Il Quarto Potere https://ilquartopotere.it/ Le notizie sotto un'altra luce Tue, 15 Jul 2025 07:11:58 +0000 it-IT hourly 1 https://wordpress.org/?v=6.8.1 https://ilquartopotere.it/wp-content/uploads/2018/12/cropped-icona_512-32x32.png Il Quarto Potere https://ilquartopotere.it/ 32 32 Studenti in protesta. “Maturità” o solo un esame? Riflessioni di un neodiplomato https://ilquartopotere.it/attualita/studenti-protesta-maturita-esame/ https://ilquartopotere.it/attualita/studenti-protesta-maturita-esame/#respond Tue, 15 Jul 2025 06:40:29 +0000 https://ilquartopotere.it/?p=38440 Studenti rifiutano il colloquio orale per protestare contro il sistema scolastico. Il ministro risponde con la linea dura. Ma dove finisce la protesta e dove inizia il rispetto delle regole? Da neodiplomato, con ancora addosso l’adrenalina e il peso simbolico di un esame che dovrebbe sancire il passaggio alla “maturità”, non ho resistito a qualche […]

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Studenti rifiutano il colloquio orale per protestare contro il sistema scolastico. Il ministro risponde con la linea dura. Ma dove finisce la protesta e dove inizia il rispetto delle regole?

Da neodiplomato, con ancora addosso l’adrenalina e il peso simbolico di un esame che dovrebbe sancire il passaggio alla “maturità”, non ho resistito a qualche considerazione. Ma cosa significa davvero essere “maturi”? E chi lo decide? La recente protesta di alcuni studenti veneti mi ha spinto a riflettere proprio su questo: un gesto forte, un sistema che traballa. E una risposta istituzionale che forse ignora il disagio di fondo.

Ha suscitato forte dibattito la vicenda che ha visto protagonisti diversi studenti, i quali, nel corso dell’esame di maturità, hanno deciso di boicottare il colloquio orale per denunciare le criticità del sistema scolastico italiano. Un gesto che ha immediatamente attirato l’attenzione del Ministro dell’Istruzione Giuseppe Valditara, che ha promesso provvedimenti severi in futuro contro chi proverà a venir meno al “rispetto delle regole e del merito”.

Prima di trarre conclusioni affrettate, è bene fare necessari chiarimenti. I ragazzi si sono regolarmente presentati davanti alla commissione, ma, forti della promozione già acquisita grazie ai crediti, hanno rifiutato di sostenere la prova orale. Hanno invece sollevato una protesta contro le falle del sistema scolastico. La risposta del ministro non si è fatta attendere: chi rifiuterà di sostenere l’esame verrà bocciato, ha dichiarato senza mezzi termini, suscitando la polemica del mondo studentesco.

Che il sistema scolastico italiano sia afflitto da gravi problemi è, purtroppo, un dato di fatto. Carenze strutturali, scarsità di personale, un sistema di valutazione spesso ritenuto poco equo e, non da ultimo, docenti in alcuni casi inadeguati al proprio ruolo, come dimostrano i comportamenti e le esternazioni inopportune di taluni, balzati persino agli onori della cronaca. Protestare per questi motivi è legittimo, anzi, è un diritto costituzionalmente garantito.

Tuttavia, resta discutibile la scelta del momento e del contesto. L’esame di maturità non è solo una prova scolastica, ma un atto formale con valore giuridico, che sancisce il passaggio alla vita adulta. Violare le sue regole mina la validità dell’intero sistema e, di fatto, rischia di ridurre una denuncia seria a un atto provocatorio, fine a sé stesso.

Viviamo in un’epoca in cui, per farsi ascoltare, sembra necessario alzare la voce, cercare il gesto clamoroso. Sensazionalismo?. Ma così si rischia di perdere efficacia e soprattutto credibilità. Esistono altri spazi – nelle scuole, nelle piazze, sui media – dove far valere il proprio diritto di critica in modo costruttivo.

D’altro canto, anche la risposta del ministro è apparsa sbrigativa e priva di apertura al dialogo. Se è vero che un esame non sostenuto merita, per regolamento, la bocciatura, è altrettanto vero che la scuola dovrebbe educare anche al confronto. E forse, un ministro dell’Istruzione avrebbe potuto cogliere l’occasione per aprire un dibattito più ampio, invece di chiudere la questione con una condanna netta.

In definitiva, l’esame di maturità, nel bene e nel male, resta quello di sempre e probabilmente lo rimarrà ancora per un po’ di tempo: un rito di passaggio, tanto simbolico quanto concreto. Ma la domanda, alla fine, sorge spontanea: una vera “maturità”, la si è mai raggiunta?

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Movida, la protesta dei residenti contro il nuovo protocollo: “Nessun coinvolgimento, ignorate le nostre esigenze” https://ilquartopotere.it/la-voce-dei-lettori/protesta-residenti-corato-protocollo-movida/ https://ilquartopotere.it/la-voce-dei-lettori/protesta-residenti-corato-protocollo-movida/#respond Tue, 15 Jul 2025 04:34:01 +0000 https://ilquartopotere.it/?p=38433 Un gruppo di residenti delle piazze Di Vagno e Sedile denuncia l’esclusione dal processo decisionale: “Solo una rappresentanza informale e nessuna comunicazione ufficiale” A seguito della firma del protocollo d’intesa tra il Comune di Corato e le associazioni di categoria degli esercenti – Confcommercio, Confesercenti e CNA – che disciplina gli aspetti legati alla gestione […]

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Un gruppo di residenti delle piazze Di Vagno e Sedile denuncia l’esclusione dal processo decisionale: “Solo una rappresentanza informale e nessuna comunicazione ufficiale”

A seguito della firma del protocollo d’intesa tra il Comune di Corato e le associazioni di categoria degli esercenti – Confcommercio, Confesercenti e CNA – che disciplina gli aspetti legati alla gestione della movida nelle zone centrali della città, un gruppo di residenti del centro storico, in particolare delle centralissime piazza Di Vagno e piazza Sedile, ha sollevato una protesta.

I cittadini, che si dichiarano “non ufficialmente rappresentati nei recenti incontri istituzionali”, contestano nel merito e nel metodo il percorso che ha portato alla sottoscrizione dell’accordo. In particolare, lamentano “la mancanza di un coinvolgimento formale e strutturato” e sollevano numerose perplessità sui contenuti del documento, che secondo loro non garantirà un reale miglioramento della qualità della vita in zona.

Pubblichiamo di seguito, integralmente, la nota ricevuta da parte di questo gruppo non rappresentativo di residenti in merito al protocollo di intesa tra il Comune e le Associazioni di esercenti di Corato.:

“Il Comune di Corato ha sottoscritto un protocollo di intesa con le principali associazioni di categoria – Confcommercio, Confesercenti e CNA – finalizzato a gestire in modo condiviso e responsabile le attività connesse alla movida, in particolare nelle aree centrali di piazza Di Vagno e piazza Sedile, fulcro della vita serale cittadina.

«Il protocollo – dicono dal Comune – nasce come strumento sperimentale, con validità annuale, pensato per adattarsi alle esigenze del territorio e per essere modificato nel tempo in base ai risultati concreti e al confronto con cittadini, esercenti e residenti. Il documento rappresenta una prima risposta operativa a una domanda crescente di equilibrio tra la vivacità economico-sociale del centro storico e il diritto alla quiete, alla salute e alla sicurezza dei residenti».

L’accordo prevede una serie di azioni coordinate e condivise tra amministrazione comunale, associazioni di categoria e titolari di pubblici esercizi. Tra queste:

Gestione e calendarizzazione degli eventi: gli esercenti potranno organizzare eventi musicali (fino a due a settimana nei giorni feriali e tre nei weekend), da concludersi entro le ore 23:59, previa presentazione di Scia e richiesta di suolo pubblico.

Controlli e semplificazione amministrativa: il Comune garantirà maggiori controlli tramite la Polizia Locale e una semplificazione nelle procedure autorizzative per gli eventi.

Un tavolo permanente di confronto: sarà attivato un tavolo tra Comune, associazioni e residenti per monitorare costantemente l’efficacia del protocollo e individuare eventuali modifiche migliorative.

