partito Archivi - Il Quarto Potere https://ilquartopotere.it/tag/partito/ Le notizie sotto un'altra luce Sun, 19 May 2024 05:42:57 +0000 it-IT hourly 1 https://wordpress.org/?v=6.8.1 https://ilquartopotere.it/wp-content/uploads/2018/12/cropped-icona_512-32x32.png partito Archivi - Il Quarto Potere https://ilquartopotere.it/tag/partito/ 32 32 Corrado gongola https://ilquartopotere.it/news/politica/corrado-gongola/ https://ilquartopotere.it/news/politica/corrado-gongola/#respond Sun, 19 May 2024 05:42:57 +0000 https://ilquartopotere.it/?p=31900 “Il Quarto Potere” è un giornale indipendente e non svolge il ruolo che potrebbe spettare ad un foglio che sia un organo di partito. La testata può ospitare rubriche o articoli scritti da persone differenti e, quando interpellata, non ha mai negato spazio a partiti o rappresentanti politici di qualsiasi schieramento. La rubrica condotta da […]

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“Il Quarto Potere” è un giornale indipendente e non svolge il ruolo che potrebbe spettare ad un foglio che sia un organo di partito. La testata può ospitare rubriche o articoli scritti da persone differenti e, quando interpellata, non ha mai negato spazio a partiti o rappresentanti politici di qualsiasi schieramento.

La rubrica condotta da oltre due anni con cadenza settimanale dallo scrivente – rubrica che non ha certo parole di elogio nei confronti dell’Amministrazione a trazione De Benedittis – non implica che il giornale sia politicamente schierato ovvero che dalle sue colonne altri non possano dire la loro.
Quel che scrive Duca Valentino – ammesso che a più di uno interessi – non è certo pro-Corrado, questo si è bello e capito, ma sarebbe un errore pensare che la critica rivolta al Sindaco implichi l’automatica adesione ad una proposta alternativa proveniente da Destra o da Sinistra. La rubrica semmai riflette quelli che sono i tempi e la difficile situazione in cui si trova la Città: Corrado è “invotabile” per i tanti motivi enunciati in due anni, ma non si può tornare indietro e non si comprende la direzione in cui andare avanti.
Il testo scritto dà poi l’occasione per discutere (offline) con alcuni affezionati lettori. A Corato infatti un buon numero di professionisti e imprenditori si sta affermando in una dimensione che va ben oltre quella locale, contribuendo poi a creare quell’economia che alimenta la Città e che di riflesso consente all’Amministrazione di avere risorse a disposizione per largheggiare a suo piacimento.
In altre epoche ed in altri contesti sarebbe stato logico pensare ad un impegno diretto o indiretto da parte di alcuni che, dotati di professionalità e competenza, fossero in grado poi di creare un’alternativa a Corrado e alla sua corte dei miracoli. Nel 2024 a Corato questo non accade: è lecito chiedersi perché.
Da un punto di vista generale chi oggi ha la responsabilità della conduzione di un’attività economica è pressato da molte urgenze ed ha davanti un futuro che, tra epidemie e guerre, si prospetta molto incerto e denso di rischi e opportunità: il momento consiglia a tutti di rimanere centrati sul proprio business. In secondo luogo ricoprire oggi una carica politica significa essere impegnati a tempo pieno con un impiego di energie che è spesso inconciliabile con i tempi di chi lavora in qualità di imprenditore o professionista. La politica, inoltre, divide e quindi nell’immediato i danni per chi svolga un’attività rivolta al pubblico possono essere palpabili: inimicizie, antipatie, perdita di clienti. Le indennità spettanti al Sindaco o agli Assessori sono infine poca cosa rispetto al danno subito da chi debba lasciare la sua attività o rallentare il ritmo del suo lavoro per fare altro.
A queste considerazioni di livello generale, si aggiunge poi una valutazione di carattere locale. Il Centrodestra a Corato ha bruciato due Amministrazioni in 12 mesi. Chi oggi potrebbe avere una mezza idea di fare il gran passo si chiede: “Due sono già stati affondati, il terzo potrei essere io?”. A questo si aggiunga che al momento l’ipotesi che si possa costruire una larga coalizione di Centrodestra, comprendendo tutto le forze che nel 2014 hanno contribuito al successo di Massimo Mazzilli, sembri pura utopia. Anzi, taluni manifestano evidenti segni di fastidio alla sola idea di sedersi nuovamente allo stesso tavolo. Quand’anche poi si riesca a mettere insieme un cartello composto da più forze e sigle, rimarrebbe da spiegare agli elettori perché sia nel 2018 e sia nel 2019 quelle stesse persone non siano riuscite a cavare il ragno dal buco facendo naufragare la coalizione: c’è qualcuno che si assuma la responsabilità degli errori? Neanche a parlarne.
Il tema del “Chi sarà il candidato Sindaco in opposizione a Corrado?” scivola quindi tra l’indifferenza dei più, camuffato in parte dal “C’è ancora tempo” pronunciato da alcuni per celare l’evidente incapacità di rispondere alla domanda. Imprenditori e liberi professionisti che pure avrebbero da dire e potrebbero costituire l’alternativa per ora vogano molto al largo.
Il concetto è chiaro: per superare Corrado ci vuole un antagonista di livello. Pensare di mettere in campo una coalizione in nome di un “cristiano garbato” privo però della necessaria indipendenza e quindi strumento di coloro che operano alle sue spalle è un tentativo che può solo generare il rigetto da parte dell’elettorato (ammesso che il “cristiano garbato” sia così facile da individuare e sia così cieco da cacciarsi in una simile avventura).
A fronte di questa situazione Corrado gongola: può contare su alcune migliaia di voti sicuri e altri sta cercando di “accocchiarli strada strada”, mentre i partiti di Centrodestra annaspano in una specie di incubo da loro stessi prodotto e a Sinistra coloro che non sono allineati con il Sindaco sono stetti tra i lacci e i lacciuoli che la realpolitik targata Addario – Quercia ha saputo tessere. L’impressione è che in questo scenario possano ingrossarsi le fila dell’astensione e che un ristretto manipolo di pretoriani di Centrosinistra riesca comunque ad imporre Corrado Sindaco: buona fortuna.

