Eventi Archivi - Il Quarto Potere https://ilquartopotere.it/category/eventi/ Le notizie sotto un'altra luce Thu, 17 Jul 2025 16:52:03 +0000 it-IT hourly 1 https://wordpress.org/?v=6.8.2 https://ilquartopotere.it/wp-content/uploads/2018/12/cropped-icona_512-32x32.png Eventi Archivi - Il Quarto Potere https://ilquartopotere.it/category/eventi/ 32 32 Profumi, racconti e sapori autentici della Murgia: all’Infopoint di Castel del Monte un incantevole viaggio sensoriale https://ilquartopotere.it/eventi/profumi-sapori-murgia-infopoint-castel-del-monte/ https://ilquartopotere.it/eventi/profumi-sapori-murgia-infopoint-castel-del-monte/#respond Thu, 17 Jul 2025 16:50:54 +0000 https://ilquartopotere.it/?p=38466 Un viaggio sensoriale tra gusto e tradizione ha avuto luogo nella mattinata di ieri presso l’Infopoint di Castel del Monte, grazie all’esperienza enogastronomica promossa da Calí Farm & Biobistrot e BioBonizio. L’evento ha coinvolto turisti e appassionati in un’esperienza autentica, all’insegna della valorizzazione delle eccellenze locali del territorio murgiano. Durante l’incontro, i partecipanti hanno potuto […]

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Un viaggio sensoriale tra gusto e tradizione ha avuto luogo nella mattinata di ieri presso l’Infopoint di Castel del Monte, grazie all’esperienza enogastronomica promossa da Calí Farm & Biobistrot e BioBonizio.
L’evento ha coinvolto turisti e appassionati in un’esperienza autentica, all’insegna della valorizzazione delle eccellenze locali del territorio murgiano.

Durante l’incontro, i partecipanti hanno potuto degustare una selezione di prodotti biologici e a km zero: dall’olio extravergine d’oliva ai vini naturali, passando per grani antichi, erbe spontanee, miele selvatico e altre specialità tipiche. Un’occasione per scoprire non solo i sapori, ma anche le storie, i metodi di produzione e la cultura che si celano dietro ogni ingrediente.

La proposta, curata da due realtà profondamente radicate nel territorio, ha saputo coniugare conoscenza, convivialità e paesaggio, offrendo ai presenti uno spaccato autentico della Murgia, in cui il cibo diventa veicolo di identità e memoria collettiva.

L’iniziativa rientra in un più ampio percorso di promozione del territorio, volto a rafforzare il legame tra tradizione e innovazione, valorizzando la biodiversità locale e sostenendo i produttori che scelgono di coltivare con rispetto per la terra e per la salute.

Un appuntamento che si è trasformato in un vero e proprio incontro culturale, capace di raccontare la Murgia attraverso i suoi profumi, i suoi sapori e i suoi racconti più genuini

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Passaggio del Martelletto al Rotary Club Corato: Tarricone nuovo Presidente https://ilquartopotere.it/eventi/rotary-corato-martelletto-2025/ https://ilquartopotere.it/eventi/rotary-corato-martelletto-2025/#respond Thu, 10 Jul 2025 06:10:57 +0000 https://ilquartopotere.it/?p=38359 Venerdì 04 luglio, presso la prestigiosa cornice dellaMasseria Torre di Nebbia, si è tenuta, la cerimonia del Passaggio del Martelletto del Rotary Club di Corato tra la Presidente uscente Lucia Addario ed il Presidenteentrante Pasquale Tarricone, dando ufficialmente inizio al nuovo anno rotariano 2025-2026. Il neopresidente Pasquale Tarricone, geometra libero professionista, è un coratino molto […]

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Venerdì 04 luglio, presso la prestigiosa cornice dellaMasseria Torre di Nebbia, si è tenuta, la cerimonia del Passaggio del Martelletto del Rotary Club di Corato tra la Presidente uscente Lucia Addario ed il Presidenteentrante Pasquale Tarricone, dando ufficialmente inizio al nuovo anno rotariano 2025-2026.

Il neopresidente Pasquale Tarricone, geometra libero professionista, è un coratino molto attivo e ben conosciuto ed integrato nel tessuto sociale della città,distinguendosi per numerose e lodevoli attività di servizio. La cerimonia, alla quale hanno partecipato numerose autorità civili e rotariane, insieme ai presidenti di altre associazioni insistenti sul territorio, ha visto come evento centrale il suggestivo passaggio del collareda Lucia a Pasquale, simbolo indicativo del presidente in carica. Prima di questo importante momento, la Presidente Addario ha brevemente ricordato gli eventi, i progetti e le azioni di servizio dell’anno appena trascorso, ringraziando tutti coloro che a vario titolo hanno collaborato alla loro realizzazione. Successivamente, il Presidente Tarricone ha presentato il nuovo Consiglio Direttivo ed i soci che faranno parte delle diverse Commissioni del Club e del Distretto 2120 Puglia Basilicata, e ha indicato le linee guida del Club,in armonia con il tema del Rotary International di quest’anno Unite for good, che nella sua versione italiana diventa “Uniti per fare del bene”. Le azioni saranno orientate principalmente alla inclusione sociale e alla tutela dell’ambiente, in collaborazione con il Comune di Corato e con tutte le realtà associative che condividono i principi rotariani che vorranno aggregarsi.

Il Club di Corato fa parte del Distretto 2120 del Rotary International, prima organizzazione di volontariato al mondo fondata a Chicago nel 1905 che conta 1,2 milioni di soci, raggruppati in oltre 32.000 Club in quasi 170 Paesi. I soci del Rotary Club Corato fanno quindi parte della rete globale di volontari impiegati a migliorare le condizioni di vita nelle rispettive comunità e a promuovere la integrazione internazionale tramite progetti, borse di studio, scambi culturali e sovvenzioni per iniziative umanitarie e di sviluppo.

Il Presidente Tarricone invita chiunque si riconosca in questi principi a contattarlo per sviluppare sinergie e service. 

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Miss Italia: Swami Raffaeli è Miss Corato 2025 https://ilquartopotere.it/eventi/miss-corato-2025-swuami-raffaeli-brindisi/ https://ilquartopotere.it/eventi/miss-corato-2025-swuami-raffaeli-brindisi/#respond Sun, 06 Jul 2025 22:45:23 +0000 https://ilquartopotere.it/?p=38316 La ventenne di Brindisi conquista la prima fascia pugliese dell’86ª edizione È di Brindisi, si chiama Swuami Raffaeli e ha vent’anni la vincitrice della prima tappa pugliese dell’83ª edizione del concorso Miss Italia, evento organizzato dall’esclusivista interregionale per Puglia e Basilicata Carmen Martorana Eventi, in collaborazione con la SSD Wellness Evolution, andato in scena ieri […]

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La ventenne di Brindisi conquista la prima fascia pugliese dell’86ª edizione

È di Brindisi, si chiama Swuami Raffaeli e ha vent’anni la vincitrice della prima tappa pugliese dell’83ª edizione del concorso Miss Italia, evento organizzato dall’esclusivista interregionale per Puglia e Basilicata Carmen Martorana Eventi, in collaborazione con la SSD Wellness Evolution, andato in scena ieri sera in piazza Cesare Battisti.

A porre la fascia alla neoeletta Miss Corato è stato il sindaco della nostra città, Corrado De Benedettis, mentre a porle la corona è stata Ofelia Passaponti, Miss Italia in carica e madrina della serata, nonché componente della giuria.

Ad aprire la serata è stata l’esibizione ludico-sportiva delle giovanissime allieve dell’insegnante Rosita Leuci, seguita dalla performance di Alessia Fasciano, istruttrice e atleta della Wellness Evolution, campionessa italiana WABBA (categoria Model + Assoluto) e vicecampionessa mondiale WABBA a Rimini.

La kermesse è poi entrata nel vivo con 29 concorrenti, che hanno sfilato portando sul palco non solo bellezza e grazia, ma anche sogni, passioni ed esperienze personali legate allo studio, allo sport, al lavoro e, in alcuni casi, all’impegno sociale. Un compito tutt’altro che semplice per la giuria, chiamata a individuare la reginetta della serata.

A condurre l’evento è stato Christian Binetti, che ha saputo coniugare eleganza e profondità, regalando al pubblico anche un toccante monologo sulla prevenzione oncologica, tema centrale del percorso di sensibilizzazione portato avanti dalla patron del concorso Patrizia Mirigliani, promotrice di un recente protocollo d’intesa con il prof. Francesco Schittulli, presidente nazionale della LILT.

Durante il suo intervento, Binetti ha raccontato la commovente storia vera di una giovane madre, che ha affrontato una gravidanza complicata mentre combatteva contro un tumore alla tiroide. Una testimonianza di speranza e forza che ha emozionato la piazza quando la protagonista è salita sul palco.

A rendere ancora più coinvolgente la serata, le note del giovane e talentuoso sassofonista Antonio Gobbo e la verve di Tiziana Schiavarelli, attrice e autrice teatrale con oltre cinquant’anni di carriera, che ha regalato momenti di comicità e calore al pubblico. Celebre per le sue partecipazioni in fiction come Le indagini di Lolita Lobosco, Imma Tataranni, Il Patriarca e la storica soap Beautiful, Schiavarelli ha aggiunto ulteriore prestigio alla serata.

Miss Italia si conferma così un evento capace di unire intrattenimento, riflessione, bellezza e valori, grazie anche al supporto di partner come LILT, Corgom Retreading & Recycling (gold sponsor) e al contributo del team di Framesi, multinazionale italiana dell’hair beauty professional, che ha curato lo styling delle concorrenti, esaltandone eleganza e personalità.

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Premio Giornalistico “Mario Colamartino”: ecco i vincitori https://ilquartopotere.it/eventi/premio-giornalistico-mario-colamartino-2025-vincitori/ https://ilquartopotere.it/eventi/premio-giornalistico-mario-colamartino-2025-vincitori/#respond Tue, 01 Jul 2025 09:59:22 +0000 https://ilquartopotere.it/?p=38247 Ieri la cerimonia di premiazione a Corato, nel chiostro di Palazzo Gioia La voce della memoria si è fatta parola, emozione, riconoscimento. Ieri sera, nella cornice sobria e suggestiva di Palazzo Gioia, il giornalismo pugliese ha ritrovato uno dei suoi momenti più alti con la serata di premiazione del “Premio Giornalistico Mario Colamartino”. Un evento […]

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Ieri la cerimonia di premiazione a Corato, nel chiostro di Palazzo Gioia

La voce della memoria si è fatta parola, emozione, riconoscimento. Ieri sera, nella cornice sobria e suggestiva di Palazzo Gioia, il giornalismo pugliese ha ritrovato uno dei suoi momenti più alti con la serata di premiazione del “Premio Giornalistico Mario Colamartino”. Un evento che ha voluto restituire luce e profondità alla figura di un uomo che non è stato solo un giornalista, ma un punto di riferimento umano e professionale per intere generazioni.