Educazione al divertimento responsabile: le associazioni si impegneranno nella promozione di comportamenti virtuosi tra gestori e clientela, con iniziative di formazione, informazione e sensibilizzazione sui rischi legati all’abuso di alcol, rumore e inciviltà.

Tutela del decoro e della pulizia urbana: verranno promosse pratiche di raccolta dei rifiuti, pulizia delle aree esterne e gestione ordinata dei plateatici.

Misure acustiche: sarà obbligatorio per i locali dotarsi di rilevatori di diffusione sonora nel rispetto dei limiti previsti dalla normativa vigente.

«Il protocollo riconosce il valore economico, culturale e sociale della movida, ma al contempo richiama alla responsabilità collettiva: il diritto al divertimento e alla libera impresa deve conciliarsi con la tutela dei residenti e dello spazio urbano. Al termine dell’anno di validità, sulla base dei risultati raggiunti e dei riscontri emersi dal tavolo permanente, l’amministrazione si impegna a trasformare il Protocollo in un regolamento formale, che recepisca le buone prassi sperimentate e definisca un quadro normativo stabile e condiviso».

«Desidero ringraziare sentitamente le associazioni di categoria per il contributo costruttivo e responsabile offerto nel corso del lavoro di redazione del protocollo» afferma l’assessore allo sviluppo economico, Concetta Bucci. «Un grazie particolare va al dirigente del Suap, Pippo Sciscioli, e a tutto l’ufficio Suap, per la competenza e il supporto amministrativo, nonché al comandante della polizia locale, Michele Bucci, e all’intero comando di polizia locale per il prezioso contributo operativo e di analisi.

Un ringraziamento sincero anche ai residenti del centro storico che hanno partecipato attivamente agli incontri, portando punti di vista essenziali per costruire un equilibrio possibile tra diritti e bisogni. Siamo certi che le imprese coinvolte rispetteranno con scrupolo gli impegni assunti, a tutela della comunità, dei residenti e della qualità delle loro stesse attività, contribuendo a promuovere una movida sostenibile, civile e condivisa».

A seguito di alcuni incontri tra il Comune di Corato e i rappresentanti degli esercenti, nei quali è stata richiesta una presenza non rappresentativa di alcuni residenti di piazza di Vagno e piazza Sedile mediante una comunicazione whatsapp, e quindi in maniera assolutamente non ufficiale, non regolamentare, non formale e a pochi giorni dagli stessi, l’Amministrazione comunale ha emesso un protocollo di intesa con gli stessi esercenti per la regolamentazione della “movida” nelle suddette piazze.”

Condiderazioni:

Si tratta quindi di un documento redatto e sottoscritto senza tener conto delle esigenze di noi residenti, che viviamo perennemente in uno stato di disagio che non è stato mai tenuto in considerazione, prova ne sia il costante calo demografico in queste zone negli ultimi anni. Inutile rimarcare il nostro disappunto e la nostra delusione: speravamo in un confronto reale, attraverso incontri organizzati per tempo e con comunicazioni ufficiali, che desse la possibilità di esprimere il nostro parere, proponendo interventi concreti per la risoluzione dei problemi che da anni attanagliano le suddette piazze.

Venendo agli atti prodotti, con particolare riferimento all’allegato A del protocollo di intesa, con la presente intendiamo esprimere le nostre forti perplessità in merito alle azioni sottoscritte ed agli accordi presi, che a nostro parere avranno ben pochi effetti sul contenimento della malamovida perché ancora una volta incuranti delle necessità e del benessere di noi cittadini, ormai relegati ad un ruolo secondario.

Al di là delle premesse e delle finalità, proclami condivisibili ma che non producono nessun effetto, il fulcro dell’allegato A è negli articoli 3 (impegni del Comune di Corato) e nell’articolo 5 (impegni dei titolari dei pubblici esercizi).

Relativamente all’articolo 3 (impegni del Comune di Corato):

intensificazione dei controlli sui locali da parte della Polizia Locale. Ci sembra un intendimento con davvero pochi contenuti, anche in considerazione del fatto che dalle ore 22:00 la polizia locale termina il suo servizio;
semplificazione amministrativa in favore delle imprese del settore per la presentazione delle richieste di autorizzazioni di suolo pubblico per lo svolgimento di pubblici spettacoli ed intrattenimento. Di male in peggio! Adesso basterà un’unica SCIA per avere l’autorizzazione a più eventi!
creazione di un tavolo permanente di confronto tra Comune, residenti e organizzazioni maggiormente rappresentative dei pubblici esercizi. Ma come, il tavolo permanente si crea DOPO il protocollo d’intesa??? Sembra davvero strano questo atteggiamento!
sostenere, nelle zone della movida caratterizzate da maggior concentrazione, progetti proposti dalle Associazioni di via e/o di categoria rappresentative degli esercenti della zona… Ancora una volta, solo gli esercenti e le loro Associazioni sono coinvolte in iniziative che riguardano il centro storico!

In sintesi, ci sembrano garanzie solo rivolte agli esercenti, o che comunque avranno poca influenza sulla situazione attuale della piazza.

Passiamo all’articolo più interessante, il n.5 relativo agli impegni dei titolari dei pubblici esercizi.

● mettendo insieme i primi due commi, scopriamo con grande stupore che OGNI SETTIMANA si potranno organizzare fino a CINQUE EVENTI MUSICALI, lasciando ai residenti la possibilità di riposare tranquillmente solo DUE giorni a settimana! A nostro parere, questa scelta è completamente squilibrata, lasciamo immaginare a tutti a favore di chi;
● Vi è l’obbligo di dotazione di rilevatori dei livelli di diffusione sonora, osservanti della normativa vigente . Questo comma non è chiaro: chi deve osservare la normativa vigente? I rilevatori? Saranno rivelatori omologati? Nel caso i rivelatori registrassero livelli sonori superiori alla norma, quali sarebbero le conseguenze? In pratica, si chiede agli esercenti di controllare se stessi! Ricordiamo che la  legge stabilisce i limiti per le emissioni sonore in aree ad alta densità urbana (Tabella B del DCPM del 14/11/1997 https://www.anit.it/wp-content/uploads/2015/02/DPCM_14_11_19971.pdf), che sono i seguenti:
60 dB(A) diurno, 50 dB(A) notturno
50 dB è il rumore prodotto dalla conversazione tra due persone. Questo significa che le emissioni sonore prodotte sinora dagli esercenti sono sicuramente molto al di sopra della legge.

In sintesi, questo documento, che dovrebbe avere effetti per un intero anno, lascia davvero molto perplessi. Siamo sicuri che non porterà a nessun vantaggio per i residenti, che al contrario, senza nessun confronto ufficiale, si vedono ancora una volta sopraffatti da logiche molto lontane da quelle che porterebbero nuovi residenti e nuova vitalità nel centro storico.

La mancata manutenzione, lo stravolgimento dell’impianto di illuminazione, le condizioni di degrado diffuso delle piazze (fontana mai funzionante, led e prese strappate dalle panchine, alberi che non hanno mai usufruito dell’impianto di irrigazione esistente…), la mancanza di un presidio nelle ore notturne, il volume altissimo della musica durante le serate promosse dagli esercenti, sono tutte condizioni che alimentano la malamovida allontanando quei fruitori della piazza (famiglie, bambini, giovani con interessi più genuini) che invece la renderebbero davvero l’”importante polo di aggregazione sociale” alla quale fa riferimento l’Amministrazione nelle premesse.

Peccato. Un’altra occasione persa per rendere la nostra città ed il suo centro storico più sicuro ed accogliete, con soluzioni che spingeranno (chi può) ad allontanarsi, rendendo così le piazze sempre più invivibili e sempre più terra di nessuno.”

