Gino perrone Archivi - Il Quarto Potere https://ilquartopotere.it/tag/gino-perrone/ Le notizie sotto un'altra luce Sun, 30 Oct 2022 07:09:02 +0000 it-IT hourly 1 https://wordpress.org/?v=6.8.1 https://ilquartopotere.it/wp-content/uploads/2018/12/cropped-icona_512-32x32.png Gino perrone Archivi - Il Quarto Potere https://ilquartopotere.it/tag/gino-perrone/ 32 32 Corrado, Gino e il terzo uomo https://ilquartopotere.it/news/politica/corrado-gino-e-il-terzo-uomo/ https://ilquartopotere.it/news/politica/corrado-gino-e-il-terzo-uomo/#comments Sun, 30 Oct 2022 06:45:22 +0000 https://ilquartopotere.it/?p=21632 Di questi tempi la politica si fa anche attraverso i social. Il Sindaco è presente sui social da par suo: periodi complessi, scelte allineate con il pensiero mainstream, rispetto costante della parità di genere nell’uso dei vocaboli così come impongono i menestrelli dell’ideologia radical chic, buona volontà e ottimismo. La realtà intanto irrompe da tutt’altra […]

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Di questi tempi la politica si fa anche attraverso i social. Il Sindaco è presente sui social da par suo: periodi complessi, scelte allineate con il pensiero mainstream, rispetto costante della parità di genere nell’uso dei vocaboli così come impongono i menestrelli dell’ideologia radical chic, buona volontà e ottimismo. La realtà intanto irrompe da tutt’altra parte e ci regala scene grottesche come accaduto durante l’ultimo Consiglio Comunale dove – a fronte di una minoranza a ranghi ridotti – abbiamo assistito alle manfrine di quei Consiglieri di maggioranza che, con domande preparate e artificiose, chiamavano in causa Assessori e Sindaco invitandoli ad esporre le ragioni del primato civile e morale dell’Amministrazione De Benedittis. Si tratta di tattiche di piccolissimo cabotaggio che, se possono muovere al riso gli osservatori più smaliziati, hanno l’effetto di far percepire a tutti il fiato cortissimo di questa Amministrazione che ha la necessità di far sentire i colpi di grancassa per chiamare gente e annunciare progetti mirabolanti che si concludono immancabilmente in un nulla di fatto.

Altrove, ma comunque sempre sui social, dà segni di vita Gino Perrone, Consigliere Comunale che diserta da oltre due anni le sedute del Consiglio Comunale per “giustificati motivi” . Da qualche giorno, infatti, Gino Perrone pubblica un’unica costante e martellante parola che si ripete ogni mattina, “Buongiorno”, arricchendola in una locuzione più articolata nel giorno di festa, “Buongiorno e buona domenica”. L’eloquio di Gino trova una vasta eco sui social, superiore addirittura a quella del Sindaco, con centinaia di like e centinaia di cittadini che si affrettano a ricambiare il buongiorno, come a dire “Ci sono anche io”. Ad alcuni malpensanti non è sfuggito che i “Buongiorno” cadenzati hanno ripreso il loro luminoso cammino in prossimità e quasi in coincidenza con la nomina a Ministro di Raffaelle Fitto, alludendo probabilmente ad un aumento del traffico pedonale e veicolare in quel viale Cadorna asfaltato di fresco dall’Amministrazione De Benedittis.
A ben vedere Gino, nell’augurarci una buona giornata ogni santa mattina, non sta solo operando secondo lo schema facebookiano, ma sta andando molto più indietro nel tempo, rinverdendo il rito della salutatio matutina di romana memoria con la quale i clientes rendevano omaggio al patronus. Il punto sul quale è necessario riflettere è che Gino Perrone, pur non sapendo molto di storia romana, ha istintivamente compreso che alla maggior parte dei cittadini non interessano tanto i temi generali e le questioni complesse, quanto la certezza di avere nel politico un punto di riferimento con il quale confidarsi, dal quale ricevere conforto e – se necessario – ottenere qualche aiutino o anche solo la promessa di assistenza in caso di bisogno.
Da un lato dunque un Sindaco dal pensiero complesso ma inefficace o – per meglio dire – sterile, dall’altro Gino Perrone, efficiente e perspicace ma incapace, proprio per un difetto di consapevolezza, di guardare oltre se stesso. Il combinato disposto delle caratteristiche di De Benedittis e Perrone – metafisica sconclusionata e cinismo pragmatico – conduce il Paese in una condizione di perfetto stallo: l’Amministrazione non procede e perde posizioni rispetto ai Comuni vicini, l’opposizione non riesce a mettere insieme un progetto alternativo bloccata come è dalla presenza di personalità ormai troppo ingombranti e da un fuoco incrociato di veti contrapposti. Assistiamo quindi a Consigli Comunali farsa e ci chiediamo dove questo stato di cose possa condurci dal momento che la Città, acclarato lo stallo, è in caduta libera.
Siamo in una situazione del tutto inedita rispetto alla storia politica cittadina degli ultimi quarant’anni, storia nella quale – in ogni occasione – a fronte di una maggioranza claudicante c’è sempre stata un’opposizione pronta a prenderne il posto: allo stato attuale sembra proprio che Corato abbia esaurito la sua spinta endogena e che lo sblocco del sistema possa solo provenire da una forza esterna. Tutto sembra convergere, a fronte delle difficoltà crescenti dell’Amministrazione De Benedittis, verso un intervento della Magistratura – ordinaria o contabile – che, azzerando le posizioni acquisite, rimescoli le carte e rimetta in azione un organismo oramai assopito.

