Corrado De Benedittis Archivi - Il Quarto Potere https://ilquartopotere.it/tag/corrado-de-benedittis/ Le notizie sotto un'altra luce Sun, 22 Jun 2025 06:16:53 +0000 it-IT hourly 1 https://wordpress.org/?v=6.8.1 https://ilquartopotere.it/wp-content/uploads/2018/12/cropped-icona_512-32x32.png Corrado De Benedittis Archivi - Il Quarto Potere https://ilquartopotere.it/tag/corrado-de-benedittis/ 32 32 “Corato c’è”: il Comune aderisce al messaggio del Bari Pride e ribadisce il suo impegno per i diritti LGBTQIA+ https://ilquartopotere.it/comunicazioni/comune-corato-aderisce-bari-pride-2025/ https://ilquartopotere.it/comunicazioni/comune-corato-aderisce-bari-pride-2025/#respond Sun, 22 Jun 2025 06:16:53 +0000 https://ilquartopotere.it/?p=38088 Anche il Comune di Corato, guidato dal sindaco Corrado De Benedittis, ha accolto con attenzione e rispetto il comunicato diffuso dalla segreteria del Bari Pride, condividendone i contenuti e il significato politico. Insieme ad altre amministrazioni della Città Metropolitana di Bari, Corato ha firmato una dichiarazione congiunta che riafferma il sostegno istituzionale alla comunità LGBTQIA+ […]

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Anche il Comune di Corato, guidato dal sindaco Corrado De Benedittis, ha accolto con attenzione e rispetto il comunicato diffuso dalla segreteria del Bari Pride, condividendone i contenuti e il significato politico. Insieme ad altre amministrazioni della Città Metropolitana di Bari, Corato ha firmato una dichiarazione congiunta che riafferma il sostegno istituzionale alla comunità LGBTQIA+ e richiama l’importanza di un impegno concreto e quotidiano per l’inclusione, oltre i gesti formali e simbolici – così come dichiarato in una nota stampa:

Le sottoscritte amministrazioni comunali della Città Metropolitana di Bari accolgono con rispetto e attenzione il comunicato diffuso dalla segreteria del Bari Pride, riconoscendone il valore politico e simbolico e condividendone pienamente l’invito a non fermarsi ai gesti formali.

Quest’anno non è pervenuta una richiesta formale di patrocinio per l’iniziativa in svoltasi ieri a Bari, ma ciò non ci ha impedito – e non ci impedirà – di continuare a lavorare, giorno dopo giorno, per il riconoscimento dei diritti e la promozione dell’inclusione.

In questi anni, molte delle nostre amministrazioni hanno attivato sportelli contro la violenza omolesbobitransfobica, aderito con convinzione alla rete nazionale Re.a.dy, e collaborato con associazioni ed Enti del Terzo Settore del territorio nella costruzione di percorsi culturali, formativi e sociali rivolti a tutta la cittadinanza. Iniziative che non vivono solo nel mese del Pride, ma si sviluppano con continuità durante tutto l’anno.

Sappiamo però che si può – e si deve – fare ancora di più. E sappiamo anche quanto sia importante “prendere parola”, come ci è stato giustamente chiesto.

Per questo, vogliamo affermare pubblicamente il nostro sostegno alla comunità LGBTQIA+ e al significato profondo del Pride: un momento di lotta, memoria e orgoglio, che ci interpella come istituzioni a fare la nostra parte, con coraggio e responsabilità.

Rinnoviamo il nostro impegno a costruire insieme – con il Pride, con le associazioni, con tutte le cittadine e i cittadini – un territorio più giusto, più consapevole e più accogliente.

Le porte delle nostre istituzioni restano aperte al dialogo, al confronto, e a ogni proposta che sappia generare diritti, rispetto e libertà.

– Comune di Bari e Città metropolitana di Bari, il sindaco Vito Leccese

– Comune di Bitetto, la sindaca Fiorenza Pascazio

– ⁠Comune di Mola di Bari, il sindaco Giuseppe Colonna

– Comune di Grumo Appula, il sindaco Michele Minenna

– Comune di Palo del Colle, il sindaco Tommaso Amendolara

– Comune di ⁠Valenzano, il sindaco Giampaolo Romanazzi

– Comune di Santeramo, il sindaco Vincenzo Luciano Casone

– Comune di Rutigliano, il sindaco Giuseppe Valenzano

– Comune di Alberobello, il sindaco Francesco De Carlo

– Comune di Cellamare, il sindaco Gianluca Vurchio

– Comune di Putignano, il sindaco Michele Vinella

– Comune di Corato, il sindaco Corrado De Benedittis

– ⁠Comjne di Terlizzi, il sindaco Michelangelo De Chirico

– ⁠Comune di Gravina, il sindaco Fedele Lagreca

– ⁠Comune di Bitritto, il sindaco Pino Giulitto

– Comune di Polignano a Mare, il sindaco Vito Carrieri

– Comune di Giovinazzo, il sindaco Michele Sollecito

– ⁠Comune di Bitonto, il sindaco Francesco Ricci

– Comune di Triggiano, il sindaco Pino Toscano

– Comune di Conversano, il sindaco Giuseppe Lovascio

– Comune di Capurso, il sindaco Michele Laricchia

– ⁠Comune di Noicattaro, il sindaco Raimondo Innamorato

– ⁠Comune di Altamura, il sindaco Vitantonio Petronella

– ⁠Comune di Noci, il sindaco Francesco Intini

– ⁠Comune di Cassano, il sindaco Davide Delre

– ⁠Comune di Binetto, il sindaco Vito Bozzi

– ⁠Comune di Modugno, il sindaco Nicola Bonasia

– ⁠Comune di Ruvo di Puglia, il sindaco Pasquale Chieco”

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Questione sicurezza a Corato, misure in arrivo, il sindaco: “Proposto il Daspo urbano” https://ilquartopotere.it/sicurezza/questione-sicurezza-a-corato-misure-in-arrivo-il-sindaco-proposto-il-daspo-urbano/ https://ilquartopotere.it/sicurezza/questione-sicurezza-a-corato-misure-in-arrivo-il-sindaco-proposto-il-daspo-urbano/#respond Fri, 14 Mar 2025 06:50:11 +0000 https://ilquartopotere.it/?p=36520 Si è svolto, nella mattinata di ieri, nella Prefettura di Bari, il Comitato provinciale dell’ordine e della sicurezza pubblica convocato dal Prefetto Dott. Francesco Russo, su richiesta del Sindaco di Corato Prof. Corrado Nicola De Benedittis. All’ordine del giorno, la questione sicurezza a Corato. All’indomani del grave episodio verificatosi in piazza Di Vagno, la settimana […]

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Si è svolto, nella mattinata di ieri, nella Prefettura di Bari, il Comitato provinciale dell’ordine e della sicurezza pubblica convocato dal Prefetto Dott. Francesco Russo, su richiesta del Sindaco di Corato Prof. Corrado Nicola De Benedittis.