 

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A Corato “Il Sud ha vinto”: Lino Patruno parla del suo ultimo volume https://ilquartopotere.it/appuntamenti/lino-patruno-il-sud-ha-vinto-corato/ https://ilquartopotere.it/appuntamenti/lino-patruno-il-sud-ha-vinto-corato/#respond Mon, 14 Jul 2025 16:04:09 +0000 https://ilquartopotere.it/?p=38421 Martedì 15 luglio alle 19.00, il giornalista e saggista dialogherà con Giovanni Capurso sul Mezzogiorno come alternativa culturale alla modernità frenetica L’incontro si terrà presso la “Terrazza Ferrara” in viale Cadorna 3, Lino Patruno parlerà del suo ultimo volume “Il Sud ha vinto”, pubblicato da SECOP edizioni. Ex direttore de “La Gazzetta del Mezzogiorno” e […]

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Martedì 15 luglio alle 19.00, il giornalista e saggista dialogherà con Giovanni Capurso sul Mezzogiorno come alternativa culturale alla modernità frenetica

L’incontro si terrà presso la “Terrazza Ferrara” in viale Cadorna 3, Lino Patruno parlerà del suo ultimo volume “Il Sud ha vinto, pubblicato da SECOP edizioni.

Ex direttore de “La Gazzetta del Mezzogiorno e docente del Master in giornalismo dell’Università di Bari, da decenni, tra conferenze, articoli e libri, Patruno ci racconta un Mezzogiorno che ha vinto per chiunque oggi senta il bisogno di un’altra velocità. Di una forma di vita che non identifichi l’essere con il fare. In un mondo che premia la prestazione, che trasforma la connessione in dipendenza e la produttività in ossessione, il Sud – con il suo ritmo lento – si offre come possibilità.

L’autore dialogherà con Giovanni Capurso, docente e storico.

Il saggio non si limita a denunciare, ma propone una pedagogia della pazienza, un’etica della disconnessione, una politica dell’anima.

In questo libro – che si apre e si chiude con un eloquente “nonostante tutto” – Lino Patruno vuole andare oltre il pamphlet d’accusa. Ci propone un manifesto di liberazione. “Il Sud ha vinto” vuol dire che ha vinto su se stesso, sul suo destino precostituito, che era quello di essere soltanto terra di emigrazione. Il Sud ha vinto perché è diventato una terra di nuova modernità, basata sulla sua produttività e sul suo stile di vita che trova nella lentezza la sua peculiarità.  

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(Video) Sulle Strade del Benessere: Viaggio nella Sibaritide tra Storia, Mare e Tradizioni https://ilquartopotere.it/turismo/strade-benessere-sibaritide/ https://ilquartopotere.it/turismo/strade-benessere-sibaritide/#respond Mon, 14 Jul 2025 06:01:08 +0000 https://ilquartopotere.it/?p=38406 Mare, cultura, antiche tradizioni e sapori autentici. La Sibaritide nel cuore della Calabria ionica, sfodera i suoi gioielli grazie al Gal, che, presieduto da Antonio Pomillo, con la direzione di Franco Durso e la vicepresidenza di Gabriella Martilotti, ha utilizzato fondi dell’Unione Europea e della Regione Calabria per organizzare due educational per giornalisti e tour […]

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Mare, cultura, antiche tradizioni e sapori autentici. La Sibaritide nel cuore della Calabria ionica, sfodera i suoi gioielli grazie al Gal, che, presieduto da Antonio Pomillo, con la direzione di Franco Durso e la vicepresidenza di Gabriella Martilotti, ha utilizzato fondi dell’Unione Europea e della Regione Calabria per organizzare due educational per giornalisti e tour operator internazionali e nazionali, promuovendo l’experiencemarketing, dopo aver realizzato ben quattro itinerari tematici: 1.Nelle Terre dei Brettii, 2.Fra la Sila Greca e la Piana di Sibari, 3.Tracce di Fede e Paradisi di Natura, 4. Sulle Orme di Federico II, disponibili in versione cartacea e on line www.scoprilasibaritide.it .

A firmare i due Educational è stata la giornalista professionista Carmen Mancarella, direttrice della rivista Spiagge (www.mediterraneantourism.it)   che ha organizzato ben 70 educational in soli 18 anni. In campo il meglio della ricettività turistico alberghiera: Relais Il Mulino (www.relaisilmulino.it) con piscina, ristorante aperto anche agli esterni e spiaggia al Frida Beach di Schiavonea, Casa Solares(www.casasolares.it) con piscina e lido, Masseria Torre di Albidona  www.torredilabidona.com in collina e vista mare con piscina e lido, il ristorante La Bizantina, il lido Cariati Beach e tantissime aziende diprodotti tipiciperché Benessere fa rima, prima di tutto, con cibo sano e genuino a chilometro zero.

I due Educational sono stati attuati dal Gal della Sibaritide grazie ai PSR Regione Calabria 2014/2020, misura 19 “Sostegno allo sviluppo locale leader, Sviluppo locale di tipo partecipativo”, sottomisura 19.3 “Cooperazione interterritoriale Le Strade del Benessere”. Gli itinerari, costruiti dal Gal, sono diventati esperienza di viaggio provata da giornalisti e tour operator italiani e internazionali.

Scopriamo insieme i gioielli della Sibaritide.

IL SITO ARCHEOLOGICO DI CASTIGLIONE DI PALUDI

Il nostro viaggio inizia dallo straordinario sito archeologico di Paludi in località Castiglione. Qui appare tutta la grandezza della civiltà dei Brettii, i signori della Sila, potenti e forti grazie all’oro nero, la pece, che estraevano dai pini larici della foresta silana e che commercializzavano con tutto il mondo antico. La pece era molto pregiata perché serviva per impermeabilizzare le navi da guerra e per il commercio. La città era tra le più belle della Magna Grecia e visse il suo massimo splendore proprio con i greci tra il III e il IV secolo avanti Cristo. E’ un mirabile esempio di poliorcetica: l’arte greca di costruire le città, munendole di un sistema di attacco e di difesa. Ancora oggi infatti si possono ammirare leimponenti torri di guardia e le possenti mura, che dominavano e dominano tutta la piana di Sibari sino al mare e controllano con le vie di comunicazione strategiche attraverso le montagne.

Gran parte di questo grandioso sito è inesplorato”, dice la direttrice scientifica, Donatella Novellis, “La grande città era collegata ad altre città per motivi difensivi. I brettii, inizialmente pastori e servi degli Enotri, riuscirono a riscattarsi e a conquistare il mondo antico grazie alla ricchezza della Sila. Il sito fu ricco e fiorente sino all’avvento dell’Impero romano”. Tutto il parco presenta anche un’incredibile vegetazione: è ricoperto di liquirizia che cresce selvatica nei campi e di cardi dove sboccia la soldanella dal tipico colore viola, che ha ispirato il logo e i colori della Regione Calabria. Vi nidifica il Capovaccaio, un avvoltoio raro a rischio di estinzione.

Dice il sindaco, Domenico Baldino: “Stiamo facendo di tutto per promuovere e valorizzare questa immensa ricchezza, promuovendo eventi e visite guidate. Ogni anno il nostro sito archeologico attrae tantissimi visitatori e appassionati di archeologia”.

VISITA CON NOI IL SITO

Magnifico sito della Città dei Brettii a Castiglione di Paludi

CARIATI LA CITTA’ DI RICAMATRICI E PESCATORI

Un importante sito archeologico è anche custodito aCariati in località Salto, dove gli archeologi hanno ritrovato la tomba del Guerriero brettio con il suo ricco corredo funerario custodito nel Museo Archeologico nazionale di Sibari. Vasi greci di pregiata fattura, crateri e la sua armatura ne raccontano la sua potenza e nobiltà.

Cariati è un delizioso borgo arroccato sulla collina e baciato dal mare. Qui percorriamo la cinta muraria facendo tappa lungo le otto torri della città medioevale accolti dal sindaco Cataldo Minò, dalla presidente del Consiglio comunale, Alda Montesanto e dal consigliere comunale con delega al turismo e al marketing Antonio Scarnato. Addentrandoci nel centro storico da Porta Pia entriamo nel Museo Civico del Mare dell’Agricoltura e delle Migrazioni.

