanni Capurso è saggista e storico meridionalista. Tra le sue pubblicazioni più recenti ricordiamo La ghianda e la spiga. Giuseppe di Vagno e le origini del fascismo (Bari, 2021), finalista al premio FiuggiStoria, la partecipazione alla collettanea L’omicidio politico di un socialista (Catanzaro, 2022) e La passione e le idee. La Puglia antifascista da Giuseppe Di Vango a Giacomo Matteotti (Bari, 2023). È stato cocuratore del volume storiografico La fatica dello Storico. Antonio Lucarelli. Carteggi: 1902-1952 (Bari, 2024).

Collabora con Fondazioni e Istituti di ricerca storica.

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Il Natale a Corato è in “Libertà”: associazione che si sveglia dall'”Incanto”, Pro Loco e costi https://ilquartopotere.it/attualita/il-natale-a-corato-e-in-liberta-associazione-che-si-sveglia-dallincanto-pro-loco-e-costi/ https://ilquartopotere.it/attualita/il-natale-a-corato-e-in-liberta-associazione-che-si-sveglia-dallincanto-pro-loco-e-costi/#respond Sat, 25 Nov 2023 12:09:26 +0000 https://ilquartopotere.it/?p=28953 Di Carmine Patruno Impazzano polemiche e considerazioni sull’affidamento dell’organizzazione di buona parte del Natale ad una Associazione culturale che fino a ieri sembrava “in letargo”. In effetti c’è da rimanere perplessi: • questa associazione non risulta iscritta, ad oggi, al RUNTS, Registro Unico Nazionale del Terzo Settore; la cosa non è di poco conto, ci […]

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Di Carmine Patruno
Impazzano polemiche e considerazioni sull’affidamento dell’organizzazione di buona parte del Natale ad una Associazione culturale che fino a ieri sembrava “in letargo”.
In effetti c’è da rimanere perplessi:
• questa associazione non risulta iscritta, ad oggi, al RUNTS, Registro Unico Nazionale del Terzo Settore; la cosa non è di poco conto, ci sono interpretazioni controverse sulla possibilità di accesso a collaborazioni con Enti Pubblici;
• Non è nemmeno presente nell’Albo delle associazioni riconosciute, presente nel sito del Comune; ma qui viene miracolosamente in soccorso un avviso pubblico del 3 Novembre scorso, finalizzato proprio, guarda caso, all’iscrizione al suddetto Albo; vuoi vedere che questa associazione ha presentato o presenterà la domanda di iscrizione?
• Il locale indicato quale sede dell’associazione sembra più un deposito di attrezzi agricoli che un posto idoneo all’organizzazione delle attività oggetto del progetto presentato.
• Non risulta esserci, ad oggi, una partita iva.
• L’ultima attività di questa associazione di cui si ha traccia risale al 2018
• Il regolamento comunale per la concessione di contributi prevede “il progetto dell’iniziativa deve indicare le singole voci di spesa e di entrata previste, strettamente connesse all’attività per cui si chiede il contributo”; invece, dal progetto inserito come allegato della delibera, c’è solo la richiesta del contributo complessivo nonché dei servizi complementari necessari. Quindi non è dato sapere il costo di ogni singola iniziativa; potremo solo a consuntivo, con richiesta di accesso agli atti, conoscere il dettaglio delle spese e degli incassi con relativi giustificativi (se vendono tutte le postazioni per i due mercatini su via Duomo incasseranno 15.000 euro, possono emettere fattura?), potremo vedere se effettivamente è stata rilasciata la fidejussione prevista dal regolamento, potremo sapere se, quanto e chi prenderà soldi per consulenze artistiche e/o organizzative, per la comunicazione eccetera.
In ogni caso spero che tutto sia regolare e, soprattutto, che tutto vada bene e che sia un bel Natale per i coratini.
Non comprendo, poi, perché non si sia fatto ricorso alla nostra PROLOCO, che già organizza diverse manifestazioni natalizie quali la Joajò, la Mattina della Piazza, la Befana; PROLOCO ha le persone, ha l’esperienza, ha la profonda e consolidata conoscenza del territorio, degli usi, della tradizione, della storia di Corato e dei coratini; ha consuetudine di rapporti con tutti gli operatori connessi alle feste popolari; a mio avviso avrebbe potuto ben gestire l’intero programma delle feste.
Parliamo di COSTI:
• 125.000 euro all’associazione
• 20.000 euro per le dieci iniziative che sono/saranno state selezionate dall’apposita commissione
• 15.000 euro per la sola comunicazione tramite tre emittenti televisive
• I costi per i servizi accessori
• Il contributo che sarà concesso a PROLOCO per le manifestazioni di sua competenza
• Il concerto di Capodanno
• E l’elenco quasi certamente si allungherà
Facile prevedere, ma lo verificheremo a consuntivo, che il Natale ci costerà non meno di 300.000 euro.
Certo, le iniziative per il Natale DEVONO esserci; il concerto di Capodanno DEVE esserci, le luminarie DEVONO esserci; ma noi siamo il Comune che, tanto per fare un esempio, fa pagare 46 euro al mese per la mensa scolastica a bambini la cui famiglia ha un ISEE intorno o sotto la soglia di povertà; e vi lascio immaginare quelle famiglie con reddito medio-basso che di figli ne hanno due, o che devono anche usare il trasporto scolastico.
Insomma, il buon senso e l’essere una amministrazione che si definisce di sinistra, dovrebbero portare ad una diversa distribuzione delle risorse; anche solo 50.000-70.000 euro in meno nei patrocini e contributi elargiti tutto l’anno, potrebbero essere usati per alleviare il disagio di tante famiglie in difficoltà.
BUON NATALE!!