All’ordine del giorno, la questione sicurezza a Corato.

All’indomani del grave episodio verificatosi in piazza Di Vagno, la settimana scorsa, caratterizzato da un agguato a mano a armata, in cui in particolare una ragazza è rimasta seriamente ferita, il Sindaco De Benedittis aveva scritto al Prefetto di Bari per chiedere la convocazione del Comitato Provinciale, tempestivamente accordata.

Hanno partecipato alla seduta, il Prefetto di Bari Dott. Russo, il Questore di Bari Dott. Massimo Gambino, il Generale Provinciale dei Carabinieri Gianluca Trombetti e il Generale Provinciale della Guardia di finanza Pasquale Russo.

Il Sindaco De Benedittis è stato accompagnato dal Consigliere comunale Presidente della Commissione sicurezza Mimmo Pisicchio e dal Comandante della Polizia Locale Dott. Michele Bucci.

Dal Comitato è emersa una piena condivisione di vedute tra Forze dell’ordine, Prefettura e Amministrazione comunale di Corato, sulla necessità di confermare e rafforzare presidio del territorio, attività investigativa e spirito di collaborazione tra enti istituzionali, da tempo in essere.

Si è convenuto anche sulla opportunità di verificare la possibilità di ricorrere al Daspo urbano, come proposto dal Sindaco De Benedittis, al fine di impedire, a soggetti tendenzialmente dediti ad attività illecite, di stazionare in luoghi pubblici, nevralgici come piazze e strade limitrofi.

A tal fine, si procederà, d’intesa con Polizia locale, Forze dell’ordine e Prefettura a definire una proposta di modifica del regolamento comunale di Polizia Locale, da sottoporre in tempi brevi all’esame delle relative Commissioni consiliari e quindi all’approvazione del Consiglio comunale di Corato.

È emersa anche l’importanza di un allineamento dei regolamenti comunali dei Comuni metropolitani.

Il Sindaco De Benedittis, infatti, in qualità di coordinatore provinciale di Avviso Pubblico e di vicepresidente dell’Assemblea dei Sindaci metropolitani, ha proposto una conferenza di coordinamento tra Sindaci e Prefettura con il coinvolgimento di Anci Puglia e Avviso Pubblico.

Ho ringraziato sia il Prefetto per la costante attenzione che sta riservando al Comune di Corato, sia tutte le Forze dell’ordine per il lavoro significativo che stanno svolgendo in città. dichiara il Sindaco De BenedittisIl messaggio forte e chiaro che deve passare è che nessun soggetto che si commette reati rimarrà impunito.

Confido nell’attività investigativa in corso che certamente darà importanti risultati.

Nel frattempo, come Amministrazione comunale stiamo da tempo mettendo in campo tutti gli strumenti consentiti dalla legge per creare le migliori condizioni affinché il lavoro delle Forze dell’ordine possa essere efficace e incisivo.

Il prossimo passo sarà l’applicazione del Daspo urbano.

Sono lieto che tale proposta abbia trovato condivisione all’interno del Comitato Provinciale.

Avvertiamo tutta l’urgenza e l’importanza di vincere anche questa sfida sulla questione sicurezza.

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“Urbanizzazione Viale dei Mandorli, una strada attesa da 40 anni”: l’appello del comitato all’Amministrazione https://ilquartopotere.it/appello/urbanizzazione-viale-dei-mandorli-una-strada-attesa-da-40-anni-lappello-del-comitato-allamministrazione/ https://ilquartopotere.it/appello/urbanizzazione-viale-dei-mandorli-una-strada-attesa-da-40-anni-lappello-del-comitato-allamministrazione/#respond Fri, 21 Feb 2025 07:56:03 +0000 https://ilquartopotere.it/?p=36148 L’appello giunge dal comitato viale dei Mandorli istituito da residenti e proprietari di immobili affinché l’amministrazione acceleri l’iter per la realizzazione delle opere di urbanizzazione nell’area compresa tra viale dei Mandorli, viale Serrone di Cristo e via Maglioferro così come si legge nella nota che segue: “Il comitato viale dei Mandorli chiede alla amministrazione del […]

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L’appello giunge dal comitato viale dei Mandorli istituito da residenti e proprietari di immobili affinché l’amministrazione acceleri l’iter per la realizzazione delle opere di urbanizzazione nell’area compresa tra viale dei Mandorli, viale Serrone di Cristo e via Maglioferro così come si legge nella nota che segue:
“Il comitato viale dei Mandorli chiede alla amministrazione del sindaco Corrado Nicola De Benedittis, l’urbanizzazione della strada comunale viale dei Mandorli tra via Serrone di Cristo e Viale Maglioferro, già dotata di tronco acqua e fogna e se nell’anno 2025 vi sono avanzi di bilancio da destinare a questa opera strategica per la zona Cr per sbloccare la maglia residenziale e dare impulso alla edilizia residenziale volano dell’economia coratina.

