De Benedittis Archivi - Il Quarto Potere https://ilquartopotere.it/tag/de-benedittis/ Le notizie sotto un'altra luce Thu, 27 Feb 2025 07:51:45 +0000 it-IT hourly 1 https://wordpress.org/?v=6.8.1 https://ilquartopotere.it/wp-content/uploads/2018/12/cropped-icona_512-32x32.png De Benedittis Archivi - Il Quarto Potere https://ilquartopotere.it/tag/de-benedittis/ 32 32 Corato: un solo diritto di segreteria per più fiere, accolte le richieste del presidente CasAmbulanti https://ilquartopotere.it/comunicazioni/corato-un-solo-diritto-di-segreteria-per-piu-fiere-accolte-le-richieste-del-presidente-casambulanti/ https://ilquartopotere.it/comunicazioni/corato-un-solo-diritto-di-segreteria-per-piu-fiere-accolte-le-richieste-del-presidente-casambulanti/#respond Thu, 27 Feb 2025 07:51:45 +0000 https://ilquartopotere.it/?p=36235 Il Conune di Corato recepisce la richiesta di Casaambulanti: un solo diritto di segreteria e di istruttoria per la partecipazione a più manifestazioni fieristiche Accolta la richiesta del Presidente Casambulanti Savino Montaruli che ringrazia Il comune di Corato recepisce positivamente la richiesta del Presidente CasAmbulanti-UniPuglia Savino Montaruli. Giunge, dunque, un provvedimento di importanza strategica per […]

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Il Conune di Corato recepisce la richiesta di Casaambulanti: un solo diritto di segreteria e di istruttoria per la partecipazione a più manifestazioni fieristiche

Accolta la richiesta del Presidente Casambulanti Savino Montaruli che ringrazia

Il comune di Corato recepisce positivamente la richiesta del Presidente CasAmbulanti-UniPuglia Savino Montaruli. Giunge, dunque, un provvedimento di importanza strategica per il comparto rappresentato: il comune di Corato, nella seduta di Giunta del giorno 21 febbraio 2025 ha anch’esso recepito positivamente l’istanza del Sindacalista Montaruli, come espressamente indicato nella Deliberazione n. 38, quindi stabilisce che il diritto di segreteria e quello di istruttoria vengano corrisposti,dagli Ambulanti che fanno domanda di partecipazione, una sola volta quindi utilizzabile per tutte le Manifestazioni dell’anno di riferimento alle quali il medesimo soggetto intenda partecipare presentando istanza secondo le indicazioni e modalità indicate nel bando.

Estremamente felice il richiedente Savino Montaruli che dichiara: “pagare quei diritti per ogni manifestazione, come accadeva precedentemente, era insostenibile. Ero certo che la sensibilità del sindaco Corrado De Benedittis, dell’Assessore Concetta Bucci e di tutta la giunta oltre che dei Settori Suap e Ragioneria, ottimamente guidati da dirigenti attenti alle piccole imprese ed al commercio sulle aree pubbliche, avrebbe portato a questo risultato che ha un valore sociale importantissimo in quanto volto alla salvaguardia della storia e delle tradizioni locali, andando incontro alle imprese di un settore estremamente provato da molteplici fattori. Con l’Amministrazione comunale di Corato continueremo nel percorso di condivisione che caratterizza da anni le ottime relazioni istituzionali, così come positivi e proficui sono i continui contatti con il Dirigente del I Settore – Affari Generali avv. Pippo Sciscioli, sempre disponibile ed aperto al confronto costruttivo. Auspico che altri comuni, come quello di Barletta, assumano uguale decisione dimostrando la stessa sensibilità dimostrata del comune di Corato” – conclude Montaruli.

