Amministrazione De Benedittis Archivi - Il Quarto Potere https://ilquartopotere.it/tag/amministrazione-de-benedittis/ Le notizie sotto un'altra luce Fri, 25 Oct 2024 15:51:29 +0000 it-IT hourly 1 https://wordpress.org/?v=6.8.1 https://ilquartopotere.it/wp-content/uploads/2018/12/cropped-icona_512-32x32.png Amministrazione De Benedittis Archivi - Il Quarto Potere https://ilquartopotere.it/tag/amministrazione-de-benedittis/ 32 32 Si apre alla città la bretella di collegamento tra via Gravina e via Prenestina https://ilquartopotere.it/comunicazioni/si-apre-alla-citta-la-bretella-di-collegamento-tra-via-gravina-e-via-prenestina/ https://ilquartopotere.it/comunicazioni/si-apre-alla-citta-la-bretella-di-collegamento-tra-via-gravina-e-via-prenestina/#respond Fri, 25 Oct 2024 15:51:29 +0000 https://ilquartopotere.it/?p=34206 Il 28 ottobre 2024, alle ore 12:00, l’inaugurazione Si  apre alla città la nuova strada di collegamento tra via Gravina e via Prenestina, che costeggia il Campo sportivo. Interverranno insieme al Sindaco De Benedittis e alla Giunta comunale, il Sindaco Metropolitano Dott. Vito Leccese, l’On. Antonio Decaro e il Dott. Michele Abbaticchio. Il progetto si […]

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Il 28 ottobre 2024, alle ore 12:00, l’inaugurazione

Si  apre alla città la nuova strada di collegamento tra via Gravina e via Prenestina, che costeggia il Campo sportivo.

Interverranno insieme al Sindaco De Benedittis e alla Giunta comunale, il Sindaco Metropolitano Dott. Vito Leccese, l’On. Antonio Decaro e il Dott. Michele Abbaticchio.

Il progetto si inserisce all’interno del programma di riqualificazione urbana “Cambia la Periferia”, co-progettato dall’Amministrazione comunale insieme alla Città Metropolitana di Bari. L’intervento, del valore complessivo di 1.125.000 euro è stato cofinanziato con fondi statali per il tramite della Città Metropolitana e comunali per un importo di 125 mila euro.

Nel dicembre 2022, l’amministrazione De Benedittis ha ritenuto necessario approvare una perizia suppletiva e di variante per superare una serie di carenze progettuali, tra cui l’aggiunta di una rete di fognatura bianca per migliorare il drenaggio delle acque piovane.

È un risultato importante che coincide con l’imminente apertura del cantiere dello Stadio. C’è voluto del tempo, ma ritenevamo di fondamentale importanza superare le carenze progettuali dell’operadichiara il Sindaco De Benedittis. “Ringrazio l’ufficio tecnico del Comune per il costante impegno, in particolare il dirigente Dott. Antonio Cacosso e il Rup Ing. Simona Gagliardi“.

Tutta la cittadinanza è invitata a partecipare.

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Questione giostrai ed emergenza sicurezza, l’opposizione: “Il Sindaco riferisca con urgenza cosa intende fare”  https://ilquartopotere.it/news/politica/questione-giostrai-ed-emergenza-sicurezza-lopposizione-il-sindaco-riferisca-con-urgenza-cosa-intende-fare/ https://ilquartopotere.it/news/politica/questione-giostrai-ed-emergenza-sicurezza-lopposizione-il-sindaco-riferisca-con-urgenza-cosa-intende-fare/#respond Sun, 18 Aug 2024 06:07:27 +0000 https://ilquartopotere.it/?p=33321 Dopo il manifesto divulgato qualche giorno fa contro l’Amministrazione, i Partiti e i Movimenti di Opposizione intervengono sulla questione dell’assenza dei giostrai alla festa patronale spiegando in una nota: “La rinuncia dei giostrai a partecipare alla Festa Patronale rappresenta un grido d’allarme che non può e non deve restare inascoltato. La sua risonanza non fa […]

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Dopo il manifesto divulgato qualche giorno fa contro l’Amministrazione, i Partiti e i Movimenti di Opposizione intervengono sulla questione dell’assenza dei giostrai alla festa patronale spiegando in una nota:

