Libera informazione Archivi - Il Quarto Potere https://ilquartopotere.it/tag/libera-informazione/ Le notizie sotto un'altra luce Tue, 30 Aug 2022 14:23:13 +0000 it-IT hourly 1 https://wordpress.org/?v=6.8.1 https://ilquartopotere.it/wp-content/uploads/2018/12/cropped-icona_512-32x32.png Libera informazione Archivi - Il Quarto Potere https://ilquartopotere.it/tag/libera-informazione/ 32 32 Avvocati: imparate a rispettare chi fa il proprio mestiere… https://ilquartopotere.it/editoriale/avvocati-imparate-a-rispettare-chi-fa-il-proprio-mestiere/ https://ilquartopotere.it/editoriale/avvocati-imparate-a-rispettare-chi-fa-il-proprio-mestiere/#respond Tue, 30 Aug 2022 14:19:38 +0000 https://ilquartopotere.it/?p=20142 Legittimo manifestare il dissenso nei confronti di un articolo di giornale, diverso è diffamare, insultare, screditare e offendere chi, come noi, cerca di fare il proprio lavoro libero da ogni “condizionamento”, per poter offrire ai cittadini un’informazione libera a 360 gradi. Vi chiederete: che ci azzecca questo? Ebbene, pochi giorni fa un articolo a firma […]

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Legittimo manifestare il dissenso nei confronti di un articolo di giornale, diverso è diffamare, insultare, screditare e offendere chi, come noi, cerca di fare il proprio lavoro libero da ogni “condizionamento”, per poter offrire ai cittadini un’informazione libera a 360 gradi.
Vi chiederete: che ci azzecca questo?
Ebbene, pochi giorni fa un articolo a firma di Duca Valentino ha catturato l’attenzione dell’amministratore unico della municipalizzata ASIPU, Avv. Renato Bucci, tanto da condividerlo sul suo profilo Facebook, corredato da una sua replica che riportiamo fedelmente:
Evidentemente il sedicente “duca” non sa quel che è stato fatto in questi 12 mesi, ripianando perdite ed evitando il disastro, estinguendo oltre 3 milioni di euro di debiti pregressi e recuperando quasi 2 milioni di crediti, il tutto SENZA alcun esborso da parte del Comune, tranne ovviamente che per i servizi effettuati. A questo si aggiunga la contrattualizzazione di circa 1,2 milioni di euro di pura rendita, con quasi zero spese (parliamo del noleggio automezzi ed attrezzature) fino al 2025. Molto ancora c’è da fare,  lo stiamo facendo e lo faremo. C’è anche molto da “parlare” ma questo lo lascio ai giornalai”
Nulla da eccepire nella sua replica anche se le argomentazioni a supporto dell’operato rimangono da verificare nel prossimo futuro. La cosa che lascia interdetti tuttavia è la chiusura del suo commento, poiché a farla è uno che di professione fa l’avvocato, paragonando gli autori della testata giornalistica ai “giornalai”.
Ebbene avvocato Renato Bucci, forse lei non sa che in passato c’è stata più di una sentenza che ha espresso condanna verso chi paragona un giornalista a giornalaio ritenendolo un termine diffamatorio.
Purtroppo il suo commento ha fatto da sponda ad una schiera di persone  “probabilmente” non simpatizzanti della nostra testata tra cui alcuni che hanno utilizzato il suo stesso termine (“giornalai”) .
La cosa sorprendente è che tra i vari commenti di gente comune, si sono aggiunte figure istituzionali, una tra tutte, immancabile tra gli habitué del mondo social, quella dell’assessora avvocatessa Luisa Addario che ha messo in discussione l’autore dell’articolo per l’utilizzo dello pseudonimo.
Qui di seguito il suo commento:
“Ma una persona che si nasconde dietro uno pseudonimo autoreferenziale ha il diritto di giudicare chi invece ci mette la faccia, nel bene e nel male, in tutto ciò che fa? Lo chiedo all’editore del giornale in questione perché si interroghi sulla credibilità del suo prodotto editoriale. Quanto ad Asipu, rappresentanza migliore non poteva avere. E questo è merito di chi sa riconoscere il merito delle persone intorno a se”
Considerando che la citata assessora, si rivolge direttamente alla mia persona, ho ritenuto giusto rispondere.
Ho appreso con stupore di come la signora Addario (che oltre a essere un componente della Giunta Comunale, nella sua vita privata svolge la professione di avvocato), si addentri in professioni che, evidentemente, poco conosce lasciandosi andare a proprie considerazioni con discutibile leggerezza.
Sarebbe auspicabile, come mero suggerimento all’interessata prima di scrivere cose di cui non sa, approfondire l’ordinamento dei giornalisti e dell’editoria; fa parte della libera informazione l’utilizzo dello pseudonimo anche perché a differenza di quanto lei sostiene, la responsabilità del contenuto ricade sempre sul direttore, questo significa che la faccia ce la mettiamo e aggiungo: probabilmente lei ignora che l’utilizzo dello pseudonimo è sempre stato adottato anche da testate nazionali, uno su tutti era quello di Ghino Di Tacco alias Bettino Craxi. Forse lei era troppo piccola per ricordarsene!
Illustre assessora Addario detto quanto dovuto, spero vivamente per la Città che il tanto tempo che lei impiega commentando sui social, lo impieghi altrettanto anche nel suo assessorato che ne ha parecchio bisogno, d’altra parte frequentemente si leggono inviti da parte di amministratori, lei compresa, a fare un uso corretto dei social e in alcuni casi addirittura a non utilizzarli, ma è chiaro che anche a riguardo la confusione e l’incoerenza regnano sovrane.
Sui continui attacchi in varie forme nei confronti della nostra testata e di chi collabora invece, a difesa della nostra libertà di informazione faremo le dovute valutazioni per intraprendere azioni nelle sedi opportune.

