urbanistica Archivi - Il Quarto Potere https://ilquartopotere.it/tag/urbanistica/ Le notizie sotto un'altra luce Thu, 28 Nov 2024 07:13:12 +0000 it-IT hourly 1 https://wordpress.org/?v=6.8.1 https://ilquartopotere.it/wp-content/uploads/2018/12/cropped-icona_512-32x32.png urbanistica Archivi - Il Quarto Potere https://ilquartopotere.it/tag/urbanistica/ 32 32 (Video) Intervista integrale all’Assessora Varesano, Tg Zeta School https://ilquartopotere.it/lintervista/video-intervista-integrale-allassessora-varesano-tg-zeta-school/ https://ilquartopotere.it/lintervista/video-intervista-integrale-allassessora-varesano-tg-zeta-school/#respond Thu, 28 Nov 2024 05:59:37 +0000 https://ilquartopotere.it/?p=34769 Come annunciato nello scorso appuntamento del Tg Zeta School, in cui è stato pubblicato uno stralcio dell’intervista all’Assessora all’Urbanistica del Comune di Corato, Antonella Varesano, qui proponiamo la versione integrale. Il tg dei ragazzi avrà in ogni appuntamento uno spazio dedicato all’intervista di figure istituzionali e non, ma la versione integrale di ognuna farà parte di […]

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Come annunciato nello scorso appuntamento del Tg Zeta School, in cui è stato pubblicato uno stralcio dell’intervista all’Assessora all’Urbanistica del Comune di Corato, Antonella Varesano, qui proponiamo la versione integrale. Il tg dei ragazzi avrà in ogni appuntamento uno spazio dedicato all’intervista di figure istituzionali e non, ma la versione integrale di ognuna farà parte di un’apposita rubrica.

Ascoltiamo insieme le domande e le curiosità che i ragazzi hanno posto all’assessora

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L’Ammistrazione di Corato e la “variabile tempo” https://ilquartopotere.it/approfondimento/lammistrazione-di-corato-e-la-variabile-tempo/ https://ilquartopotere.it/approfondimento/lammistrazione-di-corato-e-la-variabile-tempo/#respond Tue, 21 Nov 2023 09:03:04 +0000 https://ilquartopotere.it/?p=28886 Di Vincenzo Petrone “libero pensatore” Premessa Ricordiamo che il “tempo” è un concetto astratto, non si può creare, accantonare, o risparmiare per usarlo un altro giorno e una volta consumato esso è impossibile da recuperare… Motivo per cui il tempo va gestito (time management) e la relativa gestione è una delle abilità fondamentali per garantire […]

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Di Vincenzo Petrone “libero pensatore”

Premessa

Ricordiamo che il “tempo” è un concetto astratto, non si può creare, accantonare, o
risparmiare per usarlo un altro giorno e una volta consumato esso è impossibile da
recuperare…
Motivo per cui il tempo va gestito (time management) e la relativa gestione è una delle abilità fondamentali per garantire il successo di una azienda.
Il time management è quindi l’abilità di fare la cosa giusta al momento giusto, con il
minimo sforzo, in modo quindi efficace ed efficiente, onde raggiungere gli obbiettivi
preposti.
Nel mondo del business il tempo è una delle risorse più importanti e per un efficace
gestione del tempo i manager devono decidere quali compiti sono essenziali, importanti o di scarso valore in termini di ritorno per l’azienda nel suo complesso.
Si vuol ancora ricordare che anche a livello legislativo la “variabile tempo” è divenuta prioritaria per cui è determinante il semplificare e garantire tempi sempre più veloci, allo scopo di restituire fiducia a chi vuole ancora investire, assicurando così occupazione e sviluppo per tutta l’economia.