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Inaugurati 8 MURALES “Sguardi di Legalità” all’ITET Tannoia https://ilquartopotere.it/scuola-e-legalita/inaugurati-8-murales-sguardi-di-legalita-allitet-tannoia/ https://ilquartopotere.it/scuola-e-legalita/inaugurati-8-murales-sguardi-di-legalita-allitet-tannoia/#respond Mon, 12 Jun 2023 05:29:54 +0000 https://ilquartopotere.it/?p=26301 Si è concluso nella mattinata del 9 giugno un percorso formativo durato l’intero anno scolastico sul tema della legalità all’ITET TANNOIA di Corato, percorso che ha portato alcuni studenti a viaggiare sul treno della memoria, altri a partecipare a Milano alla marcia contro le mafie, altri ancora a prendere parte ad un viaggio d’istruzione a […]

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Si è concluso nella mattinata del 9 giugno un percorso formativo durato l’intero anno scolastico sul tema della legalità all’ITET TANNOIA di Corato, percorso che ha portato alcuni studenti a viaggiare sul treno della memoria, altri a partecipare a Milano alla marcia contro le mafie, altri ancora a prendere parte ad un viaggio d’istruzione a Palermo nei luoghi delle stragi di Capaci e bagnati dal sangue della lotta alla mafia. “Bisogna costruire la pace sociale”: ha affermato la dirigente scolastica prof. Nunzia Tarantini e si può fare formazione anche fuori dalle aule, come con questa iniziativa. Attraverso i finanziamenti pubblici della Regione Puglia la scuola ha potuto vincere un bando e far realizzare ad un esperto di Street Art ben 8 murales che riprendono altrettanti sguardi di personaggi che sono stati vittime o testimoni di legalità: si può rendere bella una parete, curandone la bellezza, anziché renderla oggetto di atti vandalici.