Bellissimi i ricami arabeschi tessuti con antichi telai, legati ad una leggenda: una bellissima fanciulla di Cariati venne rapita da un sultano che se ne innamorò. La ragazza riuscì ad ottenere la libertà e ritornata a Cariati, insegnò alle donne l’arte del ricamo, che ancora oggi si ispira allo stile arabo. Artigianato tipico è anche l’arte dei vasai, per cui il Museo organizza anche laboratori aperti ai turisti.

Spiega il sindaco: “Il museo conserva anche un’imbarcazione, la tipica lampara scolpita a mano dai maestri d’ascia, perché vogliamo valorizzare e promuovere l’antica tradizione marinara che caratterizza il borgo e vi è  anche la sezione dedicata alla migrazione: lettere, gonfaloni, documenti che raccontano l’emigrazione avvenuta prima verso l’Argentina e poi in Germania: un passato doloroso, che però ha contribuito a far crescere economicamente la nostra cittadina. Gli emigrati hanno tutti costruito una bella casa qui a Cariati e non hanno mai dimenticato le loro origini, tanto che la comunità di Cariatesi a Buenos Aires realizzò un gonfalone ricamato in oro con lo stemma di San Cataldo, il nostro Santo Protettore e lo ha donato al nostro Museo”.

Il tour continua per tutto il borgo tra affascinanti viuzze che si aprono con suggestivi scorci sul mare (che sembrano quadri d’autore) fino ad arrivare nella sede del Municipio, un tempo il Palazzo del PrincipeSpinelli con una vista mozzafiato sulle spiagge della cittadina.

VIENI CON NOI A CARIATI

Cariati, la bellezza dei ricami arabeschi

CARIATI BANDIERA BLU

Il pranzo da Cariati Beach fa onore all’antica e profonda tradizione marinara: cruditè di gamberi viola di Cariati, paccheri alla rana pescatrice, linguine alle alici e frittura di pesce freschissima. Le acque del mare sono limpide e cristalline, i servizi all’avanguardia, tanto che Cariati ha conquistato la Bandiera Blu, il prestigioso riconoscimento tributato dalla Fee alle località marinare più virtuose.

AMARELLI, IL MUSEO DELLA LIQUIRIZIA PIU’ VISITATO DOPO LA FERRARI

Il viaggio prosegue verso una delle aziende più rappresentative della Calabria: Amarelli. Il Museo della Liquirizia è unico al mondo e a riceverci c’è l’amministratore unico, Fortunato Amarelli. La sua azienda fondata nel 1731 è tra le più antiche aziende familiari al mondo. Si tramanda di padre in figlio da ben undici generazioni: tanto che fa parte di una prestigiosa Associazione con sede a Parigi, LesHénokiens che raggruppa solo 57 aziende in tutto il mondo. Amarelli ha anche ricevuto il prestigioso premio Guggenheim.

“Riceviamo appassionati da tutto il mondo”, dice con soddisfazione Fortunato Amarelli, “con i suoi 70mila visitatori l’anno, il nostro Museo è al secondo postonella classifica del Musei d’Impresa più visitati, subito dopo quello della Ferrari”.

Amarelli è simbolo quindi di un’Italia che va… che affascina e che attrae…

Fortunato Amarelli racconta la storia della sua azienda storica

L’ARBERIA E LE PROFONDE TRADIZIONI

I canti della tradizione arbëreshë ci richiamano verso l’Arberia: i paesini arroccati tra la collina e la montagna che mantengono intatte le loro tradizioni linguistiche, culturali ed enogastronomiche. Ci vivonogli eredi degli antichi coloni albanesi, che arrivarono al seguito del grande condottiero ed eroe nazionaleGiorgio Castriota Scanderberg a partire dal 1468. Essi conservano la lingua, musica, la religione cattolica di rito bizantino e anche gli abiti tradizionali, che vengono indossati dalle giovani spose e durante le cerimonie più importanti. A far parte dell’Arberiavicinissimi tra loro sono San Giorgio Albanese, Vaccarizzo, San Demetrio Corone, Santa Sofiad’Epiro, San Cosmo Albanese, tutti piccoli borghi dalle grandi e fiere tradizioni che offrono visite a musei e stupende chiese.

A San Giorgio Albanese l’accoglienza avviene a suon di musica con veri e propri concerti organizzati dal sindaco, Gianni Gabriele con il vicesindaco Giuliano Conforti e con l’assessore Aurelia Sprovieri. Si esibiscono le due bande del paese: Città di San Giorgio Albanese, che, fondata nel 1895, è diretta dal maestro Bruno Pisarra e presieduta da Giorgio Cozza. Nel 2000 si è esibita anche a Parigi.

La Banda musicale “Santo Patrono” è stata fondata nel 1959 ed è diretta dai maestri Giorgio Vuono e Giacomo Algieri con l’ausilio del capobanda Cosimo Esposio ed è presieduta da Tommaso Fontana.

ENTRA CON NOI A SAN GIORGIO ALBANESE

 

Nella stupenda chiesa dagli altari bizantini le donne intonano i canti sacri della tradizione arbëreshë, spostandosi poi nella Pinacoteca comunale, ospitata nella sala consiliare, ricca di pregiate tele del pittore albanese Petrit Ceno (1937-2018). Qui i grandi quadri raccontano le tradizioni albanesi più profonde come quella di mantenere la parola data, a ogni costo, legata alla leggenda di Kostantini che supera la morte, per riportare a casa la sorella, data in sposa a uno straniero. Sui dipinti viene raccontato l’arrivo degli albanesi in Italia e anche il passaggio di Garibaldi dall’Italia Meridionale.

L’amore e l’attaccamento per i costumi tradizionali cresce anche nei giovani tanto che a San Giorgio Albanese c’è una boutique di abiti tradizionali e da cerimonia, Creazioni Magicam. Si affaccia sulla via principale, via Roma, dove in occasione della processione del Corpus Domini, tutto il paese collabora per realizzare un’infiorata di sale.

In piazza c’è una sorpresa golosa: spiccano i prodotti tipici, veri ambasciatori del territorio: il pane del panificio Toscano, i salumi e l’olio extravergine di oliva e gli insaccati Conforti, il vino di Terre di Vita.

Il Benessere fa rima con la Buona Tavola: le eccellenze di San Giorgio Albanese

 

VACCARIZZO, STRUGGENTI CANTI D’AMORE

Il canto malinconico e intenso che ricorda gli spazi sconfinati della montagna, i richiami d’amore e la nostalgia per la terra natia, ci guida verso Vaccarizzodove il sindaco e presidente del Gal, Antonio Pomilloci accoglie con tutta la comunità e il sacerdote cattolico di rito bizantino, papas Hagi Elia nella chiesa “Madonna del Rosario”, divenuta Museo di Arte Sacra con statue lignee e in cartapesta della migliore tradizione napoletana e leccese. Si trova accanto alla Chiesa Madre Madonna di Costantinopoli, tutta laminata in foglia oro, dove si può ammirare un antico ritratto bizantino della Vergine.

Jessica Novello, direttrice artistica del gruppo di ricerca musicale “Ajri i Lumit esegue brani ad aria con l’ausilio della seconda voce di Rosaria Iantorno e ci trasporta subito negli antichi rituali di una civiltà fiera e ricca di storia. La ricercatrice si esibisce poi con il cantastorie Rocco Marco Moccia, dando vita ad uno spettacolo intenso e divertente. Entrambi i musicisti sono custodi e ricercatori della tradizione musicale arbëreshë.

Festa dell’accoglienza a Vaccarizzo con canti tipici della tradizione arbereshe

 

Nel cuore del centro storico si incastona il Museo dei costumi tradizionali che mette in mostra non solo i costumi di Vaccarizzo, ma anche quelli donati dall’Albania e delle vicine comunità albanesi in Calabria. A illustrarci la bellezza degli abiti è Silvia Torci.

Sino a tarda sera si balla e si canta accolti da tutta la comunità. Si avvera il sogno di ogni viaggiatore: condividere momenti di vita vera con gli abitanti del borgo. E’ questa la vera e nuova frontiera del turismo.

A tavola i vini e la birra Miresia di Agrigodino di Natale Godino, i dolci tradizionali prodotti da Gli Antichi Sapori, gli insaccati firmati da Kavallari sonoun tripudio di gioia e sapori autentici sulle Strade del Benessere.

