Partner Archivi - Il Quarto Potere https://ilquartopotere.it/tag/partner/ Le notizie sotto un'altra luce Sat, 06 Jan 2024 20:10:33 +0000 it-IT hourly 1 https://wordpress.org/?v=6.8.1 https://ilquartopotere.it/wp-content/uploads/2018/12/cropped-icona_512-32x32.png Partner Archivi - Il Quarto Potere https://ilquartopotere.it/tag/partner/ 32 32 Questione “Restare”, replica l’assessore Luisa Addario https://ilquartopotere.it/replica/questione-restare-replica-lassessore-luisa-addario/ https://ilquartopotere.it/replica/questione-restare-replica-lassessore-luisa-addario/#respond Fri, 23 Jun 2023 22:00:28 +0000 https://ilquartopotere.it/?p=26544 “Ritengo opportuno chiarire la posizione del Comune di Corato in riferimento al progetto “Restare” e alla determina dirigenziale n. 532/2023, recentemente oggetto di un articolo pubblicato da una testata giornalistica locale, a firma di un tesserato e componente del direttivo del partito di opposizione “Direzione Corato” – è quanto si legge in una nota stampa […]

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“Ritengo opportuno chiarire la posizione del Comune di Corato in riferimento al progetto “Restare” e alla determina dirigenziale n. 532/2023, recentemente oggetto di un articolo pubblicato da una testata giornalistica locale, a firma di un tesserato e componente del direttivo del partito di opposizione “Direzione Corato” – è quanto si legge in una nota stampa dell’Assessore alla “Città Internazionale e cultura giovanile”, Luisa Addario. L’articolo citato, seppur non specificato così come la testata giornalistica locale, è chiaramente quello pubblicato dalla nostra testata il 20 giugno a firma di Carmine Patruno  (https://ilquartopotere.it/la-voce-dei-lettori/restaremale-aziende-partner-accusate-di-contravvnire-agli-impegni-assunti/), in cui l’autore, dopo una disamina sul percorso del progetto “Restare” e i suoi sviluppi, a seguito di una determina dirigenziale poneva dei semplici quesiti.

In prima battuta, l’Addario, aveva così replicato dal suo profilo Facebook :

“I giornali e i giornalisti, professionisti o meno, dovrebbero avere a cuore la verità storica e oggettiva, anche se si tratta di quella piccola e circoscritta di un paese.

Invece, si cerca continuamente, pervicacemente, ciecamente, l’equivoco, la provocazione, la denigrazione.

Quando poi interviene la replica dei diretti destinatari si eccepisce la libertà di critica, di parola, di stampa.

Libertà di cosa?
Di dire cose inesatte?
Di buttarla in casciara?

No, grazie”.

In merito ai quesiti posti nell’articolo quindi non veniva data alcuna risposta.

A distanza di qualche giorno invece, apprendiamo con piacere che l’assessore ha deciso di affidare i suoi chiarimenti ai mezzi di informazione che di seguito riportiamo fedelmente:

