Feste Archivi - Il Quarto Potere https://ilquartopotere.it/tag/feste/ Le notizie sotto un'altra luce Sat, 06 Jan 2024 22:23:17 +0000 it-IT hourly 1 https://wordpress.org/?v=6.8.1 https://ilquartopotere.it/wp-content/uploads/2018/12/cropped-icona_512-32x32.png Feste Archivi - Il Quarto Potere https://ilquartopotere.it/tag/feste/ 32 32 A.N.P.I. Corato augura Buone Feste a tutta la cittadinanza  https://ilquartopotere.it/associazioni/a-n-p-i-corato-augura-buone-feste-a-tutta-la-cittadinanza/ https://ilquartopotere.it/associazioni/a-n-p-i-corato-augura-buone-feste-a-tutta-la-cittadinanza/#respond Sat, 30 Dec 2023 07:32:10 +0000 https://ilquartopotere.it/?p=29594 “Mai come quest’anno gli auguri per la festività del Natale mi appaiono e mi sembrano inopportuni e, nel pronunciarli, non riesco a non pensare a quanto i valori ideali di questa festività, l’amore verso il prossimo, la solidarietà e l’amicizia stridano con il dolore, le guerre, l’ingiustizia e la sopraffazione di cui sono vittime tanti […]

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Mai come quest’anno gli auguri per la festività del Natale mi appaiono e mi sembrano inopportuni e, nel pronunciarli, non riesco a non pensare a quanto i valori ideali di questa festività, l’amore verso il prossimo, la solidarietà e l’amicizia stridano con il dolore, le guerre, l’ingiustizia e la sopraffazione di cui sono vittime tanti nostri fratelli in tante parti del mondo.

Tuttavia, proprio per queste ragioni, nonostante il dolore spesso spinga all’isolamento e all’inazione e ci lasci impietriti, come partigiani e antifascisti siamo chiamati ad affermare il diritto di tutti alla vita, alla pace, alla libertà e alla dignità, a far vivere i valori dell’umanità, della nostra Costituzione e della Resistenza.
Cari auguri Partigiani.”

Questo il messaggio della Presidente della Sezione “Maria Diaferia” dell’ANPI, Marina Mastromauro, a iscritti e sostenitori dell’associazione nell’imminenza del Natale e che può essere parimenti esteso alla popolazione cittadina.

Nel frattempo un altro anno è passato nella vita dell’Associazione Partigiani d’Italia di Corato e nella vita individuale e collettiva, con le buone intenzioni, le attività, gli eventi e le speranze purtroppo deluse di pace. Fare un resoconto di fine anno non è affatto semplice e non vuole essere una carrellata liturgica di ricordi ma una serie di spunti per vedere oltre, essere lungimiranti e continuare a sperare in una futura rivoluzione umana culturale quanto politica.

È stato un anno difficile, percorso da una guerra in Europa senza limiti e mediazioni, con scarse possibilità di soluzione politica, con il braccio di ferro tra gli eserciti ucraino e russo e i loro capi Zelensky e Putin, e il cui prezzo viene pagato quotidianamente dalla popolazione civile con morti, feriti e profughi.
Un anno che si conclude con l’insensato e ingiustificato attacco terroristico di Hamas e l’altrettanto insensata e indiscriminata vendetta di Israele sulla popolazione civile di Gaza e con sempre maggiori restrizioni sulla popolazione palestinese della Cisgiordania, il tutto con l’avallo e il supporto acritico dell’Europa, della NATO e degli USA che hanno necessità di vendere armamenti e difendere l’avamposto “democratico” in Medioriente, nonostante le prese di posizione dell’ONU e di Papa Francesco.
Senza dimenticare le minacce di guerre in Estremo Oriente e le guerre disseminate in tutta l’Africa.

