centrosinistra Archivi - Il Quarto Potere https://ilquartopotere.it/tag/centrosinistra/ Le notizie sotto un'altra luce Tue, 09 Jul 2024 07:16:18 +0000 it-IT hourly 1 https://wordpress.org/?v=6.8.1 https://ilquartopotere.it/wp-content/uploads/2018/12/cropped-icona_512-32x32.png centrosinistra Archivi - Il Quarto Potere https://ilquartopotere.it/tag/centrosinistra/ 32 32 Unità, Giustizia, Progresso: I valori del Socialismo a Corato in un documento https://ilquartopotere.it/news/politica/unita-giustizia-progresso-i-valori-del-socialismo-a-corato-in-un-documento/ https://ilquartopotere.it/news/politica/unita-giustizia-progresso-i-valori-del-socialismo-a-corato-in-un-documento/#respond Tue, 09 Jul 2024 06:14:56 +0000 https://ilquartopotere.it/?p=32924 Il Documento del Partito Socialista Italiano è stato formulato dalla Sezione di Corato e divulgato attraverso una nota stampa: “Il Partito Socialista Italiano torna a Corato, portando con sé i valori di solidarietà, uguaglianza e giustizia sociale, che hanno caratterizzato la sua storia, con un particolare richiamo alle radici etico-politiche del socialismo gradualista di Turati, […]

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Il Documento del Partito Socialista Italiano è stato formulato dalla Sezione di Corato e divulgato attraverso una nota stampa:

“Il Partito Socialista Italiano torna a Corato, portando con sé i valori di solidarietà, uguaglianza e giustizia sociale, che hanno caratterizzato la sua storia, con un particolare richiamo alle radici etico-politiche del socialismo gradualista di Turati, Matteotti, Saragat, Nenni, Pertini e Lombardi. Ma anche a quello pragmatico e umanitario dei Sindaci di questa città, come Guglielmo Schiralli, Federico Quinto e Domenico Calvi.
Rinascere dalle ceneri, imparare dagli errori del passato: un passato in cui, talvolta l’opportunismo ha prevalso sull’etica politica, non solo nel PSI.
Questa consapevolezza ci permette, oggi, di guardare al futuro con maturità e con fondata speranza in una società migliore, di superare le barriere dell’ideologismo, di rifiutare rigidità mentali, di combattere la chiusura verso idee diverse portate da nuove esperienze e conoscenze.
Riconosciamo che l’ideologismo può ostacolare il pensiero critico e il dialogo costruttivo, con la conseguenza di generare divisioni sociali, conflitti e persino violenze.
Crediamo, tuttavia, che l’ideale socialista possa essere interpretato in modo positivo, come passione e impegno, come forza motrice per la coesione sociale e la trasformazione del mondo in un luogo più giusto e solidale.
Questo documento, frutto di partecipato dibattito all’interno della ricostituita Sezione, non si richiama ad una visione ideologica rigida e dogmatica. Al contrario, guarda ad un impegno programmatico aperto ed inclusivo che si concentri sui valori di solidarietà, uguaglianza e giustizia sociale.
Unità a Sinistra
Il nostro obiettivo è anche quello di rinsaldare l’unità delle forze del centro-sinistra, per affrontare le sfide del presente, per preparare un futuro in cui l’ancoraggio ai valori e agli ideali non sia un impedimento ma una modalità per poter distinguere e mettere insieme premesse ideali e azione politico-amministrativa. Lontane da noi le tecniche di semplificazione comunicativa che diventano scenografie per un pubblico consumista e distratto, mentre, nella realtà, dietro le facciate, talvolta si nasconde l’obiettivo vero del deprecabile compromesso che alimenta oscuri interessi o ragioni e che si realizza non alla luce del sole.
Nel nostro Comune abbiamo osservato spesso dinamiche paradossali, opposizioni fatiscenti, convergenze fondate sullo scopo prevalente di presidiare le sedi del potere. Abbiamo anche assistito a disfunzioni del sistema immunitario che hanno paralizzato dall’interno la sinistra locale. Il pericolo che dobbiamo scongiurare è che alle prossime elezioni locali i cittadini, nella persistenza di un quadro sfilacciato di centrosinistra e di una destra profondamente divisa e inefficace nella sua rappresentanza consiliare, vengano a trovarsi nella condizione critica di non poter decidere una scelta ponderata e responsabile, per la evanescenza delle intese politico-programmatiche e per la
qualità degli uomini chiamati a gestirle.
Il nostro obiettivo principale, allora, diventa quello di promuovere un’alleanza stretta e qualificata, per programma e candidati, tra i partiti di centro-sinistra, e della sinistra in particolare, per contrastare efficacemente l’avanzata delle destre e difendere i diritti di tutti i cittadini.