I fatti

Nel caso di Corato l’Amministrazione in realtà non considera il tempo come un fattore
determinante del successo proprio e delle aziende che attraverso i vari obbligati iter
amministartivi, quasi dipendono da essa.
Infatti come presto vedremo per la nostra Amministarzione la gestione del tempo in
sostanza, non costituisce un processo di pianificazione e di controllo, applicato ed utilizzato in specifiche attività, al fine di aumentare l’efficacia, l’efficienza e la produttività.
Vediamo come questi concetti vengono applicati dall’azienda Comune di Corato nel
campo dell’Urbanistica/Edilizia e dei Lavori Pubblici.
Le considerazioni che seguono derivano in gran parte dalla risposta che il Sindaco di
Corato ha dato in un suo post in riscontro alle considerazioni dell’associazione degli
imprenditori coratini AIC.
In questa risposta il Sindaco passa in rassegna le attività svolte dalla sua
amministrazione comunale a favore delle imprese e che per la leggibilità dell’articolo ci piace richiamare:
Attività edilizia: il Sindaco parla di sblocco di pratiche autorizzative: PdC, SCIA, CILA, SCAgi – FRAZ/MAPP e per dimostrare la produttività, ricorda che gli oneri di costruzione sono passati da 820.167 € del 2017 ad oltre 1.000.000 di oggi.
Ma forse dimentica di dire le fonti di questi importi se ad es. si tratta di recupero di soldi coperti da fidejussioni assicurativi, se si è tenuto conto dell’adeguamento degli oneri agli indici ISAT, se provengono dalle monetizzazioni di aree a servizi Fi non cedute. Come pure dimentica che ci sono state lamentele anche importanti dei tecnici di Corato proprio per lo sblocco delle pratiche edilizie. Senza dimenticare inoltre il problema del mancato rilascio dei certificati di destinazione urbanistica che è atto indispensabile per il trasferimento degli immobili.

• Settore urbanistico: per il Sindaco sono stati varati strumenti urbanistici, che languivano da decenni:
– nel 2022, il Regolamento Edilizio Comunale (REC), la cui precedente redazione risaliva al 1967.
Peccato che detto REC, tanto decantato, in realtà non ha valenza alcuna in quanto non è adeguato alle norme regionali che richiedono un coordinamento delle definizioni del vigente Piano regolatore Generale (PRG) alle stesse definizioni del REC al fine di rispettare il dimensionamento del PRG (v. mio articolo pubblicato il 15 febbraio 2023).
L’adeguamento è stato riconosciuto necessario dalla stessa Amministrazione, ma siamo ancora in attesa a distanza di quasi un anno (=> variabile tempo);

– nel 2022, è stato “commissionato” il Documento Programmatico di Rigenerazione Urbana (DPRU), in corso di redazione, con l’indirizzo, dato dall’Amministrazione, di attenzionare la zona industriale, in funzione della sua riqualificazione, considerato che il DPRU si struttura per ambiti.
Ma il Sindaco dimentica che il DPRU va semplicemento aggiornato con l’inserimento degli ambiti zona Industriale e Cr.
Ma se leggesse le norme si renderebbe conto che il DPRU per essere approvato deve essere preceduto dalla consultazione/partecipazione degli stakeolders e della città cosa che a tutt’oggi non è avvenuta.
Senza dimenticare che stante la deternina d’incarico il progettista avrebbe dovuto consegnare entro 120 gg. (il 15 aprile c.a.) gli elaborati, in realtà sono passati inutilmente circa altri 210 giorni e niente si vede all’orizzonte (=> variabile tempo).
Non va dimenticato che, a proposito della partecipazione, la Consulta per lo Sviluppo Economico, di cui sono parte, ha molto tempo fa proceduto alla consultazione degli operatori delle zone industriali proponendo un questionario proprio nell’ottica della relativa propedeuticità al DPRU.
Ma l’evento e relativi risultati sono stati semplicemente ignorati dall’Ammistrazione;

– nel 2023, è stato definitivamente approvato il Piano integrato di Rigenerazione Urbana (PIRU), che languiva da 15 anni e che, adesso, sblocca il recupero del centro antico.
In realtà sblocca semplicemente la possibile applicazione dell’intervento “Ripristino Tipologico” che, almeno secondo chi scrive non è il massimo, nel momento in cui nel Centro Storico rende possibile l’edificazione di fabbricati alti anche oltre 15,00 m. in corrispondenza dei vuoti rivenienti da crolli di vecchissima data (anche secoli). Dimenticando che secondo il PRG questi vuoti sono inspensabili per creare delle isole verdi, di cui l’Ammistrazione si fa vanto e per i quali dice di avere particolare
sensibilità.