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Corruzione, malaffare e criminalità: l’altra pandemia – A farne le spese è la libera informazione https://ilquartopotere.it/editoriale/corruzione-malaffare-e-criminalita-laltra-pandemia-a-farne-le-spese-e-la-libera-informazione/ https://ilquartopotere.it/editoriale/corruzione-malaffare-e-criminalita-laltra-pandemia-a-farne-le-spese-e-la-libera-informazione/#comments Sat, 24 Apr 2021 03:40:14 +0000 https://ilquartopotere.it/?p=11463 Corato, un comune di circa 50.000 abitanti, è stato ritenuto per molti anni un’isola felice portato ad esempio dai nostri viciniori mentre sotto sotto si celava un sistema di corruzione e malaffare, ne sono testimonianza le cronache degli ultimi periodi che raccontano un totale degrado sociale. A conferma che la situazione sia andata fuori controllo […]

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Corato, un comune di circa 50.000 abitanti, è stato ritenuto per molti anni un’isola felice portato ad esempio dai nostri viciniori mentre sotto sotto si celava un sistema di corruzione e malaffare, ne sono testimonianza le cronache degli ultimi periodi che raccontano un totale degrado sociale.

A conferma che la situazione sia andata fuori controllo è l’escalation di reati che hanno interessato la nostra comunità: le innumerevoli auto mandate in fiamme, spaccio di droga, attentati e furti di vario genere, ma ciò che più ha colpito e minato la tranquillità del nostro beneamato paesino è stato il fenomeno del sistema corruttivo che ha serpeggiato nella nostra città per lunghi anni, portato alla luce dalle complesse ed attente indagini condotte da quella parte sana, è il caso di dire, della magistratura e dell’arma.

A farne le spese sono state spesso vittime innocenti entrati in un vero e proprio tritacarne messo in atto da una vera organizzazione criminosa di cui facevano parte magistrati, uomini in divisa, professionisti, pseudo-imprenditori e pregiudicati, fatti emersi dalle ultime cronache giudiziarie.

Alla luce di tutto ciò che sta accadendo in città, ilquartopotere.it , una piccola testata locale, ha deciso per dovere di cronaca di focalizzare l’attenzione su questi fatti di grande gravità sociale. Ebbene, questo ha infastidito più di qualcuno, e non poco, fino a spingerli ad intraprendere nei confronti della mia persona una serie di minacce e intimidazioni, inizialmente velate per poi diventare in questi ultimi giorni sempre più esplicite, da rendere necessaria la segnalazione agli organi inquirenti preso atto della gravità e del pericolo delle pressioni che la nostra redazione sta subendo.