La compagine politica e i dirigenti ci hanno riferito che la programmazione delle opere pubbliche prevede la realizzazione della strada nel 2027 per 700.000 euro come da progetto del dirigente.
Ricordiamo all’amministrazione che quest’opera pubblica è essenziale per chiedere l’agibilità delle ville da costruire della lottizzazione Hibiscus.
Inoltre la realizzazione della strada non avvantaggia solo i lottizzanti ma sblocca una intera area Cr e rende fruibile l’accesso ai residenti in viale dei Mandorli che hanno pagato gli oneri di urbanizzazione e che giornalmente vivono disagi nell’accesso alle proprie residenze.
Confidiamo in una pronta risposta dell’Amministrazione del Simdaco Corrado Nicola de Benedittis e degli uffici competenti per risolvere questa atavica problematica.
La lottizzazione Hibiscus è un’Odissea che dura da 40 anni!”
La nota riporta anche l’esperienza di famiglia di uno dei lottizzanti relativa alla vicenda, a conferma di quanto la questione sia atavica:
Ricordo mio padre defunto che si prodigava a coltivare un terreno in zona residenziale con una trentina di piante di ulivo dalle quali abbiamo prodotto l’olio extravergine cultivar coratina che qualsiasi buon coratino produce.
Ha piantato alberi ornamentali in prospettiva di realizzare la tanto agognata villa di cui ha prodotto un fedele modellino sulla scorta dei primi progetti pervenuti.
Ha avviato negli anni 80, con la collaborazione di proprietari/amici vicini, un piano di lottizzazione che negli anni è passato di mano a vari tecnici senza mai vedere purtroppo la luce .
Abbiamo affrontato nell’arco di 40 anni una VAS, valutazione ambientale strategica, che rimbalzava di competenza da Comune a Regione, un vincolo idrogeologico, un limite minimo di area destinata al piano di lottizzazione, aggregando altri lottizzanti, e un vincolo di realizzazione delle urbanizzazioni primarie senza le quali non avremmo mai avuto l’agibilità.
Nonostante fossimo in zona Cr, residenziale, dotata di servizi, acqua e fogna nulla è avvenuto per noi a differenza di quanto verificatosi in altre zone di Corato come per esempio il sacco edilizio di zone agricole e altre lottizzazioni, a scapito della nostra.
Inoltre abbiamo dovuto aspettare i tempi di insediamento dei vari commissari prefettizi che susseguendosi nel tempo a varie amministrazioni hanno involontariamente dilazionato le tempistiche.
Una lottizzazione che tra l’altro è stata approvata dal consiglio comunale dell’amministrazione Mazzilli e validata dall’ingegnere Di Bari.
Questa la cronistoria  di mala amministrazione che abbiamo dovuto subire.
A tutt’oggi siamo bloccati a livello amministrativo/burocratico in quanto si sta rimodulando la viabilità della zona CR, dato che stiamo attendendo da un anno la variante al piano regolatore che deve passare dalla commissione edilizia e dal consiglio comunale.
Inoltre per avere l’agibilità dobbiamo realizzare a nostre spese, scomputabili dagli oneri di urbanizzazione, che ammontano a poche decine di migliaia di euro, a fronte dei 700.000 euro dei costi di realizzazione di viale dei Mandorli, strada comunale, tra via Maglioferro e via San Magno
Vorremo ringraziare l’amministrazione de Benedittis con gli assessori, i dirigenti e il caparbio tecnico Ing. Vincenzo Damasco che sappiamo non ci lascieranno soli.
Spero che non dovremo subire altre lunghe attese, dato che siamo solo dei cittadini.
Un lottizzante”

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Corato, lutto in politica. Addio ad Antonella De Benedettis, consigliera comunale https://ilquartopotere.it/news/cronaca/corato-lutto-in-politica-addio-ad-antonella-de-benedettis-consigliera-comunale/ https://ilquartopotere.it/news/cronaca/corato-lutto-in-politica-addio-ad-antonella-de-benedettis-consigliera-comunale/#respond Sun, 09 Feb 2025 14:04:52 +0000 https://ilquartopotere.it/?p=36007 Mondo politico locale in lutto per la prematura scomparsa di Antonella De Benedittis, consigliera comunale, e sorella del sindaco di Corato, Corrado De Benedittis. Antonella De Benedittis ha lottato per diversi mesi contro un male aggressivo, ma oggi si è spenta all’età di 57 anni. Oltre a dedicarsi alla politica nelle file di Demos di […]

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Mondo politico locale in lutto per la prematura scomparsa di Antonella De Benedittis, consigliera comunale, e sorella del sindaco di Corato, Corrado De Benedittis.

Antonella De Benedittis ha lottato per diversi mesi contro un male aggressivo, ma oggi si è spenta all’età di 57 anni.

Oltre a dedicarsi alla politica nelle file di Demos di cui era capogruppo, De Benedettis svolgeva l’attività di docente presso l’Istituto Comprensivo  Imbriani – L. Piccarreta di Corato.

La nostra redazione si unisce al dolore della famiglia per la perdita della cara Antonella.

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Si è spento Mario De Benedittis, papà del sindaco di Corato e della consigliera comunale https://ilquartopotere.it/news/cronaca/si-e-spento-mario-de-benedittis-papa-del-sindaco-di-corato-e-della-consigliera-comunale/ https://ilquartopotere.it/news/cronaca/si-e-spento-mario-de-benedittis-papa-del-sindaco-di-corato-e-della-consigliera-comunale/#respond Sun, 02 Jun 2024 07:30:38 +0000 https://ilquartopotere.it/?p=32270 Si è spento nella notte Mario De Benedittis, papà del Sindaco di Corato, Corrado De Benedittis e della consigliera comunale Antonella. Mario  De Benedittis nella sua vita ha svolto la professione di maestro di scuola elementare ed è stato per anni giornalista corrispondente de La Gazzetta del Mezzogiorno. Mario De Benedittis avrebbe compiuto 89 anni […]

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Si è spento nella notte Mario De Benedittis, papà del Sindaco di Corato, Corrado De Benedittis e della consigliera comunale Antonella.

Mario  De Benedittis nella sua vita ha svolto la professione di maestro di scuola elementare ed è stato per anni giornalista corrispondente de La Gazzetta del Mezzogiorno.

Mario De Benedittis avrebbe compiuto 89 anni ad agosto.

La redazione de ilquartopotere.it esprime le più sentite condoglianze.

