Mezzogiorno Archivi - Il Quarto Potere https://ilquartopotere.it/tag/mezzogiorno/ Le notizie sotto un'altra luce Thu, 09 Jan 2025 15:03:51 +0000 it-IT hourly 1 https://wordpress.org/?v=6.8.1 https://ilquartopotere.it/wp-content/uploads/2018/12/cropped-icona_512-32x32.png Mezzogiorno Archivi - Il Quarto Potere https://ilquartopotere.it/tag/mezzogiorno/ 32 32 “Donne impavide del Sud”, Riccardo Riccardi presenta il suo libro https://ilquartopotere.it/appuntamenti/donne-impavide-del-sud-riccardo-riccardi-presenta-il-suo-libro/ https://ilquartopotere.it/appuntamenti/donne-impavide-del-sud-riccardo-riccardi-presenta-il-suo-libro/#respond Thu, 09 Jan 2025 15:03:51 +0000 https://ilquartopotere.it/?p=35424 “Donne impavide del Sud” di Riccardo Riccardi, ritratti di donne audaci e rivoluzionarie che hanno cambiato la storia del Mezzogiorno. Presentazione ad Andria il 10 gennaio, alle ore 18.00, in viale Venezia Giulia. Una lunga teoria di donne coraggiose e determinate che, in periodi storici diversi e difficili, sono stati un faro, un riferimento, un […]

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“Donne impavide del Sud” di Riccardo Riccardi, ritratti di donne audaci e rivoluzionarie che hanno cambiato la storia del Mezzogiorno. Presentazione ad Andria il 10 gennaio, alle ore 18.00, in viale Venezia Giulia.

Una lunga teoria di donne coraggiose e determinate che, in periodi storici diversi e difficili, sono stati un faro, un riferimento, un esempio contro limiti e discriminazioni. Questo il fil rouge del saggio “Le impavide del Sud” di Riccardo Riccardi, giornalista e scrittore,  con un lavoro di  ricerca  storica di una realtà che ha contribuito a creare fondamenti solidi per un cambiamento forte della società del loro periodo. Tutte hanno avuto spesso  atteggiamenti rivoluzionari e irriverenti, hanno lottato nel loro mondo politico, letterario, professionale, artistico, poetico, lasciando tracce ed eredità importanti. Tra i tanti ritratti quello della prima donna iscritta alla società Medica, della prima donna avvocata al mondo. Tra le figure anche quelle  di 7 donne pugliesi .
La presentazione del saggio – nello spazio culturale di Parentesi in viale Venezia Giulia, 148 (ingresso libero) – è stata organizzata dal Circolo della Stampa San Francesco di Sales, dall’associazione Le Amiche per le Amiche e dalla Lilt.
Dopo l’introduzione del Presidente del Circolo, Vincenzo Rutigliano, dialogheranno con l’autore la presidente dell’associazione Amiche per le Amiche, Francesca Magliano e la giornalista Nunzia Saccotelli.

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L’ANPI Corato aderisce alla mobilitazione contro l’autonomia differenziata https://ilquartopotere.it/appuntamenti/lanpi-corato-aderisce-alla-mobilitazione-del-9-febbraio-contro-lautonomia-differenziata/ https://ilquartopotere.it/appuntamenti/lanpi-corato-aderisce-alla-mobilitazione-del-9-febbraio-contro-lautonomia-differenziata/#respond Fri, 09 Feb 2024 05:56:49 +0000 https://ilquartopotere.it/?p=30169 Oggi,9 febbraio, Cgil Puglia e Uil Puglia hanno organizzato una mobilitazione a Bari, in piazza San Ferdinando a partire dalle ore 17, “per dire no all’autonomia differenziata e a difesa del Paese”. Il Ddl Calderoli è un provvedimento che avrà ricadute gravi sul Mezzogiorno ma il cui costo lo pagherà tutta la nazione, anche spingendo sulla […]

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Oggi,9 febbraio, Cgil Puglia e Uil Puglia hanno organizzato una mobilitazione a Bari, in piazza San Ferdinando a partire dalle ore 17, “per dire no all’autonomia differenziata e a difesa del Paese”.

