GDO Archivi - Il Quarto Potere https://ilquartopotere.it/tag/gdo/ Le notizie sotto un'altra luce Fri, 17 Jan 2025 08:15:26 +0000 it-IT hourly 1 https://wordpress.org/?v=6.8.1 https://ilquartopotere.it/wp-content/uploads/2018/12/cropped-icona_512-32x32.png GDO Archivi - Il Quarto Potere https://ilquartopotere.it/tag/gdo/ 32 32 Maiora SpA SB confermata Azienda Top Employer https://ilquartopotere.it/aziende/maiora-spa-sb-confermata-azienda-top-employer/ https://ilquartopotere.it/aziende/maiora-spa-sb-confermata-azienda-top-employer/#respond Fri, 17 Jan 2025 08:15:26 +0000 https://ilquartopotere.it/?p=35531 Maiora si riafferma Top Employer anche nel 2025, in seguito al riconoscimento già ottenuto durante l’anno precedente. Maiora, tra le principali realtà della GDO nel Centro-Sud Italia, presente sul territorio con più di 540 punti vendita (a gestione diretta e in franchising) e un team di oltre 2800 collaboratori e collaboratrici, è stata riconosciuta per il […]

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Maiora si riafferma Top Employer anche nel 2025, in seguito al riconoscimento già ottenuto durante l’anno precedente.

Maiora, tra le principali realtà della GDO nel Centro-Sud Italia, presente sul territorio con più di 540 punti vendita (a gestione diretta e in franchising) e un team di oltre 2800 collaboratori e collaboratrici, è stata riconosciuta per il terzo anno consecutivo azienda Top Employer.

Tale certificazione globale ufficiale è assegnata dall’omonimo Top Employers Institute in seguito ad analisi approfondite in merito alle condizioni di lavoro. Essa viene dunque rilasciata solo alle imprese in grado di soddisfare gli elevati standard internazionali richiesti in sei aree chiave inerenti alla gestione delle Risorse Umane.

Essere riconfermati nuovamente come eccellenza aziendalenell’ambito delle politiche HR rappresenta per Maiora un’ulteriore testimonianza tangibile dell’attenzione costante dedicata a formazione, crescita, ascolto e benessere delle proprie persone, con l’obiettivo significativo di favorire un ambiente di lavoro positivo ed inclusivo, all’interno del quale ogni valore sia condiviso.

«Iniziare il nuovo anno con una riconferma prestigiosa come questa è motivo di grande orgoglio per noi, perché significa che l’impegno quotidiano rivolto al nostro capitale umano è riconosciuto in modo ufficiale e concreto – commenta Pippo Cannillo, AD di Maiora – Siamo convinti che alla base di ogni realtà virtuosa ci debbano essere ascolto attivo, obiettivi comuni e la determinazione per perseguirli insieme: affinché ogni successo sia davvero di valore, crediamo fortemente che debba essere condiviso da tutte le persone che compongono la grande famiglia Maiora.»

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Maiora e Welfood: una partnership di valore per il benessere di collaboratori e collaboratrici https://ilquartopotere.it/aziende/maiora-e-welfood-una-partnership-di-valore-per-il-benessere-di-collaboratori-e-collaboratrici/ https://ilquartopotere.it/aziende/maiora-e-welfood-una-partnership-di-valore-per-il-benessere-di-collaboratori-e-collaboratrici/#respond Wed, 06 Nov 2024 08:32:30 +0000 https://ilquartopotere.it/?p=34405 Maiora SpA SB riconferma l’attenzione nel creare un ambiente positivo per i propri dipendenti e presenta il nuovo servizio “Benessere 360” in collaborazione con Welfood. Maiora S.p.A. SB, gruppo pugliese operante al centro-sud nei canali GDO e Cash & Carry con le insegne Despar e Altasfera, annuncia con orgoglio la recente partnership con Welfood, realtà […]

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Maiora SpA SB riconferma l’attenzione nel creare un ambiente positivo per i propri dipendenti e presenta il nuovo servizio “Benessere 360” in collaborazione con Welfood.

Maiora S.p.A. SB, gruppo pugliese operante al centro-sud nei canali GDO e Cash & Carry con le insegne Despar e Altasfera, annuncia con orgoglio la recente partnership con Welfood, realtà affermata nell’ambito del wellbeing aziendale, grazie ad un consolidato team di esperti.

Già certificata Equal Salary e Top Employer, Maiora proseguedunque il suo piano di azioni rivolte al miglioramento della qualità di vita lavorativa e personale delle proprie risorse

umane, lanciando il progetto “Benessere 360”.

Quest’ultimo consiste in un importante e innovativo servizio di supporto al benessere globale dei lavoratori e delle lavoratrici dell’azienda, tramite consulenze individuali, gratuite e riservate. La piattaforma online prevede la possibilità di un ciclo di colloqui ad personam, consentendo a ogni dipendente di scegliere tra i professionisti della squadra di Welfood, specializzati in diversi settori. In tal modo, i collaboratori e le collaboratrici di Maiora possono incontrare, a seconda della loro scelta, una delle seguenti professionalità: psicologo, nutrizionista, counsellor per la genitorialità, counsellor per caregiver, terapista anti-fumo, sport coach, educatore posturale ed eco-counsellor.

I percorsi offerti dalla piattaforma “Benessere 360” sono totalmente personalizzati e, proprio per questo motivo, particolarmente efficaci in merito ad abitudini quotidiane alimentari, sociali, psicofisiche e psicologiche. Inoltre, per i beneficiari sarà possibile anche accedere alle sezioni “Academy” ed “Eventi live”, per approfondire le tematiche di interesse.

