Michele Emiliano Archivi - Il Quarto Potere https://ilquartopotere.it/tag/michele-emiliano/ Le notizie sotto un'altra luce Sat, 06 Jan 2024 22:51:24 +0000 it-IT hourly 1 https://wordpress.org/?v=6.8.1 https://ilquartopotere.it/wp-content/uploads/2018/12/cropped-icona_512-32x32.png Michele Emiliano Archivi - Il Quarto Potere https://ilquartopotere.it/tag/michele-emiliano/ 32 32 Ospedale Umberto I: dal 1° dicembre niente più ortopedia. La politica che fa? https://ilquartopotere.it/salute-2/ospedale-umberto-i-dal-1-dicembre-niente-piu-ortopedia-la-politica-che-fa/ https://ilquartopotere.it/salute-2/ospedale-umberto-i-dal-1-dicembre-niente-piu-ortopedia-la-politica-che-fa/#respond Thu, 24 Nov 2022 12:56:44 +0000 https://ilquartopotere.it/?p=22206 Più volte, dalle pagine del nostro giornale, abbiamo denunciato il declino a cui sta andando incontro il nostro ospedale Umberto I, a causa del depauperamento del personale sanitario, tema, tra l’altro soventemente oggetto di discussione della nostra politica cittadina, che ha visto svariati incontri tra figure istituzionali locali e vertici regionali ma che evidentemente non […]

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Più volte, dalle pagine del nostro giornale, abbiamo denunciato il declino a cui sta andando incontro il nostro ospedale Umberto I, a causa del depauperamento del personale sanitario, tema, tra l’altro soventemente oggetto di discussione della nostra politica cittadina, che ha visto svariati incontri tra figure istituzionali locali e vertici regionali ma che evidentemente non hanno sortito alcuna soluzione.

Da aprile scorso infatti, quando informavamo di una situazione sempre più disastrosa che si sperava essere temporanea, sembra non esserci stata nessuna evoluzione, anzi le notizie che ci giungono non sono affatto rassicuranti poiché dal 1° dicembre l’ospedale di Corato rischia di non avere più il reparto di ortopedia.
Cosa significa questo?
Ahinoi, per i pazienti vittime di traumi ortopedici dovuti ad infortuni derivanti da vari tipi di incidenti (lavoro, stradali, domestici e via discorrendo) non sarà più possibile ricevere cure e assistenza di primo soccorso presso il nostro nosocomio. Gli infortunati saranno invece costretti a migrare verso la struttura ospedaliera di Molfetta.
Più volte abbiamo ascoltato da politici e istituzioni il dato che il nostro ospedale risulti essere di primo livello ma, con la perdita dell’assistenza ortopedica così come quella chirurgica indispensabili per la qualità del servizio sanitario all’utenza, lo stesso, allo stato attuale, non può considerarsi neanche di base.
Indubbiamente a farne le spese saranno come sempre i cittadini e il personale sanitario, sempre più esiguo e sempre più in affanno ad affrontare le emergenze.
Un disagio insostenibile che ora più che mai pretende chiarezza da parte della politica, locale in primis, che dovrebbe attivarsi per una possibile soluzione positiva.
Dunque l’appello è rivolto ai nostri politici: perché continuare ad illudere la città con annunci e proclami di manifesto ottimismo anziché prendere atto dell’incapacità di amministrare e di difendere gli interessi della nostra comunità a maggior ragione quando si parla di diritto alla salute garantito a tutti?

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Verso le elezioni, l’incoerenza di De Benedittis e Demos: sostengono Emiliano-Abbaticchio contro Tambone https://ilquartopotere.it/news/politica/verso-le-elezioni-lincoerenza-di-de-benedittis-e-demos-sostengono-emiliano-abbaticchio-contro-tambone/ https://ilquartopotere.it/news/politica/verso-le-elezioni-lincoerenza-di-de-benedittis-e-demos-sostengono-emiliano-abbaticchio-contro-tambone/#respond Sat, 20 Aug 2022 20:00:49 +0000 https://ilquartopotere.it/?p=19968 A poco più di un mese dalla grande battaglia campale delle politiche che vede contrapposti i due blocchi di centro destra e centro sinistra, l’organizzazione delle rispettive liste a livello nazionale versa ancora in un caotico marasma che continua a suscitare polemiche in entrambi gli schieramenti e provoca gran confusione presso l’elettorato, già deluso, spaesato […]