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Emanuele Lenoci nominato Commissario di “Noi Moderati”  https://ilquartopotere.it/news/politica/emanuele-lenoci-nominato-commissario-di-noi-moderati/ https://ilquartopotere.it/news/politica/emanuele-lenoci-nominato-commissario-di-noi-moderati/#respond Sun, 12 May 2024 06:34:32 +0000 https://ilquartopotere.it/?p=31742 Nei giorni scorsi il Dott. Emanuele Lenoci ha ricevuto la nomina di Commissario di “Noi Moderati” del Comune di Corato, dal Dott. Luigi Morgante, Coordinatore Regionale, e Vice Presidente Nazionale del Partito, vicinissimo a Maurizio Lupi. “Reduci da una pessima esperienza nel mondo del Movimentismo Civico, abbiamo voluto prendere una pausa di riflessione che ci […]

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Nei giorni scorsi il Dott. Emanuele Lenoci ha ricevuto la nomina di Commissario di “Noi Moderati” del Comune di Corato, dal Dott. Luigi Morgante, Coordinatore Regionale, e Vice Presidente Nazionale del Partito, vicinissimo a Maurizio Lupi.

Reduci da una pessima esperienza nel mondo del Movimentismo Civico, abbiamo voluto prendere una pausa di riflessione che ci permettesse di riprendere la nostra attività Politica, ma nella giusta direzione – dichiarano in una nota dalla sezione del Partito di Corato – Dopo vari confronti politici e programmatici, abbiamo trovato la giusta atmosfera, per quanto attiene i rapporti centro-periferia, e ottimi contenuti programmatici, nel Partito “Noi Moderati”.
Porte aperte quindi a persone per bene, di qualsiasi età o estrazione sociale, purchè animate da semplice passione per la Politica, e dalla volontà di costruire qualcosa di buono per tutta la nostra Comunità Coratina, per gettare le basi perchè le prossime Generazioni possano contare in una Corato migliore.
Sicuramente nelle prossime settimane andremo a strutturare un Consiglio Direttivo, che dovrà essere di supporto alla attività del neo Commissario Emanuele Lenoci, e a tessere i giusti rapporti con altri Partiti e Movimenti con cui condividere idee e programmi, che ci permettano di dare il nostro supporto nelle tornate
elettorali dei prossimi anni.
Il Partito “Noi Moderati” nasce per unire le forze di tradizioni politiche differenti che possono camminare insieme, dalla tradizione liberale e riformista a quella popolare ispirata alla dottrina sociale cattolica. Per questo puntiamo sul “noi”, valorizzando prima di tutto il rapporto con il territorio e con le tante formazioni sociali in grado di mantenerlo in buona salute.
Il nostro programma guarda allo sviluppo delle energie rinnovabili, ad investire nella scuola, aumentare i fondi per l’assegno unico universale per le famiglie, oltre ad alleviare la pressione fiscale sul lavoro.
Crediamo che l’Italia si fondi su una lunga tradizione di rapporti virtuosi, dalla famiglia alle alleanze internazionali, dalle piccole e medie imprese fino alle migliaia di associazioni che costituiscono una fitta rete
di “istituzioni informali”, senza le quali il nostro Paese sarebbe infinitamente più povero, vogliamo che sia riconosciuta la dignità del lavoro, che si ripristini l’ascensore sociale, che sia premiato il merito e che chi rimane indietro sia accompagnato e non abbandonato a se stesso. Crediamo che i giovani siano la prima ricchezza del Paese e che possano contribuire al rilancio della società, vogliamo che possano ricevere una
formazione davvero abilitante e una retribuzione dignitosa, senza alimentare scontri generazionali e sociali, e siamo convinti che l’unica via per garantire domani la sostenibilità dell’Italia è investire oggi sulle nuove generazioni.”

