Luca palamara Archivi - Il Quarto Potere https://ilquartopotere.it/tag/luca-palamara/ Le notizie sotto un'altra luce Wed, 17 Jun 2020 16:21:54 +0000 it-IT hourly 1 https://wordpress.org/?v=6.8.1 https://ilquartopotere.it/wp-content/uploads/2018/12/cropped-icona_512-32x32.png Luca palamara Archivi - Il Quarto Potere https://ilquartopotere.it/tag/luca-palamara/ 32 32 Confessione di un pluripregiudicato calabrese: “Così ho aggiustato un processo a Roma”- E spunta l’ex Pm Nardi https://ilquartopotere.it/sistema-trani/confessione-di-un-pluripregiudicato-calabrese-cosi-ho-aggiustato-un-processo-a-roma-e-spunta-lex-pm-nardi/ https://ilquartopotere.it/sistema-trani/confessione-di-un-pluripregiudicato-calabrese-cosi-ho-aggiustato-un-processo-a-roma-e-spunta-lex-pm-nardi/#respond Wed, 17 Jun 2020 16:21:54 +0000 https://ilquartopotere.it/?p=5993 Intercettazione dei Carabinieri del Ros tra un pluripregiudicato ed un avvocato penalista : “Il pubblico ministero mi ha difeso per un’ora e mezza”.La rivelazione negli atti della indagine del procuratore antimafia Gratteri “Rinascita-Scott”. “Talea”, “Rinascita-Scott”, “Giustizia Svenduta”. C’è un filo rosso, apparentemente inspiegabile, che legherebbe tra di loro queste tre maxi inchieste. Ed il filo […]

L'articolo Confessione di un pluripregiudicato calabrese: “Così ho aggiustato un processo a Roma”- E spunta l’ex Pm Nardi proviene da Il Quarto Potere.

]]>
Intercettazione dei Carabinieri del Ros tra un pluripregiudicato ed un avvocato penalista : “Il pubblico ministero mi ha difeso per un’ora e mezza”.La rivelazione negli atti della indagine del procuratore antimafia Gratteri “Rinascita-Scott”.

“Talea”, “Rinascita-Scott”, “Giustizia Svenduta”. C’è un filo rosso, apparentemente inspiegabile, che legherebbe tra di loro queste tre maxi inchieste.

Ed il filo rosso sarebbe il nome di Michele Nardi, il magistrato in servizio alla Procura di Roma, arrestato a gennaio 2019, e tuttora in carcere a Matera, in seguito all’ordinanza firmata dal Gip del Tribunale di Lecce, Giovanni Gallo, per fatti legati al suo precedente ruolo di Gip a Trani.

La tela di ragno che le lega è interessante e va spiegata per intero. “Talea” è il nome di un’indagine della Direzione Investigativa Antimafia (DIA) romana, con il coordinamento di due pubblici ministeri, uno dei quali era Luca Palamara – al centro, da oltre un anno, di un vero tifone, per una serie di traffici di influenze per pilotare carriere e nomine alla guida delle procure italiane più importanti, un tifone che ha intaccato, ulteriormente, l’autorevolezza del corpo giudiziario, per quanto si tratti di eccezioni rispetto alla grandissima maggioranza – e l’altro era Maria Cristina Palaia, oggi alla Direzione nazionale Antimafia.

Dall’inchiesta era nato un processo che per Saverio Razionale, pluripregiudicato calabrese di San Gregorio di Ippona poi sbarcato a Roma, si concluse, già dall’udienza preliminare, con 9 assoluzioni ed 1 non luogo a precedere.

Saverio Razionale, accusato per la presunta intestazione fittizia dei suoi beni, era il principale imputato dell’inchiesta “Talea” ed il verdetto dell’11 maggio 2018 arrivò al termine di una requisitoria nella quale il Pm chiedeva – esclusa l’aggravante mafiosa, che avrebbe accorciato così i termini di prescrizione – il non doversi procedere per gran parte dei capi di reato e, per uno solo,  l’assoluzione perché il fatto non sussiste.

Conclusione diremmo asimmetrica, per quanto legittima, visto che inizialmente era stata proprio la Procura romana a chiedere il rinvio a giudizio degli imputati. Tempo dopo Razionale è a colloquio con un noto avvocato penalista calabrese, Giancarlo Pittelli, il cui telefono, intercettato dai Carabinieri del Ros, è di fatto una microspia perennemente accesa.