Giovani Socialisti

Riserveremo gran parte del nostro attuale impegno al futuro dei giovani, dotandoci di tutti gli strumenti idonei a sviluppare senso critico e competenze. Primo strumento, fra gli altri, quello di promuovere la istituzione di una vera e propria scuola di formazione per la corretta lettura e per l’adozione degli atti amministrativi, per insegnare ai giovani la prevalenza degli atti rispetto ai “sentito dire” ed ai pettegolezzi.
ll nostro impegno per Corato:
· Lottare per una maggiore equità sociale e per la riduzione delle diseguaglianze.
· Promuovere il lavoro e un’economia sostenibile.
· Garantire a tutti l’accesso a istruzione, sanità e servizi di qualità.
· Tutelare l’ambiente e il territorio.
· Valorizzare la cultura e le tradizioni locali.
· ampliare spazi ed incentivi per la crescita dei giovani.
Il Partito Socialista Italiano è la casa di tutti coloro che credono in una società più giusta e solidale.
A Corato e non solo!”. 

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Corrado e la guerra di corsa https://ilquartopotere.it/news/politica/corrado-e-la-guerra-di-corsa/ https://ilquartopotere.it/news/politica/corrado-e-la-guerra-di-corsa/#respond Sun, 21 Apr 2024 04:05:54 +0000 https://ilquartopotere.it/?p=31318 Nel rispondere o interpretare ogni questione, da quelle piccole e minute fino a quelle di più ampio respiro, Corrado segue un suo canovaccio logico che è composto dalle dottrine degli autori più diversi. Corrado è un pacifista che apprezza Che Guevara, un ultracattolico che va a braccetto con i “bambini di Stalin” o anche – […]

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Nel rispondere o interpretare ogni questione, da quelle piccole e minute fino a quelle di più ampio respiro, Corrado segue un suo canovaccio logico che è composto dalle dottrine degli autori più diversi. Corrado è un pacifista che apprezza Che Guevara, un ultracattolico che va a braccetto con i “bambini di Stalin” o anche – se le circostanze sono opportune – un comunista radicato in sacrestia. Sembra che il Sindaco abbia saccheggiato gli scritti dei pensatori del passato per trarne un centone di natura cangiante da adattare alle varie circostanze e per potersi esprimere in maniera opportuna a seconda dell’uditorio, lasciando ad altri la ricerca della coerenza logica nelle sue varie esternazioni.

Da un punto di vista letterario questa tendenza di Corrado ad impadronirsi dei pensieri altrui per utilizzarli per fini propri sembra molto simile al costume dei corsari che catturavano i vascelli avversari, appropriandosi delle ricchezze in essi contenute, sotto l’egida di una patente rilasciata da uno Stato e quindi nella perfetta legalità.

In questo gioco di equilibrismo, nel rollìo e nel beccheggio dell’Amministrazione, la stella polare di Corrado è una sola ed è essenzialmente la ricerca del consenso del suo elettore tipo, quello che abbiamo definito “elettore massa”, che è rappresentato da “una persona adulta con un’età superiore ai 40 anni, un titolo di studio medio – alto e un’occupazione quale lavoratore dipendente [o pensionato] prevalentemente nel pubblico impiego” (https://ilquartopotere.it/news/corrado-spezzeremo-le-reni-al-centrodestra/).

I primi a rendersi conto – forse inconsciamente – di questa evidente inclinazione del Sindaco sono stati proprio i giovani che lo hanno sostenuto in campagna elettorale, alimentando a più riprese polemiche e lanciando richiami al rispetto del programma elettorale: sono stati lasciati soli a guardare le bandiere mentre il Sindaco e la sua ciurma si sono diretti altrove.

Fatto il punto per individuare dove siano Corrado e i suoi, appare evidente come questo posizionamento del Sindaco apra grandi spazi alla sua destra e alla sua sinistra per chi voglia sfidarlo alle prossime amministrative. Infatti, le categorie Destra e Sinistra non appartengono a Corrado, egli le supera entrambi e le fonde in un unicum che è a metà fra la moderazione del rivoluzionario e lo slancio del conservatore.

Cosa c’è alla Sinistra di Corrado? Sicuramente ci sono persone intelligenti e preparate, sia giovani sia molto in avanti con gli anni, messe da parte però da una pletora di individui lobotomizzati e spesso famelici: da quella parte, ad eccezione dell’altro “bucaniere” – Renato Bucci – che forse chiotto chiotto sta preparando qualcosa di grosso per riprendere il controllo della filibusta, non c’è molto da sperare.

Cosa c’è alla Destra di Corrado? Un insieme sparigliato di forze e di nuclei di resistenza isolati non ancora in grado di elaborare un pensiero collettivo. In sintesi, è cambiato il contesto e il Centrodestra continua ad imbarcare acqua.