A condurre la serata è stato Michele Peragine, volto noto della Rai e amico fraterno di Mario Colamartino, che con aneddoti e ricordi ha accompagnato il pubblico lungo un percorso di memoria e riconoscenza. «Mario era un artigiano della parola. Non rincorreva la notizia, la accompagnava, la capiva, la rispettava. Oggi più che mai abbiamo bisogno di questo sguardo», ha detto Peragine nel ricordare l’amico.

Presente in sala la famiglia di Mario, la cui discreta emozione ha accompagnato ogni momento della cerimonia, insieme a colleghi, amici e rappresentanti del mondo dell’informazione. Tra questi anche il presidente dell’Ordine dei Giornalisti di Puglia, Maurizio Marangelli, che ha sottolineato come «ricordare Colamartino non significhi soltanto celebrare il passato, ma indicare una via: quella del giornalismo rigoroso, umano e radicato nei territori». «Sono tantissimi i colleghi che vivono quotidianamente con passione il nostro lavoro. Mario Colamartino ha cominciato con la passione ed ha vissuto il lavoro con passione» ha aggiunto. «Oggi – ha rimarcato – è difficile vivere di giornalismo ma il fatto che il premio stia crescendo è un esempio concreto di come, ancora una volta, grazie alla passione, tanti giovani vogliono intraprendere la strada del giornalismo»

Accanto a lui, Savino Sguera, direttore di Amica 9 e per trent’anni collega di Colamartino, ha voluto restituire il ritratto di un professionista capace di «trasformare ogni fatto in racconto, ogni cronaca in testimonianza. Con Mario abbiamo condiviso la passione e la fatica di questo mestiere, ma soprattutto il rispetto per le persone, sempre al centro del suo lavoro».

«È un premio al lavoro svolto da mio padre in tanti anni, per ricordare il giornalista ma anche l’uomo dai tanti valori. Ciò che ha trasmesso maggiormente è stata la passione per questo lavoro, andare oltre la notizia, il racconto delle storie, conoscere volti e nomi» ha ricordato Greca, figlia di Mario, che ha proseguito nel percorso tracciato dal padre.

Il premio, promosso da Live Network e Lo Stradone, ha ricevuto il patrocinio del Comune di Corato e dell’Ordine dei Giornalisti di Puglia, oltre al sostegno concreto di Granoro, Fondazione Casillo, Fondazione Cannillo, Confimi Bari-Bat-Foggia. Le rappresentanze di queste realtà, salite sul palco per consegnare i riconoscimenti ai vincitori, hanno testimoniato un legame autentico tra il mondo dell’impresa, la cultura e l’informazione. «Abbiamo voluto esserci – ha detto uno dei rappresentanti – perché crediamo che il giornalismo fatto bene sia un servizio alla comunità».

«Stiamo lavorando per far diventare il Premio Colamartino un premio nazionale. Abbiamo riscontrato un aumento di quantità ma anche di qualità degli elaborati. È un premio che nasce per ricordare Mario ma è soprattutto un premio verso il lavoro dei giornalisti che vivono un periodo di cambiamento. Attraverso la figura di Mario vogliamo rendere onore a chi svolge questo lavoro» ha affermato Fabio Ferrante, direttore del LiveNetwork.

La serata non è stata solo celebrazione, ma anche uno sguardo verso il futuro: i giovani giornalisti premiati rappresentano una generazione che si affaccia al mestiere con nuovi strumenti ma, si spera, con lo stesso spirito. E in questo passaggio di testimone, tra memoria e impegno, sta forse il senso più profondo del Premio Colamartino.

Nel silenzio rispettoso che ha accompagnato la chiusura della serata, è emerso chiaro un sentimento condiviso: Mario Colamartino non è soltanto un nome da ricordare, ma una lezione ancora viva, una traccia che continua a indicare una direzione.

I vincitori

SEZIONE UNDER 25

VINCITORE
Andrea Carcuro con l’articolo “X Town Augusta” pubblicato su “Scomodo.org”.

MOTIVAZIONE DELLA GIURIA

Con un’inchiesta lucida e coraggiosa, Andrea Carcuro racconta Augusta e il suo “Quadrilatero della morte” come emblema delle contraddizioni del modello industriale italiano. L’articolo si distingue per la ricchezza delle fonti, il coinvolgimento diretto delle testimonianze e una scrittura che unisce rigore giornalistico e consapevolezza civile. Un lavoro che dimostra come il giornalismo giovane possa farsi voce autorevole nelle sfide ambientali e sociali del nostro tempo. 

MENZIONE
Maria Antonietta Mastropasqua con l’articolo “Bari, biodiversità e fuga accademica: una controtendenza?” pubblicato su “Ambiente & ambienti”.

MOTIVAZIONE DELLA GIURIA

Maria Antonietta Mastropasqua affronta con intelligenza e freschezza uno dei temi più urgenti per il Mezzogiorno: la fuga dei giovani. Lo fa ribaltando la narrazione dominante, portando alla luce un esempio virtuoso come quello dell’Università di Bari, dove alcuni dipartimenti attirano studenti grazie alla qualità della formazione e alle prospettive lavorative. L’articolo combina dati, interviste e osservazione diretta con uno stile limpido e incisivo tramite il quale si racconta il Sud che sceglie di restare e crescere.

 

SEZIONE INCHIESTE E STORIE

VINCITORE
Carmelo Greco con l’articolo “Vita, speranza e compassione. A Betlemme” pubblicato su “Vita”.

MOTIVAZIONE DELLA GIURIA

Con una scrittura densa di umanità e rigore, Carmelo Greco ci conduce nel cuore di Betlemme mostrandoci, dietro le cronache di guerra e le statistiche sul turismo religioso in crisi, le vite concrete di chi resiste. L’autore intreccia memoria e attualità, spiritualità e quotidiano, riuscendo a trasformare la visita in Terra Santa in un’inchiesta che mette al centro le “pietre vive” – persone, comunità e progetti – che continuano a custodire speranza in un contesto lacerato da conflitti e restrizioni.

MENZIONE
Beppe Facchini con l’articolo “Alluvione Emilia Romagna, sfollati alle prese con la burocrazia: le storie di chi è ancora fuori casa” pubblicato su “Fanpage”.

MOTIVAZIONE DELLA GIURIA

Con uno sguardo attento e partecipe, Beppe Facchini dà voce a chi, un anno dopo l’alluvione, vive ancora con disagi, ritardi e promesse disattese. Tra storie personali e denuncia civile, l’articolo mette in luce l’enorme impatto della burocrazia sull’esistenza quotidiana. Attraverso testimonianze dirette e un racconto coinvolgente, l’autore illumina le fragilità del sistema e la forza silenziosa di chi, nonostante tutto, prova a ricostruire. Un esempio di giornalismo sociale che informa e interroga con onestà e precisione.

 

SEZIONE PROMOZIONE DEL TERRITORIO

VINCITORE
Francesca Branà con l’articolo “La Città di Altamura celebra U Puen Nest” pubblicato su “Pugliapress”.

MOTIVAZIONE DELLA GIURIA

Francesca Branà firma un omaggio appassionato al Pane di Altamura DOP, raccontandone con profondità il valore culturale, sociale e simbolico. L’articolo unisce storia, tradizione e attualità, dando dignità a un prodotto che è emblema di identità territoriale. Attraverso un linguaggio ricco e accessibile, il pane diventa metafora di memoria e futuro, elemento vivo di una comunità che ha saputo tutelarlo e celebrarlo. Un contributo prezioso alla valorizzazione del patrimonio enogastronomico dell’Alta Murgia.

MENZIONE
Michele Cotugno con l’articolo “Le melodie della natività colorano i vicoli. «Da 40 anni qui, resto l’unico zampognaro»” pubblicato sul Quotidiano di Puglia.

MOTIVAZIONE DELLA GIURIA

Con delicatezza e profondità, Michele Cotugno racconta la figura dello zampognaro, restituendole un posto nel presente senza sottrarle il fascino del passato. L’articolo dona al lettore una tradizione autentica, fatta di gesti antichi e presenze silenziose, capaci ancora di parlare al cuore delle comunità. Attraverso una narrazione sobria ma evocativa, l’autore riporta al centro l’importanza della memoria condivisa. Un lavoro giornalistico che recupera ed esalta ciò che rischia di perdersi.

 

SEZIONE SPORT

VINCITORE
Massimiliano Ancona con l’articolo “Ciccio Martino, la storia del primo signore degli anelli: cent’anni fa doppio oro olimpico” pubblicato su “La Gazzetta dello Sport”.

MOTIVAZIONE DELLA GIURIA

Massimiliano Ancona ricostruisce con passione e rigore la figura di Francesco Martino, primo a salire sul gradino più alto del podio olimpico nella ginnastica. L’articolo racconta, a cento anni dall’impresa, la grandezza sportiva e umana di un campione, tra contesto storico, memoria e orgoglio pugliese. Con stile brillante e documentato, l’articolo restituisce valore a un personaggio che ha fatto la storia dello sport italiano e che merita di essere ricordato.

MENZIONE
Massimo Longo con l’articolo “Anche Gigi Riva nel Pantheon del calcio, lui sardo d’adozione e Amico fragile” pubblicato su “Il corriere nazionale”.

MOTIVAZIONE DELLA GIURIA

Massimo Longo rende omaggio a Gigi Riva con un racconto intenso e ricco di sfumature, capace di esaltare tutta la grandezza di un campione fuori dal tempo. L’articolo alterna con naturalezza memoria sportiva e profondità umana, dipingendo il ritratto di un uomo autentico, fedele a sé stesso e alla sua terra. Attraverso uno stile coinvolgente e appassionato, emerge non solo il talento del calciatore, ma anche il senso di dignità, riservatezza e coerenza che ne hanno fatto un’icona.