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A poco più di un mese dalla grande battaglia campale delle politiche che vede contrapposti i due blocchi di centro destra e centro sinistra, l’organizzazione delle rispettive liste a livello nazionale versa ancora in un caotico marasma che continua a suscitare polemiche in entrambi gli schieramenti e provoca gran confusione presso l’elettorato, già deluso, spaesato e disilluso.
Non solo a livello nazionale la suddetta composizione delle liste cagiona un ginepraio di diatribe tra gli esclusi e i “fortunati candidati” nei vari collegi elettorali, ma anche a livello locale la situazione non è di certo più chiara e trasparente, anzi, si fa sempre più intricata e ambigua. Ricordiamo che giusto una settimana fa, c’era stato il gioioso outing di Demos Corato e dell’Assessore alla Cultura – compreso il cerchio dei suoi fedelissimi devoti- alla notizia dell’apparentamento nazionale tra il Partito Democratico e Demos nazionale.
Come riportato nel precedente articolo sul tema, si puntualizzava che non ci si intravedeva nulla di strano in codesto matrimonio, poiché Demos nazionale è quasi derivato dalla frangia social-clericale del Pd. Un problema di coerenza invece si intravede sempre più macroscopico a livello locale, poiché i rappresentanti eletti di Demos Corato, hanno sempre contestato i Dem locali, con cui i rapporti non sono mai stati tanto idilliaci fin da inizio mandato.
Si ricorda soprattutto che la persona del Sindaco ma anche dell’Assessore alla Cultura e tanti aficionados del loro entourage, hanno sempre sostenuto ideologie politiche -facendone la loro bandiera identitaria- che sono la totale negazione delle iniziative propagandate dai Democratici nazionali. Ne ripetiamo giusto alcune per rinfrescare la memoria ai molti finti smemorati “last minute”: – 1) Pacifismo sfegatato che cozza platealmente contro l’interventismo guerrafondaio e l’invio di armi in ogni conflitto del mondo, proposto dal Pd. -2) Essere contro il progetto di autonomia differenziata, che il Pd sostiene sperticatamente. -3) Essere contro la privatizzazione dei beni comuni, progetto che il Pd invece porta avanti. -4) Essere non a favore delle politiche lavorative e sociali che i Dem perseguono.
Potremmo continuare all’infinito nell’elencazione delle incongruenze ideologiche, tuttavia dalle ultime dichiarazioni riportate via social della consigliera di maggioranza Antonella De Benedittis, (eletta nelle file di Demos partito alleatosi col Pd): “Tra poche ore sapremo se Unione Popolare è riuscito a raccogliere le firme necessarie per partecipare alle elezioni del 25 settembre. Intanto una cosa voglio dirla: la candidatura di Eliseo Tambone per le prossime elezioni politiche del 25 settembre 2022 (fatto salvo il raggiungimento delle firme necessarie a livello nazionale per la presentazione della lista Unione Popolare) è, per me, una gran bella notizia: Eliseo Tambone è una persona seria e competente, umile e tenace, capace di lavorare senza clamori ma sempre pronto ad assumersi la responsabilità del servire la comunità. Con lui condivido l’esperienza dell’essere consigliere di maggioranza e ogni giorno colgo la bellezza del lavorare insieme. Soprattutto Eliseo Tambone è, da anni, in prima linea nella difesa della Costituzione Italiana, in questi tempi bui e duri, a rischio sotto i colpi subdoli dei processi di autonomia regionale e privatizzazione dei beni comuni. Per questo auguro di cuore ad Eliseo che la sua “lotta desiderante” sia un buon seme per questo nostro Paese.”
che dedica un caloroso endorsement al consigliere Tambone, papabile candidato per lo schieramento di Unione Popolare, concorrente della suddetta coalizione Pd-Demos, si evince una clamorosa spaccatura all’interno della maggioranza. Pertanto, in ultima analisi ci poniamo vari interrogativi che molto probabilmente, come sempre, resteranno senza risposta alcuna.
Perché anziché favorire la candidatura del consigliere Tambone, da sempre compagno del Sindaco in tante battaglie, quest’ultimo volta le spalle al candidato di Unione Popolare e invece sosterrà la candidatura di Abbaticchio, portato in lista dal Pd?
Perché disattendere gli ideali da sempre millantati, che sono più vicini alla frangia di sinistra, rappresentata da Sinistra Italiana e da Rifondazione per passare sfacciatamente ad abbracciare il Pd? E i suddetti partiti, sempre pronti acriticamente a perorare errori o scelte anche sbagliate del loro amministratore, non ci ravvisano un voltafaccia dettato unicamente da interessi politici in questa scelta? E il Pd, dal canto suo, come può continuare a fare “buon viso a cattivo gioco” rimanendo in una coalizione dove vi sono costanti “picconatori” delle sue politiche? La metafora calzante dell’amministrazione De Benedittis è rappresentata da un matrimonio triste e sfasciato, dove i coniugi continuano a rimanere assieme, mostrando armonia in pubblico, sebbene si vituperino e si tradiscano in privato.
Da questo quadro profondamente incoerente e disordinato, emerge una “questione morale” rappresentata dalla contraddittorietà dei vari amministratori attuali, sempre pronti a dichiarare tutto e il contrario di tutto, pur di muoversi a “cavalieri serventi” delle diverse logiche di partito e personali, dimenticando i valori che hanno da sempre propugnato per cercare consenso tra l’elettorato che in buona fede ha creduto a quanto decantato.

 

 

 

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Chi si sazia e chi si strazia https://ilquartopotere.it/news/politica/chi-si-sazia-e-chi-si-strazia/ https://ilquartopotere.it/news/politica/chi-si-sazia-e-chi-si-strazia/#respond Sun, 25 Jul 2021 06:14:08 +0000 https://ilquartopotere.it/?p=12645 A cura di Gaetano Bucci L’estate per le amministrazioni è come la notte per i ladri. Si ruba di notte perché le persone dormono. Si prendono dubbi e importanti provvedimenti d’estate perché la gente è in ferie. In estate, si sa, le difese immunitarie sociali sono sopite. In vacanza al mare si esulta per un […]

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A cura di Gaetano Bucci

L’estate per le amministrazioni è come la notte per i ladri. Si ruba di notte perché le persone dormono. Si prendono dubbi e importanti provvedimenti d’estate perché la gente è in ferie. In estate, si sa, le difese immunitarie sociali sono sopite. In vacanza al mare si esulta per un cruciverba completato o per una partita di burraco vinta. Si gioisce per un ballo di gruppo in spiaggia o per una partitella di volley in acqua. Alla sera piace godersi la movida, con o senza mascherine. I tavoli delle pizzerie e dei ristoranti, green pass permettendo, mettono d’accordo tutti.

La vita si riprende un po’ di spensieratezza. In Italia durante L’estate si parla poco di politica e, per quel poco, se ne parla con piacevole leggerezza. Quasi con indifferenza. L’Italia, campione d’Europa e già medagliata alle Olimpiadi di Tokio, ha preso già confidenza coll’esultanza del “Poo-Po-Po-Po-Po-Poooo-Poo”. Ed è, per certi versi, cosa santa e giusta. In periodo di post-pandemia si rifugge da tutto ciò che viene dai palazzi del potere. È ancora tanto lo spavento indotto dai molti mesi di “dipiciemme”, disposizioni “sindacali e dirigenziali” e prescrizioni di ogni genere. Al tempo delle “realtà aumentate” tocca fare i conti con le “libertà dimezzate”. Ma, come si dice in tempo di guerra, tutto va bene finché si è vivi. Meglio feriti che morti.

