ASSOSTAMPA Archivi - Il Quarto Potere https://ilquartopotere.it/tag/assostampa/ Le notizie sotto un'altra luce Thu, 21 May 2020 09:49:33 +0000 it-IT hourly 1 https://wordpress.org/?v=6.8.1 https://ilquartopotere.it/wp-content/uploads/2018/12/cropped-icona_512-32x32.png ASSOSTAMPA Archivi - Il Quarto Potere https://ilquartopotere.it/tag/assostampa/ 32 32 CARCERE PER I GIORNALISTI: iL 9 GIUGNO LA decisione della CORTE COSTITUZIONALE  https://ilquartopotere.it/liberta-di-stampa/carcere-per-i-giornalisti-il-9-giugno-la-decisione-della-corte-costituzionale/ https://ilquartopotere.it/liberta-di-stampa/carcere-per-i-giornalisti-il-9-giugno-la-decisione-della-corte-costituzionale/#respond Thu, 21 May 2020 09:49:33 +0000 https://ilquartopotere.it/?p=5689 Un caso che riguarda tutti i giornalisti: il 9 giugno prossimo la Corte Costituzionale deciderà sulla legittimità, o meno, del carcere per i giornalisti condannati in via definitiva per diffamazione aggravata a mezzo stampa. Lo farà in udienza pubblica, che potrà essere seguita anche in tv,  pronunciandosi sulle ordinanze emesse un anno fa da due […]

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Un caso che riguarda tutti i giornalisti: il 9 giugno prossimo la Corte Costituzionale deciderà sulla legittimità, o meno, del carcere per i giornalisti condannati in via definitiva per diffamazione aggravata a mezzo stampa.

Lo farà in udienza pubblica, che potrà essere seguita anche in tv,  pronunciandosi sulle ordinanze emesse un anno fa da due tribunali, uno dei quali vicinissimo a noi, quello di Bari-sezione di Modugno, oltre a quella del tribunale di Salerno.

In quella sede si conoscerà, ufficialmente, anche la posizione del Presidente del Consiglio al quale il Consiglio d’Europa  ha chiesto chiarimenti in risposta ad una sollecitazione del 5 maggio dell’AEJ, l’Association of European Journalist, compulsata sul punto dall’Associazione Ossigeno per l’informazione.

Così il 9 giugno, dopo i rinvii, causa Covid,  delle udienze del 21 e 22 aprile, la presidente dell’Alta Corte, professoressa Marta Cartabia, avvierà, per la prima volta, l’esame della eccezione di costituzionalità su un punto che è di  “fondamentale importanza per la libertà di stampa nel nostro Paese” – come sottolinea  il presidente dei Cronisti Romani, Pierluigi Franz.

La questione è vecchia e mai risolta dal Parlamento, nonostante i disegni di legge presentati alla Camera e al Senato in questi decenni e mai diventati legge,perchè insabbiati o interrotti dalla conclusione anticipata della legislatura. Il punto è dunque la legittimità o meno del carcere per i giornalisti in caso di condanna penale definitiva per diffamazione aggravata a mezzo stampa, legittimità fortemente contestata dalla Association of European Journalist che ha allertato la Piattaforma del Consiglio d’Europa per la protezione del giornalismo e la sicurezza dei giornalisti con richiesta al Governo Conte di chiarire la propria posizione, giacchè la Presidenza del Consiglio si é formalmente costituita davanti alla Suprema Corte chiedendo che vengano respinte tutte le eccezioni sollevate dai due tribunali.

Nell’udienza avrà un ruolo centrale anche il giudizio della Suprema Corte sugli effetti, in Italia, delle numerose sentenze con le quali la Corte Europea per i Diritti dell’Uomo (Cedu), immediatamente applicabili nel nostro Paese, ha affermato che tranne casi assolutamente circoscritti, i giudici italiani, in caso di condanna di un giornalista per diffamazione a mezzo stampa, non dovrebbero più infliggere più il carcere, ma eventualmente solo multe. All’udienza, insieme agli altri legali, ci sarà  l’avvocato Giuseppe Vitiello a difendere il presidente del CNOG, Carlo Verna, nell’interesse dell’intera categoria.

Quanto al Premier Conte, la posizione dell’Avvocatura dello Stato farà capire se il Governo é o no favorevole al mantenimento del carcere. Appuntamento dunque al 9 giugno.   