Chi sarà il terzo uomo (o la prima donna) che, dato a ciascuno il suo, assumerà su di sé l’onere di condurre in avanti la nostra comunità? Si è aperto ufficialmente il totonomi anche perché chi c’è o chi ci vuol essere deve iniziare a farsi sentire.

 

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Morta , Jole Santelli. La presidente della Regione Calabria, a Corato solo qualche settimana, aveva sostenuto con tenacia il candidato Luigi Perrone https://ilquartopotere.it/news/cronaca/morta-jole-santelli-la-presidente-della-regione-calabria-a-corato-solo-qualche-settimana-aveva-sostenuto-con-tenacia-il-candidato-luigi-perrone/ https://ilquartopotere.it/news/cronaca/morta-jole-santelli-la-presidente-della-regione-calabria-a-corato-solo-qualche-settimana-aveva-sostenuto-con-tenacia-il-candidato-luigi-perrone/#respond Thu, 15 Oct 2020 09:25:03 +0000 https://ilquartopotere.it/?p=8089 È mancata questa notte la governatrice della Regione Calabria, Jole Santelli. Aveva 51 anni ed è stata la prima donna  dopo una lunga carriera politica in Forza Italia ad essere stata eletta in Regione. Da quanto si apprende la Santelli da tempo lottava contro un tumore ai polmoni; era stata a Corato solo qualche settimana […]

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È mancata questa notte la governatrice della Regione Calabria, Jole Santelli.

Aveva 51 anni ed è stata la prima donna  dopo una lunga carriera politica in Forza Italia ad essere stata eletta in Regione.

Da quanto si apprende la Santelli da tempo lottava contro un tumore ai polmoni; era stata a Corato solo qualche settimana fa a sostenere il candidato sindaco Luigi Perrone e la grinta tirata fuori su quel palco mai avrebbe fatto pensare a questa sua vicenda personale.

Sono sinceramente addolorato per la prematura scomparsa della Presidente della Regione Calabria Jole Santelli. Grande donna, brava, determinata, una grande guerriera.
Alla Sua famiglia estendo le mie più sentite condoglianze” – il cordoglio del senatore Gino Perrone dal suo profilo facebook.

 

 

 

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VIDEO – Gino Perrone commenta l’accordo tra Bovino, Longo e De Benedittis: “Non si parla né di programmi e né di contenuti” https://ilquartopotere.it/amministrative-2020/video-gino-perrone-commenta-laccordo-tra-bovino-longo-e-de-benedittis-non-si-parla-ne-di-programmi-e-ne-di-contenuti/ https://ilquartopotere.it/amministrative-2020/video-gino-perrone-commenta-laccordo-tra-bovino-longo-e-de-benedittis-non-si-parla-ne-di-programmi-e-ne-di-contenuti/#respond Mon, 28 Sep 2020 16:09:53 +0000 https://ilquartopotere.it/?p=7730 Questa mattina durante una conferenza davanti agli organi di stampa, Gino Perrone ha presentato i primi progetti della coalizione di centrodestra esplicitati nella nota riportata qui di seguito. Il candidato sindaco Gino Perrone, che ha raccolto il più alto numero di voti al primo turno del 20-21 settembre, ha sottolineato tutti i dubbi della città […]

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Questa mattina durante una conferenza davanti agli organi di stampa, Gino Perrone ha presentato i primi progetti della coalizione di centrodestra esplicitati nella nota riportata qui di seguito.