Vaccarizzo, parlano gli Ambasciatori del territorio: i prodotti tipici

SECONDO GIORNO, ALLA SCOPERTA DELLA VITA LUSSUOSA DEL SIBARITA

La magnificenza della Sibaritide traspare tutta nel Museo archeologico nazionale della Sibaritide. Qui si possono ammirare reperti archeologici che raccontano la bellezza di Sibari, città greca fondata dagli Achei nel 720 avanti Cristo che la scelsero per la sua terra fertile, tra il fiume Crati e il fiume Sibari. I Sibariti erano commercianti, produttori di vino e di olio…Potevano concedersi molti lussi perché avevano trovato il modo di farsi pagare il pedaggio dai commercianti che attraversavano il fiume Crati, un tempo tutto navigabile, per evitare di circumnavigarela Calabria… La vita dei Sibariti era così lussuosa che si racconta la leggenda della principessa Sibarita (o principe), la quale amava farsi imbottire il cuscino, ogni sera con petali di rose fresche. Un giorno una schiava si dimenticò, tra i tanti petali, un bocciolo… e venne punita severamente… Sibari venne distrutta da Crotone che la rase al suolo e deviò il corso del fiume Crati per cancellarla definitivamente. Sulle sue rovine, nel 443 a.C. sorse Turi, la colonia voluta dallo statistaPericle e disegnata dal grande architetto Ippodamo da Mileto. Ma anche Turi ebbe vita breve e ben presto sulle sue rovine sorse Copia… (da copiosa che significa fertile), la città romana di cui noi oggi possiamo ammirare le vestigia nel sito archeologico accanto al Museo. A raccontarci questa affascinante storia è l’archeologa e ricercatrice, Silvia Alberghina che ci accoglie con il consigliere comunale Michele Filardi, delegato dal sindaco a porgere i saluti ai giornalisti e tour operator.

Il Museo e tutto il parco ospiteranno il grande evento Vinitaly in the city tra il 18 e il 20 luglio, voluto dall’Assessorato all’Agricoltura guidato dall’assessore Gianluca Gallo. Il grande evento di marketing territoriale vedrà coinvolte tutte le cantine della Calabria.

Il Museo sarà presto riorganizzato a cura di un’Agenzia che ha è intervenuta anche agli Uffizi di Firenze. Sino ad ottobre sarà possibile godere della mostra multimediale ed emozionale Linfa, che, curata dal direttore Filippo Demma e allestita dall’arch. Caterina Pensera con l’aiuto dell’arch. Leonardo Pellicanò, racconta l’evoluzione della coltivazione dell’olio nella Sibaritide partendo da tre noccioli di ulivo, trovati nel sito archeologico di Broglio e che segnano il passaggio dall’olivastro alla coltura dell’ulivo. L’olio poi era contenuto negli unguenti e nei profumi usati dalle donne e dagli atleti come raccontano i vasetti pregiati e i reperti, esposti.

AFFASCINANTE MUSEO DELLA SIBARITIDE CON LA SUA MOSTRA MULTIMEDIALE LINFA

Simbolo della civiltà sibarita è il reperto più pregiato: il Toro Cozzante, in bronzo ricoperto di oro. Era un oggetto utilizzato per i culti, sicuramente propiziatorio.

Dopo l’immersione nella cultura sibarita, ci vuole un tuffo nelle fresche acque di Schiavonea, frazione di Corigliano-Rossano. Ci attende l’esclusivo Frida Beach, un lido pensato per il relax totale con prato inglese, gazebo, sedie a dondolo… pochi ombrelloni ben distanziati con maxi lettini e con un delizioso ristorante aperto a pranzo e a cena, dove potrete gustare pesce freschissimo. Da non perdere gli spaghetti al nero di seppia…

FRIDA BEACH

Frida Beach a Schiavonea in Calabria. Mare  trasparente e servizi top

Rinfrescati e rinfrancati dalle limpide e dolci acque di Schiavonea, proseguiamo il nostro tour alla scoperta del Castello di Corigliano Calabro, accolti dalla brava e competente direttrice Agata Febbraro.

IL CASTELLO DI CORIGLIANO, UN CRESCENDO DI EMOZIONI

Si ispira alla Sala degli Specchi del Castello di Corigliano Calabro, la Sala degli Specchi del Quirinale a Roma, secondo la direttrice del Castello Agata Febbraro. La Sala con fregi dorati e dipinti, che ritraggono le Menadi danzanti, connota il crescendo di emozioni che si vivono nel visitare il Castello di Corigliano che conobbe il suo massimo splendore nell’800 con la famiglia Compagna.

Da ammirare sono anche le cucine, le varie camere da letto che si susseguono l’una dopo l’altra fino alla scala elicoidale simbolo della conquista della conoscenza, all’ultimo piano della Torre da cui si gode di un panorama mozzafiato sulla Sibaritide. Nella chiesa del Castello si può ammirare la Madonna delle Rose, che venne realizzata dal pittore Domenico Morelli nel 1872 con accanto Sant’Agostino e Sant’Antonio Abate. Il volto della Madonna stupisce per la sua eterea bellezza, immersa nell’amore per il suo Bambino unico ed esclusivo. Il ritratto è incastonato in cornici in stile gotico dorate. I documenti certificano che il barone spese 23mila lire per l’artista, una cifra enorme anche per quei tempi.

Tra i personaggi che animano il castello Dante e Beatrice che compaiono affrescati sulla volta della Chiesa e la Gerusalemme Liberata del Tasso, un omaggio che il barone Compagna volle fare all’Unità d’Italia, individuando nei due grandi poeti il tratto distintivo della Giovane e nascente Italia.  

Emoziona lo Studio del barone, dove fanno bella mostra di sé le serigrafie tratte dal Voyage pittoresqueou Description des Royaumes de Naples et de Sicile, scritto dall’Abate de Saint-Non che visitò i Regni di Napoli e della Sicilia tra il 1781 e il 1786, raccontando di essere rimasto particolarmente affascinato dalla bellezza della Calabria e della Sicilia, nel suo Grand Tour che tanto era in voga tra i nobili dell’epoca.

Infine la Sala degli Specchi è così sfarzosa che, secondo la leggenda, quando il Barone Compagna la vide terminata, per la gioia di vederla così bella, lanciò in aria dei diamanti che aveva in mano. Questi finirono incastonati nel soffitto e brillano ancora oggi come stelle incastonate nel cielo.

IL CODEX PURPUREUS PATRIMONIO DELL’UMANITA’ UNESCO. Entriamo nel Museo diocesano del Codex a Rossano per ammirare il Codex Purpureus Rossanensis.

Secondo gli studiosi venne realizzato ad Antiochia di Siria, nel VI secolo, ed è  uno dei più antichi e pregiati esemplari della Bibbia,  dichiarato Patrimonio dell’Umanità Unesco e custodito nel Museo diocesano di Rossano www.museocodexrossano.it, dove potrebbe esserci arrivato attraverso i monaci basiliani, in fuga dall’Oriente perché perseguitati da Leone III l’Isaurico.

376 pagine in pergamena, ricoperte di rosso porpora costituiscono uno dei Testi sacri più pregiati e completi dell’Umanità. Infatti è l’unico esemplare dove ci sono ben quindici miniature realizzate finemente utilizzando colori naturali di varie tonalità e con accenni di prospettiva e di movimento che anticipano i tempi. Vi si leggono i Vangeli di Matteo e di Marco (del quale mancano solo alcuni versetti finali) che sono stati ricopiati dagli amanuensi utilizzando inchiostro in oro puro e in argento. Mancano i Vangeli di Luca e Giovanni, andati perduti.

Sono particolarmente pregiate le miniature: alcune raffigurano i miracoli di Gesù come la resurrezione di Lazzaro e il Buon Samaritano, altre le celebri Parabole come quella delle Vergini e scene della Vita di Gesù. In particolare la Passione. Nella miniatura in cui si ritrae il momento in cui Gesù va nell’orto di Getsemani per pregare, viene raffigurato al buio, nel momento della preghiera. Una fascia di cielo blu sormonta Gesù e discepoli. Secondo gli studiosi ci troviamo di fronte al primo notturno della storia dell’arte, che sarebbe stato seguito poi da quello di Giotto nella Cappella degli Scrovegni a Padova. E l’Ultima Cena viene raffigurata alla maniera romana: con Gesù e discepoli non seduti, ma distesi.

