Destra Archivi - Il Quarto Potere https://ilquartopotere.it/tag/destra/ Le notizie sotto un'altra luce Tue, 09 Jul 2024 07:16:18 +0000 it-IT hourly 1 https://wordpress.org/?v=6.8.1 https://ilquartopotere.it/wp-content/uploads/2018/12/cropped-icona_512-32x32.png Destra Archivi - Il Quarto Potere https://ilquartopotere.it/tag/destra/ 32 32 Unità, Giustizia, Progresso: I valori del Socialismo a Corato in un documento https://ilquartopotere.it/news/politica/unita-giustizia-progresso-i-valori-del-socialismo-a-corato-in-un-documento/ https://ilquartopotere.it/news/politica/unita-giustizia-progresso-i-valori-del-socialismo-a-corato-in-un-documento/#respond Tue, 09 Jul 2024 06:14:56 +0000 https://ilquartopotere.it/?p=32924 Il Documento del Partito Socialista Italiano è stato formulato dalla Sezione di Corato e divulgato attraverso una nota stampa: “Il Partito Socialista Italiano torna a Corato, portando con sé i valori di solidarietà, uguaglianza e giustizia sociale, che hanno caratterizzato la sua storia, con un particolare richiamo alle radici etico-politiche del socialismo gradualista di Turati, […]

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Il Documento del Partito Socialista Italiano è stato formulato dalla Sezione di Corato e divulgato attraverso una nota stampa:

“Il Partito Socialista Italiano torna a Corato, portando con sé i valori di solidarietà, uguaglianza e giustizia sociale, che hanno caratterizzato la sua storia, con un particolare richiamo alle radici etico-politiche del socialismo gradualista di Turati, Matteotti, Saragat, Nenni, Pertini e Lombardi. Ma anche a quello pragmatico e umanitario dei Sindaci di questa città, come Guglielmo Schiralli, Federico Quinto e Domenico Calvi.
Rinascere dalle ceneri, imparare dagli errori del passato: un passato in cui, talvolta l’opportunismo ha prevalso sull’etica politica, non solo nel PSI.
Questa consapevolezza ci permette, oggi, di guardare al futuro con maturità e con fondata speranza in una società migliore, di superare le barriere dell’ideologismo, di rifiutare rigidità mentali, di combattere la chiusura verso idee diverse portate da nuove esperienze e conoscenze.
Riconosciamo che l’ideologismo può ostacolare il pensiero critico e il dialogo costruttivo, con la conseguenza di generare divisioni sociali, conflitti e persino violenze.
Crediamo, tuttavia, che l’ideale socialista possa essere interpretato in modo positivo, come passione e impegno, come forza motrice per la coesione sociale e la trasformazione del mondo in un luogo più giusto e solidale.
Questo documento, frutto di partecipato dibattito all’interno della ricostituita Sezione, non si richiama ad una visione ideologica rigida e dogmatica. Al contrario, guarda ad un impegno programmatico aperto ed inclusivo che si concentri sui valori di solidarietà, uguaglianza e giustizia sociale.
Unità a Sinistra
Il nostro obiettivo è anche quello di rinsaldare l’unità delle forze del centro-sinistra, per affrontare le sfide del presente, per preparare un futuro in cui l’ancoraggio ai valori e agli ideali non sia un impedimento ma una modalità per poter distinguere e mettere insieme premesse ideali e azione politico-amministrativa. Lontane da noi le tecniche di semplificazione comunicativa che diventano scenografie per un pubblico consumista e distratto, mentre, nella realtà, dietro le facciate, talvolta si nasconde l’obiettivo vero del deprecabile compromesso che alimenta oscuri interessi o ragioni e che si realizza non alla luce del sole.
Nel nostro Comune abbiamo osservato spesso dinamiche paradossali, opposizioni fatiscenti, convergenze fondate sullo scopo prevalente di presidiare le sedi del potere. Abbiamo anche assistito a disfunzioni del sistema immunitario che hanno paralizzato dall’interno la sinistra locale. Il pericolo che dobbiamo scongiurare è che alle prossime elezioni locali i cittadini, nella persistenza di un quadro sfilacciato di centrosinistra e di una destra profondamente divisa e inefficace nella sua rappresentanza consiliare, vengano a trovarsi nella condizione critica di non poter decidere una scelta ponderata e responsabile, per la evanescenza delle intese politico-programmatiche e per la
qualità degli uomini chiamati a gestirle.
Il nostro obiettivo principale, allora, diventa quello di promuovere un’alleanza stretta e qualificata, per programma e candidati, tra i partiti di centro-sinistra, e della sinistra in particolare, per contrastare efficacemente l’avanzata delle destre e difendere i diritti di tutti i cittadini.

