É quanto emerso dai primi rilievi effettuati dai carabinieri a cui sono stare affidate le indagini coordinate dalla Procura di Trani.

La vittima è stata freddata sotto gli occhi della moglie con cui si trovava in strada insieme al fratello, quando da un’auto in corsa con a bordo tre persone, probabilmente componenti della stessa famiglia, si sarebbe aperto il fuoco.

Non si esclude che gli inquirenti siano già sulle tracce degli autori dopo aver raccolto le testimonianze dei presenti in strada e della moglie della vittima e scandagliato le camere della zona.

L’efferato episodio che potrebbe inquadrarsi in un regolamento di conti tra famiglie criminali rivali ha terribilmente scosso la cittadinanza che da tempo avverte uno stato di insicurezza a Corato.

“Gli spari di questa sera sono una ferita per l’intera città – si legge in una nota social diffusa nella tarda serata di ieri dal primo cittadino De Benedittis – Corato non si piega a questa violenza efferata e gratuita però non può essere lasciata sola, come non possono essere lasciati soli tutti i comuni di questo nostro territorio.
Da tempo, i sindaci chiedono più indagini, più controllo del territorio e più risultati.
Certamente, serve una svolta che non può più attendere. Altrimenti, potrebbe essere tardi.non si piega a questa violenza efferata e gratuita però non può essere lasciata sola, come non possono essere lasciati soli tutti i comuni di questo nostro territorio.
Da tempo, i sindaci chiedono più indagini, più controllo del territorio e più risultati.”
Certamente, serve una svolta che non può più attendere. Altrimenti, potrebbe essere tardi.

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Ad aprire il fuoco sarebbero stati tre individui a bordo di un’auto.

A perdere la vita il 50enne, Nicola Manzi,  per cui a nulla è valso il soccorso degli operatori sanitari del 118 giunti sul luogo e fatali son state le troppe le ferite d’arma da fuoco riportate.

Al momento dell’agguato, la vittima si trovava in strada in compagnia della moglie e di suo fratello Michele, rimasto ferito. La donna invece è rimasta illesa.

Sul posto al lavoro le forze dell’ordine  per i dovuti rilievi mentre la Procura di Trani ha aperto immediatamente un fascicolo d’inchiesta.

Presente anche il Sindaco De Benedettis.

Seguiranno aggiornamenti.

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Sempre più grave il problema cinghiali sulla Murgia, questa mattina un pastore è stato aggredito e morso ad una gamba.

L’uomo mentre portava al pascolo il suo gregge, in zona contrada Piano D’Annaia, nel cuore del Parco dell’Alta Murgia, si è imbattuto in un branco di cinghiali, il cane che accompagnava il gregge alla vista dei cinghiali è accorso in difesa delle pecore ma è stato attaccato e ferito ad una zampa. Anche il pastore nel tentativo di allontanarli è stato a sua volta aggredito da un cinghiale che si trovava alle sue spalle e di cui non si era accorto. L’animale ha attaccato l’uomo ferendolo alla gamba con le proprie zanne.

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Un 38enne di origine nordafricana si è reso autore di un accoltellamento nei confronti di un 40enne coratino, tempestivo è stato l’intervento di una pattuglia dei Carabinieri che si aggirava nei pressi del luogo del crimine cogliendo quasi in flagranza di reato il responsabile.

La vittima è stata soccorsa e trasportata all’ospedale in codice rosso dove gli è stata riscontrata una ferita al collo da lama di coltello. All’aggressore, dopo il fermo da parte dei Carabinieri gli è stato contestato il reato di tentato omicidio, l’uomo successivamente è stato tradotto nel carcere di Trani

L’operazione ha visto impegnati i Carabinieri di Molfetta e di Corato. Al momento non si conoscono i reali motivi dell’accoltellamento. Plausibile sarebbe l’ipotesi di un’azione in preda ai fumi dell’alcol.

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