Italexit Corato Archivi - Il Quarto Potere https://ilquartopotere.it/tag/italexit-corato/ Le notizie sotto un'altra luce Sun, 16 Jun 2024 06:26:28 +0000 it-IT hourly 1 https://wordpress.org/?v=6.8.1 https://ilquartopotere.it/wp-content/uploads/2018/12/cropped-icona_512-32x32.png Italexit Corato Archivi - Il Quarto Potere https://ilquartopotere.it/tag/italexit-corato/ 32 32 Emergenza criminalità a Corato: “Il sindaco chieda la convocazione di un comitato per l’ordine e la sicurezza in città” https://ilquartopotere.it/news/politica/emergenza-criminalita-a-corato-il-sindaco-chieda-la-convocazione-di-un-comitato-per-lordine-e-la-sicurezza-in-citta/ https://ilquartopotere.it/news/politica/emergenza-criminalita-a-corato-il-sindaco-chieda-la-convocazione-di-un-comitato-per-lordine-e-la-sicurezza-in-citta/#respond Sat, 15 Jun 2024 22:30:53 +0000 https://ilquartopotere.it/?p=32536 A lanciare l’appello al sindaco è il coordinamento cittadino del Movimento per l’Italexit che spiega in una nota: “In merito agli ultimi fatti criminosi avvenuti recentemente nella nostra città, si chiede al sindaco Corrado De Benedittis che, a sua volta, richieda al prefetto la convocazione in città di un comitato per l’ordine e la sicurezza […]

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A lanciare l’appello al sindaco è il coordinamento cittadino del Movimento per l’Italexit che spiega in una nota:
In merito agli ultimi fatti criminosi avvenuti recentemente nella nostra città, si chiede al sindaco Corrado De Benedittis che, a sua volta, richieda al prefetto la convocazione in città di un comitato per l’ordine e la sicurezza pubblica, al fine di discutere e mettere a punto proposte e strategie per arginare tale emergenza “un tempo non molto lontano, quasi sconosciuta sul nostro territorio”; ma  ad oggi divenuta  insostenibile e pericolosa, visti i continui episodi di micro-criminalità che si verificano, mettendo a rischio l’incolumità del cittadino.
Il sindaco, non dimentichi che, fra le sue funzioni, vi è quella di tutore dell’ordine pubblico sul territorio cittadino; ed in quanto tale, in diritto-dovere di chiedere alle istituzioni preposte interventi in materia, ivi compreso il conferimento di poteri speciali e la richiesta, “qualora si rendesse necessaria” dell’intervento dell’esercito.
Caro sindaco De Benedittis: “BASTA SLOGAN E BUONISMI VARI, OCCORRONO FATTI E MISURE CONCRETE”.

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Crisi economica: il neoliberismo al centro di un incontro pubblico di Italexit Corato https://ilquartopotere.it/news/politica/crisi-econmica-il-neoliberismo-al-centro-di-un-incontro-pubblico-di-italexit-corato/ https://ilquartopotere.it/news/politica/crisi-econmica-il-neoliberismo-al-centro-di-un-incontro-pubblico-di-italexit-corato/#respond Thu, 23 Mar 2023 06:56:20 +0000 https://ilquartopotere.it/?p=24641 Nel corso dell’incontro Verrà proiettato il documentario di Ruggero Arenella “Lasciateci fare Genesi, declino e rivalsa di un’ideologia” Tasso di disoccupazione alle stelle, povertà dilagante, difficoltà per i giovani nel reperire un lavoro a tempo determinato, salari minimi e potere d’acquisto ridotto all’osso rappresentano indubbiamente veri e propri drammi dei giorni nostri, con cui un […]

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Nel corso dell’incontro Verrà proiettato il documentario di Ruggero Arenella “Lasciateci fare Genesi, declino e rivalsa di un’ideologia”
Tasso di disoccupazione alle stelle, povertà dilagante, difficoltà per i giovani nel reperire un lavoro a tempo determinato, salari minimi e potere d’acquisto ridotto all’osso rappresentano indubbiamente veri e propri drammi dei giorni nostri, con cui un po’ tutti abbiamo a che fare nella nostra quotidianità.
Differentemente però da quanto spesso propagandato e da falsi miti e credenze, la causa di tutto ciò non è da attribuire semplicemente al caso, alla sfortuna o all’incapacitá del singolo (giovani in primis), all’evasione fiscale o al fatto che il popolo italiano sia spendaccione.Le radici della crisi economica che attanaglia l’Italia ormai da tempo sono piuttosto la conseguenza di precise scelte politiche, che trovano la loro sintesi nell’ideologia economica oggi prevalente, quella (neo)liberista.
Il neoliberismo sarà appunto la tematica centrale nell’incontro pubblico, fissato per Venerdì 24 Marzo, alle ore 19, nella sede di Italexit di Corato (sita in Via Rossetti 16), cui la cittadinanza è invitata a partecipare.Verrà proiettato per l’occasione il documentario di Ruggero Arenella “Lasciateci fare. Genesi, declino e rivalsa di un’ideologia”, che attraverso le parole di economisti e giuristi quali Nino Galloni, Luciano Barra Caracciolo, Emiliano Brancaccio e altri, ricostruisce dal punto di vista storico i passaggi fondamentali, che hanno visto l’ideologia neoliberista nascere, soccombere nel secondo dopoguerra a fronte di politiche economiche sociali (il cosiddetto “Welfare State”), per poi progredire e divenire oggi dominante a livello globale.

Seguirà un dibattuto, in cui partendo dall’analisi delle reali cause alla base del malessere economico odierno, verranno forniti gli strumenti teorici per rinvenire a possibili soluzioni, da rinvenire essenzialmente nella riacquisizione della sovranità economia e nel ritorno a un’economia di stampo keynesiano (come prevedevano i nostri padri Costituenti), con interventi statali che mirino al perseguimento della piena occupazione e, con essi, del benessere collettivo.