20.5.2020         

Vincenzo Rutigliano – Assostampa Puglia 

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Giornata mondiale della libertà di stampa: passi indietro in Italia tra tagli e bavagli https://ilquartopotere.it/editoriale/giornata-mondiale-della-liberta-di-stampa-passi-indietro-in-italia-tra-tagli-e-bavagli/ https://ilquartopotere.it/editoriale/giornata-mondiale-della-liberta-di-stampa-passi-indietro-in-italia-tra-tagli-e-bavagli/#respond Mon, 06 May 2019 06:16:42 +0000 http://www.ilquartopotere.it/?p=1318 di Vincenzo Rutigliano Nel  2018, in tutto il mondo, 88 giornalisti sono stati uccisi, 250 imprigionati di cui 130 in Turchia e 61 sono stati sottoposti a sparizione forzata. Sono questi i numeri che documentano l’urgenza di combattere i tagli ed i bavagli che si vogliono porre alla libertà di informazione anche in Europa e […]

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di Vincenzo Rutigliano

Nel  2018, in tutto il mondo, 88 giornalisti sono stati uccisi, 250 imprigionati di cui 130 in Turchia e 61 sono stati sottoposti a sparizione forzata.

Sono questi i numeri che documentano l’urgenza di combattere i tagli ed i bavagli che si vogliono porre alla libertà di informazione anche in Europa e in Italia.

“Quando si tagliano le voci delle differenze, penso a Radio Radicale e alle emittenti locali, all’Avvenire e al Manifesto, si prende – ha detto il Presidente  nazionale del sindacato  dei giornalisti italiani, Giuseppe Giulietti, durante il sit-in organizzato in piazza Santi Apostoli a Roma in occasione, il 3 maggio,  della XXVI Giornata mondiale della libertà di stampa –  una strada al termine della quale sono messe in discussione le libertà di tutti i cittadini».

«Nel mondo i giornalisti continuano a morire per onorare il diritto-dovere di informare.

I cronisti vengono aggrediti, minacciati, intimiditi e ogni minaccia, ogni atto ostile nei confronti di un giornalista è un attacco al diritto dei cittadini ad essere informati», ha ricordato Giulietti. «Sul fronte della libertà dei giornalisti l’Italia sta facendo tanti passi indietro.

Non è un bel vedere la classifica internazionale sulla libertà di stampa e nemmeno la relazione del Consiglio d’Europa, diffusa ieri, nella quale la situazione italiana viene ‘attenzionata’ come quella dell’Ungheria e della Russia.

Paesi nei quali viene negata la libertà di informazione.

Noi in Italia non ci rassegniamo a questo destino e cercheremo di contrastare tutti coloro che ritengono che in questo Paese si possano introdurre tagli all’informazione a colpi di provvedimenti», ha aggiunto il segretario generale della Fnsi, Raffaele Lorusso. «Noi non ci rassegniamo a coloro che a parole dicono di contrastare i tanti bavagli che esistono in questo Paese, ma di fatto non fanno nulla in Parlamento.

Non è successo niente nella passata legislatura e non sta succedendo niente in questa.

Non rinunceremo a portare le nostre proposte al tavolo aperto con il governo e lo faremo anche con l’iniziativa pubblica del 14 maggio al teatro Adriano, dove si riuniranno il Consiglio nazionale della Fnsi, la conferenza nazionale del Cdr e tutti coloro che hanno a cuore la libertà di informazione, senza la quale non c’è democrazia», ha ribadito Lorusso.

Al sit in hanno partecipato anche giornalisti stranieri, fra cui lo slovacco Jan Krempasky, il maltese Manuel Delia, l’italo-siriana Asmae Dachan, la ricercatrice turca dell’Osservatorio Balcani e Caucaso Fazila Mat, e di alcune testate italiane a rischio. «È importante dare voce ai colleghi della Siria che non hanno la possibilità di esprimersi. In Siria – ha detto Asmae Dachan – manca la libertà di stampa, sono 50 anni che conviviamo con un regime.

Oltre 600 colleghi morti negli ultimi 8 anni di guerra, di cui 50 deceduti in stato di detenzione sotto tortura». «Nel mio Paese – ha raccontato Fazila Mat – ci sono quotidiane difficoltà per i giornalisti.

Nove reti televisive su 10 sono in mano al governo e i giornali ancora indipendenti portano avanti il loro lavoro con molta difficoltà.

Ogni giorno molti colleghi vengono accusati di aver violato una legge, due sono stati condannati all’ergastolo.

Sappiamo benissimo che tutto questo ha il solo scopo di mettere a tacere le voci dell’opposizione, ma ci sono ancora giornalisti coraggiosi che continuano a fare il loro dovere».

Jan Krempasky ha ricordato Jan Kuciak e ha parlato del progetto di giornalismo investigativo che ha ripreso e rilanciato le sue inchieste dopo l’omicidio del reporter slovacco e della sua fidanzata.

Manuel Delia ha tratteggiato la situazione della libertà di stampa a Malta dopo la morte di Daphne Caruana Galizia. Daniel Caceres è intervenuto sulla situazione in Venezuela.

Assostampa Puglia-Circolo della Stampa della Bat “San Francesco di Sales”

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