Se la Sai Corato è la mamma del volley locale e l‘Amatori di Volley è il figlio, la società A.S. Volley Corato è il nipotino, ossia la 3^ generazione.
Il passaggio da una società all’altra, non è però immediata, ma è intervallato da un periodo di elettroencefalogramma piatto nel campo maschile, di circa 6 anni, cioè dalla fine dello scorso secolo, all’estate 2005.
Ma come detto solo in campo maschile, perché nel frattempo Riccardo Porro, sta da tempo operando con la sua Polis Corato, un progetto in campo femminile e giovanile dai 13 ai 18 anni.
Il desiderio di far risorgere questo sport, che ha infiammato la palestra del C. Battisti prima ed il Palazzetto poi, è elevato e stuzzica alcuni degli appassionati di questo sport.
Capofila di questa volontà di ripartenza, è Enzo Mastrodonato, che decide di convocare un’assemblea tra tutti gli appassionati.
Sono in tanti a rispondere presente all’appello, come nel 1° passaggio di testimone, ex giovani atleti, che ora hanno appeso le ginocchiere al chiodo.
E così nello studio di Massimo Mazzilli, il 31/08/2005 si tiene la 1^ Assemblea della costituenda società, che elegge Enzo Mastrodonato Presidente, che più di tutti aveva dato la spinta emotiva. Una sorta di premonizione del precedente Presidente dr. Savino, che anni prima aveva detto ad Enzo: “Quando morirò, il prossimo Presidente devi esser tu”.
Suo vice è lo stesso Massimo Mazzilli, Direttore Sportivo Maurizio Vernice, Pino Picca addetto stampa, Franco Abbattista tesoriere, dirigenti fondatori, Pasquale Mascoli, Nicola Savino, Giampiero Leuzzi, Andrea De Benedittis, Fabrizio Mastrodonato.
La 1^ guida tecnica è affidata a Michele d’Elia, ex giocatore di B2 a Terlizzi, cui succederà l’anno successivo Nicola Ssvino.
“Ripartire dalla 3^ divisione, era molto riduttivo” ci racconta Enzo Mastrodonato, “perché avevamo fame ed entusiasmo di ripartire”.
E pertanto il 1° passo importante, è incontrare il Presidente regionale FIPAV Manfredi per chiedere lumi su eventuali vendite di titoli.
Ed infatti poco dopo, giunge a Corato, quello di Serie C, acquistato da Ruvo, sostituito dal nome Volley Corato.
L’entusiasmo è alle stelle, con alcuni che sognano di poter presto salire gli scalini del volley nazionale.
Ma prima di sognare voli pindarici, è necessario formare una squadra competitiva, reclutando gli atleti soprattutto fuori della città. E grazie ad un importante sponsor milanese, di un’azienda del coratino Aldo Scaringella, la società può sbizzarrirsi in acquisti e prestiti. “La 1^ gara contro Castellana, ora in Serie A, provocò tante emozioni da farmi tuttora venire i brividi, vincendo anche 3-1. Il palazzetto era strapieno, in un’atmosfera da Serie A, con musica, speakeraggio affidato a Pino Picca. Per gratitudine all’impegno profuso, invitammo sia il Presidente FIPAV Manfredi, che il Sindaco dell’epoca Perrone, cui regalammo la maglia N.1 e consegnammo una targa alla famiglia del fondatore del volley a Corato (Giulio Tandoi)”.
È un 1° campionato di assestamento, tranquillo, con atleti made in Corato a cui segue quello della stagione 2006/07, in cui si smascherano tutte le ambizioni.
Sulla panchina vi siede Nicola Savino, con Andrea De Benedittis 2°, mentre la campagna ingaggi porta atleti di spicco, come Massimo Russo, sia pur 40enne, ex Gioia in Serie A, il molfettese Petruzzelli, che aveva militato in A2, Sciancalepore da Canosa, Tamborra da Manfredonia, Carelli e Di Gioia da Bitonto (quest’ultimo preparatore atletico). Si aggiungono i coratini Massimo Mazzilli, Fabio Addati, Fabrizio Quercia, Michele Tarricone, Fabrizio Mastrodonato e Gianni D’Oria che aveva avuto una parentesi in Serie B.
“In quanto Serie C, eravamo obbligati a sviluppare il settore giovanile. E fu cosi che con un accordo con Riccardo Porro, inglobammo quello della Polis e lo allargammo, inserendo nuove figure, come il responsabile Massimo Scaringella, Rosalba Marcone, Nicla Sellitri, Pino Tedone“.
L’obiettivo è portare la società in Serie B, spendendo anche troppi soldi. Ma come è spesso accaduto nella storia di società di questa città, spendere tanto non è sinonimo di vincere.
Anzi, nel 2010 la società, per vari infortuni, addirittura retrocede in Serie D e per scelta partecipa a campionati di 1^ divisione.
L’entusiasmo incomincia a calare perché come prosegue Enzo Mastrodonato, “ero rimasto solo, tra l’altro preso da impegni personali. Ma ti rendi conto dei tanti freni che ci sono e soprattutto che non c’è il rispetto delle nuove generazioni, a cui è tutto dovuto ed hanno un atteggiamento pigro e presuntuoso. Ogni società ha un suo ciclo naturale, che si chiude”.
Ed è così che nel 2012 l’A.S. Volley chiude i battenti della 3^ generazione del Volley coratino, cedendo il pacchetto del settore giovanile alla Polis, che si affaccia nel panorama della pallavolo.
Per uomini di sport e di passione come Enzo Mastrodonato ed i suoi amici che lo hanno sostenuto, la linea del totale tracciata, rimane pur sempre col segno positivo.
“Lo sport è esempio di crescita dei ragazzi, specie quello di squadra, perché aiuta a prenderti responsabilità, impegni, aecolto dell’allenatore, raggiungimento degli obiettivi, reazione alle sconfitte. È una scuola di vita importante, fonte di forza ed energia, che stimola i giovani a scoprire i giusti valori della vita e a renderli persone buone e giuste nella società“.
Ne siamo convinti anche noi e se ora c’è un forte movimento di base, che coinvolge donne, famiglie che riempiono le poche strutture a disposizione, il merito è anche soprattutto il loro, di questi volenterosi dirigenti dello sport amatoriale.
Alla prossima!