Giovani Socialisti

Riserveremo gran parte del nostro attuale impegno al futuro dei giovani, dotandoci di tutti gli strumenti idonei a sviluppare senso critico e competenze. Primo strumento, fra gli altri, quello di promuovere la istituzione di una vera e propria scuola di formazione per la corretta lettura e per l’adozione degli atti amministrativi, per insegnare ai giovani la prevalenza degli atti rispetto ai “sentito dire” ed ai pettegolezzi.
ll nostro impegno per Corato:
· Lottare per una maggiore equità sociale e per la riduzione delle diseguaglianze.
· Promuovere il lavoro e un’economia sostenibile.
· Garantire a tutti l’accesso a istruzione, sanità e servizi di qualità.
· Tutelare l’ambiente e il territorio.
· Valorizzare la cultura e le tradizioni locali.
· ampliare spazi ed incentivi per la crescita dei giovani.
Il Partito Socialista Italiano è la casa di tutti coloro che credono in una società più giusta e solidale.
A Corato e non solo!”. 

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Corrado gongola https://ilquartopotere.it/news/politica/corrado-gongola/ https://ilquartopotere.it/news/politica/corrado-gongola/#respond Sun, 19 May 2024 05:42:57 +0000 https://ilquartopotere.it/?p=31900 “Il Quarto Potere” è un giornale indipendente e non svolge il ruolo che potrebbe spettare ad un foglio che sia un organo di partito. La testata può ospitare rubriche o articoli scritti da persone differenti e, quando interpellata, non ha mai negato spazio a partiti o rappresentanti politici di qualsiasi schieramento. La rubrica condotta da […]

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“Il Quarto Potere” è un giornale indipendente e non svolge il ruolo che potrebbe spettare ad un foglio che sia un organo di partito. La testata può ospitare rubriche o articoli scritti da persone differenti e, quando interpellata, non ha mai negato spazio a partiti o rappresentanti politici di qualsiasi schieramento.