Il candidato sindaco Gino Perrone, che ha raccolto il più alto numero di voti al primo turno del 20-21 settembre, ha sottolineato tutti i dubbi della città di Corato in merito a un accordo presentato dalla stampa cittadina dei candidati Sindaco delle liste civiche e del M5s.

“Questo è un ‘accordicchio’ della sinistra e del M5s tanto traballante quanto poco leale e poco trasparente nei confronti di chi li ha votati al primo turno”, ha esordito il candidato Gino Perrone. “Non si parla di programmi, né di contenuti, apparentemente si parla solo del numero dei componenti la maggioranza. Sarà proprio vero?” si chiede Gino Perrone. “Un ‘accordicchio’ sottoscritto da chi fino a ieri si urlava addosso e giurava che mai si sarebbe unito agli altri, e invece oggi si trova sullo stesso banco: quello dei falsi imbonitori”.

Quindi, si chiede: “Dov’è finito il civismo di certe liste? E’ evidente che la loro logica, oggi, pare essere solo quella della spartizione delle poltrone”.

Durante la conferenza stampa il candidato Gino Perrone ha presentato alcune tavole di Progetti che riguardano la riqualificazione urbanistica e il miglioramento dell’arredo urbano di alcune aree della città di Corato e ha sottolineato: “Questa è la settimana in cui presenterò progetti e proposte, e ho voluto cominciare dalle migliorie ormai non più rinviabili di alcune zone della città, e altre, in questi giorni ne ”.

In conclusione Gino Perrone ha rimarcato: “Sono in attesa di una risposta da parte dei miei avversari circa il confronto tv che ho proposto, e successivamente al confronto pubblico in piazza”.

 

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(VIDEO) Gino Perrone: “Accanto a me, sento di avere una squadra che vuole vincere per il bene della città” https://ilquartopotere.it/news/politica/video-gino-perrone-accanto-a-me-sento-di-avere-una-squadra-che-vuole-vincere-per-il-bene-della-citta/ https://ilquartopotere.it/news/politica/video-gino-perrone-accanto-a-me-sento-di-avere-una-squadra-che-vuole-vincere-per-il-bene-della-citta/#respond Fri, 25 Sep 2020 11:42:15 +0000 https://ilquartopotere.it/?p=7699 Questa mattina il Candidato Sindaco Luigi Perrone in vista del ballottaggio del 4 e 5 ottobre che lo vedrà contrapposto al candidato Corrado De Benedittis, ha rilasciato delle dichiarazioni alla stampa.

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Questa mattina il Candidato Sindaco Luigi Perrone in vista del ballottaggio del 4 e 5 ottobre che lo vedrà contrapposto al candidato Corrado De Benedittis, ha rilasciato delle dichiarazioni alla stampa.

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Il ballottaggio per Gino Perrone sarebbe una mezza sconfitta? “Sono fiducioso nelle urne” https://ilquartopotere.it/news/politica/il-ballottaggio-per-gino-perrone-sarebbe-una-mezza-sconfitta-sono-fiducioso-nelle-urne/ https://ilquartopotere.it/news/politica/il-ballottaggio-per-gino-perrone-sarebbe-una-mezza-sconfitta-sono-fiducioso-nelle-urne/#respond Wed, 02 Sep 2020 19:31:06 +0000 https://ilquartopotere.it/?p=7458 Non era mai successo nella sua carriera politica che Gino Perrone, candidato sindaco per il centro destra alle prossime elezioni amministrative, tenesse una conferenza stampa in piazza, forse una strategia comunicativa oltre a una necessità logistica causa restrizioni da coronavirus, approfittando anche del fattore climatico favorevole, considerando che l’ormai avviata campagna elettorale si sta svolgendo […]

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Non era mai successo nella sua carriera politica che Gino Perrone, candidato sindaco per il centro destra alle prossime elezioni amministrative, tenesse una conferenza stampa in piazza, forse una strategia comunicativa oltre a una necessità logistica causa restrizioni da coronavirus, approfittando anche del fattore climatico favorevole, considerando che l’ormai avviata campagna elettorale si sta svolgendo in piena estate seppur le previsioni della serata di ieri erano incerte – ma abbiamo sfidato il tempo, qualcuno alle 7 ha cominciato a dubitare che non ci fosse nessuno, non l’abbiamo fatto di sabato… l’abbiamo fatto di martedì, martedì si dice martirio…a nu è sciut bun – una delle ultime battute di Perrone prima di lasciare il palco.