“”Ritengo opportuno chiarire la posizione del Comune di Corato in riferimento al progetto “Restare” e alla determina dirigenziale n. 532/2023, recentemente oggetto di un articolo pubblicato da una testata giornalistica locale, a firma di un tesserato e componente del direttivo del partito di opposizione “Direzione Corato” e, successivamente, di una nota da parte di Maiora s.r.l.” Dato per acquisito che le determine dirigenziali sono atti amministrativi di competenza degli Uffici e non della Politica piena è stata la partecipazione della Politica, mio tramite, in costante sintonia con gli Uffici comunali, alla conduzione del progetto per il quale il Comune di Corato, insieme ai suoi partners, ha dovuto affrontare, superandoli, numerosi ostacoli, nell’esclusivo interesse dei giovani a cui il progetto stesso è rivolto.
Tra i partners del Comune di Corato c’è l’Associazione Imprenditori coratini (Aic), responsabile della sottoscrizione degli accordi con le aziende che hanno dato disponibilità ad accogliere i giovani tirocinanti/borsisti/collaboratori nonché del rapporto con le aziende medesime.
Tra le aziende aderenti c’è Maiora s.r.l., azienda protagonista della evoluzione della GDO nel centro e Sud Italia che ha sede, e dà lustro, a Corato.
D’intesa col Sindaco ho ritenuto di dover cercare un dialogo diretto, senza intermediazioni, con i vertici di Maiora s.r.l., nella convinzione che attraverso un dialogo schietto e intellettualmente onesto si possano recuperare alcune distanze valorizzando i punti di forza di un terreno comune.
Da parte sua Maiora s.r.l. ha prontamente riscontrato e generosamente rilanciato sulla opportunità di un chiarimento.
Il Comune di Corato e Maiora s.r.l. si sono così riconosciuti nell’obiettivo condiviso di contribuire, ognuno nel proprio ambito, al benessere della collettività coratina.
In riferimento al progetto “Restare” Maiora s.r.l. ha dato occasione a 6 nostri giovani concittadini di immettersi nel tessuto formativo/lavorativo con la prospettiva di un contratto di lavoro.Non posso dunque che ringraziarla di aver aderito al progetto, come ringrazio tutte le altre aziende che hanno creduto nel valore della condivisione.
Al di là delle fisiologiche rimodulazioni, in termini di rinunce pervenute dai giovani che hanno superato la selezione, di revoca della propria adesione da parte di alcune aziende e di riduzione quantitativa dei posti offerti da parte di alcune altre,nonché al netto della altrettanto fisiologica dilatazione dei tempi di esecuzione del progetto, si è riusciti sostanzialmente a ricollocare i vincitori della selezione non rinunciatari che, diversamente, sarebbero stati ingiustamente privati di una opportunità: ringrazio di questo Asipu s.r.l., Sanb spa e F.T. & Co di Fedele Tarantini nonché il personale degli Uffici comunali che ha dovuto di volta in volta riallineare l’iter amministrativo agli scenari che andavano a modificarsi.
Complessivamente dunque sono 22 i giovani coratini che hanno intrapreso l’esperienza di formazione/lavoro attraverso il progetto “Restare”, dopo aver superato le selezioni a cui ha partecipato anche una rappresentanza delle aziende aderenti al progetto.
Insieme ai partners stiamo raccogliendo le loro esperienze per condividerle presto con la cittadinanza affinchè “Restare” sia l’inizio di un percorso, più complesso e articolato, che guardi a obiettivi più ambiziosi.
Non possiamo dimenticare che il progetto “Restare”, per il quale il Comune di Corato ha ottenuto un finanziamento da parte di ANCI, è il primo progetto mai realizzato dal nostro Comune sul tema dell’incrocio tra la domanda e l’offerta di lavoro per contribuire alla ricerca di soluzioni concrete rispetto al rischio della emigrazione dei nostri giovani concittadini”.
“Andiamo dunque avanti, consapevoli che la strada presenterà nuove salite (solo chi non fa non sbaglia mai), tutte affrontabili con la serenità che appartiene a chi lavora mettendoci tutto se stesso” – conclude l’assessore

 

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Nasce Agrifood Hub, il centro di ricerca e formazione voluto da Casillo https://ilquartopotere.it/attualita/nasce-agrifood-hub-il-centro-di-ricerca-e-formazione-voluto-da-casillo/ https://ilquartopotere.it/attualita/nasce-agrifood-hub-il-centro-di-ricerca-e-formazione-voluto-da-casillo/#respond Fri, 20 Jan 2023 14:05:58 +0000 https://ilquartopotere.it/?p=23310 A colpi di ruspa, presso l’ex complesso dei “Molini e Pastifici Basile” di proprietà di Molino Casillo, ha preso ufficialmente il via il progetto Agrifood Hub. Nella mattinata di oggi, una “demolizione simbolica” di una parte dell’edificio ha aperto l’evento inaugurale per la posa della prima pietra di quel che sarà il primo centro di […]

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A colpi di ruspa, presso l’ex complesso dei “Molini e Pastifici Basile” di proprietà di Molino Casillo, ha preso ufficialmente il via il progetto Agrifood Hub. Nella mattinata di oggi, una “demolizione simbolica” di una parte dell’edificio ha aperto l’evento inaugurale per la posa della prima pietra di quel che sarà il primo centro di formazione specialistica e ricerca per il settore agroalimentare in Puglia.

Il progetto, già da tempo in cantiere, è stato la risposta al bando nazionale per la candidatura al finanziamento PNRR su “interventi di riqualificazione e rifunzionalizzazione di siti per la creazione di ecosistemi dell’innovazione nel Mezzogiorno, come ha spiegato l’imprenditore Francesco Casillo durante l’evento in cui, dopo un’excursus sulla struttura che comprende un mulino, un pastificio e un edificio ottocentesco rilevati nel tempo dalla sua famiglia “spinta dall’amore per i mulini e dal desiderio di salvaguardare quel pezzo di storia del nostro territorio sottraendolo ad eventuali speculazioni edilizie”, ha poi esposto minuziosamente il percorso del progetto partendo dall’idea fino alla proposta progettuale approvata poi dall’Agenzia per la Coesione Territoriale. Ha inoltre sottolineato il merito del grande lavoro di squadra che ha visto il coinvolgimento di diverse figure professionali in una corsa contro il tempo step by step con il risultato finale dell’approvazione da parte dell’Agenzia per la Coesione Territoriale.

