Associazione Francesco Ludovico Tedone Archivi - Il Quarto Potere https://ilquartopotere.it/tag/associazione-francesco-ludovico-tedone/ Le notizie sotto un'altra luce Thu, 07 Jul 2022 06:26:37 +0000 it-IT hourly 1 https://wordpress.org/?v=6.8.1 https://ilquartopotere.it/wp-content/uploads/2018/12/cropped-icona_512-32x32.png Associazione Francesco Ludovico Tedone Archivi - Il Quarto Potere https://ilquartopotere.it/tag/associazione-francesco-ludovico-tedone/ 32 32 Torna Komorebi in memoria di Francesco Ludovico Tedone: il programma https://ilquartopotere.it/news/torna-komorebi-in-memoria-di-francesco-ludovico-tedone-il-programma/ https://ilquartopotere.it/news/torna-komorebi-in-memoria-di-francesco-ludovico-tedone-il-programma/#respond Thu, 07 Jul 2022 06:26:37 +0000 https://ilquartopotere.it/?p=19300 Quest’anno dal 9 al 16 luglio si terrà la sesta edizione di Komorebi, l’evento commemorativo in memoria di Francesco Ludovico Tedone, una delle 23 vittime dell’incidente ferroviario avvenuto sulla tratta Andria-Corato il 12 luglio 2016. Francesco era appena tornato da un anno di studi in Giappone: aveva finalmente intrapreso la strada verso la realizzazione dei […]