 

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Corrado gongola https://ilquartopotere.it/news/politica/corrado-gongola/ https://ilquartopotere.it/news/politica/corrado-gongola/#respond Sun, 19 May 2024 05:42:57 +0000 https://ilquartopotere.it/?p=31900 “Il Quarto Potere” è un giornale indipendente e non svolge il ruolo che potrebbe spettare ad un foglio che sia un organo di partito. La testata può ospitare rubriche o articoli scritti da persone differenti e, quando interpellata, non ha mai negato spazio a partiti o rappresentanti politici di qualsiasi schieramento. La rubrica condotta da […]

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“Il Quarto Potere” è un giornale indipendente e non svolge il ruolo che potrebbe spettare ad un foglio che sia un organo di partito. La testata può ospitare rubriche o articoli scritti da persone differenti e, quando interpellata, non ha mai negato spazio a partiti o rappresentanti politici di qualsiasi schieramento.

La rubrica condotta da oltre due anni con cadenza settimanale dallo scrivente – rubrica che non ha certo parole di elogio nei confronti dell’Amministrazione a trazione De Benedittis – non implica che il giornale sia politicamente schierato ovvero che dalle sue colonne altri non possano dire la loro.
Quel che scrive Duca Valentino – ammesso che a più di uno interessi – non è certo pro-Corrado, questo si è bello e capito, ma sarebbe un errore pensare che la critica rivolta al Sindaco implichi l’automatica adesione ad una proposta alternativa proveniente da Destra o da Sinistra. La rubrica semmai riflette quelli che sono i tempi e la difficile situazione in cui si trova la Città: Corrado è “invotabile” per i tanti motivi enunciati in due anni, ma non si può tornare indietro e non si comprende la direzione in cui andare avanti.
Il testo scritto dà poi l’occasione per discutere (offline) con alcuni affezionati lettori. A Corato infatti un buon numero di professionisti e imprenditori si sta affermando in una dimensione che va ben oltre quella locale, contribuendo poi a creare quell’economia che alimenta la Città e che di riflesso consente all’Amministrazione di avere risorse a disposizione per largheggiare a suo piacimento.
In altre epoche ed in altri contesti sarebbe stato logico pensare ad un impegno diretto o indiretto da parte di alcuni che, dotati di professionalità e competenza, fossero in grado poi di creare un’alternativa a Corrado e alla sua corte dei miracoli. Nel 2024 a Corato questo non accade: è lecito chiedersi perché.
Da un punto di vista generale chi oggi ha la responsabilità della conduzione di un’attività economica è pressato da molte urgenze ed ha davanti un futuro che, tra epidemie e guerre, si prospetta molto incerto e denso di rischi e opportunità: il momento consiglia a tutti di rimanere centrati sul proprio business. In secondo luogo ricoprire oggi una carica politica significa essere impegnati a tempo pieno con un impiego di energie che è spesso inconciliabile con i tempi di chi lavora in qualità di imprenditore o professionista. La politica, inoltre, divide e quindi nell’immediato i danni per chi svolga un’attività rivolta al pubblico possono essere palpabili: inimicizie, antipatie, perdita di clienti. Le indennità spettanti al Sindaco o agli Assessori sono infine poca cosa rispetto al danno subito da chi debba lasciare la sua attività o rallentare il ritmo del suo lavoro per fare altro.
A queste considerazioni di livello generale, si aggiunge poi una valutazione di carattere locale. Il Centrodestra a Corato ha bruciato due Amministrazioni in 12 mesi. Chi oggi potrebbe avere una mezza idea di fare il gran passo si chiede: “Due sono già stati affondati, il terzo potrei essere io?”. A questo si aggiunga che al momento l’ipotesi che si possa costruire una larga coalizione di Centrodestra, comprendendo tutto le forze che nel 2014 hanno contribuito al successo di Massimo Mazzilli, sembri pura utopia. Anzi, taluni manifestano evidenti segni di fastidio alla sola idea di sedersi nuovamente allo stesso tavolo. Quand’anche poi si riesca a mettere insieme un cartello composto da più forze e sigle, rimarrebbe da spiegare agli elettori perché sia nel 2018 e sia nel 2019 quelle stesse persone non siano riuscite a cavare il ragno dal buco facendo naufragare la coalizione: c’è qualcuno che si assuma la responsabilità degli errori? Neanche a parlarne.
Il tema del “Chi sarà il candidato Sindaco in opposizione a Corrado?” scivola quindi tra l’indifferenza dei più, camuffato in parte dal “C’è ancora tempo” pronunciato da alcuni per celare l’evidente incapacità di rispondere alla domanda. Imprenditori e liberi professionisti che pure avrebbero da dire e potrebbero costituire l’alternativa per ora vogano molto al largo.
Il concetto è chiaro: per superare Corrado ci vuole un antagonista di livello. Pensare di mettere in campo una coalizione in nome di un “cristiano garbato” privo però della necessaria indipendenza e quindi strumento di coloro che operano alle sue spalle è un tentativo che può solo generare il rigetto da parte dell’elettorato (ammesso che il “cristiano garbato” sia così facile da individuare e sia così cieco da cacciarsi in una simile avventura).
A fronte di questa situazione Corrado gongola: può contare su alcune migliaia di voti sicuri e altri sta cercando di “accocchiarli strada strada”, mentre i partiti di Centrodestra annaspano in una specie di incubo da loro stessi prodotto e a Sinistra coloro che non sono allineati con il Sindaco sono stetti tra i lacci e i lacciuoli che la realpolitik targata Addario – Quercia ha saputo tessere. L’impressione è che in questo scenario possano ingrossarsi le fila dell’astensione e che un ristretto manipolo di pretoriani di Centrosinistra riesca comunque ad imporre Corrado Sindaco: buona fortuna.