L’artista è Daniele Geniale, di Andria, che da anni realizza progetti nelle scuole e comunica con la sua Street Art messaggi forti ma soprattutto di grande impatto donando bellezza ai muri delle città. Alcuni studenti del Tannoia, con i prof. Tania Sciscioli e Francesco Pacini hanno collaborato al progetto, scrivendo nomi e date su lenzuola che, scendendo dalle finestre della scuola, ricordavano i nomi di coloro che hanno dato la vita per la legalità. Alcuni di questi coprivano i murales che, con l’evento odierno, sono stati scoperti dagli studenti dopo la lettura di una frase emblematica del personaggio riprodotto. Emozionante e surreale é stato il momento in cui i teli strappati andavano scoprendo gli sguardi penetranti, diretti, quasi vivi di Giovanni Falcone, Paolo Borsellino, Angelo Vassallo, Emanuela. Loi, Rosaria Costa, Lea Garofalo, Letizia Battaglia, don Luigi Ciotti. Sotto gli occhi degli studenti affacciati alle finestre della palestra scoperta della scuola, si è ricordato e letto il titolo del progetto: “È possibile!”

L’intervento dell ‘Assessore alla Cultura Beniamino Marcone e dell’ Assessore alle Politiche Giovanili Luisa Addario hanno ribadito che la legalità é una scelta anche gioiosa, é dare uno sguardo creativo, nuovo allo stare insieme. Giuseppe D’introno, rappresentante del consiglio di istituto ha sottolineato che la legalità si conquista giorno dopo giorno, libertà e democrazia sono molto importanti. I rappresentanti degli studenti, lì presenti, hanno voluto includere l’evento nella settimana del Tannoia, ricca di grandi eventi, che si va concludendo con l’anno scolastico.
Quindi i valori di legalità, diritti, libertà possano essere guida per gli studenti e i giovani anche attraverso l’affascinante Street Art.

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Donna Vita Libertà: il mio nome è Notte, una mostra itinerante di Libri d’artista https://ilquartopotere.it/cultura/donna-vita-liberta-il-mio-nome-e-notte-una-mostra-itinerante-di-libri-dartista/ https://ilquartopotere.it/cultura/donna-vita-liberta-il-mio-nome-e-notte-una-mostra-itinerante-di-libri-dartista/#respond Sat, 27 May 2023 08:09:19 +0000 https://ilquartopotere.it/?p=25950 La mostra si terrà nella biblioteca comunale “M. R. Imbriani” presso Museo della Città e del Territorio, via Trilussa, CORATO (Bari) e verrà inaugurata oggi, sabato 27 maggio, alle 18.30.  Quinta tappa di Donna Vita Libertà: il mio nome è Notte a Corato, mostra itinerante di libri d’artista che vede la partecipazione di 25 Artiste […]

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La mostra si terrà nella biblioteca comunale “M. R. Imbriani” presso Museo della Città e del Territorio, via Trilussa, CORATO (Bari) e verrà inaugurata oggi, sabato 27 maggio, alle 18.30. 

Quinta tappa di Donna Vita Libertà: il mio nome è Notte a Corato, mostra itinerante di libri d’artista che vede la partecipazione di 25 Artiste di varie Regioni d’Italia con la creazione di preziose operelibro, uniche e originali, dedicate alle Donne iraniane. “Libri corpi, pezzi clandestini, costruiti su immagini dolorose e frammentate, quasi sagome annerite, che nei significati e significanti denunciano le condizioni di invisibilità e di silenzio a cui vorrebbe condannarle un regime autocratico inumano che soffoca ogni dissenso con la violenza e la paura. Azadi, Azadi (libertà) è la parola più invocata mentre si sogna un volo di farfalla o di colomba”.
Al progetto ha aderito con alcune sue produzioni fotografiche Elham Hamedi ( Shiraz, IRAN), poeta e artista internazionale, di cui saranno lette alcune liriche tratte dal libro Un colpo alla testa era uno zaqboor, ed. Terra d’Ulivi (Lecce) .
In visione anche la mostra fotografica Jijab di Luciana Trappolino , fotografa leccese pluripremiata, che offre un brevissimo spaccato sull’Iran del 2007, sotto la presidenza di Mahmoud Ahmadinejad :
volti e sguardi di donne catturate sia in primo piano sia contestualizzate, costrette dalla legge islamica a portare il velo.
In apertura di serata, dopo i saluti istituzionali, proiezione del videoart Expired di Maria Credidio, testo poetico Elham Hamedi, performance Imma Guarasci, foto e montaggio Eliana Godino, testo critico di Rocco Zani : un raccolto dialogo, fatto di immagini e di parole, un’opera di frontiera che si fa narrazione di tensioni, di responsi libertari, di terrore (Rocco Zani).
Le Artiste
Laura Agostini
Andreina Argiolas
Oriana Bassani
Anna Boschi
Lucia Caprioglio
Carmela Corsitto
Maria Credidio
Cristina Gentile
Daniela Gilardoni
Elham Hamedi
Benedetta Jandolo
Beatrice Landucci
Francesca Magro
Gabriella Maldifassi