«Questo progetto rappresenta un ulteriore passo significativo nel nostro impegno per un ambiente il più favorevole possibile per tutta la popolazione aziendale spiega Lucia Zitoli, Responsabile Formazione di Maiora S.p.A. SB Il benessere di ogni singolo componente della grande famiglia Maiora è il cuore pulsante della nostra realtà. Welfood, con la sua consolidata esperienza nel settore, condivide pienamente la nostra visione a tal proposito, e per questo siamo entusiasti di questa collaborazione, nella convinzione che possa generare effetti positivi e grande valore».

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Maiora e Its Academy AgriPuglia insieme per la formazione dei professionisti del futuro https://ilquartopotere.it/comunicazioni/maiora-e-its-academy-agripuglia-insieme-pare-la-formazione-dei-professionisti-del-futuro/ https://ilquartopotere.it/comunicazioni/maiora-e-its-academy-agripuglia-insieme-pare-la-formazione-dei-professionisti-del-futuro/#respond Thu, 12 Sep 2024 08:55:11 +0000 https://ilquartopotere.it/?p=33544 Al via le iscrizioni per una grande opportunità di formazione professionale per i giovani pugliesi, finalizzata alla creazione di figure esperte nella gestione dei reparti della Grande Distribuzione Organizzata Acquisire competenze nella gestione dei reparti di Grande Distribuzione Organizzata (GDO), con un focus su tecniche di vendita e gestione dei punti vendita: è questo l’obiettivo […]

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Al via le iscrizioni per una grande opportunità di formazione professionale per i giovani pugliesi, finalizzata alla creazione di figure esperte nella gestione dei reparti della Grande Distribuzione Organizzata

Acquisire competenze nella gestione dei reparti di Grande Distribuzione Organizzata (GDO), con un focus su tecniche di vendita e gestione dei punti vendita: è questo l’obiettivo del nuovocorso di formazione professionale intitolato “Professionista della Gdo”. Un percorso di studi che vedla sinergia di Maiora S.p.A. SB, gruppo pugliese operante al centro-sud nei canali GDOe Cash & Carry con le insegne Despar e Altasfera, e dell’Agribusiness School ITS AgriPuglia, istituto specializzato nella preparazione delle figure professionali più richieste nel settore agroalimentare.

Il percorso formativo risponde ai fabbisogni della gestione nell’ambito della GDO, dagli store manager ai responsabili di rete e capi area, dai visual merchandiser ai responsabili dell’in-store marketing.

Il progetto nasce dalla volontà di mettere a disposizione di giovani talenti tutta la conoscenza del settore da parte di Maiora S.p.A.SB, con l’obiettivo di garantire ai partecipanti competenze avanzate e specializzate. Grazie ad una rete che conta oltre 550 punti vendita nel centro-sud e ad una reputazione consolidata, i migliori profili formati avranno opportunità di collocamento immediate all’interno di una realtà aziendale e in un settore in forte crescita.

L’offerta formativa sarà finalizzata inoltre ad offrire conoscenze sui processi produttivi e il funzionamento della filiera agroalimentare, i mercati e i canali di approvvigionamento. Il percorso avrà durata di 4 semestri, per un totale di 1800-2000 ore, suddivise tra lezioni di didattica laboratoriale, esercitazioni pratiche, project work e stage aziendali. Le lezioni si svolgeranno dal lunedì al venerdì, con un impegno minimo di 5 ore giornaliere.Circa il 60% delle ore di corso sarà dedicato a laboratori e stage, mentre il restante sarà rivolto a lezioni con didattica laboratoriale.

La sede del corso, le cui iscrizioni termineranno il prossimo 18 ottobre, sarà presso gli uffici di Maiora a Modugno (BA). Per info e iscrizioni, il bando è disponibile al seguente link: LINK

«Riteniamo che la formazione professionale sia un elemento essenziale per la crescita delle nuove generazioni – spiega Pippo Cannillo, Amministratore Delegato di Maiora S.p.A. SB Pertanto, siamo entusiasti di poter collaborare con Agribusiness School – ITS Agroalimentare Puglia per scrivere un nuovo capitolo della formazione e sviluppare figure professionali altamente qualificate. Si tratta di un’occasione unica per costruire un percorso di carriera solido e di sicuro successo, perciò invitiamo caldamente i giovani ad iscriversi».

PER MAGGIORI INFORMAZIONI:

RINO  PORRO

Public Relations & Press Office

MOBILE: 347.1231388

E-MAIL: rinoporro@gmail.com

 

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Maiora diventa società Benefit, Pippo Cannillo: «Sempre maggiore responsabilità nei confronti del territorio in cui operiamo» https://ilquartopotere.it/aziende/maiora-diventa-societa-benefit-pippo-cannillo-sempre-maggiore-responsabilita-nei-confronti-del-territorio-in-cui-operiamo/ https://ilquartopotere.it/aziende/maiora-diventa-societa-benefit-pippo-cannillo-sempre-maggiore-responsabilita-nei-confronti-del-territorio-in-cui-operiamo/#respond Mon, 29 Jul 2024 12:36:50 +0000 https://ilquartopotere.it/?p=33114 Il 2024 del gruppo pugliese è ricco di novità che riguardano significativi traguardi e un importante bilancio di esercizio 2023. Stanziati 22 milioni per gli investimenti e previste 400 nuove assunzioni. Con il passaggio a società Benefit, il gruppo rinnova il proprio assetto societario. Investimenti, espansione e trasformazione societaria: viaggia su queste tre direttive il […]

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Il 2024 del gruppo pugliese è ricco di novità che riguardano significativi traguardi e un importante bilancio di esercizio 2023. Stanziati 22 milioni per gli investimenti e previste 400 nuove assunzioni. Con il passaggio a società Benefit, il gruppo rinnova il proprio assetto societario.