La rinuncia dei giostrai a partecipare alla Festa Patronale rappresenta un grido d’allarme che non può e non deve restare inascoltato. La sua risonanza non fa bene all’immagine della nostra Città; la sottovalutazione del problema sicurezza ha permesso alla criminalità di prendere il sopravvento, impedendo, di fatto, il normale svolgimento della Festa.
Non vogliamo speculare sulla vicenda, anche perché non ne conosciamo i dettagli, ma appare chiaro a tutti, tranne che all’Amministrazione Comunale, che il controllo della nostra Città stia ormai sfuggendo di mano. Una sensazione diffusa di insicurezza pervade sempre più la cittadinanza, e per questo, di concerto con gli organi competenti, occorrono azioni concrete mirate al contrasto della criminalità.
La sua escalation, già evidente, con l’estate è salita ancora. Emergono sempre più chiari tutti i problemi di una Corato in cui lo spaccio, i furti delle auto e nelle case, le rapine, le minacce ed estorsioni sono all’ordine del giorno.
Per quattro anni il Sindaco ci ha voluto far credere che fosse “tutto sotto controllo” e che con pochi interventi occasionali e qualche telecamera in più avremmo avuto una città più sicura. I risultati fallimentari di queste politiche sono evidenti, come è evidente l’incapacità del Sindaco e della Giunta di governare questi problemi. Lo stesso approccio culturale verso la delinquenza, buonista e giustificazionista, è sbagliato. Un esempio ne è il recente manifesto a firma del Sindaco, “In memoria di Viktor”, superfluo e inopportuno anche se comprensibile dal lato umano.
Poniamo all’attenzione dell’opinione pubblica che, anche questa volta, sono le libere attività economiche a pagare l’inefficienza e la mancanza di attenzione e programmazione di questa Amministrazione.
Riteniamo che De Benedittis debba urgentemente riferire in Consiglio Comunale cosa intenda fare in modo strutturale per porre un argine a questa emergenza, prima che sia troppo tardi.”

 

 

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“Facce di… bronzo”: i Partiti e i Movimenti di Opposizione contro l’Amministrazione https://ilquartopotere.it/news/politica/facce-di-bronzo-i-partiti-e-i-movimenti-di-opposizione-contro-lamministrazione/ https://ilquartopotere.it/news/politica/facce-di-bronzo-i-partiti-e-i-movimenti-di-opposizione-contro-lamministrazione/#respond Fri, 16 Aug 2024 17:29:28 +0000 https://ilquartopotere.it/?p=33312 Un manifesto diffuso dai partiti e movimenti di opposizione in cui si legge: “È stato votato perché aveva promesso il cambiamento: più trasparenza, più partecipazione, niente più ingenti somme destinate a inutili (diceva…) feste di Capodanno, niente più rapporti, secondo lui clientelari. Questi e tanti altri sono stati gli impegni assunti dal Sindaco nella campagna […]

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Un manifesto diffuso dai partiti e movimenti di opposizione in cui si legge:

È stato votato perché aveva promesso il cambiamento: più trasparenza, più partecipazione, niente più ingenti somme destinate a inutili (diceva…) feste di Capodanno, niente più rapporti, secondo lui clientelari.
Questi e tanti altri sono stati gli impegni assunti dal Sindaco nella campagna elettorale che lo ha visto vincente.
Ed ora che la realtà si è mostrata ben diversa, ora che la trasparenza resta ancora una promessa, che la partecipazione dei cittadini non c’è mai stata, e non consentita nemmeno a tutti i consiglieri di maggioranza, che a un mese dall’insediamento si è svolto il primo dei concerti di Capodanno della nuova era, che si spende e spande in allegria, che ha cercato e trovato nuovi amici per far sedere al tavolo delle decisioni e alla tavola delle orecchiette al ragù di cavallo…, che ha scoperto il valore (…!) della clientela, che si è piegato alle stanze dei forti tergiversando su quelle dei deboli, il Sindaco non prova vergogna per aver prima illuso e poi tradito le aspettative dei suoi elettori?
E non ne provano ma tanta di vergogna la presidente del Consiglio Comunale e l’amministratore unico Asipu insieme a quei consiglieri non di prima nomina che hanno avuto esperienze, e tanto da ridire, nelle tante vituperate, da loro, amministrazioni passate?