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Corrado nella Piazza Rossa https://ilquartopotere.it/news/politica/corrado-nella-piazza-rossa/ https://ilquartopotere.it/news/politica/corrado-nella-piazza-rossa/#respond Sun, 12 May 2024 06:37:46 +0000 https://ilquartopotere.it/?p=31732 “Il segretario galante” era un agile manualetto utilizzato nei tempi andati, quando ancora si usava scrivere lettere all’innamorata, dal quale si potevano attingere frasi, aforismi o missive belle e pronte per far colpo sull’altra metà del cielo. Questa considerazione iniziale, apparentemente slegata dal contesto politico, ci introduce alla psicologia di Corrado e, in un certo […]

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“Il segretario galante” era un agile manualetto utilizzato nei tempi andati, quando ancora si usava scrivere lettere all’innamorata, dal quale si potevano attingere frasi, aforismi o missive belle e pronte per far colpo sull’altra metà del cielo. Questa considerazione iniziale, apparentemente slegata dal contesto politico, ci introduce alla psicologia di Corrado e, in un certo senso, alla mistica del suo governo. Corrado immagina se stesso come lo sposo della Città di Corato, ritenendosi tra l’altro il miglior partito possibile, ed ha costantemente bisogno di rinnovare un rapporto che egli non considera razionale, funzionale o di mera prassi amministrativa ma semmai amoroso e sentimentale. Corrado ama Corato e pretende di essere ricambiato con lo stesso trasporto.

La malattia d’amore, come sanno tutti coloro che hanno letto qualche trattatello antico o moderno in materia, si impadronisce del paziente penetrando nell’organismo attraverso gli occhi dell’innamorato, a significare che le fattezze sensibili della persona amata e, più in generale, il suo portamento sono la causa scatenante della passione. La malattia d’amore è riconoscibile attraverso una serie di sintomi attentamente studiati dagli antichi e dai moderni; tra questi vengono annotati: l’assenza della consequenzialità nel discorso, la mancanza di coerenza nel comportamento fino a sconfinare nella perdita del senno, la trasposizione della persona amata su un livello che non è più solo terreno.
Corrado è vittima della malattia d’amore, ha necessità costante di legare a sé la Città e per essa i suoi cittadini e – per giunta – non ha un “segretario galante” a sua disposizione da cui attingere scritti e discorsi belli e pronti da utilizzare alla bisogna. Cosa può fare dunque il Sindaco? Volta per volta decide tema, contenuto e orizzonte culturale dei suoi interventi a seconda del contesto e – più propriamente – dei cittadini con cui si intrattiene. I cittadini nella mistica corradiana altro non sono che le fattezze sensibili della Città di cui è innamorato e da essi Corrado spera di essere corrisposto.
E’ accaduto qualcosa di simile anche in occasione della celebrazione del primo maggio in cui il Comune di Corato ha fatto affiggere il manifesto qui raffigurato a firma del Sindaco.

Corrado si è accreditato quale Sindaco di estrazione cattolica e con un passato importante di referente della Caritas cittadina. Logica vorrebbe che l’occasione del primo maggio – ora e in passato – fornisse il destro per fare riferimento alla dottrina sociale della Chiesa intervenendo poi su queste basi nel dibattito pubblico. Non poteva andare così per quel che abbiamo detto: Corrado non segue la coerenza ideologica ma si adatta agli interlocutori cercando di ottenere da essi il massimo consenso. E così Corrado, in vista del primo maggio, si è chiuso nel suo studio ed ha cominciato a scartabellare i motori di ricerca cercando le basi per un manifesto che potesse far colpo su quelli che erano in quel momento i suoi interlocutori, ovvero i cittadini di estrema sinistra che con molto clamore e con poca sostanza lo hanno sostenuto nelle amministrative del 2020, dedicando ad essi un componimento che per i contenuti espressi si pone più a sinistra di quelle che erano le posizioni di Cossutta.
La ricerca non poteva non condurre a quello che è l’archetipo dei discorsi dal palco in occasione del primo maggio, il discorso tenuto a Lenin il primo maggio 2019 a Mosca. In particolare una frase del leader socialista ha attirato l’attenzione di Corrado: “…a noi occorre una libertà reale, che sarà possibile quando i membri della società saranno soltanto dei lavoratori”.
Nel manifesto il Sindaco elabora questo concetto e lo radicalizza a modo suo. I lavoratori, infatti, per Corrado sono unicamente gli operai e gli impiegati: essi subiscono gli ingiusti attacchi del capitale. Sono assenti dal novero dei lavoratori i liberi professionisti, gli artigiani, i piccoli commercianti… In sostanza per il Sindaco il peccato originale è avere aperto una partita IVA, è questo il marchio che suggella il capitalista, lo sfruttatore, il nemico del popolo.
Sono scomparsi dalla categoria dei lavoratori – sempre secondo Corrado – anche i lavoratori della terra e non si creda che questa esclusione sia stata una mera dimenticanza. Il Sindaco ha la delega all’Agricoltura ed ha attentamente ponderato questo passaggio. Egli ci sta dicendo che non essendoci più braccianti – veri e propri lavoratori della terra – ma piccoli proprietari ovvero kulaki (il vero ostacolo alla collettivizzazione forzata imposta nell’URSS dal 1928 al 1940), la qualifica di agricoltore è incompatibile con quella di lavoratore. In sintesi, Corrado supera Bakunin a cui era sembrato rifarsi altre volte, sorpassa a sinistra Lenin e a va a collocarsi molto vicino alle posizioni di Stalin. Questo è il “corrado – pensiero” che il Sindaco ha tirato fuori dal cilindro in questa occasione: un’altra volta sarà diverso.
Nel seguire il Sindaco nel suo procedere ondivago a noi non rimane che questa considerazione: è l’incoerenza ideologica il vero punto debole di Corrado più che la sua supposta debolezza amministrativa. Chiunque voglia porsi come alternativa dovrebbe dimostrare che applicando la “non – logica” del Sindaco si potrà anche giungere a dei risultati, ma che questi saranno il frutto della casualità piuttosto che di una mirata azione di governo.
Da ultimo, ci piace ricordare al Sindaco che San Giuseppe artigiano, il patrono dei lavoratori la cui festa cade per l’appunto il primo maggio, era assimilabile ad una “partita IVA”: ci sarà un suo perché.