Investimenti, espansione e trasformazione societaria: viaggia su queste tre direttive il presente, ma soprattutto il futuro di Maiora, gruppo pugliese operante al Centro-Sud nei canali Gdo e Cash &Carry con le insegne Despar e Altasfera che ha realizzato nel2023 un incremento dei ricavi del +7,37% rispetto al 2022 (833 milioni). Un bilancio roseo per la giovane azienda, nata nel 2012,ma che rappresenta l’evoluzione di due storiche imprese del territorio, Cannillo e Ipa Sud, e che ha visto crescere considerevolmente i principali indicatori finanziari, registrando rispettivamente un Ebitda di 54 milioni (+ 39%) e utili di 20 milioni (+ 65% rispetto al 2022).

I RISULTATI E GLI OBIETTIVI DEL 2024

Ottimi risultati anche dal punto di vista del piano di riammodernamento della rete, che conta ad oggi la ristrutturazione di oltre 30 punti vendita: il piano industriale 2021/2025 ha puntato essenzialmente su un consistente remodelling, finalizzato al restyling dei principali store della rete (tutti adeguati secondo i canoni del modernissimo Format 35), con un investimento di 21,4 milioni nel 2023. Si aggiunge nel 2024 un ulteriore stanziamento di 22 milioni, utili a completare ristrutturazioni e nuove aperture di una rete che arriverà così a contare oltre 550 punti vendita (franchise inclusi) e 14 Cash & Carry, comportando un incremento di 400 collaboratori e collaboratrici, come previsto dal piano di assunzioni.

MAIORA DIVENTA SPA BENEFIT

Tra le importanti novità che accompagnano il percorso di crescita di Maiora ci sono l’annuncio del passaggio a Società per Azioni Società Benefit, modello ritenuto più adeguato alle dimensioni, ai valori e alle prospettive del gruppo, e il rinnovamento, nel solco della continuità, del Consiglio di Amministrazione. Accanto ai Consiglieri Felicia Ileana Cannillo, Marco Peschechera, Luigi Peschechera, entrano a far parte del principale organo di gestione societario Grazia de Gennaro e Giuseppe Peschechera: ciascuno, anche in virtù delle deleghe conferite, contribuirà a condurre la Maiora verso il raggiungimento degli ambiziosi obiettivi definiti.A Franco Cannillo, patron del Gruppo Cannillo, viene affidato il ruolo di Presidente, mentre Pippo Cannillo manterrà il ruolo di Amministratore Delegato. Nicola Peschechera continuerà ad assicurare il suo prezioso contributo quale Presidente Emerito.

Maiora è tra le prime aziende del settore ad adottare questa importante transizione, individuando, attraverso la trasformazione societaria, le principali direttive che affiancheranno la prospettiva economica. Tra queste, l’attenzione alle tematiche ESG, su diversi fronti: riduzione degli effetti negativi sull’ambiente circostante, contenendo gli sprechi e commercializzando prodotti a ridotto impatto ambientale con migliori aspetti nutrizionali, per contribuire alla salute della popolazione; attuazione di un’evoluzione progressiva del modello di business verso un’economia a emissioni ridotte, in linea con gli obiettivi europei di neutralità climatica e quelli nazionali di transizione ecologica;progressiva restituzione al territorio del valore generato, contribuendo allo sviluppo locale attraverso iniziative di salvaguardia del patrimonio culturale e naturale; impegno a rappresentare un punto di riferimento per le proprie persone e per quelle delle comunità locali, favorendo un ambiente di lavoro produttivo, rispettoso, equo e sicuro.

«Dopo un 2023 ricco di soddisfazionispiega Pippo Cannillo, Amministratore Delegato di Maioraabbiamo intrapreso nel 2024 ambiziosi progetti in merito a vari aspetti, tutti con l’obiettivo di investire nel nostro percorso di crescita. Inoltre, la credibilità del nostro gruppo, che siamo certi aumenterà ulteriormente con il passaggio in Società Benefit, si tradurrà in sempre maggiore responsabilità nei confronti del territorio in cui operiamo».

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Despar Centro Sud, un anno da record: crescita del 16% e nuovi investimenti nel Mezzogiorno https://ilquartopotere.it/news/economia/despar-centro-sud-un-anno-da-record-crescita-del-16-e-nuovi-investimenti-nel-mezzogiorno/ https://ilquartopotere.it/news/economia/despar-centro-sud-un-anno-da-record-crescita-del-16-e-nuovi-investimenti-nel-mezzogiorno/#respond Mon, 12 Jul 2021 08:42:14 +0000 https://ilquartopotere.it/?p=12507 Tra espansione in Abruzzo e nuovi cash & carry, il 2020 ha visto Maiora determinata sul fronte dello sviluppo della rete, senza dimenticare l’impegno sociale durante l’emergenza pandemica. Partito intanto il nuovo piano di ammodernamento della rete calabrese. Con un giro d’affari alle casse che supera gli 880 milioni di euro, il CdA di Maiora, […]

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Tra espansione in Abruzzo e nuovi cash & carry, il 2020 ha visto Maiora determinata sul fronte dello sviluppo della rete, senza dimenticare l’impegno sociale durante l’emergenza pandemica. Partito intanto il nuovo piano di ammodernamento della rete calabrese.

