pop art Archivi - Il Quarto Potere https://ilquartopotere.it/tag/pop-art/ Le notizie sotto un'altra luce Tue, 06 May 2025 05:43:10 +0000 it-IT hourly 1 https://wordpress.org/?v=6.8.1 https://ilquartopotere.it/wp-content/uploads/2018/12/cropped-icona_512-32x32.png pop art Archivi - Il Quarto Potere https://ilquartopotere.it/tag/pop-art/ 32 32 “Andy Warhol. American Dream” al Politeama versione originale del film di L’Ubomìr Jàn Slivka https://ilquartopotere.it/appuntamenti/andy-warhol-american-dream-al-politeama-versione-originale-del-film-di-lubomir-jan-slivka/ https://ilquartopotere.it/appuntamenti/andy-warhol-american-dream-al-politeama-versione-originale-del-film-di-lubomir-jan-slivka/#respond Tue, 06 May 2025 05:43:10 +0000 https://ilquartopotere.it/?p=37411 “Andy Warhol. American Dream” la vita del genio della pop art Al Politeama Paolillo di Barletta il film di L’Ubomìr Jàn Slivka Un viaggio sulle tracce dell’anima segreta del padre della “pop art”. Evento imperdibile martedì 6 e mercoledì 7 maggio al Politeama Paolillo di Barletta: “Andy Warhol. American Dream” diretto da L’Ubomìr Jàn Slivka […]

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“Andy Warhol. American Dream” la vita del genio della pop art

Al Politeama Paolillo di Barletta il film di L’Ubomìr Jàn Slivka

Un viaggio sulle tracce dell’anima segreta del padre della “pop art”. Evento imperdibile martedì 6 e mercoledì 7 maggio al Politeama Paolillo di Barletta: “Andy Warhol. American Dream” diretto da L’Ubomìr Jàn Slivka (prodotto da Attack Film e rtv) scandaglia la singolarissima personalità di uno degli artisti più iconici del ‘900 (1928-1987), indagando le radici e i suoi legami familiari.

In versione originale (proiezioni ore 21.15), come in un viaggio on the road tra Europa e States, il percorso offre al pubblico aspetti inediti e curiosità che contribuiscono a rivelare le origini e la carriera di Andy, i cui genitori emigrarono dalla attuale Slovacchia per recarsi in America. Nel film (ultimo appuntamento 2025 della Stagione Grande Arte al Cinema) non mancano i luoghi simbolici dell’artista: la casa natale a Pittsburg, la Carnegie Tech University dove studiò, la sua prima residenza a New York. I lati più intimi e profondi si intrecciano con documenti, racconti e testimonianze dei nipoti Donald Warhola, vicepresidente della Andy Warhol Foundation for the Visual Arts, e James Warhola, illustratore e artista.

La Grande Arte al Cinema è distribuita in esclusiva da NexoStudios con i media partner Radio Capital, Sky Arte, MYmovies, in collaborazione con Abbonamento Musei.

 

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Vincenzo Mascoli presente alla mostra Urban & Pop World https://ilquartopotere.it/cultura/vincenzo-mascoli-presente-alla-mostra-urban-pop-world/ https://ilquartopotere.it/cultura/vincenzo-mascoli-presente-alla-mostra-urban-pop-world/#respond Tue, 02 Apr 2024 07:10:29 +0000 https://ilquartopotere.it/?p=30971 L’inaugurazione si terrà sabato 6 aprile alle ore 18.30. In mostra, oltre 80 opere, tra dipinti, disegni, sculture e serigrafie, che documentano uno dei movimenti artistici che ha maggiormente segnato la seconda metà del Novecento e che ancora oggi persiste nell’immaginario collettivo. Gli artisti in mostra sono: Bruno Bani, Romero Britto, Daniele Fortuna, Giores, Marco Izzo, Jeff […]

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L’inaugurazione si terrà sabato 6 aprile alle ore 18.30. In mostra, oltre 80 opere, tra dipinti, disegni, sculture e serigrafie, che documentano uno dei movimenti artistici che ha maggiormente segnato la seconda metà del Novecento e che ancora oggi persiste nell’immaginario collettivo.

Gli artisti in mostra sono: Bruno Bani, Romero Britto, Daniele Fortuna, Giores, Marco Izzo, Jeff Koons, Vincenzo Mascoli, José Molina, Mr. Brainwash, Mr. Savethewall, Arnaud Nazare-Aga, Alessandro Padovan, TvBoy, Andy Warhol.