A raccontarci il Codex è uno studioso esperto e appassionato, Natalino Scino addetto, in particolare ai gruppi stranieri. Incontriamo una famiglia polacca che ha appena visitato il Codex e ne è rimasta affascinata.

Codex Purpureus, da solo vale un viaggio

La sera tappa golosa nel ristorante La Bizantina che ci delizia con piatti tipici della tradizione calabrese: pipi e patate (patate e peperoni) soppressata, nduja, capocollo, latticini e formaggi, parmigiana… e per finire un bel Tartufo di Pizzo Calabro!

Buon cibo, splendido mare, straordinarie opere d’arte, profonde tradizioni, la Sibaritide è una lunga Strada verso il Benessere.

DOVE DORMIRE

Relais Il Mulino

Contrada Santa Domenica

Contrada Chiubbica

87 064 Corigliano (CS)

Tel. 0983 88 93 16

www.relaisilmulino.it

Casa Solares

Contrada Casello Mascaro snc

87 064 Corigliano-Rossano (CS)

Tel. 0983 5991 88

www.casasolares.it

Masseria Torre di Albidona

Piana della Torre

87 025 Albidona (CS)

Tel.0981 50 79 84

www.torredialbidona.com

Dove mangiare

Ristorante La Bizantina

Corso Giuseppe Garibaldi 246

87 067 Corigliano-Rossano loc Rossano (CS)

Tel. 0983 525340

www.bizantina.net

Lido Cariati Beach

Via Friuli Venezia Giulia

87 062 Cariati (CS)

Tel. 338 225 52 40

FB Lido Cariati Beach

Frida Beach

Viale Cristoforo Colombo

87 064 Schiavonea (CS)

Tel. 349 063 73 74

FB Frida Beach

Bar Le Cupole

Piazza Garibaldi

87 060 Vaccarizzo Albanese (CS)

Tel. 0983 84416

DOVE ACQUISTARE PRODOTTI TIPICI ANCHE ON LINE

Azienda Agricola Fratelli Aversente

Olio extravergine di oliva, clementine IGP, latticini e formaggi prodotti da capi allevati in azienda

Contrada Chiubbica

87064 Corigliano-Rossano località Corigliano (CS)

Tel. 333. 21 69 178

www.fratelliaversente.it

Food Passion Agricola Giovanni Conforti

Olio extravergine di oliva, riso di Sibari e insaccati: salsiccia, soppressata, capocollo…

Contrada Colucci 39/C

87 060 San Giorgio Albanese (CS)

Tel.0883 85 40 67

www.agricolaconforti.it

Azienda Kavallari di Matteo Faraco

Olio extravergine di oliva, formaggi, agrumi, salumi

Via Cristoforo Colombo 3

87 060 Vaccarizzo Albanese (CS)

Tel. +39 342 0783493

www.italianfoodkavallari.it

Frantoio oleario Andrea Scura

Olio extravergine di oliva

Loc. Loggitelli snc

87 060 Vaccarizzo Albanese (CS)

www.olioscura.it

tel. +39 3393621 533

+39 320 0849874

Antico Forno Toscano dal 1962

Contrada Giallapietra 7

San Giorgio Albanese (CS)

Tel 0983 86244

Terre di Vita

Azienda vinicola

Contrada Guglielmo 83

87 041 Acri (CS)

Tel. 393 332 94 33

www.terre-di-vita.it

Gli Antichi Sapori

Laboratorio artigianale di pasticceria

Vaccarizzo Albanese

Carmine Amoroso: tel. 349 45 31 961

Bernardina Manfredi

Tel. 0983 84 220

Azienda Agricola Agrigodino

Birrificio Miresia

Via Croirì

87 060 Vaccarizzo Albanese (CS)

Tel. 327 048 0994

www.birrificioagricolamiresia.com

SITI ARCHEOLOGICI E MUSEI 

Sito Archeologico di Paludi località Castiglione

Via San Martino

87 060 Paludi (CS)

Tel. 0983 62 029

https://cultura.gov.it/luogo/castiglione-di-paludi-parco-archeologico

direttrice scientifica Donatella Novellis

parcocastiglione.museopaludi@gmail.com

Museo civico del Mare, dell’Agricoltura e delle Migrazioni

Via XX Settembre

87 062 Cariati CS

Tel. 333 861 85 88

Pinacoteca e Centro Studi per la Minoranza Albanese in Italia

Sala Consiliare del Comune di San Giorgio Albanese

Piazza Guglielmo Marconi 1

87 060 San Giorgio Albanese (CS)

Tel. 0983 86 396

Museo virtuale albanese

www.museovirtualealbanese.it

Museo del Costume

Palazzo Gigli

Via Croinusevet

Vaccarizzo Albanese (CS)

Tel. 0983 84 001

Museo archeologico nazionale della Sibaritide e Parco della Sibaritide

Località Casa Bianca

87 011 Sibari, frazione di Cassano allo Jonio (CS)

Tel. 0981 79 392

www.parcosibari.it

Castello di Corigliano

Piazza Guido Compagna 1

87 064 Corigliano-Rossano località Corigliano (CS)

Tel. 0983 81 635

www.castellodicoriglianocalabro.com

Museo diocesano e del Codex

Via Arcivescovado 5/A

87064 Corigliano Rossano località Rossano (CS)

Tel.0983. 52 52 63

www.museocodexrossano.it  

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Eco-Visioni a Corato: incontri pubblici su libertà e futuro organizzati da Legambiente https://ilquartopotere.it/news/eco-visioni-a-corato-incontri-pubblici-su-liberta-e-futuro-organizzati-da-legambiente/ https://ilquartopotere.it/news/eco-visioni-a-corato-incontri-pubblici-su-liberta-e-futuro-organizzati-da-legambiente/#respond Sun, 13 Jul 2025 06:08:00 +0000 https://ilquartopotere.it/?p=38391 Quest’estate, il circolo di Legambiente A.Vassallo di Corato ha deciso di contribuire all’approfondimento culturale con un mini ciclo di incontri dedicati a temi fondamentali come libertà, storia e sostenibilità. Il progetto Eco-Visioni, che unisce arte, poesia e impegno per la libertà e la tutela del nostro pianeta, si arricchisce di due figure di grande rilievo: Graziano Fiore e Ferdinando […]

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Quest’estate, il circolo di Legambiente A.Vassallo di Corato ha deciso di contribuire all’approfondimento culturale con un mini ciclo di incontri dedicati a temi fondamentali come libertà, storia e sostenibilità.

Il progetto Eco-Visioni, che unisce arte, poesia e impegno per la libertà e la tutela del nostro pianeta, si arricchisce di due figure di grande rilievo: Graziano Fiore e Ferdinando Cotugno.

Il primo, figlio del meridionalista Tommaso Fiore, fu ucciso a Bari il 28 luglio 1943. Le sue poesie assumono oggi un valore storico straordinario, rappresentando uno spirito ardente votato alla libertà.

Gli appuntamenti si apriranno il 17 luglio alle ore 20 in Piazza V. Emanuele, con la presentazione del volume “Graziano Fiore il poeta gentile”. Giovanni Capurso, storico e docente, dialogherà con Paolo Comentale, curatore del libro, mentre Vincenzo Catalano presenterà l’evento.

La rassegna proseguirà il 23 luglio alle ore 20 sempre in piazza V. Emanuele, con la presentazione di “Tempo di ritorno” di Ferdinando Cotugno, pubblicato da Guanda. L’autore dialogherà con Stefania Leo, giornalista, e Annamaria Fiore, economista e segretario di Legambiente Corato. Il libro affronta la crisi climatica e le sue catastrofi sempre più ravvicinate, ma anche il viaggio personale dell’autore nella storia della sua famiglia, tra passato e presente.