Con un giro d’affari alle casse che supera gli 880 milioni di euro, il CdA di Maiora, concessionaria del marchio Despar per il Centro-Sud, presenta il suo bilancio ricco di straordinari risultati ottenuti dall’azienda.

In un anno che ha messo a dura prova l’intera economia italiana e mondiale, Maiora conferma il suo trend positivo di crescita. La società costituita nel 2012 persegue il suo sostenuto piano di sviluppo raccogliendo grande soddisfazione dai risultati consuntivi, con un tasso composto di crescita media annua (CAGR dal 2014 al 2020) dei ricavi pari al +16%, dell’Ebitda pari al +48%, e dell’utile netto pari al +69%. Il 2020 conferma il tasso di crescita storico con incrementi sul 2019 del +14% dei ricavi, + 21% dell’ebitda e 28% dell’utile netto.

La crescita dei ratios economici è andata di pari passo con gli investimenti tecnologici, organizzativi, sul personale e sulla formazione. Oggi l’headquarter conta sulla professionalità di oltre 190 manager e impiegati selezionati, formati e motivati per raggiungere la mission aziendale.

La crescita economica, della rete commerciale e dell’organizzazione è sostenuta da una forte patrimonializzazione aziendale che ha un grado di capitalizzazione (mezzi propri/mezzi di terzi onerosi) del 300%.

Tra i dati più significativi che hanno contribuito alla crescita dell’esercizio 2020, spicca l’apertura di 7 nuovi punti vendita gestiti direttamente. Si tratta delle strutture ex Auchan, frutto dell’accordo con Margherita Distribuzione, che ha permesso di portare in scuderia gli Interspar a Pescara (zona aeroporto), Villanova di Cepagatti, Silvi Marina e Modugno, oltre all’Eurospar a Pescara Viale Pindaro e dei Cash and Carry ad insegna Altasfera aperti a Monopoli e San Cesario di Lecce.

Gli Interspar che hanno visto la luce lo scorso anno sono modellati sul nuovo format di superstore, studiato in collaborazione con l’Università di Parma e l’ufficio di Store Design di Spar International, pensato per favorire una migliore shopping experience attraverso l’esplosione degli assortimenti, sia in ampiezza che in profondità.

Sul fronte del canale cash & carry, sono stati inaugurati 2 nuovi Altasfera pugliesi a Monopoli e a San Cesario di Lecce, portando il numero totale di punti vendita all’ingrosso a 7 tra Puglia e Calabria. Entrambi i punti vendita all’ingrosso (2.700 mq la superficie di Monopoli, 10.000 mq quella a San Cesario) presentano un reparto freschi e freschissimi dal vasto assortimento, nonché prodotti di ortofrutta di elevata qualità.

La rete di vendita di Despar Centro Sud arriva così a contare un totale di 511 tra negozi diretti, affiliati e somministrati, distribuiti tra Puglia, Basilicata, Calabria, Campania, Abruzzo e Molise.

Un’espansione commerciale che si è riflessa positivamente sul territorio di riferimento con la creazione di 390 nuovi posti di lavoro, portando l’organico complessivo alle 2.418 unità.

Un bilancio del 2020 non sarebbe, tuttavia completo senza ricordare l’incredibile impegno profuso per fronteggiare l’emergenza Coronavirus. La società si è attivata prontamente per garantire la massima sicurezza tanto verso i clienti quanto verso i propri collaboratori, prevedendo per quest’ultimi anche una polizza assicurativa aggiuntiva.
Ha inoltre organizzato e aderito a numerose iniziative di solidarietà, tra cui la Spesa SOSpesa e i Sacchi della Solidarietà, che hanno consentito la raccolta di generi alimentari di prima necessità per le famiglie più bisognose. Inoltre, Maiora si è distinta donando 50 mila euro di buoni spesi ai Comuni del territorio e partecipando alla donazione di 500 mila in favore dell’Istituto Spallanzani assieme a tutto il consorzio Despar Italia.

Lo sviluppo commerciale e il piano di investimenti 2021-2025

Il Programma quinquennale degli investimenti di Maiora supera i €70 milioni e si concentra su tutti i canali, prevedendo l’apertura di 16 nuovi punti di vendita e la ristrutturazione e ammodernamento della rete esistente.
Tale programma di investimenti è sostenuto dalla proprietà e dal sistema bancario, con cui si sono allacciati duraturi e stretti legami basati sulla trasparenza, sulla fiducia nel progetto strategico e sull’affidabilità.

Progetti 2021: piano di ristrutturazione della rete in Calabria

Dopo un 2020 all’insegna dello sviluppo commerciale, per il 2021 Maiora si concentra sul riammodernamento della rete, con un focus sulla Calabria. Il grande progetto di ristrutturazione è partito a maggio con le riaperture nella provincia cosentina del Despar a Cetraro e degli Interspar a Belvedere Marittimo e a San Marco Argentano e coinvolgerà entro la fine dell’anno un totale di 18 punti vendita nella regione.

«Chiudiamo questo esercizio con grande soddisfazione, ma stiamo lavorando affinché il 2021 sia di ulteriore slancio per la nostra realtà» – ha spiegato Pippo Cannillo, Presidente e Amministratore Delegato di Despar Centro-Sud. «Con il piano di ristrutturazione e ammodernamento dei punti vendita e con le nuove aperture intendiamo continuare a perseguire la nostra mission che ha come obiettivo quello di diventare leader della GDO nel Centro Sud, anche in termini di innovazione e sviluppo».

