Crisi amministrativa Archivi - Il Quarto Potere https://ilquartopotere.it/tag/crisi-amministrativa/ Le notizie sotto un'altra luce Mon, 16 Sep 2019 17:57:46 +0000 it-IT hourly 1 https://wordpress.org/?v=6.8.1 https://ilquartopotere.it/wp-content/uploads/2018/12/cropped-icona_512-32x32.png Crisi amministrativa Archivi - Il Quarto Potere https://ilquartopotere.it/tag/crisi-amministrativa/ 32 32  “Cronaca di una morte annunciata” – Pasquale D’Introno traccia un solco profondo nel centrodestra      https://ilquartopotere.it/news/politica/cronaca-di-una-morte-annunciata-pasquale-dintrono-traccia-un-solco-profondo-nel-centrodestra/ https://ilquartopotere.it/news/politica/cronaca-di-una-morte-annunciata-pasquale-dintrono-traccia-un-solco-profondo-nel-centrodestra/#respond Mon, 16 Sep 2019 17:57:46 +0000 http://www.ilquartopotere.it/?p=1937 L’incontro tenuto ieri sera dal sindaco uscente Pasquale D’Introno, davanti a una piazza super affollata, è stato indubbiamente la risposta a Direzione Italia che durante la conferenza stampa di qualche giorno dichiarava di aver conosciuto tre facce dell’ex primo cittadino: quella durante le primarie, quella durante la campagna elettorale e quella post elezione che lo […]

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L’incontro tenuto ieri sera dal sindaco uscente Pasquale D’Introno, davanti a una piazza super affollata, è stato indubbiamente la risposta a Direzione Italia che durante la conferenza stampa di qualche giorno dichiarava di aver conosciuto tre facce dell’ex primo cittadino: quella durante le primarie, quella durante la campagna elettorale e quella post elezione che lo vedeva sindaco eletto, accusandolo di tradimento.

Si presenta sul palco con quella che era la sua giunta e i due consiglieri che gli sono rimasti fedeli, non ci sta ad essere definito traditore perché non ha tradito nessun patto, “patti che tra l’altro non c’erano, se non forse in qualche stanza, in qualche cassetto e non tirato fuori, forse ad arte, ma tirato fuori al 90esimo’ per far sì che il sindaco potesse non riflettere e andare avanti”, “in consiglio è stata fatta un’azione che ha contrastato la volontà del popolo”.

Un fiume in piena il D’Introno su un modus operandi del cdx che aveva già dei precedenti e che noi avevamo anticipato l’11 aprile in un nostro articolo sull’epilogo di questa vicenda: (http://www.ilquartopotere.it/news/politica/sindaco-a-corato-chi-sara-il-prossimo-agnello-da-sacrificare/)

Un excursus quello raccontato ieri sera sul palco che aveva tutto il sapore della cronaca di una morte annunciata. Parte da febbraio quando fu invitato dal “sig. Luigi Perrone” a candidarsi a seguito di un sondaggio commissionato che non vedendo favorevole i nomi nelle figure veterane di Pomodoro, Diaferia, Salerno e Bucci e che dava in pole position Corrado De Benedittis, doveva individuare una figura proveniente dalla società civile che desse una ventata di cambiamento.

In sintesi il cdx non aveva un candidato che avesse appeal nell’opinione pubblica ma la sua persona non condivisa da tutta la coalizione necessitò l’avvio delle primarie che lo vide spuntare su Luigi Menduni della Lega.

Sin da subito quel matrimonio destò perplessità (http://www.ilquartopotere.it/news/politica/perrone-vs-dintrono-un-amore-mai-sbocciato-dopo-le-dimissioni-del-sindaco-fumata-nera-anche-per-il-presidente-del-consiglio/) e già si avvertiva nell’aria che quella scelta fu fatta più per ripiego che per convinzione e i fatti purtroppo hanno dato ragione a discapito della città.

D’Introno avvelenato come non mai dichiara di essere stato lasciato solo all’indomani di quel risultato. Ne ha per molti, parla di inciuci, di oppressioni, di manipolazioni e quello che viene tracciato sul palco è la denuncia di continue lotte interne a partire dalla composizione della giunta; voleva solo nomi di fiducia, che non prevedessero figure provenienti dalle precedenti amministrazioni ma più di quaranta giorni non erano stati sufficienti per raggiungere un accordo e fu sul nome di Lorena Mangione che maturò le sue dimissioni.