È inoltre in fase di definitiva redazione e conseguente adozione il Piano particolareggiato della zona PIP, anch’esso rimasto, fino ad oggi, inattuato.
Per quanto riguarda il PIP qui occorrerebbe che il Sindaco dica
tutta la verità, ossia che:
Il piano della zona industriale di via Trani, ex PIP nell’amministrazione Perrone, è stato dettato dalla esegenza di reperire l’area dell’estensione di circa 30.000,00 mq rischiesti dalla Città Metropolitana per la realizzazione del nuovo Istituto
Professionale per il Commercio (IPC);
– Che è stato dato incarico al progettista di redigere un Piano di Lottizzazione d’Ufficio (PdLU) NON ABLATIVO ossia un piano esecutivo in cui i legittimi proprietari delle aree industriali si sarebbero obbligati a cedere le aree gratuitamente (in base a quale titolo di legge?);
– Poi ci si è accorti che quel tipo di procedura non era attuabile e che il piano esecutivo doveva essere un Piano Particilareggiato e non un P.d.L.U. e neanche un PIP e che quindi è stato necessario ricorrere all’esproprio dell’area. Ma per questo hanno tranquillamente acconsentito ai desiderata del progettista di interpellare l’Agenzia
delle Entrate (=> altri oneri) onde determinasse il prezzo unitario d’esproprio dell’area, ma dopo tante vicende (=> variabile tempo) siamo ancora in attesa;
– Inoltre a tutt’oggi dimenticano che occorre attuare una variante al PRG in quanto la scuola IPC è una scuola di secondo grado che non può essere realizzata nelle aree Fi di quartiere.

Infine per quanto concerne il Documento strategico per il Commercio e le ZES il
Sindaco dimentica l’impulso e l’impegno che la Consulta per lo Sviluppo Economico e per il Lavoro ha posto alla base delle due problematiche e che per lo meno sono state di stimolo per la stessa Amministrazione.

Il Sindaco ancora dimentica (volutamente ?) di parlare:
– del Permesso di costruire Convenzionato della zona B2 di v.le Cadorna prima
bocciato e poi approvato in barba a tutte le norme del PRG e alla decantata necessità
delle aree a servizi;
– della divisione in due parti del comparto di via Lago Baione anche in questo caso
con la monetizzazione delle aree a standars.

Per finire evidenziamo che il Sindaco non fa alcun cenno al Piano Urbanistico
Generale (P.U.G.) che pure era al primo posto del programma politico per cui è stato eletto e che potrebbe risolvere molti problemi urbanistici.
In particolare potrebbe concretizzare finalmente il reperimento delle aree a standards “Fi” di cui dicono esserci estremo bisogno ma che a distanza di oltre tre anni dall’insediamento non conoscono neanche quelle in proprietà comunale.

Lavori Pubblici

In questo campo stendo un velo pietoso ricordando ad es. le vicende “Scuole Oriani-
Tandoi” ed il così detto “ECO-Estramurale”

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Habemus il R.E.C., ma è proprio così? https://ilquartopotere.it/news/politica/habemus-il-r-e-c-ma-e-proprio-cosi/ https://ilquartopotere.it/news/politica/habemus-il-r-e-c-ma-e-proprio-cosi/#respond Wed, 15 Feb 2023 07:30:58 +0000 https://ilquartopotere.it/?p=23865 Di Vincenzo Petrone “libero pensatore” Il titolo dell’articolo è la domanda che tutti gli operatori edili, i tecnici, coratini e non, dovrebbero porsi. Chi scrive in merito ha molti dubbi sulla risposta. In altri termini, al di là dell’enfasi mediatica dell’approvazione del nuovo Regolamento Edilizio Comunale (R.E.C.), ci si chiede se lo stesso abbia effettiva […]

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Di Vincenzo Petrone “libero pensatore”