“Siamo contrari alla politica dei “no” che ha fatto perdere tempo prezioso all’Italia, che necessita di infrastrutture materiali e immateriali all’altezza della sua storia e della sua vocazione geografica” – concludono

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Corrado e la “Camicia del Sorcio” https://ilquartopotere.it/news/politica/corrado-e-la-camicia-del-sorcio/ https://ilquartopotere.it/news/politica/corrado-e-la-camicia-del-sorcio/#respond Sat, 14 Jan 2023 23:30:56 +0000 https://ilquartopotere.it/?p=23200 In un articolo pubblicato lo scorso 20 novembre “CORRADO, UN SINDACO-PAPA“, avevamo delineato quelli che sarebbero stati gli scenari futuri in relazione alla crisi provocata dal PD Corato in seno alla maggioranza. Il Sindaco e il suo entourage in qualche modo hanno reagito ricevendo dalle segreterie regionali e provinciali del PD risposte non conformi alle […]

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In un articolo pubblicato lo scorso 20 novembre “CORRADO, UN SINDACO-PAPA“, avevamo delineato quelli che sarebbero stati gli scenari futuri in relazione alla crisi provocata dal PD Corato in seno alla maggioranza. Il Sindaco e il suo entourage in qualche modo hanno reagito ricevendo dalle segreterie regionali e provinciali del PD risposte non conformi alle aspettative, ma imbastendo una strategia che ha visto partecipi quanti nel PD non condividono la linea seguita dal segretario Di Girolamo e dal capogruppo Nadia D’Introno.