Il Ddl Calderoli è un provvedimento che avrà ricadute gravi sul Mezzogiorno ma il cui costo lo pagherà tutta la nazione, anche spingendo sulla contrapposizione tra pubblico e privato. Aumenteranno i divari tra Nord e Sud, alla competizione sociale si sommerà quella territoriale, cresceranno le disuguaglianze.

L’ANPI Corato “Maria Diaferia”, assieme all’ANPI provinciale BARI, a tante altre realtà associative, movimenti politici e realtà istituzionali, aderisce con convinzione alla mobilitazione per dire NO a unariforma che intacca l’architettura istituzionale e il modello sociale e di sviluppo del Paese.

La proposta di riforma demanda alle Regioni tutte le deleghe che fanno capo allo Stato e che rappresentano quella garanzia di uguaglianza sostanziale tra le persone a prescindere da dove si nasce o si scegliere di vivere, in termini di qualità dei servizi e di tutele, tradendo in questo modo il dettato costituzionale.

Non ci stiamo a un welfare differente da Nord a Sud, così come a un mercato del lavoro regolato da norme non universali: si cela sotto questo disegno – di fatto secessionista – la volontà di mettere in discussione il Contratto collettivo nazionale di lavoro, a un disegno di disintermediazione che ignora soggetti della rappresentanza sociale di rilevanza costituzionale.

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“Tradizione, cultura e archeologia della ceramica. Nuove iniziative di valorizzazione nel Mezzogiorno”: al Comune un incontro targato Archeoclub https://ilquartopotere.it/appuntamenti/tradizione-cultura-e-archeologia-della-ceramica-nuove-iniziative-di-valorizzazione-nel-mezzogiorno-al-comune-un-incontro-targato-archeoclub/ https://ilquartopotere.it/appuntamenti/tradizione-cultura-e-archeologia-della-ceramica-nuove-iniziative-di-valorizzazione-nel-mezzogiorno-al-comune-un-incontro-targato-archeoclub/#respond Fri, 21 Apr 2023 05:24:01 +0000 https://ilquartopotere.it/?p=25121 Nell’ambito della manifestazione “ ”, organizzata dalla Consulta Permanente della Cultura e in sinergia con l’Assessorato alle Politiche Educative e Culturali del Comune di Corato, l’Archeoclub d’Italia Aps “Padre Emilio D’Angelo” terrà oggi, venerdì 21 aprile alle ore 18:00, presso la Sala Verde del Comune di Corato, l’incontro “Tradizione, cultura e archeologia della ceramica. Nuove […]

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Nell’ambito della manifestazione “ ”, organizzata dalla Consulta Permanente della Cultura e in sinergia con l’Assessorato alle Politiche Educative e Culturali del Comune di Corato, l’Archeoclub d’Italia Aps “Padre Emilio D’Angelo” terrà oggi, venerdì 21 aprile alle ore 18:00, presso la Sala Verde del Comune di Corato, l’incontro “Tradizione, cultura e archeologia della ceramica. Nuove iniziative di valorizzazione nel Mezzogiorno”.
L’evento rientra tra le iniziative del nuovo progetto esecutivo “Geoparco: vita e storia antica del Parco Nazionale dell’Alta Murgia”, ammesso a “GeoEventi”, il bando per la promozione del patrimonio geologico, naturalistico e storico culturale del territorio ideato dal Parco Nazionale dell’Alta Murgia, nel percorso di candidatura a Geoparco UNESCO.