Il titolo dell’articolo è la domanda che tutti gli operatori edili, i tecnici, coratini e non, dovrebbero porsi. Chi scrive in merito ha molti dubbi sulla risposta.
In altri termini, al di là dell’enfasi mediatica dell’approvazione del nuovo Regolamento Edilizio Comunale (R.E.C.), ci si chiede se lo stesso abbia effettiva valenza, per comprenderlo farò riferimento alle norme vigenti e agli atti approvati in Consiglio Comunale.
Ricordiamo che la legge che caratterizza il R.E.C. è la legge regionale n.11 del 2017 che ai commi 3 e 4 dell’art.2 rispettivamente recita:
“comma 3^: I comuni procedono alla formulazione del regolamento edilizio in conformità con le definizioni uniformi, provvedendo a mantenere invariate le previsioni dimensionali degli strumenti urbanistici vigenti.
“comma 4^: I comuni possono procedere altresì all’adeguamento delle norme tecniche d’attuazione degli strumenti urbanistici generali vigenti alle definizioni uniformi, mantenendone invariate le previsioni dimensionali. La deliberazione del consiglio comunale non costituisce variante urbanistica e deve essere trasmessa alla competente struttura regionale ai fini della pubblicazione nel Sistema informativo territoriale regionale (SIT).”
In altre parole poichè nel REC vi sono diverse definizioni che incidono sulle norme che regolano l’edificazione del Piano Regolatore Generale (P.R.G.) la legge regionale ha imposto che occorre ridefinire alcune Norme Tecniche di Attuazione (N.T.A.) del P.R.G. che sono in contrasto con le definizione del REC in modo da poterle rendere applicative.
Chi scrive ha richiamato questa problematica diverse volte e ben prima che lo stesso regolamento fosse approvato ed in particolare:

A) Da corato viva del 09-04-2020
………
“Altra manchevolezza, imperdonabile, riguarda il non adeguamento delle N.T.A. del Piano Regolatore Generale, dimenticando che le nuove definizioni del R.E. comportano inequivocabilmente incompatibilità con alcune norme del PRG. Si pensi ad es. al numero dei piani edificabili, al volume costruibile, ai vani accessori, alle definizioni di distacco e di distanza ecc.
Infatti ricordiamo che tra P.R.G. e R.E. esiste una sostanziale differenza, salvo il fatto che tali strumenti devono essere tra loro complementari congruenti e conformi onde evitare possibili contrasti applicativi in grado di ingenerare confusione tra i cittadini, professionisti e la Pubblica Amministrazione chiamata a verificare.”

B) Nelle mie osservazioni al Regolamento Edilizio adottato (prot.9101/2022) scrivevo:
All’art.1 ultimo caporigo si legge:
……….
“Il RE integra le norme del Codice Civile e contiene disposizioni congruenti con le NTA (norme tecniche di attuazione) del vigente strumento urbanistico generale del Comune.
Osservazione
Si evidenzia che nel testo del REC spesso non c’è congruenza tra le varie definizioni del REC, come recepite dal RET, ed alcune definizioni rivenienti dal PRG. Ricordiamo che ovviamente P.R.G. e R.E.C. anche se strumenti differenti, devono tuttavia essere tra loro complementari, congruenti e conformi al fine di evitare possibili contrasti applicativi in grado di ingenerare confusione tra i cittadini, professionisti e la P.A. chiamata a verificare. (si pensi alla diversa valutazione del numero di piani nelle zone B e C e la definizione del REC, alla valutazione del Volume edificabile, vani accessori e …..) e che quindi nella delibera di approvazione occorre porre rimedio.”

C) Da “ilquartopotere.it” in data 31-10-2022 nel cui ambito tra le altre cose chiedevo :
…………
“se nella versione aggiornata del «Regolamento Edilizio», con riferimento ai rapporti con la strumentazione urbanistica comunale, gli articoli delle Norme Tecniche Attuative (NTA) del Piano Regolatore Generale (PRG) siano stati resi conformi alle definizioni del REC al fine di garantire coerenza nell’applicazione ed univocità
nell’interpretazione delle norme edilizie (art. 2, comma 4, della LR 11/2017);”

Prendiamo a titolo esemplificativo il caso della volumetria realizzabile su un determinato suolo evidenziando che, senza adeguamento delle Norme Tecniche di Attuazione del PRG, non è possibile edificare secondo le definizioni del REC in quanto con l’applicazione di queste si avrebbe una volumetria maggiore di quella prevista dal P.R.G.. e quindi non si ha il rispetto del dettato legislativo.