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Tre appuntamenti con Italexit per discutere sul programma politico https://ilquartopotere.it/appuntamenti/tre-appuntamenti-con-italexit-per-discutere-sul-programma-politico/ https://ilquartopotere.it/appuntamenti/tre-appuntamenti-con-italexit-per-discutere-sul-programma-politico/#respond Fri, 09 Sep 2022 06:56:23 +0000 https://ilquartopotere.it/?p=20319 Comunicato stampa La sezione di “Per l’Italia con Paragone – Italexit” di Corato annuncia che nei giorni Venerdì 9, Sabato 10 e Domenica 11 Settembre, dalle ore 18 alle ore 21 presso la sede cittadina del partito, sita in Via Ferrari, 17 (dalle parti di Via San Vito) sarà possibile incontrare gli attivisti locali e […]

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Comunicato stampa
La sezione di “Per l’Italia con Paragone – Italexit” di Corato annuncia che nei giorni Venerdì 9, Sabato 10 e Domenica 11 Settembre, dalle ore 18 alle ore 21 presso la sede cittadina del partito, sita in Via Ferrari, 17 (dalle parti di Via San Vito) sarà possibile incontrare gli attivisti locali e vari candidati alla Camera e al Senato del territorio, per poter discutere di persona e fare loro domande riguardo al programma politico e alle proposte, che il partito e i suoi candidati hanno intenzione di portare avanti dopo le elezioni del 25 Settembre, qualora gli Italiani esprimeranno nelle urne la volontà di darci fiducia.

Italexit è indubbiamente l’unico partito che, sia a livello nazionale (battagliando in Parlamento con i suoi rappresentanti, il Senatore Gianluigi Paragone in primis), che a livello locale (tramite manifestazioni, petizioni, banchetti…), si è dimostrata affianco ai cittadini, in un periodo di estrema criticità, in cui gli Italiani vengono da oltre 2 anni di vessazioni e privazioni di libertà e diritti civili fondamentali (in teoria) costituzionalmente garantiti, prima con le restrizioni di lockdown, coprifuoco, DAD e impossibilità di lavorare; e successivamente con la discriminazione sociale operata tramite lo strumento (antiscientifico) del Green Pass, l’obbligo vaccinale, le sospensioni per i dissenzienti, l’impossibilità di prendere un mezzo pubblico e per i ragazzi di fare sport, gli insegnanti demansionati e relegati negli scantinati…

Come se non bastasse, su famiglie e piccole e medie imprese, incombe sempre più lo spettro del caro bollette di luce ed energia (con il costo ad oggi all’incirca triplicato) dettato da politiche scellerate operate da Mario Draghi con l’avvallo di tutti i partiti finora al Governo, e frutto di politiche sanzionatorie operate dai paesi membri della Nato nei confronti di chi fino ad oggi ci riforniva di gas a prezzo di mercato (la Russia), che una politica miope non riesce a riconoscere come assolutamente insensate, oltre che evidentemente suicide e controproducenti.

In questo scenario apocalittico creato dall’agenda Draghi che si prospetta per gli Italiani, il colpo di grazia sarà presumibilmente dato dai finanziamenti del PNRR, che (contrariamente a quanto si voglia far credere) in realtà all’atto pratico altro non è che una vera e propria macelleria sociale, trattandosi di fatto di  “spiccioli” con cui sarà posibile fare poco e nulla per il paese, per giunta in cambio di riforme estremamente recessive, quali: taglio delle pensioni, velocizzazione delle esecuzioni immobiliari, ulteriori privatizzazioni, ecc… che implicano  commissariamento dell’Italia alla UE (dal momento che non rispettare i vincoli del piano stabiliti da Bruxelles significa perdere i finanziamenti!).

Dopo tante battaglie e comizi in piazza organizzati negli ultimi 2 anni, senza far mai mancare il nostro supporto alle fasce più in difficoltà della popolazione, é arrivato il momento di passare dalle parole ai fatti, con la campagna elettorale le urne, che rappresentano l’unico reale strumento per ribaltare lo status quo vigente (checché ne dicano coloro che fanno diffondere voci sull’astensionismo come forma di protesta). La cittadinanza tutta, pertanto, è invitata a partecipare per scoprire nel dettaglio le strategie vincenti che proponiamo per risolvere i problemi oggi più scottanti e più sentiti dagli Italiani. Accorrete numerosi, vi aspettiamo!

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“Di giorno amici dei neoliberisti, di sera paladini della Costituzione”: Italexit sulla candidatura del consigliere Tambone per “Unione Popolare” https://ilquartopotere.it/news/politica/di-giorno-amici-dei-neoliberisti-di-sera-paladini-della-costituzione-italexit-sulla-candidatura-del-consigliere-tambone-per-unione-popolare/ https://ilquartopotere.it/news/politica/di-giorno-amici-dei-neoliberisti-di-sera-paladini-della-costituzione-italexit-sulla-candidatura-del-consigliere-tambone-per-unione-popolare/#respond Sat, 13 Aug 2022 06:27:58 +0000 https://ilquartopotere.it/?p=19859 “Di giorno amici dei neoliberisti, di sera paladini della Costituzione. Siamo gli unici ad aver difeso la Costituzione negli ultimi 2 anni” –  è quanto si legge in una nota stampa a nome della sezione di Italexit per l’Italia – con Paragone Corato, che continua: “In seguito all’annuncio della candidatura del consigliere comunale Eliseo Tambone […]

