La grave pandemia “Covid-19” ci impedirà, anche quest’anno, di vivere le processioni dell’Addolorata e dei Misteri.
Lo scorso anno, nonostante il loro mancato svolgimento, la cittadinanza ha accolto, positivamente, l’invito della Confraternita San Giuseppe di mettere fuori ai balconi delle abitazioni un drappo bianco con il segno di lutto ed un cero al fine di rinnovare la nostra antica tradizione del Venerdì Santo.
Diversi concittadini, dinanzi ai portoni d’ingresso delle loro abitazioni, hanno voluto posizionare anche delle croci penitenziali e allestire dei piccoli altarini, pur sapendo che nessuna processione avrebbe attraversato le strade della città.
Ricordiamo, con particolare emozione, che essi sono rimasti esposti, non solo per tutta la giornata del Venerdì Santo ma, addirittura, anche nella giornata del Sabato Santo sino al tardo pomeriggio!
“Anche quest’anno – dichiara il Priore della Confraternita San Giuseppe, Benedetto Antonio Calvi – a nome della Confraternita San Giuseppe, vi invito nuovamente ad esporre ai balconi delle vostre abitazioni, per tutto il giorno 2, Venerdì Santo, un drappo bianco con il segno di lutto ed un cero. Chi lo vorrà, potrà anche collocare, dinanzi ai portoni d’ingresso delle proprie abitazioni, delle croci penitenziali e allestire degli altarini. Ben venga se, come già accaduto lo scorso anno, tutti questi simboli rimanessero esposti, ininterrottamente, sino al pomeriggio del Sabato Santo.
Inoltre, alle ore 09:30 del Venerdì Santo, in coincidenza con il momento di preghiera che il nostro Arcivescovo terrà presso la Parrocchia San Giuseppe, vi esorto a recitare 3 Ave Maria a devozione dell’Addolorata”.
Nonostante la pandemia, cerchiamo di mantenere viva, innanzitutto, la nostra profonda devozione verso la Vergine Addolorata, ma anche la secolare tradizione del popolo coratino legata ai riti della Settimana Santa.