Per fare questa dimostrazione riprendiamo le definizioni di volume edificabile nel REC e nel PRG:
definizione n.46 del REC, secondo questa:”… i piani terra adibiti a parcheggio di norma, insieme ad androne-vani scala ed ascensore in quanto volumetrie derivanti da superfici accessorie non incidono sul calcolo della volumetria edificabile.”
il PRG di Corato nel calcolo della volumetria assentibile recita: “il Volume costruibile comprende:
la parte fuori terra delle costruzioni esistenti e/o realizzande sul lotto….” Ossia non opera alcun distinguo tra volumi residenziali – commerciali…e volumi derivanti da superficie accessorie.
Vediamo come aiutandoci con dei grafici queste diverse definizioni portano a significative differenze volumetriche anche parecchio rilevanti con un conseguente sovradimensionamento del PRG vigente che porta a nuovo carico urbanistico e a diversi standards e quindi al mancato rispetto del dettato normativo

Supponiamo di operare in zona B1 del PRG Corato e di voler edificare su un lotto di terreno di dimensioni 10,00 x 10,00 ossia di SL= 10,00×10,00 = 100,00 mq. L’indice fondiario della zona B1 è If = 10,00 mc/mq. Supponiamo che l’altezza dell’area a parcheggio sia HPT = 4,00 m. mentre l’altezza dei piani superiori sia HPI = 3,00 m. Superficie del vano scala+ascensore= 20,00 mq. n°2 piani oltre il piano terra.

Valutazione della volumetria realizzabile:

VPRG = SL x If = 100,00 x 10,00 = 1.000,00 mc — Individauto con il volume di un cubo di dimensioni 10,00×10,00×10,00 = 1000,00 mc e con colore nero nella prima immagine;

V della costruzione con l’individuazione dei volumi accessori – Nella seconda immagine individuati con colore ciano il piano terra a parcheggio e con colore verde il volume scala+ ascensore.
Nella seconda immagine il volume da conteggiare ai fini urbanistici corrisponde secondo il REC a:
VACCESSORI-REC = [(100,00 20,00) x 4,00] – (20,00 x 10,00) = 480,00 mc

Volume ancora realizzabile per utilizzare a pieno l’indice di fabbricabilità If = 10,00 mc risulta: Vresiduo = 1000,00480,00 = 520,00 mc

Considerando che il volume di ciascun piano e pari a (80,00 mq x 3,00 m.) = 240,00 mc, discende che posso realizzare ancora 520,00/240,00 = 2,17 ulteriori piani superiori il tutto come individuato in colore rosso nella terza immagine

Ossia volendo rispettare la definizione di volume edificabile riportata nel REC passeremmo da un cubotto di 1.000,00 mc ad un cubotto di 1.640,00 mc con notevole incremento di carico urbanistico e quindi SENZA rispetto del dimensionamento del PRG.

Ma vediamo meglio l’atto di approvazione comunale del R.E.C. che è la Delibera di Consiglio Comunale N. 128 del 27/12/2022 nel cui ambito a proposito dell’adeguamento e coordinamento delle Norme Tecniche Attuative del PRG con le le definizioni uniformi del REC si legge di:
…….
4) STABILIRE che ai sensi della L.R. 11/2017 le Norme Tecniche di Attuazione (NTA) del PRG vigente saranno adeguate e coordinate con le definizioni uniformi con successivo provvedimento;

In altre parole, al fine di assicurare l’invarianza delle previsioni dimensionali del P.R.G., in conformità a quanto previsto dall’art. 2 comma 5 della L.R. n° 11 del 18.05.2017, sarà necessario integrare le definizioni riportate nel REC con nuovi indici e parametri urbanistici.
Di conseguenza, solo dopo l’approvazione di questo nuovo ulteriore provvedimento correttivo delle discrepanze tra le definizioni del REC e le definizioni delle NTA del PRG, il Regolamento edilizio diventerà operativo.

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Fratelli d’Italia: “Nessuna notizia sul settore urbanistico ed edilizio, l’Amministrazione che fa?” https://ilquartopotere.it/news/politica/fratelli-ditalia-nessuna-notizia-sul-settore-urbanistico-ed-edilizio-lamministrazione-che-fa/ https://ilquartopotere.it/news/politica/fratelli-ditalia-nessuna-notizia-sul-settore-urbanistico-ed-edilizio-lamministrazione-che-fa/#respond Mon, 25 Jul 2022 13:48:59 +0000 https://ilquartopotere.it/?p=19573 FRATELLI D’ITALIA PER LO SVILUPPO DELLA CITTA’ “A distanza di due anni dall’insediamento dell’Amministrazione “De Benedittis”, nulla si percepisce anche nel settore urbanistico ed edilizio”, è quanto si legge in una nota del direttivo di Fratelli d’Italia a firma di Cataldo Mazzilli che continua: “Allo stato attuale, non si ha contezza di quali possano essere […]