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Concerto d’Amore a Castel del Monte: la musica dell’Orchestra A.N.P.S. incanta il pubblico https://ilquartopotere.it/eventi/concerto-amore-castel-del-monte-2025-2/ https://ilquartopotere.it/eventi/concerto-amore-castel-del-monte-2025-2/#respond Tue, 01 Jul 2025 07:42:50 +0000 https://ilquartopotere.it/?p=38228 Nella cornice maestosa di uno dei luoghi più iconici del patrimonio UNESCO, nella serata del 28 giugno, si è tenuto il Concerto d’Amore, un evento musicale di straordinario impatto emotivo, patrocinato dalla Fidapa BPW Italy – sezione di Corato. L’iniziativa ha visto protagonista l’Orchestra di Fiati dell’A.N.P.S. (Associazione Nazionale della Polizia di Stato), composta da […]

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Nella cornice maestosa di uno dei luoghi più iconici del patrimonio UNESCO, nella serata del 28 giugno, si è tenuto il Concerto d’Amore, un evento musicale di straordinario impatto emotivo, patrocinato dalla Fidapa BPW Italy – sezione di Corato.
L’iniziativa ha visto protagonista l’Orchestra di Fiati dell’A.N.P.S. (Associazione Nazionale della Polizia di Stato), composta da oltre trenta musicisti, guidati dalla bacchetta esperta del Maestro Giuseppe Pellegrini.
A rendere possibile questa serata magica è stata la visione appassionata dell’architetto Gennaro Lopez, da sempre impegnato nella valorizzazione del territorio pugliese attraverso progetti culturali di respiro ampio. Con determinazione e sensibilità, Lopez ha ideato un evento capace di coniugare arte e bellezza, con l’obiettivo di avvicinare il pubblico alla musica in un contesto paesaggistico e storico senza eguali.
Il sagrato di Castel del Monte si è trasformato in un palcoscenico d’eccezione, dove l’orchestra è stata affiancata dalla voce raffinata del soprano Angela Lomurno e dalla potenza espressiva del tenore Giuseppe Mauro. Il concerto ha proposto un repertorio attentamente selezionato, intrecciando melodie classiche con sonorità popolari, in un’alternanza di brani orchestrali e interventi narrativi che hanno dato vita a un racconto emozionante, incentrato sui valori universali della pace, della libertà e della solidarietà tra i popoli.
L’evento ha saputo toccare corde profonde dell’animo, confermandosi come una delle manifestazioni culturali più significative della stagione estiva. Una serata che ha unito arte e sentimento, talento e passione, rendendo omaggio al patrimonio artistico e umano di una terra ricca di storia e visioni.

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A Don Antonio Piano, povero tra i poveri: una piazza nel cuore de’ “La Cerasella” https://ilquartopotere.it/eventi/piazza-don-antonio-piano-cerasella/ https://ilquartopotere.it/eventi/piazza-don-antonio-piano-cerasella/#respond Sat, 28 Jun 2025 05:29:25 +0000 https://ilquartopotere.it/?p=38198 Il quartiere dedica uno spazio al suo storico parroco Povero tra i poveri. Schivo, a volte burbero, ma profondamente umano. Don Antonio Piano, storico parroco del Sacro Cuore di Gesù,  è stato molto più di un parroco per il quartiere “La Cerasella” a Corato. È stato un punto fermo, una presenza discreta ma costante, un […]

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Il quartiere dedica uno spazio al suo storico parroco

Povero tra i poveri. Schivo, a volte burbero, ma profondamente umano.
Don Antonio Piano, storico parroco del Sacro Cuore di Gesù,  è stato molto più di un parroco per il quartiere “La Cerasella” a Corato.
È stato un punto fermo, una presenza discreta ma costante, un pastore che non ha mai lasciato indietro nessuno. La sua figura, ancora oggi, è viva nei ricordi della gente: chi lo ha incontrato anche una sola volta non ha potuto dimenticarlo.

Don Antonio non ha mai cercato applausi né onori. Ha vissuto con poco, mettendo tutto ciò che aveva – casa, auto, tempo e denaro – a disposizione degli altri. La sua storica Fiat 500 era un’icona del quartiere quanto lui. Il Vangelo era al centro della sua esistenza, come anche i suoi fedeli; la Messa, il cuore pulsante delle sue giornate.

Con il suo modo semplice e diretto, Don Antonio ha costruito relazioni autentiche. Conosceva i nomi, ascoltava le storie e portava sulle spalle i pesi delle famiglie in difficoltà del suo amato quartiere. Non faceva distinzioni: accoglieva chiunque, anche chi si era allontanato dalla Chiesa o non vi si era mai avvicinato. Non giudicava, per lui, ogni persona aveva un valore, un’anima e una dignità.

Il suo stile di vita era essenziale, radicale e profondo. Nulla di superfluo, tutto dedicato agli altri. Una fede che si faceva azione quotidiana, che camminava per le strade, che non si fermava davanti alla diffidenza o all’indifferenza. Anche quando non era capito, non ha mai smesso di esserci.

E allora, ieri – venerdì 27 giugno 2025 – il quartiere che tanto ha amato ha voluto restituirgli un po’ di quel bene.
In viale Po, angolo via Belvedere, è stata inaugurata la piazza dedicata a Don Antonio Piano, alla presenza del Sindaco, dell’Amministrazione Comunale, del parroco Don Vito Martinelli, del Comitato Cittadino e dell’Arcivescovo Monsignor Leonardo D’Ascienzo.

Una cerimonia semplice, partecipata, sentita. Un momento di memoria collettiva, ma anche di speranza. Perché dedicare uno spazio pubblico a una figura come Don Antonio significa rendere visibile un’eredità spirituale che continua ad accompagnare il quartiere.

Quel nome inciso sulla targa non è solo un ricordo o un simbolo. Oggi, più che mai, deve essere un invito a vivere con più attenzione all’altro, a scegliere l’essenziale, a non dimenticare che il Vangelo cammina solo se ha piedi sporchi di polvere e mani tese verso chi soffre.

 

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Il Lions Club restituisce alla città la statua restaurata dell’Immacolata https://ilquartopotere.it/eventi/restauro-statua-immacolata-corato/ https://ilquartopotere.it/eventi/restauro-statua-immacolata-corato/#respond Fri, 27 Jun 2025 17:06:47 +0000 https://ilquartopotere.it/?p=38173 Il rientro della statua restaurata sarà celebrato sabato 28 giugno presso la Chiesa di San Benedetto, con una solenne celebrazione eucaristica alle ore 17:30 Il Lions Club Castel del Monte Host, nel corso della presidenza della dott.ssa Daniela Mattia (il 20 giugno c’è stato il passaggio del testimone al nuovo presidente Sebastiano Carulli) e da […]

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Il rientro della statua restaurata sarà celebrato sabato 28 giugno presso la Chiesa di San Benedetto, con una solenne celebrazione eucaristica alle ore 17:30

Il Lions Club Castel del Monte Host, nel corso della presidenza della dott.ssa Daniela Mattia (il 20 giugno c’è stato il passaggio del testimone al nuovo presidente Sebastiano Carulli) e da sempre impegnato nella valorizzazione del patrimonio culturale e spirituale del territorio, ha promosso e finanziato il restauro della statua di Maria SS. Immacolata, custodita nella chiesa rettoriale di San Benedetto a Corato.

La chiesa di San Benedetto è uno dei luoghi più antichi e preziosi della città, simbolo della profonda devozione mariana che caratterizza la comunità coratina. In particolare, il culto per l’Immacolata è molto sentito, radicato da secoli nella tradizione religiosa locale.
La statua, risalente alla seconda metà del Settecento, è attribuita allo scultore andriese Giuseppe Brudaglio, figura di rilievo dell’arte sacra meridionale. Brudaglio, presente nel Catasto Onciario di Andria già nel 1734, ha realizzato numerose statue devozionali sparse in tutto il territorio della Terra di Bari e della Capitanata, contribuendo a definire un linguaggio artistico riconoscibile e profondamente legato alla spiritualità popolare.
L’opera rappresenta l’Immacolata a grandezza naturale, con busto a manichino, arti in legno snodabili, base di nuvole e cherubini, poggianti su un elegante piedistallo modanato. Prima del restauro, la statua versava in uno stato conservativo compromesso: le superfici erano state ridipinte in modo approssimativo, e la struttura interna era stata alterata con l’inserimento di un’asta di legno tra la nuvola e la schiena. La cornice dorata del basamento, attualmente in porporina, si presume fosse originariamente in argento meccato.

Il restauro, condotto da Leonardo Marrone con alta professionalità, ha restituito all’opera la sua autenticità storica e la sua potenza iconica, restituendola alla devozione dei fedeli e alla fruizione culturale della città.

Nel nostro tempo, segnato da gravi episodi di violenza di genere e femminicidi, la presidente Daniela Mattia del Lions Club Castel del Monte Host ha voluto con questo gesto riaffermare il valore simbolico e spirituale della figura mariana. Maria, come sottolinea la teologia femminista, è figura di forza, di libertà e di responsabilità: una donna che ha scelto, che ha agito, che ha creduto. Non è un’icona passiva, ma un modello universale di umanità redenta, che ci interpella ancora oggi come esempio di dignità, rispetto e amore verso la vita.

Il rientro della statua restaurata sarà celebrato sabato 28 giugno presso la Chiesa di San Benedetto, con una solenne celebrazione eucaristica alle ore 17:30, seguita dalla presentazione degli interventi di restauro con illustrazione tecnica a cura del restauratore.

Interverranno:

  • Don Vincenzo Bovino, Rettore della Chiesa di San Benedetto
  • Leonardo Marrone, Restauratore
  • Dott.ssa Daniela Mattia, Presidente del Lions Club Castel del Monte Host

La cittadinanza tutta è invitata a partecipare a questo momento di fede, cultura e gratitudine condivisa.