La rubrica condotta da oltre due anni con cadenza settimanale dallo scrivente – rubrica che non ha certo parole di elogio nei confronti dell’Amministrazione a trazione De Benedittis – non implica che il giornale sia politicamente schierato ovvero che dalle sue colonne altri non possano dire la loro.
Quel che scrive Duca Valentino – ammesso che a più di uno interessi – non è certo pro-Corrado, questo si è bello e capito, ma sarebbe un errore pensare che la critica rivolta al Sindaco implichi l’automatica adesione ad una proposta alternativa proveniente da Destra o da Sinistra. La rubrica semmai riflette quelli che sono i tempi e la difficile situazione in cui si trova la Città: Corrado è “invotabile” per i tanti motivi enunciati in due anni, ma non si può tornare indietro e non si comprende la direzione in cui andare avanti.
Il testo scritto dà poi l’occasione per discutere (offline) con alcuni affezionati lettori. A Corato infatti un buon numero di professionisti e imprenditori si sta affermando in una dimensione che va ben oltre quella locale, contribuendo poi a creare quell’economia che alimenta la Città e che di riflesso consente all’Amministrazione di avere risorse a disposizione per largheggiare a suo piacimento.
In altre epoche ed in altri contesti sarebbe stato logico pensare ad un impegno diretto o indiretto da parte di alcuni che, dotati di professionalità e competenza, fossero in grado poi di creare un’alternativa a Corrado e alla sua corte dei miracoli. Nel 2024 a Corato questo non accade: è lecito chiedersi perché.
Da un punto di vista generale chi oggi ha la responsabilità della conduzione di un’attività economica è pressato da molte urgenze ed ha davanti un futuro che, tra epidemie e guerre, si prospetta molto incerto e denso di rischi e opportunità: il momento consiglia a tutti di rimanere centrati sul proprio business. In secondo luogo ricoprire oggi una carica politica significa essere impegnati a tempo pieno con un impiego di energie che è spesso inconciliabile con i tempi di chi lavora in qualità di imprenditore o professionista. La politica, inoltre, divide e quindi nell’immediato i danni per chi svolga un’attività rivolta al pubblico possono essere palpabili: inimicizie, antipatie, perdita di clienti. Le indennità spettanti al Sindaco o agli Assessori sono infine poca cosa rispetto al danno subito da chi debba lasciare la sua attività o rallentare il ritmo del suo lavoro per fare altro.
A queste considerazioni di livello generale, si aggiunge poi una valutazione di carattere locale. Il Centrodestra a Corato ha bruciato due Amministrazioni in 12 mesi. Chi oggi potrebbe avere una mezza idea di fare il gran passo si chiede: “Due sono già stati affondati, il terzo potrei essere io?”. A questo si aggiunga che al momento l’ipotesi che si possa costruire una larga coalizione di Centrodestra, comprendendo tutto le forze che nel 2014 hanno contribuito al successo di Massimo Mazzilli, sembri pura utopia. Anzi, taluni manifestano evidenti segni di fastidio alla sola idea di sedersi nuovamente allo stesso tavolo. Quand’anche poi si riesca a mettere insieme un cartello composto da più forze e sigle, rimarrebbe da spiegare agli elettori perché sia nel 2018 e sia nel 2019 quelle stesse persone non siano riuscite a cavare il ragno dal buco facendo naufragare la coalizione: c’è qualcuno che si assuma la responsabilità degli errori? Neanche a parlarne.
Il tema del “Chi sarà il candidato Sindaco in opposizione a Corrado?” scivola quindi tra l’indifferenza dei più, camuffato in parte dal “C’è ancora tempo” pronunciato da alcuni per celare l’evidente incapacità di rispondere alla domanda. Imprenditori e liberi professionisti che pure avrebbero da dire e potrebbero costituire l’alternativa per ora vogano molto al largo.
Il concetto è chiaro: per superare Corrado ci vuole un antagonista di livello. Pensare di mettere in campo una coalizione in nome di un “cristiano garbato” privo però della necessaria indipendenza e quindi strumento di coloro che operano alle sue spalle è un tentativo che può solo generare il rigetto da parte dell’elettorato (ammesso che il “cristiano garbato” sia così facile da individuare e sia così cieco da cacciarsi in una simile avventura).
A fronte di questa situazione Corrado gongola: può contare su alcune migliaia di voti sicuri e altri sta cercando di “accocchiarli strada strada”, mentre i partiti di Centrodestra annaspano in una specie di incubo da loro stessi prodotto e a Sinistra coloro che non sono allineati con il Sindaco sono stetti tra i lacci e i lacciuoli che la realpolitik targata Addario – Quercia ha saputo tessere. L’impressione è che in questo scenario possano ingrossarsi le fila dell’astensione e che un ristretto manipolo di pretoriani di Centrosinistra riesca comunque ad imporre Corrado Sindaco: buona fortuna.

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Corrado il conquistatore  https://ilquartopotere.it/news/politica/corrado-il-conquistatore/ https://ilquartopotere.it/news/politica/corrado-il-conquistatore/#respond Sun, 28 Apr 2024 05:10:11 +0000 https://ilquartopotere.it/?p=31481 La poliorcetica, ovvero lo studio della tecnica da impiegare per conquistare una città fortificata, era parte del bagaglio di tutti gli uomini indirizzati alla vita politica e militare almeno fino all’inizio dell’età moderna: Corrado, distinto cultore delle lettere, ha nel suo bagaglio culturale anche queste conoscenze. Con la nostra Città Corrado ha avuto gioco facile, […]

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La poliorcetica, ovvero lo studio della tecnica da impiegare per conquistare una città fortificata, era parte del bagaglio di tutti gli uomini indirizzati alla vita politica e militare almeno fino all’inizio dell’età moderna: Corrado, distinto cultore delle lettere, ha nel suo bagaglio culturale anche queste conoscenze.