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Di giorno amici dei neoliberisti, di sera paladini della Costituzione. Siamo gli unici ad aver difeso la Costituzione negli ultimi 2 anni” –  è quanto si legge in una nota stampa a nome della sezione di Italexit per l’Italia – con Paragone Corato, che continua:
In seguito all’annuncio della candidatura del consigliere comunale Eliseo Tambone alla Camera dei Deputati nella lista “Unione Popolare” (nata dalla collaborazione tra Rifondazione comunista e Potere al Popolo e capeggiata dall’ex sindaco di Napoli De Magistris) e ad alcune incomprensioni sorte in seguito a un post pubblicato nella giornata due giorni fa sulla pagina “Vox Italia Corato”, cogliamo lo spazio gentilmente offertoci dal direttore Michele Varesano, per chiarire la nostra posizione e cercare di fare un po’ di chiarezza verso l’elettorato, anche e soprattutto evidentemente in vista dell’imminente campagna elettorale.
Partendo dal presupposto che non abbiamo assolutamente nulla contro la persona in sé, qualcuno ci ha fatto notare che il consigliere Tambone è sempre stato contrario alle logiche neoliberiste, abbracciando una politica economica di stampo marxista, e quindi coerente con i principi di Rifondazione.
Posto che noi siamo lontani anni luce da un modello economico che mortifica la meritocrazia e che vorrebbe impedire al singolo cittadino di accumulare beni e proprietà frutto del proprio impegno e del proprio sudore, rimaniamo comunque perplessi su come questo si possa sposare con l’essere consigliere comunale, in una coalizione di maggioranza sostenuta anche da partiti esponenti di un modello economico neoliberista e per antonomasia braccio armato dell’establishment dominante (PD, Italia Viva, Demos…), senza sorta di dubbio poco affini a Unione Popolare.
Ancor più perplessità sorgono in noi dal fatto di  presentare la lista Unione Popolare, a detta dello stesso Tambone, come una forza che ha al centro del proprio programma la piena affermazione della Costituzione Repubblicana del 1948. Come può sposarsi il modello economico costituzionale socialista e post-keynesiano con quello comunista e marxista di partiti come Rifondazione? Come possono sposarsi le posizioni europeiste di tali movimenti (pro euro e pro UE), favorevoli dunque alle cessioni di sovranità alla Banca Centrale Europea con l’articolo 1 della Costituzione, che prevede la piena appartenenza della sovranità al popolo italiano? (non ci risulta che Unione Popolare abbia nel suo programma l’Italexit, ad oggi conditio sine qua non per opporsi al neoliberismo e fare politiche ecomiche sociali e favore dei lavoratori?) Come possono conciliarsi le posizioni filo-governative di Rifondazione e PaP negli ultimi 2 anni in merito alla gestione pandemica -protocollo di cure domiciliari assolutamente insufficiente, piano pandemico non aggiornato, sospensione e talora radiazione di pochi medici coscienziosi, lockdown e coprifuoco con privazione delle libertà fondamentali dei cittadini e impossibilità per tanti concittadini di lavorare (nel tentativo rivelatosi fallimentare di anticipare il virus, piuttosto che combatterlo), istituzione del certificato verde Covid-19 con tanto di discrimazione verso chi non ne è stato in possesso – con principi fondamentali sanciti dalla nostra Carta Costituzionale e, ancora prima, da logiche di buon senso che dovrebbero essere evidenti a tutti in una società civile?
Unica nota di merito è la posizione assunta da Unione Popolare in merito all’invio di armi, trovandoci assolutamente d’accordo con quanto, peraltro, sancito dall’articolo 11, che stabilisce il ripudio della guerra (e quindi anche dell’invio delle armi) come risposta a risolvere le controversie internazionali, e della necessità di rafforzare le negoziazioni per porre fine al conflitto tra Russia e Ucraina (non essendo, quest’ultima, eterodiretta dalla Nato, completamente esente da colpe nello scoppio del conflitto militare).
Si tratta, però, evidentemente, di poca roba: che questa candidatura di una persona indubbiamente seria e onesta (e non lo mettiamo certo in dubbio) possa rappresentare invero – come altre candidature nel resto d’Italia – il maldestro tentativo di riuscire ad attrarre un certo elettorato (deluso dalle continue promesse disilluse e tira e molla di Letta e Calenda), per poi riportare quei voti stessi verso i partiti esponenti di una visione del mondo globalista e capitalista, che a parole si finge di attaccare (come accaduto proprio con le elezioni amministrative coratine del 2020)?
Perché, mentre qualcuno tenta di mantenere un piede in 2 scarpe e a parole si erge a paladino di una Costituzione stuprata dai suoi alleati politici in ogni suo principio (lavoro, sovranità, diritti sociali, risparmio privato, rispetto della persona…), e a maggior ragione negli ultimi 2 anni a suon di DPCM, noi di Italexit con Paragone abbiamo sempre espresso il nostro no a Green Pass e restrizioni (prive di significato scientifico) sui social come nelle piazze, ponendoci in vista delle prossime elezioni come unica forza alternativa all’ordine dominante,  realmente favorevole  al pieno ripristino della Costituzione e vicina alle ragioni e alle esigenze degli ultimi e degli oppressi”. 