Ma anche sul fronte interno nazionale, l’Associazione lamenta una logorante diminuzione degli spazi di confronto democratico dovuti, da una parte, dal ridimensionamento dell’azione e delle prerogative parlamentari – anche a causa della riduzione del numero dei rappresentanti e del non correlato sistema elettorale che ha permesso una maggioranza bulgara e blindata – e, dall’altra, dal tentativo del governo Meloni di stravolgere le norme costituzionali modificandole in senso autoritario con l’inserimento dell’elezione diretta del Presidente del Consiglio dei Ministri e depauperando la figura di garanzia del Presidente della Repubblica.
Insomma l’”uomo solo” al comando, sogno tanto caro al creatore del manifesto sulla razza del 1938 e fucilatore di partigiani Giorgio Almirante.
A tutto questo si aggiungono, per citare alcuni esempi, il decreto Cutro e la stretta sulle ONG che operano nel Mediterraneo per salvare le vite dei migranti in mare, l’esacerbarsi delle misure repressive contro i manifestanti (i giovani di Ultima Generazione in primis), la riduzione del diritto di sciopero, l’occupazione capillare degli spazi di informazione dello Stato (per intenderci, la RAI) e l’omologazione dell’informazione sulla linea governativa e il bavaglio posto alla stampa di opposizione, i ritardi strumentali sull’attuazione del PNRR, il progetto dell’ondivago Salvini circa la costruzione del ponte sullo Stretto.
In tutto questo la crescita economica è limitata, la povertà assoluta è in aumento e le opportunità di occupazione per i giovani calano e sembra irreversibile e inarrestabile la fuga di cervelli all’estero. Inoltre, a parere dell’ANPI il progetto di autonomia regionale differenziata, così tanto caro alla Lega di Salvini, produrrà solo una maggiore sperequazione fra le regioni del Nord e quelle del Sud a detrimento dei servizi essenziali (scuola e sanità in primis) e verso la privatizzazione forzata delle forniture dei beni comuni grazie al libero mercato.

A 80 anni di distanza dall’inizio della Resistenza (1943), come per l’ANPI Nazionale, l’azione culturale e politica di ANPI a livello cittadino si è svolta tra gli eventi delle ricorrenze tradizionali e istituzionali e gli eventi che ricordano l’Armistizio di Cassibile e la lotta di Liberazione dal nazifascismo. Tra i primi:
Il concorso scolastico dedicato alla Shoah cui hanno preso parte l’Istituto Comprensivo “Cifarelli – Santarella”, la Scuola Primaria “Fornelli”, il Liceo Classico “Oriani” e il Liceo artistico “Federico II Stupor mundi”; sempre inerentemente alla Shoah l’Istituto Professionale “Tandoi” ha ospitato performance teratrali ed incontrodibattito tra studenti ed professor Roberto Tarantino ( ANPI BAT);
L’organizzazione dei laboratori sulle feste civili (Festa della Liberazione, Festa del Lavoro e Festa della Repubblica) con gli alunni delle classi quinte delle scuole primarie “Cifarelli” e “Fornelli” e delle classi seconde della scuola secondaria di primo grado “Santarella”;
L’organizzazione del corteo del 25 Aprile con la deposizione della corona di alloro alla targa che ricorda la Resistenza e l’intitolazione di un ibiscus al partigiano coratino Felice Loiodice, accanto alla pietra d’inciampo dedicata a Domenico Leone;
La partecipazione alla festa del Primo Maggio organizzata dalla CGIL-Camera del Lavoro e alla festa della Repubblica organizzata dall’Amministrazione Comunale.

Tra i secondi eventi si annoverano:
La mostra storico-fotografica sull’emigrazione economica e politica “Corato Grenoble 1921-1987” a metà aprile, riproposta in estate nell’ambito delle manifestazioni di “Sei la mia Città 2023” e arricchita da un pannello dedicato all’esibizione a Grenoble della Banda musicale diretta dal maestro Miglietta;
L’incontro-conferenza di presentazione dei libri sulle partigiane Maria Diaferia e Cordelia La Sorsa e sugli IMI (Internati Militari Italiani) con la testimonianza del figlio di un IMI barlettano, Francesco Caputo, e con l’intervento del Gen. di Corpo d’Armata Giuseppenicola Tota;
Il recital teatro-musica, a cura dell’Associazione “Il Nocciolo” di Andria, dedicato a Fabrizio De Andrè e a Giorgio Gaber;
E’ stata inoltre bandita la seconda annualità del concorso scolastico relativo alla Giornata della Memoria 2024. Quest’anno sono stati proposti come focus approfondimenti e riflessioni su tutte le vittime e su le tipologie di internati nei campi di sterminio e di prigionia nazisti: ebrei, politici, disabili, zingari, testimoni di Geova, IMI.