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Direzione Corato: “100mila euro di soldi pubblici per finanziare la propaganda dell’amministrazione De Benedittis. Scandaloso!” https://ilquartopotere.it/news/politica/direzione-corato-100-000-euro-di-soldi-pubblici-per-finanziare-la-propaganda-dellamministrazione-de-benedittis-scandaloso/ https://ilquartopotere.it/news/politica/direzione-corato-100-000-euro-di-soldi-pubblici-per-finanziare-la-propaganda-dellamministrazione-de-benedittis-scandaloso/#respond Sat, 10 Aug 2024 17:45:16 +0000 https://ilquartopotere.it/?p=33262 “Scandaloso”, è così che definiscono da Direzione Corato, la somma di circa 100.000 euro (80.000 + iva) che l’amministrazione ha stanziato con determina del 08/08/2024, “per riempire la cittadinanza di pura e semplice propaganda” e così spiegano in una nota stampa: “La determina recita; “il valore globale stimato dell’appalto, comprensivo dei servizi opzionali, è pari […]

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Scandaloso”, è così che definiscono da Direzione Corato, la somma di circa 100.000 euro (80.000 + iva) che l’amministrazione ha stanziato con determina del 08/08/2024, “per riempire la cittadinanza di pura e semplice propaganda” e così spiegano in una nota stampa:

La determina recita; “il valore globale stimato dell’appalto, comprensivo dei servizi opzionali, è pari a 97.600 euro”, partendo da una base di spesa certa, già impegnata, di circa 50.000 euro. Per fare cosa? “Servizi integrati di ideazione grafica, organizzazione e gestione di attività di comunicazione e diffusione sui social di contenuti relativi ai progetti Pnrr”, ovvero, dopo aver pervicacemente negato ogni forma di partecipazione in TUTTI i progetti PNRR (non solo l’eGo-estramurale), spendono una montagna di soldi per imbonire la popolazione con una massiccia PROPAGANDA che ci racconterà quanto sono belli e bravi e buoni e verso quali magnifiche sorti e progressive stanno conducendo la città. ANCORA PIÙ SCANDALOSO; la durata dell’affidamento è di 24 mesi, ossia BEN OLTRE LA SCADENZA DEL MANDATO ELETTORALE, quindi ci ritroveremo inondati della loro PROPAGANDA anche nell’immediatezza della campagna elettorale. Inoltre hanno fatto l’affidamento accettando il ripasso di un misero 5%, rispetto ai prezzi previsti, mentre la media nazionale è di oltre il 20% e quasi mai si scende sotto il 10%. (fonte Centro Studi CNI). E poi bisognerebbe approfondire i criteri che hanno portato alla scelta dell’azienda vincitrice. Non basta il profluvio di post, selfie e video con cui il sindaco ed altri esponenti dell’amministrazione ci inondano quotidianamente; non bastavano i circa 70.000 euro (contati per difetto) spesi in questi anni in contributi ed affidamenti per comunicazione generica o di singoli eventi; non bastavano le tre persone dello staff del sindaco che si occupano anche di comunicazione.”.

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Corrado e i peccati capitali https://ilquartopotere.it/news/politica/corrado-e-i-peccati-capitali/ https://ilquartopotere.it/news/politica/corrado-e-i-peccati-capitali/#respond Sun, 04 Feb 2024 07:01:41 +0000 https://ilquartopotere.it/?p=30101 Il “pensiero arcobaleno” tutto elide, tutto cancella e tutto fonde. Si liquefanno e scompaiono le classificazioni binarie su cui si è fondata l’evoluzione umana: giorno – notte, destra – sinistra, uomo – donna, giusto – sbagliato… in un relativismo che da un lato giustifica tutto e chiunque mentre dall’altro sposta il confine dell’etica e della […]

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Il “pensiero arcobaleno” tutto elide, tutto cancella e tutto fonde. Si liquefanno e scompaiono le classificazioni binarie su cui si è fondata l’evoluzione umana: giorno – notte, destra – sinistra, uomo – donna, giusto – sbagliato… in un relativismo che da un lato giustifica tutto e chiunque mentre dall’altro sposta il confine dell’etica e della morale a seconda delle persone e dei casi. Nella temperie di questa nuova sofistica c’è chi sguazza a proprio agio, c’è chi esprime il suo dissenso lamentando la totale frantumazione di ogni categoria sociale ed esponendosi alle critiche conseguenti, c’è chi vorrebbe parlare ma tace temendo di essere aggredito verbalmente (ma anche fisicamente) dagli ultras del nuovo pensiero che vuol farsi pensiero unico.

Permangono però in un recesso della nostra mente le antiche categorie che un tempo guidavano l’agire collettivo e che oggi sono assolutamente desuete e – vorremmo dire – quasi impresentabili: il concetto di peccato, ad esempio, ovvero il contravvenire ad un precetto morale che è fondato su una verità assoluta. Queste impresentabili categorie e questi concetti desueti però possono essere forse utilizzati per offrire una chiave di lettura di quanto accade, premettendo in ogni caso che tutti siamo ugualmente peccatori e che non è nostra intenzione scagliare alcuna pietra contro la persona di chicchessia, ma semmai dare a noi stessi una spiegazione del contesto e dell’agire politico.