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Primo congresso nazionale Italexit. Procacci, coordinatore cittadino: “Conclusa la fase 0, pronti al lavoro per la fase 1” https://ilquartopotere.it/news/politica/primo-congresso-nazionale-italexit-procacci-coordinatore-cittadino-conclusa-la-fase-0-pronti-al-lavoro-per-la-fase-1/ https://ilquartopotere.it/news/politica/primo-congresso-nazionale-italexit-procacci-coordinatore-cittadino-conclusa-la-fase-0-pronti-al-lavoro-per-la-fase-1/#respond Fri, 01 Jul 2022 06:59:28 +0000 https://ilquartopotere.it/?p=19176 C. S. Dopo essersi conclusa la fase 0 di Italexit, è pronta a prendere avvio la fase 1, anche nella provincia di Bari, dove il coordinatore di Bari Giuseppe Masciale ha chiamato a raccolta tutti i tesserati provinciali per un incontro previsto per Sabato 2 Luglio a Bitonto, al fine di  programmare i prossimi impegni […]

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C. S.
Dopo essersi conclusa la fase 0 di Italexit, è pronta a prendere avvio la fase 1, anche nella provincia di Bari, dove il coordinatore di Bari Giuseppe Masciale ha chiamato a raccolta tutti i tesserati provinciali per un incontro previsto per Sabato 2 Luglio a Bitonto, al fine di  programmare i prossimi impegni e azioni concrete sul territorio.
Lo scorso weekend si è tenuto il primo congresso nazionale Italexit, Paragone eletto segretario nazionale all’unanimità. Tra i partecipanti anche il coordinatore cittadino Antonio Procacci che attraverso un nota stampa riporta i punti salienti del congresso.
Umiltà, impegno e determinazione, insieme a coerenza e a una buona dose di coraggio”: sono questi gli ingredienti che si richiedono alla classe dirigente Italiana futura, necessari per rilanciare la nostra nazione e restituire dignità al popolo italiano. Italexit rappresenta il contenitore politico (da poco divenuto ufficialmente partito con un suo statuto) ideale per realizzare la ricetta vincente e, dopo essere cresciuto esponenzialmente nell’ultimo anno con una presenza sempre più costante su tutti i territori, si appresta a presentarsi alle elezioni politiche del 2023, offrendosi all’elettorato medio italiano (sempre più sfiduciato e assente dalle urne) come l’unica reale alternativa e opposizione all’attuale Governo Draghi“.
Parole di Massimo Gianangeli, coordinatore regionale delle Marche, che dopo la sua introduzione e il suono dell’inno di Mameli, passa la parola a Gianluigi Paragone, eletto all’unanimità dalla direzione nazionale segretario nazionale del partito nella giornata precedente del congresso (Sabato 25 Giugno, NB).
“Ci hanno venduto il mito dell’Europa dei popoli unita e solidale, ma questa Unione Europea è tutto fuorché solidale: sostituendosi allo stato italiano, si è in realtà rivelata di fatto per quello che è realmente, “un meta-stato”, in cui vige la regola del mercato, messo al centro dell’economia e sostituitosi in tutto e per tutto al cittadino, ormai regredito a individuo digitale identificabile con un QR code e controllato in tutto e per tutto: nei suoi gusti, nei suoi movimenti, nei suoi bisogni, nei suoi pensieri… Ma il mito dell’Unione Europea e dell’euro, del “lavoreremo un giorno in meno guadagnando come se avessimo lavorato un giorno di più” di Prodiana memoria è ormai crollato definitivamente, rivelandosi agli occhi di tutti per quel che è realmente: un inganno vero e proprio, funzionale alla distruzione del Made in Italy, allo spianare la strada allo strapotere economico delle multinazionali (con nesso e connesso sfruttamento dei lavoratori Italiani), ai continui licenziamenti (fatti passare ipocritamemte per “ristrutturazioni”) con aumento esponenziale del tasso di disoccupazione, fino all’obiettivo finale, che sarà abolire la proprietà privata rendendoci “sharer” di tutto, ma di fatto proprietari di nulla. Ecco perché, l’unica reale risoluzione a tutte queste problematiche passa per l’Italexit e per la rimessa in atto di un programma economico costituzionale, che possa rimettere al centro il cittadino (e non il mercato), perseguendo la piena occupazione e rivalutando il ruolo del lavoro (fondamentale per la piena realizzazione della persona) e la cultura del lavoro e del sacrificio ereditata dai nostri nonni, che in passato hanno fatto grande l’Italia e hanno reso il marchio “made in Italy” un unicum a livello mondiale. D’altronde, noi siamo Italiani e non europei e non abbiamo vergogna a pronunciare la parola Italia e a mostrare il tricolore nel logo del partito e non solo quando gioca l’Italia”.Tanti anche gli interventi successivi degli ospiti alternatisi sul palco: il professore di diritto costituzionale Daniele Trabucco, membro del dipartimento “Riforme Costituzionali” di Italexit, ha parlato dell'”Italexit” non come il fine ma come il mezzo per rilanciare economicamente il nostro Paese, contrapponendo al neoliberismo e al globalismo dominanti negli ultimi anni un modello economico basato sulla sovranità costituzionale.
