attività commerciali Archivi - Il Quarto Potere https://ilquartopotere.it/tag/attivita-commerciali/ Le notizie sotto un'altra luce Fri, 07 Mar 2025 07:07:39 +0000 it-IT hourly 1 https://wordpress.org/?v=6.8.1 https://ilquartopotere.it/wp-content/uploads/2018/12/cropped-icona_512-32x32.png attività commerciali Archivi - Il Quarto Potere https://ilquartopotere.it/tag/attivita-commerciali/ 32 32 Rilancio del Borgo Antico: il DUC traccia il futuro della Città di Corato https://ilquartopotere.it/news/politica/rilancio-del-borgo-antico-il-duc-traccia-il-futuro-della-citta-di-corato/ https://ilquartopotere.it/news/politica/rilancio-del-borgo-antico-il-duc-traccia-il-futuro-della-citta-di-corato/#respond Fri, 07 Mar 2025 07:07:39 +0000 https://ilquartopotere.it/?p=36377 .Nella giornata di Mercoledì 5 Marzo, presso la Sala Verde del Comune di Corato, si è tenuto il terzo incontro promosso dal Distretto Urbano del Commercio del Comune di Corato, dedicato ai residenti e alle attività commerciali della città. L’evento ha rappresentato un’importante occasione di confronto sulle misure agevolative a sostegno del commercio, con particolare […]

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.Nella giornata di Mercoledì 5 Marzo, presso la Sala Verde del Comune di Corato, si è tenuto il terzo incontro promosso dal Distretto Urbano del Commercio del Comune di Corato, dedicato ai residenti e alle attività commerciali della città. L’evento ha rappresentato un’importante occasione di confronto sulle misure agevolative a sostegno del commercio, con particolare attenzione alle opportunità offerte dalle deroghe urbanistiche previste dal PIRU, strumenti fondamentali per il rilancio del nostro borgo.

L’incontro è stato aperto da Concetta Bucci, Assessore allo Sviluppo Economico, che ha presentato una visione globale del processo di sviluppo che ha portato alla definizione delle deroghe, evidenziando come siano state fondamentali le consultazioni con i cittadini attraverso i sondaggi pubblicati sulle pagine social del DUC, nonché le necessità espresse dai commercianti che operano all’interno del borgo. Antonella Varesano, Assessore alla Qualità Urbana e Urbanistica, ha poi approfondito le deroghe del PIRU, che hanno l’obiettivo di semplificare i processi di riqualificazione e modernizzazione degli spazi commerciali nel borgo antico.

Gennaro Sciscioli, Assessore al Bilancio, ha offerto una panoramica sulle agevolazioni deliberate con atto d’indirizzo che prevedono:

La riduzione TARI sino ad euro 300 – dal 2025 al 2028
Esonero a decorrere dalla data di avvio attività del pagamento del canone unico patrimoniale per l’occupazione del suolo pubblico – dal 2026 al 2028
Esonero dal versamento del contributo di costruzione per il cambiamento di destinazione d’uso di immobili dal 2025 al 2028
Riduzione al 50% dell’imposta municipale propria (IMU) – dal 2026 al 2028

Queste agevolazioni sono destinate a favorire l’avvio di attività commerciali nei seguenti settori:

Artigianato attività rientranti nel comparto delle lavorazioni artistiche, tipiche e tradizionali dell’artigianato
pugliese
Servizi alla persona
Esercizi di vicinato, escluso il commercio al dettaglio mediante distributori automatici per ragioni di tutela del decoro urbano
Strutture ricettive
Attività di vendita di prodotti agricoli da parte di imprese agricole
Studi professionali

Successivamente, Francesca Calace, del Politecnico di Bari, ha presentato le strategie di rigenerazione urbana per rendere il centro storico più attrattivo per residenti e visitatori. Luigi Menduni, Social Media Manager del DUC, ha sottolineato l’importanza di sfruttare i social media per aumentare la visibilità delle attività commerciali e promuovere il territorio.

In conclusione, Pippo Sciscioli, Dirigente Affari Generali, ha approfondito le misure di semplificazione burocratica pensate per facilitare l’avvio di nuove attività, mentre Domenico Grosso, Manager del DUC, ha concluso l’incontro enfatizzando il ruolo centrale del Distretto Urbano del Commercio nel territorio. Ha inoltre sottolineato l’importanza di collaborare con altre realtà locali per sviluppare progetti condivisi, finalizzati al rilancio dell’economia e alla crescita sostenibile della comunità.