La mostra durerà dal 27 maggio al 3 giugno visitabile da lunedì a venerdì dalle  9 alle 13 e dalle 16 alle 19, sabato invece dalle 9 alle 13. 
L’organizzazione è a cura di: Presìdio del Libro_Archivio del Libro d’artista VerbaManent di Sannicola, Presìdio del Libro di Corato, ANPI Corato “Maria Diaferia”, Amici dei Musei Corato APS, Forum dei Giovani, Libera. Patrocinio di ANPI, Sezione di Copertino (Lecce), Associazione Nuvole Barocche di Casarano (Lecce).
Iniziativa promossa dalla Regione Puglia, Assessorato all’industria turistica e culturale in collaborazione con Associazione Presìdi del Libro e Assessorato alle Politiche Educative e Culturali di Corato.

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Parole dure del consigliere Mascoli sulla “macchina del fango” nei suoi confronti https://ilquartopotere.it/replica/parole-dure-del-consigliere-mascoli-sulla-macchina-del-fango-nei-suoi-confronti/ https://ilquartopotere.it/replica/parole-dure-del-consigliere-mascoli-sulla-macchina-del-fango-nei-suoi-confronti/#respond Fri, 12 May 2023 05:49:20 +0000 https://ilquartopotere.it/?p=25618 “Diffido chiunque dal diffondere notizie, false, infondate, mendaci e tendeziose, che mi attribuiscono azioni politiche che non ho compiuto, ribadendo che quanto sino ad ora fatto e quanto farò lo sempre come prerogativa di consigliere comunale indipendente, le falsità artatamente messe in atto per deflettere e coartare l’opinione pubblica e conseguenzialmente minare la mia condotta […]

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“Diffido chiunque dal diffondere notizie, false, infondate, mendaci e tendeziose, che mi attribuiscono azioni politiche che non ho compiuto, ribadendo che quanto sino ad ora fatto e quanto farò lo sempre come prerogativa di consigliere comunale indipendente, le falsità artatamente messe in atto per deflettere e coartare l’opinione pubblica e conseguenzialmente minare la mia condotta etica e dignità ontologica di uomo libero, le rimando ai mittenti meschini e ignomignosi, un oscurantismo con il solo fine di screditarmi davanti all’opinione pubblica e dare di me un immagine negativa, con dileggio della mia moralità ed interesse per la città tutta, è da bollare come macchina del fango, con cui qualcuno cerca di limitare la mia libertà anche morale” – sono le parole del consigliere Salvatore Mascoli affidate ad un post sul suo profilo Facebook. La risposta è evidentemente riferita agli attacchi ricevuti a seguito della mozione per la “Revoca dell’Avviso per reclutamento personale Asipu S.r.l.” presentata dallo stesso nell’ultimo consiglio comunale a cui già qualche giorno fa aveva replicato con una nota stampa rivolgendosi in particolar modo all’Amministratore Unico di Asipu ma nella giornata di ieri è tornato a difendere il suo ruolo di consigliere, così come si legge ancora:

Le faziose e capziose armi di confusione, distrazioni e distruzione del ruolo di consigliere comunale che ha come denominatore comune l’interesse della tutela e salvaguardia del primato del bene comune come patrimonio assoluto inviolabile e inalienabile, con questo posso assicurare che continuerò con correttezza, ma anche con caparbietà nel ruolo teso a fornire un utile servizio alla comunità scevra e avulsa da interessi personali, piuttosto cari concittadini ponetevi degli interrogativi legittimi: a chi giova occultare i fatti, gli atti che con vile protervia e cupidigia vuol trarre profitti per restare inchiodati alla speculare carica? Personalmente ho sempre anelato una politica senza padroni, padrini, aguzzini e strozzini.”

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Festa della Liberazione: messaggio del Sindaco e programma https://ilquartopotere.it/ricorrenze/festa-della-liberazione-messaggio-del-sindaco-e-programma/ https://ilquartopotere.it/ricorrenze/festa-della-liberazione-messaggio-del-sindaco-e-programma/#respond Tue, 25 Apr 2023 04:54:22 +0000 https://ilquartopotere.it/?p=25222 In occasione della Festa della Liberazione, il Sindaco e l’Amministrazione Comunale invitano la cittadinanza alla cerimonia commemorativa del 25 aprile che si svolgerà secondo il seguente programma: ore 10:00 raduno delle autorità, delle associazioni combattentistiche, d’arma  e dei partecipanti  presso  il  Chiostro  del  Palazzo di  Città;  ore 10:15  schieramento delle bandiere, labari e stendardi in Piazza […]

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In occasione della Festa della Liberazione, il Sindaco e l’Amministrazione Comunale invitano la cittadinanza alla cerimonia commemorativa del 25 aprile che si svolgerà secondo il seguente programma:

  • ore 10:00 raduno delle autorità, delle associazioni combattentistiche, d’arma  e dei partecipanti  presso  il  Chiostro  del  Palazzo di  Città;
  •  ore 10:15  schieramento delle bandiere, labari e stendardi in Piazza Matteotti;
  •  ore 10:30 deposizione corona di alloro al Milite Ignoto. Al termine corteo lungo Corso Cavour fino a raggiungere Piazza Vittorio Emanuele;
  •  ore 11:00  Piazza Vittorio Emanuele deposizione corona al Monumento dei Caduti.

Messaggio del Sindaco De Benedittis:

“Il 25 Aprile del 1945 l’Italia si liberava dal nazifascismo e chiudeva la sua partecipazione alla Seconda guerra mondiale.
Protagonista della lotta di liberazione fu la società italiana, attraverso le organizzazioni partigiane, che ebbero eterogenea matrice culturale: cattolica, liberale, socialista, comunista, oltre ai tanti militari che decisero, dopo il 1943, di combattere contro il vecchio alleato tedesco, divenuto invasore.
Il popolo italiano, nella riconquista della sua stessa libertà, volle rendersi protagonista. Donne, uomini e soprattutto giovani, con impegno gratuito e sacrificio grande, restituirono, a questa nostra Italia, la dignità perduta e salvarono le Istituzioni rifondandole, nel loro senso profondo.
La spinta propulsiva della Liberazione partigiana è custodita, forte e viva, nella Costituzione repubblicana, che, sempre, consegna alle generazioni presenti e future la grande lezione del 25 Aprile: è insieme, che si rinasce!”