Il senatore Mario Michele Giarrusso, membro del dipartimento “Giustizia” di Italexit, riprendendo Trabucco, ha voluto rimarcare il significato della parola “sovranità” e la sua appartenenza al popolo (come sancito dall’articolo 1 della nostra Costituzione) in tutte le sue forme, compresa quella giudiziaria, il cui attacco è stato portato avanti da anni di governi europeisti prima con l’introduzione del contributo unificato (che di fatto esclude i cittadini meno abbienti dalla possibilità di tutelare i propri diritti) e poi con la chiusura del 47% delle sedi giudiziarie, andando a rafforzare di fatto il potere delle mafie: la battaglia per la giustizia di Italexit, dunque, parte dalla cancellazione del contributo unificato e dalla riapertura dei Tribunali, per proseguire con la costituzione di una Procura Nazionale vera e di una Forza di Polizia Organizzata Centralizzata per contrastare la mafia e le organizzazioni criminali organizzate, in maniera altrettanto organizzata.
Il dottor Giuseppe Barbaro, membro del Dipartimento “Sanità” ha fortemente e aspramente denunciato le misure adottate dal Governo per arginare l’emergenza pandemica: dal protocollo ministeriale per l’assistenza e la cura domiciliare dei malati Covid (assolutamente insufficiente e che ha di fatto reso sempre più il medico un mero burocrate e firmacarte di ordini provenienti dal Ministero della Salute) al ricatto del Green Pass e dell’obbligo per molte categorie di sottoporsi a una vaccinazione di massa non sufficientemente sperimentata; non sono mancati, inoltre, una frecciatina all’ordine dei medici, oramai assimilato a un ordine militare piuttosto che di tutela della categoria, e ai tempi interminabili di attesa prima di poter usufruire della Sanità pubblica, sempre più sacrificata in nome della privata (emblematico e fondamentalmente, sotto questo punto di vista, anche il contributo del coordinatore regionale della Puglia Mario Conca, che ha spesso denunciato la malagestione della Sanità pubblica pugliese). Tocca, dunque, ritornare a investire in primis sulla sanità pubblica, oltre rivalutare la figura del medico e i principi di eticità e morale, per i quali risulta fondamentale arrivare a un’ abolizione dell’ ordine o, quanto meno, alla creazione di un organo parallelo e indipendente dai ricatti e dalla volontà di sottostare agli ordini della grandi multinazionali del farmaco.
Ha preso inoltre la parola il senatore Carlo Martelli, membro del Dipartimento “Ambiente ed Energia” che ha smontato alcuni falsi miti recentemente veicolati dai Media Mainstream, come la presunta emergenza relativa alla siccità e il passaggio ai monopattini e ai veicoli elettrici che, se apparentemente può rappresentare una risoluzione al problema dell’inquinamento ambientale, crea invero il problema ampiamente sottovalutato del loro riciclaggio (che già sta iniziando lentamente ad emergere), trattandosi di mezzi non riparabili ma dotati di batterie “usa e getta”.
Il signor Paolo Bianchini, invece, membro del Dipartimento “Turismo e ospitalità” ha parlato in nome della categoria dei commercianti, partite IVA e operatori del settore del turismo e della ristorazione, presi in giro e impossibilitati a lavorare già dal Governo Conte bis in merito alle presunte misure atte e prevenire i contagi (alle volte prese senza neanche l’indicazione del CTS), auspicando per i settori in questione un riscatto negli anni a venire, che andrà di pari passo con l’Italexit e con la necessità di valorizzare tutto il territorio della nostra penisola da Nord a Sud, che per la sua conformazione geografica si rifà maggiormente a un “turismo lento”, finalizzato alla necessità di prestare attenzione ai singoli dettagli, in modo da far godere al turista ogni singola meta e rendere ogni destinazione di viaggio unica e peculiare.
Spazio, inoltre, agli interventi del senatore William De Vecchis e dell’onorevole Jessica Costanzo, membri del Dipartimento “Lavoro” di Italexit, che riprendendo concetti già in parte espressi in precedenza dal senatore Paragone, hanno ricordato il loro impegno continuo, sin dalle esperienze politiche precedenti a queste, in favore dei lavoratori e dei loro bisogni, promettendo e assicurando che anche in futuro Italexit non farà mai mancare la propria presenza e il proprio supporto ai lavoratori italiani di qualsiasi categoria, assicurando di ascoltare e farsi carico delle loro esigenze e dei loro bisogni.
Dopo la pausa pranzo, nel pomeriggio, si sono succeduti gli interventi degli altri membri del coordinamento nazionale di Italexit, che a turno si sono anche posti umilmente a disposizione, per ascoltare le problematiche e le esigenze dei singoli territori, di cui si sono fatti portavoce i membri dei coordinamenti provinciali e cittadini accorsi a Roma nel weekend.
Prende infine la parola nuovamente Gianangeli, che nel salutare tutti ricorda che “l’impegno per risolvere i problemi e creare soluzioni deve partire dal singolo tesserato militante, dalla cui serietà e onestà dipendono serietà e onestà dell’intero progetto politico: sta passando in questi giorni un disegno di legge, che richiederà la necessità di raccogliere le firme per presentarsi alle elezioni politiche del 2023, solo per quelle forze politiche oggi presenti in minoranza, compresa dunque Italexit. Seppur ai nostri occhio poca giusta, questa legge non è di certo un problema: siamo pronti a scendere in campo per la raccolta firme e a lavorare in vista della sempre più imminente campagna elettorale.”
E che lavoro sia. Dopo essersi conclusa la fase 0 di Italexit, è pronta a prendere avvio la fase 1, anche nella provincia di Bari, dove il coordinatore di Bari Giuseppe Masciale ha chiamato a raccolta tutti i tesserati provinciali per un incontro previsto per Sabato 2 Luglio a Bitonto, al fine di  programmare i prossimi impegni e azioni concrete sul territorio