L’evento ha visto una partecipazione attiva da parte di residenti, commercianti e associazioni di categoria, che hanno apprezzato l’opportunità di confrontarsi direttamente con le istituzioni e di contribuire con idee e proposte per il futuro della nostra Città. 

Con questo incontro si conclude un importante ciclo di eventi dedicati alla valorizzazione e al rilancio del commercio del Borgo Antico di Corato. L’impegno del DUC e dell’amministrazione comunale proseguirà, con l’obiettivo di portare avanti il processo di rigenerazione del centro storico

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Corato tra i primi cinque comuni ad ottenere il finanziamento regionale per i Distretti del Commercio https://ilquartopotere.it/comunicazioni/corato-tra-i-primi-cinque-comuni-ad-ottenere-il-finanziamento-regionale-per-i-distretti-del-commercio/ https://ilquartopotere.it/comunicazioni/corato-tra-i-primi-cinque-comuni-ad-ottenere-il-finanziamento-regionale-per-i-distretti-del-commercio/#respond Sat, 01 Mar 2025 06:42:45 +0000 https://ilquartopotere.it/?p=36258   Il Comune di Corato si distingue a livello regionale nel sostegno al commercio locale, risultando tra i primi cinque comuni pugliesi ad aver ottenuto il finanziamento previsto dal  IV Bando DUC – Distretti Urbani del Commercio, promosso dalla Regione Puglia. L’ammissione al finanziamento, per un importo complessivo di 52.500 euro (cui si aggiungono euro […]

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Il Comune di Corato si distingue a livello regionale nel sostegno al commercio locale, risultando tra i primi cinque comuni pugliesi ad aver ottenuto il finanziamento previsto dal  IV Bando DUC – Distretti Urbani del Commercio, promosso dalla Regione Puglia.

L’ammissione al finanziamento, per un importo complessivo di 52.500 euro (cui si aggiungono euro 22.500 quale quota di cofinanziamento comunale), è stata ufficializzata con comunicazione della Regione, che ha confermato l’assegnazione e la prossima erogazione della prima tranche di 26.250 euro.

Il finanziamento ottenuto si inserisce in un più ampio piano di valorizzazione del commercio locale, denominato “QoratoVIBRA”, che punta a rafforzare l’attrattività del centro storico e a incentivare il tessuto commerciale cittadino. L’iniziativa si collega alle attività già avviate con il precedente bando DUC, con l’obiettivo di contrastare la desertificazione commerciale epotenziare la visibilità e l’innovazione delle attività economiche locali.

Il progetto prevede:  ​

Mappatura e riqualificazione dei locali sfitti, per favorire l’insediamento di nuove attività commerciali e artigianali;

Pianificazione integrata sul commercio, con un programma di azioni condivise per rilanciare il commercio di prossimità;

Tre eventi di partecipazione attiva, tra cui incontri di consultazione e presentazione delle strategie di sviluppo;

Campagne di comunicazione e marketing, per valorizzare le attività storiche e promuovere il commercio locale in periodi chiave come festività e saldi;

Interventi di arredo urbano, per migliorare la qualità degli spazi commerciali e rendere le aree di Distretto più accoglienti e fruibili.

Questo finanziamento rappresenta il  secondo successo in pochi mesi, dopo quello ottenuto nel dicembre 2023. In quell’occasione, grazie all’approvazione del Documento Strategico del Commercio da parte del Consiglio Comunale il 21 novembre 2023, il Comune di Corato aveva ricevuto un contributo di 40.000 euro dalla Regione Puglia attraverso il III Bando DUC. Questo fondo, insieme a un cofinanziamento comunale di 15.000 euro, è stato destinato alla valorizzazione del centro storico, con l’obiettivo di riposizionare commercialmente la città nel contesto territoriale, incrementare i consumi locali e promuovere la cultura enogastronomica legata alle tradizioni locali.

In totale, negli ultimi mesi il Comune di Corato ha quindi ottenuto 92.500 euro di finanziamenti regionali, a cui si aggiungono 37.500 euro di cofinanziamento comunale, per un investimento complessivo di 130.000 euro destinati alla valorizzazione e al rilancio del commercio cittadino.