Ma ad apparire ottimista e fiducioso lo è stato sin dall’inizio della conferenza partendo già dalle interviste rilasciate agli organi di stampa, tra cui la nostra, prima di salire sul palco, e non ci sarà nessun confronto con gli altri tre candidati che l’hanno richiesto – perché di solito il confronto lo chiede chi sta dietro, io non so se sto avanti o dietro ma penso che il confronto va bene farlo con la città e poi fare il confronto con persone che chiedono che io dovevo stare a casa penso che non è opportuno – risponde Perrone ai nostri microfoni a cui dal palco aggiunge, …Con chi dovrei confrontarmi?  Con chi dal podio ha detto senatore avast? Avast lo dice il popolo, sono le urne che diranno se devi o non devi andare a casa, ma poi con chi devo confrontarmi? Chi sono gli interlocutori?  E nell’eventualità di un ballottaggio, sempre ai nostri microfoni – ma io non mi pronunzio mi auguro che possa arrivare al primo turno, se questo è possibile, poi io sono sempre rispettoso del risultato delle urne dunque aspettiamo le urne – aggiungendo poi, sempre dal palco, forte della piazza piena – ma quale ballottaggio? Ma veramente proprio? Ma stiamo scherzando? Guardate quanta gente c’è! Anzi cerchiamo di non perdere tempo così guadagniamo 15 giorni per far ripartire la città.

Già perché è stata questa la molla che l’ha portato a riscendere in campo rinunciando alla candidatura alle regionali, come ha spiegato durante la conferenza, colto da un momento di emozione, una città che durante la sua amministrazione è stato un fiore all’occhiello della regione Puglia e che oggi è allo sbando ma di cui non si sente responsabile,…come qualcuno dice, perché tanti i risultati portati a casa durante i miei mandati e anche quando ci sono stati degli errori burocratici abbiamo sempre recuperato, non abbiamo mai perso un finanziamento e anche la questione Palazzo Gioia non sarà un problema per la città perché se dovessi diventare sindaco, con l’amico Roberto si troverà un’intesa anche pagando l’onere per il danno ricevuto, la somma sarà sempre inferiore rispetto al valore dell’immobile mentre il problema elettrodotto è una pagina chiusa, è stato fatto tutto il possibile…lì ci sono state delle responsabilità, chi quell’elettrodotto l’ha voluto tenere in testa per tanti anni, lasciamo stare…è diventato un’opera di interesse pubblico nazionale e so che è in procinto di fare la gara di assegnazione, io so questo quindi per piacere sull’elettrodotto chiudiamo – risponde dopo essersi fatto il segno della croce sulla domanda.

Ha parlato anche di cultura come occasione per la città…perché per la cultura non occorre arrivare dal liceo, io con la quinta elementare me ne sono occupato in passato e continuerò a farlo in futuro così come mi sono occupato dei giovani, anche in politica ho dato spazio ai giovani anche se a volte si sono montati la testa, per rispondere a chi dice che c’è bisogno di un ricambio generazionale, bisogna avere umiltà… – rimarca.

Perrone insomma dal palco sembra non avere nulla da rimproverarsi sul suo operato, sia in prima persone che quando è stato dietro le quinte, anzi… ed è pronto a tornare operativo a Palazzo di Città con la sua coalizione che, come lui sottolinea, ha messo da parte tutte le beghe del passato per un alto senso di responsabilità verso la città a differenza del centro sinistra che non lo ha fatto ma la sua massima fiducia è riposta nelle urne anche se c’è molto da lavorare su quel 27-30% di indecisi, come egli stesso afferma, e – non c’è da cullarsi perché la campagna elettorale si fa in questi venti giorni– è l’invito che rivolge ai suoi candidati.