MAIORA s.r.l. è il centro distribuzione Despar del Centro Sud Italia con 511 punti vendita (96 di proprietà, 356 in franchising, 59 somministrati e 7 Cash & Carry Altasfera), una superficie dei negozi di oltre 270.000 mq., quattro piattaforme distributive (Corato, Barletta, Bari, San Marco Argentano) per quasi 60.000 metri quadri, oltre 2400 addetti diretti e altri 1.000 occupati tra negozi in franchising e cooperative di servizi, un giro d’affari complessivo di oltre 880.000.000 di euro.

 

 

 

 

 

 

 

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Franco Cannillo, una storia di sudore, fatica, valori – Intervista a Vincenzo Rutigliano il giornalista che ha ricostruito i 50 anni della sua storia imprenditoriale https://ilquartopotere.it/news/economia/franco-cannillo-una-storia-di-sudore-fatica-valori-intervista-a-vincenzo-rutigliano-il-giornalista-che-ha-ricostruito-i-50-della-sua-storia-imprenditoriale/ https://ilquartopotere.it/news/economia/franco-cannillo-una-storia-di-sudore-fatica-valori-intervista-a-vincenzo-rutigliano-il-giornalista-che-ha-ricostruito-i-50-della-sua-storia-imprenditoriale/#respond Thu, 19 Dec 2019 12:23:11 +0000 http://www.ilquartopotere.it/?p=3258 Franco Cannillo, una storia di sudore, fatica, valori Intervista a Vincenzo Rutigliano, giornalista de Il Sole24 Ore, che ha ricostruito i 50 anni del gruppo fondato nel 1969 da Franco Cannillo a cura di Grazia Petta “Corato 1969. Inizia il viaggio negli affari di due fratelli, Sergio e Franco Cannillo, appena diciassettenne. I fratelli Cannillo […]

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Franco Cannillo, una storia di sudore, fatica, valori

Intervista a Vincenzo Rutigliano, giornalista de Il Sole24 Ore, che ha ricostruito i 50 anni del gruppo fondato nel 1969 da Franco Cannillo

a cura di Grazia Petta

“Corato 1969. Inizia il viaggio negli affari di due fratelli, Sergio e Franco Cannillo, appena diciassettenne. I fratelli Cannillo iniziano diversificando l’attività paterna e passano dal commercio di mandorle, vino e olio, all’ingrosso di prodotti per la casa e la persona, detersivi e profumi“.

Inizia così, con la descrizione di questa sorta di dies natalis, la storia imprenditoriale di Franco Cannillo, una storia di storie, come è stata intitolata la pubblicazione realizzata dal giornalista de Il Sole 24 Ore, Vincenzo Rutigliano, e dedicata al cinquantenario. La pubblicazione è tutto questo: dalla prima tappa in via Ruvo, 21, sino al quartier generale di via San Magno dove si gestisce, tuttora, ogni giorno, un gruppo che oggi ha interessi nella Grande Distribuzione Organizzata con il canale retail con le insegne Despar, Eurospar e Interspar, ed il canale cash&carry con Altasfera; che opera anche nella industria con Cerealitalia ID spa; nel real estate e nella logistica. E’ un gruppo composito che continua a crescere a ritmi sostenuti: dopo la fusione nel 2012 con Ipa Sud e l’acquisizione, nel 2014, di Gam, la Cannillo srl, holding capogruppo, ha infatti concluso in queste settimane, attraverso Maiora, la srl che gestisce il ramo Gdo, un accordo per la gestione anche di due importanti cash&carry del gruppo leccese Montinari.

Ne parliamo con l’autore del libro.

Che storia è quella di Franco Cannillo?

La pubblicazione racconta le tappe della crescita del gruppo Cannillo. Racconta l’aria “elettrica” che si respirava a partire dal 1969, anno di nascita dell’azienda, nella Italia di allora in pieno boom economico. Racconta il Pil che cresce, la nascita dell’ingrosso di prodotti per la casa e per la persona che fa i primi passi in via Ruvo, 21, la società con i fratelli Sergio e Aldo, gli studi universitari di Franco poi lasciati per l’impegno pieno nell’azienda, lo sbarco in via San Magno, nel 1975, per realizzarvi quello che sarebbe diventato il quartier generale, poi la decisione di andare avanti da solo, il primo punto vendita a Corato da 100 metri quadrati, nel 1983,  con insegna giallo rossa  “La spesa”, e ancora, quasi 20 anni dopo, nel 1994, il primo supermercato Le Mark, ora Interspar, e nel 1995 la nascita del Pavillon Centro Shopping con all’interno negozi, gallerie, parcheggi e aree verdi.

Vi è anche lo sbarco nella industria?

Sì nel 1998, con MrKanny per la produzione di cereali per la prima colazione che 20 anni dopo, con l’acquisizione di Dolci Preziosi, si allargherà fino a 40 milioni di euro di fatturato ed una proiezione a 50 entro i prossimi anni.

Quando il gruppo ha il suo salto dimensionale vero e proprio?

Nel 2012, con la fusione di Cannillo con la Ipa Sud, storica azienda barlettana della distribuzione organizzata della famiglia Peschechera di Barletta. Nasce allora Maiora con un fatturato di circa 300 milioni. E’ un fatto senza precedenti: “una case history da università“-come la definisce nel libro Franco Cannillo, perché mai nella Gdo due gruppi si erano fusi con tanta lungimiranza e visione di prospettiva, rinunciando così a rimanere autonomi, ma piccoli. Oggi Maiora vuol dire un fatturato di 589 milioni di euro con Ebitda salito a 20,5, ben 519 punti vendita, diretti ed in franchising, sparsi in 6 regioni (Abruzzo, Molise, Campania, Basilicata, Puglia e Calabria), 2.200 dipendenti, 1.200 fornitori.