Non sono mancate le presentazioni di libri e le collaborazioni a eventi riguardanti i temi della pace in Ucraina come in Palestina, della rivalutazione dei quartieri periferici, dell’ambiente, della tutela dei beni comuni, contro il presidenzialismo e contro l’autonomia differenziata, contro la violenza sulle donne e i femminicidi con le associazioni del territorio (Lega Ambiente, Libera, Harambé, Comitato Beni Comuni, Comitato per la Pace, CGIL, Abracadanze, Open Space, CICRES) e con i gruppi spontanei della società civile.
Molte di queste attività sono state svolte in coordinamento e con il patrocinio dell’Amministrazione Comunale e della Consulta Comunale Permanente della Cultura.

Inoltre l’Associazione ha partecipato con propri rappresentanti alle manifestazioni per la Pace nazionali e provinciali e alla Marcia per la Pace Perugia-Assisi, alle manifestazioni nazionali contro il disegno governativo di autonomia differenziata e per la tutela del diritto di sciopero. Sempre nell’ambito dell’Educazione alla pace, nel mese di dicembre sono stati realizzati laboratori con le terze classi della Santarella e della De Gasperi (Scuole di istruzione secondaria di primo grado).
Ultimamente è stata presente con un proprio delegato, in rappresentanza del Comitato provinciale, al primo Congresso Nazionale dei giovani iscritti dell’ANPI.

Si è registrato, a metà mandato, un cambio al vertice del Comitato di Sezione che ha visto il passaggio di consegne della presidenza da Giovanni Capurso a Marina Mastromauro, di cui si è già dato risalto.

Quali sono le aspettative per l’ANPI per il prossimo anno e quali le speranze? In questo momento di congiuntura economica e di crisi internazionali, in cui vengono negati i diritti essenziali che tutti reputano naturali e acquisiti e si minacciano attacchi alla Carta Costituzionale, non si può certamente far finta che tutto possa andare bene. Il timore di stravolgimenti, in parte già in atto, vedrà sicuramente impegnata l’Associazione a contrastarli per l’affermazione della democrazia e della libertà.
L’augurio è che si possa presto parlare di cessate il fuoco nelle zone di guerra e di pace diffusa e duratura in ogni parte del mondo e che i disegni di accentramento del potere esecutivo vengano messi in discussione dal popolo, quindi non attuati.

Il governo delle destre vive sull’istinto conservativo del sé e sulle paure per ciò che è diverso: la cultura, la pelle, la religione, le scelte sessuali, il migrante. È dovere dell’ANPI contrastare queste tendenze che derivano dall’odio e dal finto orgoglio nazionalista con la speranza di un risveglio delle coscienze e di un riscatto popolare e democratico. Il futuro è incerto e pieno di insidie e le battaglie che il mondo variegato dell’antifascismo dovrà affrontare saranno il banco di prova della nuova Resistenza” – questo è quanto si legge in un comunicato a nome della sezione ANPI Corato che augura in conclusione – “Buon Anno Nuovo a tutti i concittadini!”

 

 

 

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“L’Epifania, tutte le feste porta via”…ma a Corato di che feste parliamo? https://ilquartopotere.it/attualita/lepifania-tutte-le-feste-porta-viama-a-corato-di-che-feste-parliamo/ https://ilquartopotere.it/attualita/lepifania-tutte-le-feste-porta-viama-a-corato-di-che-feste-parliamo/#respond Sat, 07 Jan 2023 06:58:37 +0000 https://ilquartopotere.it/?p=23072 Prendiamo in analisi quelle appena trascorse del Dicembre Coratino, focalizzando l’attenzione sul suo cartellone “DEDICATO”, che nonostante le ingenti risorse economiche impiegate (oltre  170.000mila euro) non ha avuto il successo sperato. Il programma, spazia tra eventi differenziati proposti e realizzati da una serie di associazioni culturali locali tra le quali spiccano, per numero di manifestazioni […]

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Prendiamo in analisi quelle appena trascorse del Dicembre Coratino, focalizzando l’attenzione sul suo cartellone “DEDICATO”, che nonostante le ingenti risorse economiche impiegate (oltre  170.000mila euro) non ha avuto il successo sperato.

