privacy Archivi - Il Quarto Potere https://ilquartopotere.it/tag/privacy/ Le notizie sotto un'altra luce Mon, 13 Sep 2021 09:26:44 +0000 it-IT hourly 1 https://wordpress.org/?v=6.8.1 https://ilquartopotere.it/wp-content/uploads/2018/12/cropped-icona_512-32x32.png privacy Archivi - Il Quarto Potere https://ilquartopotere.it/tag/privacy/ 32 32 Cedole librarie, Città Nuova: “Nuovo squarcio sulla gestione dei dati sensibili, l’Amministrazione chiarisca” https://ilquartopotere.it/news/politica/cedole-librarie-citta-nuova-nuovo-squarcio-sulla-gestione-dei-dati-sensibili-lamministrazione-chiarisca/ https://ilquartopotere.it/news/politica/cedole-librarie-citta-nuova-nuovo-squarcio-sulla-gestione-dei-dati-sensibili-lamministrazione-chiarisca/#respond Mon, 13 Sep 2021 09:26:44 +0000 https://ilquartopotere.it/?p=13302 “L’amministrazione, per voce del consigliere Di Bartolomeo già capogruppo di maggioranza, riferisce che l’azienda cui fa capo la piattaforma CouponsBook abbia fatto partire una mail ed un SMS indirizzati a tutti i genitori degli alunni di scuola primaria di Corato. In queste comunicazioni, scrive in una nota il direttivo di Città Nuova, oltre al nominativo […]

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L’amministrazione, per voce del consigliere Di Bartolomeo già capogruppo di maggioranza, riferisce che l’azienda cui fa capo la piattaforma CouponsBook abbia fatto partire una mail ed un SMS indirizzati a tutti i genitori degli alunni di scuola primaria di Corato. In queste comunicazioni, scrive in una nota il direttivo di Città Nuova, oltre al nominativo dell’alunno e del genitore, è riportato un codice che servirà per ritirare i libri di testo per le scuole primarie presso le cartolibrerie cittadine aderenti al servizio.

L’iniziativa, pur lodevole e da incoraggiare, come fu per la questione dei biglietti per il concerto di Enzo Avitabile, apre un nuovo squarcio sul tema della gestione dei dati sensibili da parte del Comune.
Infatti, appare oscura la modalità con cui questi dati, rilasciati al MIUR e quindi alle scuole in sede di iscrizione, siano potuti transitare dalle scuole alla società terza, con sede ad Avellino, che gestisce il servizio. Verosimilmente l’intermediario è stato il Comune di Corato.
Siccome i dati utilizzati sono sicuramente coperti dalla normativa sulla privacy (si tratta almeno del nominativo del genitore, dell’alunno, del numero di telefono del genitore e della sua mail – ma potrebbero esserci anche dati inerenti lo stato di salute e la religione professata) è indispensabile che gli intestatari dei dati (i genitori) abbiano acconsentito al trattamento degli stessi al primo acquisitore (il MIUR) ma anche alla possibile comunicazione a terzi (che però deve avvenire secondo determinate modalità previste dalla legge).
Chiediamo allora al Sindaco di Corato e all’assessore all’istruzione in particolare, di chiarire le modalità con cui sono stati acquisiti questi dati dalle scuole, evidenziando se e come sono state rispettate le modalità di trattamento e conservazione degli stessi, come sono stati trasmessi alla società che gestisce il servizio e se la società, eventualmente autorizzata a trattarli, disponga di tutte le caratteristiche di sicurezza previste dal GDPR.
Questa, che non è una cavillosa polemica, serve ad alzare al corretto livello l’attenzione di tutti gli attori, per evitare che qualcuno, ingenuamente o spinto dalla voglia di apparire, possa inconsapevolmente e in buona fede rischiare una segnalazione al garante della privacy e vedersi contestato dei reati. Perché di questo si tratta.
Amministrare è complicatissimo, noi lo abbiamo sempre detto. I nuovi amministratori invece?”

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Dal mondo – Legge sulla sicurezza: Tik Tok sospende servizio in Cina. USA e Italia valutano bando dell’app https://ilquartopotere.it/news/dal-mondo-legge-sulla-sicurezza-tik-tok-sospende-servizio-in-cina-usa-e-italia-valutano-bando-dellapp/ https://ilquartopotere.it/news/dal-mondo-legge-sulla-sicurezza-tik-tok-sospende-servizio-in-cina-usa-e-italia-valutano-bando-dellapp/#respond Tue, 07 Jul 2020 15:48:55 +0000 https://ilquartopotere.it/?p=6324 Un’app in grado di violare la privacy facendo giungere le informazioni personali dei suoi utenti direttamente al Partito Comunista cinese. E’ questa la motivazione alla base della probabile decisione degli Stati Uniti di bandire il servizio della popolare applicazione Tik Tok. A comunicarlo è Mike Pompeo, segretario di Stato americano, il quale in una intervista […]

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Un’app in grado di violare la privacy facendo giungere le informazioni personali dei suoi utenti direttamente al Partito Comunista cinese. E’ questa la motivazione alla base della probabile decisione degli Stati Uniti di bandire il servizio della popolare applicazione Tik Tok. A comunicarlo è Mike Pompeo, segretario di Stato americano, il quale in una intervista rilasciata a Fox News, ha annunciato che si tratta di una decisione che il governo sta valutando “molto seriamente“.

Alla luce dei recenti eventi, la ByteDance con sede in Cina e proprietaria della celebre applicazione, ha deciso di sospendere il servizio nell’ex colonia britannica, a causa della controversa legge sulla sicurezza nazionale voluta da Pechino.

Tik Tok, nota anche come Douyin in Cina, è un’app che negli ultimi anni ha letteralmente spopolato in tutto il mondo e consente agli utenti di creare brevi clip musicali di durata variabile (fino a 15 o fino a 60 secondi) ed eventualmente modificare la velocità di riproduzione, aggiungere filtri ed effetti particolari ai loro video. Super gettonata inizialmente solo tra gli adolescenti, in Italia ha preso sempre più piede anche tra gli over 35.

La decisione è stata condivisa quasi del tutto, anche da Facebook, Google e Twitter che, attualmente hanno sospeso le richieste del governo e della polizia di Hong Kong per avere informazioni sugli utenti, come previsto dai nuovi provvedimenti.

E intanto, la leader di Hong Kong, Carrie Lam, ha intimato di non contravvenire alla nuova legge sulla sicurezza nazionale nella città, in quanto le conseguenze saranno “molto gravi“.

E in Italia? I nostri 007, sulla scia del governo americano, stanno indagando sull’utilizzo che il governo cinese fa dei dati sensibili degli utenti italiani iscritti su TikTok.

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