In passato, infatti, il contesto di riferimento era assolutamente chiaro e implicito: il perno era dato dal connubio tra sviluppo economico e miglioramento generale della qualità della vita (e dell’abitare) incardinato nelle dinamiche dell’edilizia per civile abitazione. Lottizzazioni, case, ville, trasformazioni, restauri, condoni… tutti avevano bisogno di tutto e, dal piccolo agricoltore allo speculatore, il filo rosso che legava l’insieme era dato dal mattone. In un contesto così definito era necessario disporre di un punto di riferimento in Comune che riuscisse a sistemare, velocizzare, aggiustare, far entrare il 5 nel 4 e risolvere il problema. Il politico allora era il mediatore che, abilissimo nei rapporti interpersonali, riusciva a mettere un po’ tutti d’accordo tirando sul prezzo da una parte e dell’altra e trovando il modo per sistemare la questione. Non c’era nulla da dire, nulla da spiegare, nessun concetto da esporre: erano chiare a tutti (anche se in modo implicito) la posta in gioco e la sua rappresentazione.

Nel nuovo contesto i riferimenti di fondo non sono più chiari atteso che le esigenze dei cittadini si sono diversificate, sono di carattere più immateriale, non sono ben comprese dagli stessi osservatori, cambiano velocemente nel tempo… Più in generale, gli elettori sono sfiduciati e non vedono molto più in là del loro naso: c’è bisogno ora di chi sappia spiegare, motivare, illudere se necessario e di chi dia riferimenti di senso all’agire (in questo Corrado in campagna elettorale è riuscito bene). Non basta più quindi mettere insieme dei grandi portatori di voti per vincere: il successo elettorale non è più dato dalla somma dei contributi singoli se l’insieme non riesce ad esprimersi con una voce chiara e forte. Lo abbiamo visto con “l’anatra zoppa” del 2013 e con le amministrative del 2020.

Al momento, quindi, in assenza di un pensiero forte, il Centrodestra è silente oppure si pone sulla scia della nave corsara di Corrado navigando di conserva: le critiche fatte a questo o quel provvedimento, le lamentele riferite alle varie inefficienze, il rilievo delle incongruenze degli atti amministrativi… non fanno che rafforzare implicitamente l’idea che quello di Corrado sia il modo giusto per amministrare, anzi l’unico modo, e che quelli rilevati siano piccoli o banali incidenti di percorso.

Altra cosa sarebbe dire che è proprio la rotta presa da Corrado ad essere errata e che seguendo De Benedittis si va a sbattere. Per far questo ci sarebbe bisogno però di una voce forte ed alternativa che disegni un nuovo percorso e faccia fare all’opposizione un salto di qualità ritrovando l’unità di intenti. In sostanza, o il Centrodestra riesce a trovare il bandolo della matassa oppure alle prossime amministrative verrà nuovamente “fatto da corsa” (locuzione che dalle nostre parti indica l’essere ridotto a malpartito dall’avversario) dal commodoro Corrado e dalla sua nave battente bandiera arcobaleno.

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I ragazzi di Rimettiamo In Moto La Città e DemoS replicano alla lettera dei GD indirizzata al centrosinistra https://ilquartopotere.it/replica/i-ragazzi-di-rimettiamo-in-moto-la-citta-e-demos-replicano-alla-lettera-dei-gd-indirizzata-al-centrosinistra/ https://ilquartopotere.it/replica/i-ragazzi-di-rimettiamo-in-moto-la-citta-e-demos-replicano-alla-lettera-dei-gd-indirizzata-al-centrosinistra/#respond Thu, 13 Jul 2023 08:51:41 +0000 https://ilquartopotere.it/?p=26855 “Generosità e rischio. Sono gli aspetti di una gioventù che fa politica per cambiare e non per conservare. Per dare nuova linfa ad una politica propositiva pronta a spiccare il volo delle idee e dei progetti” – scrivono i ragazzi di Rimettiamo In Moto La Città, Democrazia Solidale DemoS – Corato in merito alla lettera […]

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“Generosità e rischio. Sono gli aspetti di una gioventù che fa politica per cambiare e non per conservare. Per dare nuova linfa ad una politica propositiva pronta a spiccare il volo delle idee e dei progetti” – scrivono i ragazzi di Rimettiamo In Moto La Città, Democrazia Solidale DemoS – Corato in merito alla lettera dei GD indirizzata al centrosinistra