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FRATELLI D’ITALIA PER LO SVILUPPO DELLA CITTA’
“A distanza di due anni dall’insediamento dell’Amministrazione “De Benedittis”, nulla si
percepisce anche nel settore urbanistico ed edilizio”, è quanto si legge in una nota del direttivo di Fratelli d’Italia a firma di Cataldo Mazzilli che continua:

Allo stato attuale, non si ha contezza di quali possano essere le scelte o gli indirizzi, in merito allo sviluppo di uno dei settori trainanti dell’economia locale.
Intanto, diversamente da quanto proclamato durante la campagna elettorale, nessuna
notizia ci giunge in merito al PUG (Piano Urbanistico Generale) che rimane fermo nei cassetti di Palazzo San Cataldo.
N O N B A S T A . . .
Non si hanno notizie ulteriori circa l’approvazione definitiva del R.E.T. (Regolamento Edilizio Tipo) che dopo una lunga elaborazione, a cui hanno fattivamente partecipato le diverse categorie professionali ed imprenditoriali, si è persa nei meandri del Palazzo? Quali le conseguenze per le casse comunali, per l’economia cittadina, nonché l’occupazione? – sono infine gli interrogativi che si pone Mazzilli auspicando risposte che “la Città attende”. 

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BAT – “Urban talk”: parola agli artisti nel post lockdown https://ilquartopotere.it/news/bat-urban-talk-parola-agli-artisti-nel-post-lockdown/ https://ilquartopotere.it/news/bat-urban-talk-parola-agli-artisti-nel-post-lockdown/#respond Wed, 05 Aug 2020 12:03:21 +0000 https://ilquartopotere.it/?p=6950 Terzo ed ultimo appuntamento con “Urban talk”, la mini rassegna su arte e urbanistica, inserita nel Festival Mac Boat, organizzato da “Bisceglie Approdi” nella suggestiva location del porto (Darsena Nord Ovest). Domani, giovedì 6 agosto alle 20.30, si continuerà ad indagare sulla relazione tra spazio pubblico e spazio privato, invitando a riflettere il pubblico in […]

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Terzo ed ultimo appuntamento con “Urban talk”, la mini rassegna su arte e urbanistica, inserita nel Festival Mac Boat, organizzato da “Bisceglie Approdi” nella suggestiva location del porto (Darsena Nord Ovest). Domani, giovedì 6 agosto alle 20.30, si continuerà ad indagare sulla relazione tra spazio pubblico e spazio privato, invitando a riflettere il pubblico in merito alle trasformazioni sociali a seguito del lockdown. La trasformazione del rapporto tra: “l’uomo e lo spazio privato” e “l’uomo e lo spazio pubblico”. Lo spazio pubblico, luogo d’incontro, diviene luogo di distanziamento e lo spazio privato diviene rifugio e perde il suo valore di accoglienza.

Stesso tema anche per il terzo appuntamento, che vedrà però relatori, prospettive e punti di vista differenti. Dopo aver ospitato tecnici, psicologi, sociologi e galleristi, il prossimo incontro sarà incentrato sulle arti e a parlare saranno proprio gli artisti, che spiegheranno le loro dinamiche del cambiamento. Accanto a loro anche la direttrice di uno dei monumenti più importanti della Puglia.

Interverranno: Elena Saponaro (direttrice di Castel del Monte), Aldo Caputo (tenore di fama internazionale) e Claudia Lerro (attrice di cinema e teatro). Modererà l’incontro il giornalista Aldo Losito della Gazzetta del Mezzogiorno.

Il concept “Urban Talk” è frutto di un lungo lavoro di sperimentazione e ricerca di due figure professionali che hanno scelto di affrontare le tematiche delle nuove sfide urbane e umane, dell’epoca contemporanea. L’architetto Esther Tattoli e il curatore d’arte contemporanea Alexander Larrarte, indagano, studiano e affrontano in un dialogo aperto e in progress, la potenzialità e necessità di una nuova “rigenerazione umana”. L’ingresso è gratuito.