Nell’evento l’Archeoclub di Corato intende affrontare una problematica spesso discussa e ancora poco chiara per molti come la produzione ceramica che, sotto alcuni aspetti, è uno dei “fossili-guida” per la datazione dei siti archeologici se non, per alcuni, ancora l’unico elemento ancora oggetto di studio a differenza di tanti altri ritrovamenti. Quello che viene ancora conosciuto come “indicatore ceramico” merita però anche un’ulteriore conoscenza a un pubblico più vasto, affinché si conoscano gli sviluppi culturali ed economici della nostra terra.
Interverranno a tal proposito, dopo i saluti del Sindaco di Corato Prof. Corrado De Benedittis, del Presidente dell’Archeoclub di Corato Michele Iacovelli, e del Presidente del Parco Dell’Alta Murgia, la Dott.ssa Angela Quitadamo presidente dell’Archeoclub di Siponto-Monte Sant’Angelo e l’archeologo Prof. Pierfrancesco Rescio che ci aiuteranno a interpretare, ancor più da vicino, la complessità di una produzione artigianale e artistica che in epoca antica raggiunse in Puglia livelli altissimi e subliminali che comportarono anche lo sviluppo delle società apule che investirono anche il territorio di Corato. Da questo punto di vista possiamo dire di poter contribuire ad aggiungere un altro tassello perché l’Alta Murgia assumi sempre più il ruolo di protagonista culturale nella Puglia centrale.
L’iniziativa, come si è accennato, si svolgerà con la collaborazione dell’Archeoclub APS – Sede di Siponto-Monte Sant’Angelo, in quanto da questa terra provengono alcuni esempi di valorizzazione e realizzazione di modelli e produzioni artistiche degne di essere sempre più valorizzate.
Con l’occasione sarà presentata una rassegna di opere artistiche realizzate e curate della Dott.ssa Angela Quitadamo, artista che, da oltre 30 anni lavora ed opera nella manipolazione della materia per la realizzazione di opere artigianali riprendendo gli stilemi dei reperti principalmente di produzione daunia, ma anche di vasellame a disegni geometrici e sculture in pietra realizzate con tecniche di lavorazione delle argille e dei colori “engobbi” (o “ingobbi”), utili per il risalto dello stile geometrico dei suddetti manufatti. Le riproduzioni che richiamano i numerosi ritrovamenti delle antiche ceramiche durante le campagne di scavo nei vari siti archeologici, compreso quello della necropoli di San Magno.
Inoltre, in anteprima assoluta, verrà presentato il libro del Prof. Rescio dal titolo “Ambiente, Paesaggio e Archeologia del Parco Nazionale dell’Alta Murgia”, nel quale sono discussi e analizzati in diversi contesti tutti i siti archeologici del Parco in un continuum temporale suggestivo e inedito.

La popolazione è invitata.

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Autonomia differenziata? Attenzione!!! https://ilquartopotere.it/news/politica/autonomia-differenziata-attenzione/ https://ilquartopotere.it/news/politica/autonomia-differenziata-attenzione/#respond Thu, 13 Apr 2023 07:03:21 +0000 https://ilquartopotere.it/?p=24958 Di Carmine Patruno Da sempre il Sud dell’Italia viene dipinto come una palla al piede del Paese, come un branco di fannulloni che vivono di assistenzialismo e succhiano le risorse della parte laboriosa e produttiva. È davvero così? Qualche dato fornito dalle statistiche annuali ISTAT: REDDITO PRO CAPITE (2020): • NORD OVEST   36.018 EURO • […]

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Di Carmine Patruno

Da sempre il Sud dell’Italia viene dipinto come una palla al piede del Paese, come un branco di fannulloni che vivono di assistenzialismo e succhiano le risorse della parte laboriosa e produttiva.

È davvero così?

Qualche dato fornito dalle statistiche annuali ISTAT:
REDDITO PRO CAPITE (2020):
• NORD OVEST   36.018 EURO
• NORD EST        36.418 EURO
• CENTRO            33.837 EURO
• SUD                    27.189 EURO
• ISOLE                 26.780 EURO
• ITALIA                32.812 EURO

PERSONE (PERCENTUALE SUL TOTALE) A RISCHIO POVERTA’ O ESCLUSIONE SOCIALE:
• NORD OVEST   17.1%
• NORD EST        14.2%
• CENTRO            21.0%
• SUD                    41.2%
• ISOLE                 41.1%
• ITALIA               25.34%