Il Distretto Urbano del Commercio del Comune di Corato ottiene anche il finanziamento del IV bando. Un importante risultato che ci consentirà di proseguire nel percorso già intrapreso. Tante le misure già in campo, altre se ne aggiungeranno per rendere sempre più vivibile il nostro centro per consentire alle attività commerciali, agli esercizi di vicinato e alle associazioni di poter essere presenti nel centro e così dare un nuovo vigore e un nuovo slancio anche allo sviluppo economico della nostra città.Commenta l’Assessore allo Sviluppo Economico, Concetta BucciIl risultato ottenuto è il frutto di un lavoro di squadra tra l’Amministrazione, l’Ufficio SUAP del Comune di Corato e le associazioni di categoria socie del DUC, Confcommercio e Confesercenti. A loro un grazie davvero sincero per il lavoro notevole e svolto a tempo di record per ottenere questo risultato.”

La Regione ha premiato una strategia chiara e ben definita, che ha visto il Comune di Corato intraprendere un percorso strutturato a favore del commercio locale. Prima con l’approvazione del Documento Strategico del Commercio, poi con l’ottenimento del finanziamento del III Bando DUC e, infine, con questo nuovo risultato del IV Bando. Una serie di azioni che hanno un unico obiettivo: ravvivare l’economia del centro storico, creando nuove opportunità per le attività locali e rafforzando il ruolo di Corato come polo attrattivo per residenti e visitatoridichiara il Dirigente SUAP, Avv. Pippo Sciscioli.

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Note al Documento Strategico per il Commercio (D.S.C.) https://ilquartopotere.it/approfondimento/note-al-documento-strategico-per-il-commercio-d-s-c/ https://ilquartopotere.it/approfondimento/note-al-documento-strategico-per-il-commercio-d-s-c/#respond Sat, 11 Nov 2023 07:21:57 +0000 https://ilquartopotere.it/?p=28719 Di Vincenzo Petrone “libero pensatore” Premessa In quanto componente della Consulta per lo Sviluppo Economico e per il Lavoro ho avuto modo di leggere il documento e quindi di partecipare alla presentazione pubblica dello stesso in data 6 c.m. Preciso subito che la partecipazione cittadina ed in particolare degli operatori del commercio non v’è stata […]

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Di Vincenzo Petrone “libero pensatore”

Premessa
In quanto componente della Consulta per lo Sviluppo Economico e per il Lavoro ho avuto modo di leggere il documento e quindi di partecipare alla presentazione pubblica dello stesso in data 6 c.m.
Preciso subito che la partecipazione cittadina ed in particolare degli operatori del commercio non v’è stata e questo è un male, in quanto se si è assenti e non si manifestano i propri bisogni e relative problematiche, poi non ci si può lamentare dal momento che si delega completamente alla politica le decisioni. Quest’ultima però avrebbe potuto e dovuto meglio organizzare l’incontro ad esempio rendendo pubblica la bozza del documento anche tramite i sindacati dei commercianti che a loro volta
avrebbero dovuto sollecitare l’intervento dei loro associati.

Note
Devo osservare che, almeno a mio parere, il D.S.C. è stato ben strutturato grazie al SUAP ed in particolare al dirigente avv. Pippo Sciscioli, con riferimenti legislativi europei, nazionali e regionali che hanno ben evidenziato lo stretto rapporto tra urbanistica e commercio e non solo.
Tuttavia mi permetto di suggerire alcun consigli che risultano utili e complementari al documento stesso e che quest’ultimo in quanto strumento dinamico può recepire anche nel suo divenire.
Mi riferisco alla necessità di corredare il documento di mappe territoriali georeferenziate, ricorrendo al – Geographic Information System (GIS) – con la creazione di un data base (GIS+data base= S.I.T.) che contenga un insieme di dati alfanumerici, cartografici e documenti ben organizzati e controllati con l’individuazione sul territorio delle attività commerciali che posizionate su vari
strati (layer: non alimentari, alimentari, medie strutture di vendita, pubblici esercizi …. ) consentono di fare qualunque tipo di analisi.
Un esempio per tutti è l’analisi SWOT (Strengths, Weaknesses, Opportunities, Threats) ricordando che questa è uno strumento di pianificazione utilizzato a supporto di decisioni strategiche per il raggiungimento di traguardi prefissati e ha come obiettivo quello di mettere in evidenza punti di forza e di debolezza di un progetto e di far emergere opportunità e minacce che derivano, non solo dal contesto interno, ma anche e soprattutto dal contesto esterno di riferimento
Il S.I.T. permette inoltre di favorire il turismo attraverso operazioni di MARKETING
TERRITORIALE ossia un insieme coordinato di attività volte a migliorare l’attrattività e la fruizione delle risorse di un’area geografica, il Centro Storico nel nostro caso, dandole una prospettiva di sviluppo a medio/lungo termine.
Un SIT per il marketing dunque, svolge la duplice finalità di supportare le decisioni in tema di salvaguardia del territorio e di favorire politiche di sviluppo locale sostenibile.
In questo contesto le ICT <Tecnologie dell’Informazione e della Comunicazione> e la rete Internet giocano oggi un ruolo centrale nel:
• Valorizzare e comunicare i valori di un territorio
• Sviluppare servizi innovativi e sostenibili per il turismo
• Creare reti sinergiche tra operatori economici
• Supportare politiche delle amministrazioni locali