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GustoJazz 2025: otto serate a Corato tra musica, sapori e storie che raccontano la Puglia https://ilquartopotere.it/eventi/ilquartopotere-it-gustojazz-2025-corato-musica-sapori-puglia/ https://ilquartopotere.it/eventi/ilquartopotere-it-gustojazz-2025-corato-musica-sapori-puglia/#respond Thu, 26 Jun 2025 15:47:59 +0000 https://ilquartopotere.it/?p=38154 Otto serate di musica jazz, sapori tipici e cultura a Corato: torna GustoJazz 2025 per raccontare la Puglia tra suoni, gusto e tradizioni GustoJazz a Corato con Luis Radio, Stefano Di Battista, Walter Ricci, Egidio Rondinone, GeGè Telesforo, Danilo Rea con Martux_m., Eleonora Strino, Gianluca Petrella con Pasquale Mirra. Inaugura la sezione Gusto l’incontro “Turismo […]

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Otto serate di musica jazz, sapori tipici e cultura a Corato: torna GustoJazz 2025 per raccontare la Puglia tra suoni, gusto e tradizioni

GustoJazz a Corato con Luis Radio, Stefano Di Battista, Walter Ricci, Egidio Rondinone, GeGè Telesforo, Danilo Rea con Martux_m., Eleonora Strino, Gianluca Petrella con Pasquale Mirra.

Inaugura la sezione Gusto l’incontro Turismo dell’olio: raccontare la storia di un territorio”

La VII edizione del Festival GustoJazz, riconosciuto tra i Grandi Eventi della Regione Puglia e realizzato con il sostegno del Comune di Corato – Assessorato alle Politiche Educative e Culturali e Assessorato allo Sviluppo Economico, si svolgerà a Corato dal 27 giugno al 4 luglio 2025.

GustoJazz è organizzato dall’Associazione Culturale Art Promotion e la direzione artistica di Alberto La Monica, con l’intento di celebrare l’incontro fra la musica jazz e l’identità più autentica della Puglia. Otto serate, un programma musicale di altissimo livello e una proposta gastronomica che valorizza i prodotti, i sapori e i luoghi del territorio.

GustoJazz vuole essere un’esperienza culturale e sensoriale unica dichiara Alberto La Monica, Direttore Artistico capace di parlare a pubblici diversi, unendo concerti, talk, degustazioni e contaminazioni artistiche. Musica e Gusto sono due linguaggi universali che ci permettono di raccontare il nostro territorio in modo autentico. GustoJazz è un progetto culturale che unisce e costruisce legami. È cultura accessibile, viva, che appartiene a tutti.

Tutti gli eventi proposti sono ad ingresso gratuito con l’obiettivo di coinvolgere la comunità locale e rendere la città più attrattiva per il territorio circostante, offrendo un clima di festa, convivialità e creatività.

GustoJazz – dichiara Corrado De Benedittis, Sindaco di Coratorappresenta uno degli appuntamenti cardine dell’estate coratina. É un evento capace di coniugare cultura musicale, identità territoriale e valorizzazione delle eccellenze enogastronomiche. Il riconoscimento di questo Festival, giunto alla sua VII edizione, tra i “Grandi Eventi” della Regione Puglia ne testimonia la qualità, la continuità e il valore strategico per la promozione turistica e culturale del nostro territorio. GustoJazz è musica di altissimo livello ed anche un’occasione di festa, di incontro e di crescita collettiva, capace di rendere Corato punto di riferimento nel panorama culturale pugliese. È una manifestazione che racconta chi siamo, attraverso i suoni, i sapori e le storie della nostra terra”.

Il programma musicale 2025 è il risultato di un’attenta selezione artistica, che unisce grandi nomi del jazz italiano ed europeo con progetti inediti, tributi e performance dallo spirito sperimentale. Ogni sera, le piazze del centro storico di Corato saranno animate da sonorità che spaziano dal jazz classico all’elettronica, dal soul alle influenze mediterranee e africane.

È con grande entusiasmo che saluto la 7ª edizione di GustoJazz – dichiara Beniamino Marcone, Vicesindaco e Assessore alle Politiche Educative e Culturali del Comune di Corato, una manifestazione che, anno dopo anno, si conferma un appuntamento imperdibile nel panorama culturale della nostra Corato. GustoJazz è molto più di un semplice festival musicale; è un’esperienza sensoriale completa che unisce l’incanto delle sonorità jazz con la ricchezza enogastronomica del nostro territorio. Questa kermesse rappresenta un connubio perfetto tra arte, bellezza e tradizione, valori che la nostra Amministrazione si impegna a promuovere e valorizzare. Ringrazio gli organizzatori per la passione e l’impegno profusi nel creare un evento di così alta qualità, capace di attrarre visitatori e di offrire ai nostri concittadini momenti di puro piacere e cultura.

Anche quest’anno, il Festival mantiene inalterata limpostazione, affiancando ai musicisti una importante sezione dedicata al GUSTO con l’esplorazione delle potenzialità dell’oleoturismoquale leva per la valorizzazione culturale ed economica dei nostri paesaggi olivetati, con interventi di esperti, rappresentanti istituzionali di Regione Puglia e Comune di Corato, imprenditori ed esperti del settore.

Torna GustoJazz – dichiara Concetta Bucci, Assessore allo Sviluppo Economico del Comune di Corato, con artisti di altissimo livello e sapori altrettanto eccellenti. Al centro dell’iniziativa ci saranno le attività del territorio, che ogni sera proporranno ottimi aperitivi da gustare passeggiando per le vie della città o immersi nelle note della musica jazz. GustoJazz è il festival in cui Corato si fa Cultivar e Bellezza: un evento che unisce l’armonia della buona musica alla ricchezza dei sapori locali, alla forza della nostra identità, alla tradizione agricola che ci appartiene. GustoJazz è questo: bellezza da ascoltare, bontà da degustare, un appuntamento imperdibile per chi ama la cultura, il gusto e la convivialità.

I CONCERTI

GustoJazz è un festival profondamente radicato nel territorio. Ogni concerto si tiene in una piazza diversa, trasformando il centro storico in un percorso sonoro e visivo che invita a scoprire Corato con occhi nuovi. L’anima del Festival è la connessione tra cultura e comunità, tra suoni e luoghi, tra storie e sapori.

In apertura, GustoJazz Opening Party con Luis Radio QuartetJazzy House DJ Set (venerdì 27 giugno, Piazza Sedile), un live DJ set tra house, jazz e live performance.

Il programma segue con alcune celebrità del mondo jazzistico italiano, Stefano Di Battista Quintet (sabato 28 giugno, Piazza Vittorio Emanuele) e il suo elegante omaggio musicale a La Dolce Vita. Walter Ricci (domenica 29 giugno, Piazza Vittorio Emanuele), che reinventa il jazz in chiave napoletana nel progetto Naples Jazz. Egidio Rondinone Ooparts (lunedì 30 giugno, Piazzetta dei Bambini), con un mix urban tra hip hop, jazz e groove contemporaneo. GeGè Telesforo Big Mama Legacy(martedì 1 luglio, Piazza Abbazia), un tributo al blues e ai club storici del jazz italiano. Danilo Rea con Special GuestMartux_m (mercoledì 2 luglio, Piazza Abbazia), in Sakamoto & Me, un viaggio pianistico ed elettronico tra suggestioni melodiche e sperimentazione. Eleonora Strino Quartet Matilde (giovedì 3 luglio, Piazza Marconi), nuova voce della chitarra jazz contemporanea. In chiusura, Gianluca Petrella & Pasquale Mirra Correspondence (venerdì 4 luglio, Piazza Marconi), tra elettronica e vibrafono, per chiudere in bellezza con una performance visionaria.

APERITIVI IN JAZZ: l’attesa diventa piacere

Prima di ogni concerto, GustoJazz propone i suoi ormai celebri “Aperitivi in jazz”, realizzati in collaborazione con i locali, bar, pizzerie e ristoranti del centro storico.
Ogni serata inizia con un assaggio della gastronomia locale, che diventa antipasto di emozioni, momento di incontro tra pubblico, artisti, cittadini e turisti.

È qui che la cucina mostra la sua anima più creativa e sperimentale, grazie all’apporto di chef, produttori e artigiani che sanno reinventare la tradizione senza tradirla, valorizzando ingredienti semplici, stagionali, autentici.

GUSTO – Piazza Vittorio Emanuele, 2829 giugno a partire dalle ore 19, ingresso gratuito

Il “Gusto” è la Sezione del Festival pensata per coinvolgere le realtà produttive locali al fine di valorizzare le produzioni enogastronomiche del territorio, attraverso approfondimenti critici ed esibizioni live.

Anche quest’anno, in Piazza Vittorio Emanuele nei giorni sabato 28 e domenica 29 giugno, due serate per promuovere la nostra cultura agroalimentare e diffondere i valori legati alle pratiche secolari di coltivazione della cultivar “Coratina”, tra luci, colori, profumi e sapori tipici, con talk, degustazioni e ottima musica jazz.

Sabato 28 giugno: Incontro: “Turismo dell’olio: raccontare la storia di un territorio”.

Un talk dedicato ad esplorare le potenzialità dell’oleoturismocome leva per la valorizzazione del nostro territorio e della sua storica vocazione alla produzione olivicola e di olio extravergine di oliva di qualità, con interventi di rappresentanti istituzionali di Regione Puglia e Comune di Corato, imprenditori ed esperti del settore.

L’incontro sarà occasione per approfondire i contenuti e le potenzialità della nuova Legge regionale sull’oleoturismo,recentemente approvata dal Consiglio regionale pugliese con l’intento di sostenere la multifunzionalità e la diversificazione dei redditi aziendali delle imprese agricole, oleifici cooperativi e deglialtri produttori dell’ecosistema oleario.

Un confronto a più voci sulle strategie di promozione rivolte alle produzioni olivicole e alla conoscenza dell’olio extravergine, per raccontare storie di persone, paesaggi e sapori con l’obiettivo di rendere l’oleoturismo un’opportunità di crescita sostenibile del nostro territorio e delle sue straordinarie eccellenze.

Introducono: Loredana Capone – Presidente del Consiglio Regionale della Regione Puglia, Donato Pentassuglia – Assessore all’Agricoltura della Regione Puglia, Concetta Bucci – Assessore allo Sviluppo Economico del Comune di Corato. Intervengono:Cesareo Troia – Vicepresidente Vicario Associazione Nazionale Città dell’Olio, Roberta Garibaldi Professoressa di TourismManagement Università di Bergamo, Maurizio PescariGiornalista e scrittore, Giuseppe Caldara – Presidente Cooperativa Lavorazione Prodotti Agricoli Terra Maiorum, Marianna Acquaviva – Presidente Associazione Terre di Coratina. Modera: Alessandro BuongiornoProfessore di Destination Management Università di Bari.