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Quest’anno dal 9 al 16 luglio si terrà la sesta edizione di Komorebi, l’evento commemorativo in memoria di Francesco Ludovico Tedone, una delle 23 vittime dell’incidente ferroviario avvenuto sulla tratta Andria-Corato il 12 luglio 2016. Francesco era appena tornato da un anno di studi in Giappone: aveva finalmente intrapreso la strada verso la realizzazione dei suoi sogni, quando ha perso la vita. Dopo l’incidente, la famiglia e gli amici di Francesco hanno raccolto le forze e insieme hanno deciso che il ricordo di quel giovane così spigliato e ambizioso non poteva e non doveva essere qualcosa di doloroso: nasce così l’Associazione Francesco Ludovico Tedone, e con essa il Komorebi, un evento che si propone come inno alla vita per ricordare Francesco con arte, musica, poesia, sport, passioni e sogni.
Komorebi è una parola intraducibile in italiano, ma potremmo renderla con la perifrasi “luce del sole che filtra attraverso i rami degli alberi”. Così, Komorebi è la luce di Francesco che filtra attraverso il mondo, è il suo sogno di un ponte fra Giappone e Italia che va avanti, per diventare universale e spronare il prossimo.
Giunto alla sua sesta edizione, anche quest’anno Komorebi si evolve e cambia forma. L’evento si svolgerà nello stesso luogo delle ultime due edizioni, ovvero l’uliveto Novemilachilometri, in via Bracco incrocio Matababbo: per raggiungerlo sarà possibile utilizzare i propri mezzi, dal momento che ci sarà un parcheggio nelle immediate vicinanze, oppure la navetta gratuita messa a disposizione dall’azienda Bucci e Tarantini e patrocinata dal Comune di Corato. La navetta sarà disponibile in Piazza Cesare Battisti ogni ora dalle h 16:30 fino alle h 23:30, e dalle h 16:45 fino alle h 23:45 per il ritorno. Komorebi si svolge in due modalità:
– dal 9 al 12 luglio Komorebi ospiterà una residenza artistica, durante la quale gli artisti lavoreranno in sinergia seguendo la tematica “I moti dell’ombra” e proponendo opere d’arte, poetiche e performance live di vario genere. Durante la residenza sarà possibile partecipare a laboratori, giochi, tornei e tanto altro;
– dal 13 al 16 luglio Komorebi continuerà con una mostra a cielo aperto, in cui saranno raccolte tutte le opere realizzate durante la residenza artistica e anche quelle proposte dagli artisti al di fuori di essa. Anche durante questi quattro giorni sarà possibile partecipare ad alcuni laboratori e workshop.
Come già anticipato, le attività di quest’anno saranno davvero tante, e più nello specifico ci saranno un Drum circle a cura di Spiff Onyuku (9 luglio), tornei di Taboo, scopone e burraco a cura di Gianna Ciprelli e Rosanna Calò (10 e 11 luglio), un’apericena con delitto a cura di Rosanna Calò (10 e 11 luglio), yoga a cura del centro Arcadia (10, 11 e 12 luglio), un laboratorio di racconti per bambini a cura di Presidio del libro Corato (10 e 11 luglio), smart bowling a cura di Gocce nell’Oceano (11 luglio), un laboratorio di Breakdance a cura di Domenico Procacci (11 luglio), un torneo di scacchi (12 luglio), un workshop di ceramica a cura di Titti Maffiola (13 e 14 luglio), un workshop di stampa monotipo a cura di Tiziana Tedone e Alice Filomeno (13 e 14 luglio) ed anche il progetto fotografico Venti-trenta a cura di Francesca De Chirico (15 e 16 luglio). Oltre a tutte queste attività, sarà possibile partecipare alla messa alle h 19 del 12 luglio, celebrata da Sua Eccellenza Mansi, vescovo di Andria, e ci saranno alcune aree sempre aperte e fruibili dal pubblico, come la Sartoria Sociale a cura dell’Open Space, l’Area game (dove sarà possibile giocare a giochi da tavolo, a ping pong e a spikeball) e l’Area relax e ristoro. Ogni sera, poi, ci saranno diverse tipologie di performance (musicali, teatrali, di danza, dj set, una Poetry Slam a cura di LIPS Puglia). Il programma è davvero ricco, ed è possibile consultarlo sulla pagina Instagram di Komorebi o al seguente link: https://drive.google.com/file/d/1eol1sdCfUGlOVpiG7kDis8vCcnICgtVK/view
Per realizzare un evento così importante e vasto non si può essere soli: da sempre Komorebi è un coro, un’unione di forze che genera energia positiva e speranza. Per questo è doveroso ringraziare chi da sempre supporta l’evento, ovvero la Fondazione Vincenzo Casillo e il Comune di Corato e di Andria, nonché tutti i partner e le collaborazioni che renderanno speciale l’evento di quest’anno: i Presidi del libro, il centro di studi di yoga Arcadia, l’associazione Gocce nell’Oceano Onlus, la Pro Loco Quadratum, l’Open Space, Gregorio Sgarra del bar itinerante Il Viandante, il Ristorante Procacci, la pasticceria Maffiola, Sime Srl e Torrevento. Inoltre, ringraziamo anche il ristorante Quattro Passi e la cartoleria Punto Ufficio, che hanno supportato la lotteria Komorebi (per la quale, tra l’altro, è ancora possibile acquistare i biglietti!)
Un ringraziamento speciale va anche a tutti gli artisti e i performer della residenza, senza i quali Komorebi non sarebbe l’evento artistico, poetico e musicale che è. Tra gli artisti ricordiamo e ringraziamo Tiziana Tedone, Titti Maffiola, Carmelania Bracco, Rita Valentino, Davide Monteseno, Laura Violeta Dima, Gianluca Vernice, Emanuele Binetti, Claudio Junior Melioli, Manuel Benati, Stefano Lotito, Alessandro De Leo, Patrizia Di Lorenzo, Daniela Mastromauro e Silvestro Lacertosa; tra i performer ringraziamo invece Anna Lops, Vanessa Nichilo, Davide Sabino Lorusso, Sabrina De Mitri, Miss Pia, MISGA, i Junkie Beat, Vittorio Calò, Marika Di Rella, Laura Lamarca, Elisa Buonomo, Davide Lotito, la LIPS Puglia, Fabio di Gennaro, Serena di Palma, Noemi Isabella Acquatico e i Raestavinve.
Infine, un immenso ringraziamento va alla famiglia giapponese e agli amici giapponesi di Francesco, nonché alla città di Oita: da sempre supportano e sostengono l’evento nonostante i migliaia di chilometri di distanza. L’anno scorso Komorebi ha avuto l’onore di ospitare per via telematica le performance e le opere d’arte di alcuni artisti giapponesi: il ponte tra Italia e Giappone, tra Corato e Oita, tanto agognato da Francesco, sta lentamente prendendo vita. Per ora la partecipazione giapponese è stata solo telematica, ma tante idee e tanti progetti bollono in pentola per coinvolgere in modo sempre più diretto la comunità nipponica tanto cara a Francesco.
Komorebi è una risposta alla morte, è un inno alla vita che ha bisogno di tante voci per raggiungere vette sempre più alte e sogni sempre più universali. Se vuoi infilare le scarpe e consumarne le suole a furia di inseguire i tuoi sogni e farli riecheggiare assieme ai nostri e a quelli di Francesco, ti aspettiamo nell’uliveto Novemilachilometri dal 9 al 16 luglio.
Al seguente link è possibile acquistare i ticket d’ingresso e iscriversi ai laboratori proposti:
https://linktr.ee/komorebi22