In qualità di giovani attivisti di Rimettiamo in moto la città e DemoS – continuano –abbiamo sempre connotato la nostra attività politica alla generosità e al rischio, accettando fino in fondo la sfida del governo di Corato. 
Siamo ragazze e ragazzi partecipi attivamente, sin dalle due campagne elettorali che ci hanno visti in prima fila e, dopo tanto impegno, anche vincenti. 
Anche noi appartenenti al centro sinistra coratino, al mondo giovanile della città e alla maggioranza che la governa ma, a differenza di qualcuno, siamo parte proattiva all’interno dell’attività amministrativa, in prima linea anche se alle volte dietro alle quinte, dando un contributo che richiede meno protagonismo e più sudore. 
Sì. La politica dei comunicati stampa e dei post è più facile e forse sporcarsi le mani, metterci la faccia, partecipare alle riunioni di maggioranza fino a tarda sera e fare delle scelte può essere controproducente per certi fini volti alla sola critica, puntigliosa ma carente nella parte costruttiva.
Però il mandato elettorale e la cultura di governo ci impongono una presenza ed un impegno completamente diversi. La città non ci ha votati per essere da “pungolo” all’amministrazione- così come qualcuno si definisce (a quello ci pensano le opposizioni) – ma per essere parte costruttiva e concreta come si addice a chi è nella maggioranza di governo.
Additare senza muovere un dito, ergersi a giudici senza esprimere un’azione di governo è emblema di una politica che non rappresenta il centrosinistra né lo spirito pragmatico ed appassionato dei giovani che fanno politica con entusiasmo e spirito di squadra. 
A questo punto cogliamo l’occasione per fare un invito a chi si riconosce nei nostri valori a prendere parte insieme a noi alla maggioranza e ai suoi impegni di governo. 
Siamo a metà mandato e il contributo di tutti non può che migliorare il progetto che questa stagione politica, che fortemente abbiamo voluto, ci permette di vivere. 
Con generosità e rischio, noi ci siamo e sempre ci saremo, facendo scelte di governo chiare e nette”. 

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I Giovani Democratici scrivono al centrosinistra coratino https://ilquartopotere.it/news/politica/i-giovani-democratici-scrivono-al-centrosinistra-coratino/ https://ilquartopotere.it/news/politica/i-giovani-democratici-scrivono-al-centrosinistra-coratino/#respond Tue, 11 Jul 2023 17:46:14 +0000 https://ilquartopotere.it/?p=26833 “Ci rivolgiamo a voi come cittadini del centrosinistra, preoccupati per il futuro di questa città e per la classe dirigente di sinistra/centrosinistra”, scrivono i Giovani Democratici in una lettera. “Il recente comunicato stampa di Fratelli d’Italia sottolinea la mancanza di partecipazione e una visione strategica da parte dell’amministrazione comunale di centrosinistra. La partecipazione e la […]

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“Ci rivolgiamo a voi come cittadini del centrosinistra, preoccupati per il futuro di questa città e per la classe dirigente di sinistra/centrosinistra”, scrivono i Giovani Democratici in una lettera.

“Il recente comunicato stampa di Fratelli d’Italia sottolinea la mancanza di partecipazione e una visione strategica da parte dell’amministrazione comunale di centrosinistra.

La partecipazione e la condivisione sono principi fondamentali del centrosinistra, che non possono essere strumentalizzati dal centrodestra. Il Partito Democratico di Corato deve prendere una decisione forte per difendere questi valori.

Chiediamo al PD di riflettere sulla direzione da prendere e di impegnarsi in una vera democrazia partecipativa. È fondamentale coinvolgere i cittadini attraverso incontri pubblici, consultazioni e dibattiti per ascoltare le loro idee e suggerimenti.

La giovane classe dirigente coratina rischia di essere compromessa se non si inverte questa tendenza. Si deve necessariamente ripristinare la fiducia dei cittadini e garantire un futuro politico per i giovani.

Invitiamo tutto il centrosinistra a considerare seriamente l’importanza della partecipazione e della condivisione. Non permettiamo al centrodestra di appropriarsi di questi temi. La voce dei cittadini deve essere ascoltata per costruire una società inclusiva.

Speriamo che questa lettera possa portare a una riflessione profonda e a un’azione concreta, affinché si riprenda il cammino della partecipazione e della condivisione. La nostra città merita un’amministrazione che sia all’altezza delle sfide future e che coinvolga attivamente i cittadini”.

 

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Corrado e la convergenza senza equilibratura https://ilquartopotere.it/news/politica/corrado-e-la-convergenza-senza-equilibratura/ https://ilquartopotere.it/news/politica/corrado-e-la-convergenza-senza-equilibratura/#respond Sat, 27 May 2023 23:24:52 +0000 https://ilquartopotere.it/?p=25969 Corrado è un magnifico “Sindaco-operaio” ma, fatta la convergenza, non gli è riuscita l’equilibratura ed ora il bolide di cui pensava di essere alla guida procede in modo sbilenco e perde pezzi. I numeri per governare ci sono ancora, ma tutto diventa più difficile e legato ai capricci dei più riottosi tra i Consiglieri che […]

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Corrado è un magnifico “Sindaco-operaio” ma, fatta la convergenza, non gli è riuscita l’equilibratura ed ora il bolide di cui pensava di essere alla guida procede in modo sbilenco e perde pezzi. I numeri per governare ci sono ancora, ma tutto diventa più difficile e legato ai capricci dei più riottosi tra i Consiglieri che ancora rimangono nella CAP.

Il PD dal canto suo è un ospedale in cui la geriatria sembra aver avuto la meglio sulla pediatria, affidando al suo segretario il compito di reprimere ogni dissenso interno e di mantenere una linea politica il più appecoronata possibile nei confronti di Sindaco e Giunta (“con la nostra faccia sotto i vostri piedi e potete anche muovervi”).