Al termine dell’incontro, degustazione gratuita di olio extravergine di oliva da cultivar “Coratina” offerta dall’Associazione Terre di Coratina.

Domenica 29 giugno: Cooking Show Granoro realizzato in collaborazione con “il Pentolo” dello Chef Antonio Reale, durante il quale il pubblico potrà degustare ricette tipiche pugliesipreparate dal vivo, rigorosamente a base di olio extravergine di oliva da cultivar “Coratina”. Degustazione con ticket.

PROGRAMMA

VENERDÌ 27 GIUGNO PIAZZA SEDILE

ore 22.00 OPENING PARTY, Live DJ Set

LUIS RADIO Jazzy House Set feat. Claudio Corvini (tromba), Martino Onorato (tastiere), Pietro Nicosia (chitarra e percussioni)

Luis Radio presenta al Festival GustoJazz il suo progetto Luis Radio Jazzy House Set dedicato alla musica House con contaminazioni Jazz, Soul e Funk. Non solo un dj set. ma un vero e proprio show con la partecipazione di alcuni tra i migliori musicisti Italiani: Claudio Corvini, Martino Onorato e Pietro Nicosia. 

Luis Radio è uno dei DJ/Produttori più influenti e old school in Italia, nonché un veterano della scena House. Il suo nome racchiude la passione e la totale dedizione alla musica House. Ha iniziato a lavorare al Frankie Go Club nel 1989 (a Roma), non solo come DJ Resident, ma anche come supervisore nella scelta di artisti internazionali, mantenendo una selezione musicale basata su Garage, Disco & House Classics, Deep House. Tra il 1992 e il 1995 è stato assistente di Tony Humphries, esperienza che gli ha permesso di affinare sempre di più la tecnica di selezione dei dischi. Luis ha avuto anche residenze in Italia per oltre 2 decenni, dal Club Horus e Goa (votato uno dei migliori club d’Europa nel 2004) al Room 26 (Roma, Italia) fino al 2013. Come produttore ha collezionato diverse Hits già dalla fine degli Anni 90 per le migliori Etichette Discografiche Nazionali e Internazionali. Dal 2021 è proprietario della etichetta discografica Italiana Groovebom Records. 

Claudio Corvini nasce a Buenos Aires nel 1961 e si avvicina allo studio della tromba fin da piccolo studiando con il padre Alberto Corvini, prima tromba dell’Orchestra della RAI. Partecipa ai suoi primi lavori nel 1980 con l’Orchestra della RAI con i maestri Berto Pisano Lelio Luttazzi e successivamente con Ennio Morricone e Armando Trovajoli. Suona con diversi gruppi della capitale come prima tromba e solista e collabora con musicisti italiani quali Roberto Gatto, Danilo Rea ed americani tra cui George Garzone, Steve Turre’, Natalie Cole, Donald Harrison. Innumerevoli le partecipazioni a Festival Jazz Nazionali ed Internazionali. Dal 2004 è docente ai Seminari di SIENA JAZZ, attualmente insegna tromba e dirige i laboratori di musica d’insieme jazz presso l’iMusic School Rome ed è docente di tromba presso la scuola primaria dell’istituto scolastico francese Chateaubriand di Roma. 

Martino Onorato nasce a Roma nel 1981 e si diploma al Conservatorio Amadeo Roldàn (Havana Cuba) nel 2002.  Diverse le collaborazioni con musicisti italiani e internazionali tra cui Matt Renzi, George Garzone, Marco Siniscalco, David Binney, Francesco Mendolia (Incognito) Dean Bowman (ScreamingHeadless Torsos) Liz Giselle, Havana Afro Jazz, e altri…Diverse tournée teatrali e musical. Colonne sonore: Dieci Inverni (selezione ufficiale Venezia 2010), No limits, Nothing Different, Lontano da Tirana. Vari documentari come “busker” (artista di strada) con i Funkallisto

Pietro Nicosia è un compositore italiano, produttore, polistrumentista (suona anche tastiere, batteria, basso, percussioni e sassofono), attivo nella musica elettronica, etnica e jazz, con un forte interesse per la musica groovy e poliritmica. Cresciuto studiando musica classica e jazz, ascoltando dischi, ha sempre nutrito un grande amore per la musica dance. Utilizza sintetizzatori digitali e analogici, oltre a strumenti tradizionali, nella composizione musicale. Ha una particolare attenzione alla musica house di alta qualità e ricerca costantemente nuovi modi e mood per rendere omaggio alla grande tradizione afroamericana, jazz, funk, afrobeat, soul, gospel e house.    

SABATO 28 GIUGNO – PIAZZA VITTORIO EMANUELE

ore 19.00INAUGURAZIONE

INCONTRO: “Turismo dell’olio: raccontare la storia di un territorio

Introducono: Loredana Capone – Presidente del Consiglio Regionale della Regione Puglia, Donato Pentassuglia – Assessore all’Agricoltura della Regione Puglia, Concetta Bucci – Assessore allo Sviluppo Economico del Comune di Corato.

Intervengono: Cesareo Troia Vicepresidente Vicario Associazione Nazionale Città dell’Olio, Roberta Garibaldi Professoressa di Tourism Management Università di Bergamo, Maurizio PescariGiornalista e scrittore, Giuseppe Caldara – Presidente Cooperativa Lavorazione Prodotti Agricoli Terra Maiorum, Marianna Acquaviva – Presidente Associazione Terre di Coratina

Modera: Alessandro BuongiornoProfessore di DestinationManagement Università di Bari.

Un talk dedicato ad esplorare le potenzialità dell’oleoturismocome leva per la valorizzazione del nostro territorio e della sua storica vocazione alla produzione olivicola e di olio extravergine di oliva di qualità, con interventi di rappresentanti istituzionali di Regione Puglia e Comune di Corato, imprenditori ed esperti del settore.

L’incontro sarà occasione per approfondire i contenuti e le potenzialità della nuova Legge regionale sull’oleoturismo, recentemente approvata dal Consiglio regionale pugliese con l’intento di sostenere la multifunzionalità e la diversificazione dei redditi aziendali delle imprese agricole, oleifici cooperativi e degli altri produttori dell’ecosistema oleario.

Un confronto a più voci sulle strategie di promozione rivolte alle produzioni olivicole e alla conoscenza dell’olio extravergine, per raccontare storie di persone, paesaggi e sapori con l’obiettivo di rendere l’oleoturismo un’opportunità di crescita sostenibile del nostro territorio e delle sue straordinarie eccellenze.

ore 20.00Aperitivo in Jazz

ore 21.30 Concerto STEFANO DI BATTISTA QUINTET “LA DOLCE VITA

Stefano Di Battista (sassofono), Andrea Rea (pianoforte), Dario Rosciglione (contrabbasso), Luigi Del Prete (batteria), Matteo Cutello (tromba)

La dolce vita” non è solo il titolo di un film, ma la porta di ingresso a un intero mondo. Un mondo fatto di fantasie cinematografiche, ma anche di vita, di passioni, di eleganza, di desiderio, di bellezza, di sogni, che hanno preso vita in un periodo particolare della storia italiana e che si sono riverberate per i decenni seguenti arrivando fino a noi. 

Stefano Di Battista ha deciso che era giunto il momento di realizzare un progetto che mettesse insieme lo splendore della grande musica italiana di un tempo e la necessità di mantenerla viva, brillante, eterna. “Esplorare una parte del grande e bellissimo repertorio italiano dagli anni della ‘Dolce vita’ in poi e portarlo all’attenzione del pubblico di oggi”.

Accanto alla composizione di Nino Rota che offre il suo titolo all’album, troviamo Paolo Conte con la sua “Via con me”, o Nicola Piovani con la leggendaria “La vita è bella”, troviamo canzoni pop e l’eco dell’opera nella ormai classica “Caruso” di Lucio Dalla, tutto tenuto insieme da un sentimento unico e forte, dal suono perfetto e dalla capacità di Di Battista di trasformare ogni brano in qualcos’altro, accompagnando chi ascolta in un magico altrove. 

Stefano Di Battista nasce a Roma il 14 febbraio del ’69 da una famiglia di musicisti ed appassionati di musica. Ha iniziato a studiare il sassofono all’età di 13 anni. All’età di 16 anni incontra l’uomo che diventerà il suo mentore, il leggendario alto sassofonista Massimo Urbani. Dopo il conservatorio si stabilisce a Parigi. Tiene alcuni concerti in trio con Daniel Humair e J.F. Jenny Clark, suona con musicisti americani di passaggio come Jimmy Cobb, Walter Brooker, Nat Adderly, ecc. La carriera di DiBattista è a una svolta. Pilastro dei vari gruppi di Aldo Romano, membro del sestetto di Michel Petrucciani, Stefano incomincia a pensare alla realizzazione di un progetto a suo nome. Nel ’97 il suo primo album per la Label Bleu, dal titolo “Volare”, lo vede al fianco di Flavio Boltro alla tromba, Eric Legnini al piano, Benjamin Henocq alla batteria e Rosario Bonaccorso al contrabbasso. Nel ’98 arriva il suo primo ingaggio per la storica Blue Note, per la quale inciderà l’album “A prima vista”. Nel luglio 2000, la registrazione di un disco magistrale dove Stefano è affiancato da Elvin Jones alla batteria (il leggendario batterista di John Coltrane), Jacky Terrasson al piano e Rosario Bonaccorso al contrabbasso. Il disco, dall’omonimo titolo, uscirà poi nell’Ottobre 2000. Il nuovo disco, oltre ad avere grandi riconoscimenti da parte della critica internazionale, ha vinto il prestigioso premio francese Telerama, classificandosi al primo posto nelle classifiche europee come disco più venduto. Nel 2005 partecipa al Festival di Sanremo assieme alla moglie Nicky Nicolai con il brano Che mistero è l’amore conquistando il 4º posto nella classifica finale (vincitore nella categoria “Gruppi”). Insieme alla Stefano Di Battista Jazz Quartet, è stato componente dell’orchestra del programma televisivo Il senso della vita, trasmesso su Canale 5. Ha collaborato, tra gli altri, con: Renato Zero, Claudio Baglioni, Michel Petrucciani, Fabrizio Bosso, Bobby Hutcherson, Franco Califano, Elvin Jones, Nat Adderley, Greg Hutchinson, Roberto Gatto, Flavio Boltro, Jacky Terrasson, Baptiste Trotignon, Niccolò Fabi, Richard Bona, Manu Katché, i Gabin. Nel 2014 partecipa al Concerto del Primo Maggio suonando accompagnato dall’orchestra di 50 sax del Conservatorio Santa Cecilia. Nel 2021, con il progetto “Morricone Stories”, ha realizzato uno speciale omaggio ad Ennio Morricone con una rilettura delle sue musiche con un quartetto jazz. 