Alla Rocca San Giorgio di Orzinuovi (BS) va in scena, dal 6 aprile al 5 maggio 2024, Urban & Pop World, una grande mostra dedicata a Pop Art, Neo Pop e Street Art curata da Nicolò Giovine e Sebastiano Pepe, l’esposizione è organizzata dal Comune di Orzinuovi e dall’Assessorato alla Cultura in collaborazione con Avangart, società che opera in tutta Italia per avvicinare il pubblico all’arte contemporanea.

Appropriandosi di elementi prelevati dalla cultura di massa in modo dissacratorio e ironico, nonché
di critica verso la (nuova) società dei consumi, le opere di matrice Pop esasperano volutamente i
toni e stravolgono icone popolari per cercare un canale comunicativo diretto con un pubblico il più
possibile allargato ed eterogeneo, instillando dubbi, stimolando riflessioni e suggerendo un diverso modo di osservare il reale.
Nati nell’Occidente del Secondo Dopoguerra, i nuovi sistemi di produzione e consumo hanno
alimentato l’ebbrezza del benessere per una generazione da poco uscita dai drammi dell’ultimo conflitto globale. Dopo il grande periodo di caos portato dalla Guerra, il mercato è invaso da “nuove figure” destinate a diventare popolari e onnipresenti nella vita delle persone: frigoriferi, lavatrici, detersivi, automobili, cibi industriali, star del cinema, della moda, del jet-set, pubblicità, giornali, fumetti, televisione, film di Hollywood etc. La Pop Art e i suoi eredi odierni hanno attinto a questo ampio bacino culturale e ne hanno fatto oggetto di indagine, proponendo nuove ispirazioni, nuove iconografie, nuovi modi di definire il valore dell’opera d’arte e di restituirla come linguaggio.
«Ad accomunare gli artisti in mostra – alcuni esponenti della prima generazione Pop, altri espressione dei linguaggi più attuali – c’è l’impegno nel far leva sul potenziale iconico delle loro visioni che, affini ad un linguaggio abituale, generano contaminazioni: i colori forti e le figure giocose ed esplosive rimodellano i rapporti tra arte alta e popolare. Tutti si sono mossi e si muovono nell’ambito di quel sistema mass-mediatico-globale-consumista in cui si devono ridefinire i valori e i legami sociali tra individui, rispetto al prevalere dell’icona, del bene, dell’oggetto, della notorietà, del clamore», si legge nel testo critico di Matteo Galbiati.
Per questo, sessant’anni dopo la sua affermazione, la Pop Art è diventata uno dei movimenti più influenti, noti e ancora persistenti sull’immaginario collettivo, dominando, in certa misura, tutta la seconda metà del Novecento e, in molti ambiti e contesti, insistendo anche nel XXI secolo.
L’esposizione si pone l’obiettivo di offrire, attraverso opere assai eterogenee per forme, materiali, tecniche ed espressività, l’occasione per lasciarsi stupire e comprendere come il disorientamento “rumoroso” di questi autori abbia ancora molto da raccontare.

La monografia edita per l’occasione da Avangart comprende, oltre ai testi istituzionali e a un commento introduttivo dei curatori, una nota critica di Matteo Galbiati e alcuni commenti interpretativi e di taglio originale ai singoli autori – intesi come brevi flash di intonazione ironica, poetica, interrogativa, esplicativa – realizzati dalle studentesse e dagli studenti (Eleonora Bianchi, Ana Maria Fazzini, Alessia Foresti, Michela Gallesio, Stefy Garzoni, Giulia Andrea Gerosa, Aurora Ghilotti, Sophie Labigalini, Bocchetta Laura, Alessandro Mondini, Valentina Morosini, Francesco Stabile) del Biennio Specialistico in Comunicazione e Didattica dell’Arte del Dipartimento di Comunicazione e Didattica dell’Arte dell’Accademia di Belle Arti di Brescia SantaGiulia.
L’esposizione, organizzata dall’ufficio cultura del comune di Orzinuovi, ha ottenuto il patrocinio ed il contributo della Regione Lombardia ed il patrocinio dell’Accademia di Belle Arti di Brescia SantaGiulia.