Il centro Storico: la rivitalizzazione
Nel D.S.C. si è paventata l’idea di realizzare un Distretto Unico per il Commercio (D.U.C.) esteso a tutta la città compresa dal centro storico fino all’estramurale e che, secondo me, rappresenta un traguardo piuttosto ambizioso e comunque di lungo termine, motivo per cui fisserò l’attenzione sul Centro Storico compreso il Corso cittadino.
L’idea base è quella di rendere il Centro Storico un Centro Commerciale Naturale:
Le principali difficoltà che un piano di rivitalizzazione presenta sono:
• Mancanza di un percorso formativo “ad hoc” per tutti i soggetti coinvolti
• Rapporti pubblico/privato poco aperti e collaborativi
• Difficoltà a stabilire un efficace modello di governance
• Scarsa disponibilità degli operatori a consorziarsi
• Difficile coordinamento delle diverse politiche (commerciali, turistiche, urbanistiche, della mobilità, riferite al territorio, …)
• Impegno strategico e finanziario di medio-lungo periodo
I suggerimenti per raggiungere il risultato sono:
• occorre pensare ad un approccio in grado di mettere al centro la gestione organica e coordinata del Centro Storico attraverso la definizione di un piano di azione concreto
• gli interventi di rivitalizzazione del Centro Storico, devono portare alla costituzione e,
soprattutto, al funzionamento di un approccio da “Centro Commerciale Naturale” assegnando al Modello una valenza strategica per l’attrattività urbana e per la crescita socio-economica e culturale della Città
• occorre “mettere a sistema” tutte le attività del Centro, mediante la creazione di un Tavolo di Concertazione in cui il Comune si pone come Soggetto preposto al coordinamento
• dovrà essere poi predisposto un Comitato di Coordinamento che avrà funzioni di
implementazione e verifica delle attività proposte ed approvate
• la costituzione del Tavolo dovrebbe essere concepita in forma flessibile con una componente fissa e una variabile, in relazione alle diverse problematiche di volta in volta affrontate
• occorre individuare una figura di Town Centre Manager – gestione del centro città -, ovvero di un manager che abbia la visione complessiva della Città-Prodotto e che sappia supportare l’offerta nella sua organizzazione, garantendo la massima efficacia degli interventi previsti
• il Comune deve diventare una sorta di “regista” in grado di tutelare il mix merceologico e di garantire il coordinamento delle attività del centro storico rispetto a quanto avviene nei centri commerciali
• è necessario creare un calendario unico condiviso delle manifestazioni e delle attività, che deve essere opportunamente comunicato con tempi e modi adeguati (anche mediante app) ricercando integrazioni e sinergie e minimizzando le eventuali, possibili sovrapposizioni
• sarà importante procedere verso la creazione di un nuovo sistema integrato di comunicazione per far conoscere a cittadini e turisti tutte le iniziative e le esperienze del Centro Storico/CentroCommerciale Naturale (marketing digitale alla luce della rivoluzione digitale in atto)
• Sarebbe quanto mai opportuno prevedere degli incentivi per l’imprenditoria commerciale giovanile e fondi destinati a chi voglia aprire nuove attività anche di artigianato all’interno del Centro Storico