E così, in questo clima di piacevole “sospensione della partecipazione civile”, accade che si venga informati dalla stampa locale di stratosferici finanziamenti pubblici a favore delle città viciniori alla nostra, mentre a Corato esultiamo per la grazia ricevuta di due “roverelle poverelle” davanti al Municipio, per qualche cerchio di garofani rossi e petunie multicolore sotto la statua di Imbriani, per la saldatura espressa di un cartellone pericolante e per la partecipazione alla “finta lotta” contro le iniquità della spartizione dei pani e dei pesci del Recovery Plan.

Nei giorni scorsi è uscita la graduatoria nazionale dei fondi assegnati ai PINQUA (Programma Innovativo Nazionale per la Qualità dell’Abitare). Alle città viciniori di Andria, Trani, Altamura sono stati destinati decine di milioni di euro. Una manna dal cielo in tempi di vacche magre e casse pubbliche al verde. A Corato, che pure ha quasi cinquantamila abitanti, la modica cifra di poco più di un milione di euro. Più che riqualificare l’abitare, al massimo riusciremo a “qualificare” dei magazzeni a pianoterra.

Se le cifre sono proporzionali alla considerazione che ormai hanno di noi in Regione e nella Città metropolitana di Bari, forse è il caso di indire subito un “referendum” per uscire dall’una e dall’altra. Ovviamente dalla prima non si può, mentre dalla seconda magari si potrebbe, vista l’ingratitudine dimostrata dal tempo in cui Pinuccio Vangi dette vita al quel comitato cittadino contro la Bat e Gino Perrone contro la stessa pronunció la storica frase: “Non mi siedo ad una tavola già apparecchiata”. Altri tempi. Tra i tanti difetti anche qualche scintilla di virtù e qualche punta di orgoglio.

Ora, non è proprio il caso di andare a sollevare questioni ideologiche o di schieramenti, perché qua sono anni che, con chiacchiere e scuse diverse, a Corato non arriva il becco di un quattrino. A Corato, fra crisi amministrative e commissariamenti, neanche le briciole sono arrivate, ma solo “briciole di briciole”. Il che è palesemente inammissibile. Cinquantamila persone non possono pagare per i capricci di pochi. Ora le cose sono cambiate. Corato ha una amministrazione stabile e forse su certi versanti e per certe questioni strategiche non è proprio il caso di dividersi. Anzi, senza fare troppo gli schizzinosi, è il caso di recuperare una “solidarietà nella diversità”, una “unanimità civica”, una “voce sola di dignità”. È tempo oramai di uno scatto di orgoglio collettivo e una forza comune.

Ciò è necessario non solo per questa storia dei PinQua ma per una, ancora più importante, in cui il tradimento della Regione verso la nostra città e diverse altre del nord-barese è ancora più grave, evidente ed inaccettabile. Si tratta delle decisioni sulla sanità pubblica, e in particolare sulla allocazione del nuovo ospedale di Andria, che sarà nientemeno policlinico di secondo livello, finanziato con la stratosferica spesa complessiva di 140 milioni di euro. Una enorme struttura con tecnologie d’avanguardia, con sei grandi padiglioni su una superficie complessiva di centonovantamila metri quadri.

Non entriamo nei dettagli dell’annuncio dato in pompa magna dal Governatore Michele Emiliano, dal Commissario straordinario della Asl Bt Alessandro Delle Donne e dal sindaco di Andria Giovanna Bruno ai piedi di Castel del Monte che, riguardo a tale mega-realizzazione, ha parlato di utilità per il territorio e per le città viciniori. Noi non ne facciamo una questione di campanile. Ci mancherebbe altro. Facciamone, invece, una questione politica di equa distribuzione di risorse, opportunità e servizi. Facciamone una questione di mantenimento di servizi sanitari e ospedalieri del nostro Umberto I che, a questo punto, rischia seriamente di chiudere baracca e burattini, nonostante la sua gloriosa storia, la felice ubicazione e le grandi possibilità di ampliamento.

Non si capisce quale sia la logica della Regione e del Governatore Emiliano nello spingere verso la realizzazione andriese in presenza già di un grande e ben collegato ospedale a Barletta, suscettibile di ulteriori ampliamenti e nel rinviare, per quel che si sa, la realizzazione di quel grande ospedale per il nord-barese al servizio di città come Corato, Bisceglie, Molfetta, Ruvo e Terlizzi che, complessivamente, hanno la stessa popolazione delle città della BAT. In pratica, lì due mega ospedali e qui nessuno. A chi tanto, a chi niente. Forse Bari è sempre Bari e gli altri non contano un fico secco.

Si dirà che la sanità non si distribuisce per “province”. Certo, per province non distribuisce, ma per distanze e per interessi sì. Duole assistere a questo cascata di risorse, che certamente avranno un impatto complessivo e una ricaduta molto più ampii nelle comunità di riferimento in ragione delle distanze e delle “stanze del potere”. Duole constatare che di fronte a tali scelte che comunque ci riguardano Corato neanche sia stata consultata o informata. Certamente ha fatto un po’ male aver assistito alla roboante presentazione del progetto del nuovo ospedale andriese “con vista Castel del Monte” senza la presenza e la partecipazione di una rappresentanza della nostra città e del nostro sindaco.

Su questo però il nostro Corrado De Benedittis non ha colpe. Anzi, questo gli sarà pesato più delle piovre immaginarie. Di fatto egli ha ereditato una atavica sottomissione della nostra città, specie dei partiti di centro-sinistra, verso il capoluogo di provincia e la Regione. Per decenni è stata data, ieri a Vendola oggi ad Emiliano, una fiducia al buio e senza alcun reale corrispettivo da parte degli organismi ed enti politici sovralocali.