DOMENICA 29 GIUGNO – PIAZZA VITTORIO EMANUELE

ore 20.00Aperitivo in Jazz

ore 20.30 COOKING SHOW GRANORO in collaborazione con il “Pentolo” dello chef Antonio Reale  

ore 21.30Concerto WALTER RICCI QUINTET NAPLES JAZZ

Walter Ricci (piano), Luciano Foria (sax e flauto), Francesco Lento (tromba), Dario Rosciglione (contrabbasso), Luigi Del Prete (batteria)

Naples Jazz”, ultimo, splendido album di Walter Ricci in cui reinterpreta famosi standard jazz americani arricchendoli con la teatralità e musicalità partenopea. Le canzoni, cantate in dialetto napoletano e rielaborate prendendo ispirazione dalla musica popolare locale, danno nuova vita allo stile dixieland creando un mix vibrante di freschezza, gioia e positività. Una vera esplosione di modernità e creatività.

Walter Ricci, classe 1989, cresce in un ambiente musicale grazie agli stimoli provenienti dal padre musicista. Si forma così con l’ascolto di ogni genere di musica ma, fin da giovanissimo, è il jazz in tutte le sue declinazioni a incuriosirlo e ad appassionarlo, dallo swing al bebop sino al contemporary jazz. Si dedica allo studio del pianoforte specializzandosi da subito in tecnica dell’improvvisazione e in pochi anni calca i palchi più ambiti e importanti dei jazz club nazionali, esibendosi con musicisti di rinomata fama. Nel 2006 vince il “Premio Nazionale Massimo Urbani” e la sua carriera ha definitivamente inizio. Nel 2007 suscita l’interesse di alcuni network internazionali e testate giornalistiche come “Jazz Magazine” e “Jazzit”, che gli dedicano diverse interviste. Nel 2008 incontra Stefano Di Battista, con il quale si esibisce in Italia e all’estero, in Francia, Spagna, Svizzera. Nel 2009-10 arriva l’incontro con Pippo Baudo che lo invita al programma Domenica In come vocalist dell’orchestra diretta da Pippo Caruso. Qui ha la possibiltà di duettare con artisti di fama internazionale, tra i quali Michael Bublè e Mario Biondi. Quest’ultimo lo inviterà a collaborare nel suo disco e nel suo tour.  All’inizio del 2016 Fabrizio Bosso lo chiama a partecipare stabilmente nel suo tour “Spiritual”. Nel 2021 riceve il prestigioso Premio Lunezia a Roma esibendosi al Colosseo, “per la poetica del testo, per il sound retrò dal lusinghiero aplomb e per la straordinaria abilità interpretativa. Nel 2022 incide l’album “Walter sings Nat King Cole”, un personalissimo omaggio al grande artista americano, presentato nei più prestigiosi festival e rassegne internazionali.

Walter Ricci, esibendosi sia con formazioni proprie sia in collaborazione con artisti di chiara fama, dimostra di avere non solo la padronanza della grande tradizione dei più noti crooner d’oltreoceano ma, grazie all’ascolto senza restrizioni e all’amore senza limiti per la musica di ogni genere e tempo, di riuscire a creare uno stile personale denso di sfumature e di nuove sonorità, che spazia con grande naturalezza dal jazz al pop. Nel 2023 interpreta e dà voce a Fred Buscaglione nello spettacolo teatrale intitolato “Fred!”, con Fabrizio Bosso e la regia di Arturo Brachetti, andato in scena a Torino al teatro Carignano per dodici giorni registrando sempre sold out. A gennaio 2024 la Fondazione Ravello ha messo in scena all’Auditorium Oscar Niemeyer l’orchestra Salerno Jazz Orchestra diretta da Sandro Deidda con la voce di Walter Ricci come ospite speciale. Ad aprile 2024 Walter Ricci è la voce dell’l’ensemble strumentale dell’Orchestra Italiana del Cinema che in occasione del Roma Film Music festival 2024 ha omaggiato grandi classici di Hollywood con i concerti intitolati “Henry Mancini Celebration” e “James Bond Reloaded”. 

LUNEDI’ 30 GIUGNO – PIAZZA DEI BAMBINI

ore 20.00Aperitivo in Jazz

ore 21.30Concerto EGIDIO RONDINONE “OOPARTS

Egidio LegitRondinone (drums, programming), Fontaine Burnett (Roger Linn Instrument e vocals), MarcelloOberdanPiarulli (bass), Spiff Onyuku (vocals e Electronic), Emma D’Erasmo (vocals and vocal efx)

A distanza di 11 anni dal suo ultimo lavoro discografico, esce “OOPARTS” il nuovo concept album del batterista e beat maker Egidio “LegitRondinone che comprende un’eclettica serie di brani ispirati all’hip hop, house music, ritmi afro e jazz funk. Il progetto è nato dalla proposta di Egidio di creare un album utilizzando dei campioni del catalogo dell’A.MA Records e per fare ciò si è avvalso di una line up artistica che comprende lo Statunitense Fontaine Burnett, il famoso trombonista Gianluca Petrella, Valentina Magaletti, Sanja Markovic e Milena Jancuric(solo per citarne alcuni) che danno al progetto un sapore internazionale di suoni contemporanei e variegati.

Il nome OOPARTS è l’acronimo di OUT Of Place Artifacts che qui è stato rivisitato sostituendo l’acronimo stesso con Out Of Place Artists. 

Egidio Rondinone nasce a Bari nel marzo del 1973, inizia a studiare batteria all’età di 15 anni. Approfondisce i suoi studi partecipando ai workshop di Peter Erskine, Ettore Fioravanti, Roberto Gatto. Nel ’93 inizia la sua stretta collaborazione con Nicola Conte, nello stesso anno in cui registra un EP prodotto da Right Tempo Records con il Trio del pianista Paolo Achenza. Nel 1994 registra l’album “Do It” con lo stesso trio che vede la partecipazione di musicisti di fama internazionale come Greg Osby, Gianluca Petrella, Fontaine Burnett. 

Nel 1995 nasce la sua passione per l’Essential Beat e il beatmaking; passione che lo vedrà tra i fondatori dei Pooglia Tribee del duo L’amiish D’abbash. I Pooglia Tribe sono il primo e unico gruppo rap pugliese prodotto dagli Articolo 31 per Funky Spaghetti Laboratori. Uno dei brani prodotti da L’egitt, intitolato “Senza Problemi”, entrerà a far parte della colonna sonora del film Senza Filtro, eseguito dal pluripremiato gruppo milanese Articolo31. Nel 2002 il gruppo pugliese ha aperto i concerti degli Articolo31 per promuovere l’album, partecipando a diversi programmi radiofonici e televisivi: Red Ronnie, Battiti, Radio DJ. 

Nel 2016 ha prodotto il singolo del duo L’amiish D’abbash, intitolato “Il Polpo”, pubblicato su tutte le piattaforme digitali. Sempre nel 2016 ha fondato il suo laboratorio di mixaggio e produzione musicale “Labdab“, che vedrà future collaborazioni con musicisti come “Derek Banach“, “Matt Demerritt (De La Soul Macy Gray)” e molti altri. Nell’autunno del 2024 pubblicherà il suo nuovo album “OOPARTS” con l’etichetta A.MA Records. 

MARTEDI’ 1 LUGLIO – PIAZZA ABBAZIA

ore 20.00Aperitivo in Jazz

ore 21.30 Concerto GeGè TELESFORO “BIG MAMA LEGACY

GeGè Telesforo (vocals & percussions), Giovanni Cutello (sax alto), Christian Mascetta (guitars), Vittorio Solimene (organ & keys), Michele Santoleri (drums), Pietro Pancella (bass)

Un ritorno alle origini per GeGè Telesforo con il suo personale tributo al blues e al suono delle formazioni del periodo jazz – groovy fine anni ’50, oltre che la celebrazione dell’omonimo music club di Roma più attivo e amato dai musicisti dalla fine degli anni ’80 fino alla sua definitiva chiusura a causa della pandemia. “Ho sentito il “richiamo della foresta”, dopo avere sognato, durante la pandemia, di suonare uno shuffle-blues irresistibile al Big Mama di Trastevere con tutti i miei amici presenti. Duke Ellington diceva: -Questa sera, vi suoneremo dei blues, e alcuni…non blues!.– Bene. Questo è quello che faremo anche noi”. 

L’ultimo album di GeGè Telesforo è stato pubblicato in tutto il mondo dalla prestigiosa etichetta americana ROPEADOPE. 

Jazz Vocalist, musicista, produttore, compositore, ma anche giornalista, autore, personaggio radiofonico e televisivo, Ambasciatore UNICEF, GeGè Telesforo ha attraversato 40 anni di storia della radio e TV con garbo, leggerezza e coerente amore per la sua passione di sempre: il jazz vissuto con la massima professionalità congiunta ad allegria, ritmo e piacevolezza. D’altra parte Telesforo nel corso degli anni ha dimostrato un’inossidabile capacità di far incontrare il miglior jazz italiano e internazionale con collaborazioni sempre di altissimo livello, tanto per citarne alcune: Paolo Fresu, Danilo Rea, Rita Marcotulli, Rossana Casale, Fabio Zeppetella, Giorgia, Tosca, Stefano Di Battista. E ancora Ben Sidran, Jon Hendricks, Dizzy Gillespie, Clark Terry, DeeDeeBridgewater, Phil Woods, Bob Malach, Georgie Fame, Clyde Stubblefield, Mike Mainieri, Bob Rockwell, Richard Davis, Phil Upchurch, Ricky Peterson, Frank McComb, Alan Hampton, Sachal Vasandani

Telesforo sta attualmente conoscendo un periodo particolarmente felice della sua carriera. Vincitore del Jazzit Award dal 2010 al 2018 come miglior voce maschile, corona un periodo importante caratterizzato dall’uscita il 1° marzo 2024 di un nuovo lavoro discografico “BIG MAMA LEGACY” (Ropeadope-GrooveMasterEdition), e da un numero incredibile di concerti con la band omonima. Ha rappresentato l’arte e la cultura italiana nel mondo, in cartellone con Stefano Bollani, Danilo Rea, Paolo Fresu, Roberto Gatto, alla rassegna “The Best of Italian Jazz in Shanghai” in occasione dell’Expo Universale. 