Una decisione rafforzata la mattina del consiglio da un atteggiamento incoerente del segretario generale a cui aveva chiesto telefonicamente durante una riunione, di escludere il punto dalla discussione del primo consiglio, visto che la giunta nonostante innumerevoli riunioni non aveva trovato una quadra e per cui riceveva l’assenso la sera, che mutò in dissenso all’indomani.

È costretto a lavorare nella più totale diffidenza, D’Introno avverte che intorno a sé si sta facendo terreno bruciato “vedevo sfilare la pietra dal pariete un po’ per volta affinché il pariete cadesse” e gli innumerevoli consigli comunali sono ormai storia.

È sull’elevato debito verso l’A.SI.PU. che viene sollevato un grosso dubbio così come sul 1.800.000 euro di lavori eseguiti senza un responsabile unico del procedimento; una spesa al buio, lascia intendere D’Introno, che bisognava pagare senza che nessuno sapesse se e come erano stati realizzati.

Un quadro di uomini non liberi, questo è il dipinto, e salta sempre fuori quel V.le Cadorna dove rendicontare è d’obbligo ma non è solo sugli uomini della sua maggioranza che nutre dubbi ce n’è anche per Corrado De Benedittis che accusa di essere pilotato e che i latinismi non interessano al cittadino medio addirittura parla di inciucio alla luce degli 800 voti disgiunti, all’indomani dell’elezione del 26 maggio, di Direzione Italia andati a suo favore.

E poi sulle firme depositate il 5 settembre, valse la sua caduta, le sue ulteriori perplessità: “Poteva il notaio Francesco Capozza dalle 12 e qualche minuto alle 14 fare l’atto o stavano già depositate le firme o stava tutto preparato? La preoccupazione di Direzione Italia era di non farmi arrivare al 7 settembre, perché avendo revocato il segretario generale, ne volevo uno di fiducia, si doveva salvarlo da quella revoca”.

“Non intendevo essere burattino di nessuno, afferma, ho visto tante pecore, c’è solo da vergognarsi, solo interesse per le poltrone e non per il bene della città intendo costruire barriere contro l’oppressione”

Nessun riferimento alla Lega, nessun nome di chi avrebbe fatto parte della giunta, mentre dai social sembra avviarsi a prove tecniche per la prossima campagna elettorale tanto da non passare inosservate a Gino Perrone che commenta “….troppo presto per la campagna elettorale…” un consiglio da buon padre di famiglia o altro?

Non ci sono vincitori in questa terribile avventura, almeno al momento, quello che si intravede è, in ogni caso, un solco profondo tracciato nel cdx.

Troppo presto per fare previsioni anche se si avverte già un certo fermento ma non si può più sbagliare; ricordiamo che i cittadini nella scorsa e quanto mai vicina tornata elettorale un segnale di cambiamento l’avevano dato ma i loro voti si erano dispersi tra i nove candidati sindaco, evitate di ripetere!

 

 

 

 

 

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Finita l’avventura amministrativa del sindaco D’Introno https://ilquartopotere.it/news/politica/finita-lavventura-amministrativa-del-sindaco-dintrono/ https://ilquartopotere.it/news/politica/finita-lavventura-amministrativa-del-sindaco-dintrono/#respond Thu, 05 Sep 2019 12:19:16 +0000 http://www.ilquartopotere.it/?p=1876 Alle ore 14.00 protocollate le firme dei consiglieri L’iniziativa è clamorosa. Direzione Italia Corato ha deciso per sé, anche in barba ai vertici provinciali. Per il Sindaco D’Introno è arrivato il momento della sfiducia. Tutti e 8 i consiglieri di “Direzione italia” si sono appena recati presso lo Studio notarile Capozza, per dimettersi dal Consiglio comunale: […]

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Alle ore 14.00 protocollate le firme dei consiglieri