Il ruolo della famiglia?

Vi è sicuramente una donna forte e riflessiva, la moglie Nicolangela, che Cannillo descrive così: “Tra noi due il vero imprenditore è lei“. Poi vi sono la figlia Ileana, inserita da tempo nell’organigramma aziendale, e dal 2003 vi è Pippo, laurea alla Bocconi, e che oggi, 40enne, guida Maiora ed è presidente di Despar Servizi, centrale di acquisti, e che vede per il gruppo, nella Gdo, altri margini di crescita. Vi è anche Grazia de Gennaro, moglie di Pippo, responsabile dell’ufficio stampa e comunicazione e protagonista di un’attenzione alle strategie comunicative (social media, stampa, tv,etc.) costante e coerente con i valori del gruppo. 

Quindi che storia è?

Quella che ho ricostruito in oltre 100 pagine è una storia di persone, di sudore, di valori. E’ una storia italiana che è anche il ritratto della società italiana cresciuta dal 1970 in poi, è la storia di una impresa che è stata dentro la rivoluzione permanente della società e del consumatore avvenuta negli ultimi 5 decenni ed esservi stato dentro, e avervi contribuito dal profondo Sud, è stato il merito di Franco Cannillo. Uomo di grande fiuto, grande intuito, voglia di fare, partito dal primo anello della catena del valore, cioè dalla famiglia-azienda. Insomma è una storia caparbia. Da leggere.

Franco Cannillo in due parole?

Con i suoi dipendenti è sempre il signor Franco, sornione, molto silenzioso, riflessivo, di grande intelligenza analitica ed operativa, sveltissimo con i numeri e occhio lungo, molto lungo e ambizioso; è partito da zero- letteralmente zero – e 50 anni dopo non scherza quando dice che il suo gruppo, entro il 2022, punterà al miliardo di euro di giro di affari.

 

La storia dei 50 anni del gruppo Cannillo è anche la storia di una somma di storie, fatte di incontri, tutti a loro modo decisivi. Il libro si conclude proprio con 4 ritratti che altrettanti imprenditori hanno fatto di Franco Cannillo. Chi sono e cosa ti hanno raccontato? 

Giorgio Santambrogio, Amministratore Delegato di VèGè e Presidente di ADM-Associazione Distribuzione Moderna Negoziatore instancabile: un duro, meglio averlo al fianco che di fronte“.

Quando l’ha conosciuto? 

“Venti anni fa, all’epoca del suo ingresso in VèGè. Poi a dicembre 2011 l’uscita da Interdis”.

Ricordi? 

“Ricordo un’intera giornata passata a trattare, a Corato, con i fornitori. Finita la trattativa alle 9 di sera mi confessa che era la persona più felice del mondo perché gli piaceva negoziare”. Lo aveva fatto per 12 ore di seguito. “E’ un commerciale puro nel sangue, molto duro, anche molto scaltro, ma coerente. Severo con se stesso e gli altri, averlo dall’altra parte è complicato, meglio averlo al fianco che di fronte!“.

E poi Pippo, che dal 2015 è Presidente di Despar Servizi, partner di PAM Panorama, gruppo VèGè e Ingross Levante in AICUBE, “Lui è ancora più sintonizzato su ciò che oggi viene chiesto alle imprese e le insegne, e cioè azioni sostenibili e visione più aperta sull’etica del servizio”. Pippo ha “affinato l’arte della negoziazione del padre, è più manageriale”.

 

Gianni Cavalieri, 64 anni, Vice Presidente di Despar Sud e Presidente di Ergon scarl di Ragusa

Cannillo?

Determinato, visionario, con aggravamento della genialità“.

In Gigad entrarono in 3 in tempi diversi, dagli anni 80 in poi: prima Cannillo, dopo Gianni Cavalieri, siciliano di Ragusa, e infine Maurizio Pozzoli, di Busto Arsizio.

De Stefano, quello dei dolci, che aveva rilevato il marchio Bauli, è stato il nostro mentore e volle il nostro ingresso nel consiglio di amministrazione di Gigad“. Da lì è nato un sodalizio anche umano dei tre giovani imprenditori. In particolare tra Cannillo e Cavalieri. “Da allora tutto quello che abbiamo fatto lo abbiamo fatto insieme, anche in Despar, e quindi collaboriamo da oltre 30 anni”. A cavallo tra gli anni ’80 e ’90, Cavalieri mette un sottile distinguo: “Il Cannillo che ho conosciuto io negli anni ’80 era determinato, visionario, con aggravamento della genialità. Negli anni 90 sicuramente determinato, ma più riflessivo, e sempre visionario“.

Perché visionario?

C’è un aneddoto illuminante. Noi bottegai, chiamati impropriamente imprenditori, ma in verità commercianti, ci ritroviamo, negli anni’ 90, su un Falcon in volo da Milano ad Amsterdam, ospiti di Ferrero“. Durante il viaggio, Cannillo ci dice: “Se riuscissimo a fare un’unica azienda per tutta l’Italia avremmo risolto il problema della frammentazione e della moltiplicazione dei costi, e poi andremo in Borsa. Ecco il visionario!”. Negli anni 2000, insieme ad Augusto Lombardi di Ischia, oggi 69enne, “ci è venuto lo schiribizzo della aggregazione”. Ma più visionario di noi è stato lui con l’operazione con Peschechera e a seguire l’altra con Despar“.

C’è una metafora per descrivervi?

