Recupero Archivi - Il Quarto Potere https://ilquartopotere.it/tag/recupero/ Le notizie sotto un'altra luce Mon, 10 Jul 2023 10:49:10 +0000 it-IT hourly 1 https://wordpress.org/?v=6.8.1 https://ilquartopotere.it/wp-content/uploads/2018/12/cropped-icona_512-32x32.png Recupero Archivi - Il Quarto Potere https://ilquartopotere.it/tag/recupero/ 32 32 Accogliere ed integrare: Comune di Corato e Tribunale di Trani insieme per costruire opportunità di inclusione https://ilquartopotere.it/sociale/accogliere-ed-integrare-comune-di-corato-e-tribunale-di-trani-insieme-per-costruire-opportunita-di-inclusione/ https://ilquartopotere.it/sociale/accogliere-ed-integrare-comune-di-corato-e-tribunale-di-trani-insieme-per-costruire-opportunita-di-inclusione/#respond Mon, 10 Jul 2023 10:49:10 +0000 https://ilquartopotere.it/?p=26819 Accogliere ed integrare, sono queste le parole chiave che hanno animato il lavoro che ha portato il Tribunale di Trani ed il Comune di Corato a sottoscrivere una specifica Convenzione per lo svolgimento di lavori di pubblica utilità,un istituto alternativo alla condanna pecuniaria o detentiva, da parte di imputati e condannati per reati non gravi. […]

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Accogliere ed integrare, sono queste le parole chiave che hanno animato il lavoro che ha portato il Tribunale di Trani ed il Comune di Corato a sottoscrivere una specifica Convenzione per lo svolgimento di lavori di pubblica utilità,un istituto alternativo alla condanna pecuniaria o detentiva, da parte di imputati e condannati per reati non gravi.
La firma dell’importante documento si è avuta lo scorso 27 giugno ad opera del dott. Giuseppe Ranae del prof. Corrado Nicola De Benedittis, rispettivamente Presidente del Tribunale di Trani e Sindaco della città di Corato.
Una possibilità di inclusione ed integrazione che l’Amministrazione Comunale di Corato, su proposta dell’Assessore alle Politiche Sociali Felice Addario, ha recepito attraverso un’apposita Deliberazione di Giunta Comunale lo scorso16 giugno.
La Convenzione ha durata di tre anni ed è rinnovabile.Prevede il coinvolgimento di 10 cittadini o cittadine che si trovino ad essere imputati/condannati per reati non gravi e per i quali si possa immaginare l’attivazione di percorsi tesi al reinserimento sociale all’interno della comunità locale di riferimento con intenti riparativi e pedagogico-inclusivi.
Nella maggior parte dei casi, i reati convertiti in LPU (Lavori di pubblica utilità) riguardano contravvenzioni al Codice della Strada (ad es. “guida sotto l’influenza dell’alcool” e “guida in stato di alterazione psico-fisica per uso di sostanze stupefacenti”).
I percorsi proposti consentiranno alle persone prese in carico di svolgere attività che dovranno essere prestate, gratuitamente, in favore della collettività. Tali attivitàsi configurano come azioni di supporto e collaborazione con l’Amministrazione Comunale per i servizi di: custodia e vigilanza degli uffici e dei luoghi pubblici, accoglienza dell’utenza, archiviazione e catalogazione di documenti, organizzazione di iniziative culturali e sportive promosse e/o patrocinate dall’Amministrazione comunale. I percorsi attivatisarannodefinitiin collaborazione con l’ufficio di esecuzione penale esterna (UEPE) e nel rispetto di quanto previsto dal provvedimento diammissione alla prova e/o di esecuzione della sanzione.
La convenzione è accessibile dal seguente link: https://www.tribunaletrani.it/documentazione/D_95504.pdf.
L’iniziativa risponde alla finalità di favorire la ri-socializzazione delle persone interessate, tramite lo svolgimento di lavori a vantaggio dell’intera collettività, incrementando il senso civico di rispetto del proprio territorio. Un’azione, dunque, che si situa in un orizzonte più ampio di attivazione di interventi tesi a riconnettere le persone, soprattutto quelle più fragili e/o in difficoltà, alla propria comunità di riferimento, in una cornice strategica finalizzata all’inclusione sociale di tutti le cittadine ed i cittadini” – commentano il Sindaco Corrado Nicola De Benedittis e l’Assessore alle Politiche Sociali Felice Addario.