Il fenomeno “movida”
Ricordiamo che la Movida riguarda quell’insieme di attività che fanno incontrare le persone tramite condivisione di spazi e locali pubblici e che quindi esercita una funzione sociale indubbia: persone che si incontrano, si conoscono, scambiano esperienze, trovano linguaggi comuni; persone che di fatto formano comunità temporanee, che possono proseguire in reti relazionali più stabili, o semplicemente finire subito dopo la serata o notte, per poi ricominciare in altro momento.
Nei suggerimenti rivenienti dai sindacati, in particolare della Confesercenti e che condivido, è previsto che il Centro Antico deve essere esente dal traffico veicolare e quindi reso solo pedonizzabile, ma ovviamente questo comporta i seguenti effetti:
– PIÚ SPAZI PER I LOCALI
– MENO POSTI AUTO
– CONDIZIONI FAVOREVOLI PER L’”AFFOLLAMENTO” DI STRADE E PIAZZE
Ma questi fenomeni vanno controllati/governati con queste possibili misure:
– CONTRASTO ALLA SOSTA IRREGOLARE DEI VEICOLI
– CONTROLLI SERRATI SUI LIMITI ALLE EMISSIONI SONORE PROVENIENTI
DAGLI IMPIANTI AUDIO DEI PUBBLICI ESERCIZI
In particolare occorre che la diffusione musicale dovrà essere sospesa ad es. dalle ore 14,00 alle ore 16,00 e cessare alle ore 24,00. Non rispettando questi limiti passeremmo alla “malamovida” che causerebbe estremo disagio ai residenti. Il mancato rispetto di tali limiti regolamentari deve portare alla norma sanzionatoria – sospensione dell’attività – che è un deterrente fondamentale in grado di
garantire una forte responsabilizzazione dei gestori dei pubblici esercizi.
Naturalmente l’azione per il governo del fenomeno Movida, non può essere solo di natura repressiva e inibitoria ma deve mirare ad aggredire i c.d. fenomeni derivati, ossia situazioni contingenti che si verificano a causa della mancata tempestività nell’adozione di strategie di “reazione” .

Rigenerazione del Centro Storico
Un’ultima considerazione mi resta da fare e riguarda il Piano Integrato di Rigenerazione Urbana (P.I.R.U.) del centro antico che rappresenta lo strumento urbanistico che governa gli interventi edilizi e che recentemente è diventato operativo diventando quindi uno strumento importantoe per la riqualificazione del centro storico. In quest’ambito l’Amministrazione ha esaltato un particolare tipo di intervento e mi riferisco al cosidetto “B3 – Ripristino Tipologico”, congelato in sede di
approvazione regionale e definitivamente approvato con l’Accordo di Programma Comune-Regione.
Secondo me questa è un’operazione da trattare con le pinze in quanto laddove il Piano Regolatore Generale imponeva che i vuoti esistenti e rivenienti da crolli andavano trasformati in spazi verdi di cui il Centro Antico ha estremo bisogno, con l’approvazione del PIRU c’è il rischio fondatissimo di trovarsi edificato un bel palazzotto alto anche una quindicina di metri.
L’intervento potrà essere assentibile solo nel caso di quegli immobili in avanzato stato di degrado che presentano delle lacune nel loro sedime dovute a crolli o demolizioni limitate ad alcune parti.

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Economia: un’amministrazione non all’altezza delle imprese locali https://ilquartopotere.it/editoriale/economia-unamministrazione-non-allaltezza-delle-imprese-locali/ https://ilquartopotere.it/editoriale/economia-unamministrazione-non-allaltezza-delle-imprese-locali/#respond Thu, 20 Oct 2022 22:11:00 +0000 https://ilquartopotere.it/?p=21310 Terzo appuntamento con il direttore editoriale Michele Varesano e la giornalista Liliana Cazzato de “Il punto settimanale de ilquartopotere.it”: alcune considerazioni e riflessioni sulla situazione economica della nostra città e il rapporto tra ammnistrazione e mondo delle imprese locali.

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Terzo appuntamento con il direttore editoriale Michele Varesano e la giornalista Liliana Cazzato de “Il punto settimanale de ilquartopotere.it”: alcune considerazioni e riflessioni sulla situazione economica della nostra città e il rapporto tra ammnistrazione e mondo delle imprese locali.