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BAT – “Urban talk”: domani secondo appuntamento della mini rassegna https://ilquartopotere.it/news/bat-urban-talk-domani-secondo-appuntamento-della-mini-rassegna/ https://ilquartopotere.it/news/bat-urban-talk-domani-secondo-appuntamento-della-mini-rassegna/#respond Wed, 29 Jul 2020 17:07:10 +0000 https://ilquartopotere.it/?p=6818 Torna con un secondo appuntamento “Urban talk”, la mini rassegna su arte e urbanistica, inserita nel Festival Mac Boat, organizzato da “Bisceglie Approdi” nella suggestiva location del porto (Darsena Nord Ovest). Domani, giovedì 30 luglio alle 20.30, si continuerà ad indagare sulla relazione tra spazio pubblico e spazio privato, invitando a riflettere il pubblico in […]

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Torna con un secondo appuntamento “Urban talk”, la mini rassegna su arte e urbanistica, inserita nel Festival Mac Boat, organizzato da “Bisceglie Approdi” nella suggestiva location del porto (Darsena Nord Ovest). Domani, giovedì 30 luglio alle 20.30, si continuerà ad indagare sulla relazione tra spazio pubblico e spazio privato, invitando a riflettere il pubblico in merito alle trasformazioni sociali a seguito del lockdown.

La trasformazione del rapporto tra: “l’uomo e lo spazio privato” e “l’uomo e lo spazio pubblico”. Lo spazio pubblico, luogo d’incontro, diviene luogo di distanziamento e lo spazio privato diviene rifugio e perde il suo valore di accoglienza.

Stesso tema anche per il secondo appuntamento, che vedrà però relatori, prospettive e punti di vista differenti. Se nel primo incontro, infatti, sono intervenuti architetti e sociologi, nell’incontro di domani, sarà dato spazio ad uno psicologo, un gallerista d’arte, un produttore eventi, un critico d’arte e un giornalista di settore.

Interverranno: Vincenzo Gesulado (presidente dell’ordine degli Psicologi di Puglia), Gigi Rigliaco (gallerista e proprietario dell’omonima galleria d’arte), Giuseppe Magrone (produttore eventi e presidente del Apulia Center for Art and Technology), Marinilde Giannandrea (giornalista e docente di storia dell’arte). Prevista la presenza dell’artista Massimo Saverio Ruiu. Modererà l’incontro il giornalista Aldo Losito.

Il concept “Urban Talk” è frutto di un lungo lavoro di sperimentazione e ricerca di due figure professionali che hanno scelto di affrontare le tematiche delle nuove sfide urbane e umane, dell’epoca contemporanea. L’architetto Esther Tattoli e il curatore d’arte contemporanea Alexander Larrarte, indagano, studiano e affrontano in un dialogo aperto e in progress, la potenzialità e necessità di una nuova “rigenerazione umana”. L’ingresso è gratuito.

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BAT – Urban Talk: torna la mini rassegna su urbanistica e arte https://ilquartopotere.it/news/bat-urban-talk-torna-la-mini-rassegna-su-urbanistica-e-arte/ https://ilquartopotere.it/news/bat-urban-talk-torna-la-mini-rassegna-su-urbanistica-e-arte/#respond Mon, 20 Jul 2020 10:20:31 +0000 https://ilquartopotere.it/?p=6605 Tre appuntamenti a partire da giovedì 23 luglio su spazio pubblico/privato dopo le trasformazioni sociali dovute al lockdown. Chiarezza, ascolto e partecipazione sono elementi cardine per un consapevole sviluppo dei rapporti città-porto e uomo-cittadino. La relazione tra città e porto, fulcro di lavoro e opportunità, diventa occasione e punto di partenza per un confronto e […]

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Tre appuntamenti a partire da giovedì 23 luglio su spazio pubblico/privato dopo le trasformazioni sociali dovute al lockdown. Chiarezza, ascolto e partecipazione sono elementi cardine per un consapevole sviluppo dei rapporti città-porto e uomo-cittadino.

La relazione tra città e porto, fulcro di lavoro e opportunità, diventa occasione e punto di partenza per un confronto e un dialogo sullo sviluppo della città in termini economici, culturali e sociologici. Torna anche quest’anno la mini rassegna “Urban talk” nell’ambito del festival “Mac boat” di Bisceglie, con tre appuntamenti in programma per tre giovedì consecutivi, a partire dalla prima data fissata per il 23 luglio alle ore 20.30 nella suggestiva location della Darsena Nord Ovest di “Bisceglie approdi”.