Il programma, spazia tra eventi differenziati proposti e realizzati da una serie di associazioni culturali locali tra le quali spiccano, per numero di manifestazioni più importanti, due associazioni: Pro Loco Quadratum e APS Lavorare Stanca.
Se da un punto di vista organizzativo lo start del cartellone ha come data di inizio il 10 dicembre, gli eventi più pregnanti, quelli che hanno visto partecipazione, sono: La Processione Laica, la Coratina in festa, la Jo a Jo, con la partecipazione dell’artista Eugenio Bennato, il concerto del tenore Aldo Caputo con l’Orchestra Sinfonica della Città Metropolitana di Bari, Cattedrale Vivente, la Matin della Chiazz con la partecipazione dei Neri Per Caso e il concertone del 31 con il “menestrello onnivoro” Vinicio Capossela.
Appositamente si sono volute tralasciare altre manifestazioni minori non per importanza, ma per impatto mediatico.
La mission delle associazioni però, non è stata immune alle critiche sollevate da un pubblico, forse deluso, forse non abituato alle presunte “sperimentazioni, (vista la coincidenza con tradizioni consolidate nel tempo, fortemente sentite), vedasi ad esempio quella della festa della “Immacolata”, contrapposta di fatto a “processione laica” definita inopportuna e dissacrante da molti laici e credenti, nonostante l’assist fornito dall’autrice che si è affannata a spiegarne il senso.
Critiche giunte anche inaspettatamente dai “devoti” – sia di culto religioso che di culto politico – sostenitori dell’attuale Amministrazione.
Non è un mistero infatti che al netto dei volti noti intervenuti per la circostanza, non ci sia stata una grande presenza nemmeno tra i curiosi.
Si desume quindi che stravolgere tradizioni centenarie, ad appannaggio di nuovi “eventi test”, pur di ostentare a tutti i costi “IL CAMBIAMENTO” non sempre riscuote il successo ed il gradimento sperato.
Stesso dicasi in termini di partecipazione per il concerto che ha visto protagonista l’Orchestra Sinfonica della Città Metropolitana di Bari e del tenore Caputo, coratino doc, che nonostante la gratuità dell’evento non ha registrato il pienone all’interno del Teatro Comunale.
Diversamente è andata per gli appuntamenti quali “la Coratina in festa” dedicato alla promozione dell’olio locale, “la Jo a Jo” della vigilia di Santa Lucia e “la Matin de la Chiazz” oramai orfana dei commercianti di alimentari che un tempo ne caratterizzavano l’evento, questi ultimi due già consolidati da decenni, eccezionalmente arricchiti quest’anno dalla presenza di artisti quali Eugenio Bennato ed i Neri Per Caso che hanno fatto registrare un numero consistente di pubblico, in occasione del 50° anniversario dalla fondazione della Proloco “Quadratum”. Manifestazioni patrocinate dal Comune di Corato ma organizzate in piena autonomia dalla stessa associazione.
Valutando i coefficienti di presenza e gradimento, ben altro riscontro ha ottenuto lo storico concertone di fine anno che nonostante i proclami e le aspettative desiderate, (sia dall’organizzazione che ha addirittura fatto “le pulci” alle strutture ricettive distribuite in Città, quasi a voler annunciare, anticipatamente, una piazza stracolma mai vista finora, sia dalla stessa Amministrazione, considerata la poliedrica partecipazione di un fuoriclasse artistico in controtendenza con la vena nazional-popolare), ha avuto, in termini di partecipazione un risicato pubblico di nicchia, senza considerare alle voci: critica e gradimento, una mole di cittadini scontenti dato lo spettacolo – a loro dire- inadatto all’atmosfera festaiola dell’ultima notte dell’anno.