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Articolo 49: caro bollette, l’amministrazione che fa? https://ilquartopotere.it/news/politica/articolo-49-caro-bollette-lamministrazione-che-fa/ https://ilquartopotere.it/news/politica/articolo-49-caro-bollette-lamministrazione-che-fa/#respond Mon, 12 Sep 2022 10:55:56 +0000 https://ilquartopotere.it/?p=20379 “Oggi sul Sole 24 Ore c’è un articolo che analizza le prime ricadute degli aumenti di luce e gas sugli enti pubblici. Tra gli esempi riportati ci sono comuni meno virtuosi le cui amministrazioni hanno tagliato i servizi, chiuso la piscina comunale, spento l’illuminazione pubblica dopo le due del mattino o variato il bilancio per […]

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Oggi sul Sole 24 Ore c’è un articolo che analizza le prime ricadute degli aumenti di luce e gas sugli enti pubblici.
Tra gli esempi riportati ci sono comuni meno virtuosi le cui amministrazioni hanno tagliato i servizi, chiuso la piscina comunale, spento l’illuminazione pubblica dopo le due del mattino o variato il bilancio per ben sei volte alla ricerca del giusto assestamento.

Ci sono poi esempi di amministrazioni più attente che hanno destinato risorse per soccorrere le famiglie con reddito basso travolte dal caro-bollette.
I residenti di Brescia, Reggio Emilia, Seregno, Albisegnago, Osimo, Porto Mantovano potranno avvalersi, a seconda dei casi, di bonus da un minimo di 200 ad un massimo di 700 euro per pagare le bollette di luce e gas.

L’amministrazione De Benedittis ha approvato il bilancio di previsione 2022 a fine giugno, quando gli effetti degli aumenti nel comparto energetico erano già evidenti”, è quanto si legge in una nota a firma di Nico Longo, presidente dell’associazione politica Articolo 49 che continua:

È legittimo chiedersi   dunque se e quali azioni sono state previste per soccorrere le famiglie meno abbienti che da qui a fine anno si troveranno in serie difficoltà nel pagare le bollette di luce e gas?

E per i piccoli esercenti, gli artigiani, le attività produttive in generale cosa è stato previsto?

E per il comparto oleario?
Al netto di merende, passeggiate e unità di crisi a tempo scaduto come si è pensato di sostenere uno dei settori trainanti della nostra economia?

E l’efficientamento energetico previsto nel piano industriale di Asipu a che punto è?”

Panem et circenses dicevano i latini, ma per ora abbiamo solo i circenses…”, conclude Longo.

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(Video) Corato, attività piegate dal Covid, in zona rossa: “Restrizioni surreali” https://ilquartopotere.it/economia-e-coronavirus/video-corato-attivita-piegate-dal-covid-in-zona-rossa-restrizioni-surreali/ https://ilquartopotere.it/economia-e-coronavirus/video-corato-attivita-piegate-dal-covid-in-zona-rossa-restrizioni-surreali/#respond Mon, 22 Mar 2021 04:16:24 +0000 https://ilquartopotere.it/?p=10830 Seconda settimana in zona rossa anche a Corato con restrizioni che per alcune attività è come essere tornate indietro di un anno, quando il lockdown aveva costretto ad abbassare le saracinesche a molte di esse. A rivivere quei mesi di marzo-aprile-maggio scorsi sono infatti parrucchieri, barbieri, centri estetici e alcuni negozi di abbigliamento ora di […]

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Seconda settimana in zona rossa anche a Corato con restrizioni che per alcune attività è come essere tornate indietro di un anno, quando il lockdown aveva costretto ad abbassare le saracinesche a molte di esse.

A rivivere quei mesi di marzo-aprile-maggio scorsi sono infatti parrucchieri, barbieri, centri estetici e alcuni negozi di abbigliamento ora di nuovo chiusi totalmente, come da decreto Draghi del 13 marzo in vigore fino al 6 aprile.

E se per le attività precedenti dal riavvio della fase 2 post lockdown, non ci sono state nuove restrizioni fino alla settimana scorsa, se non quelle per il rispetto dei protocolli e delle linee guida predisposti nei vari settori per ridurre il rischio di contagio, diverso è stato per bar e ristoranti che, al netto della parentesi estiva, tra zona arancione e zona gialla non hanno più potuto lavorare a pieno regime, ma con orari ridotti in alcuni casi o con solo asporto e delivery.

Ad essere penalizzati, in particolar modo, sono stati centri sportivi, scuole di ballo e palestre che nonostante la riorganizzazione del lavoro per partire in sicurezza con tutti i dispositivi anti-Covid, la riapertura è stata breve perché ad ottobre sono state costrette a richiudere e non si sa ancora per quanto.