Con la presidenza dell’Anci Puglia del nostro Gino Perrone qualcosa sembrava essere cambiato. Troppo poco e troppo passeggero però il cambiamento, se è vero come è vero, che a Corato dobbiamo continuamente ridurci ad elemosinare piccole somme che non producono alcun vero cambiamento strategico. Troppo poco se pensiamo che Corato, grazie a diverse grandi aziende e ad una imprenditoria diffusa e coraggiosa, produce una ricchezza media molto più che proporzionale al numero dei suoi abitanti. Troppo poco se pensiamo a quale importanza strategica abbia Corato nel congiungere la parte interna della Puglia e della Basilicata con la linea costiera del nord-barese e con gli assi stradali, ferroviari e portuali nazionali.
Insomma, qua in attesa dei grandi ulteriori stanziamenti del PNRR, si sta giocando una partita molto delicata e importante per Corato. Si dice che “l’argent fait la guerre”. È vero, con i soldi però non si fanno solo guerre, ma si fanno anche opere di pace. Col denaro si fa il progresso, si fa il benessere collettivo, si fa il futuro.

Su questo non è possibile avere divisioni. Pertanto la parola d’ordine è di nuovo una sola, “unità”. Su queste partite il Consiglio comunale, prima ancora che il Sindaco e la Giunta, devono assumere atti di indirizzo urgenti e unitari. A Bari devono sapere che a Corato siamo uniti su certe partite.

Tra l’altro è perfettamente inutile protestare contro “Roma o Milano ladrona”, quando invece i primi veri ladroni sono a Bari. Bisogna fargliele capire “tutti insieme” queste cose al nostro bravo Michelone, magari mettendolo davanti ad un piatto di ostriche, una focaccia barese e birra Peroni “a sfazione”. Bisogna dirgli: «Caro Governatore, non è possibile nel duemilaventuno dopo Cristo, che nella stessa casa debbano convivere chi si sazia e chi si strazia». Questo è.

 

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PUGLIA – Obbligo mascherina all’aperto e in discoteca: controlli delle Prefetture e dei Sindaci https://ilquartopotere.it/coronavirus/puglia-obbligo-mascherina-allaperto-e-in-discoteca-controlli-delle-prefetture-e-dei-sindaci/ https://ilquartopotere.it/coronavirus/puglia-obbligo-mascherina-allaperto-e-in-discoteca-controlli-delle-prefetture-e-dei-sindaci/#respond Thu, 13 Aug 2020 09:38:55 +0000 https://ilquartopotere.it/?p=7090 Nuove restrizioni e misure di prevenzione per la gestione dell’emergenza epidemiologica da Covid-19 in Puglia. L’ultima è stata emanata ieri, attraverso l’ordinanza nr. 336, dal governatore Michele Emiliano, relativa a discoteche, sale da ballo e locali assimilati. Con decorrenza da oggi, 13 agosto, è fatto obbligo sull’intero territorio regionale di usare protezioni delle vie respiratorie (mascherine) in […]

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Nuove restrizioni e misure di prevenzione per la gestione dell’emergenza epidemiologica da Covid-19 in Puglia. L’ultima è stata emanata ieri, attraverso l’ordinanza nr. 336, dal governatore Michele Emiliano, relativa a discoteche, sale da ballo e locali assimilati.

Con decorrenza da oggi, 13 agosto, è fatto obbligo sull’intero territorio regionale di usare protezioni delle vie respiratorie (mascherine) in tutti i luoghi all’aperto in cui, a causa di particolari situazioni, anche collegate al maggiore afflusso di persone e turisti, non sia possibile garantire continuativamente il mantenimento della distanza di sicurezza di almeno un metro, afferendo il prescritto obbligo all’esclusiva responsabilità personale dei medesimi soggetti obbligati. Non sono soggetti all’obbligo i bambini al di sotto dei sei anni, nonché i soggetti con forme di disabilità non compatibili con l’uso continuativo della mascherina ovvero i soggetti che interagiscono con i predetti.

Per gli esercenti, è necessario rilevare la temperatura corporea, all’ingresso di questo genere di locali, impedendo l’accesso in caso di temperatura superiore a 37,5° e fornire adeguata informazione sulle misure di prevenzione, anche per i clienti di altra nazionalità.

E’ concesso l’utilizzo di “mascherine di comunità“, ovvero mascherine monouso o mascherine lavabili, anche auto-prodotte, in materiali multistrato idonei a fornire una adeguata barriera e, al contempo, che garantiscano comfort e respirabilità, forma e aderenza adeguate che permettano di coprire dal mento al di sopra del naso.

E per quanto riguarda i controlli? Le Prefetture competenti per territorio e i Sindaci dei Comuni interessati, garantiranno tutti i controlli nell’ambito delle rispettive competenze.

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PUGLIA – Nuovo Piano Sanitario, Emiliano: “Pronti a fronteggiare seconda ondata” https://ilquartopotere.it/news/puglia-nuovo-piano-sanitario-emiliano-pronti-a-fronteggiare-seconda-ondata/ https://ilquartopotere.it/news/puglia-nuovo-piano-sanitario-emiliano-pronti-a-fronteggiare-seconda-ondata/#respond Mon, 03 Aug 2020 16:34:07 +0000 https://ilquartopotere.it/?p=6919 “La minaccia del Covid ci ha insegnato che dobbiamo essere sempre pronti con il nostro sistema sanitario a fronteggiare l’emergenza. Tutti gli esperti prevedono una seconda ondata del contagio in autunno, nel mondo si registrano numeri molto alti dell’infezione“, ha annunciato Michele Emiliano, Presidente della Regione Puglia. E’ una Puglia pronta con una squadra collaudata […]

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La minaccia del Covid ci ha insegnato che dobbiamo essere sempre pronti con il nostro sistema sanitario a fronteggiare l’emergenza. Tutti gli esperti prevedono una seconda ondata del contagio in autunno, nel mondo si registrano numeri molto alti dell’infezione“, ha annunciato Michele Emiliano, Presidente della Regione Puglia.

E’ una Puglia pronta con una squadra collaudata e competente, secondo Emiliano. “Oggi vi presentiamo il nuovo Piano Ospedaliero che rafforza tutta la rete sull’intero territorio regionale“, ha affermato.