Il presidente di Legambiente, Giuseppe Faretra, sottolinea:

Questa sinergia vuole portare alla luce un messaggio di speranza e consapevolezza ambientale attraverso le parole. Vogliamo creare un ponte tra cultura e rispetto per il nostro pianeta, perché solo conoscendo il passato e riflettendo sul presente possiamo costruire un futuro migliore.Un percorso culturale e ambientale che invita tutti a riflettere e a impegnarsi per un domani più libero e sostenibile.”

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Marco Manisi ancora in neroverde al Basket Corato https://ilquartopotere.it/sport/basket/marco-manisi-ancora-in-neroverde-al-basket-corato/ https://ilquartopotere.it/sport/basket/marco-manisi-ancora-in-neroverde-al-basket-corato/#respond Sun, 13 Jul 2025 05:13:51 +0000 https://ilquartopotere.it/?p=38388 Altro grande movimento di mercato in casa Basket Corato, che blinda e conferma un altro dei suoi gioielli della passata stagione. La società del presidente Antonio Marulli infatti comunica che Marco Manisi farà parte del prossimo roster neroverde per la serie B Interregionale. Una bellissima notizia per coach Gattone, per il ragazzo e per tutto […]

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Altro grande movimento di mercato in casa Basket Corato, che blinda e conferma un altro dei suoi gioielli della passata stagione. La società del presidente Antonio Marulli infatti comunica che Marco Manisi farà parte del prossimo roster neroverde per la serie B Interregionale. Una bellissima notizia per coach Gattone, per il ragazzo e per tutto il pubblico neroverde, conquistato dalle prestazioni in campo di Marco nell’ultimo scorcio della scorsa stagione. Nato a Grottaglie, classe 2002, playmaker di 186 cm dal buon tiro, giocatore pulito tecnicamente, ottimo passatore ma anche mortifero nel tiro piazzato e dai 6,75 metri, come ben sanno i tifosi neroverdi che ha infiammato con le sue giocate, Marco è arrivato durante gli scorsi playout da Piazza Armerina, integrandosi subito alla grande e fornendo un valido contributo alla salvezza neroverde. “Sono molto felice di aver deciso di rimanere”, -ci dice Marco. “In primis mi ha convinto il progetto. La voglia da parte della società di lottare per qualcosa di importante mi piace e mi stimola molto a dare il massimo e la volontà di far bene è tanta. La decisione è arrivata negli ultimi giorni ma devo dire che i contatti ci sono sempre stati fin dalla fine della stagione scorsa, nella quale appunto sono subentrato in corso d’opera. Sentivo di dover ancora qualcosa a questo pubblico e a questi tifosi, che mi hanno accolto come uno di loro facendomi subito sentire a casa. Tre mesi e 14 partite erano troppo poche per sdebitarmi e quindi ho scelto di legarmi ancora al Basket Corato. Ritrovo alcuni compagni di squadra della stagione scorsa, lo staff, il coach e la dirigenza che ringrazio per la fiducia riposta in me. Sta nascendo un buon team, con ottimi giocatori che stanno via via arrivando. Per quanto mi riguarda mi sento già carico, non vedo l’ora di tornare sul parquet. Sono come ti ho già detto molto carico, voglioso di far bene e regalare a questo splendido pubblico tante soddisfazioni. Lo scorso anno fin da subito ha mostrato grossa vicinanza e affetto e si è dimostrato il nostro sesto uomo. Vi aspetto numerosissimi al palazzetto per poterci sostenere in questa nuova avventura insieme”. Chiusura con una richiesta particolare da parte di Manisi, a cui tiene particolarmente: “La società ne è già al corrente ma spero di poter avere la canotta numero 2. E’ un numero che mi ha sempre accompagnato sin dall’infanzia, a cui sono profondamente legato. L’ho avuto in tutti i team in cui ho giocato e mi ci sono ormai affezionato. Quando sono arrivato qui lo scorso anno era occupato, spero di poterlo indossare quest’anno”. E lo speriamo anche noi, cosi come non vediamo l’ora di rivedere Manisi e le sue giocate sul parquet del PalaLosito

IN BOCCA AL LUPO MARCO!!!

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“Mai avrei immaginato quella tragedia”: il ricordo dell’ex sindaco Mazzilli https://ilquartopotere.it/ricorrenze/ricordo-massimo-mazzilli-disastro-ferroviario/ https://ilquartopotere.it/ricorrenze/ricordo-massimo-mazzilli-disastro-ferroviario/#respond Sat, 12 Jul 2025 18:58:26 +0000 https://ilquartopotere.it/?p=38404 Nel giorno della commemorazione del disastro ferroviario del 12 luglio 2016, l’ex sindaco di Corato Massimo Mazzilli, che guidava la città in quel tragico momento, ha voluto condividere un messaggio personale di ricordo e vicinanza. Parole sentite, che rievocano il dolore di quella giornata e l’impegno di chi si trovò a fronteggiare un’emergenza senza precedenti. […]

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Nel giorno della commemorazione del disastro ferroviario del 12 luglio 2016, l’ex sindaco di Corato Massimo Mazzilli, che guidava la città in quel tragico momento, ha voluto condividere un messaggio personale di ricordo e vicinanza. Parole sentite, che rievocano il dolore di quella giornata e l’impegno di chi si trovò a fronteggiare un’emergenza senza precedenti.

Ecco il suo messaggio integrale:

9 anni fa a quest’ora mai avrei immaginato che la giornata, da poco iniziata, si sarebbe trasformata nella peggiore che la storia cittadina ricordi!

Mai avrei pensato che a causa dei nostri “trenini” 23 persone ignare avrebbero perso la vita e decine sarebbero rimaste ferite.

Il mio pensiero e la vicinanza oggi, come ieri, per le 23 vittime e le proprie famiglie, concedendomi un particolare e simbolico abbraccio per Francesco e Luciano.

Quel giorno, personalmente, ricordo il peso della “fascia tricolore” che all’epoca mi onoravo di indossare, peso alleviato e coadiuvato dalla straordinaria abnegazione, operatività e capacità di tutti i soccorritori e sanitari, che intervennero sul posto.

Abbraccio tutti i famigliari delle vittime e tutti i feriti di quel tragico evento, che spero di incontrare più tardi nella cerimonia di commemorazione sul piazzale della stazione a loro intitolato, per volere della mia amministrazione”.

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Cerimonia a Corato per le 23 vittime del disastro ferroviario: De Benedittis cita Moro, “Senza dovere non ci sono diritti” https://ilquartopotere.it/ricorrenze/corato-ricorda-disastro-ferroviario-12-luglio/ https://ilquartopotere.it/ricorrenze/corato-ricorda-disastro-ferroviario-12-luglio/#respond Sat, 12 Jul 2025 18:06:14 +0000 https://ilquartopotere.it/?p=38396 Una corona di fiori, il silenzio raccolto, le parole del sindaco Corrado De Benedittis. Così, alle ore 11:05 di oggi, lo stesso momento in cui, nove anni fa, due treni della Ferrotramviaria si scontrarono tragicamente sulla tratta a binario unico tra Corato e Andria, la nostra città ha ricordato le 23 vittime di quel disastro […]

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Una corona di fiori, il silenzio raccolto, le parole del sindaco Corrado De Benedittis. Così, alle ore 11:05 di oggi, lo stesso momento in cui, nove anni fa, due treni della Ferrotramviaria si scontrarono tragicamente sulla tratta a binario unico tra Corato e Andria, la nostra città ha ricordato le 23 vittime di quel disastro ferroviario, tra cui i coratini Luciano Caterino e Francesco Ludovico Tedone,

Una cerimonia partecipata si è svolta nei pressi della stazione ferroviaria di Corato, luogo simbolico di una tragedia che ha segnato nel profondo il territorio e la nostra comunità .

Presenti i familiari delle vittime, le autorità civili e militari, i volontari del soccorso, l’amministrazione comunale e i rappresentanti di diverse forze politiche.

Il sindaco Corrado De Benedittis ha deposto una corona di fiori in memoria delle vittime e ha rivolto parole di ringraziamento e riflessione, aprendo il momento commemorativo con un saluto ai familiari e a tutti i presenti.

