Gruppo Ferri Archivi - Il Quarto Potere https://ilquartopotere.it/tag/gruppo-ferri/ Le notizie sotto un'altra luce Sun, 03 Dec 2023 07:22:52 +0000 it-IT hourly 1 https://wordpress.org/?v=6.8.1 https://ilquartopotere.it/wp-content/uploads/2018/12/cropped-icona_512-32x32.png Gruppo Ferri Archivi - Il Quarto Potere https://ilquartopotere.it/tag/gruppo-ferri/ 32 32 FERRI: 20 anni fa il colpo di grazia della magistratura, alla fine di un sogno https://ilquartopotere.it/news/economia/ferri-20-anni-fa-il-colpo-di-grazia-della-magistratura-alla-fine-di-un-sogno/ https://ilquartopotere.it/news/economia/ferri-20-anni-fa-il-colpo-di-grazia-della-magistratura-alla-fine-di-un-sogno/#respond Sun, 03 Dec 2023 07:22:52 +0000 https://ilquartopotere.it/?p=29118 “Ferri tutto per tutti”, era uno dei primi slogan vincenti di un’azienda coratina, partita dal nulla grazie all’abilità di 4 intraprendenti fratelli (Antonio, Filippo, Francesco, Riccardo), che ha fatto parlare di sé nel bene e nel male nell’intero stivale. Economia locale e non solo, resa effervescente da un incredibile giro d’affari con parametri occupazionali alle […]

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“Ferri tutto per tutti”, era uno dei primi slogan vincenti di un’azienda coratina, partita dal nulla grazie all’abilità di 4 intraprendenti fratelli (Antonio, Filippo, Francesco, Riccardo), che ha fatto parlare di sé nel bene e nel male nell’intero stivale.

Economia locale e non solo, resa effervescente da un incredibile giro d’affari con parametri occupazionali alle stelle.
Ogni famiglia di Corato, aveva almeno un familiare coinvolto direttamente o indirettamente all’azienda precursore no-food, con una ricchezza, a volte ostentata, che si toccava con mano.
Un brand vincente, apripista di uno stile commerciale e di marketing (tra spot pubblicitari in stadi e in reti televisive nazionali), invidiato e copiato da tanti, specie nel genere del franchising, ma contemporaneamente cavia di questo sistema comunque relativamente nuovo, sulle cui ceneri hanno poi fatto fortuna altri gruppi.
È per questo che l’azienda è stata vittima di se stessa e di alcuni errori di inesperienza, per un processo di crescita vertiginoso, forse più veloce dei limiti della propria giovane organizzazione, ma anche tradita da chi non avrebbe dovuto farlo.
Sono stati in molti a decidere di abbandonare la nave in mare forza 10, pochi a decidere di dare una mano alla sua salvezza, nel rischio di affondarci insieme.
Ma nonostante tutte le pecche ed i problemi, era un gruppo che andava salvato a tutti i costi.
E di questo ne erano coscienti fornitori, banche, sindacati, lo stesso governo che aveva concesso l’amministrazione controllata, lo stesso tribunale di Milano, tranne che una parte molto ristretta di magistratura.
Questa, in sostanza, fregandosene di provvedimenti governativi, di commissari ad acta, nominati per risollevare l’azienda, a tutela di tutti (dipendenti, franchisee, fornitori, banche), il 3 dicembre 2003, decide con un colpo di spugna di tendere il pollice verso giù e di disintegrare l’intero gruppo FERRI, con una procedura fallimentare degna del più veloce Speedy Gonzales.
Scattano misure restrittive, oltre che per alcuni componenti aziendali, anche per i poveri commissari, di indiscussa professionalità e moralità, insediatisi solo pochi giorni prima.
L’opinione pubblica si spacca, tra colpevolisti, (specie chi negli anni è rimasto fuori) ed innocentisti. Qualcuno ci gode pure, molti ne soffrono, specie i franchisee che ne escono con le ossa rotte.
All’interno del gruppo, si ha netta l’idea di aver ricevuto un sopruso, di aver affossato un’impresa che doveva essere salvata e chissà perché non è stato fatto.
O meglio si sa perché, ma nessuno può farci niente, contro coloro che si vestono del ruolo di “padri-padroni” e paladini della giustizia.
Il decorso naturale della storia, solo pochi anni fa indicherà in modo chiaro da che parte corre la verità.
La stessa “buona giustizia” si auto smaschererà, ma rimarrà la rabbia ed il rammarico di aver buttato alle ortiche una bella realtà, che con i giusti correttivi poteva rimanere un fiore all’occhiello, orgoglio coratino e di aver posto sul lastrico centinaia di persone.
Il danno è fatto, ma la vita è una ruota che gira…..