L’iniziativa è clamorosa. Direzione Italia Corato ha deciso per sé, anche in barba ai vertici provinciali. Per il Sindaco D’Introno è arrivato il momento della sfiducia. Tutti e 8 i consiglieri di “Direzione italia” si sono appena recati presso lo Studio notarile Capozza, per dimettersi dal Consiglio comunale: ad essi è presumibile che si siano sono aggiunti i consiglieri Vincenzo Mastrodonato e Riccardo Porro di “Fratelli d’Italia”, Cosimo Damiano Zitoli di “Forza Italia“, Domenico Tedeschi di “Idea” e per l’Opposizione sicuramente, considerate le posizioni pubbliche assunte, Niccolò Longo del Movimento “Cinque Stelle” e Paolo Loizzo di “Sinistra democratica”, “Italia in comune” e “Ape”. Così ha fine o ha inizio, a seconda di come la si vede, la lunga crisi politico-amministrativa della Città. Le conseguenze saranno molteplici e si può immaginare che riguarderanno anche i rapporti interni al Centrodestra a tutti i livelli decisionali. Ma per i commenti e per le analisi ci sarà tempo.

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Sindaco D’Introno: La pecorella smarrita richiamata all’ovile https://ilquartopotere.it/news/politica/sindaco-dintrono-la-pecorella-smarrita-richiamata-allovile/ https://ilquartopotere.it/news/politica/sindaco-dintrono-la-pecorella-smarrita-richiamata-allovile/#respond Sat, 31 Aug 2019 21:29:17 +0000 http://www.ilquartopotere.it/?p=1862 Siamo alle battute finali e il sindaco Pasquale D’introno deve iniziare a prendere una decisione, seria. Sembra che la situazione si complichi e che i suoi colpi di testa, sotto gli occhi di tutti, finora non hanno prodotto nulla di buono. Dopo la diffida giunta dal Prefetto, arriva anche il richiamo dai vertici di Direzione […]

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Siamo alle battute finali e il sindaco Pasquale D’introno deve iniziare a prendere una decisione, seria.

Sembra che la situazione si complichi e che i suoi colpi di testa, sotto gli occhi di tutti, finora non hanno prodotto nulla di buono.

Dopo la diffida giunta dal Prefetto, arriva anche il richiamo dai vertici di Direzione Italia e Fratelli d’Italia che con una missiva, come nella parabola della pecorella smarrita, invitano il sindaco a ritornare all’ovile.

Dove eravamo rimasti?

L’invito è a una sorta di rewind per ricostruire un rinnovato spirito dell’alleanza e segnare una ripartenza tra coalizione politica e compagine amministrativa a tutela degli interessi della città, scrivono.

Cosa farà adesso la pecorella smarrita?

Vedremo.

Ed è proprio tra un “vedremo”, spesso pronunciato durante la campagna elettorale così come subito dopo l’elezione in risposta a domande di vario tipo che gli venivano poste dai vari organi di stampa ma anche da qualche cittadino comune, lavaggi delle strade e qualche fioriera sistemata, qualche fontana ripulita,  le date dimissioni successivamente ritirate, una giunta nominata in barba ai patti con la coalizione che l’aveva sostenuto, sette consigli comunali in poco più di due mesi e intanto un serrato silenzio infranto da vari e insulsi messaggi postati sui social, mai un vero chiarimento sulla crisi politica e sui rapporti con la sua maggioranza e tra un continuo richiamo al senso di responsabilità, a un certo punto, rivolto soprattutto alle minoranze quasi fossero loro i responsabili di tale situazione, Corato è sprofondata nella paralisi più totale.

Quel che è certo è che tutta questa pantomima messa in atto dal sindaco D’Introno costerà cara, in termini economici, a tutti i coratini.

E in questa farsa che va avanti ormai da circa tre mesi ha trovato spazio anche una manifestazione di un gruppo di cittadini spontanei, così si definivano, molto apprezzata dal primo cittadino, come da sue esternazioni, anche se è poco chiaro perché, per cosa e per come così come sfuggente è stato il senso della stessa manifestazione.

L’unico dato evidente è che la stessa , poco più di una decina persone in piazza, esagerando, di cui due in riunione col sindaco nel suo ufficio, ancor prima che la pseudo manifestazione iniziasse, ha richiesto una presenza massiccia delle forze dell’ordine, doverosamente presenti in piazza, ma sprecata per l’occasione.

Come dire: “Se papà può agire con incoscienza perché non possiamo noi figli”?

Non può continuare così questa città.