I dissidenti del PD, riuniti intorno agli Addario (padre e figlio), hanno infatti detto la loro, si sono mossi e stanno cercando di puntellare in qualche modo l’Amministrazione pencolante. Trattandosi del PD Corato e, in particolar modo, di quella componente del PD che ha un’età media superiore ai cinquant’anni, tutti possono intuire come siano andate le cose: è sufficiente riandare a “I Promessi Sposi”, testo mal compreso e mal studiato dai nostri protagonisti ma nel quale sono rimasti intrappolati al punto da ripetere inconsapevolmente lo schema letterario che hanno assimilato.
È andata pressappoco così. I dissidenti – Addario e altri – si sono riuniti (non certo presso la sede del partito) per discutere delle cause della crisi e della spaccatura difficilmente rimediabile tra Amministrazione De Benedittis e PD a conduzione Di Girolamo. “C’è una lega” – questa è la conclusione cui si sarebbe giunti. In altri termini, come nel ducato di Milano del ‘600 la carenza di grano non era dovuta alle difficoltà del momento e all’insipienza del Consiglio e del Governatore ma alle manovre della Francia che voleva colpire la corona di Spagna, così nella Corato contemporanea la questione non è nella complessità della gestione in relazione alle scelte errate del Sindaco o della Giunta, ma semmai nel comportamento di coloro che sottobanco sembra stiano facendo accordi con l’opposizione per preparare un nuovo cartello elettorale (la presunta “lega”).
Forti di questa convinzione, i dissidenti – allineati con il De Benedittis pensiero – hanno quasi certamente valutato l’idea di scrivere una missiva ai livelli regionali e provinciali del PD. Piano però, a questo punto sono intervenuti nella discussione uomini saggi e attempati che hanno opportunamente suggerito – prima di inviare la missiva – di farne parola con il conte zio del Consiglio Segreto che soggiorna in quel di Terlizzi. Si è fatta dunque l’ambasciata, lamentando il grave stato in cui versa il partito a Corato e facendo intravedere qua e là nel discorso il sospetto che tra tante macchine e inganni ci sia anche lo zampino dell’Innominato che è sempre al centro nel pensiero di costoro. Ricevuto l’imprimatur dal conte zio, la lettera sarebbe infine partita e sarebbe giunta a destinazione in un momento in cui si sta preparando il congresso cittadino che si terrà di qui a qualche settimana e in cui si discuterà anche e soprattutto della linea politica che il PD dovrà tenere nei confronti dell’Amministrazione De Benedittis.
Perché i nostri avrebbero scritto una lettera interessando i livelli superiori proprio in vista del momento in cui tutte le componenti del partito e i singoli iscritti potranno esprimersi e contribuire ad individuare la rotta da seguire? “E’ un passo e non è un passo”, direbbe il conte zio, si tratta insomma di politica sopraffina.
Se prima che la partita inizi una delle due parti si appella all’arbitro invitandolo a prendere coscienza della gravità della situazione è probabilmente perché proprio quella parte poi non accetterà il responso del campo in caso di sconfitta. Detta in altro modo, se l’asse Di Girolamo – D’Introno arriverà ad ottenere la maggioranza in congresso, la parte contrapposta capitanata dagli Addario farà valere le sue remore espresse già da lungo tempo, arrivando anche ad adombrare – se del caso – eventuali irregolarità addebitabili alla segreteria del partito nella gestione delle operazioni elettorali. Nella ipotetica lettera potrebbe essere contenuta l’affermazione che ci sono forze occulte che stanno operando in danno del Centrosinistra e che un loro eventuale successo porterà alla caduta dell’Amministrazione: a buon diritto pertanto i dissidenti continueranno a rimanere nel PD pur non sentendosi vincolati alle direttive della segreteria locale di cui hanno messo in luce e denunciato trame e interessi presunti. Il congresso quindi non risolverà un bel nulla, ma spingerà semmai ad un’ulteriore balcanizzazione del partito dove alla segreteria locale si contrapporranno altre forze – in questo senso sarebbe provvidenziale l’appello fatto al conte zio – che consentiranno ai dissidenti di fare un po’ come gli pare senza essere espulsi: un piede in due scarpe.
Si starebbe sviluppando cioè un gioco simile a quello della “camicia del sorcio” che si faceva da fanciulli, quando due giocatori muniti di uno spago allargavano e stringevano le maglie di un intreccio di fili che tenevano tra le dita: non vi era alcun risultato da raggiungere ma si trascorreva il tema mostrando l’un l’altro la propria abilità. Come se ne esce? Se il congresso verrà vinto dalla corrente Addario l’ipotetica lettera sarà un raro esempio di lungimiranza politica e dimostrerà come sia stato sventato un grande inganno, se invece la corrente Di Girolamo – D’Introno avrà la maggioranza quella lettera sarà il punto su cui farà perno la fronda interna per impiparsene delle direttive della segreteria pur rimanendo nel PD.
La patata bollente è tutta nelle mani di Attilio Di Girolamo – segretario del PD – che rischia di perdere il congresso e di uscirne scornato oppure di vincere il congresso e di uscirne sconfessato, non riconosciuto cioè da un altro consigliere comunale (altri due avevano già lasciato il PD) e dall’ultimo degli Assessori in quota PD che continueranno a pensare ai casi loro. Corrado, che probabilmente già da bambino eccelleva nel gioco della “camicia del sorcio”, gongola e sta preparando il discorso per dar man forte ai suoi, sapendo che tutto ciò che accadrà nel PD non potrà mettere in difficoltà la sua maggioranza che avrà comunque i numeri per andare avanti. Così facendo però Corrado stesso non si avvede di essere a sua volta in un altro “mastrillo” nelle parti del sorcio che continua a girare in tondo mentre il quadro politico intorno a lui si dissolve.

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ANDRIA – Biblioteca comunale, Vurchio (PD): “Una città che non investe in cultura è una città agonizzante” https://ilquartopotere.it/notiziie-andria/notizie-da-andria/andria-biblioteca-comunale-vurchio-pd-una-citta-che-non-investe-in-cultura-e-una-citta-agonizzante/ https://ilquartopotere.it/notiziie-andria/notizie-da-andria/andria-biblioteca-comunale-vurchio-pd-una-citta-che-non-investe-in-cultura-e-una-citta-agonizzante/#respond Wed, 26 Aug 2020 14:54:48 +0000 https://ilquartopotere.it/?p=7332 “Come sapete, ad oggi e per anni, l’accesso alla biblioteca comunale e al suo patrimonio culturale è stato vincolato da orari di apertura improponibili“, commenta Giovanni Vurchio segretario cittadino del Partito Democratico. “Consentire l’accesso in biblioteca solo la mattina, quando la maggior parte degli studenti è impegnata nelle attività scolastiche ed universitarie, e per un […]

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Come sapete, ad oggi e per anni, l’accesso alla biblioteca comunale e al suo patrimonio culturale è stato vincolato da orari di apertura improponibili“, commenta Giovanni Vurchio segretario cittadino del Partito Democratico.