 

 

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“Lettera di libertà” di Michele Rosito https://ilquartopotere.it/diritti/lettera-di-liberta-di-michele-rosito/ https://ilquartopotere.it/diritti/lettera-di-liberta-di-michele-rosito/#respond Wed, 30 Jun 2021 23:37:13 +0000 https://ilquartopotere.it/?p=12424 A cura di Gaetano Bucci Qualche anno fa fu coniato il termine “democratura”, termine derivante dalla unione delle parole democrazia e dittatura. Tale termine serve per designare il paradosso perverso del nostro tempo in cui le democrazie non sono altro che dittature mascherate e imbellettate. Non solo, poiché uno dei primi valori garantiti dalle democrazie, […]

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A cura di Gaetano Bucci

Qualche anno fa fu coniato il termine “democratura”, termine derivante dalla unione delle parole democrazia e dittatura. Tale termine serve per designare il paradosso perverso del nostro tempo in cui le democrazie non sono altro che dittature mascherate e imbellettate. Non solo, poiché uno dei primi valori garantiti dalle democrazie, che spesso nascono dopo le esperienze di regimi autoritari o anacronismi storici, è quello della libertà, sarebbe una contraddizione una società democratica priva del valore essenziale della libertà. Libertà di e libertà da, questo dovrebbe essere il vero senso della nostra civiltà nella sua compiutezza storica. A questo ci riferiamo continuamente e spesso ce ne vantiamo. Invece…

Invece tocca continuamente verificare che l’uomo rimane “lupo del suo simile”, che dei tre grandi valori dell’età moderna, e cioè libertà, uguaglianza e fraternità, poco è di fatto garantito. Soprattutto il primo valore, quello della libertà, che è messo in capo alle costituzioni di grandi stati occidentali come gli USA e l’Italia, viene sempre più vilipeso, oltraggiato e addirittura negato.
Negato, non tanto a parole ma nei fatti. E ciò per due semplici motivi. Il primo è che i sistemi economici e politici, riducendo di molto i livelli di uguaglianza e di pari opportunità tra i cittadini, di fatto finiscono per comprimere gli spazi di libertà. Il secondo motivo è dato dal fatto che, essendo le nostre libertà mediate sempre di più dalla tecnologia ed essendo questa controllata da pochi, si finisce col dipendere e addirittura essere sottomessi e controllati proprio dai padroni di quei mezzi.
Insomma, oggi le libertà sono limitate non da sistemi oppressivi diretti, da agenzie segrete di spionaggio, da eserciti di poliziotti o da minacciosi sistemi repressivi quanto da apparenti innocui mezzi di comunicazione, siano essi con finalità di commercio, di burocrazia oppure di scambio sociale. La dittatura moderna è in pratica dietro le procedure burocratiche, dietro le grandi centrali di acquisto come Amazon, oppure dietro le immense reti dei cosiddetti “social media”, in primis Facebook.
Facebook non solo conosce tutto di noi, ma è anche il luogo virtuale in cui poi in realtà realizziamo il nostro essere sociali. Esso è anche la nostra casa, con la particolarità, però, che dobbiamo abitarla secondo regole rigidamente ed anche arbitrariamente imposteci. Infatti, sconclusionati algoritmi e professionisti del controllo planetario delle idee, attraverso il linguaggio lentamente ma inesorabilmente, modellano le nostre idee, la nostra cultura e la nostra civiltà. Insomma le nostre libertà espressive finiscono in una “marmellata planetaria” in cui si perde più ogni nostra identità e ogni vera libertà, individuale o collettiva.

Ora avviene che proprio ieri un amico di Corato che vive all’estero e che in città abbiamo apprezzato come cittadino esemplare e valente vigile urbano, il sig. Michele Rosito, sia stato “punito” da Facebook col divieto per un giorno di scrivere commenti sulla rete a causa del fatto che una sua frase del tutto legittima e giustificata non rientrasse in quel sistema del “politicamente corretto” di cui abbiamo detto.
Con determinazione e garbo Michele Rosito ha inviato una sua lettera a Facebook che qui riporto per intero, facendola seguire dal mio commento alla stessa.
Sarebbe opportuno che da questa “lettera di libertà”, orgogliosamente rivendicata, si riflettesse anche a Corato, e magari prendere spunto per un dibattito pubblico oppure per un discorso aperto ai giovani e agli studenti.