La Rocca San Giorgio è aperta al pubblico, con ingresso libero e gratuito, da venerdì a domenica con orario continuato 10.00-20.00, aperture straordinarie 25, 29, 30 aprile e 1-2 maggio ore 10.00- 20.00; possibilità di visite guidate per istituti scolastici e gruppi privati previa prenotazione (Arteconnoi srl: M. +39 333 6424884, info@arteconnoi.it). Per informazioni: www.avangart.art e
www.comune.orzinuoovi.bs.it.

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Mostra “Mondo Martini”: La pubblicità come percorso di stile https://ilquartopotere.it/cultura/arte/mostra-mondo-martini-la-pubblicita-come-percorso-di-stile/ https://ilquartopotere.it/cultura/arte/mostra-mondo-martini-la-pubblicita-come-percorso-di-stile/#respond Sat, 29 Feb 2020 06:57:58 +0000 http://www.ilquartopotere.it/?p=4440 Come è ben risaputo da chiunque, il marketing e l’immagine sono fondamentali nella promozione di un prodotto o di un’azienda a livello di visibilità commerciale, ed è per questo che dalla fine dell’ottocento i primi grandi industriali italiani cominciarono a commissionare vere e proprie opere d’arte grafiche ai più illustri pubblicisti del settore. E’ proprio […]

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Come è ben risaputo da chiunque, il marketing e l’immagine sono fondamentali nella promozione di un prodotto o di un’azienda a livello di visibilità commerciale, ed è per questo che dalla fine dell’ottocento i primi grandi industriali italiani cominciarono a commissionare vere e proprie opere d’arte grafiche ai più illustri pubblicisti del settore.

E’ proprio questo il tema dell’esposizione “Mondo Martini: la pubblicità come percorso di stile “, mostra cartellonistica d’autore, realizzata con la collaborazione di Archivio storico Martini &Rossi, Casa Martini, Land of fashion e patrocinata dall’Accademia delle belle arti di Bari, dall’Istituto “Garrone” di Barletta e dall’ istituto “Monsignor Bello” di Molfetta visitabile presso lo spazio espositivo dell’unità 44 del Molfetta Outlet Village dal 15 febbraio al 22 marzo 2020.

Lo spazio espositivo, sobrio ed essenziale proprio per lasciar risaltare le opere esposte segue un percorso spazio temporale che va dagli ultimi decenni del diciannovesimo secolo agli anni sessanta del novecento.

L’esposizione presenta oltre venti grafiche firmate dai più noti cartellonisti italiani ed esteri, quali Marcello Dudovich che assieme a Leonetto Cappiello, Giovanni Mataloni Adolf Hohenstein e Leopoldo Metlicovitz è stato tra i fondatori della modernità in ambito cartellonistico pubblicitario italiano.

Partendo dalle prime opere, tutte risalenti alle ultime decadi ottocentesche e primo novecentesche, si possono notare nella grafica ancora i retaggi cromolitografici e fotolitografici che approderanno in seguito a linee più semplici che seguono più tipiche rappresentazioni di figure femminili floreali marcatamente stile liberty.

Proseguendo si nota l’evoluzione grafica e stilistica che rispecchia anche il clima politico delle varie epoche, chiaramente raffigurato nel bozzetto di ispirazione futurista del 1921 disegnato da Giorgio Muggiani o dalla grafica del 1935 palesemente nazional popolare e autarchica, in cui Guido Petiti rappresenta il prodotto dell’azienda Martini con i colori della bandiera italiana.

Anche artisti esteri coevi degli italiani, lavorano per Martini.

Sempre in periodo fascista, presta la sua opera l’acquerellista francese Jean Droit, più noto per aver disegnato manifesti litografici militari durante la prima guerra mondiale.

Col variare delle decadi varia anche lo stile espressivo degli autori, quali Mario Rossi e Armando Testa che dagli anni cinquanta modernizzano la creatività ritraendo donne dai volti e dalle pose non più languide ma attuali e immediate.

Si possono scorgere anche i primi vagiti della nascente pop art in manifesti datati fine anni sessanta dove le lettere della grafica appaiono colorate e stilizzate a diversa grandezza.

A proposito di pop art, bisogna necessariamente citare anche Andy Warhol che dal 1958 ai primi anni sessanta cura la campagna pubblicitaria americana della nota azienda italiana, infondendo il suo personalissimo stile figurativo.

La mostra a ingresso libero, è aperta al pubblico dal lunedì al venerdì dalle ore 11 alle 20 e nel week end dalle 10 alle 21.

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