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Processo “Sistema Trani” – Ferri Filippo – Abbiamo dovuto pagare senza poter salvare il nostro gruppo https://ilquartopotere.it/news/cronaca/processo-sistema-trani-ferri-filippo-abbiamo-dovuto-pagare-senza-poter-salvare-il-nostro-gruppo/ https://ilquartopotere.it/news/cronaca/processo-sistema-trani-ferri-filippo-abbiamo-dovuto-pagare-senza-poter-salvare-il-nostro-gruppo/#respond Sun, 23 Feb 2020 10:36:19 +0000 http://www.ilquartopotere.it/?p=4363 Il testimone Filippo Ferri ascoltato durante l’udienza del 19 febbraio attraverso le sue dichiarazioni ha ripercorso tutto il periodo che lo vedeva assieme ai suoi fratelli Riccardo, Antonio e Francesco interessato alla vicenda del fallimento dei Magazzini Ferri. Filippo Ferri ha risposto, in aula davanti al Presidente Pietro Baffa, alle domande del pubblico ministero Alessandro […]

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Il testimone Filippo Ferri ascoltato durante l’udienza del 19 febbraio attraverso le sue dichiarazioni ha ripercorso tutto il periodo che lo vedeva assieme ai suoi fratelli Riccardo, Antonio e Francesco interessato alla vicenda del fallimento dei Magazzini Ferri.

Filippo Ferri ha risposto, in aula davanti al Presidente Pietro Baffa, alle domande del pubblico ministero Alessandro Prontera e dell’avvocato Domenico Mariani difensore del giudice Michele Nardi.

Di seguito alcuni stralci della sua testimonianza

“Prima che fossimo colpiti dalla vicenda del fallimento il nostro gruppo fatturava 600 milioni di euro, aveva 4000 dipendenti e circa 5000 punti vendita “fiore all’occhiello” del nostro territorio, nel giro di sei mesi ci hanno portato via tutto senza poterci più difendere, abbiamo cercato in tutti i modi di salvare le nostre aziende ma evidentemente presso il Tribunale di Trani il Pm Antonio Savasta e il GIP Michele Nardi, a cui era stata affidata la nostra vicenda, non erano d’accordo. Ai tempi ci rivolgemmo a degli avvocati penalisti e uno di loro, addirittura, ci disse che di lì a poco saremmo stati arrestati per bancarotta fraudolenta, il che ci sembrava del tutto assurdo perché da essere vittime eravamo diventati delinquenti, un giorno un noto professionista di Corato mi contattò chiedendomi un incontro e anche se i miei fratelli non erano d’accordo mi recai al suo studio, in quella occasione lo stesso mi disse che se volevo salvare il salvabile dovevo rivolgermi all’avvocato Vincenzo Miranda che aveva lo studio a Trani, decisi di incontrarlo e lì il Miranda mi disse che aveva ottimi rapporti col giudice Nardi e che avrebbe potuto evitare di farci arrestare se avessimo pagato, la cifra richiesta era di 4 milioni di euro un milione a fratello, gli dissi che non avevamo quella cifra allora ci chiese un anticipo di 500 mila euro ma riuscimmo a racimolare, grazie all’aiuto di tutti i nostri familiari, solo 215 mila euro più 60/80mila euro che pagò Tonio mio fratello, cifre queste che portai personalmente al Miranda il quale mi riferiva che erano destinate al Nardi. Dopo questo versamento l’avvocato continuò a chiamarmi per ricevere altre somme di denaro ma per noi era impossibile ci avevano sequestrato tutto, dovetti dare anche la mia auto in permuta per l’acquisto di un’auto intestata al Miranda, continuava a dirci che se non avessimo pagato avrebbero arrestato tutti i componenti della nostra famiglia. Purtroppo nonostante tutti i nostri sforzi le società del gruppo Ferri fallirono. In quel tribunale di Trani, mentre noi commercializzavamo prodotti per l’igiene della persona, lì compravano e vendevano la pelle delle persone.