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Una città robotica all’ombra di San Cataldo, Italexit: “Dov’è la rivoluzione gentile?” https://ilquartopotere.it/news/politica/una-citta-robotica-allombra-di-san-cataldo-italexit-dove-la-rivoluzione-gentile/ https://ilquartopotere.it/news/politica/una-citta-robotica-allombra-di-san-cataldo-italexit-dove-la-rivoluzione-gentile/#respond Fri, 20 May 2022 17:50:51 +0000 https://ilquartopotere.it/?p=18462 Comunicato stampa di Italexit per l’Italia Corato “Concittadini Circa diciannove mesi fa, un gentiluomo, che taluni hanno proclamato: “l’unto del Signore”, per la sua vicinanza al clero cittadino, si presentò alla platea elettorale coratina, promettendo una rivoluzione Gentile “non Giovanni il filosofo”; ma gentile nel senso culturale del termine. Questa promessa utopica, abbindolò gli stolti […]

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Comunicato stampa di Italexit per l’Italia Corato
Concittadini
Circa diciannove mesi fa, un gentiluomo, che taluni hanno proclamato: “l’unto del Signore”, per la sua vicinanza al clero cittadino, si presentò alla platea elettorale coratina, promettendo una rivoluzione Gentile “non Giovanni il filosofo”; ma gentile nel senso culturale del termine. Questa promessa utopica, abbindolò gli stolti coratini che, gli diedero fiducia, facendolo diventare sindaco della città.
Bene, a distanza di cosi tanto tempo, questa rivoluzione gentile, non s’è vista; anzi, si sta assistendo alla progressiva robotizzazione del tessuto cittadino, nonché al repentino degrado.
La città post-pandemica e dell’era corradiana, è diventata una pista di Monza, automobilisti indisciplinati che sbucano da ogni strada e stradina, incuranti di pedoni e soggetti disabili; tutto questo, perché manca un vero e proprio piano generale del traffico, con relativo abbattimento delle barriere architettoniche, specie quelle per disabili videolesi.
Se poi, entriamo nel cimitero comunale, Ladies  and Gentlemen, assisterete all’incuria e abbandono totale, strade sfasciate e lampade votive pagate regolarmente dai cittadini, completamente spente; per non parlare poi dell’emergenza criminalità organizzata, prepotentemente sviluppatasi in quest’ultimo periodo.
Questa, è la rivoluzione gentile propinataci dall’unto del Signore Corrado: “una rivoluzione robotica all’ombra di san Cataldo”.
Meditate, meditate e rendetevi redenti dall’unto del Signore Corrado il Messia”.

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Italexit: “Pacifisti? Sì, ma Fuori dalla mischia ipocrita” https://ilquartopotere.it/news/politica/italexit-pacifisti-si-ma-fuori-dalla-mischia-ipocrita/ https://ilquartopotere.it/news/politica/italexit-pacifisti-si-ma-fuori-dalla-mischia-ipocrita/#respond Tue, 01 Mar 2022 07:45:34 +0000 https://ilquartopotere.it/?p=16747 C. S. Italexit con paragone Corato, pur ribadendo la propria contrarietà e ferma condanna a qualsiasi forma di guerra atta ad opprimere qualunque popolo o nazione, anche se nel caso dell’Ucraina, “ritiene che la Russia, abbia le sue buone ragioni per difendere il proprio perimetro territoriale dall’ingiustificato espandersi della Nato e del suo maggior azionista: […]

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C. S.
Italexit con paragone Corato, pur ribadendo la propria contrarietà e ferma condanna a qualsiasi forma di guerra atta ad opprimere qualunque popolo o nazione, anche se nel caso dell’Ucraina, “ritiene che la Russia, abbia le sue buone ragioni per difendere il proprio perimetro territoriale dall’ingiustificato espandersi della Nato e del suo maggior azionista: gli Usa, con il tacito silenzio assenso dell’UE”, strategia difensiva che tutto sommato, non giustifica azioni militari da parte di quest’ultima” –  è quanto si legge in una nota a firma del comitato cittadino Italexit con Paragone Corato che continua –“Pur esprimendo solidarietà e vicinanza al popolo ucraino e le sue donne “di recente fatte oggetto di epiteti di natura sessista, ad opera di taluni/e giornalisti/e della tv pubblica italiana, “si sottolinea popolo”; in quanto, i dirigenti ucraini, sono dirigenti filo-nazisti, foraggiati e coccolati dagli stessi americani e dalla nostra matrigna Europa.
Premesso questo, ritiene di non doversi unire al coro pacifista, irto di ipocrisia e strumentalizzazione propagandistica di regime; in quanto, tale coro, annovera fra le sue file: partiti e sindacati che, hanno sostenuto anche con dichiarazioni minacciose “rinchiudere i no vax nei campi di concentramento, sparare sulla folla dei manifestanti no green pass emulando Bava Beccaris ed altre castronerie varie”, la mattanza del governo Draghi-Speranza atta a costringere “sotto ricatto”i cittadini italiani ad inocularsi un siero sperimentale, siero per altro risultato poco efficace contro il covid e irto di effetti collaterali, imponendo una tessera verde con numero di matricola digitale denominato QR alla maniera del terzo reich. Il tutto in barba all’art 32 della costituzione e alle sentenze di Norimberga del 1945.
E che dire dei sindacati della triplice, uno dei quali erede del sindacalista cerignolano Peppino Di Vittorio; il quale a quest’ora si sta rivoltando nella tomba; che hanno fornito ai padroni il capro espiatorio per poter licenziare attraverso il ricatto vaccinale e la tessera verde?
Ora, costoro, ci vengono a parlare di pace , democrazia e libertà per altro issando solo la bandiera ucraina?
Come disse Totò: “ ma mi faccia il piacere, mi faccia!”
Infine, si coglie l’occasione per stigmatizzare il grave comportamento del governo che, ha dichiarato un altro stato d’emergenza per motivi di guerra , guerra che, non interessa l’Italia; calpestando l’articolo 11 della costituzione; il tutto in doveroso ossequio agli Usa, NATO ed essere slave dell’Europa e della Von Der Layen; la quale, risulta essere poco rispettata da alcuni leader mondiali ma che ha come scendiletto: “il governo italiano.
P. s. NON DIMENTICHIAMO CHE GLI USA PER COSTRINGERE ALLA RESA IL GIAPPONE, USARONO L’ATOMICA”.”

 

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Italexit per l’Italia Corato: Antonio Procacci nominato coordinatore cittadino https://ilquartopotere.it/news/politica/italexit-per-litalia-corato-antonio-procacci-nominato-coordinatore-cittadino/ https://ilquartopotere.it/news/politica/italexit-per-litalia-corato-antonio-procacci-nominato-coordinatore-cittadino/#respond Mon, 24 Jan 2022 06:18:41 +0000 https://ilquartopotere.it/?p=15780 “Ci tengo a ringraziare, per la nomina a coordinatore cittadino di Corato del partito Italexit per l’Italia il coordinatore regionale Mario Conca e gli altri membri del direttivo regionale, in particolare Marcello Mariella, Luigi Cassio Telesforo Dipace e Alessio Boccassini” – scrive Antonio Procacci in una nota. “Si tratta di un atto di stima e […]

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“Ci tengo a ringraziare, per la nomina a coordinatore cittadino di Corato del partito Italexit per l’Italia il coordinatore regionale Mario Conca e gli altri membri del direttivo regionale, in particolare Marcello Mariella, Luigi Cassio Telesforo Dipace e Alessio Boccassini” – scrive Antonio Procacci in una nota.