Con la seconda edizione della rassegna “Urban Talk”, si indagherà sulla relazione tra spazio pubblico e spazio privato, invitando a riflettere il pubblico in merito alle trasformazioni sociali a seguito del lockdown. La trasformazione del rapporto tra: “l’uomo e lo spazio privato” e “l’uomo e lo spazio pubblico”. Lo spazio pubblico, luogo d’incontro, diviene luogo di distanziamento e lo spazio privato diviene rifugio e perde il suo valore di accoglienza.

A differenza del primo anno, oggetto del dibattito della seconda edizione sarà unico e sviscerato in tre serate (23, 30 luglio e 6 agosto) con ospiti, prospettive e punti di vista differenti. Giovedì 23 luglio, si indagherà sulla natura dello spazio pubblico/privato e il suo divenire con tecnici ed esperti dell’elaborazione artistica degli elementi strutturali, funzionali ed estetici della costruzione, in compagnia di un esperto – sociologo.

Interverranno: la professoressa architetto Loredana Ficarelli (prorettore del Politecnico di Bari e docente di Progettazione), l’architetto Giuseppe Fragasso (presidente Ance Bari-Bat), l’architetto Giacomo Losapio (dirigente ufficio Tecnico del Comune di Bisceglie), la professoressa Letizia Carrera (sociologa). Modererà l’incontro il giornalista Aldo Losito della Gazzetta del Mezzogiorno.

Il concept “Urban Talk” è frutto di un lungo lavoro di sperimentazione e ricerca di due figure professionali che hanno scelto di affrontare le tematiche delle nuove sfide urbane e umane, dell’epoca contemporanea. L’architetto Esther Tattoli e il curatore d’arte contemporanea Alexander Larrarte, indagano, studiano e affrontano in un dialogo aperto e in progress, la potenzialità e necessità di una nuova “rigenerazione umana”.

 

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ANDRIA – #LauraPerAndria2020: giovedì 16 luglio incontro su urbanistica https://ilquartopotere.it/notiziie-andria/notizie-da-andria/andria-lauraperandria2020-giovedi-16-luglio-incontro-su-urbanistica/ https://ilquartopotere.it/notiziie-andria/notizie-da-andria/andria-lauraperandria2020-giovedi-16-luglio-incontro-su-urbanistica/#respond Mon, 13 Jul 2020 16:10:29 +0000 https://ilquartopotere.it/?p=6479 Si terrà giovedì 16 luglio, nel giardino #LauraPerAndria2020 di via Regina Margherita 120, alle ore 19, il primo dei tre incontri finalizzati ad approfondire il programma elettorale della coalizione delle liste civiche a sostegno della candidatura a sindaca dell’avv. Laura Di Pilato. Giovedì prossimo il tema dell’incontro è “Il coraggio di cambiare l’urbanistica per migliorare […]

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Si terrà giovedì 16 luglio, nel giardino #LauraPerAndria2020 di via Regina Margherita 120, alle ore 19, il primo dei tre incontri finalizzati ad approfondire il programma elettorale della coalizione delle liste civiche a sostegno della candidatura a sindaca dell’avv. Laura Di Pilato. Giovedì prossimo il tema dell’incontro è “Il coraggio di cambiare l’urbanistica per migliorare l’ambiente”. In evidenza l’approfondimento sulle “Zone di Recupero” con l’obiettivo di definire una concreta strategia politica per queste aree.

Ritengo che in questo momento storico di crisi profonda del settore edilizio si debbano rimuovere tutti gli ostacoli burocratici e politici che negano di fatto il diritto di godere dei suoli con destinazione urbanistica B3\R e C di P di F del P.R.G. di Andria, per i quali ogni cittadino versa l’IMU nelle casse comunali – ha spiegato l’avv. Laura Di Pilato –. Penso che sia diventato improcrastinabile garantire ai proprietari di quei terreni la possibilità di poter disporre al meglio di quei suoli anche a favore dei propri figli che non possono permettersi un tetto sotto cui vivere. Quindi, lo sblocco di quelle aree diventerebbe anche un piccolo sostegno alla lotta contro l’emergenza abitativa”.

In occasione dell’incontro, si stilerà e sottoscriverà un documento programmatico dei candidati del gruppo per cambiare in meglio la visione di città“, ha chiosato la Di Pilato.

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