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Corato – Da fiore all’occhiello del Nord Barese a nobile decaduta: candidati sindaco, siete pronti? https://ilquartopotere.it/news/politica/corato-da-fiore-allocchiello-del-nord-barese-a-nobile-decaduta-candidati-sindaco-siete-pronti/ https://ilquartopotere.it/news/politica/corato-da-fiore-allocchiello-del-nord-barese-a-nobile-decaduta-candidati-sindaco-siete-pronti/#respond Fri, 28 Aug 2020 09:45:14 +0000 https://ilquartopotere.it/?p=7409 A cura di Francesco Masciavè Il 20 e il 21 settembre 2020, saremo chiamati a votare per le elezioni regionali e per il referendum sul taglio dei parlamentari. Tranne a Corato. Sì, perché noi saremo chiamati anche a votare, dopo nemmeno un anno dalle elezioni che avevano visto trionfare Pasquale D’Introno della coalizione di centrodestra, per […]

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A cura di Francesco Masciavè

Il 20 e il 21 settembre 2020, saremo chiamati a votare per le elezioni regionali e per il referendum sul taglio dei parlamentari. Tranne a Corato.

Sì, perché noi saremo chiamati anche a votare, dopo nemmeno un anno dalle elezioni che avevano visto trionfare Pasquale D’Introno della coalizione di centrodestra, per l’ennesimo tentativo di trovare una guida per la città.

Dico proprio ennesimo, perché dalle dimissioni di Massimo Mazzilli, la nostra città è diventata come una barca, di sera, senza la stella polare.

Chiunque trionferà, troverà una situazione piuttosto delicata.

Oltre ai ben noti problemi delle strade, del verde pubblico, dei contenziosi, si aggiungono le spine nel fianco legate all’ordine pubblico.

Sì, anche questo. Perché le aggressioni in centro e in periferia stanno diventando una macabra routine, a cui noi tutti, purtroppo, ci stiamo abituando, senza avere capacità di reazione.

Quindi, lo scenario entro cui si sta svolgendo questa campagna elettorale è davvero sconcertante: mancanza di senso d’appartenenza locale, giovani che si sentono trascurati dalle amministrazioni, attività commerciali sull’orlo del fallimento, esasperazione totale, sfiducia nella politica.

Siamo arrivati al punto che, girando per le strade del nostro centro storico, si sente sempre lo stesso coro, per la maggior parte in dialetto, ma di cui vi porto la traduzione:”Chiunque vada, basta che sistemi questa città, perché non se ne può più!”.

Amministrare Corato è diventato difficile, come se si fosse in una capitale europea.

È opportuno definire i quattro candidati, Luigi Perrone, Corrado De Benedittis, Vito Bovino, Niccolò Longo, dei coraggiosi e degli avventurieri, che saranno costretti a navigare tra la profonda incertezza che attanaglia gran parte della cittadinanza e anche la motivata indifferenza, del partito del “tanto ormai…”.

Sebbene, i nostri “Fantastici Quattro” (per citare un famoso cartone animato degli anni Novanta) appartengano a schieramenti politici e ideologici, si è creato involontariamente un tre contro uno, ovvero, i tre che mirano al cambiamento radicale della cultura e della tradizione politica della città, una sorta di rivoluzione pacifica e l’unico che rappresenta il nesso col passato, che però, può dare conforto e sicurezza, essendo stato sindaco per ben dieci anni.

Stiamo parlando di De Benedittis, Bovino e Longo contro Luigi Perrone.

La bellezza di vivere in una città di piccole dimensioni, offre l’opportunità di conoscere meglio quali siano gli umori e le sensazioni degli e delle abitanti.

Assistiamo, da un lato, ai giovani e agli studenti che persistono in un radicale desiderio di innovazione politica e dall’altro, invece, agli over 40 fino ad arrivare agli anziani, i quali combattono contro loro stessi, nell’estenuante battaglia tra rinnovamento e la garanzia che il passato decennale ha offerto.

Questa sfida, piena di contorni instabili, per come la “vox populi” si sta ponendo, potrebbe non eleggere il sindaco al primo colpo.

Ma si sa, la politica locale coratina ci ha abituato a colpi di scena clamorosi.

Su un aspetto, tuttavia, si è tutti quanti concordi: la rinascita della nostra Corato.

E allora, a tutti e a tutte voi che credete e che avete fiducia nelle istituzioni, non resta che dire: Buona rinascita, Corato.