Le dichiarazioni di Filippo Ferri essendo collegate ad un periodo troppo remoto, sono servite esclusivamente per far comprendere come funzionava il “Sistema Trani” e come già tempo addietro i giudici avevano messo in piedi una vera organizzazione allo scopo di ricavare profitti, non sta a noi dare il giudizio definitivo ma ci limitiamo a riportare le dichiarazioni dei testimoni.

 

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Le condizioni di salute del giudice Nardi potrebbero far saltare anche la prossima udienza https://ilquartopotere.it/news/cronaca/le-condizioni-di-salute-del-giudice-nardi-potrebbero-far-saltare-anche-la-prossima-udienza/ https://ilquartopotere.it/news/cronaca/le-condizioni-di-salute-del-giudice-nardi-potrebbero-far-saltare-anche-la-prossima-udienza/#respond Wed, 12 Feb 2020 19:54:16 +0000 http://www.ilquartopotere.it/?p=4179 L’udienza di questa mattina presso il tribunale di Lecce nel processo in corso denominato “Sistema Trani” è saltata a causa di un malore che ha colto, pare all’improvviso, prima della traduzione dal carcere di Matera al Tribunale di Lecce il giudice Michele Nardi. Accompagnato in una struttura ospedaliera i medici lo hanno sottoposto ad una […]

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L’udienza di questa mattina presso il tribunale di Lecce nel processo in corso denominato “Sistema Trani” è saltata a causa di un malore che ha colto, pare all’improvviso, prima della traduzione dal carcere di Matera al Tribunale di Lecce il giudice Michele Nardi.

Accompagnato in una struttura ospedaliera i medici lo hanno sottoposto ad una serie di controlli per verificare le cause e le sue reali condizioni di salute, il Presidente del Tribunale preso atto dell’impossibilità dell’imputato di essere presente in aula ha dovuto sospendere l’udienza sospendendo i termini ai fini del decorso della prescrizione sia quelli relativi alla misura cautelare in atti.

Tra le testimonianze previste oggi c’erano i coratini Paolo Tarantini, Giuseppe Mastrorillo e Marianna Capogna oltre agli imprenditori Francesco Casillo, Vincenzo Perrone e Filippo Ferri, che inizialmente non erano stati inseriti nella lista che prevedeva invece le testimonianze del Procuratore Capo Carlo Maria Capristo e il Procuratore aggiunto Francesco Giannella.

Un’udienza ritenuta molto rilevante ai fini del processo per la qualità dei testimoni i quali porterebbero a ricostruire circa vent’anni di crimini di malaffare effettuati ai danni di imprenditori locali vittime di una vera associazione a delinquere come gli atti della procura hanno riportato.

La prossima data (se la salute del Nardi lo permetterà) è stata fissata per il 19 febbraio alle ore 10, richiamando tutti i testimoni dell’udienza di oggi ad esclusione degli imprenditori Casillo e Perrone perché indisponibili per quella data, i pubblici ministeri si sono riservati di citare i nomi di altri testimoni in sostituzione dei due non presenti.

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