Eravamo una squadra di rugby con lui punta di sfondamento e, come in tutte le squadre di rugby, serviva un rifinitore, e quello ero io, che mi considero zio putativo di Pippo. Siamo sempre insieme, avendo avuto avuto sempre visioni comuni per lo sviluppo delle aziende. Il nostro è un sodalizio culturale tra persone più che tra imprenditori, con una visione comune, e lui nella squadra non potrebbe che essere un leader“.

Nicola Peschechera, Consigliere di amministrazione di Maiora. “Sa cosa chiedere

Il primo incontro, vero, diretto, a due, è del 2012, nelle fasi che precedono la nascita di Maiora. Prima del 2012 il ricordo di Nicola Peschechera – 84 anni, consigliere di amministrazione di Maiora e fondatore di IpaSud, la srl che poi si sarebbe fusa con Cannillo – è legato solo ad una riunione. Vi partecipano entrambi ed è una riunione in A&O: si lavora, con altri, alla nascita di una piattaforma di ortofrutta. Buona idea ma senza futuro:”Volevano guidarla tutti e non se ne fece più nulla!“.Molti anni dopo la IpaSud  verrà posta davanti ad un bivio: “Un professore della Bocconi  analizza l’azienda  e conclude che o cresceva con una fusione o si vendeva. Poi l’incontro tra i nostri figli, un primo avvicinamento, la fusione“. Oggi? Oggi i miei figli sono impegnati in ruoli di responsabilità: Luigi alla Direzione Acquisti, Giuseppe a Edp e logistica, Marco a Controllo di gestione e Finanza. Si vedono tutti i giorni con Cannillo, Marco è il più vicino“.

Il carattere?

Impulsivo, sa cosa chiedere, ha una mente eccezionale, negli affari è lucido e mi auguro che possa gestire il gruppo con il figlio e la figlia anche per i prossimi 100 anni“.

Nel tempo emergono molti elementi in comune: il primo passo con un ingrosso commerciale (pasta, farina e legumi per la famiglia Peshechera di Barletta, detersivi e prodotti per la persona per Cannillo); tutti e due nati per non pagare le tasse (Peschechera settimo di 10 di figli, Cannillo settimo di sette); tutti e due costretti a crescere subito (a 28 anni Peschechera “quando morì mio padre“, Cannillo già a partire dai 17 “per aiutare Sergio“). Entrambi hanno fondato l’azienda da cui è partito tutto, tutti e due venuti dal basso.  “Mio padre iniziò nel 1931 con un ingrosso“-ricorda Peschechera. “Nel 39 venne richiamato alle armi, lo stesso anno nasceva il quinto figlio e le tasse si pagavano a metà, mentre con 7 figli non si pagavano proprio.  Nel 1947 ha ripreso il lavoro di ingrosso di pasta, farina, legumi, era rappresentante del pastificio Tamma, della Riccardi di Milano. Dopo la sua morte, nel 1964, a 29 anni, presi l’azienda in mano.Nel 1966 costruii in via Regina Margherita uno stabile con magazzino e 10 appartamenti per i 10 fratelli”. Poi l’ingresso in Despar nel 1973, la crescita, l’inserimento dei 3 figli in IPA Sud, le trattative con Cannillo, la nascita di Maiora: “Sono più contento ora perchè i miei figli, tutti e 3 laureati, due alla Bocconi e uno alla Cattolica, hanno tutti il loro ruolo”.

Riccardo Casalegno, torinese, ingegnere: Guardava lontano, avanti, più lontano del suo deposito, della sua Corato. Un piemontese in Puglia

L’incontro con Casalegno – 71 anni, ingegnere-consulente che ha progettato la Gdo in Puglia e sviluppato gli insediamenti Coop nella regione – è un incontro vecchio di 36 anni. “L’ho conosciuto nel 1982 quando lui era un piccolo imprenditore. Cannillo aderiva a Gigad di cui ero consulente ed ogni tanto mi segnalavano associati che avevano bisogno di consulenza“. Casalegno “scende” a Corato, “vede” l’azienda, partecipa a riunioni ed incontri e Cannillo gli chiede di “farla diventare più adeguata al mercato“. Il primo suggerimento è stato di “completare l’assortimento, fare anche il food. E così ha cominciato a comprare, stoccare e vendere nei piccoli negozi“.

Carattere, personalità?

Attento ai contenuti, intelligente, capace di realizzare le cose, una dote particolare per chi viveva nel Sud. Non aveva una tradizione aziendale, una storia, ma è sempre stato attento ai mercati, alla innovazione, e pian pianino ha dimostrato di saperci fare.  Alle riunioni in Gigad prima era zitto e poi parlava, ascoltava, vedeva e realizzava, forte, operativo, concentrato in un mercato non semplice. Si è ritagliato i suoi spazi, insomma, “un piemontese in Puglia“.

In altri termini un percorso parallelo tra personalità e azienda?

Sì mentre costruiva l’azienda ha costruito se stesso come persona e viceversa. Si è attorniato di giovani che ha fatto formare – io feci dei corsi-, tutti entusiasti e mirati ad apprendere. “E guardava lontano, avanti, più lontano del suo deposito, della sua Corato.

L’arrivo della Gdo in Puglia?

Ho seguito lo sviluppo della Coop in Puglia nel 93-94 con gli ipermercati. Gli costruivo grandi bestioni vicino alla sua rete di vendita e lui ha sempre valutato le opportunità e si è adeguato. Ha capito che “doveva cercare politiche di nicchia o seminicchia e collocare prodotti in zone dove il gigante non c’era, verso l’interno, sulla direttrice della SS96 verso ovest e nord, cioè in un raggio di attrazione più lontano dal gigante, con punti vendita di dimensione modesta e ha trovato così i suoi equilibri di mercato“.