Consentire l’accesso in biblioteca solo la mattina, quando la maggior parte degli studenti è impegnata nelle attività scolastiche ed universitarie, e per un paio di pomeriggi a settimana significa non aver capito che stiamo negando la possibilità di crescere e studiare a tanti giovani e non. Il 20 Agosto scorso la Biblioteca comunale “G. Ceci” e la Biblioteca diocesana “San Tommaso d’Aquino” sono risultate tra i beneficiari della misura prevista dal decreto del Ministro per i beni e le attività culturali e per il turismo n. 267 – “Fondo  emergenze imprese e istituzioni culturali” concernente “Contributo alle biblioteche per acquisto libri. Sostegno all’editoria libraria”. Il D.D.G. n. 561 del 20.08.2020 assegna alle due biblioteche il contributo di euro 10.000 per ciascuna da utilizzare per incrementare il patrimonio librario“, continua Viviana Di Leo, candidata al consiglio comunale.

Immaginare che questo patrimonio sia accessibile solo in alcune ore è mortificante. In una città come Andria, in cui ci sono tanti studenti, la biblioteca comunale dovrebbe avere un orario continuato. Quando in passato l’abbiamo proposto alla vecchia amministrazione ci è stato detto che: “non c’è personale”. Ritengo che questa sia solo una scusa banale per de-responsabilizzarsi, visto che abbiamo fornito anche una soluzione. Basterebbe fare una convenzione con l’Università di Bari ed attivare dei tirocini formativi universitari presso le nostre biblioteche – spiega Giovanni Vurchio -. In tal modo si può sopperire alla mancanza si personale, garantendo un orario continuato della struttura e
permettendo a tanti studenti di investire il loro tempo ad Andria, in cambio di crediti formativi universitari (CFU). Si può fare e soprattutto si può fare a costo zero“.

Ringraziamo il candidato sindaco Giovanna Bruno per aver accolto favorevolmente la proposta della quale il partito democratico si è reso promotore, ma che viene dai tanti giovani che vorrebbero solo una città in cui poter restare“, concludono Viviana Di Leo e Giovanni Vurchio.

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ANDRIA – Comunali 2020, Giovanni Vurchio (PD): “Il partito cambia passo. Lista con 32 candidati” https://ilquartopotere.it/notiziie-andria/notizie-da-andria/andria-comunali-2020-giovanni-vurchio-pd-il-partito-cambia-passo-lista-con-32-candidati/ https://ilquartopotere.it/notiziie-andria/notizie-da-andria/andria-comunali-2020-giovanni-vurchio-pd-il-partito-cambia-passo-lista-con-32-candidati/#respond Mon, 24 Aug 2020 15:07:05 +0000 https://ilquartopotere.it/?p=7268 “La segreteria del circolo cittadino ha presentato la lista dei candidati alle prossime competizioni elettorali per le amministrative. Una lista di 32 persone, di cui 16 donne e 16 uomini, ben assortita e non solo di professionisti“, scrive così in una nota ufficiale, Giovanni Vurchio, segretario cittadino del Partito Democratico. “Sono orgoglioso di rappresentarli e […]

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La segreteria del circolo cittadino ha presentato la lista dei candidati alle prossime competizioni elettorali per le amministrative. Una lista di 32 persone, di cui 16 donne e 16 uomini, ben assortita e non solo di professionisti“, scrive così in una nota ufficiale, Giovanni Vurchio, segretario cittadino del Partito Democratico.
Sono orgoglioso di rappresentarli e di aver ascoltato la loro voglia di riscatto dopo dieci anni di governo a firma Giorgino (oggi scamarcio) e Marmo – commenta Giovanni Vurchio -. Contrariamente alla destra che ripropone le stesse figure politiche di Giorgino suddivise, il Partito Democratico ha dimostrato di cambiare passo, di saper fare politica e di interessarsi dei tanti problemi che frenano la crescita della nostra comunità, con un programma politico serio e fattibile“.
“Ora, chiediamo la fiducia degli elettori perché siamo pronti per essere classe dirigente. Il PD è un grande partito e la città andriese è al punto di non ritorno, o decide di abbandonare definitivamente le politiche di destra, che abbiamo già visto e che ne conosciamo le conseguenze, oppure si continuerà ad avere una città morta, senza idee e prospettive di crescita culturale-sociale ed economica“, conclude Vurchio.

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