In questa tornata siamo tutti colpevoli, politici e cittadini; i politici la smettano di peccare di individualismo, di sete di potere, di scambiare il Palazzo di Città come campo di gioco per interessi personali e di candidare chicchessia e i cittadini in quella cabina riflettano sempre più su quella fatidica X.

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Il sindaco: “Io vado avanti” – Ma i numeri dove sono? https://ilquartopotere.it/news/politica/il-sindaco-io-vado-avanti-ma-i-numeri-dove-sono/ https://ilquartopotere.it/news/politica/il-sindaco-io-vado-avanti-ma-i-numeri-dove-sono/#respond Wed, 28 Aug 2019 09:08:11 +0000 http://www.ilquartopotere.it/?p=1835 Tutti col fiato sospeso… Il sindaco per la prima volta decide di fare delle dichiarazioni pubbliche convocando una conferenza stampa. Esordisce dicendo che nonostante sia in atto una vera crisi politica, lui non intende fare passi indietro ma è sua intenzione andare avanti col suo lavoro perché fiducioso per il futuro, ritenendo altresì che questa […]

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Tutti col fiato sospeso…

Il sindaco per la prima volta decide di fare delle dichiarazioni pubbliche convocando una conferenza stampa.

Esordisce dicendo che nonostante sia in atto una vera crisi politica, lui non intende fare passi indietro ma è sua intenzione andare avanti col suo lavoro perché fiducioso per il futuro, ritenendo altresì che questa situazione di stallo possa rientrare nel più breve tempo possibile e chiedendo a tutte le forze politiche presenti in consiglio comunale di mostrare senso di responsabilità nei confronti della città per poi continuare insieme questo cammino verso il cambiamento.

Il primo segnale infatti l’ha lanciato rimuovendo dal suo incarico il segretario comunale, nelle sue intenzioni sembrerebbe che anche altre figure tecniche possano subire la stessa sorte, ad esempio i dirigenti dell’ASIPU, sostituendoli con uomini di sua fiducia visto che la legge glielo consente.

Iniziativa questa che sicuramente sta già provocando reazioni negative da parte della sua ex maggioranza (Direzione Italia), infatti per loro appare come un atto di forza che non fa altro che deteriorare una situazione già fin troppo compromessa.

L’azione del sindaco D’Introno sembrerebbe un vero atto di coraggio per dar vita ad un vero cambiamento, ma la realtà è ben diversa, forse ha dimenticato di essere stato eletto grazie a una coalizione che il vecchio sistema lo rappresenta e il vero cambiamento sarebbe stato se prima non avesse accettato di farsi sostenere dallo stesso.

L’ottimismo mostrato durante l’incontro con la stampa cozzerebbe con quello che il panorama politico locale in questo momento presenta; una maggioranza ormai disintegrata che nulla lascia presagire ad eventuali ricuciture ma che sembra fortemente intenzionata a staccargli al più presto la spina, la presunta raccolta di firme da parte dei consiglieri di Direzione Italia e alcuni fuoriusciti di Fratelli D’Italia e Idea con altre dei consiglieri di minoranza ne sono la prova. Alla luce di questo scenario non occorrerebbe attendere neanche gli altri venti giorni durante i quali approvare le variazioni di bilancio come richiesta dal prefetto attraverso la diffida notificata ieri.

La Divina Provvidenza a cui qualcuno si affida o che attende, al momento non sembra metterci la mano perché l’altra soluzione che il sindaco auspica è l’ipotesi di creare un nuovo governo coinvolgendo i consiglieri di opposizione che viene letteralmente bocciata dagli stessi.

Già nei vari consigli le minoranze hanno più volte ribadito di non essere disposti a fare da stampella a questo governo e anche quando nell’ultimo consiglio si sperava che dessero il loro appoggio per mettere almeno a segno il secondo punto all’ordine del giorno, la nomina dei revisori dei conti, bypassando l’elezione del presidente del consiglio neanche per mano della Madonna del Pozzo che in quel momento passava in processione sotto il Palazzo di Città, la Divina Provvidenza ha fatto la Grazia, finendo nell’ennesimo nulla di fatto.

Il sindaco a questo punto è giusto che prenda atto che la situazione da lui prospettata durante la conferenza stampa non trova riscontro nella realtà, quindi nel rispetto dei suoi aficionados si faccia coraggio mettendosi da parte in modo onorevole.