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Corrado e lo scippo del 25 Aprile  https://ilquartopotere.it/news/politica/corrado-e-lo-scippo-del-25-aprile/ https://ilquartopotere.it/news/politica/corrado-e-lo-scippo-del-25-aprile/#respond Sun, 05 May 2024 05:02:08 +0000 https://ilquartopotere.it/?p=31568 Il Comune di Corato, doverosamente e come ogni anno, ha organizzato la celebrazione del 25 aprile dandone notizia alla stampa e alla cittadinanza (il programma è nella colonna di sinistra). Parallelamente l’ANPI (Associazione Nazionale Partigiani d’Italia) ha organizzato – con il patrocinio del Comune di Corato – quella che a tutti gli effetti sembrerebbe un’altra […]

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Il Comune di Corato, doverosamente e come ogni anno, ha organizzato la celebrazione del 25 aprile dandone notizia alla stampa e alla cittadinanza (il programma è nella colonna di sinistra).

Parallelamente l’ANPI (Associazione Nazionale Partigiani d’Italia) ha organizzato – con il patrocinio del Comune di Corato – quella che a tutti gli effetti sembrerebbe un’altra manifestazione sia pur quasi concomitante e da tenersi negli stessi luoghi in cui si è svolta la manifestazione ufficiale (il programma è nella colonna di destra).

Nella realtà le due manifestazioni si sono fuse fin dall’inizio e lo stesso Sindaco (come si vede chiaramente nel video della cerimonia https://fb.watch/rLgZOA1d5x/) ha dato indicazioni per deporre la corona di alloro alla lapide della Resistenza prima di avviare il corteo verso Piazza Vittorio Emanuele. Come dire, i programmi erano separati ma la manifestazione è stata concepita e pensata come un tutt’uno. Si è formato quindi il corteo che da Palazzo di Città ha raggiunto Piazza Vittorio Emanuele, corteo composto da Sindaco in gran montura, gonfalone del Comune, polizia locale in grande uniforme, banda, autorità civili e militari, associazioni combattentistiche e d’arma (tra cui ANPI), amministratori e rappresentanti di partiti politici con le loro bandiere, rappresentanti di associazioni e comuni cittadini. In Piazza Vittorio Emanuele i convenuti si sono schierati e qui si sono registrati i primi episodi di teso imbarazzo.

E’ sembrato infatti, sia pur nella compostezza di tutti, che sguardi eloquenti passassero di fila in fila tra i militari e i militari in pensione, come a dire: “Abbiamo capito tutto… e adesso che facciamo?”. Alle spalle delle Associazioni combattentistiche e d’arma erano infatti spuntate e sventolavano le bandiere di partiti di sinistra e di estrema sinistra frammiste con il tricolore e le bandiere della pace. La manifestazione è giunta quindi alla conclusione e si è formato un nuovo corteo guidato da ANPI e con il Sindaco in testa e composto da una parte di coloro che avevano dato vita al corteo precedente. Sono rimaste in Piazza Vittorio Emanuele, infatti, le autorità militari e le associazioni combattentistiche e d’arma i cui esponenti, riuniti in piccoli gruppi a secondo della loro appartenenza, hanno commentato l’accaduto in maniera non propriamente benevola.
Che le cose siano andate così è l’ANPI stessa ad ammetterlo nel post pubblicato sui social il giorno 28 aprile: “L’Anpi ha invitato tutte le associazioni cittadine, sia quelle di natura culturale, che politica, che ex combattentistica per organizzare insieme una manifestazione unitaria”, come a dire: noi abbiamo fatto il nostro, sono gli altri che si sono esclusi. In effetti, l’ANPI già nel manifesto di pubblicizzazione della sua iniziativa invitata tutti ma proprio tutti a partecipare, comprese le autorità civili e militari. Ci chiediamo sommessamente: ma è possibile che l’ANPI ignori che ad un corteo in cui siano presenti bandiere di partito (di qualsiasi partito esse siano) non è opportuno – oltre che non consentito – che prendano parte ufficiali e sottufficiali delle forze armate e dei corpi di polizia? In un unico caso è attestato nella storia dell’Italia Repubblicana che “commissario e sacrestano” abbiano sfilato congiuntamente in una manifestazione di parte ed è stato in occasione della cacciata di Bocca di Rosa dal paese, come ricorda De Andrè. Qui – è vero – non si tratta di “amore sacro e amor profano” ma di “amor di Patria”, però le regole sono sempre le stesse: chi rappresenta lo Stato in veste di pubblico ufficiale non può essere tirato per la giacchetta da Destra o da Sinistra.
Sono rimasti in Piazza Vittorio Emanuele anche alcuni sostenitori dell’attuale Amministrazione, orientati anch’essi chiaramente a Sinistra, che non hanno inteso prendere parte al corteo dell’ANPI ma che hanno aderito unicamente alla celebrazione ufficiale. Perché? Perché le bandiere di partito dividono e perché ad alcuni – ad esempio – potrebbe non andare a genio il prendere parte ad una manifestazione in cui sventoli la bandiera del PD (nel Centrosinistra accade anche questo… non lo sapete?) così come altri possono legittimamente rifiutarsi di aderire ad iniziative in cui sventolino bandiere di Rifondazione Comunista o, in altri casi ancora, quelle della Lega.
Anche qui la regola aurea – lasciata alla sensibilità di pochi – è che nelle manifestazioni che riguardino la Nazione e l’unità nazionale dovrebbe essere presente e sventolare unicamente il tricolore della Repubblica nel quale tutti (o quasi) ci possiamo riconoscere. Chi vuol organizzare lecitamente altri eventi collaterali può farlo, ma in altro momento o in altro luogo.
Ma queste cose l’ANPI le sa? Certo che le sa, immaginiamo noi, ma il gioco è proprio sull’ambiguità di fondo. L’obiettivo dell’ANPI – da quel che sembra – non è essere una parte che organizza la sua manifestazione, ma diventare semmai il punto di riferimento che si appropria della memoria collettiva e la riscrive a suo piacimento. L’ANPI si vede come la “proprietaria” del 25 aprile, utilizzando da un lato il traino dell’evento ufficiale e dall’altro scippando le tradizioni alle associazioni combattentistiche e d’arma che hanno da sempre conservato la memoria della guerra di liberazione.
E il Sindaco che fa? E’ apparso equilibrato nel suo discorso in piazza, ma proprio nell’ANPI ha tanti colleghi oltre che buona parte delle truppe cammellate che colonizzano ogni associazione e ogni tanto ne fondano una nuova: che poteva fare Corrado? Ha chinato il capo anche questa volta, ha lasciato fare e si è prestato al gioco non senza compiacimento.
Nel silenzio del Centrodestra che assiste a fatti e misfatti e non pronuncia parola, a noi sono rimasti negli occhi gli sguardi che passavano di terziglia in terziglia fra militari ed ex militari: “Abbiamo capito tutto… e adesso che facciamo?”.