“Si tratta di un atto di stima e di fiducia accordatami, che cercherò di ripagare con l’impegno e la tenacia che mi hanno sempre contraddistinto, nel far conoscere il partito anche sul territorio comunale, proseguendo il lavoro già incominciato nel 2020 con l’associazione culturale “Vox Italia – Costituzione e Futuro”, diretta a livello nazionale dall’avvocato Giuseppe Sottile.
“Italexit – per l’Italia con Paragone” rappresenta infatti l’ambizioso tentativo di trasmutare in progetto politico concreto le ideologie e i concetti di base, per i quali è nata Vox Italia, vale a dire in primo luogo la lotta al neoliberismo e all’Unione Europea.

Italexit, infatti, ritenendo ormai vetusta la tradizionale dicotomia tra destra e sinistra, pone come obiettivo prioritario del proprio programma politico il ripristino della Costituzione Repubblicana del 1948, a partire dalla restituzione della sovranità al popolo Italiano (come previsto dall’articolo 1), che dopo essere stata ceduta negli ultimi 30 anni a banche ed enti terzi sovranazionali, può essere ricononquistata solo ed esclusivamente –  appunto con un nomen omen che non lascia spazio ad equivoci –  attraverso la fuoriuscita irreversibile e definitiva dell’Italia dall’Unione Europea e dall’Euro.
L’Italexit, dunque,  rappresenta ad oggi la conditio sine qua non per riappropriarci della sovranità in tutti gli ambiti, a partire da quella monetaria (persa nel 1981 col divorzio tra Tesoro e Bankitalia), così da poter tornare a stampare una nostra moneta nazionale e applicare un modello economico post – keynesiano (che ha fatto grande il nostro Paese fino agli anni 80), caratterizzato innanzitutto da un maggior intervento dello Stato nel regolare l’economia del Paese, maggiori investimenti in prevalenza nei settori dell’ Istruzione e della Sanità (martoriati per anni in nome di una presunta spending review) e un’attenzione particolare ai ceti medi, alla piccola e media imprenditoria e alla classe lavoratrice, ormai dimenticata persino dai sindacati e dalle associazioni di categoria.

Il partito fondato dal senatore Gianluigi Paragone, pertanto, si pone oggi come unica e reale alternativa ai partiti al Governo, che a ben vedere da destra a sinistra rappresentano un unico indistinto partito, il PUL (Partito Unico Liberale), evidentemente nemici del ceto medio  italiano e pieni sostenitori del neoliberismo imperante e delle privatizzazioni dell’industria pubblica (prova ne è l’appoggio al governo del “vile affarista” Mario Draghi, come lo definì un ex presidente della Repubblica quale Francesco Cossiga).

Oltre all’ambito prettamente economico per il quale è nato, Italexit si pone anche l’obiettivo di porsi in difesa dello stato di diritto e di garantire pieno rispetto della Costituzione (mai come oggi stuprata dalla classe politica dirigente) e, pertanto, l’uguaglianza di diritti e la parità di trattamento per tutti i cittadini, a prescindere da età, sesso, etnia, classe sociale, ma soprattutto (al momento la più urgente) a prescindere dal proprio “status sanitario”: mai come oggi, infatti, in nome di una presunta emergenza sanitaria fomentata dalla classe dirigente e amplificata ad arte da mezzi di informazione per lo più compiacenti, è in atto una vera e propria discriminazione feroce, oltre che una violenza verbale senza precedenti, nei confronti di chi ha scelto di non sottoporsi volontariamente a un trattamento sanitario volontario, quale è la vaccinazione per prevenire i sintomi gravi della Covid-19.
Il nostro partito, d’altronde, ha subito e prontamente evidenziato le criticità e le ambiguità nella gestione dell’emergenza pandemica, dal protocollo pandemico non aggiornato dal 2006 al protocollo Ministeriale per la cura domiciliare dei pazienti Covid assolutamente inefficace basato su “tachipirina e vigile attesa”, dalla dubbia efficacia delle chiusure del primo anno per frenare i contagi alla barbarie della DAD con le conseguenti e gravi ripercussioni psicologiche sulle nuove generazioni (tutte misure che la stessa amministrazione comunale non si è fatta problemi minimi ad accettare sin dal primo momento), fino all’opposizione al Green Pass (per la quale abbiamo anche organizzato una petizione a livello nazionale), strumento che si è rivelato tanto inutile nel prevenire i contagi (viceversa favorendoli a causa del falso senso di sicurezza che ne è derivato), quanto efficacissimo nell’acuire il conflitto sociale e isolare di fatto dalla società una parte di popolazione.

Rinnegando una gestione fallimentare di tale portata, pertanto, riteniamo necessario e strettamente urgente cambiare radicalmente approccio nella lotta al virus (un pò come fatto da tanti altri paesi, a partire dalla Gran Bretagna), abolendo qualsiasi tessera e certificato sanitario (che alla lunga potrebbe anche rivelarsi un pericoloso strumento di tracciamento e controllo sociale) e imparando viceversa a convivere con questo virus come abbiamo sino ad ora sempre fatto con qualsiasi influenza, tutelando in particolare le classi più fragili, lasciando al singolo cittadino la scelta se vaccinarsi (il vaccino rappresenta infatti uno strumento di tutela della salute individuale, e non di certo collettiva) od eventualmente ricorrere in alternativa al trattamento farmacologico con cure domiciliari, altrettanto efficaci ma ad oggi osteggiate e tacitate.