Forse lei è l’unico a non essersi reso conto che il tram dei desideri ormai è giunto al capolinea…

 

 

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Diffida dalla prefettura – Alle 18.00 il sindaco farà delle dichiarazioni attraverso una conferenza stampa https://ilquartopotere.it/news/politica/diffida-dalla-prefettura-alle-18-00-il-sindaco-fara-delle-dichiarazioni-attraverso-una-conferenza-stampa/ https://ilquartopotere.it/news/politica/diffida-dalla-prefettura-alle-18-00-il-sindaco-fara-delle-dichiarazioni-attraverso-una-conferenza-stampa/#respond Tue, 27 Aug 2019 15:48:47 +0000 http://www.ilquartopotere.it/?p=1833 Era nell’aria la Prefettura di Bari nella giornata di oggi ha notificato presso il comune di Corato una formale diffida determinata dalla mancata approvazione dell’assestamento di bilancio. Da oggi il consiglio comunale ha a disposizione 20 giorni di tempo per approvare le variazioni di bilancio, se ciò non dovesse accadere il consiglio sarà sciolto ed […]

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Era nell’aria la Prefettura di Bari nella giornata di oggi ha notificato presso il comune di Corato una formale diffida determinata dalla mancata approvazione dell’assestamento di bilancio.

Da oggi il consiglio comunale ha a disposizione 20 giorni di tempo per approvare le variazioni di bilancio, se ciò non dovesse accadere il consiglio sarà sciolto ed interverrà il commissario prefettizio.

Allo stato attuale pare un’impresa alquanto improbabile che il consiglio possa approvare nei tempi stabiliti tale provvedimento.

A riguardo sembrerebbe che Direzione Italia stia raccogliendo le firme per le dimissioni di 13 consiglieri da depositare al notaio a cui potrebbero aggiungersi quelle di alcuni consiglieri di minoranza. Questi ultimi infatti avevano annunciato che la loro azione sarebbe stata concomitante a quella della maggioranza se ci fosse stata da parte loro una decisione in tale direzione.

Intorno alle 17.00 di oggi è giunta in redazione attraverso la segretaria personale del sindaco l’invito ad una conferenza stampa che lo stesso ha convocato, la missiva annuncia che il sindaco farà delle dichiarazioni senza possibilità da parte dei giornalisti di porre delle domande.

In attesa di questo incontro vi terremo informati

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I consiglieri De Benedittis e Loizzo: lettera alla Prefettura di Bari https://ilquartopotere.it/news/politica/i-consiglieri-de-benedittis-e-loizzo-lettera-alla-prefettura-di-bari/ https://ilquartopotere.it/news/politica/i-consiglieri-de-benedittis-e-loizzo-lettera-alla-prefettura-di-bari/#respond Mon, 26 Aug 2019 14:17:26 +0000 http://www.ilquartopotere.it/?p=1827 A poche ore dalla seconda convocazione del settimo consiglio comunale che si terrà oggi 26 agosto alle ore 18 De Benedittis e Loizzo scrivono al Prefetto. I consiglieri comunali Corrado De Benedittis e Paolo Loizzo, a nome dei gruppi politici che rispettivamente rappresentano: Demos Democrazia Solidale, Rimettiamo in moto la città, Associazione Progresso Etico, Italia […]

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A poche ore dalla seconda convocazione del settimo consiglio comunale che si terrà oggi 26 agosto alle ore 18 De Benedittis e Loizzo scrivono al Prefetto.

I consiglieri comunali Corrado De Benedittis e Paolo Loizzo, a nome dei gruppi politici che rispettivamente rappresentano: Demos Democrazia Solidale, Rimettiamo in moto la città, Associazione Progresso Etico, Italia in comune e Sinistra Democratica, questa mattina hanno indirizzato al Prefetto di Bari una lettera in cui si descrive la situazione di stallo nella quale versa l’ente locale.

La richiesta al Prefetto è quella di voler interessarsi, come la legge prevede, al fine di garantire il buon funzionamento dell’amministrazione comunale.