Si tratta di un fatto nuovo o imprevedibile?
No, a Corato i problemi del Centrosinistra sono sempre stati nel Centrosinistra. Tra il 2000 e il 2002 – durante la Consigliatura Fiore – il Centrosinistra sotterrò l’idea che fosse possibile realizzare una coalizione cittadina composta dai partiti nazionali. Nel 2003, terminata prima del tempo l’esperienza di governo, si andò divisi: i Socialisti da una parte e il resto del Centrosinistra dall’altra. Il giovane Renato Bucci – faceva danni già allora – tuonava: “Solo gli stupidi non cambiano idea e noi saremo stupidi fino in fondo: mai più con il Partito Socialista”. Negli anni successivi, dopo il trionfo di Luigi Perrone, abbiamo assistito alla progressiva dissoluzione del Partito Socialista e alla deriva di tutti i tentativi di creare e sostenere un partito a vocazione maggioritaria. Il PD, infatti, – nato sulle ceneri di DS e Margherita – non è mai riuscito ad essere determinante, finendo compromesso nella carnascialesca avventura di Renato Bucci (ancora lui!), poi aggiogato al carro di Bovino ed infine bullizzato nella CAP di De Benedittis.

Se però la crisi del Centrosinistra nel 2002 ha contribuito insieme ad altri fattori alla perdita di peso dei partiti nazionali, cosa accadrà ora a seguito delle tante crisi interne della maggioranza di De Benedittis? Corrado nel famoso “Discorso del 5 + 5” lanciò la sua idea di governo a lungo termine, ma questa ipotesi sembra oggi priva di un reale fondamento e rimane solo una pia illusione o una cara speranza di chi ha interesse a tenere in vita la gallina dalle uova d’oro.

Cosa accadrà dunque? La teoria più accreditata parla di un ritorno del Centrodestra più ringalluzzito e compatto che mai: noi ci permettiamo di nutrire qualche dubbio. Il Centrodestra potrà ritornare al governo se prima riuscirà a sanare le profonde spaccature che lo minano da tempo e – soprattutto – se saprà darsi una veste diversa da quella vista nel 2020, veste simpatica ma troppo folkloristica e soprattutto lontanissima dagli elettori più giovani. Per il Centrodestra – lo ribadiamo – non si tratta solo di trovare un pupo o una pupa da mettere in prima fila per poi lasciare tutto invariato. Intendiamoci: una buona parte dei cittadini “metterebbe la firma” per tornare a quindici anni fa, ma quella parte non è più maggioritaria anche perché in quindici anni il corpo elettorale si è rinnovato.

Se dunque no De Benedittis e no Centrodestra, è fondato pensare che una coalizione di Centrosinistra, alternativa a De Benedittis, la spunti al ballottaggio contro un Centrodestra diviso ed ancorato ai tempi delle vigne in mezzo alla piazza? L’ipotesi è ardita e troverebbe anche molti generali pronti a mettersi al comando, solo che non capiamo quali siano e dove siano le truppe che potrebbero lanciarsi in questa impresa. La fine della consigliatura De Benedittis infatti porterà con sé strascichi pesanti, ulteriori divisioni e – a parte il solito manipolo pronto a riciclarsi – lascerà morti e feriti sul terreno oltre a tanta disaffezione verso la politica attiva.
Corato è in emergenza da molti punti di vista – anche in termini sociali ed economici – e in questo contesto in progressivo deterioramento si aggiunge – e peserà ancor di più in futuro – l’emergenza civile legata alla scomparsa di una politica che rappresenti il territorio e che possa essere punto di riferimento e di confronto per la comunità. In sostanza, se la Consigliatura Fiore ha sotterrato il Centrosinistra dei partiti nazionali, quella di De Benedittis sotterrerà il Centrosinistra dei movimenti con l’aggravante di non trovare un’alternativa in un Centrodestra preparato.

Cosa accadrà? Potremmo avere un ulteriore calvario, prolungando l’agonia, se un Sindaco – qualunque esso sia – vincerà in qualche modo al ballottaggio e con una manciata di voti si accomoderà a Palazzo di Città in rappresentanza di se stesso e pochi intimi. In altri termini, qualcuno vincerà comunque le elezioni e questo qualcuno potrebbe essere privo di un progetto, affermandosi solo grazie alle tante divisioni presenti al Centro, a Destra e a Sinistra. Oppure – e questa potrebbe essere una speranza – una coalizione composta da liste civiche e animata da imprenditori, professionisti, dirigenti e funzionari pubblici, studenti… troverà la quadra intorno ad un programma stringato e solido di “cose da fare”, lasciando da parte le ideologie e le divisioni in un momento in cui la casa comune frana.