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Restauro degli edifici storici, il primo Focus tematico dell’Archeoclub on line https://ilquartopotere.it/cultura/restauro-degli-edifici-storici-il-primo-focus-tematico-dellarcheoclub-on-line/ https://ilquartopotere.it/cultura/restauro-degli-edifici-storici-il-primo-focus-tematico-dellarcheoclub-on-line/#respond Thu, 28 Apr 2022 00:11:45 +0000 https://ilquartopotere.it/?p=18052 Venerdì 29 aprile 2022 dalle ore 18:00 alle 20.00 si terrà su piattaforma zoom il primo Focus Tematico dell’Archeoclub d’Italia Aps, a cura della Sede Locale di Corato “Padre Emilio D’Angelo” dal titolo “Archeologia dell’architettura e Restauro degli edifici storici”, a cui è possibile partecipare inviando una mail a webinar@archeoclubitalia.org o contattando i numeri 0644202250 […]

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Venerdì 29 aprile 2022 dalle ore 18:00 alle 20.00 si terrà su piattaforma zoom il primo Focus Tematico dell’Archeoclub d’Italia Aps, a cura della Sede Locale di Corato “Padre Emilio D’Angelo” dal titolo “Archeologia dell’architettura e Restauro degli edifici storici”, a cui è possibile partecipare inviando una mail a webinar@archeoclubitalia.org o contattando i numeri 0644202250 o 3426636606.

I metodi di indagine propri dell’Archeologia dell’Architettura, (analisi stratigrafica degli elevati, cronotipologie, etc.), consentono di ricostruire le fasi di trasformazione di un manufatto architettonico e di identificarne la qualità costruttiva, contribuendo efficacemente alla comprensione del “senso” dei molteplici segni lasciati nel tempo dagli uomini su un manufatto architettonico. E sono proprio tali metodi ad offrire ai tecnici che si occupano di restauro architettonico uno strumento concreto ed efficace per compiere scelte progettuali più ponderate in quanto individuano e segnalano ciò che deve essere conservato affinché il palinsesto architettonico, dopo l’intervento, mantenga inalterato il più possibile il proprio potenziale informativo.
In quest’ottica l’analisi archeologica degli elevati si rivela un’ottima alleata del restauro architettonico in quanto può aiutare a non ignorare segni e indizi che ad una prima valutazione possono apparire trascurabili, se non addirittura “sgradevoli”, e implicitamente, suggerisce che questi non possono essere alterati, mascherati o addirittura cancellati con interventi troppo disinvolti e poco consapevoli.

L’Italia è costituita da più di ottomila comuni con chiese e palazzi di interesse storico,
tremila aree archeologiche, più di quattromila musei, quarantamila dimore storiche, nonché il Paese con la più alta concentrazione di siti Unesco e costituiscono uno straordinario fattore di identità per i territori e i loro abitanti. Rappresentano, infatti, un patrimonio nel quale è possibile leggere il succedersi dei secoli, delle civiltà, della storia e quindi un evidente racconto di “chi siamo e chi eravamo”.
Il Focus intende pertanto approfondire il ruolo dei metodi di indagine propri di questa disciplina negli ambiti sopra descritti, in cui tali “buone pratiche” sono ormai impiegate sia per i manufatti storici monumentali, sia per la cosiddetta “edilizia diffusa”.

Dopo i saluti istituzionali, l’arch. Anna De Palma modererà gli interventi dei relatori:

Prof. Roberta Giuliani
Archeologa – Dipartimento di Ricerca e Innovazione Umanistica- Università degli Studi di Bari
L’archeologia dell’Architettura: metodi e obiettivi

Prof. Nunzia M. Mangialardi
Archeologa – Dipartimento di Studi Umanistici – Università degli studi di Foggia
Rilievo, tecnologie e analisi dimensionali per la lettura archeologica degli elevati storici

Arch. Anna Decri
Libero professionista – Ricercatrice presso ISCUM – Istituto di Storia della Cultura Materiale – Genova
Archeologia dell’Architettura: una disciplina usata in cantiere.
Quando la ricerca affronta la realtà

Prof. Rita Vecchiattini
Architetto – Dipartimento Architettura e Design – Università degli studi di Genova
Il contributo dell’Archeologia dell’Architettura al miglioramento strutturale degli edifici storici

L’evento gode del patrocinio morale del Ministero della Cultura, dell’Ordine degli Architetti della Provincia di Barletta-Andria-Trani, del Consiglio Regionale della Puglia, dell’Amministrazione Comunale di Corato e del Parco Nazionale dell’Alta Murgia.

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