 

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Crisi amministrativa: Dimissioni subito del sindaco o contratto di governo per la città https://ilquartopotere.it/news/politica/crisi-amministrativa-dimissioni-subito-del-sindaco-o-contratto-di-governo-per-la-citta/ https://ilquartopotere.it/news/politica/crisi-amministrativa-dimissioni-subito-del-sindaco-o-contratto-di-governo-per-la-citta/#respond Sat, 24 Aug 2019 08:03:28 +0000 http://www.ilquartopotere.it/?p=1817 Quest’anno in assenza del calendario dell’estate coratina, qualcuno ha ben pensato di creare un appuntamento fisso, del tutto inedito: il consiglio comunale show, aperto a tutti i cittadini. Un organizzazione impeccabile, pensate che per chi si perde la prima è già pronta la seconda. Sold out per ogni spettacolo presso la sala consiliare del Palazzo […]

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Quest’anno in assenza del calendario dell’estate coratina, qualcuno ha ben pensato di creare un appuntamento fisso, del tutto inedito: il consiglio comunale show, aperto a tutti i cittadini.

Un organizzazione impeccabile, pensate che per chi si perde la prima è già pronta la seconda.

Sold out per ogni spettacolo presso la sala consiliare del Palazzo di Città che puntualmente, dato il successo, balza agli onori della cronaca locale e non.

Il copione però è sempre lo stesso e la gente inizia ad essere veramente stanca e delusa.

L’ultimo consiglio comunale infatti, durato una manciata di minuti per assenza del numero legale e rimandato in seconda convocazione al 26 agosto, ha fortemente indignato i presenti che lasciando la sala si sono lasciati andare a commenti del tipo: siamo diventati una barzelletta, facciamo solo ridere, adesso basta essere presi in giro, andassero tutti a casa…oltre ad altri commenti meno decorosi che evitiamo di riportare.

Come dare torto!

È ormai evidente che la situazione è precipitata, ipotizzare un accordo tra i consiglieri di maggioranza è più che un’utopia, visto i veti, il muro contro muro da entrambe le parti e i rapporti personali fortemente lacerati.

Anche le condizioni per creare una nuova maggioranza con il coinvolgimento delle opposizioni appare sempre più un miraggio, considerando che tra le stesse minoranze le posizioni sono contrapposte, oltre al fatto che il numero dei consiglieri disposti a tale disegno sembri non essere sufficiente.

Una crisi amministrativa che certamente non può continuare così, prima o poi per rispetto dei cittadini una decisione va presa anche se, allo stato attuale, non si intravedono all’orizzonte vie di uscita e la minaccia di un altro anno di commissariamento è più che verosimile.

A questo punto le strade potrebbero essere due; o il sindaco si dimette subito, lasciando il comune nelle mani del commissario prefettizio in attesa che il prossimo anno si riaffidi ai cittadini la volontà di eleggere un nuovo sindaco, oppure si potrebbe optare alla soluzione di un governo di grande responsabilità, difficile da realizzare ma non impossibile, appellandosi semplicemente alla volontà politica.

A garantire tutti ci sarebbe una sorta di contratto a tempo di circa 7/8 mesi firmato da tutte le forze politiche presenti in consiglio comunale, per consentire l’individuazione di una serie di priorità condivise da inserire nel programma di governo e una volta portate a termine rimettere tutto nelle mani dei coratini.

Vero è che tutto questo richiederebbe un grande sforzo da parte di tutti i consiglieri presenti in assise sicuramente non facile da far digerire ai vertici dei propri partiti, ma potrebbe essere un gesto di grande responsabilità e un segnale forte di chi dovrebbe avere a cuore le sorti della città.

Forse è il caso di provare a mettete da parte le ambizioni personali e sposare gli interessi di tutti…

 

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Al Sindaco e alla sua maggioranza che c’è, non c’è, non si sa https://ilquartopotere.it/news/politica/al-sindaco-e-alla-sua-maggioranza-che-ce-non-ce-non-si-sa/ https://ilquartopotere.it/news/politica/al-sindaco-e-alla-sua-maggioranza-che-ce-non-ce-non-si-sa/#respond Fri, 16 Aug 2019 05:28:36 +0000 http://www.ilquartopotere.it/?p=1739 Egr. Sindaco, ad oggi 16 agosto 2019 i cittadini di Corato brancolano nel buio, non sono da lei informati sulla vera causa della crisi sua e della sua maggioranza. La città è lasciata allo sbando! Il consiglio comunale è bloccato, l’approvazione dei debiti fuori bilancio con tutti i danni che ne conseguono per la comunità […]

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Egr. Sindaco, ad oggi 16 agosto 2019 i cittadini di Corato brancolano nel buio, non sono da lei informati sulla vera causa della crisi sua e della sua maggioranza.