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ASIPU, il punto sulla selezione del personale: carte alla Procura? https://ilquartopotere.it/news/politica/asipu-il-punto-sulla-selezione-del-personale-carte-alla-procura/ https://ilquartopotere.it/news/politica/asipu-il-punto-sulla-selezione-del-personale-carte-alla-procura/#respond Tue, 25 Apr 2023 11:17:31 +0000 https://ilquartopotere.it/?p=25229 ASIPU srl, la società del Comune di Corato che fino al 2020 si è occupata di igiene urbana e successivamente ha svolto una pluralità di servizi per conto del nostro Ente (dalla manutenzione del verde ai servizi cimiteriali), ha pubblicato un avviso per la selezione di personale i cui termini sono scaduti lo scorso 14 […]

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ASIPU srl, la società del Comune di Corato che fino al 2020 si è occupata di igiene urbana e successivamente ha svolto una pluralità di servizi per conto del nostro Ente (dalla manutenzione del verde ai servizi cimiteriali), ha pubblicato un avviso per la selezione di personale i cui termini sono scaduti lo scorso 14 aprile per l’assunzione di:
– Un coordinatore tecnico (a tempo determinato – 12 mesi);
– Cinque operai con qualifica di necrofori a tempo indeterminato;
– Un autista addetto al trasporto dei rifiuti speciali pericolosi e non pericolosi a tempo indeterminato.
Il bando si inserisce nel processo di strutturazione di ASIPU srl in società multiservizi, società che nelle intenzioni della Amministrazione dovrebbe diventare il braccio operativo del Comune in una pluralità di ambiti, garantendo anche il pronto intervento a prezzi vantaggiosi rispetto al mercato. La creazione di una multiservizi ci vede sicuramente favorevoli in linea generale, anche se non poche ombre si sono addensate in questi mesi intorno all’operato dell’Amministratore di ASIPU srl – l’Avv. Renato Bucci – al punto da determinare una spaccatura interna alla maggioranza che sostiene il Sindaco De Benedittis. La spaccatura si è consumata nel corso dell’ultimo Consiglio Comunale (22 aprile 2023) sotto gli occhi attoniti e basiti dell’opposizione e dei cittadini che hanno seguito l’evento.
Infatti, Salvatore Mascoli, capogruppo del Gruppo Misto e Consigliere interno alla maggioranza, si è fatto promotore di una mozione avente per oggetto “Revoca dell’Avviso per reclutamento personale ASIPU srl”: la discussione in Consiglio Comunale è arrivata ben presto al calor bianco, facendo rimbombare parole pesanti e giungendo a paventare la presenza di ipotetici “elenchi” già predisposti da cui attingere per le assunzioni. La mozione è stata votata favorevolmente dallo stesso Mascoli e da Nadia Gloria D’Introno, capogruppo del PD, mentre la restante maggioranza ha fatto quadrato intorno al Sindaco, respingendo la mozione. I Consiglieri d’opposizione dal canto loro hanno giocato su posizioni più defilate, facendo rilevare come la crisi fosse tutta interna alla maggioranza di De Benedittis.
In relazione al bando, gli interventi di Mascoli e di Nadia Gloria D’Introno hanno focalizzato l’attenzione intorno alla figura del Coordinatore Tecnico e agli inusuali requisiti richiesti, suggerendo che – “come sostiene la voce pubblica” – il bando fosse stato cucito su misura per un candidato. La stessa Valeria Mazzone, Presidente del Consiglio Comunale, nel rintuzzare Salvatore Mascoli ha ribattuto goffamente di essersi sempre dichiarata favorevole ad un bando “ad includendum”: cosa dobbiamo intendere noi? Che il bando così strutturato sia effettivamente “ad excludendum” e che del papabile coordinatore tecnico siano anche stati indicati la statura, il colore degli occhi e il numero di scarpe? Non sappiamo cosa pensare.
Ma i requisiti del fantomatico Coordinatore Tecnico (figura non prevista nel piano industriale di ASIPU in cui si parla di Direttore Tecnico) sono veramente così inusuali e tali da far pensare ad una manovra di bassa lega? Certamente l’alta statura morale dell’Avv. Renato Bucci e la sua onestà a tutta prova ci impediscono anche solo di concepire pensieri così meschini, dobbiamo ammettere però che non siamo insensibili a quanto sostenuto da persone altrettanto fededegne quali i Consiglieri Mascoli e D’Introno: esiste realmente una “voce pubblica” in grado di affermare con certezza sin d’ora chi sarà il prescelto per l’incarico di Coordinatore Tecnico?
In conclusione, Salvatore Mascoli si è dichiarato pronto ad adire “alle sedi competenti” mentre Vito Bovino, cogliendo lo spunto di Massimo Torelli che ha chiesto delucidazioni in merito alle parole utilizzate dallo stesso Mascoli in riferimento alla esistenza di presunti “elenchi” di nomi da cui attingere per le assunzioni, ha chiesto di inviare gli atti del Consiglio in corso e le relative trascrizioni alla Procura della Repubblica, ottenendo sembra anche l’approvazione del Presidente del Consiglio. Alle parole seguiranno le azioni conseguenti?
Noi qualche dubbio sull’intera operazione l’avevamo espresso mesi addietro in particolare in un mio contributo dal titolo “Corrado, attenzione al trainetto” dal quale ci sembra che qualche Consigliere Comunale abbia tratto spunto, ma in ogni caso l’intenzione del nostro Giornale è quella di concedere all’Avv. Renato Bucci il beneficio del dubbio e pertanto abbiamo effettuato una consultazione interna alla redazione, verificando se vi fosse qualche collaboratore in grado di ipotizzare il nome del futuro Coordinatore Tecnico di ASIPU srl e dando allo stesso la facoltà trascrivere su carta il nome e di inviarlo alla nostra sede via posta.
Se è vero poi – come dicono alcuni – che esiste una “voce pubblica” bene informata, suggeriamo a tutti coloro che sono interessati a partecipare all’esperimento di inviare una loro missiva – anche in forma anonima – al nostro indirizzo indicando il nome del futuro Coordinatore Tecnico di ASIPU srl:
Il Quarto Potere
Via Morelli 26/28
70033 Corato (BA)