Con la nostra Città Corrado ha avuto gioco facile, le torri che un tempo difendevano Corato son rimaste unicamente nello stemma e il solo esemplare esistente è tutt’altro che tetragono e svettante. I coratini nel corso dell’800 hanno demolito castello, archi, e porte, hanno inglobato le mura negli edifici e hanno dato mandato di completare l’opera ai crolli avvenuti nel 1922 in conseguenza di fenomeni naturali.
Corato è una Città facile da conquistare, difficile da mantenere. I Coratini, infatti, sono persone di indole scaltra, amanti dei traffici e degli scambi al punto da aver ottenuto – da secoli – una sorta di primazia nel commercio dei prodotti agricoli e nella loro trasformazione. A tutt’oggi, ad esempio, nel dialetto foggiano “quaratino” è sinonimo di salumiere o pizzicagnolo: i nostri maggiori ebbero la capacità di imporsi nel commercio e nella lavorazione dei “frutti di mandra”, formaggi in particolar modo, e fecero fortuna a Foggia che era la “capitale” della transumanza e la città in cui si svolgevano le principali fiere (si veda ad esempio https://manganofoggia.it/i-quaratini-e-sant-misrill/)
Lo stemma di Corato oltre a recare traccia delle torri perdute ha in sé un motto che è tutto un programma: “Cor sine labe doli – Cuore senza macchia di inganno” che stando alla tradizione fu assegnato alla Città per la sua fedeltà ad un altro Corrado: si trattò allora di Corrado di Svevia. Noi in realtà, più che un attestato di fedeltà ad un imperatore sconfitto, vediamo nel motto – note le caratteristiche dei “quaratini” – il concetto di fides che è alla base del commercio: sembra quasi che la premiata ditta voglia garantire agli avventori che i suoi prodotti sono di qualità e genuini. Uno slogan commerciale o una promessa di fedeltà? Se abbiniamo il motto poi ad un adagio popolare – “non fare società a Corato” – il “cuore senza ombra di macchia” sembrerebbe quasi una “excusatio non petita” (una scusa non richiesta) rivelatrice semmai del suo contrario ovvero della facilità con cui a Corato si può passare dagli altari alla polvere o, in maniere più prosaica, si può ricevere la fregatura.
In sintesi, il carattere della Città è tutto nel suo stemma: nelle torri buttate giù in fretta e furia ma evocate come simbolo di costanza e fortezza e in un motto che parla di una qualità ma sembra alludere al suo contrario.
Corrado è entrato facilmente in quella che era la cerchia delle mura, ma ora deve lottare per mantenere il trono e – soprattutto – si deve impegnare per averne la riconferma fra meno di ventiquattro mesi. Tra i tanti padri filosofici, politici e spirituali di Corrado figura sicuramente – anche se il Sindaco non lo ha ancora citato – Albrecht von Wallenstein, comandante delle truppe alemanne che portarono la peste in Milano, secondo il quale è “più facile mantenere un esercito di centomila uomini, che uno di dodicimila”. Corrado quindi si sta impegnando per allargare la sua base elettorale in un vorticoso giro di incontri, colloqui, dialoghi in cui declama auspicando mirabili intese e dà ad intendere che la sua rielezione è cosa fatta: in futuro ci sarà spazio per tutti e a ciascuno verrà dato il suo.
Corrado al momento affonda come una lama nel burro, convince, conquista e affascina gli interlocutori che soppesano i fichi secchi che hanno nella mano destra con la promessa di latte e miele elargiti dalla mano sinistra: che fare? In molti abbozzano, nicchiano, sfregolano ma alla fine sembrano incendiarsi e ardere di passione per il nuovo corso e per il suo fulgido interprete.
Siamo oggi al punto in cui le file del Centrodestra si sono di molto assottigliate mentre i vari colonnelli in alta uniforme, carichi di pennacchi e di gale, si contendono il bastone del comando pur sapendo di essere destinati a rendere gli onori ad un Corrado in soprabito grigio, così come accadde ai generali austriaci sconfitti da Napoleone ad Ulma.
Non c’è partita in assenza di un pensiero alternativo alla narrazione di Corrado e di un interprete che possa dare sesto ad una visione differente e più affine spirito imprenditoriale che ha animato e anima la Città: il Sindaco, avviatosi in modo incerto, si rafforza giorno dopo giorno ed ha oggi come principale preoccupazione quella di guardarsi le spalle all’interno della sua cerchia (fra i paladini – come sempre – un Gano di Maganza non manca mai).
Il carattere dei Coratini è però mutevole e quel poco che rimane della Città vecchia è un labirinto – facile è entrarvi, difficile è orientarsi: non abbiamo perso del tutto la speranza che dal mare agitato dell’imprenditoria locale possa sorgere un degno antagonista.

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