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(Foto) Il Frisbee nel segno della luce di Francesco Ludovico Tedone https://ilquartopotere.it/le-eccellenze-dello-sport-coratino/foto-il-frisbee-nel-segno-della-luce-di-francesco-ludovico-tedone/ https://ilquartopotere.it/le-eccellenze-dello-sport-coratino/foto-il-frisbee-nel-segno-della-luce-di-francesco-ludovico-tedone/#respond Fri, 18 Dec 2020 23:13:29 +0000 https://ilquartopotere.it/?p=9337 Francesco Ludovico Tedone, cui è dedicata l’associazione, è una delle 23 vittime di quel tragico 12 luglio 2016, perite nell’impatto di due treni della ferrotranviaria Bari-Nord, nel tratto Corato-Andria. “KOMOREBI” in giapponese significa luce che attraversa i rami degli alberi, in un senso altamente filosofico. In periodo di lockdown dello Sport, spiccano i fari della […]

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Francesco Ludovico Tedone, cui è dedicata l’associazione, è una delle 23 vittime di quel tragico 12 luglio 2016, perite nell’impatto di due treni della ferrotranviaria Bari-Nord, nel tratto Corato-Andria.

“KOMOREBI” in giapponese significa luce che attraversa i rami degli alberi, in un senso altamente filosofico.

In periodo di lockdown dello Sport, spiccano i fari della Pol. San Gerardo, accesi di martedì nell’unica serata della settimana e significano Frisbee in onore di Francesco Ludovico Tedone.

Con tanto di distanziamento e di rispetto delle regole ferree covid, si allenano i ragazzi della squadra DISC & DISC, nella doppia accezione etimologica (dialettale, in senso logorroico ed anche di disco al quadrato) iscritti alla FIFD (Federazione Italiana Flying Disc) o se preferite più semplicemente Frisbee.

È la costola sportiva che converge nell’associazione culturale, nel segno di un fatal destino di un giovane coratino, che come tanti, sognava un futuro stellare, luminoso, ricco di progetti e soddisfazioni, passando da un’esperienza di un anno in Giappone. È la sorte che è toccata a Francesco Ludovico Tedone, cui è dedicata l’associazione, una delle 23 vittime di quel tragico 12 luglio 2016, perite nell’impatto di 2 treni della ferrotranviaria Bari-Nord, nel tratto Corato-Andria.

Il merito di questo connubio è di due verdi ragazzi, Simone Grosso, promotore e Allenatore della squadra di frisbee e Tiziana Tedone, vicepresidente e soprattutto sorella di Francesco, al pari dell’altro fratello Natale Presidente della omonima associazione nata nel novembre 2016. Gli occhi di Tiziana si illuminano come a festa patronale, di gioia ed emozione, quando tocchiamo il tasto del povero Francesco.

L’associazione sorge per ricordare la figura del fratello, ma più che altro di “come voleva vivere, lui, pieno di vita, luce ed energia” – come dice Tiziana.
L’associazione è un contenitore misto, in cui ci abbiamo inserito cultura ed arte ed ora sport, che parte da un cineforum, spazi artistici, con l’apice del KOMOREBI, che si tiene ogni 12 luglio, in sua memoria e di tutte le altre vittime” – ci spiega. Ed è stato del tutto naturale coniugare in una riunione d’intenti, la proposta di Simone, piacendosi reciprocamente nella propria dimensione: idee, filosofia e progetti futuri come la cittadella dello sport, che accolga quelli cosiddetti minori.