Quando ASIPU srl renderà pubblico il nome del Coordinatore Tecnico selezionato potremo disporre della necessaria documentazione da mettere a disposizione degli interessati per fugare ogni dubbio: si è trattato di un bando costruito su misura rispetto al quale era già noto con largo anticipo il vincitore oppure effettivamente è stato possibile effettuare una selezione fra più candidati individuando anche un nome diverso da quello indicato dalla presunta “voce pubblica”? Staremo a vedere.

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“Ambiente o Parcheggi?” I GD bocciano la scelta dell’amministrazione sull’aumento dei parcheggi in ZTL https://ilquartopotere.it/news/politica/ambiente-o-parcheggi-i-gd-bocciano-la-scelta-dellamministrazione-sullaumento-dei-parcheggi-in-ztl/ https://ilquartopotere.it/news/politica/ambiente-o-parcheggi-i-gd-bocciano-la-scelta-dellamministrazione-sullaumento-dei-parcheggi-in-ztl/#respond Tue, 04 Apr 2023 13:25:05 +0000 https://ilquartopotere.it/?p=24868 “La recente decisione di aumentare i posti auto in una zona a traffico limitato ha suscitato preoccupazione e indignazione tra la popolazione giovanile della città, così come altri residenti e ambientalisti – scrivono in un comunicato stampa i Giovani Democratici – questa mossa contraddice l’impegno assunto in campagna elettorale di proteggere l’ambiente e promuovere la […]

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La recente decisione di aumentare i posti auto in una zona a traffico limitato ha suscitato preoccupazione e indignazione tra la popolazione giovanile della città, così come altri residenti e ambientalisti – scrivono in un comunicato stampa i Giovani Democraticiquesta mossa contraddice l’impegno assunto in campagna elettorale di proteggere l’ambiente e promuovere la mobilità sostenibile e rischia di esacerbare la congestione del traffico e le emissioni di carbonio nell’area.