Quindi, il Mezzogiorno ladro, sfaticato ed assistenzialista è sempre più povero ha un reddito del 20% più basso della media nazionale, del 25% più basso che nel Nord Est; questo vuole ANCHE dire minori risorse in addizionali Irpef per Comuni e Regioni.
Le persone a rischio povertà, al Sud, sono una volta e mezza in più della media nazionale e QUASI IL TRIPLO che nel Nord Est “derubato” da noi scansafatiche assistenzialisti e ladri.
Nonostante questi dati, cosa si fa in termini di risorse spese per i cittadini?
Due esempi:

SPESA PUBBLICA (euro) PER CIASCUN UTENTE (BAMBINO) DI NIDI E SEZIONI PRIMAVERA:
• Nord-ovest   • 6.406
• Nord-est.      • 6.832
• Centro           • 7.900
• Sud                • 5.364
• Isole              • 5.592
• ITALIA           • 6.798

Al Sud si spende il 20% in meno rispetto alla media Italia e rispetto al Nord, e la disponibilità di tali strutture è infinitamente più bassa al Sud.

In ultimo il DATO PIU’ SIGNIFICATIVO:
SPESA PER ABITANTE PER INTERVENTI E SERVIZI SOCIALI DEI COMUNI E REGIONI:
• Nord-ovest 148 EURO
• Nord-est     190 EURO (con il picco del Trentino-Alto Adige di 458 euro per abitante)
• Centro         144 EURO
• Sud                70 EURO
• Isole            135 EURO
• ITALIA         136 EURO

Quindi, al Sud, nonostante la platea di soggetti poveri ed a rischio esclusione sociale sia molto più ampia, le spese che servono per attenuare questi fenomeni sono LA META’ della media nazionale, circa un terzo che nel Nord Est, UN SESTO di quanto si spende nel Trentino.
Tralascio altri parametri come la spesa sanitaria, per la sicurezza, per la giustizia, per le infrastrutture, tutti penalizzanti per il Sud.
Per concludere, non sono pregiudizialmente contrario alla Autonomia Differenziata; l’Italia è lunga e stretta ed ogni territorio ha le sue peculiarità; ma perché se ne parli si deve, a mio avviso; provvedere PRIMA a sanare queste clamorose disparità che, secondo me, senza addentrarmi in un argomento che richiederebbe lunghi approfondimenti, trae origine nella (cosiddetta) Unità d’Italia, con relativi depredamento e depauperamento del Mezzogiorno.

 

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No all’autonomia differenziata, in piazza a Napoli ci sarà anche DEMOS https://ilquartopotere.it/comunicazioni/no-allautonomia-differenziata-in-piazza-a-napoli-ci-sara-anche-demos/ https://ilquartopotere.it/comunicazioni/no-allautonomia-differenziata-in-piazza-a-napoli-ci-sara-anche-demos/#respond Thu, 16 Mar 2023 11:34:47 +0000 https://ilquartopotere.it/?p=24512 La segreteria di coordinamento DEMOS Democrazia Solidale di Regione Puglia aderisce alla manifestazione a sostegno dell’unità nazionale e contro l’autonomia differenziata proposta dal ministro Calderoli che si terrà a Napoli il prossimo 17 Marzo. Il decreto legge 2 Febbraio 2023 è contrario ai principi cardine della nostra Costituzione. È un attacco frontale all’unità nazionale e […]