Il nuovo piano Coronavirus prevede il potenziamento della rete ospedaliera con più di 1.255 posti letto per acuti, riabilitazione e lungodegenza, fino al raggiungimento dello standard massimo previsto dal D.M. n. 70/2015. Inoltre, si intende raggiungere lo standard massimo ministeriale, incrementando ulteriormente i posti letto già programmati con il Regolamento regionale n. 23/2019, con 474 posti letto di acuzie; 123 posti letto di riabilitazione e 658 posti letto di lungodegenza.

Prima dell’emergenza Covid, la Puglia aveva 304 posti di terapia intensiva per complessive 32 unità operative, 5 unità in più rispetto a quelle previste dal DM70. Oggi, con l’incremento di 276 posti letto, si raggiunge un totale di 580 posti di rianimazione.
I 285 posti letto di semi intensiva saranno impegnati in un doppio utilizzo: posti letto di area medica che all’occorrenza verranno trasformati in semi-intensiva e saranno impegnati in un doppio utilizzo: posti letto di area medica che all’occorrenza verranno trasformati in semi-intensiva.

Altro punto fondamentale, è la riorganizzazione dei percorsi di emergenza-urgenza. Nei Pronto Soccorso l’obiettivo prioritario è separare i percorsi, creare aree di permanenza dei pazienti in attesa di diagnosi che garantiscano i criteri di separazione e sicurezza.

Il tempo di permanenza in attesa di ricovero deve essere ridotto al minimo, anche in considerazione alle esigenze di distanziamento tra i pazienti durante le procedure diagnostico-terapeutiche, al fine di evitare il sovraffollamento e di non provocare rallentamento o ritardi della gestione della fase pre-ospedaliera del soccorso sanitario“, ha osservato il Governatore pugliese.

Nel Pronto Soccorso devono essere previsti ambienti per l’isolamento e il biocontenimento dei pazienti, con sale appositamente dedicate, anche in ambito pediatrico“, ha dichiarato Michele Emiliano.

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Turismo, Michele Emiliano: “Puglia meta preferita dagli italiani” https://ilquartopotere.it/news/turismo-michele-emiliano-puglia-meta-preferita-dagli-italiani/ https://ilquartopotere.it/news/turismo-michele-emiliano-puglia-meta-preferita-dagli-italiani/#respond Fri, 31 Jul 2020 16:08:40 +0000 https://ilquartopotere.it/?p=6863 Prima meta turistica, la più desiderata dagli italiani in questa stagione. La Puglia si riconferma sul podio delle mete italiane preferite dai turisti nel prossimo mese di agosto, secondo una indagine condotta da Cna Turismo, effettuata sui propri associati. Medaglia d’argento per la Toscana e quella di bronzo per la Sicilia, poi a seguire Sardegna, […]

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Prima meta turistica, la più desiderata dagli italiani in questa stagione. La Puglia si riconferma sul podio delle mete italiane preferite dai turisti nel prossimo mese di agosto, secondo una indagine condotta da Cna Turismo, effettuata sui propri associati.

Medaglia d’argento per la Toscana e quella di bronzo per la Sicilia, poi a seguire Sardegna, Calabria, Campania, Emilia Romagna, Marche e Liguria. “Stiamo combattendo con la bellezza della Puglia, con i sacrifici degli operatori, con la sanità pugliese che funziona – commenta con queste parole il Presidente della Regione Puglia, Michele Emiliano -. Stiamo combattendo per superare la crisi economica che è venuta con il coronavirus e ci stiamo riuscendo alla grande. Non molliamo, la Puglia è davvero una grande regione“.

Secondo quanto riportato dall’indagine Cna Turismo, infatti, Salento, Gargano, Versilia ed Elba sono tra le mete traino di una stagione che ha già visto il crollo della presenza di gruppi e stranieri, per il Covid-19.

Tra marzo e maggio il comparto economico del turismo in Italia ha subito una diminuzione di circa 52 miliardi di euro, generati da 80 milioni di presenze. Un vero disastro per attività ricettive e di ristorazione, per il trasporto persone e per le agenzie di viaggio. I dati di giugno non sono incoraggianti, e neanche le stime di luglio sembrano rosee. Il settore cerca di puntare sui mesi di agosto e (forse) settembre, considerando che una buona fetta della popolazione sta già prediligendo il turismo di chi non va lontano, ovvero quello di “prossimità“.

Il lavoro fatto bene dà buoni frutti – osserva Loredana Capone, assessore regionale all’Industria turistica e culturale stiamo facendo di tutto per sostenere la nostra economia, in sicurezza, tutelando l’ambiente, facendo rete con gli operatori, investendo nel patrimonio culturale, puntando sul turismo di prossimità, valorizzando tutti i luoghi della Puglia, dalle grandi mete agli angoli meno conosciuti ma non meno incantevoli“.

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Emiliano firma l’ordinanza: amici e congiunti “più vicini” https://ilquartopotere.it/news/emiliano-firma-lordinanza-amici-e-congiunti-piu-vicini/ https://ilquartopotere.it/news/emiliano-firma-lordinanza-amici-e-congiunti-piu-vicini/#respond Wed, 08 Jul 2020 13:19:41 +0000 https://ilquartopotere.it/?p=6348 Nessun metro di distanza tra congiunti e amici! Lo ha stabilito il Governatore della Regione Puglia, Michele Emiliano, con l’emissione dell’ordinanza numero 283 di oggi, che prevede l’aggiornamento delle linee guida regionali per la riapertura delle attività economiche, produttive e sociali. “Si dispone che in tutti gli ambiti delle attività economiche, produttive e sociali, ove […]

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Nessun metro di distanza tra congiunti e amici! Lo ha stabilito il Governatore della Regione Puglia, Michele Emiliano, con l’emissione dell’ordinanza numero 283 di oggi, che prevede l’aggiornamento delle linee guida regionali per la riapertura delle attività economiche, produttive e sociali.