La scelta di aumentare i posti auto in zona a traffico limitato lancia il messaggio che l’amministrazione privilegia la comodità degli automobilisti rispetto al benessere della collettività e dell’ambiente. Questo approccio mina gli impegni dell’amministrazione per ridurre le emissioni di carbonio, proteggere la salute pubblica e promuovere il trasporto sostenibile. Inoltre, perpetua l’approccio incentrato sull’auto che ha dominato la pianificazione urbana per decenni e ha contribuito a una serie di problemi ambientali e sociali.
L’assenza di infrastrutture ciclabili nella zona a traffico limitato aggrava ulteriormente il problema, mettendo i ciclisti a rischio di incidenti e creando barriere per coloro che si affidano alla bicicletta come principale mezzo di trasporto. 
L’amministrazione comunale ha la responsabilità di promuovere la mobilità sostenibile e proteggere l’ambiente dando priorità alla sicurezza e al benessere di tutti gli utenti della strada e investire in infrastrutture di trasporto sostenibili per creare una città più sana ed equa.
Questo problema non riguarda solo i parcheggi o le infrastrutture ciclabili, ma anche il tipo di città in cui vogliamo vivere. Si tratta di creare una città che sia accessibile, sicura e sostenibile per tutti i residenti. Si tratta di sfidare lo status quo e creare una nuova visione per la pianificazione urbana che dia priorità alle persone e all’ambiente rispetto alle auto e ai parcheggi.
Alla luce di queste preoccupazioni, sollecitiamo l’amministrazione comunale ad agire immediatamente per affrontare questo problema e lavorare per un futuro più sostenibile e giusto per tutti”.

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Partita la raccolta firme contro la regionalizzazione del sistema pubblico di istruzione https://ilquartopotere.it/news/politica/partita-la-raccolta-firme-contro-la-regionalizzazione-del-sistema-pubblico-di-istruzione/ https://ilquartopotere.it/news/politica/partita-la-raccolta-firme-contro-la-regionalizzazione-del-sistema-pubblico-di-istruzione/#respond Mon, 09 Jan 2023 06:38:03 +0000 https://ilquartopotere.it/?p=23093 Alla campagna ha aderito anche Corrado De Benedettis, primo cittadino di Corato.  Mercoledì 9 novembre è partita ufficialmente la raccolta di firme per la proposta di legge costituzionale di iniziativa popolare “Modifica dell’articolo 116 comma 3 della Costituzione, concernente il riconoscimento alle Regioni di forme e condizioni particolari di autonomia, e dell’art. 117, commi 1, […]

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Alla campagna ha aderito anche Corrado De Benedettis, primo cittadino di Corato. 

Mercoledì 9 novembre è partita ufficialmente la raccolta di firme per la proposta di legge costituzionale di iniziativa popolare “Modifica dell’articolo 116 comma 3 della Costituzione, concernente il riconoscimento alle Regioni di forme e condizioni particolari di autonomia, e dell’art. 117, commi 1, 2 e 3, con l’introduzione di una clausola di supremazia della legge statale, e lo spostamento di alcune materie di potestà legislativa concorrente alla potestà legislativa esclusiva dello Stato”.