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Riuscirà Gino Perrone a riportare le pecorelle smarrite al proprio ovile? https://ilquartopotere.it/news/politica/riuscira-gino-perrone-a-riportare-le-pecorelle-smarrite-al-proprio-ovile/ https://ilquartopotere.it/news/politica/riuscira-gino-perrone-a-riportare-le-pecorelle-smarrite-al-proprio-ovile/#comments Wed, 20 Nov 2019 06:07:36 +0000 http://www.ilquartopotere.it/?p=2832 A breve entreremo nel pieno della campagna elettorale riguardante sia le amministrative locali che le regionali del 2020. Dei nove candidati sindaco alle precedenti amministrative, ad eccezione di Corrado De Benedittis che il 24 novembre terrà un comizio durante il quale, molto probabilmente, annuncerà la sua ricandidatura a sindaco, nessun altro al momento si è […]

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A breve entreremo nel pieno della campagna elettorale riguardante sia le amministrative locali che le regionali del 2020.

Dei nove candidati sindaco alle precedenti amministrative, ad eccezione di Corrado De Benedittis che il 24 novembre terrà un comizio durante il quale, molto probabilmente, annuncerà la sua ricandidatura a sindaco, nessun altro al momento si è pronunciato ufficialmente, mentre per la ridiscesa in campo di Vito Bovino circolano solo ipotesi.

Ma l’interrogativo che molti coratini si pongono è su cosa farà il senatore Gino Perrone visto l’esito delle due precedenti amministrazioni di centrodestra terminate come ormai risaputo in modo traumatico ancor prima che scadessero i lori mandati naturali; la prima, in ordine di tempo, quella di Massimo Mazzilli che l’ha visto dimettersi ancor prima che raggiungesse il traguardo dei cinque anni di legislatura e l’ultima di Pasquale D’Introno, caduta prima ancora di partire.

Alla luce di questi ultimi scenari politici, la sensazione è che la partita che si giocherà nella prossima tornata elettorale, per il centrodestra di espressione Perroniana, sia tutta in salita anche se dare per scontato un’eventuale débâcle del senatore sembra essere fuori luogo d’altra parte la città conosce bene le doti e la scaltrezza politica di Perrone; alcuni lo definiscono il “gatto dalle sette vite”.

In questi ultimi anni, c’è da sottolineare che il livello di popolarità e consenso per Gino Perrone si è assottigliato notevolmente, infatti si è passati dal 73%, un risultato quasi bulgaro, delle amministrative 2008 in cui fu eletto sindaco a circa il 17% degli aventi diritto al voto, risultato ottenuto dal centrodestra di sua espressione nell’ultima tornata elettorale.

Per dovere di cronaca occorre precisare che gli scenari erano diversi nel 2008 quando il candidato sindaco era lui in prima persona rispetto alle ultime elezioni in cui il candidato era semplicemente una persona da lui individuata e che probabilmente non ha avuto lo stesso ascendente sul suo elettorato, ricordiamo infatti che la scelta ricaduta su Pasquale D’Introno è stata a seguito di una serie di rinunce da parte di altre figure coratine precedentemente invitate da Perrone a candidarsi e lo stesso poi ha fortemente sostenuto il D’introno che lo vedeva alle primarie con l’altro candidato sindaco di cdx Luigi Menduni (Lega).

Il suo consenso in città si è ridimensionato oltretutto anche per la perdita di alcuni suoi compagni un tempo fedelissimi (le cosiddette pecorelle smarrite): Franco Caputo passato alle scorse amministrative nelle file del polo di centro col candidato sindaco Claudio Amorese, Antonio Longo sostenitore del Movimento5stelle nonché padre di Nico Longo candidato sindaco dello stesso movimento, Pasquale Tarantini che seppure non candidato ha appoggiato la campagna elettorale del candidato sindaco Emanuele Lenoci, Pasquale Aloisio sostenitore del Movimento5stelle, Massimo Mazzilli candidato sindaco con la sua lista Città Nuova alle amministrative di quest’anno, Giuseppe D’Introno fratello del sindaco eletto Pasquale D’Introno, per citarne alcuni, che nel corso degli anni, in molti casi hanno anche ottenuto un importante numero di consensi durante le varie tornate elettorali.

La domanda nasce spontanea: – Potranno mai queste pecorelle smarrite tornare all’ovile di Perrone?