Cosa accadrà? Per il momento assistiamo ai colpi di coda di questa Consigliatura mentre tutto altrove sembra tacere forse in attesa che si arrivi alla stretta decisiva in modo da fare la mossa al momento giusto. Nel frattempo Corrado in un modo o nell’altro procede sulle sue ruote eccentriche e squilibrate: tra un salto e uno scossone la Città resta in attesa.

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Dopo il voto alle politiche il centrosinistra coratino alla resa dei conti https://ilquartopotere.it/news/politica/dopo-il-voto-alle-politiche-il-centrosinistra-coratino-alla-resa-dei-conti/ https://ilquartopotere.it/news/politica/dopo-il-voto-alle-politiche-il-centrosinistra-coratino-alla-resa-dei-conti/#comments Wed, 05 Oct 2022 11:03:15 +0000 https://ilquartopotere.it/?p=20885 È trascorsa poco più di una settimana dalle elezioni politiche che hanno definito la pesantissima sconfitta del centrosinistra nazionale, riverberatosi in maniera lapalissiana anche sulla locale compagine, determinata dalla visione politica autoreferenziale e miopica che ha caratterizzato questi due anni di Amministrazione De Benedettis e della sua Giunta. I mancati risultati di questo biennio hanno […]

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È trascorsa poco più di una settimana dalle elezioni politiche che hanno definito la pesantissima sconfitta del centrosinistra nazionale, riverberatosi in maniera lapalissiana anche sulla locale compagine, determinata dalla visione politica autoreferenziale e miopica che ha caratterizzato questi due anni di Amministrazione De Benedettis e della sua Giunta.

I mancati risultati di questo biennio hanno pesato non poco nel risultato finale, orientando dunque il voto cittadino e configurando così un forte messaggio politico.

Un’analisi attenta dei voti porta a dire che ad esempio il candidato Abbaticchio, era lontano anni luce dalla Città stante anche il suo recente passato con Italia in Comune, movimento politico che ha fallito tutti i suoi obiettivi di lunga gittata e quasi scomparso dal panorama cittadino e forse anche nazionale.
A nulla sono valsi i velleitari tentativi di rianimare le sorti del Centrosinistra coratino, con la presenza del Sindaco De Caro e di molti altri Sindaci delle Città limitrofe al Comizio di chiusura. Sforzo disperato e rovinoso che ha trovato riscontro anche nell’esiguo numero di presenze in piazza.

Altro marchiano errore – possiamo senz’altro dirlo – la continua presenza del Sindaco De Benedettis ritenuto erroneamente capace di muovere un numero notevole di consensi, perché se ciò era vero due anni fa, oggi ormai non è più così e forse se ne saranno resi conto sia il Sindaco De Caro, sia i Colleghi Sindaci viciniori, sia gli esponenti più in vista del PD regionale.

La dimostrazione di tutto ciò, è che il sindaco De Benedittis, consapevolmente o meno, ha spacciato ai coratini quel consenso come farina del suo sacco, ma a confermare il suo abbaglio è stato l’esito del voto delle politiche del 25 settembre scorso che ha riportato l’elettorato di centrodestra nella sua naturale collocazione, dimostrando nei fatti che l’approvazione ottenuta due anni fa era solo frutto di una resa dei conti interna al cdx, come a dire: diamo un taglio.

I consensi del Sindaco De Benedittis insomma sembrano essersi sciolti come neve al sole, vista l’assoluta infruttuosità della sua Amministrazione, presente in maniera massiva solamente sui social, in modalità dunque virtuale.

Oltre ad Abbaticchio, candidato principale della coalizione, anche il risultato elettorale del consigliere di maggioranza Prof. Eliseo Tambone, abbandonato dai suoi- come fosse figlio di un Dio minore- non ha condotto ad alcun risultato radicale.
L’unica esultanza registrata è avvenuta da parte del Vice Sindaco per l’elezione in Parlamento dell’ esponente di Demos – Ciani, oggetto di analisi in un nostro contributo pre-campagna elettorale.
Il “centralismo democratico “della “Convergenza” ha determinato finanche la mancanza di spazio al Comizio finale per il malcapitato segretario cittadino del PD, Attilio Di Girolamo, colpevole di tentare disperatamente di mantenere gli equilibri precari all’interno di un partito diviso fra gli Addario, i più vicini al Sindaco e la restante componente (capogruppo consigliera Nadia D’Introno ed altri) e di non fare riflessioni definitive sugli equilibri interni alla coalizione di centrosinistra coratino che avrebbe bisogno certamente di seguire i consigli di molti: azzeramento della Giunta e ripartenza.
Sappiamo che se ciò accadesse sarebbe circostanza da qualificare come il miracolo di San Gennaro, vista la totale cecità politica del sindaco De Benedettis, che ormai ha spostato la sua attenzione unicamente verso una materia non sua: la matematica, facendo estrema attenzione solo e soltanto ai numeri di Consiglieri che gli consentono di rimanere in sella.
A questo proposito non sono da trascurare tutte le attenzioni del Sindaco nei confronti dei Consiglieri transfughi nel gruppo misto.
Possiamo, quindi, concludere che per il Centrosinistra coratino mala tempora currunt e per il PD ancor di più, non solo per l’incapacità locale di muoversi verso lidi più appropriati ma anche perché i Dirigenti provinciali e regionali sicuramente non colgono il ruolo asfittico, quasi nullo, del PD coratino, a cui il Partito è relegato dalle altre forze politiche alla cosiddetta “Convergenza”.