La cosa più grave, che purtroppo siamo costretti a denunciare, è che in tutto questo le istituzioni locali sono completamente assenti, pare che vivano su un altro pianeta, addirittura qualcuno ha cercato di sminuire il fenomeno dichiarando che tutto sommato in questo paese la situazione è sotto controllo.

Noi, per quanto ci riguarda, il nostro lavoro continueremo a farlo in piena libertà e correttezza e se questo infastidirà qualcuno se ne farà una ragione.

Noi ci limitiamo a raccontare i fatti.

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CARCERE PER I GIORNALISTI: iL 9 GIUGNO LA decisione della CORTE COSTITUZIONALE  https://ilquartopotere.it/liberta-di-stampa/carcere-per-i-giornalisti-il-9-giugno-la-decisione-della-corte-costituzionale/ https://ilquartopotere.it/liberta-di-stampa/carcere-per-i-giornalisti-il-9-giugno-la-decisione-della-corte-costituzionale/#respond Thu, 21 May 2020 09:49:33 +0000 https://ilquartopotere.it/?p=5689 Un caso che riguarda tutti i giornalisti: il 9 giugno prossimo la Corte Costituzionale deciderà sulla legittimità, o meno, del carcere per i giornalisti condannati in via definitiva per diffamazione aggravata a mezzo stampa. Lo farà in udienza pubblica, che potrà essere seguita anche in tv,  pronunciandosi sulle ordinanze emesse un anno fa da due […]

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Un caso che riguarda tutti i giornalisti: il 9 giugno prossimo la Corte Costituzionale deciderà sulla legittimità, o meno, del carcere per i giornalisti condannati in via definitiva per diffamazione aggravata a mezzo stampa.

Lo farà in udienza pubblica, che potrà essere seguita anche in tv,  pronunciandosi sulle ordinanze emesse un anno fa da due tribunali, uno dei quali vicinissimo a noi, quello di Bari-sezione di Modugno, oltre a quella del tribunale di Salerno.

In quella sede si conoscerà, ufficialmente, anche la posizione del Presidente del Consiglio al quale il Consiglio d’Europa  ha chiesto chiarimenti in risposta ad una sollecitazione del 5 maggio dell’AEJ, l’Association of European Journalist, compulsata sul punto dall’Associazione Ossigeno per l’informazione.

Così il 9 giugno, dopo i rinvii, causa Covid,  delle udienze del 21 e 22 aprile, la presidente dell’Alta Corte, professoressa Marta Cartabia, avvierà, per la prima volta, l’esame della eccezione di costituzionalità su un punto che è di  “fondamentale importanza per la libertà di stampa nel nostro Paese” – come sottolinea  il presidente dei Cronisti Romani, Pierluigi Franz.

La questione è vecchia e mai risolta dal Parlamento, nonostante i disegni di legge presentati alla Camera e al Senato in questi decenni e mai diventati legge,perchè insabbiati o interrotti dalla conclusione anticipata della legislatura. Il punto è dunque la legittimità o meno del carcere per i giornalisti in caso di condanna penale definitiva per diffamazione aggravata a mezzo stampa, legittimità fortemente contestata dalla Association of European Journalist che ha allertato la Piattaforma del Consiglio d’Europa per la protezione del giornalismo e la sicurezza dei giornalisti con richiesta al Governo Conte di chiarire la propria posizione, giacchè la Presidenza del Consiglio si é formalmente costituita davanti alla Suprema Corte chiedendo che vengano respinte tutte le eccezioni sollevate dai due tribunali.

Nell’udienza avrà un ruolo centrale anche il giudizio della Suprema Corte sugli effetti, in Italia, delle numerose sentenze con le quali la Corte Europea per i Diritti dell’Uomo (Cedu), immediatamente applicabili nel nostro Paese, ha affermato che tranne casi assolutamente circoscritti, i giudici italiani, in caso di condanna di un giornalista per diffamazione a mezzo stampa, non dovrebbero più infliggere più il carcere, ma eventualmente solo multe. All’udienza, insieme agli altri legali, ci sarà  l’avvocato Giuseppe Vitiello a difendere il presidente del CNOG, Carlo Verna, nell’interesse dell’intera categoria.

Quanto al Premier Conte, la posizione dell’Avvocatura dello Stato farà capire se il Governo é o no favorevole al mantenimento del carcere. Appuntamento dunque al 9 giugno.   

20.5.2020         

Vincenzo Rutigliano – Assostampa Puglia 

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