Continua e anzi si rafforza sempre più, dunque, il progetto di Italexit anche a Corato, dove potrò contare per il presente e il futuro su altri tesserati e fedeli compagni di lotta politica: Francesco Patruno, Mimmo Lastella, Aldo Procacci, Giovanni Semeraro, Imma Tedone, Valentina Di Lernia, Giuseppe D’Eugenio, ciascuno con un proprio ruolo e compito che andremo definendo progressivamente, sondando sul campo le abilità e le capacità di ciascuno.
Siamo pronti a non far mancare la nostra  presenza e il nostro  supporto alla cittadinanza con i nostri attivisti attraverso una una pagina social sempre molto attiva nel comunicare e fornire  informazioni alternative al Mainstream, ma anche e soprattutto con future manifestazioni e iniziative, mettendo peraltro a disposizione e al servizio dei nostri concittadini un pool di avvocati per intraprendere azioni legali di vario tipo, a partire dalla denuncia che abbiamo preparato a livello nazionale e che è possibile presentare nelle singole questure contro Draghi e per contestare l’operato dell’attuale Governo”.

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Italexit sulla visita di De Benedittis all’ospedale: “Un vero schiaffo a chi è stato negato l’accesso ai reparti” https://ilquartopotere.it/attualita/italexit-sulla-visita-di-de-benedittis-allospedale-un-vero-schiaffo-a-chi-e-stato-negato-laccesso-ai-reparti/ https://ilquartopotere.it/attualita/italexit-sulla-visita-di-de-benedittis-allospedale-un-vero-schiaffo-a-chi-e-stato-negato-laccesso-ai-reparti/#respond Mon, 03 Jan 2022 19:24:45 +0000 https://ilquartopotere.it/?p=15518 Di seguito, un comunicato stampa firmato dalla sezione cittadina del partito “Italexit – per l’Italia con Paragone” che pone alcune osservazioni sulla visita del nostro primo cittadino presso l”ospedale di Corato. “L’ingresso del sindaco Corrado De Benedittis, all’interno del reparto di Ginecologia dell’Ospedale “Umberto I di Corato”, con tanto di foto scattate insieme ai pazienti […]

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Di seguito, un comunicato stampa firmato dalla sezione cittadina del partito “Italexit – per l’Italia con Paragone” che pone alcune osservazioni sulla visita del nostro primo cittadino presso l”ospedale di Corato.
L’ingresso del sindaco Corrado De Benedittis, all’interno del reparto di Ginecologia dell’Ospedale “Umberto I di Corato”, con tanto di foto scattate insieme ai pazienti e al personale medico-sanitari tutti insieme allegramente assembrati, rappresenta un vero e proprio schiaffo nei confronti dei tanti cittadini, i quali negli ultimi 2 anni di “emergenza” pandemica, si sono visti negare la possibilità di accedere all’interno dei reparti ospedalieri per la consueta visita giornaliera per salute e confortare i propri familiari, senza sconti ed eccezioni, neppur in tempi recenti, essendo muniti di mascherina FFP2, tampone con esito negativo, doppia dose di vaccino effettuato, e chi più ne ha più ne metta!

Per chi come noi denuncia ormai da mesi le menzogne e le ipocrisie degli attuali governanti, episodi come questo ormai non fanno quasi più scalpore, se si pensa ad esempio anche al recente episodio di Capodanno che ha coinvolto il sindaco di Bari Decaro, fino a pochi mesi fa pronto a redarguire chiunque mettesse piede fuori dalla propria abitazione, per poi presentarsi in diretta televisiva nazionale sul palco del Petruzzelli, senza mascherina e alcun accorgimento, assistendo dinanzi ai suoi occhi senza batter ciglio ai festeggiamenti e ai trenini degli spettatori presenti in platea, in barba ai tanti dipendenti vari di discoteche e locali, che si vedono per l’ennesima volta negata la possibilità di lavorare per sostentare se stessi e i propri cari.

Non è possibile non riportare alla memoria, dunque, le affermazioni pronunciate al popolo,(anche e soprattutto a chi a detta sua si ritiene “onesto” e “ligio alle regole”), per l’ennesima volta ingannato e raggirato dai politicanti nostrani – a partire dal Presidente del Consiglio per arrivare al sindaco di un comune di 50.000 abitanti circa – che fino a pochi mesi fa ripetevano la necessità di sottoporsi al vaccino, visto come unica possibilità per sconfiggere la pandemia e riconquistare la tanto agognata normalità: è proprio il caso di dirlo, “cornuti e mazziati”, o per usare un’espressione più conforme ai tempi attuali, “vaccinati e tamponati”.

Ma si sa, i tempi si evolvono: fino a poco tempo fa, fomentare ansie e paure pandemiche e fare a gara con chi proponeva misure più stringenti e liberticide atteggiandosi a buon padre di famiglia che aveva a cuore la salute dei propri figli a tal punto da impedire loro di vivere, rappresentava un hobby particolarmente in voga tra i politici nostrani in cerca di consensi.
Oggi, invece, l’atteggiamento chiusurista dinanzi a una cittadinanza ormai vessata psicologicamente non paga più come un tempo e, allora, meglio provare a mostrarsi bello e buono con qualche scatto dinanzi ai propri follower, facendo accesso in luoghi, dove a (quasi) nessun altro è consentito, sia pure per ragioni decisamemte più urgenti e necessarie.
D’altronde, nella vita c’è chi può e c’è chi non può e, per parafrasare il noto a tutti marchese del Grillo:
“… Mi dispiace, ma io so’ io… e voi non siete un c….”.”

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