Chiaro come dalle nostre interviste, emergono le difficoltà con cui gli esercenti devono fare i conti tutti i giorni a causa delle ritorsioni di questa emergenza sanitaria che ha messo e sta mettendo ancor una volta a dura prova le attività sobbarcate sempre più da costi a fronte di entrate ormai ridotte e di ristori esigui che, quando arrivano, se arrivano, giungono in ritardo, riorganizzandosi ogni qualvolta vengano emanati nuovi dpcm, Decreti e Ordinanze, con restrizioni, a volte, anche un po’ bizzarre se  in uno stesso esercizio commerciale è possibile vendere uno slip e non una t-shirt, come ha spiegato nel servizio il titolare di un negozio di abbigliamento.

 

 

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Coronavirus – Emergenza economica, la difficile ripresa delle attività commerciali https://ilquartopotere.it/coronavirus/emergenza-economica-la-difficile-ripresa-delle-attivita-commerciali/ https://ilquartopotere.it/coronavirus/emergenza-economica-la-difficile-ripresa-delle-attivita-commerciali/#respond Wed, 03 Jun 2020 04:39:55 +0000 https://ilquartopotere.it/?p=5787 Siamo alla fase 2 di uno auspicato ritorno alla normalità, decretato a singhiozzo dal presidente del consiglio Conte. Il traffico è tornato ad essere caotico, quello di sempre, la gente, pure comprensibilmente, è tornata a brulicare strada, piazze e parchi come formiche in primavera stanche di un lungo inverno sottoterra. Alcuni, i più giudiziosi, provvisti […]

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Siamo alla fase 2 di uno auspicato ritorno alla normalità, decretato a singhiozzo dal presidente del consiglio Conte.
Il traffico è tornato ad essere caotico, quello di sempre, la gente, pure comprensibilmente, è tornata a brulicare strada, piazze e parchi come formiche in primavera stanche di un lungo inverno sottoterra. Alcuni, i più giudiziosi, provvisti di mascherina, altri, molti in realtà, gli indisciplinati, incuranti dell’obbligo delle cautele di distanziamento sociale e uso di dispositivi di protezione.
Ma cosa succede al cuore pulsante del paese? Nelle attività commerciali che hanno ripreso da poco? Come ci si comporta per un trattamento unghie dall’estetista o per acquistare una tshirt nel nostro negozio preferito?
Come e con quale spirito si riparte nella struttura ricettiva più conosciuta a Ruvo di Puglia, l’hotel pineta?
Siamo andati a dare un’occhiata.
La ripartenza, ci racconta Roberta, la titolare di un centro estetico ruvese, è stata abbastanza caotica, sia per l’affluenza particolarmente importante delle prime due settimane di rinascita economica, ma anche psicologica dopo due mesi e mezzo di lockdown, sia per la molteplicità e farraginosità delle cautele da adottare per poter lavorare in totale sicurezza.
Nonostante i ripetuti inviti a premunirsi dei dispositivi di protezione (guanti e mascherina), c’è chi poi, privo di buonsenso, ignora i regolamenti pretendendo di fare acquisti o di sottoporsi a trattamenti sottraendosi alle regole generali la cui attuazione hanno reso possibile la ripartenza dal 18 maggio.
Anche il tanto amato shopping, foriero di buon umore specialmente per il gentil sesso, non poteva sfuggire ad una serie di regole finalizzate ad evitare assembramenti. Allo stato attuale, come ci dice Mariella, titolare di un dress store in pieno centro, sono le metrature dei locali commerciali a regolare l’afflusso della clientela: meno grandi sono, meno persone potranno accedere contemporaneamente.
Igienizzazione delle mani e sanificazione degli ambienti sono, poi, uno step ineludibile considerando il contatto con capi che dovranno essere provati da più persone.
Cosa avete fatto in questi due mesi di lockdown: avete tenuto aperta o chiusa la struttura? che danno avete avuto? con la fase 2 cosa avete riaperto? quali soluzioni state adottando per garantire sicurezza? sono queste alcune delle domande che abbiamo posto a Francesca, direttrice dell’hotel Pineta, la struttura ricettiva più storica del nostro paese molto frequentata da una clientela straniera e che, al suo interno, accoglie anche centro benessere, Spa, ristorante, sala ricevimenti.
Sulla stessa lunghezza d’onda sono, a detta delle intervistate, le prospettive per una ripresa immediata. È un anno che deve passare. Soltanto nel 2021, potremo sperare di ricominciare da zero, annullando un anno che non sarebbe mai dovuto andare così.

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