Tra le bozze già circolanti, a partire da quelle proposte dalle regioni Veneto, Lombardia ed Emilia Romagna, leggiamo che si vuole costruire un organico regionale del personale scolastico, si vogliono bandire concorsi regionali, si vuole regionalizzare da subito la Dirigenza scolastica, si vogliono costruire contratti regionali e si vogliono differenziare gli stipendi su base territoriale intervenendo sulla mobilità, sottraendo la materia alla negoziazione sindacale. Si potranno avere docenti regionali e programmi differenziati. Le Regioni potranno fissare ogni anno il fabbisogno occupazionale e di
conseguenza indire bandi locali e assumere direttamente il personale scolastico, che sarà dipendente delle Regioni e non dello Stato. A partire dai docenti neoassunti, che potranno diventare automaticamente dipendenti regionali, gli altri saranno incentivati al trasferimento da un aumento di stipendio che potrà essere realizzato grazie all’aumento delle risorse a disposizione delle Regioni, come previsto dai progetti regionalisti.
Di fronte a tutto questo, ribadiamo convintamente che l’istruzione deve stare fuori dalle materie oggetto di decentramento regionale.
Nella provincia di Bari le Organizzazioni Sindacali FLC CGIL, UIL Scuola e Gilda, insieme a Coordinamento per la Democrazia Costituzionale, hanno avviato la campagna di raccolta firme di sottoscrizione.
A tale campagna ha aderito anche Corrado De Benedettis, primo cittadino di Corato, al quale va il ringraziamento del Coordinamento e di queste Organizzazioni Sindacali per la sensibilità dimostrata.
Ricordando che, secondo la normativa vigente, sono sufficienti 50.000 firme per la presentazione alle Camere, rivolgiamo il nostro invito a chiunque voglia sostenere la Legge di iniziativa popolare a collegarsi all’indirizzo https://raccoltafirme.cloud/app/user.html?codice=CDC
per la sottoscrizione on line tramite SPID o a recarsi presso le nostre postazioni di raccolta firme, è quanto si legge nella nota a firma dei Segretari Generali Territoriali
FLC CGIL Bari UIL Scuola GILDA UNAMS, Vito Fumai, Giovanni Verga, Vito Carlo Castellana.

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I gravi errori di De Benedittis, come evitare il fallimento https://ilquartopotere.it/news/politica/i-gravi-errori-di-de-benedittis-come-evitare-il-fallimento/ https://ilquartopotere.it/news/politica/i-gravi-errori-di-de-benedittis-come-evitare-il-fallimento/#respond Sat, 21 Aug 2021 07:05:02 +0000 https://ilquartopotere.it/?p=12938 Quello che il Sindaco dovrebbe fare per evitare il fallimento. È arrivato il momento di chiarire le ragioni per cui da alcuni mesi sto sottoponendo la nuova amministrazione che governa la Città a un serrato vaglio critico, esponendomi – purtroppo – anche ad attacchi, insulti e insinuazioni da parte della solita squadra di aficionados che […]

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Quello che il Sindaco dovrebbe fare per evitare il fallimento.

È arrivato il momento di chiarire le ragioni per cui da alcuni mesi sto sottoponendo la nuova amministrazione che governa la Città a un serrato vaglio critico, esponendomi – purtroppo – anche ad attacchi, insulti e insinuazioni da parte della solita squadra di aficionados che si è sempre distinta, sin dalla campagna elettorale, in aggressioni coordinate sui social nei confronti di chiunque osasse sollevare qualche critica.

Lasciamo perdere e veniamo al dunque.
De Benedittis ha inanellato, da subito, una serie di gravi errori politici che ne hanno indebolito sin dall’inizio l’azione di governo e che rischiano, se non corretti, di portarlo a un vero e proprio disastro. Premetto subito – lo dico pubblicamente per rimanervi impegnato (e chi mi conosce sa che ho una parola sola) – che così come non ho avanzato mai una mia candidatura ad alcuna “poltrona” (sfido chiunque a sostenere il contrario) così non accetterò alcun incarico, di nessun tipo, nella nuova amministrazione anche se dovesse correggere la rotta, per tutta la corrente consigliatura. Lo dico per sgombrare il campo dalle insinuazioni di cui sopra.