18 milioni di euro il valore richiesto e totalmente finanziato per Agrifood Hub, un progetto che nasce sulla base della collaborazione tra il mondo dell’impresa e quello accademico risultata “vincente”, “un’esperienza eccitante e positiva” –  come l’ha definita l’imprenditore Casillo, in cui “per la prima volta sia la parte privata che quella pubblica, in questo caso l’università, hanno lavorato benissimo insieme, una cooperazione che sta dando e, sicuramente darà degli ottimi risultati. Per me è un motivo di orgoglio” – ha rimarcato Casillo.

Agrifood Hub infatti nasce dal coinvolgimento di diversi partners: il Politecnico di Bari, capofila, il Molino Casillo S.p.A., l’Università degli Studi di Bari “Aldo Moro”, l’Università del Salento, la Federazione Regionale Coldiretti Puglia, l’Istituto di Istruzione Superiore “A.Oriani-L.Tandoi”, il Comune di Corato e Bonifiche Ferraresi S.p.A..

L’Agrifood Hub, si occuperà di alta formazione specialistica e ricerca nel settore agroalimentare, articolata su quattro accademie: l’Accademia per l’agricoltura sostenibile e di precisione, l’Accademia della tecnica molitoria, l’Accademia della panificazione e della pastificazione e l’Accademia per la tracciabilità e la valorizzazione dell’origine dei cereali. Sarà un punto di riferimento, nazionale e internazionale, che consentirà una elevata innovazione in tutte le attività inerenti la produzione, trasformazione, distribuzione, commercializzazione, conservazione e consumo di cereali e legumi, aperto a diplomati e laureati ma anche ad operatori della produzione e della trasformazione, il tutto sempre nel solco della tradizione territoriale della industria molitoria. Sarà un’opportunità di crescita economica, occupazionale e sociale per il nostro territorio altamente caratterizzato da una grande tradizione agricola a cui però, come ha evidenziato il rettore del Politecnico di Bari, Francesco Cupertino  – “va dato nuovo senso e valore, bisogna avere la capacità di unire i risultati della ricerca scientifica con la consapevolezza di un mercato in continua evoluzione che va seguito, calando questa realtà nei nostri territori affinché il mondo guardi anche alla Puglia per la formazione nell’ambito  dell’agroalimentare. È compito delle università e delle nostre città costruire opportunità sia per i nostri giovani che per quelli oltre confine. Il fatto che ci sia un centro dove affiancare alle attività di ricerca l’opportunità di formare nuove figure professionali in grado di sostenere la trasformazione di un settore così importante per la nostra regione, mi auguro possa portare nuove energie alla nostra Puglia” – ha concluso il Rettore. In tal senso a fare eco a Cupertino, anche l’architetto Beppe Riboli che già nella fase embrionale del progetto ha subito pensato ad un’accademia come un luogo “dove sperimentare, studiare, ricercare, formare le eccellenze nel fare il pane, la pizza, i dolci, portare la qualità e il made in Puglia in giro per il mondo, ma nn solo, aprirsi e condividere queste conoscenze e sperimentazioni, accogliere la città. Mi piace pensare che qui arriveranno studenti da tutto il mondo ad imparare un’arte straordinaria che si fa con le manj, con la testa, ma anche con il cuore”.
Un progetto che ha riscontrato anche l’interesse e un’ampia collaborazione da parte dell’amministrazione comunale, “abbiamo fatto la nostra parte con convinzione, dando  assoluta precedenza a questo progetto” – ha infatti dichiarato il Sindaco De Benedittis nel suo intervento, intorno a cui le aspettative sono alte, “il settore dell’agricoltura è in continua evoluzione ed innovazione – ha spiegato  Pietro Piccioni, direttore regionale di Coldiretti – occorre essere competitivi nel mondo in un mercato sempre più aggressivo per cui è necessario formare nuovi operatori ma soprattutto formare nuove competenze che accompagnino le imprese sul mercato e questo hub potrebbe avere un ruolo determinante e utile allo scopo”. 

Un progetto insomma che ha “travolto ed entusiasmato tutti i partners” ma che adesso deve fare i conti con l’ultimo step, quello dei tempi, il 2026, termine fissato per i lavori, sembra lontano ma per un progetto così grande potrebbe essere dietro l’angolo, quindi ora la palla passa nelle mani dell’Impresa Edile Garibaldi Fragasso, ma nulla da temere perché il titolare, Beppe Fragasso, fiducioso e rincuorato dalla sinergia delle forze in campo, ha affermato: “Nel giro di 400-450 giorni potremmo consegnare questo lavoro”.

Il countdown è partito!

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