Un sentito riconoscimento l’ha espresso nei confronti del presente Massimo Mazzilli, allora sindaco della città, per l’impegno e la prontezza profusi nel giorno della tragedia così come nei giorni che seguirono.

Un dolore che ha segnato le istituzioni, chi le rappresentava, ma anche tutta la comunità civile, non solo di Corato, ma di tutti i comuni colpiti da quell’enorme disastro costato la vita a 23 persone”, ha dichiarato De Benedittis.

Nel suo intervento, il sindaco ha voluto porre l’accento non solo sul dolore, ma anche sulle cause profonde della tragedia, sottolineando come non si possa ridurre tutto a un errore umano. Ha denunciato i gravi ritardi nella realizzazione dei lavori di ammodernamento della linea ferroviaria, ricordando che il raddoppio del binario era un’opera attesa da decenni e ancora oggi incompleta. La tratta da Andria Sud a Barletta, infatti, risulta tuttora bloccata, con lavori in corso e tempi di esecuzione ancora troppo lunghi.

Questo disastro non può essere solo attribuito a responsabilità personali – ha sottolineato – ma è figlio di un sistema che mostra ritardi strutturali, disfunzioni burocratiche, leggi poco efficaci. Ci sono territori che viaggiano a velocità differenti e la questione meridionale resta aperta, mai pienamente affrontata.”

A chiusura del suo discorso, De Benedittis ha voluto condividere una riflessione sulle parole dello statista Aldo Moro:

Questo Paese non si salverà se non nascerà un nuovo senso del dovere prima ancora dei diritti”.

Il sindaco ha ribadito con forza quanto sia necessario ricostruire un’etica pubblica fondata sulla responsabilità individuale e collettiva, ricordando che non possono esserci diritti se viene meno il senso del dovere. Un impegno che ognuno deve portare avanti ogni giorno, nel proprio ruolo, con trasparenza, correttezza, dedizione e coraggio.

Il riscatto delle nostre comunità passa attraverso l’impegno quotidiano di ciascuno. Siamo una comunità viva e laboriosa, con grandi potenzialità, che non meritava questo disastro e che deve trovare la forza di rialzarsi e pretendere che i diritti vengano onorati e rispettati, a partire dal dovere che ognuno mette in campo ogni giorno.

Una giornata di raccoglimento e memoria affinché il ricordo delle vittime sia anche un richiamo costante alla responsabilità e alla giustizia.

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Azione nomina Longo commissario a Corato: “Esperienza e competenza al servizio del territorio” https://ilquartopotere.it/news/politica/nico-longo-commissario-azione-corato/ https://ilquartopotere.it/news/politica/nico-longo-commissario-azione-corato/#respond Sat, 12 Jul 2025 07:12:12 +0000 https://ilquartopotere.it/?p=38394 Cambio ai vertici di Azione a Corato: il professor Nico Longo è stato nominato commissario cittadino del partito guidato da Carlo Calenda:“Un volto di esperienza per guidare la rinascita politico-programmatica alle regionali e comunali” Con l’incarico di commissario locale del partito Azione, fondato da Carlo Calenda, il professor Nico Longo porta con sé una lunga […]

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Cambio ai vertici di Azione a Corato: il professor Nico Longo è stato nominato commissario cittadino del partito guidato da Carlo Calenda:“Un volto di esperienza per guidare la rinascita politico-programmatica alle regionali e comunali

Con l’incarico di commissario locale del partito Azione, fondato da Carlo Calenda, il professor Nico Longo porta con sé una lunga e autorevole carriera accademica e sanitaria, avendo ricoperto numerosi ruoli direttivi presso l’Università degli Studi di Bari Aldo Moro. Biologo nutrizionista, specialista in Patologia Generale, Longo ha curato per anni la formazione post-laurea dell’area medico-sanitaria — dalle scuole di specializzazione ai master, fino agli esami di Stato.

A 66 anni, mette la sua competenza e la sua visione al servizio della politica locale, con l’obiettivo di rafforzare il radicamento territoriale del partito Azione e favorire un dibattito pubblico basato su competenze e pragmatismo. Il suo insediamento segna l’inizio di una nuova fase organizzativa in vista delle elezioni regionali e comunali, dove Azione intende presentarsi come alternativa riformista, moderata e concreta.

La nomina del professor Longo è un segnale forte di competenza e serietà. La sua esperienza è un valore che mettiamo a disposizione del territorio per costruire una proposta politica concreta e inclusiva” così Ruggiero Mennea, segretario regionale di Azione e consigliere con delega al Welfare
Una scelta giusta e strategica. Longo saprà dare impulso e visione al partito sul nostro territorio” afferma Enzo Mastrodonato, consigliere comunale .

Il commissario Longo si dice pronto ad ascoltare il territorio, valorizzare le eccellenze locali e aggregare le forze civiche, in un progetto politico che punta alla trasparenza, alla responsabilità istituzionale e alla crescita sostenibile. Il suo profilo rappresenta una sintesi tra mondo accademico e impegno pubblico: un ponte necessario per affrontare le sfide della governance moderna.

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“Ho cura di te”: l’assistenza estiva del Comune per anziani e fragili https://ilquartopotere.it/comunicazioni/ho-cura-di-te-corato-estate-2025/ https://ilquartopotere.it/comunicazioni/ho-cura-di-te-corato-estate-2025/#respond Sat, 12 Jul 2025 05:45:47 +0000 https://ilquartopotere.it/?p=38380 Attivo a Corato il programma sociale per fronteggiare il caldo nei mesi estivi. Numero verde, centri anziani e sorveglianza telefonica Per fronteggiare le alte temperature estive, il Comune di Corato – Assessorato alle Politiche Sociali rilancia il programma “HO CURA DI TE”: la rete territoriale di organizzazioni e servizi che offrono supporto alla popolazione durante […]

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Attivo a Corato il programma sociale per fronteggiare il caldo nei mesi estivi. Numero verde, centri anziani e sorveglianza telefonica

Per fronteggiare le alte temperature estive, il Comune di Corato – Assessorato alle Politiche Sociali rilancia il programma “HO CURA DI TE”: la rete territoriale di organizzazioni e servizi che offrono supporto alla popolazione durante il periodo più caldo dell’anno.

Il progetto si propone, nei mesi di luglio e agosto, di prevenire i rischi legati al caldo e garantire attenzione, protezione e supporto alle fasce più fragili, in particolare agli anziani soli.

È attivo 24 ore su 24, 7 giorni su 7 il numero verde 800-755500del Pronto Intervento Sociale (PIS), gestito dalla Cooperativa Sociale CAPS.
Il PIS offre un servizio di primo ascolto e, ove necessario, l’attivazione di interventi di sostegno con personale qualificato.

Per offrire uno spazio fresco, sicuro e accogliente dove trascorrere qualche ora in compagnia, sono attivi i seguenti Centri Anziani:

Centro “Ermes”Via Canova 42 (gestito dalla Cooperativa Sociale EOS), dal lunedì al venerdì, dalle 09.00 alle 12.00 e dalle 16.00 alle 20.00.
Centro “Don Nicola Giordano”Via Beniamino Gigli s.n.c. (gestito dalla Cooperativa Sociale Metropolis), dal lunedì al venerdì, dalle 09.00 alle 16.00.

È inoltre attivo un servizio di sorveglianza telefonica quotidiana, rivolto agli anziani soli o non autosufficienti. Le volontarie del Servizio Civile Universale effettuano chiamate giornaliere per monitorare le condizioni generali dei cittadini in carico al Servizio Sociale Professionale.

«Anche quest’anno proviamo a rispondere al problema dell’allarme caldo in modo strutturato», dichiarano il Sindaco Corrado De Benedittis e l’Assessore alle Politiche Sociali Felice Addario. «ll problema del caldo colpisce soprattutto coloro che sono più soli e con meno risorse a disposizione. Con questi servizi puntiamo ad offrire sostegno e protezione soprattutto a loro. Siamo però consapevoli che raggiungere le situazioni più critiche è difficile, e per questo motivo chiediamo l’aiuto di tutte e tutti nel divulgare queste opportunità di sostegno».

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