Un fattore determinante per le prossime elezioni comunali probabilmente saranno le coalizioni che si andranno a determinare nei vari schieramenti per il voto alle regionali, circostanza che influirà sulle decisioni che Perrone prenderà a livello locale. Secondo alcune indiscrezioni provenienti dagli ambienti dei vertici della politica regionale, si ipotizza un appoggio all’attuale presidente della regione Puglia Michele Emiliano da parte del senatore, se così fosse si sancirebbe un divorzio con l’amico storico di lunghe battaglie Raffaele Fitto, passato recentemente alla corte di Giorgia Meloni di Fratelli D’Italia, che potrebbe contendersi con Emiliano la poltrona a presidente della regione.

A fronte di questo tourbillon non si esclude una sua diretta discesa in campo ipotesi quest’ultima voluta fortemente dal suo entourage.

Nei prossimi mesi in attesa che si aprano le danze delle amministrative riusciremo ad avere un quadro più completo.

 

 

 

 

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L’amministrazione – Una montagna da scalare – Non può che partorire un topolino… https://ilquartopotere.it/news/politica/lamministrazione-una-montagna-da-scalare-non-puo-che-partorire-un-topolino/ https://ilquartopotere.it/news/politica/lamministrazione-una-montagna-da-scalare-non-puo-che-partorire-un-topolino/#comments Wed, 07 Aug 2019 08:19:55 +0000 http://www.ilquartopotere.it/?p=1681 Il sindaco Pasquale D’Introno in un cul-de-sac!!! L’ennesima fumata nera giunge dal confronto dei partiti di maggioranza chiesto dal sindaco e tenutosi ieri sera. L’incontro durato fino a notte fonda ha portato ad un nulla di fatto. Nonostante il primo cittadino durante la riunione abbia rivisto la sua posizione facendo un passo indietro, mettendo sull’altare […]

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Il sindaco Pasquale D’Introno in un cul-de-sac!!!

L’ennesima fumata nera giunge dal confronto dei partiti di maggioranza chiesto dal sindaco e tenutosi ieri sera. L’incontro durato fino a notte fonda ha portato ad un nulla di fatto.

Nonostante il primo cittadino durante la riunione abbia rivisto la sua posizione facendo un passo indietro, mettendo sull’altare del sacrificio due dei suoi assessori Lucia Zitoli e Antonella Di Bartolomeo, nessun passo indietro invece hanno mostrato Direzione Italia e Forza Italia che hanno ribadito come unica soluzione possibile l’azzeramento della giunta che lo stesso D’Introno ha nominato in barba agli accordi presi all’inizio della campagna elettorale che vedeva la presenza in giunta, attraverso la nomina degli assessori, di tutti i partiti della coalizione, compresi Forza Italia e Lega, determinanti nell’elezione di D’Introno a primo cittadino.

Uno dei temi che, in particolare, ha animato la discussione è la presenza in giunta di Benedetto Roselli figura non gradita alla maggioranza e ritenuta artefice di questa contesa.

A quanto pare la rinuncia a Benedetto Roselli da parte del sindaco risulterebbe una vera e propria sconfitta.

Ormai è evidente che il braccio di ferro intrapreso dal sindaco D’Introno con Gino Perrone non abbia sortito gli effetti sperati, il “mazzo delle carte” adesso è passato nelle mani dell’ex senatore e D’Introno sembra trovarsi in un vicolo cieco.

Adesso non ci resta che aspettare il prossimo consiglio comunale. In attesa di capire quale sarà la prossima mossa del sindaco, una domanda è d’obbligo:- il sindaco ritirerà le sue dimissioni continuando con questo muro contro muro? Oppure abdicherà una volta per sempre? –

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L’imperatore Gino Perrone risorgerà dalle sue ceneri? https://ilquartopotere.it/news/politica/limperatore-gino-perrone-risorgera-dalle-sue-ceneri/ https://ilquartopotere.it/news/politica/limperatore-gino-perrone-risorgera-dalle-sue-ceneri/#comments Tue, 06 Aug 2019 15:13:39 +0000 http://www.ilquartopotere.it/?p=1677 a cura di (Il Gabbiano ipotetico) IL VESTITO NUOVO DELL’IMPERATORE “Il Re è nudo”, con quel grido, come è noto, un bambino mise fine alle ipocrisie di tutto un popolo. Come si chiamerebbe a Corato quel bambino? Forse Pasquale. Era evidente che a Corato l’Imperatore si era cacciato in un vicolo cieco quando aveva aderito […]

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a cura di (Il Gabbiano ipotetico)

IL VESTITO NUOVO DELL’IMPERATORE

“Il Re è nudo”, con quel grido, come è noto, un bambino mise fine alle ipocrisie di tutto un popolo. Come si chiamerebbe a Corato quel bambino? Forse Pasquale.