Corrado stravince ma scarica Bovino.
Il nuovo Sindaco, all’indomani del ballottaggio, si era trovato in una situazione politica idilliaca: una maggioranza consiliare potenziale di 18 seggi su 24, l’opposizione frastornata e disorientata, un vasto, entusiastico consenso popolare che comprendeva anche la parte più qualificata dei ceti professionali, imprenditoriali e culturali della città. Gli sarebbe bastato muoversi con semplicità e linearità per avviare un lungo, se non lunghissimo, periodo di governo indisturbato della Città.
E invece il nuovo Sindaco ha pensato che tutti quelli che lo avevano sostenuto avessero terminato il loro ruolo e potessero essere messi da parte, mentre l’azione amministrativa doveva essere riservata al suo cerchietto magico comprendente solo persone a lui vicinissime e rientranti nel suo gruppo politico iniziale, quello, per intenderci, che l’elettorato aveva bocciato nella tornata elettorale del 2019, escludendolo persino dal ballottaggio. E così siamo partiti subito male, buttando a mare la potenziale alleanza con Bovino che, pur avendo lealmente contribuito alla vittoria, è stato brutalmente e, lasciatemelo dire, scorrettamente messo da parte. Il Sindaco non ha mai dato, al riguardo, uno straccio di motivazione e i suoi hanno farfugliato le solite insinuazioni dette a mezza bocca. Ma le chiacchiere stanno a zero: i fatti dicono che il gruppo Bovino non è mai stato neanche invitato a una sola riunione di maggioranza e che nel primo consiglio comunale i suoi consiglieri sono stati gentilmente invitati a sedersi all’opposizione. Punto. In questo modo, la maggioranza ha perso subito 3 consiglieri. Si tratta di una decisione politicamente assurda quanto ingenerosa che, a mia memoria, non trova precedenti: mai un sindaco eletto ha dato un simile, inspiegabile calcio nel sedere a chi lo aveva sostenuto al ballottaggio. Inspiegabile anche perché il gruppo Bovino, sul piano politico è contiguo alla maggioranza e soprattutto al PD che addirittura lo aveva sostenuto come candidato Sindaco nel 2019. Ma neanche il PD ha alzato un dito in sua difesa né ha avvertito la necessità di dare uno straccio di motivazione politica a questa assurda decisione. In questa occasione il PD ha dimostrato tutta la sua debolezza, direi anzi irrilevanza politica. L’esclusione di Bovino ha indebolito il Sindaco non solo verso l’opposizione ma anche verso i suoi stessi consiglieri di maggioranza, ognuno dei quali, da quel momento, risulta determinate per la sopravvivenza dell’amministrazione.