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La segreteria di coordinamento DEMOS Democrazia Solidale di Regione Puglia aderisce alla manifestazione a sostegno dell’unità nazionale e contro l’autonomia differenziata proposta dal ministro Calderoli che si terrà a Napoli il prossimo 17 Marzo.
Il decreto legge 2 Febbraio 2023 è contrario ai principi cardine della nostra Costituzione. È un attacco frontale all’unità nazionale e ai principi fondamentali della Unione europea. È il frutto di una politica ripiegata sull’interesse di pochi e diametralmente opposta alla democrazia solidale che DEMOS vuole suscitare.
Anche cercando di approfondire le motivazioni di questa richiesta delle regioni del nord, si fatica a trovare posizioni autorevoli che ne spieghino la necessità e l’opportunità. Dall’altra parte tanti giuristi, costituzionalisti, sindaci (anche del nord), docenti universitari, etc. sottolineano i rischi che questo disegno sottende. Un’architettura iniqua che, avendo peraltro natura pattizia, una volta accettata sarebbe irrevocabile da parte del Parlamento o dei cittadini i quali non potrebbero modificarla, neanche attraverso referendum o leggi d’iniziativa popolari.
Uno Stato che deve prioritariamente contrastare l’ingiustizia sociale ed economica e ridurre le disuguaglianze che deprivano l’essere umano della sua dignità, deve assicurarsi di garantire ad ogni cittadino le stesse opportunità, anche attraverso autonomie locali cui devono essere devoluti specifici poteri amministrativi; ma
contemporaneamente deve assicurare le risorse necessarie per realizzare una vera solidarietà comunitaria, come sancita dai principi della nostra Costituzione.
Va pertanto superato il dualismo negoziale Stato/Territorio e ricostruito un tessuto istituzionale armonico e cooperativo (come peraltro delineato dall’art. 118 del titolo V della Costituzione), presupposto per il superamento della condizione periferica di tante comunità, del Sud e delle zone interne, che oggi sono “angoli del sistema” per effetto di una diseguaglianza geografica e urbana che, sempre, si scarica sui cittadini.
DEMOS sostiene la manifestazione del 17 Marzo 2023, soprattutto perché si invoca un riequilibrio dei livelli delle prestazioni. Sono decenni già che le risorse nazionali vengono distribuite iniquamente e che il Meridione e le aree interne e montane vengono sistematicamente impoveriti. I dati ci sono: Banca d’Italia (Il divario Nord-Su), Istat (I divari territoriali nel PNRR), Svimez (Rapporto Svimez 2022 Economia e società del Mezzogiorno), etc.
Dopo la pandemia e in un tempo in cui la guerra si è drammaticamente riaffacciata in Europa, è quanto mai necessario affermare un nuovo modello di sviluppo sostenuto da una nuova economia sociale di mercato, fondata su pilastri di partecipazione e giusta redistribuzione della ricchezza. Occorre evitare il possibile conflitto sociale che, come brace sotto la cenere, cova nelle società moderne ed è quindi indispensabile
concepire un nuovo “Patto di Solidarietà e Sostenibilità Nazionale ed Europea” nel quale tutti possiamo riconoscerci.
“Italia” deve essere sinonimo di comunità sociale, di solidarietà che trova ragione nella condivisione delle sorti di tutta la collettività, nel rispetto delle sue regole e nella partecipazione alla costruzione di una società aperta, accogliente e giusta. Autonomia sì dunque, ma equa e solidale, come la nostra Costituzione prevede.

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(Video) Il Rettore prof. Stefano Bronzini sull’autonomia regionale differenziata https://ilquartopotere.it/attualita/video-il-prof-stefano-bronzini-sullautonomia-regionale-differenziata/ https://ilquartopotere.it/attualita/video-il-prof-stefano-bronzini-sullautonomia-regionale-differenziata/#respond Tue, 14 Feb 2023 06:42:14 +0000 https://ilquartopotere.it/?p=23844 Venerdì 10 febbraio, ha avuto luogo presso l’Aula Magna dell’Ateneo dell’Università degli Studi di Bari, un’importante conferenza su uno dei temi più caldi dell’attualità politico-istituzionale: l’autonomia regionale differenziata. Il Rettore dell’Uniba, Prof. Stefano Bronzini, ha definito questo appuntamento “una lezione di cittadinanza”. Ed è proprio questo lo scopo fondamentale dell’organizzazione sempre più diffusa e capillare […]