La città è lasciata allo sbando! Il consiglio comunale è bloccato, l’approvazione dei debiti fuori bilancio con tutti i danni che ne conseguono per la comunità ormai grazie a lei ed alla sua maggioranza sono saltati e ci fermiamo qui.

Egr. Sindaco perché’ i coratini non devono sapere le motivazioni delle sue dimissioni poi ritirate?

Mancanza di volontà o incapacità di approcciarsi con l’altro o un impedimento politico sconosciuto?

Fa specie e disorienta tutti che un sindaco non abbia nemmeno il buonsenso di decretare le dimissioni e di finirla con questa inutile e ridicola farsa!

Lei dice “lo vogliono i coratini che io rimanga”. Ma chi? Ma quanti? Solo pochi intimi?

Il sindaco per essere credibile deve fare chiarezza, deve essere trasparente deve elencare la/le verità sulle dimissioni poi ritirate, questo vogliono i cittadini di Corato.

La nostra è una democrazia rappresentativa pertanto o il sindaco ha una maggioranza in consiglio comunale e quindi governa la città o se questo presupposto manca deve dimettersi liberando Corato da lacci e lacciuoli e dando così la possibilità di tornare alle elezioni per determinare una vera maggioranza in grado di amministrare!

I tatticismi inutili non servono perché confondono e rovinano la città!

Se il sindaco non riesce a sciogliere autonomamente, questi pericolosi nodi, sia la sua maggioranza, che non lo sostiene, certo con l’apporto delle minoranze a portare fuori da questa gravissima e inusitata situazione Corato presentando e votando una mozione di sfiducia al sindaco.

La maggioranza, che non sostiene il sindaco, faccia chiarezza e metta, comunque in atto qualunque altra azione che faccia chiarezza sulle varie posizioni e liberi Corato da questa situazione pericolosissima, costosissima, surreale.

Altrettanto il sindaco non utilizzi le dimissioni come strategia politica, se hanno un fondamento le presenti e non le ritiri restituendo ai coratini la libertà di scegliere con nuove elezioni.

Partito Democratico Corato

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La città sotto assedio https://ilquartopotere.it/news/politica/la-citta-sotto-assedio/ https://ilquartopotere.it/news/politica/la-citta-sotto-assedio/#respond Thu, 15 Aug 2019 06:57:34 +0000 http://www.ilquartopotere.it/?p=1716 Sarebbe questa per noi la sintesi degli ultimi due mesi appena trascorsi dal turno di ballottaggio, che ha casualmente assegnato la vittoria al Sindaco D’introno e a quella che sembrava essere la coalizione di centrodestra. Città Nuova si era espressa sul quadro politico amministrativo locale con il comunicato stampa del 27 Luglio, all’indomani del blitz […]

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Sarebbe questa per noi la sintesi degli ultimi due mesi appena trascorsi dal turno di ballottaggio, che ha casualmente assegnato la vittoria al Sindaco D’introno e a quella che sembrava essere la coalizione di centrodestra.

Città Nuova si era espressa sul quadro politico amministrativo locale con il comunicato stampa del 27 Luglio, all’indomani del blitz del Sindaco sulla nomina di un pezzo di Giunta Comunale: senza falsa modestia, avevamo previsto gli effetti di quella mossa azzardata e incoerente. Fiumi di parole e scorrettezze istituzionali, nonché l’improbabile e disperato ritiro delle dimissioni del Sindaco a valle di un quadro politico deteriorato si sono manifestati rispetto al giorno in cui le rassegnò, ma nulla di buono è accaduto per la Città.

Risultato? Corato è ostaggio di uno scontro tra il Sindaco insieme a Fratelli d’Italia e Idea, contro Direzione Italia che a sua volta rappresenta anche Forza Italia e Lega: scontro che deriva da tradimenti di accordi, pretese degli uni rispetto agli altri, rendite da attribuire per i prossimi anni. Di certo, alla base, non c’è nulla che abbia a che fare con gli interessi dei cittadini.

Adesso l’assedio va rotto o l’assediato deve capitolare. Sia ben chiaro: Città Nuova ritiene che l’assediato siano Corato e i suoi abitanti, gli assedianti il Sindaco e la coalizione con cui era socio e ha vinto!