Cultore della musica nera, produttore discografico, conduttore radiotelevisivo ed entertainer di grande talento, GeGè Telesforo è da sempre un artista poliedrico, e soprattutto un vocalist raffinato, innovatore della tecnica “scat”, capace di tenere testa a mostri sacri del jazz come Jon Hendricks, Dizzy Gillespie, Ben Sidran, Phil Woods, Mike Mainieri, Clark Terry, DeeDee Bridgewater, Bob Berg. Come insegnante, tiene regolarmente le sue Master Class di canto e improvvisazione vocale, “Vocal Jazz Concept”, in prestigiose Scuole di Musica, Conservatori, e in Festival del Jazz in Italia e all’Estero. Da settembre 2012 insegna Jazz e Improvvisazione Vocale presso la Venice Voice Academy di Los Angeles (California-USA). 

È stato nominato UNICEF Good Will Ambassador per il suo impegno artistico a favore di tutti i “Bambini in pericolo”, una delle più significative campagne dell’UNICEF. È inventore e promotore del progetto Soundz for Children, finalizzato alla rimozione di tutti gli ostacoli socio-culturali che impediscono un armonioso sviluppo psico-fisico dei bambini. 

MERCOLEDI’ 2 LUGLIO – PIAZZA ABBAZIA

ore 20.00Aperitivo in Jazz

ore 21.30 Concerto DANILO REA “SAKAMOTO & ME

Danilo Rea (piano), Special Guest Martux_m (postazione elettronica)

Qual è il filo rosso che unisce Ryūichi Sakamoto a Danilo Rea? Il loro amato pianoforte lo è, ma solo in parte. L’altro legame, ancor più profondo, è l’amore per la melodia, il “canto”. Entrambi hanno esplorato, studiato e suonato molti stili e generi musicali, unendoli tra loro oltre le comuni regole, quell’oltre le “note permesse” che appartiene ad un sentire profondo, scavando e creando una “essenza” che giunge intatta fino all’ascoltatore, immergendolo in una dimensione puramente emozionale, che parla all’IO di ognuno, trasformandosi in colonna sonora di tanti singoli vissuti. La musica è un viaggio e, come il canto delle sirene, seduce ed ammalia l’anima. Danilo Rea e Sakamoto hanno entrambi esplorato le strade della sperimentazione, il primo con Martux_m nel progetto “Reminiscence” (2014) e Sakamoto con una lunga collaborazione con Alva Noto. Produzioni esteticamente differenti ma accomunate dalla continua ricerca di nuovi orizzonti. 

Danilo Rea nasce a Vicenza nel ‘57, ma la sua storia in musica nasce a Roma, sin da la sua tenera età. E la passione diventa studio al Conservatorio di Santa Cecilia, dove si diploma e insegna nella cattedra di jazz fino al 2017. 

 Studi classici, rock e pop influenzano la sua formazione e convergono attraverso il jazz, la sua vera passione: melodia e improvvisazione. 

Esordisce con lo storico Trio di Roma con Enzo Pietropaoli e Roberto Gatto; parallelamente accompagna come pianista i più importanti cantautori italiani: Mina, Paoli e collabora con Baglioni, Pino Daniele, Modugno, Mannoia, Cocciante, Zero, Morandi e Celentano. Suona al fianco dei più grandi nomi del jazz come Baker, Konitz, Grossman, Berg, Woods, Brecker, Oxley, Lovano, Barbieri, Romano, Mehldau, Pérez, Camilo, Bacalov. 

Nel 1997, con E. Pietropaoli e F. Sferra, fonda “Doctor3”, il trio che per tre anni riceve il premio come miglior gruppo jazz. 

Dal 2000 Danilo trova nella dimensione in Piano Solo il momento ideale per dare forma al proprio universo espressivo, producendo i suoi lavori discografici: Lost in Europe 2000, Lirico 2003, Solo 2006, Introverso 2008, A Tribute to Fabrizio de André 2010, Something in our way 2015. 

Martux_m, pioniere della musica elettronica italiana, inizia la sua attività di musicista e produttore di musica elettronica sin dagli anni ’90.

Pubblica il suo primo album “Meta-Harmonies” per la Staalplaatcon il nome Martusciello. Dopo questo primo album, fonda numerosi gruppi di arte elettronica con il nome Martux_m, fra cui Ossatura, Metaxu, e la Martux_m Crew. Pubblica più di venti album, con le più prestigiose etichette discografiche internazionali, fra cui Label Bleu (FR), Metamkine (FR), Auditorium Parco della Musica Records (IT), Plate Lunch (DE), CubicFabric (CA), Notipe (CA). Nei suoi progetti collabora con musicisti come: Markus Stockhausen, Danilo Rea, Arto Lindsay, Eivind Aarset, Nils Petter Molvaer, Jon Hassel, Ramin Bahrami.

GIOVEDI’ 3 LUGLIO – PIAZZA MARCONI

ore 20.00Aperitivo in Jazz

ore 21.30 Concerto ELEONORA STRINO QUARTET “MATILDE”  

Eleonora Strino (chitarra), Giulio Corini (contrabbasso), Claudio Vignali (piano), Zeno De Rossi (batteria)

“Matilde è una donna che balla da sola in un piccolo paesino nell’entroterra della Spagna. Gli unici compagni di danza: un vento leggero che gioca con i suoi lunghi capelli neri ed un foulard bianco, intrecciato alle braccia affusolate. Lei è fiera, ha il volto sempre rivolto verso l’alto e sembra non temere nulla. Non ha paura del giudizio delle persone che la guardano quasi come fosse un’invasata, i suoi occhi sono chiusi e ridenti. Non ha paura di trovarsi in un territorio che non è il suo perché non appartiene a nessun luogo. Non ha paura di essere sola. Mahthildis: da maht“forza”, “potenza” e hild “battaglia”. Lei è Matilde: forte guerriera 

Eleonora Strino è riconosciuta dalla critica come uno dei più interessanti giovani talenti della scena jazz internazionale. Il 7 febbraio 2025 è uscita per l’etichetta CAM JAZZ “Matilde”, il nuovo album della chitarrista Eleonora Strino, accompagnata da Giulio Corini al contrabbasso, Claudio Vignali al pianoforte e Zeno De Rossi alla batteria.

Al centro del progetto c’è “Matilde”, figura ispirata da un quadro del padre della musicista, una presenza femminile caratterizzata da due soli colori – il nero dei capelli e il bianco della sciarpa – che incarna un mix di delicatezza e forza, determinazione e mistero. Come evidenzia Brian Morton nelle note di copertina, questa figura diventa il punto di partenza per un’esplorazione musicale che attinge dalla tradizione della chitarra jazz, da Wes Montgomery a Joe Pass, da Herb Ellis a Emily Remler, riletta però in chiave personale e contemporanea. 

Strino si inserisce in una linea di chitarriste che, come Mary Halvorson ed Emily Remler prima di lei, hanno saputo ridefinire il ruolo dello strumento nel jazz contemporaneo. Il suo approccio si distacca dall’energia rock che spesso caratterizza la chitarra jazz moderna, privilegiando uno stile più vicino ai maestri della tradizione ma con una sensibilità tutta personale. Il quartetto, grazie all’interazione con musicisti di primo piano della scena jazz italiana come Corini, Vignali e De Rossi, crea un sound equilibrato dove lo strumento principale non sovrasta mai l’ensemble ma guida l’esplorazione musicale con raffinatezza ed eleganza. “Matilde” si configura così non solo come un omaggio alla figura che ha ispirato il progetto, ma come una riflessione più ampia sulla forza creativa femminile e sulla capacità di tracciare nuovi percorsi nel linguaggio del jazz contemporaneo. 

VENERDI’ 4 LUGLIO – PIAZZA MARCONI

ore 20.00Aperitivo in Jazz

ore 21.30Concerto GIANLUCA PETRELLA e PASQUALE MIRRA “CORRESPONDENCE

Gianluca Petrella (Trombone, Synth, Efx, Rhodes, Electronic Drums, Programming), Pasquale Mirra (Vibraphone, Marimba, Balahone, Midi Vibes, Percussions)

Da qualche tempo la vivace creatività di Gianluca Petrella si rivolge all’esplorazione di sonorità in cui l’elettronica fa il paio con un certo tipo di poliritmia, il cui embrione nasce in Africa e si espande verso la modernità. È di pochi mesi fa l’uscita, firmata assieme a Nicola Conte, di «People Need People», il cui intreccio appunto poliritmico si sposa con il cuore pulsante della ricerca del trombonista. Con «Correspondence» Petrella si spinge oltre e dà vita, condividendo l’avventura con il vibrafonista Pasquale Mirra, a uno dei dischi più interessanti e godibili che ci sia capitato di ascoltare nell’ultimo periodo. Una miscela equilibrata di percussioni, gestite con grande senso della misura, a far da sostegno alle delicate e, a tratti, «groovose» linee melodiche del vibrafono di Mirra.

Gianluca Petrella è nato a Bari nel marzo del ’75, si è diplomato al Conservatorio della sua città con il massimo dei voti nel ’94. La sua carriera è decollata immediatamente, grazie anche alla collaborazione con importanti musicisti italiani e internazionali, come quella come primo trombone nella O.F.P. Orchestra, iniziata nel 1995 sotto la direzione di Carla Bley, Steve Coleman e Bruno Tommaso. Collabora in maniera costante con Enrico Rava e ha collaborato con musicisti internazionali quali: Steve Swallow, Greg Osby, Carla Bley, Steve Coleman, Tom Varner, Michel Godard, Lester Bowie, Sean Bergin, Hamid Drake, Marc Ducret, Roswell Rudd, Lonnie Plaxico, Ray Anderson, PatMetheny, Oregon, John Abercrombie, Aldo Romano, Steven Bernstein e la Sun Ra Arkestra diretta da Marshall Allen. 