Meriti di questa generazione di imprenditori della Gdo?

Imprenditori come lui ce ne sono 3-4, forse poco consapevoli di aver fatto un pezzo di storia della Distribuzione Moderna, che hanno educato i consumatori a comprare nei supermercati. Hanno costruito la storia dei supermercati e della DM in Italia. Sono tutte aziende stabili e scattanti ed invece di fare come i francesi, venuti e andati via, ora devono misurarsi con la tecnologia, con l’e-commerce che porrà problemi per i prossimi 10 anni. “Un mondo feroce quello della Gdo in Puglia. Ora tutti devono stare attenti a non farsi buttare all’aria“.

 

Autore:

Vincenzo Rutigliano

Giornalista professionista; laureato in giurisprudenza all’università degli Studi di Bari “Aldo Moro” giornalista economico, collabora dal 1994 con “Il Sole 24 O”re” dalla Puglia; dal 1997 con “Agrisole-Il Sole 24 Ore” e dal 1999 con “Radio24-Il Sole 24 Ore”.

Tiene laboratori sul giornalismo economico e finanziario in corsi universitari.

Interviene a convegni e seminari come relatore e moderatore

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In questo periodo, in molte vie del centro della città si sono riaccese le luci di numerose vetrine appartenute un tempo, neanche tanto lontano, ad attività commerciali e botteghe.

L’impatto è molto piacevole perché finalmente in paese si rivive un po’ di fermento ormai perso da anni, peccato però che tutto questo sfavillio sarà a tempo determinato e tra un mese circa, l’incantesimo svanirà tra saracinesche abbassate e luci spente.

Ebbene sì, purtroppo andrà esattamente così perché quei locali vuoti da tempo oggi hanno ripreso vita semplicemente per aver momentaneamente ospitato i comitati elettorali che mai, come in passato all’interno del corso, se ne sono visti così tanti, considerato l’elevato numero di esercizi commerciali che nell’ultimo periodo ha chiuso i battenti.

Molti candidati oggi parlano di rilancio dell’economia e di dare impulso alle attività commerciali, molti slogan interessanti; ma quale proposta seria può essere il volano per una ripresa reale dei commercianti coratini?

Alcune coalizioni hanno avanzato l’ipotesi di riportare il mercato del sabato in centro, altre di creare sempre più attività culturali nel cuore della città per ridare linfa al commercio in tutte le sue sfaccettature, iniziative sicuramente lodevoli che però sembrano tralasciare un aspetto importante dell’economia.

Purtroppo nessuno al momento sembra aver posto attenzione sul modo in cui molte famiglie decidono di fare i loro acquisti orientati sempre più verso i grandi centri commerciali sparsi nelle periferie dei comuni limitrofi a discapito dei negozi presenti in città. Un fenomeno indubbiamente dannoso per l’economia causa della crisi dei nostri commercianti a cui vengono meno gli adeguati incassi con la conseguenza di non poter far fronte ai costi del personale e quindi sempre più mancanza di lavoro.

Attività doppiamente penalizzate se si pensa anche all’impossibilità di poter competere con i colossi della grande distribuzione dal momento che il potere contrattuale di questi ultimi è di gran lunga superiore a quello di un piccolo commerciante di paese.

Questo non è l’unico aspetto negativo, ce n’è uno ancora più serio che non si limita solo ai commercianti ma coinvolge anche le piccole e medie imprese locali soprattutto quelle legate al settore agroalimentare.

Molte di esse infatti trovano mercato vendendo i loro prodotti alla grande distribuzione, ma non tutti sanno che queste GDO attraverso i loro Buyer adottano una politica molto particolare che richiede alle aziende il versamento di somme di denaro utili a garantirsi la presenza sugli scaffali all’interno dei loro centri. Una strategia alquanto discutibile che mette in crisi le tante aziende costrette ad accettare tali condizioni per evitare di uscire dal mercato ma che al tempo stesso non riescono a dare il giusto valore ai loro prodotti con margini di guadagno tendenti sempre più al ribasso con tutto quello che ne consegue in termini di sviluppo anche occupazionale.

Allora che fare?

Di sicuro non spetta a noi trovare l’antidoto a questo male ma una cosa è certa, chiunque vinca le prossime amministrative una soluzione deve trovarla.

Noi ci limitiamo solo a dare dei suggerimenti: uno potrebbe essere quello di adottare delle agevolazioni fiscali di competenza ai comuni per le imprese, incentivi a chi apre attività in città soprattutto nel centro, supportare le start up avviate dai giovani talenti, patrocinare iniziative di co-marketing dei commercianti, studiare eventi ad hoc, come fiere e sagre, atti a valorizzare le nostre eccellenze locali, costituire consorzi uno su tutti quello della cultivar coratina e rivedere il modus operandi di alcune cooperative che, spesso ostaggio della politica, tutto fanno tranne che tutelare gli interessi dei propri soci. (Quest’ultimo punto sarà oggetto di approfondimento nel prossimo numero de Il Quarto Potere in uscita a maggio).

Occorre assolutamente un rilancio dell’economia locale che potrà realizzarsi solo nelle mani di figure altamente competenti e sensibili alle sorti della città, un impegno serio e di grande responsabilità da cui sarebbe meglio esimersi sin da subito per chi, mano sulla coscienza, non si ritiene all’altezza del compito e soprattutto se consapevole di non poter agire liberamente e senza alcun tipo di condizionamento.

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