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Corrado il conquistatore  https://ilquartopotere.it/news/politica/corrado-il-conquistatore/ https://ilquartopotere.it/news/politica/corrado-il-conquistatore/#respond Sun, 28 Apr 2024 05:10:11 +0000 https://ilquartopotere.it/?p=31481 La poliorcetica, ovvero lo studio della tecnica da impiegare per conquistare una città fortificata, era parte del bagaglio di tutti gli uomini indirizzati alla vita politica e militare almeno fino all’inizio dell’età moderna: Corrado, distinto cultore delle lettere, ha nel suo bagaglio culturale anche queste conoscenze. Con la nostra Città Corrado ha avuto gioco facile, […]

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La poliorcetica, ovvero lo studio della tecnica da impiegare per conquistare una città fortificata, era parte del bagaglio di tutti gli uomini indirizzati alla vita politica e militare almeno fino all’inizio dell’età moderna: Corrado, distinto cultore delle lettere, ha nel suo bagaglio culturale anche queste conoscenze.

Con la nostra Città Corrado ha avuto gioco facile, le torri che un tempo difendevano Corato son rimaste unicamente nello stemma e il solo esemplare esistente è tutt’altro che tetragono e svettante. I coratini nel corso dell’800 hanno demolito castello, archi, e porte, hanno inglobato le mura negli edifici e hanno dato mandato di completare l’opera ai crolli avvenuti nel 1922 in conseguenza di fenomeni naturali.
Corato è una Città facile da conquistare, difficile da mantenere. I Coratini, infatti, sono persone di indole scaltra, amanti dei traffici e degli scambi al punto da aver ottenuto – da secoli – una sorta di primazia nel commercio dei prodotti agricoli e nella loro trasformazione. A tutt’oggi, ad esempio, nel dialetto foggiano “quaratino” è sinonimo di salumiere o pizzicagnolo: i nostri maggiori ebbero la capacità di imporsi nel commercio e nella lavorazione dei “frutti di mandra”, formaggi in particolar modo, e fecero fortuna a Foggia che era la “capitale” della transumanza e la città in cui si svolgevano le principali fiere (si veda ad esempio https://manganofoggia.it/i-quaratini-e-sant-misrill/)
Lo stemma di Corato oltre a recare traccia delle torri perdute ha in sé un motto che è tutto un programma: “Cor sine labe doli – Cuore senza macchia di inganno” che stando alla tradizione fu assegnato alla Città per la sua fedeltà ad un altro Corrado: si trattò allora di Corrado di Svevia. Noi in realtà, più che un attestato di fedeltà ad un imperatore sconfitto, vediamo nel motto – note le caratteristiche dei “quaratini” – il concetto di fides che è alla base del commercio: sembra quasi che la premiata ditta voglia garantire agli avventori che i suoi prodotti sono di qualità e genuini. Uno slogan commerciale o una promessa di fedeltà? Se abbiniamo il motto poi ad un adagio popolare – “non fare società a Corato” – il “cuore senza ombra di macchia” sembrerebbe quasi una “excusatio non petita” (una scusa non richiesta) rivelatrice semmai del suo contrario ovvero della facilità con cui a Corato si può passare dagli altari alla polvere o, in maniere più prosaica, si può ricevere la fregatura.
In sintesi, il carattere della Città è tutto nel suo stemma: nelle torri buttate giù in fretta e furia ma evocate come simbolo di costanza e fortezza e in un motto che parla di una qualità ma sembra alludere al suo contrario.
Corrado è entrato facilmente in quella che era la cerchia delle mura, ma ora deve lottare per mantenere il trono e – soprattutto – si deve impegnare per averne la riconferma fra meno di ventiquattro mesi. Tra i tanti padri filosofici, politici e spirituali di Corrado figura sicuramente – anche se il Sindaco non lo ha ancora citato – Albrecht von Wallenstein, comandante delle truppe alemanne che portarono la peste in Milano, secondo il quale è “più facile mantenere un esercito di centomila uomini, che uno di dodicimila”. Corrado quindi si sta impegnando per allargare la sua base elettorale in un vorticoso giro di incontri, colloqui, dialoghi in cui declama auspicando mirabili intese e dà ad intendere che la sua rielezione è cosa fatta: in futuro ci sarà spazio per tutti e a ciascuno verrà dato il suo.
Corrado al momento affonda come una lama nel burro, convince, conquista e affascina gli interlocutori che soppesano i fichi secchi che hanno nella mano destra con la promessa di latte e miele elargiti dalla mano sinistra: che fare? In molti abbozzano, nicchiano, sfregolano ma alla fine sembrano incendiarsi e ardere di passione per il nuovo corso e per il suo fulgido interprete.
Siamo oggi al punto in cui le file del Centrodestra si sono di molto assottigliate mentre i vari colonnelli in alta uniforme, carichi di pennacchi e di gale, si contendono il bastone del comando pur sapendo di essere destinati a rendere gli onori ad un Corrado in soprabito grigio, così come accadde ai generali austriaci sconfitti da Napoleone ad Ulma.
Non c’è partita in assenza di un pensiero alternativo alla narrazione di Corrado e di un interprete che possa dare sesto ad una visione differente e più affine spirito imprenditoriale che ha animato e anima la Città: il Sindaco, avviatosi in modo incerto, si rafforza giorno dopo giorno ed ha oggi come principale preoccupazione quella di guardarsi le spalle all’interno della sua cerchia (fra i paladini – come sempre – un Gano di Maganza non manca mai).
Il carattere dei Coratini è però mutevole e quel poco che rimane della Città vecchia è un labirinto – facile è entrarvi, difficile è orientarsi: non abbiamo perso del tutto la speranza che dal mare agitato dell’imprenditoria locale possa sorgere un degno antagonista.