È oltremodo attivo anche in territori extra-jazzistici: ha infatti collaborato con Manu Di Bango, John De Leo, in duo con Giovanni Lindo Ferretti oltreché con i vari progetti dedicati all’elettronica e ai relativi lavori discografici collegati come nel caso dei celebrati “9lazy9” (Ninja Tunes) o gli osannati e ormai storici Matmos. Nel 2009 fonda la Spacebone Records, la propria etichetta discografica. Dal 2017 ha una collaborazione stabile con Jovanotti sia a livello discografico che nei live. Ha fatto parte della band delle ultime tournée: Lorenzo Live Tour 2018, Jova Beach Party 2019 e Pala Jova 2025. 

Pasquale Mirra è considerato tra i vibrafonisti più interessanti della scena italiana ed internazionale. Collabora e ha collaborato con grandi improvvisatori della scena mondiale, tra i quali: Michel Portal, Fred Frith, William Parker, Rob Mazurek, Hank Roberts, Nicole Mitchell, Tristan Honsinger, Ernst Rijseger, Jeff Parker, Micheal Blake e altri. Dal 2013 al 2018 viene nominato miglior vibrafonista italiano dalla rivista di settore Jazz it. Nel 2014 e nel 2015 inoltre considerato tra i migliori musicisti dell’anno per i critici della rivista Musica Jazz. Dal 2008 collabora stabilmente con il noto percussionista americano Hamid Drake con il quale suona e ha suonato in diversi progetti partecipando a numerosi Festival in America e in Europa. Con i Mop Mop, gruppo con cui collabora stabilmente da 15 anni suona in numerosi Festival europei e prende parte alle musiche del film “To Rome with Love” del regista e attore americano Woody Allen e dal 2015 collabora inoltre con il gruppo C’mon Tigre. Ha inciso oltre 40 dischi, svolge masterclass di improvvisazione presso i Conservatori Statali italiani ed ha collaborato con la Radio Televisione Italiana. Si è esibito negli Stati Uniti, Giappone, Thailandia, Indonesia e in quasi tutti i paesi europei. E’ membro del Collettivo Bassesfere, associazione per lo sviluppo e la diffusione della musica improvvisata e di ricerca. 

La VII edizione di GustoJazz è organizzata dall’Associazione Culturale Art Promotion ed è realizzata con il contributo del Comune di Corato – Assessorato alle Politiche Educative e Culturali e Assessorato allo Sviluppo Economico.

“L’evento è cofinanziato da Unione Europea, Repubblica Italiana, Regione Puglia, Assessorato al Turismo con Pugliapromozione. POC Puglia 2014-2020 Asse VI, Azione 6.8.”

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Giornalisti in prima linea: il Circolo della Stampa San Francesco di Sales racconta la sfida degli inviati https://ilquartopotere.it/eventi/giornalisti-in-prima-linea-trani-oppure-giornalisti-in-prima-linea-circolo-stampa-san-francesco-di-sales/ https://ilquartopotere.it/eventi/giornalisti-in-prima-linea-trani-oppure-giornalisti-in-prima-linea-circolo-stampa-san-francesco-di-sales/#respond Wed, 25 Jun 2025 16:13:44 +0000 https://ilquartopotere.it/?p=38130 Dai conflitti internazionali alla responsabilità della parola: a Trani il racconto di chi vive la notizia sul campo “Partire al seguito della notizia, a qualunque costo, prima di ogni altra esigenza“. Queste parole di Elena Testi, inviata de LA7, da poco rientrata dall’Ucraina come inviata di guerra, descrivono meglio di ogni altre, il messaggio chiave, […]

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Dai conflitti internazionali alla responsabilità della parola: a Trani il racconto di chi vive la notizia sul campo

Partire al seguito della notizia, a qualunque costo, prima di ogni altra esigenza“.

Queste parole di Elena Testi, inviata de LA7, da poco rientrata dall’Ucraina come inviata di guerra, descrivono meglio di ogni altre, il messaggio chiave, il fuoco, che attraversa i giornalisti in prima linea. Partire per andare lì dove la notizia c’è o sta per formarsi, andare al centro dei fatti, degli avvenimenti, con i piedi per terra. Questo uno dei messaggi emersi nel corso della iniziativa “Giornalisti in prima linea”: gli inviati di TG1 e LA7 dentro il nuovo disordine mondiale. Le sfide per la professione”, organizzata dal Circolo della Circolo della Stampa San Francesco di Sales, e tenutasi a Trani, nella sede del Museo della macchina per scrivere-Fondazione Seca. Prima di Elena Testi una dimostrazione del lavoro dell’inviato di guerra l’ha data Leonardo Zellino, inviato del TG1 che da Astara, in Azerbaijan, si è collegato per raccontare gli ultimi sviluppi del conflitto Iran-Israele e commentato alcuni dei suoi scoop nei teatri di guerra in Ucraina, Gaza, Siria. Quindi l’esperienza di Attilio Romita, altro inviato del TG1 nella guerra del Golfo del 1991, con un memorabile ricordo della dichiarazione di Bush figlio sulla decisione di entrare in guerra con l’Iraq. Infine il contributo di Don Felice Bacco, responsabile dell’ufficio Comunicazioni sociali della Diocesi di Andria, sulla frase del Papa Leone XIV , rivolta il 18 maggio agli operatori dell’informazione, ovvero “disarmare le parole”, ovvero togliere aggressività e carattere ultimativo alle parole, ma equilibrio e responsabilità, ha detto il sacerdote, anch’egli socio del Circolo, come i colleghi che hanno intervistato i 3 inviati, ovvero Luca Ciciriello di Tele Dehon, Antonella Ciervo, Maria Fiorella di Antenna Sud, Francesco Tempesta, vice Presidente dell’UCSI. L’evento ha dunque affrontato il tema del giornalismo di frontiera, in prima linea, delle sfide poste ai colleghi, inviati e non, nel racconto di quello che tutti i giorni si sta sempre più definendo come nuovo disordine mondiale.E’ stata anche l’occasione per conoscere i meccanismi di formazione della notizia in ambienti a rischio, come sui teatri di guerra, i condizionamenti legati al c.d. embedded, l’adattamento a fatti di cronaca particolarmente gravi,la capacità di condizionamento sul cronista, la “neutralità” del cronista rispetto la notizia.

Una iniziativa utile alla categoria e premiata dai tanti presenti – ha sottolineato il Presidente del Circolo, Vincenzo Rutigliano. Come gli altri eventi formativi organizzati dal Circolo, abbiamo individuato temi di attualità utili ai colleghi e di stimolo a percorrere nuovi territori, non usuali e non comodi, per la professione, come appunto per gli inviati di cronaca. Chissà che non siano stati lanciati alcuni semi tra alcuni colleghi che, forse, un giorno, racconteranno da terre lontane quello che vedranno e vivranno“.

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Passaggio di Consegne al Lions Club Castel del Monte Host: tra continuità, innovazione e spirito di servizio https://ilquartopotere.it/eventi/passaggio-di-consegne-al-lions-club-castel-del-monte-host-tra-continuita-innovazione-e-spirito-di-servizio/ https://ilquartopotere.it/eventi/passaggio-di-consegne-al-lions-club-castel-del-monte-host-tra-continuita-innovazione-e-spirito-di-servizio/#respond Wed, 25 Jun 2025 08:04:06 +0000 https://ilquartopotere.it/?p=38117 Il Lions Club Castel del Monte Host, attivo nel Distretto 108 YA e parte integrante dell’organizzazione internazionale Lions Clubs International, rinnova il proprio impegno al servizio della comunità con il consueto passaggio di consegne tra il presidente uscente e il presidente entrante. Il Lions Club, come da missione del movimento lionistico, opera attraverso numerosi service […]

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Il Lions Club Castel del Monte Host, attivo nel Distretto 108 YA e parte integrante dell’organizzazione internazionale Lions Clubs International, rinnova il proprio impegno al servizio della comunità con il consueto passaggio di consegne tra il presidente uscente e il presidente entrante. Il Lions Club, come da missione del movimento lionistico, opera attraverso numerosi service I Lions Club si dedicano a servire la comunità attraverso progetti di volontariato e service, con particolare attenzione a:

  • Salute: Supporto alla ricerca e alla prevenzione di malattie.
  • Ambiente: Protezione dell’ambiente e promozione della sostenibilità.
  • Giovani: Sostegno ai giovani e sviluppo di programmi Leo.
  • Servizio alla comunità: Aiuto a persone anziane, disabili, e lotta alla fame.

La 46^ Charter Night, tenutasi venerdì 20 giugno presso la suggestiva cornice di Borgo Sassi a Corato, ha celebrato non solo la fondazione del Club – avvenuta oltre 46 anni fa – ma anche il simbolico momento del cambio di leadership. Durante la cerimonia, la Presidente uscente Daniela Mattia di Corato ha passato il testimone al nuovo Presidente Sebastiano Carulli di Spinazzola, che guiderà il Club per l’anno sociale 2025-2026, in avvio il prossimo 1° luglio.

Nel suo discorso di commiato, Daniela Mattia, al termine di un biennio di intensa attività lionistica e di leadership condivisa, ha tracciato un bilancio dei service svolti, annunciando con particolare orgoglio la conclusione del restauro della statua della Madonna Immacolata della Chiesa di San Benedetto di Corato, promosso e sostenuto dal Club. L’opera sarà presentata alla cittadinanza il prossimo sabato 28 giugno, restituendo alla comunità un importante simbolo di fede e patrimonio culturale.

A seguire, il neo Presidente Sebastiano Carulli ha esposto le linee guida del suo mandato, improntato all’innovazione, all’apertura e al dialogo con il territorio, con particolare attenzione alla costruzione di sinergie tra le realtà sociali e istituzionali dei comuni di Corato, Andria e Spinazzola, città in cui il club opera. Tra gli obiettivi prioritari, anche l’ampliamento della base associativa e il coinvolgimento di nuove energie nella vita del Club.

La serata si è conclusa con una cena conviviale, animata da entusiasmo e partecipazione, ascoltando la cantante Serena Mattia, e suggellata dal tradizionale taglio della torta, segno augurale di un nuovo anno lionistico ricco di progetti e opportunità di servizio, sempre nel segno del motto:
“We Serve”.

 

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