Si dispone che in tutti gli ambiti delle attività economiche, produttive e sociali, ove sia espressamente prevista la deroga al distanziamento sociale solo per i conviventi, questa deroga viene estesa ai congiunti, o a tutte le persone con le quali si intrattengano relazioni sociali abituali (frequentatori/commensali abituali), afferendo tale circostanza all’esclusiva responsabilità individuale dei soggetti interessati”, si legge nell’ordinanza.

La deroga viene estesa anche sui mezzi di trasporto privati: “Muniti di mascherina o adeguata protezione delle vie aeree, possono viaggiare, nel numero massimo previsto dalla carta di circolazione, conviventi, congiunti o frequentatori/commensali abituali, afferendo tale circostanza all’esclusiva responsabilità individuale dei soggetti interessati”.

Un timido tentativo di ritorno alla “normalità”, quindi, con l’intento di concedere maggiore libertà individuale ma soprattutto un forte senso di responsabilità.

 

 

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Fase 2 Fitto: la replica che Emiliano affida a Lopalco fa del professore più un politico che uno scienziato https://ilquartopotere.it/news/politica/fase-2-fitto-la-replica-che-emiliano-affida-a-lopalco-fa-del-professore-piu-un-politico-che-uno-scienziato/ https://ilquartopotere.it/news/politica/fase-2-fitto-la-replica-che-emiliano-affida-a-lopalco-fa-del-professore-piu-un-politico-che-uno-scienziato/#respond Mon, 04 May 2020 08:22:08 +0000 http://www.ilquartopotere.it/?p=5494 La replica del co-presidente del gruppo europeo ECR-FRATELLI D’ITALIA, Raffaele Fitto, al presidente Michele Emiliano e al capo della Task Force pugliese, Pierluigi Lopalco “Domani, 4 maggio, inizia la Fase 2 e l’obiettivo è esclusivamente quello di ripartire, ma in sicurezza. Per questo ho posto degli interrogativi utili a comprendere cosa stia accadendo in Puglia. […]

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La replica del co-presidente del gruppo europeo ECR-FRATELLI D’ITALIA, Raffaele Fitto, al presidente Michele Emiliano e al capo della Task Force pugliese, Pierluigi Lopalco

“Domani, 4 maggio, inizia la Fase 2 e l’obiettivo è esclusivamente quello di ripartire, ma in sicurezza. Per questo ho posto degli interrogativi utili a comprendere cosa stia accadendo in Puglia. Ma dopo aver letto la replica che il presidente Emiliano ha affidato al suo consulente, professor Lopalco, la sensazione è che quest’ultimo abbia messo in evidenza più doti da politico che da scienziato.

“I numeri ai quali ho fatto riferimento non sono miei dati personali ma, sono i dati contenuti nel Bollettino che la Regione Puglia dirama quotidianamente e che poi vengono comparati con quelli delle altre Regioni.

Tant’è che Lopalco non li smentisce anzi li conferma. Compito della Scienza non è quello di dare rassicurazioni opinabili affinché si possa credere per fede, alla Scienza si aderisce per evidenze. Il politico guarda numeri trasmessi giornalmente dai bollettini ufficiali regionali e nazionali, li analizza in comparazione tra situazioni omogenee e pone questioni nell’interesse della comunità. Sta allo scienziato formulare ipotesi, verificarle e parlare con le evidenze scientifiche.

“E veniamo nel merito: sui TAMPONI: Lopalco afferma che il numero è proporzionato alla malattia, ma sempre le classifiche ci dicono che le Regioni che fanno più tamponi sono quelle che registrano più guariti (per esempio: Veneto, Friuli, Emilia…). Siamo sicuri che invece in Puglia non si siano fatti i tamponi perché per esempio manca una rete di laboratori? Perché mancano i reagenti? E’ emblematico proprio il caso di ieri al Perrino di Brindisi dove i tamponi vengono rinviati per mancanza, appunto, di reagenti. Ma ci sono stati casi in vari ospedali (alcuni esempi: della Murgia, di Putignano, di Castellaneta) dove medici e operatori hanno dovuto attendere diverse settimane prima di ricevere il risultato. Sarebbe interessante conoscere il parere ‘scientifico’ di Lopalco sulle dichiarazioni di Emiliano che invitava i turisti a venire in Puglia garantendo tamponi per tutti mentre non sono garantiti agli operatori sanitari.

“E ancora nel merito: Lopalco afferma che la bassa percentuale di GUARITI (ribadisco, la Puglia è ultima in Italia) si spiega nell’inserimento dei dati nella piattaforma. Cosa significa? La Puglia segue regole diverse da quelle delle altre Regioni? E perché? E, quindi, se i sistemi di rilevazione Regione per Regione sono diversi… Lopalco ci sta dicendo che i dati nazionali non sono attendibili? Che i grafici che vediamo (compresi quella della Protezione civile) non fotografano davvero la realtà?

“Non solo, ma la contraddizione delle contraddizioni Lopalco la raggiunge quando afferma: ‘Quello che possiamo vedere chiaramente è che la proporzione di ricoverati è decisamente più bassa della media nazionale e anche della maggior parte delle regioni meridionali’. E allora perché Lopalco non si interroga sul perché la Puglia che ha più casi in isolamento domiciliare (quindi meno gravi) ha, poi, la più alta mortalità specifica tra tutte le Regioni meridionali e insulari (Lazio e Umbria comprese)? E’ sulla MORTALITA’, infatti, che Lopalco compie un vero e proprio capolavoro di politichese: abbiamo precisato più volte che l’indice fa riferimento (tasso di mortalità grezzo) alla Puglia se comparata alle altre Regioni del Sud, delle Isole, Umbria e Lazio che sono andate in lockdown insieme. Certamente non abbiamo mai sostenuto che la Puglia avesse il più alto indice di mortalità anche rispetto alla Lombardia! Non siamo scienziati, ma nemmeno stupidi!