Era evidente che a Corato l’Imperatore si era cacciato in un vicolo cieco quando aveva aderito a Direzione Italia, dopo aver lasciato il porto sicuro Berlusconiano, per seguire l’ondivagante Raffaele alla continua ricerca di una realizzazione politica.

La cosa è apparsa ancor più evidente quando l’amico Raffaele si è candidato in un partito, Fratelli d’Italia, del tutto estraneo alla tradizione democristiana. L’Imperatore coratino, da quel momento, é stato costretto a navigare a vista in mare aperto, senza precisi punti di riferimento.

Il primo segnale di debolezza era venuto proprio dalla ribellione del suo uomo più fidato, quel Massimo che per dieci anni era stato disciplinatamente al suo fianco per poi essere proiettato con successo sulla massima poltrona cittadina.

Come mai, poco più di un anno fa, Massimo si era improvvisamente ribellato? E perché lo aveva fatto solo alla fine del suo mandato, dopo 14 anni di fedele vassallaggio? In quel momento pochi avevano pensato che quello fosse il primo scricchiolio del potere dell’Imperatore; i più avevano dato credito a un irrazionale colpo di testa del sindaco.

E probabilmente, in quel caso, anche la componente caratteriale avrà avuto la sua  rilevanza. Ma era comunque un segnale, un segno di debolezza dell’Imperatore che andava colto.

Un segnale confermato dalla sua mancata rielezione al senato dello scorso anno.

L’interessato non aveva affatto sottovalutato questi segni e proprio per questo, probabilmente, ha messo in atto una spietata “punizione” politica verso il ribelle che ha portato alla sua non riconferma come candidato del Centrodestra, sebbene sindaco uscente, e poi alla sua clamorosa mancata elezione come consigliere comunale.

Nelle intenzioni dell’Imperatore doveva essere una lezione esemplare per dimostrare quanto fosse intatto il suo potere.

A compimento dell’operazione, ecco saltar fuori dal cilindro un nuovo candidato, pressoché sconosciuto, privo di esperienza politica, che egli è riuscito a far eleggere sindaco nonostante la ribellione di tanti suoi luogotenenti (ecco un altro segnale) e la conseguente frammentazione del quadro politico.

Il Centrosinistra, con le sue assurde dinamiche divisive gli ha dato una mano enorme ma il suo è stato ugualmente un vero capolavoro politico.

Era solo apparenza, però, perché il Re era ormai nudo, cioè privo di coperture politiche nazionali; ed ecco che un Pasquale qualsiasi sta cercando di giocarlo sul suo stesso terreno, nell’ambito cioè nel suo stesso Centrodestra “vittorioso”.

L’Imperatore, quello di una volta, lo avrebbe schiacciato come un moscerino, ma ora Pasquale ha quelle coperture politiche nazionali che a lui, all’Imperatore, ormai difettano.

Ed ecco il senso della partita in corso a Palazzo San Cataldo. È finito un Impero? E da cosa, da chi sarà sostituito?  Un nuovo gruppo di potere emerge dalle ceneri del Centrodestra ma in agguato vi è anche un terzo gruppo, quello del Polo di Centro, che, ammaccato dal voto popolare, intravede ora l’insperata possibilità di tornare in gioco, magari grazie alla collaborazione, più o meno ingenua, più o meno consapevole di qualche coccio del Centrosinistra.

Non è detta però l’ultima parola, l’Imperatore si dice che abbia sette vite, come i gatti, e con un guizzo improvviso potrebbe risorgere dalle sue stesse ceneri scompaginando tutte le carte con un salto mortale carpiato che lo porterebbe addirittura nella coalizione destinata a sostenere, alle prossime regionali, il governatore regionale uscente. E qui la realtà, supera davvero la fantasia.

Chi vivrà vedrà.

Il Gabbiano Ipotetico

 

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