LETTERA APERTA
ALLA COMMISSIONE ANTIVIOLENZA DI FACEBOOK.
<<Ieri ho ricevuto la vostra notifica che per 24 ore non avrei potuto mettere like o commentare i post dei miei amici. Nel breve formulario che mi avete concesso a mia discolpa, ho ribadito che non ritenevo giusta la decisione e mi avete risposto che per l’emergenza Covid la commissione era stata ridotta, che comunque avrebbe ripreso in esame il mio caso e mi avrebbe fatto sapere. La sospensione è durata comunque 24 ore e vi ringrazio. Ora provo a spiegarmi meglio, visto che posso finalmente esprimermi.
Ho visionato un post di un mio amico, che faceva vedere un filmato della polizia statunitense, dove alcune persone di colore strattonavano ripetutamente i due agenti, per impedir loro di fermare o arrestare un loro amico. Uno dei due poliziotti, dopo essere stato ripetutamente spinto e sicuramente verbalmente provocato, dà un pugno al volto dell’energumeno e lo mette ko. Poi si è avvicinato a quello che era da controllare.
Io ho commentato dicendo: “L’uomo di colore si stava opponendo ad un arresto e il poliziotto ha fatto benissimo”. Apriti cielo! Mi è arrivata la notifica perché avevo violato gli standard di Facebook e che stavo istigando alla violenza. Chi avrei istigato? I poliziotti americani, che tanto ormai il pugno glie lo avevano dato? O le Forze dell’ordine italiane, che già sono con le mani legate?
A mio parere il problema dovevate risolverlo a monte, non consentendo al mio amico di pubblicare quel video. Inoltre vorrei conoscere i nomi dei componenti di questa eccellente commissione di censori, visto che Facebook di me conosce ogni dettaglio: foto, indirizzo, telefono, data di nascita, titolo di studio, stato civile ecc.ecc. Volete sapere che numero di scarpe porto? Il 46. Domani compirò 70 anni e non avete perso occasione per massacrarmi… le idee, con il voler abbinare il mio compleanno con delle donazioni da voi proposte.
Non sono d’accordo! È chiaro, o vi devo fare un disegno a colori? E che vi sia chiara un’altra cosa. La mia libertà di pensiero e di parola non è censurabile. La prossima volta sospendetemi per un mese o per un anno. Sto su Facebook per colloquiare con i miei amici e liberamente dibattere sulle nostre idee e sulle vicende delle nostre vite. Se ciò non vi aggrada, posso farne tranquillamente a meno. Chiamo i miei amici al telefono e dico quello che penso, ma voi non avete nessun diritto di mettere il bavaglio ai diritti sanciti dalla Costituzione Italiana e dai diritti internazionali dell’uomo. È chiaro anche questo, o vi faccio un altro disegno a colori?
Uso sempre un linguaggio corretto e non offendo nessuno, ma non posso acconsentire che mi si faccia dei soprusi. In questa occasione ho scoperto anche che avete in memoria anche un altro mio commento del 18 aprile scorso a voi non gradito. Pensavo che il Casellario Giudiziario fosse di esclusiva competenza delle Procure della Repubblica, ma devo aggiornarmi. Distinti saluti. Michele Rosito>>.

Al nostro concittadino Michele Rosito ho inviato il seguente messaggio:
“Michele Rosito, complimenti. Fossi ancora in servizio come insegnante proporrei questa tua lettera a Facebook come un chiaro e fulgido esempio di coscienza civile militante. Un esempio di libertà tratto dalla nostra quotidiana realtà che spesso vale più di quella narrata nei libri. Spero di aver modo di riprendere qualche passaggio di questo eccezionale documento. Grazie. Con stima sincera”.

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