Viene così registrato questo colloquio di Razionale che, il 13 giugno 2018, un mese dopo il verdetto del Gup di Roma, dice: “Ho vinto il processo a Roma e l’ho vinto… “Talea”. Alla domanda “Chi ti ha difeso?”, Razionale risponde: “ Eh… Mi ha difeso Stilo… E basta…  Ma lì l’ho manovrato il processo, era chiaro…”. Pittelli mormora e il boss abbassa la voce: “Ma lì l’ho manovrato il processo, perché ho trovato il pubblico ministero… Il pubblico ministero mi ha difeso per un’ora e venti…”. Pittelli: “ Chi era il pubblico ministero?”. Razionale: “Uno di Roma…”. E Pittelli chiede: “ Nardi?”. Razionale, non dice “sì”, neppure “no” ma ripete: “ Un’ora e venti mi ha difeso…”. Ecco il link tra Talea e Giustizia Svenduta, l’inchiesta su Trani da  mesi approdata nel processo in corso a Lecce. La domanda di Pittelli non sembrerebbe casuale. Farebbe riferimento a Nardi che, a giugno 2018, era in servizio al Tribunale di Roma e che poi, qualche mese dopo, è stato accusato dalla Procura salentina di far parte di una presunta associazione a delinquere finalizzata alla corruzione in atti giudiziari che sarebbero stati commessi durante il suo precedente ruolo di Gip al Tribunale di Trani.

Nardi, che ha ripetuto ancora nei giorni scorsi, durante il processo salentino, che “A Trani non contavo niente”,”Se appartenessi alla corrente giusta non starei in carcere e forse nemmeno siederei sul banco degli imputati”, ha sempre negato di aver avuto soldi o regali dal super accusatore dei giudici di Trani, Flavio D’Introno, anche se l’istruttoria avrebbe fin qui confermato che fu quest’ultimo a pagare i lavori nella villa e in un’abitazione romana dell’ex Gip. L’ordinanza del Gip di Lecce, insieme a tutto il fascicolo processuale di “Talea” è oggi agli atti, e qui il secondo link, dell’inchiesta “Rinascita Scott”, condotta dal procuratore capo di Catanzaro e della Distrettuale antimafia, Nicola Gratteri.

E’ una indagine enorme che ha visto 300 arresti,475 indagati di cui si attende la notifica dell’avviso di chiusura delle indagini in questi giorni, decine di migliaia di pagine tra misure restrittive e richieste cautelari. “E’ nella inchiesta Rinascita-Scott, spiega Pietro Comito, il giornalista de ilvibonese.it che si è occupato del caso, che emerge il nome dell’ex Pm Nardi che così salda, tra di loro, le tre inchieste. E su questo caso starebbe indagando anche la procura di Perugia che ha competenza su tutto quello che riguarda i magistrati applicati al distretto giudiziario di Roma”. Saranno ovviamente gli sviluppi dell’inchiesta “Rinascita Scott ” ad accertare l’esatta natura delle dichiarazioni di Razionale ed il grado di coinvolgimento, se coinvolgimento c’è stato, dell’ex Pm Nardi.

L'articolo Confessione di un pluripregiudicato calabrese: “Così ho aggiustato un processo a Roma”- E spunta l’ex Pm Nardi proviene da Il Quarto Potere.

]]>
https://ilquartopotere.it/sistema-trani/confessione-di-un-pluripregiudicato-calabrese-cosi-ho-aggiustato-un-processo-a-roma-e-spunta-lex-pm-nardi/feed/ 0
“Sistema Trani” , l’ex-Gip Nardi chiede la citazione di 104 testimoni – Molti i nomi noti di Corato https://ilquartopotere.it/news/sistema-trani-lex-gip-nardi-chiede-la-citazione-di-104-testimoni-molti-i-nomi-noti-di-corato/ https://ilquartopotere.it/news/sistema-trani-lex-gip-nardi-chiede-la-citazione-di-104-testimoni-molti-i-nomi-noti-di-corato/#respond Fri, 15 Nov 2019 08:29:31 +0000 http://www.ilquartopotere.it/?p=2703 La difesa dell’ex-Gip , Michele Nardi, ha chiesto la citazione di 104 testimoni da escutere nel processo che si sta celebrando presso il Tribunale di Lecce denominato “Sistema Trani”, imputato insieme all’ispettore di polizia Vincenzo Di Chiaro (attualmente entrambi sono detenuti nel carcere di Matera), all’Avv. Simona Cuomo, a Gianluigi Patruno  ed a Savino Zagaria. […]

L'articolo “Sistema Trani” , l’ex-Gip Nardi chiede la citazione di 104 testimoni – Molti i nomi noti di Corato proviene da Il Quarto Potere.