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Venerdì 10 febbraio, ha avuto luogo presso l’Aula Magna dell’Ateneo dell’Università degli Studi di Bari, un’importante conferenza su uno dei temi più caldi dell’attualità politico-istituzionale: l’autonomia regionale differenziata. Il Rettore dell’Uniba, Prof. Stefano Bronzini, ha definito questo appuntamento “una lezione di cittadinanza”. Ed è proprio questo lo scopo fondamentale dell’organizzazione sempre più diffusa e capillare di questi eventi/conferenze/dibattiti pubblici: sensibilizzare la società civile, la cittadinanza tutta, nella fattispecie gli abitanti del Mezzogiorno, circa le conseguenze nefaste cui proprio il nostro territorio andrà incontro nel caso in cui il disegno di legge sull’autonomia regionale differenziata dovesse diventare legge. I relatori intervenuti ad animare la conferenza erano tutti ospiti di grande competenza sulla tematica e di grande spessore intellettuale: il giornalista del Mattino Marco Esposito, autore del volume Zero al Sud e da sempre grande sostenitore della causa NO ARD, gli economisti Nicola Daniele Coniglio e Gianfranco Viesti, l’editore Alessandro Laterza, il deputato 5S Gianmauro Dell’Olio e il primo cittadino di Acquaviva, Davide Carlucci, coordinatore della rete dei sindaci del Sud. I lavori sono stati aperti dalla Pro Rettrice dell’Uniba, Prof.ssa Grazia Paola Nicchia, con interventi anche del Rettore. Oltre ad analizzare a livello giuridico tutti i passaggi specifici del ddl Calderoli, partendo dagli esordi della riforma del Titolo V della Costituzione, risalente al lontano 2001 e voluta dal centrosinistra e proseguita, evolvendosi poi con i vari governi, soprattutto a trazione leghista, gli oratori si sono soffermati a dissertare la spinosa questione dei LEP, cioè i “livelli essenziali delle prestazioni”, previsti sempre dalla Costituzione, all’art. 120 e mai definiti. Il disegno di legge Calderoli, e i paralleli commi 791-801 della legge di bilancio per il 2023, prevedono un ruolo quasi solo di “rappresentanza” del Parlamento, affidando i relativi poteri a commissioni speciali controllate dal ministro. I LEP saranno infine definiti con DPCM, cioè con un provvedimento della Meloni. Le regioni non chiedono l’attuazione della legge ma meccanismi finanziari “concordati”, simili a quelli in vigore per le regioni a statuto speciale. È palese la preoccupazione dei rappresentanti delle regioni del sud a minor reddito perché questo potrebbe determinare una divaricazione delle notevoli disparità sociali già esistenti. L’ acquisizione di più risorse finanziarie possibili è da sempre un obiettivo chiaramente enunciato delle amministrazioni regionali di Lombardia, Veneto ed Emilia Romagna. Staremo a vedere se il Sud continuerà a “dormire” o se, come auspicava esplicitamente Marco Esposito, questo della ARD possa suscitare finalmente un moto di reazione che si concretizzi in un vero e proprio movimento politico trasversale. A margine dell’evento abbiamo intervistato il Rettore Bronzini, per chiedergli cosa ne pensa dell’Ard e quali ricadute potrebbe avere sul mondo accademico

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Il Mezzogiorno in stato di abbandono – Occorre valorizzare e tutelarne gli interessi https://ilquartopotere.it/news/politica/il-mezzogiorno-in-stato-di-abbandono-occorre-valorizzare-e-tutelarne-gli-interessi/ https://ilquartopotere.it/news/politica/il-mezzogiorno-in-stato-di-abbandono-occorre-valorizzare-e-tutelarne-gli-interessi/#respond Fri, 25 Oct 2019 11:45:20 +0000 http://www.ilquartopotere.it/?p=2461 La terza conferenza  promossa dal Comitato per l’unità della Repubblica di Corato si è svolta ieri  24 ottobre alle 18.30 ,  presso l’ auditorium del locale liceo artistico “ Federico II Stupor Mundi”. La tematica di questo nuovo incontro divulgativo ha avuto come focus “ l’autonomia differenziata e la costituzione italiana”. A fare gli onori […]

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La terza conferenza  promossa dal Comitato per l’unità della Repubblica di Corato si è svolta ieri  24 ottobre alle 18.30 ,  presso l’ auditorium del locale liceo artistico “ Federico II Stupor Mundi”.