Simone è colui che ha portato a Corato e nel meridione, questa sconosciuta disciplina del Frisbee, iniziando con partite amatoriali in villa comunale e che ora sta dando un senso più concreto a questa sua passione. È un ex studente di psicologia, (poi laureato) alla Bicocca di Milano, che ha esaurito interessi per i vari sports che ha praticato (volley-calcio-kickboxing) e che trova nel frisbee un nuovo interesse di cui si convince di poter coltivare con grande applicazione e passione.

Nella vita anche le coincidenze ci mettono lo zampino, perché alla sede di un concorso pubblico, Simone incrocia il suo amico Lobaccaro di Gravina con cui aveva fatto i primi passi al Cus Milano e che nel frattempo si è trasferito a Torino, dove continua a praticare questa passione. Nella loro chiacchierata c’è l’auspicio di entrambi di sviluppare questo nuovo sport, anche nella terra vergine pugliese, dove il disco è conosciuto come unico strumento da spiaggia.

Scatta la scintilla definitiva per entrambi, già allo stato embrionale, di non sentirsi cattedrale nel deserto e di sfatare un tabù e proseguire il cammino di una unica o doppia società nel meridione, che 8 anni fa a Bari aveva provato l’avventura durata solo due stagioni.

L’attrazione del fascino verso questo sport americano, nato in un college californiano di Los Angeles in fine anni 60, in piena rivoluzione culturale e trasferitasi nell’Italia del Nord tra gli anni 70/80, è enorme.

L’idea romantica è di poter rivivere le origini di studenti che andavano in pasticceria e dopo aver gustato il “cake” su un vassoio circolare di latta, diventava strumento di gioco, trasformato in “frisbie’s pie”, poi realizzato in plastica dalla Wham-O.

Il frisbee è lo strumento che di fatto sviluppa ben 10 diverse discipline: Disc-golf, Guts, Free-style, Disc-dog, i più praticati. Simone punta sull’Ultimate, che si avvicina al rugby e soprattutto al Football americano, per via delle mete, avanzamento e sue linee, al basket per il piede-perno, per caratteristiche aeree al volley, al calcio per la tattica.

Confidando proprio nella complicità gravinese, la Disc & Disc ha organizzato in estate il “Disco di Pietra”, trofeo realizzato dalla scultrice Titti Maffiola (membro dell’associazione e della squadra), con modalità HAT, cioè con squadre che si mischiano in continuazione e con un vincitore singolo che è risultato Pietro Miscioscia, soprannominato Thor, come da tradizione dello Sport, in cui il 1° allenatore, assegna un soprannome a vita, piaccia o non piaccia: Mc Fly, Deneb, Brazo, Medusa.

Con il rugby, quello di cui sopra non è l’unico punto d’incontro, ma vi si aggiungono attenzione massima per il Fair-play e riti.

Ciò che contraddistingue è l’atteggiamento e lo spirito di gioco, nell’applicazione e conoscenza del regolamento, corretto, onesto, ma sempre nell’ambito della competitività, con una classifica a parte per il Fair-play, che rimane secretata fino a fine campionato. Nell’autoarbitraggio è però consentito un chiarimento aperto di 30″ entro il quale lasso di tempo, deve rientrare, mentre a fine gara, prima del fatidico 3° tempo, il Rito principale del “Cerchio” tra i capitani e poi a chi volesse intervenire, importante quanto l’urlo iniziale. L’obiettivo immediato è ritornare all’allenamento di contatto.

Ora il frisbee è ancora uno sport poco conosciuto” – ci dice Simone, ma gli obiettivi sia personali che federali, sono ambiziosi, non solo virtuali. Il progetto è crescere, entrando nelle scuole, come in Emilia e Veneto, unita alla capacità di comunicare e diffondere i propri pregi. Allenatore e società non disdegnano il desiderio di diventare la 1^ e forse unica società del Sud a partecipare ai campionati italiani (dalla A alla C) e magari fornire il 1° pugliese alla nazionale per i prossimi mondiali e rendere la disciplina a 5 cerchi nella competizione Olimpica nella culla del Frisbee a Los Angeles nel 2028.

Ma il Komorebi, luce che viene dall’alto trasmessa da Francesco, si è già insediata, non tra gli alberi ma nell’erba di questi campi in cui si svolge questo spettacolare sport in via di evoluzione grazie a 2 caparbi giovani.

 

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