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Elezioni: comizio di chiusura con Abbaticchio e Decaro in piazza Cesare Battisti https://ilquartopotere.it/appuntamenti/elezioni-comizio-di-chiusura-con-abbaticchio-e-decaro-in-piazza-cesare-battisti/ https://ilquartopotere.it/appuntamenti/elezioni-comizio-di-chiusura-con-abbaticchio-e-decaro-in-piazza-cesare-battisti/#respond Thu, 22 Sep 2022 06:19:05 +0000 https://ilquartopotere.it/?p=20618 Venerdì 23 settembre 2022, alle ore 21.00, avrà luogo, a Corato, il Comizio provinciale di chiusura della campagna elettorale, con la partecipazione del candidato all’uninominale Michele Abbaticchio ex sindaco di Bitonto e già vicesindaco metropolitano, insieme al Sindaco Antonio Decaro. Saranno presenti 12 sindaci metropolitani oltre che le candidate e i candidati delle liste plurinominali […]

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Venerdì 23 settembre 2022, alle ore 21.00, avrà luogo, a Corato, il Comizio provinciale di chiusura della campagna elettorale, con la partecipazione del candidato all’uninominale Michele Abbaticchio ex sindaco di Bitonto e già vicesindaco metropolitano, insieme al Sindaco Antonio Decaro.
Saranno presenti 12 sindaci metropolitani oltre che le candidate e i candidati delle liste plurinominali delle forze politiche di coalizione.
Michele Abbaticchio è espressione del territorio di cui ben conosce problemi e potenzialità. Significativo è stato anche il suo impegno, da Sindaco, contro la criminalità organizzata. Potrà rappresentare il collegio parlamentare in modo autorevole e con la determinazione che gli è propria” – si legge nella nota stampa a firma di DemoS Corato.

 

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Il centrosinistra è l’agnello sacrificale del 2019 in vista del 2020? https://ilquartopotere.it/news/politica/il-centrosinistra-e-lagnello-sacrificale-del-2019-in-vista-del-2020/ https://ilquartopotere.it/news/politica/il-centrosinistra-e-lagnello-sacrificale-del-2019-in-vista-del-2020/#respond Sat, 27 Apr 2019 07:01:03 +0000 http://www.ilquartopotere.it/?p=1269 In questa campagna elettorale per le elezioni del nuovo sindaco di Corato sono successe molte cose strane. Soprattutto sul versante del Centrosinistra dove si sono manifestate diverse e incomprensibili “vocazioni al suicidio”. Ricapitoliamo. Per la prima volta, dopo la traumatica conclusione dell’ultima vicenda amministrativa, il Centrodestra  coratino si è spaccato in più tronconi divisi in […]

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In questa campagna elettorale per le elezioni del nuovo sindaco di Corato sono successe molte cose strane.

Soprattutto sul versante del Centrosinistra dove si sono manifestate diverse e incomprensibili “vocazioni al suicidio”.

Ricapitoliamo.

Per la prima volta, dopo la traumatica conclusione dell’ultima vicenda amministrativa, il Centrodestra  coratino si è spaccato in più tronconi divisi in modo presumibilmente insanabile.

Da un lato vede il Centrodestra Storico, quello che ruota attorno ai partiti nazionali (Forza Italia, Lega, Noi con l’Italia), dall’altro due liste civiche peraltro ferocemente contrapposte fra loro (il gruppo che sostiene Emanuele Lenoci e quello che  sostiene Claudio Amorese) e poi la lista che sostiene Massimo Mazzilli, bistrattato sindaco uscente, nonché quella che sostiene Cataldo Mazzilli, il pasdaran della Destra.

Nico Longo invece corre da solo con Movimento Cinque Stelle.

Scorie inevitabili dei veleni e dei misteri che hanno portato alla caduta della giunta uscente.

Un bel guaio per quelli che fino a ieri gestivano le sorti della Città.

Sembrava quindi che il Centrosinistra se ne potesse avvantaggiare e, invece, cosa è successo?

Si è diviso anche il Centrosinistra! Sarà genuina vocazione al suicidio? Urge comprendere quanto accaduto e indagarne le cause.

Perché questa divisione a sinistra rischia di condannare Corato a un altro decennio di dominio dei soliti centri di potere.

In particolare, occorre comprendere se questa divisione è frutto di diversità di programmi, di eccessive ambizioni personali o di altro.

Sappiamo che due dei candidati (Bovino e De Benedittis) non hanno accettato di fare le primarie.