“Spiace poi che Lopalco gongoli sui dati delle province pugliesi meno sfiorate dal Covid e non dica nulla sulla provincia di Foggia che ha un indice di mortalità del 21,5 ogni 100mila abitanti, praticamente lo stesso della Toscana (23,1) o sulla provincia Bat che pure avendo una popolazione che ha 1/3 della provincia di Bari registra un indice di mortalità 8,9 (sempre per 100mila abitanti) praticamente uguale a quello della provincia di Bari (9,2). L’indice di mortalità pugliese sono giorni che ormai viaggia a 2 cifre: 10,41. Sicilia, Sardegna, Calabria, Campania, Molise, Basilicata, Lazio e Umbria oscillano fra 4,4 e 8,4.

“Questi sono i fatti oggettivi. Continueremo nei prossimi giorni a segnalare anomalie, ed eventuali ritardi ed errori, perché essere responsabili, di questi tempi, non vuol dire stare zitti. Infine, al professor Lopalco un suggerimento: parli da tecnico con obiettività basandosi sui numeri che lui stesso ci fornisce e non si faccia coinvolgere dalla politica”.

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PROPOSTA DI RIAPERTURA: per parrucchieri, acconciatori ed estetisti https://ilquartopotere.it/coronavirus/proposta-di-riapertura-per-parrucchieri-acconciatori-ed-estetisti/ https://ilquartopotere.it/coronavirus/proposta-di-riapertura-per-parrucchieri-acconciatori-ed-estetisti/#respond Fri, 17 Apr 2020 16:18:46 +0000 http://www.ilquartopotere.it/?p=5373 In merito alle misure di contenimento e di gestione dell’emergenza sanitaria in atto, di concerto con il Presidente Francesco Palumbo dell’Associazione Parrucchieri ed Estetisti Andriesi (APEA), ci siamo rivolti al Presidente della Regione Puglia Dott. Michele Emiliano proponendo soluzioni da adottare affinché tutte le imprese di acconciatura e dei centri estetici possano riaprire nel più […]

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In merito alle misure di contenimento e di gestione dell’emergenza sanitaria in atto, di concerto con il Presidente Francesco Palumbo dell’Associazione Parrucchieri ed Estetisti Andriesi (APEA), ci siamo rivolti al Presidente della Regione Puglia Dott. Michele Emiliano proponendo soluzioni da adottare affinché tutte le imprese di acconciatura e dei centri estetici possano riaprire nel più breve tempo possibile.

A differenza di tante altre attività commerciali giudicate non pericolose dal punto di vista sanitario e che attualmente operano, per salvaguardare un’intera categoria dal disastro economico che si prospetta, abbiamo proposto l’adozione di queste semplici indicazioni:

🔴 accesso nei locali esclusivamente per appuntamento, con una presenza massima di clienti in base alla superficie calpestabile e delle modalità di lavoro conseguenti e comunque non oltre il numero massimo di n.3 clienti;

🔴 accesso nei locali dei clienti esclusivamente con mascherina personale;

🔴 orario continuato dalle 8.00 alle 20.00 con necessaria turnazione degli addetti al lavoro provvisti di tutti i DPI adeguati.

Occorre prendere decisioni nell’immediato altrimenti posticipare ulteriormente la riapertura non farebbe altro che incentivare il pericoloso lavoro nero.

Il Presidente Salvatore Figliolia

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Emiliano Ferma l’esodo: quarantena obbligatoria per chi arriva dalle zone rosse del nord https://ilquartopotere.it/coronavirus/emiliano-ferma-lesodo-quarantena-obbligatoria-per-chi-arriva-dalle-zone-rosse-del-nord/ https://ilquartopotere.it/coronavirus/emiliano-ferma-lesodo-quarantena-obbligatoria-per-chi-arriva-dalle-zone-rosse-del-nord/#respond Sun, 08 Mar 2020 10:50:11 +0000 http://www.ilquartopotere.it/?p=4606 Le dichiarazioni del presidente Michele Emiliano: «Alle ore 2.31 ho firmato l’ordinanza per obbligare alla quarantena chi arriva in Puglia dalla Lombardia e dalle 11 province del nord» – così il presidente della Regione Puglia Michele Emiliano annuncia di aver sottoscritto l’ordinanza con le misure per il contrasto e il contenimento sul territorio regionale del […]

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Le dichiarazioni del presidente Michele Emiliano:

«Alle ore 2.31 ho firmato l’ordinanza per obbligare alla quarantena chi arriva in Puglia dalla Lombardia e dalle 11 province del nord» – così il presidente della Regione Puglia Michele Emiliano annuncia di aver sottoscritto l’ordinanza con le misure per il contrasto e il contenimento sul territorio regionale del diffondersi del virus COVID-19.

Ordinanza che stabilisce per tutti coloro che provengono dalle regioni del nord considerate zone rosse, l’obbligo, fra gli altri, di darne comunicazione al proprio medico di medicina generale e osservare la quarantena per 14 giorni.

«Vi parlo come se foste i miei figli, i miei fratelli, i miei nipoti – l’appello del Governatore a seguito della notizia della “fuga” da parte di centinaia di persone che, in vista dell’entrata in vigore del DPCM citato, hanno lasciato le città nelle zone rosse – Fermatevi e tornate indietro. Scendete alla prima stazione ferroviaria, non prendete gli aerei per Bari e per Brindisi, tornate indietro con le auto, lasciate l’autobus alla prossima fermata.

Non portate nella vostra Puglia l’epidemia lombarda, veneta ed emiliana scappando per prevenire l’entrata in vigore del decreto legge del Governo. State portando nei polmoni dei vostri fratelli e sorelle, dei vostri nonni, zii, cugini, genitori il virus che ha piegato il sistema sanitario del nord Italia.

Avreste potuto proteggervi come prescritto, rimanendo in casa e adottando tutte le precauzioni che ormai avrete imparato. Ma avete preso una decisione sbagliata.

