L’ex Professore di Educazione Fisica o se preferite modernamente in Scienze Motorie, con un trascorso anche da calciatore nel Corato e Coratina, è stato l’uomo simbolo della partita del sabato che si disputa settimanalmente da anni, alla locale Pol. San Gerardo srl.
Questo perché, il giorno seguente Tonio ha compiuto la bellezza di ben 79 anni.
È il Raimondo Vianello nostrano, come faceva l’attore romano, naturalizzato milanese, che ha giocato a calcio nella Sa.Ma, in 3^ categoria lombarda, fino alla veneranda età di 83 anni.
È quindi il simbolo della longevità e della vita vissuta in modo sano, che ti porta ad essere ancora in forma per disputare una partita di calcio tra amici, più giovani di lui (tra cui il sottoscritto), ma non giovanissimi (tra i 55 ed i 70 anni), tra le squadre dei “Buoni” e dei “Cattivi”, coordinati dal buon architetto Fabrizio Paone.
Tra qualche vaffa e capriccio di chi non è più lucido come una volta, Tonio è stato anche il protagonista in campo, con un poker di reti per il risultato finale di un salomonico 6-6.
Ai prossimi 79 anni da Campione, caro Prof. Tonio.

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Niccolò e Domenico, gemelli quasi uguali, sembrano ripercorrere le tappe di chi ha dato loro i natali.
Schivi, timidi, con i brufolini classici dei 13enni nella fase adolescenziale, restii a rispondere alle mie domande.
Scaricano tutte le cartucce in pista, dove nelle loro categorie sono dei leaders indiscussi, anche se con i loro sguardi seriosi, danno l’idea di aver vinto una gara tra amici al parco.
Ma dentro di loro sanno di aver compiuto una grande impresa, non facendo trasparire alcuna emozione nella loro umiltà.
Ammettono però di aver sentito la giusta tensione prima dello sparo dello starter e di aver provato tanta gioia arrivando 1° (Niccolò) e 2° (Domenico), il 1° nominato “Veloce come Pietro” ossia il più rapido dell’intera omonima gara, più conosciuta come “Mennea Day”.
“Vorrei provare a superarlo. È da piccolo che non riesco a farlo” è la confessione di Domenico, che ammette il giusto ed equilibrato spirito competitivo.
Ma accanto a questo sano sentimento, si cela tanta complicità ed orgoglio fraterno, oltre alla consapevolezza che la gara è fuori dalle mura domestiche ed anzi è il giusto stimolo reciproco per migliorare ed ambire ad obiettivi più importanti a partire da sabato prossimo in cui si giocano il titolo regionale al Cozzoli di Molfetta, Nicolo nella velocità, Domenico nel salto in lungo.
La premiazione effettuata dal campione olimpico Fausto Desalu, è già un ricordo, ora la concentrazione è tutta a sabato.
Ma la vittoria porta comunque ad una riflessione e ad un rammarico:
i ragazzi coratini, che si allenano sotto le cure della propria mamma c/o la Pol. San Gerardo, portano il nome ed i colori della società biscegliese “Io Corro”.
“Non è una sensazione piacevole, non conoscere nessuno e per chi vive a Corato”, dicono entrambi.
Riportare a casa i propri campioncini è il desiderio di tutti, specie dei 2 gemelli quasi uguali. Si perché i primi 2 posti sono sempre i loro. Si tratta di vedere chi sarà il 1° e chi lo segue subito a ruota.

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Grande spirito di intraprendenza, che ha spinto 3 baldi giovani a creare questo “rendez-vous” di coetanei cestisti, fortunati a giocare nel clima migliore, senza le piogge previste e temperature certamente più gradevoli rispetto a quelle tropicali di giorni orsono.
Un vero successo, anche di pubblico, che dà l’input a questi ragazzi di pensare già ad una riedizione, viste le presenze, grazie ad un semplice passaparola, dq ben 6 comuni, compreso Corato (Trani, Bari, Minervino, Castellana e Bitonto).
Ed è proprio da quest’ultimo comune, che provengono i vincitori della 1^ edizione, intensa ed anche di buoni livelli tecnico-agonistici.
Un nome alla squadra che è tutto un programma “Louis Vtond”, con protagonisti Ivan e Andrea Bitetto, Antonello Colangelo e Pasquale Messere.
Certamente un mini-evento che non potrà che migliorare, in virtù di tanta abnegazione e capacità dei 3 ragazzi.
Da loro parte un ringraziamento a tutti coloro che con il proprio contributo, hanno consentito la riuscita del Torneo.
Ed ora il pensiero va già alla prossima edizione, ancora più allargata e capire dove si fermerà a battere il prossimo cuore.
La corsa è già partita, buon divertimento!

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