La Giunta del cambiamento.
Poi è arrivata la nomina della Giunta e lì gli errori si sono moltiplicati. Si è optato per una inedita composizione mista, un po’ tecnica è un po’ politica. Nella parte politica, però, oltre ai due partiti del Sindaco, è rappresentato solo il PD con due assessori. Ma anche in questo caso è emersa la debolezza della leadership locale di questo partito che ha finito per rimettere sostanzialmente al Sindaco la scelta anche dei suoi due assessori. In pratica, ha scelto tutto De Benedittis, così come del resto prevede la legge. Solo che le sue scelte hanno assunto carattere personalistico finendo per privilegiare non le persone più adatte ai singoli ruoli bensì quelle legate a doppio filo alla sua persona. E così ci ritroviamo come assessore all’urbanistica una architetta molto legata a De Benedittis e soprattutto avente Studio professionale nel territorio comunale. Naturalmente si è detto che questa professionista lo Studio lo ha chiuso e ha deciso di vivere (rectius: sopravvivere) solo con i 1.000 euro di appannaggio assessorile. E magari sarà anche vero (non lo so) ma non è chi non veda quanto una simile scelta appaia inopportuna: se l’avesse fatta (e, nel recente passato, non l’ha fatta) il Centrodestra avremmo sollevato dubbi e insinuazioni di ogni genere. E ci ritroviamo anche assessore ai Servizi Sociali un giovanissimo sociologo privo di esperienze amministrative, figlio di un consigliere comunale in carica (cosa legale ma inopportuna, perché il Consiglio Comunale è l’organo che vigila sull’operato della Giunta) e figlio, per parte di madre, di una assistente sociale che per molti anni ha operato in quell’ufficio e che ora rischia di essere considerata – anche suo malgrado – come l’assessora-ombra. E alle politiche giovanili e ai rapporti con le Università ci ritroviamo un’assessora ancora più giovane e inesperta che finora ha brillato solo per i suoi silenzi e, ultimamente, per i suoi lamenti; più o meno quanto accaduto anche alla valente avvocata preposta al delicatissimo e importantissimo settore dello sviluppo economico. Infine, ed è probabilmente la nomina più significativa, come vice sindaco (su questo nulla da dire) ma anche come assessore alla cultura e alle istituzioni scolastiche ci ritroviamo un simpatico ragioniere che però nel suo telegrafico curriculum (depositato a fini elettorali) non ha potuto indicare alcun requisito né alcuna esperienza anche solo lontanamente inerente quei settori. È lui stesso quindi che (nel curriculum) confessa la propria inadeguatezza a quel delicato ruolo, che infatti, nell’azione amministrativa quotidiana sta mergendo a più riprese (come, ad esempio, hanno ripetutamente lamentano diversi dirigenti scolastici).
Si dirà che gli assessori non devono necessariamente avere competenze tecniche. La cosa non è del tutto vera, perché l’assessore deve orientare l’azione amministrativa e quindi sapere di cosa parla politicamente; ma, soprattutto, in un Comune già penalizzato da gravi carenze di personale, privo di dirigenti, con un nuovo segretario generale, sarebbe stato davvero indispensabile nominare assessori esperti e di alto profilo. E invece sono prevalse altre logiche. In più, il nuovo Sindaco, dal giorno dopo la sua elezione, ha anche vistosamente tagliato i ponti con qualsiasi persona esperta o autorevole fra le tante che lo avevano appoggiato durante la campagna elettorale, mettendoci la faccia e facendo in modo che l’elettorato superasse la diffusa diffidenza verso il gruppo originario di De Benedittis. Molti di questi autorevoli sostenitori hanno espresso apertamente e pubblicamente la loro delusione; e in molti casi si tratta di Coratini conosciuti e stimati a livello nazionale in campo artistico, culturale, professionale.
Questa dunque la Giunta del cambiamento, una allegra armata brancaleone – arricchita da due tecnici sconosciuti ai più – che ha cominciato a inanellare errori e ingenuità di ogni genere che sono sotto gli occhi di tutti e sono stati via via evidenziati e criticati soprattutto sui social (ricordo solo che la prima delibera di giunta è stata subito annullata in autotutela).

I due limiti più preoccupanti
Ciò che però preoccupa di più sono due carenze precise dell’azione amministrativa in cui si evidenziano i maggiori limiti ontologici della nuova Amministrazione.
Innanzitutto risulta finora completamente tradita la promessa di trasparenza amministrativa sbandierata nel corso della campagna elettorale quando si era parlato di fare del Comune una casa di vetro. Il sito del Comune è rimasto immutato e continua a evidenziare non pochi problemi di consultazione. Il bilancio comunale è stato approvato alla chetichella senza alcuna consultazione della città e delle formazioni sociali che vi operano (come invece prevede lo stesso regolamento comunale) e senza neanche un adeguato coinvolgimento delle opposizioni. Altro che il promesso bilancio partecipato! Gli strumenti di partecipazione previsti come obbligatori dallo Statuto comunale (in primis le Consulte permanenti) non sono mai state neanche nominate dai nuovi amministratori. In questo, c’è stato in effetti un vero cambiamento essendosi passati dall’applicazione meramente formale e di facciata del Centrodestra alla disapplicazione totale e sfacciata di questa nuova Giunta. Ciò che preoccupa e francamente scandalizza è il silenzio assordante delle forze politiche di maggioranza sul punto: questo povero Statuto comunale coratino, così bello e così elogiato (dai forestieri), non se lo è letto quasi nessuno.
L’altro aspetto che preoccupa molto è la mancanza di visione. Qual è la vocazione principale della nostra Città? È essenziale chiederselo soprattutto ora che dovremmo essere chiamati a elaborare progetti per partecipare la PNRR per spendere le ingenti risorse che l’Unione Europea ha destinato al nostro Paese. Nessuno nella nuova amministrazione si è ancora posto questa domanda. Figuriamoci quando avremo le risposte. In una trasmissione andata in onda su una web TV, De Benedittis fu intervistato insieme agli amministratori di Iglesias e di Trento i quali dimostrarono di avere le idee chiarissime sulla possibile utilizzazione dei fondi europei mentre il nostro sindaco si limitò a lamentarsi della carenza di personale e a citare uno stanziamento di bilancio per la progettazione. Qualcuno, già in quell’occasione, gli fece rilevare che, d’accordo, i progetti li devono elaborare i tecnici ma le idee le devono mettere i politici, partendo appunto dalla vocazione verso cui si intende orientare la Città.