Non ho purtroppo il potere di bloccarvi, ma posso ordinarvi di comunicare il vostro arrivo ai medici di famiglia e di rimanere a casa in isolamento fiduciario per 14 giorni. Se volete evitare queste conseguenze, se siete in Lombardia o nelle altre province indicate, non tornate adesso in Puglia e se siete già in viaggio ritornate indietro.

So cosa state provando. Ma dovete essere lucidi. Questo esodo non aiuta voi e fa solo male, tanto male a chi in Puglia vi aspetta e vi ama. E a chi si trova in Puglia dico: non chiedetemi di chiudere i confini della regione, di bloccare aerei, treni, autobus e automobili perché non ho questo potere. La limitazione della libertà di circolazione è di esclusiva competenza del Governo nazionale.

Sono le due e mezza di notte e con l’Avvocatura regionale abbiamo messo a punto il testo della ordinanza che vi allego. – conclude Emiliano – In questo modo sto facendo il massimo in mio potere per limitare danni sanitari gravissimi derivanti da questo improvviso esodo».

Il testo dell’ordinanza

ORDINANZA DEL PRESIDENTE DELLA GIUNTA

OGGETTO: Misure per il contrasto e il contenimento sul territorio regionale del diffondersi del virus COVID-19 ai sensi dell’art.32 della Legge 23 dicembre 1978, n. 833 in materia di igiene e sanità pubblica.

IL PRESIDENTE DELLA GIUNTA REGIONALE

VISTO l’art. 32 della Costituzione;

VISTO lo Statuto della Regione Puglia;

VISTA la Legge 23 dicembre 1978, n. 833 in materia di igiene e sanità pubblica in particolare, l’art. 32. Che dispone “…sono emesse dal presidente della giunta regionale e dal sindaco ordinanze di carattere contingibile ed urgente, con efficacia estesa rispettivamente alla regione o a parte del suo territorio comprendente più comuni”;

VISTA la delibera del Consiglio dei Ministri del 31/01/2020 con la quale è stato dichiarato, per sei mesi, lo stato di emergenza sul territorio nazionale relativo al rischio sanitario connesso all’insorgenza di patologie derivanti da agenti virali trasmissibili;

VISTO il decreto-legge 23 febbraio 2020, n. 6, recante «Misure urgenti in materia di contenimento e gestione dell’emergenza epidemiologica da COVID-19» e in particolare l’articolo 3;

VISTO il Decreto del Presidente del Consiglio dei Ministri del 7 marzo 2020 che, allo scopo di contrastare e contenere il diffondersi del virus COVID-19 nella regione Lombardia e nelle province di Modena, Parma, Piacenza, Reggio nell’Emilia, Rimini, Pesaro e Urbino, Venezia, Padova, Treviso, Asti e Alessandria”, all’art.1 dispone di “evitare in modo assoluto ogni spostamento in entrata e in uscita dai territori di cui al presente articolo, nonché all’interno dei medesimi territori di cui al presente articolo, salvo che per gli spostamenti motivati da indifferibili esigenze lavorative o situazioni di emergenza”, con decorrenza dall’8 marzo 2020;

VISTO che gli organi di comunicazione hanno diffuso online la notizia della “fuga” da parte di centinaia di persone che, in vista dell’entrata in vigore del DPCM citato, hanno lasciato le città della Regione Lombardia e delle Province di Modena, Parma, Piacenza, Reggio nell’Emilia, Rimini, Pesaro e Urbino, Venezia, Padova, Treviso, Asti e Alessandria”;

CONSIDERATO che l’esodo di un così elevato numero di persone provenienti dalle zone cosiddette rosse potrebbe comportare l’ingresso incontrollato in Puglia di soggetti a rischio di trasmissione del virus, con conseguente grave pregiudizio alla salute pubblica;

CONSIDERATI l’evolversi della situazione epidemiologica, il carattere particolarmente diffusivo dell’epidemia e l’incremento dei casi sul territorio della Regione Puglia;

CONSIDERATO che è necessario assumere immediatamente ogni misura di contrasto e di contenimento sul territorio regionale del diffondersi del virus COVID-19 ai sensi dell’art.32 della Legge 23 dicembre 1978, n. 833 in materia di igiene e sanità

emana la seguente ORDINANZA

Tutti gli individui che hanno fatto ingresso in Puglia con decorrenza dalla data del 7/03/2020, provenienti dalla Regione Lombardia e dalle province di Modena, Parma, Piacenza, Reggio nell’Emilia, Rimini, Pesaro e Urbino, Venezia, Padova, Treviso, Asti e Alessandria, hanno l’obbligo:
– di comunicare tale circostanza al proprio medico di medicina generale ovvero al pediatra di libera scelta o all’operatore di sanità pubblica del servizio di sanità pubblica territorialmente competente;
– di osservare la permanenza domiciliare con isolamento fiduciario, mantenendo lo stato di isolamento per 14 giorni;
– di osservare il divieto di spostamenti e viaggi;
– di rimanere raggiungibile per ogni eventuale attività di sorveglianza;
– in caso di comparsa di sintomi, di avvertire immediatamente il medico di medicina generale o il pediatra di libera scelta o l’operatore di sanità pubblica territorialmente competente per ogni conseguente determinazione.
La mancata osservanza degli obblighi di cui alla presente ordinanza, comporterà le conseguenze sanzionatorie come per legge (art. 650 c.p., se il fatto non costituisce più grave reato).

I Prefetti territorialmente competenti assicurano l’esecuzione delle misure disposte con la seguente ordinanza.
La presente ordinanza è pubblicata sul sito istituzionale della Regione.
La presente ordinanza è trasmessa ai Sindaci e ai Prefetti.
Avverso la presente Ordinanza è ammesso ricorso giurisdizionale innanzi al Tribunale Amministrativo Regionale nel termine di sessanta giorni dalla pubblicazione, ovvero ricorso straordinario al Capo dello Stato entro il termine di giorni centoventi.
Il presente provvedimento, immediatamente esecutivo, sarà pubblicato sul BURP nonché inserito nella Raccolta Ufficiale dei Decreti e delle Ordinanze del Presidente della Giunta Regionale.

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