]]>
La difesa dell’ex-Gip , Michele Nardi, ha chiesto la citazione di 104 testimoni da escutere nel processo che si sta celebrando presso il Tribunale di Lecce denominato “Sistema Trani”, imputato insieme all’ispettore di polizia Vincenzo Di Chiaro (attualmente entrambi sono detenuti nel carcere di Matera), all’Avv. Simona Cuomo, a Gianluigi Patruno  ed a Savino Zagaria.

Sarà invece l’esito del  rito abbreviato dinanzi al Giudice dell’Udienza Preliminare presso il Tribunale di Lecce a decidere le sorti dell’ex-Pm, Antonio Savasta (agli arresti domiciliari) e del magistrato  Luigi Scimè, dell’avvocato Giacomo Ragno, dell’avvocato Ruggero Sfrecola e dell’immobiliarista Luigi D’Agostino.

Per l’imprenditore coratino Flavio D’Introno – attualmente detenuto nel carcere di Trani, condannato in via definitiva, per il processo meglio conosciuto come Fenerator, e che deve rispondere di molti dei reati attribuiti anche a Nardi e Savasta – si procederà separatamente.

Tra  i reati  contestati agli imputati Nardi, Savasta, Cuomo vi è il reato di associazione a delinquere.

Tra i centoquattro testimoni richiesti dal difensore dell’ex-Gip Michele Nardi ci sono molti nomi noti di Corato. Tra questi Francesco Casillo,  che  venne arrestato il 10 gennaio 2006 ed il giorno successivo ricevette un’altra ordinanza di custodia cautelare per lo spietramento delle Murge; mentre per il primo processo Casillo fu poi assolto, per la seconda vicenda il processo si concluse in primo grado con la declaratoria di prescrizione. Come si ricorderà Francesco Casillo, coinvolto nell’indagine sul grano contaminato dall’ocratossina condotta dall’ex pm Savasta, ha sempre dichiarato di essere stato costretto a pagare per evitare guai peggiori anche per gli altri fratelli.

Tra i testimoni anche i  fratelli Ferri, Filippo e Francesco, che dopo lo scoppio dello  scandalo, hanno dichiarato di aver pagato mazzette per evitare l’arresto.

Si tratta di vicende ormai troppo risalenti nel tempo e su cui però l’ex-Gip Nardi chiede di ritornare. Non mancano, tra le persone di cui è stata chiesta la citazione come testimoni, anche l’ex-Sindaco e Senatore Luigi Perrone ed il Segretario comunale, Luigi D’Introno, i quali dovrebbero riferire in ordine a circostanze legate alla vicenda degli  allora messi comunali Franco Pastore e Francesco Zaza, imputati – poi assolti dal Tribunale di Trani –in un processo che non doveva mai nascere.

Infine il geometra Attilio De Palma, l’ex consigliere comunale Antonio Longo, l’Avv. Domenico Tandoi. Nella richiesta “a strascico” dell’ex-Gip anche  l’ex presidente dell’Associazione Nazionale Magistrati Luca Palamara, il Presidente del Consiglio, Giuseppe Conte, l’ex ministro Luca Lotti, l’ex Procuratore della Repubblica presso il Tribunale di Trani Carlo Maria Capristo, l’attuale Procuratore della Repubblica del Tribunale di Trani, Antonino Di Maio, l’ex dirigente del commissariato di Corato all’epoca dei fatti Saverio Mezzina.

Anche l’accusa, con i pm Roberta Licci, Giovanni Gallone e Alessandro Prontera, vuole ascoltare le testimonianze degli ex vertici della Procura di Trani. Per questo ha chiesto di chiamare Carlo Capristo e Francesco Giannella, il primo ora procuratore a Taranto e il secondo procuratore aggiunto a Bari.

A Capristo l’accusa intende chiedere dei rapporti tra Nardi e un altro degli imputati (ha scelto l’abbreviato), l’avvocato Giacomo Ragno, mentre da Giannella vuole sapere dei controlli fatti nel periodo di reggenza della Procura di Lecce sui fascicoli dell’ex pm Antonio Savasta (anche lui, dopo aver collaborato, ha scelto il giudizio abbreviato).

All’udienza del 4 dicembre il Tribunale deciderà se ammettere i testimoni indicati dalla Procura della Repubblica di Lecce, dalle difese delle parti civili costituite e dalle difese di tutti gli imputati Nardi, Di Chiaro, Cuomo, Patruno e Zagaria.

L’11 dicembre è previsto l’inizio dell’istruttoria dibattimentale.

L'articolo “Sistema Trani” , l’ex-Gip Nardi chiede la citazione di 104 testimoni – Molti i nomi noti di Corato proviene da Il Quarto Potere.

]]>
https://ilquartopotere.it/news/sistema-trani-lex-gip-nardi-chiede-la-citazione-di-104-testimoni-molti-i-nomi-noti-di-corato/feed/ 0