Diventa importate esaminare le ragioni di questa scelta non tanto per esprimere valutazioni quanto per cercare di trarne elementi utili a chiarire la situazione: ed è proprio qui che il mistero si infittisce.

Prendiamo Bovino. È un candidato che guida un gruppo molto compatto espressione di alcune parrocchie coratine e in parte anche sostenuto dalla Camera del lavoro dove lavora da sempre la zia Maria, sua fervente sostenitrice.

Bovino, quindi, può contare su un’organizzazione ideale per affrontare lo scoglio delle primarie come dimostrano i suoi lusinghieri risultati elettorali quale consigliere comunale.

Egli, infatti, è certamente in grado di portare agevolmente alle urne delle primarie 500-600 persone, un numero sufficiente a Corato per vincerle a larghe mani.

Perché mai proprio Bovino, allora, è stato il primo a sfilarsi, a rifiutare le primarie, quando poteva esserne il favorito?

Le motivazioni addotte sono state deboli e contraddittorie: basta scorrere le sue dichiarazioni e quelle dei suoi sostenitori (sui social) nelle ultime settimane.

In un primo tempo, essi hanno detto che le primarie non si potevano svolgere perché Corrado De Benedittis era partito troppo presto con la sua candidatura.

Poi hanno, via via, aggiustato il tiro sostenendo che le primarie non sono un metodo affidabile e, infine, lo stesso Bovino (che di solito si espone poco), incalzato da Roberto Straniero nel corso di un’intervista su Telesveva, ha inaspettatamente dichiarato che lui le primarie le voleva fare ma che poi non sono stati più sufficienti i tempi.

Quando in politica si cambia così spesso la motivazione dei propri atti viene il legittimo sospetto che la motivazione sia altra e non divulgabile.

Anche Corrado De Benedittis, però, in un primo tempo si era dichiarato disponibile alle primarie “pur di salvaguardare l’unità del centrosinistra”. Ora, anche lui intervistato da Telesveva, ha dichiarato che del Centrosinistra non si sente parte e che le primarie non le ha mai volute fare.

Delle due l’una: o i candidati di centrosinistra hanno le idee un po’ confuse o la verità è un’altra.

A Paolo Loizzo non si può imputare di non aver voluto fare le primarie ma anche lui ha contribuito alla divisione rifiutando categoricamente di fare passi indietro (che, in realtà avrebbero risolto ben poco, visto che sarebbero rimasti comunque due candidati).

Ciò che conta è che, quali che ne siano le ragioni, il Centrosinistra si è spaccato in tre tronconi e, salvo sorprese (tutte legate al modo in cui essi sapranno condurre la campagna elettorale), rischia di non portarne al ballottaggio nessun esponente.

Analizziamo ora il ruolo svolto nella vicenda coratina dal locale circolo del PD.

A più riprese si è parlato di una sua tendenza ad allearsi con Sud al Centro, la lista che prima si richiamava al dr. Schittulli e che ora è molto vicina al Governatore Pugliese.

Poi però l’alleanza di Sud al Centro con l’UDC locale ha reso più difficile (per ora) tale alleanza e aveva spinto il PD a fare una fugace apparizione al tavolo del Centrosinistra.

Dal quale però si è alzato subito dopo aver incassato i rifiuti di Bovino e De Benedittis a partecipare alle primarie.

Il PD stranamente non ha presentato un suo candidato e non ha fatto nulla per ricucire la divisione, non ha svolto alcun ruolo di orientamento e guida del Centrosinistra (di cui dovrebbe essere il perno principale) rimanendo quasi spettatore delle mosse altrui fino a quando, a divisione divenuta ormai irreversibile, ha esplicitato il proprio appoggio proprio a Bovino, che qualche settimana prima lo aveva clamorosamente abbandonato.

Il ruolo del circolo del PD (che nelle more ha perso molti pezzi) è forse la chiave per tentare di spiegare la partita che si è giocata in questi giorni sull’asse Bari-Corato e che rischia di influire sulla vita politica cittadina per molti anni.

I Latini insegnavano che, negli avvenimenti della vita, quando le spiegazioni non convincono, bisogna porsi la domanda fatidica: “cui prodest”, a chi giova?

E la risposta a questa domanda, nella vicenda che stiamo esaminando, è molto semplice: giova indubbiamente al Centrodestra.

Allora la domanda decisiva è proprio questa: PD e Centrodestra, in Puglia sono ancora avversari?

Quanto sulla vicenda coratina hanno influito i nuovi equilibri che si stanno disegnando a livello regionale in vista delle consultazioni del 2020?

E i candidati sindaci coratini di centrosinistra si rendono conto di questi giochi, ne sono attori consapevoli o ingenue pedine?

Le risposte arriveranno nei prossimi giorni e soprattutto nelle due settimane che separeranno il primo turno dal ballottaggio, quando tutti dovranno definitivamente scoprire le proprie carte.

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