Che fare?
I compiti che ci attendono nei prossimi mesi sono improbi e decisivi per il futuro della nostra città. E i Coratini si stanno progressivamente rendendo conto della inadeguatezza rispetto ad essi di questa nuova amministrazione. Ma se De Benedittis dovesse fallire, cosa succederebbe? Nulla di buono. Potrebbero anzi aprirsi scenari estremamente preoccupanti. A mio avviso il legame della Città col Centrodestra è irrimediabilmente interrotto. Mentre la Sinistra, dopo l’ennesima fallimentare esperienza, avrebbe perso ogni credibilità. Si potrebbe quindi creare un pericoloso vuoto politico in cui potrebbero infilarsi anche avventurieri della peggior specie.
De Benedittis quindi non deve cadere, non se lo può permettere la sinistra, non se lo può permettere la città; ma deve urgentemente adeguare la sua amministrazione alle esigenze di un centro importante come Corato. Si impone innanzitutto un allargamento della maggioranza al gruppo di Bovino, per renderla più stabile. Vedrei bene anche un patto istituzionale con le opposizioni: il momento è troppo grave per dar luogo alla normale dialettica politica. Pur nel rispetto dei diversi ruoli, è possibile individuare forme di consultazione delle minoranze nelle scelte strategiche più importanti e soprattutto nel controllo sull’azione amministrativa. Infine, è indispensabile un rimpasto di giunta non tanto per coinvolgere altri esponenti politici: i partiti a Corato hanno mostrato di aver in gran parte esaurito la loro capacità di elaborazione politica e di governo. Vedrei quindi una giunta tecnica di alto profilo, sull’esempio di quella uscente di Ruvo. Per non lasciare però sulle spalle del Sindaco l’intero onere della elaborazione politica insita nell’azione amministrativa, soprattutto per collaborare alla elaborazione delle idee guida del PNRR, suggerirei anche la creazione di un gruppo informale di consiglieri esperti che lo affianchi e lo supporti nelle decisioni più importanti, senza nulla togliere alla sua responsabilità e autonomia decisionale.
Con queste decisive correzioni di rotta, De Benedittis potrebbe riprendere il cammino e completare felicemente e proficuamente la consigliatura.

Immagino che in molti leggeranno con apparente sufficienza e malcelato fastidio queste mie considerazioni e soprattutto i miei consigli finali. Non mi interessa: ho le spalle abbastanza larghe per sostenere critiche di qualsiasi genere e per andare, quando serve, controcorrente. Sentivo il dovere morale e politico, verso la Città, verso la Sinistra e verso la mia coscienza, di dire pubblicamente quella che secondo me è la verità. E confido che il Sindaco, magari senza troppo darlo a vedere, le leggerà con un minimo di attenzione.

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