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Corrado: “Votare uniti per governare divisi” https://ilquartopotere.it/news/politica/corrado-votare-uniti-per-governare-divisi/ https://ilquartopotere.it/news/politica/corrado-votare-uniti-per-governare-divisi/#respond Sun, 14 Apr 2024 04:00:36 +0000 https://ilquartopotere.it/?p=31132 Le note vicende della politica regionale con l’arresto del marito dell’Assessore regionale Anita Maurodinoia e le indagini in corso hanno impatti sulla politica cittadina? Le responsabilità penali rispetto alle accuse mosse verranno accertate dalla Magistratura e del resto nessuno degli esponenti della politica locale – di maggioranza o di opposizione – risulta in alcun modo […]

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Le note vicende della politica regionale con l’arresto del marito dell’Assessore regionale Anita Maurodinoia e le indagini in corso hanno impatti sulla politica cittadina? Le responsabilità penali rispetto alle accuse mosse verranno accertate dalla Magistratura e del resto nessuno degli esponenti della politica locale – di maggioranza o di opposizione – risulta in alcun modo coinvolto nell’inchiesta, quel che a noi preme però è valutare le conseguenze politiche dell’accaduto. Infatti, quando le indagini raggiungono il vertice di un Partito le conseguenze politiche sono sopportate dal Partito tutto, a prescindere dalla buona fede e dall’onestà degli iscritti.

Anita Maurodinoia era ed è la massima espressione di Sud al Centro, movimento politico che a Corato nelle ultime amministrative si è schierato nella coalizione a sostegno di Vito Bovino Sindaco e che al ballottaggio – da quel che ci è dato comprendere – ha fatto confluire i suoi voti su Corrado De Benedittis. A vittoria ottenuta Corrado ha lasciato Vito come la zita di Ceglie e non si è più reso reperibile (https://ilquartopotere.it/news/politica/corrado-e-la-zita-di-ceglie/).
L’affondamento a livello regionale di Sud al Centro che ripercussioni ha o può avere a Corato? Ci sono due letture. Una è quella propria dei “tre di bastoni” ovvero degli estremisti che sostengono Corrado (son gli stessi che Guareschi definiva “trinariciuti” – *vedi nota) i quali si rallegrano per le disgrazie altrui e si vantano della propria presunta e inconcludente purezza. L’altra è quella propria di Corrado e dei suoi più reputati strateghi, lettura che è di tenore diverso – come sempre accade – rispetto a quella che viene percepita dall’esterno da chi segue De Benedittis per partito preso.
Corrado ha bisogno di voti ed ha una nuova freccia al suo arco per riconquistare la fiducia di coloro che si sono sentiti traditi nel 2020. Nei vari incontri e colloqui da solo a solo che punteggiano l’agendina del Sindaco il fervorino che verrà declamato d’ora innnanzi sarà grosso modo di questa fatta: “Io volevo stare con voi e avrei gradito molto la vostra presenza, ci mancherebbe altro, voi mi siete dilettissimi… ma come potevo? Avete visto quel che è successo? Se avessi avuto un rapporto con voi e con Vito come avrei potuto escludere i movimenti e i Partiti su cui nutrivo dei dubbi?”.
Ora, con Vito Bovino apparentemente fuori dai giochi e dimessosi dalla carica di Consigliere Comunale, si apre per Corrado un nuovo terreno di caccia – la caccia ai “boviniani” – rispetto al quale si muoverà con la sua astuzia di pescatore di uomini, mostrando benevolenza, indulgenza, empatia ed apertura senza riserve. La nostra idea è che in molti non riusciranno a resistergli e subiranno ancora l’incanto delle sue sirene. Dopodiché, a votazioni avvenute e a risultato incassato, sarà quel che sarà. Girogirotondo.
In disparte ci permettiamo di far osservare a Corrado che tutti noi possiamo avere remore su persone o gruppi e legittimamente possiamo allearci con chi più ci aggrada, dobbiamo essere chiari sin dall’inizio però: incassare i voti chiedendo di “unire le forze” e poi presentare il conto dicendo “Chi ti conosce?” non ci sembra il massimo della linearità.
Il lettore avrà avvertito che anche in questo nostro modesto contributo stiamo indugiando sulla politique politicienne: i voti, le alleanze, le mosse e le contromosse… tutti aspetti ritenuti interessanti per alcuni e poco costruttivi per altri. Perché non si va oltre? Perché in questa rubrica settimanale non si parla di progetti, di iniziative, di idee, di proposte…?
Il giornale registra gli umori della Città e ne assorbe i difetti e le virtù: Corato è bloccata nel senso che in essa non si esplica un libero dibattito nel quale idee e tesi contrapposte si affrontino, tutto si risolve semmai nel chiacchiericcio (anche questo fa il gioco di Corrado). L’Amministrazione infatti sta procedendo per la sua strada, sbagliando a volte sia nella forma che nella sostanza, ma non ha di fronte un interlocutore che sappia muovere critiche o avanzare idee superando anche il livello del semplice fatto amministrativo.
Quale destino per Corato? Il Sindaco – lo abbiamo capito – non vuole fare nessuna rivoluzione ed è per il mantenimento dello status quo riveduto e corretto, come dire Fiorella Mannoia al posto dei Ricchi e Poveri per il concerto di San Cataldo ma nulla di più. Ma gli altri, le forze che non fanno parte della maggioranza, che dicono?
Sommessamente facciamo osservare che c’è un mondo oltre Corrado e che la critica su quel che il Sindaco fa o non fa non è assolutamente sufficiente per qualificare un’azione di opposizione: è necessario capovolgere il punto di vista, porre al centro quello che Corrado non vede o nasconde sotto il tavolo, mettere da banda la conta dei voti fine a se stessa e ragionare sulla qualità delle proposte. Chi ne sarà capace?

 

*NOTA: Trinariciuto ovvero persona con tre narici. La terza narice del trinariciuto non avrebbe la stessa funzione delle altre due: servirebbe infatti a far uscire il cervello, permettendo alle direttive di partito di entrare e occuparne il posto.

 

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