La critica è democratica e legittima, da qualsiasi parte provenga, e può servire, in alcune situazioni, a migliorare, tuttavia se sfocia in malumore, allora c’è necessità di chiedersi da subito, prendendo le precauzioni del caso, in che modo si sia sbagliato o peggio, a cosa non si sia stati attenti. È questo quanto avvenuto con lo spettacolo “Cattedrale Vivente” a cura di Roberto Corradino, che per via dell’indignazione dei convenuti e per la presa di distanza del Dirigente Scolastico a cui facevano capo le famiglie ed gli alunni coinvolti, ha fatto balzare ai “dis-onori” di tutta la cronaca nazionale, l’incresciosa rappresentazione, forse destinata ad un pubblico inadatto.
A nulla infatti, sono serviti i successivi rimpalli di responsabilità tra organizzatori, autori ed Istituzione Scolastica al fine di arginare il danno mediatico procurato all’intera comunità, la quale, giustamente, si sarebbe aspettata delle scuse e dei “mea culpa” , anche da parte di chi istituzionalmente ricopre la duplice veste di Assessore alla Cultura ed all’Istruzione, nelle cui mani resta comunque la responsabilità politica dell’accaduto, essendo stato l’evento finanziato anche con fondi comunali; non è infatti stato soddisfacente per la comunità cittadina, il comunicato “pilatesco” fatto dal medesimo.
Se per quanto concerne il gradimento, il gusto e la partecipazione agli eventi vi possono essere tesi più o meno contrastanti, facendo un’analisi dal punto di vista economico la prospettiva cambia ed anche di molto. Prendendo in esame le determine e le delibere di spesa di competenza, ci si trova innanzi a cifre esorbitanti, non discostanti da quelle impiegate nel passato ma con risultati sicuramente diversi.
Nello specifico si è proceduto ad affidare a APS Lavorare Stanca
delibera n° 245 del 17/11/2022 di € 30.000 per la realizzazione di spettacoli di “Ecosistema Culturale”
determina n° 2155 del 05/12/2022 di € 97.512 per la realizzazione di spettacoli tra cui quello di fine anno con un artista di “fama internazionale” e delle luminarie per le vie cittadine
ed a Proloco Quadratum con determina n° 2417 del 30/12/2022 la somma di € 45.000 per la realizzazione di quanto di sua competenza ovvero la Coratina in festa, la Jo a Jo, la Matin della Chiazz e la befana, precisando che 16.000 € sono stati autofinanziati da risorse raccolte dalla stessa Proloco con inserzionisti, noleggio stalli e stand enogastronomici ed altro.
Tirando quindi le dovute somme, a fronte di un totale di € 171.512, sino ad ora riportati tra delibere, determine e protocolli di spesa, non pare esserci stato il dicembre “dedicato” alla città col botto tanto paventato, e nemmeno l’atteso “cambiamento” urlato in passato dai palchi e ora ed in Consiglio Comunale dagli attuali amministratori che denunciavano e contestavano lo sperpero di denaro operato dai politici “dell’età dell’oro” che con le stesse somme o forse anche qualcosina di meno, offrivano spettacoli e calendari di diverso livello, quantomeno dal punto di vista della critica e del gradimento.
Il risultato più eclatante che maggiormente si evince – al netto di poche eccezioni – è quello di un flop in piena regola operato da chi si improvvisa!
La saggezza popolare, che mai sbaglia, direbbe: “E‘ cambiata l’orchestra ma lo spartito è sempre quello!”
Scelte artistiche particolari, spettacoli di nicchia per pochi illuminati, affidi diretti e con “importi importanti” ad associazioni, pur avendo a disposizione il tempo per individuare le ditte specializzate sul MEPA, come previsto dalla legge, criteri di rotazione ignorati come il caso della Ditta Povia Grazia alla quale a distanza di pochi mesi, sono stati corrisposti con due diverse determinazioni € 20.740,00 in data 24/02/2022 e successivamente € 4.880 in data 28/12/2022 per servizi grafici.
Di certo, per i coratini non è stato un Natale coi fiocchi, alla luce di quanto esposto. Prendendo in prestito le parole di Renzo Arbore – lui sì “internazionale”- uno dei pochi che ha fatto sognare Corato in passato, riempiendo di folla tutto il centro cittadino, stradine comprese, B&B ed alberghi…“Meditate gente, meditate.”

 

 

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