La tematica di questo nuovo incontro divulgativo ha avuto come focus “ l’autonomia differenziata e la costituzione italiana”.

A fare gli onori di casa come nella precedente assemblea  tenutasi nello stesso liceo , il dirigente scolastico Prof. Savino Gallo che ha aperto la sessione con i saluti di rito. Alla conferenza, moderata dal Prof. Antonio Marcone e dall’ Avv. Francesco Stolfa che ha visto come relatori i professori  Marina Calamo Specchia , docente di diritto pubblico comparato  e giustizia costituzionale presso la facoltà di Giurisprudenza dell’ Università degli Studi di Bari e Michele Capriati, docente di politica economica presso la facoltà di Scienze Politiche della stessa Università,  è intervenuta la senatrice Bruna Piarulli  invitata dai coordinatori del comitato, la quale ha riferito circa gli intendimenti del governo in merito a tema regionalismo, su cui si sta attualmente procedendo a ulteriori indagini conoscitive da parte della commissione parlamentare competente che deve  verificare soprattutto l’impatto che l’autonomia finanziaria avrà sulle Regioni.

La senatrice si è dichiarata pronta a farsi portavoce dei contributi derivanti dagli interventi dei Professori Calamo Specchia e Capriati affinché gli interessi del Meridione vengano valorizzati e tutelati.

Il Professor Antonio Marcone, con un incisivo intervento  introduttivo ha ricordato alla platea che il germe del separatismo è stampato a chiare lettere nel dna fondativo della Lega,  primo partito a lanciare il progetto di dissoluzione nazionale. Con un breve excursus storico , ha sottolineato come il Mezzogiorno fosse evoluto in termini di dotazione legislativa fin dai tempi delle Costituzioni Federiciane, primo corpus normativo che sanciva l’unitarietà del Regno del sud contrapposto al Carroccio, simbolo delle autonomie comunali non a caso attuale vessillo leghista.

La Professoressa Calamo Specchia ha illustrato l’origine dell’idea di autonomia differenziata argomentando con taglio giuridico gli elementi normativi che rendono dannosa per il sud questa iniziativa fortemente voluta dalla Lega nord.

In nuce, il progetto di differenziazione doveva basarsi sul modello spagnolo, poiché la Spagna ha elementi di forte pluralismo autonomico essendo presenti  comunità autonome storiche come quelle italiane.

Il regionalismo italiano nasce per tutelare le identità storico culturali di determinati  territori della nazione ma in un’ottica unitaria, nel senso di inglobare le diversità all’interno di una cornice repubblicana proprio come nel citato modello iberico.

Nel corso della dissertazione vengono esaminati gli interventi quali la riforma del titolo V risalente al 2001 che si proponeva di riformare l’apparato dello Stato in senso federalista: alle Regioni venivano affidate molte competenze riservate allo Stato dando alle stesse piena autonomia in maniera di spesa.

Tutte le riforme apportate o che attualmente si tenta di apportare sono gravemente lesive per l’economia meridionale, già fortemente penalizzata in materie cardine quali  sanità e istruzione.

L’intervento prettamente economico del Professor Capriati ha sottolineato come dietro gli intenti leghisti, ci sia un’ideologia  che si ispira a politiche neo liberiste e alle logiche della deregulation andando a favorire unicamente la spesa pubblica e i servizi delle regioni più ricche del nord quali Lombardia e Veneto.

L’Avvocato Stolfa , in chiusura assemblea ha ricordato lo stato di abbandono del Mezzogiorno in molti settori quali  infrastrutture e  trasporti,  sottolineando la mancanza  di una classe dirigente  meridionale  volta a favorire la valorizzazione del territorio a livello europeo e a  combattere malversazione e clientelismo, piaghe che da sempre impediscono uno sviluppo florido e competitivo del sud .

 

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