Per rompere l’assedio, vista la totale irresponsabilità degli assedianti (fanno amaramente sorridere gli insulsi post social coi quali si vorrebbe attestare l’inutile e sconosciuto lavoro della Giunta, durante la calura…), noi riteniamo che se gli assedianti non trovano l’accordo su come spartirsi il bottino di guerra, il ruolo lo debba prendere la Città e le forze democratiche (di maggioranza nei fatti, noi compresi) che la rappresentano: è improcrastinabile presentare la mozione di sfiducia al Sindaco e alla Giunta, che riteniamo essere un atto dignitoso e rispettoso verso la Città. Considerato che Sindaco ed ex-coalizione di Cdx hanno adottato la tattica del mutismo, tutti noi che siamo maggioranza dell’elettorato, ma minoranza dal punto di vista Amministrativo, dobbiamo rompere l’assedio con comportamenti chiari e coerenti.

Per questo motivo, Città Nuova è critica nei confronti anche dei comportamenti non coerenti e solitari di alcuni consiglieri comunali in occasione delle sedute: nell’ultima del 12 agosto, si è assistito al mancato abbandono della seduta da parte di un consigliere di minoranza, in distonia rispetto alla decisione degli altri. Invitiamo anche la minoranza ad essere chiari e coesi, dato che in giro si parla di accordi e tentativi sottobanco tra esponenti della politica locale dei vari schieramenti, anche in vista delle prossime elezioni regionali e politiche nazionali. Ieri, timidamente, alcuni consiglieri comunali hanno iniziato a parlare di mozione di sfiducia: bene, Città Nuova chiede che si vada fino in fondo perché adesso è vitale liberare Corato e restituire ai coratini, dopo quasi un annodi commissariamento, una Amministrazione che pensi al futuro e si occupi dei problemi che i si stanno accumulando che nessuno se ne occupi.

Comunicato stampa Città Nuova

Il Presidente e il Direttivo

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Il consiglio comunale che si terrà oggi, l’ennesimo, rischia di diventare un film già visto infatti ad oggi, l’unica cosa che ha sortito è un aggravio per le casse del comune.
Lacerazioni profonde si evincono all’interno della maggioranza che al momento non lasciano spazio ad eventuali ricuciture.

Sebbene in queste ultime ore il susseguirsi di incontri è sempre più intenso, l’ultimo convocato con tutti i rappresentanti di maggioranza da Giuseppe Cannillo, coordinatore cittadino Fratelli D’Italia, nella mattinata di oggi, forse un tentativo in extremis per cercare una via d’uscita a questa situazione drammatica per la città, le distanze per un eventuale accordo sembrano ormai incolmabili anche se la politica, lo sappiamo, ci riserva sempre grandi sorprese.

Al momento l’unica soluzione per il sindaco D’Introno è quella di un azzeramento della giunta ma, da quello che si apprende dalle sue dichiarazioni postate sui social, questo tipo di soluzione sembri non essere stata presa in considerazione.

Come avevamo profetizzato già mesi fa in precedenti articoli, il rischio che la scelta ricaduta su Pasquale D’Introno più che convinta, sembrava essere obbligata stando alla rinuncia alla candidatura di altre figure contattate precedentemente.

Ebbene, oggi il primo cittadino rivendica la sua autonomia nelle scelte senza condizionamenti da parte di Direzione Italia, allora ci chiediamo: “perché quando ha deciso di accettare la candidatura a sindaco della città non ha posto fin da subito le sue condizioni”? La situazione appare alquanto poco chiara, si presume che un accordo sia stato fatto prima dell’ufficializzazione della sua candidatura a sindaco e si sa che i patti si rispettano anche se si fanno col diavolo.

Se i motivi di questa crisi amministrativa sono altri è giunto il momento che il sindaco faccia chiarezza e soprattutto dia delle risposte ai cittadini, noi le domande le abbiamo poste senza ricevere una sola risposta.

Una cosa ormai sembra scontata che alla luce di tutto ciò che si è verificato non si vedono altre possibilità se non quella di mettersi la mano sulla coscienza fare un passo indietro e lasciare che i coratini tornino ad appropriarsi del proprio destino sperando che la prossima volta la scelta sia quella giusta.

 

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