La superbia e l’ira in questa Amministrazione vanno a braccetto. Corrado, infatti, non è stato eletto Sindaco, ma nel suo intimo sente di essere nato Sindaco di modo che il popolo plaudente non ha fatto altro che ratificare quanto a lui dovuto sia per nascita sia per cultura. Corrado e molti dei suoi stretti collaboratori si ritenevano in condizione di spazzare via con il rovescio della mano tutti i problemi irrisolti in forza di un’aura di cui si credevano pervasi. Le cose sono andate ben diversamente e a poco a poco le illusioni sono cadute, lasciando nell’animo degli illuminati un fondo di aggressività che si è manifestato dapprima in astratto contro “la piovra”, poi contro la “macchina che non risponde ai comandi” e da ultimo in concreto contro alcune testate giornalistiche e alcuni commentatori che hanno apertamente manifestato dissenso per le scelte e per l’assoluta impossibilità di confronto con questa Amministrazione che in maniera sistematica elude il dialogo anche nei luoghi deputati. L’ira conduce alla divisione in fazioni e mai come oggi la nostra comunità è stata così divisa e con animo così esasperato, sedimentando poi anche l’invidia verso colui o colei che ha iniziato ad alzare la testa e a far sentire la suo voce dissonante rispetto a quella delle “scimmiette ammaestrate”.

Corrado non è mosso da bassi istinti e nella sua Amministrazione la lussuria e la gola hanno un valore figurato. Esistono infatti molti tipi di lussuria e il peccato di gola può essere inteso come una volontà smodata di affermazione di sé. Ci piace ricordare a tal proposito la figura di Semiramide, regina che il poeta fiorentino colloca tra i lussuriosi, come colei che “di libito fé licito in sua legge” ovvero che trasformò i suoi desideri in norma. Volendo esemplificare, in tutte le Amministrazioni e in tutti i governi vi è stato sempre spazio per parenti, amici, fidanzati ed ex fidanzate – tutto questo è molto umano – ma nessuno ha menato vanto per queste scelte, son quelle cose che si fanno ma di cui ci si vergogna un po’ e che si cerca di indorare parlando di “giunta politica” o di “persone affidabili”. Con Corrado la musica cambia: ci sono ugualmente in Giunta amici ed ex fidanzati, ma la loro scelta non è legata al rapporto con il Sindaco quanto al loro “alto profilo”, quasi a significare che erano la migliore scelta possibile. Questo stato di fatto se da un lato indispone, dall’altro espone gli stessi Assessori a pesanti critiche in caso di errori o incapacità manifesta. Corrado in sostanza trasforma in buona prassi quella che in altri è stato sempre criticato e nella sua Amministrazione perfino le procedure messe in piedi per la selezione del personale ASIPU diventano esempi illuminati di buon governo.

L’avarizia e l’accidia sono poi da intendersi come il portato della sterilità di alcuni atti o comportamenti contrabbandati come momenti di catarsi e rinascita collettiva. Fiaccolate, marce, drappi appesi ad ogni finestra del Comune… sono quei gesti simbolici che “costano poco e fanno comparire”, potendo essere venduti a quei gonzi che vi abboccano come l’essenza del grande lavoro per il cambiamento. La realtà scivola via da tutt’altra parte e se ne impipa delle lotte, delle pugne e delle pugnette di Corrado e dei suoi sodali.

Il sugo della storia è il seguente: c’è chi avrebbe commesso dei presunti peccati, mentre la penitenza la stanno facendo gli altri e primi fra tutti coloro che hanno sostenuto gli attuali Amministratori nella loro ascesa e che ora si battono il petto recitando l’atto di dolore. Nel fare la punta alla matita elettorale e nel cercare il meglio per la nostra Città, ricordiamoci comunque che Corrado è un uomo con i suoi limiti e non il male assoluto: c’è di molto peggio e il rischio è che, sfruttando l’insipienza dei più e la divisione delle forze, qualcuno si insinui nuovamente per riprendere un percorso che anni addietro fu molto breve ma molto intenso. Può essere che in questa complessa vicenda proprio una donna, il cui calcagno è costantemente insidiato, riesca a schiacciare la testa alle aspirazioni più meschine di alcuni e all’ottusità di altri.

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Corrado, l’opposizione s’è desta?  https://ilquartopotere.it/news/politica/corrado-lopposizione-se-desta/ https://ilquartopotere.it/news/politica/corrado-lopposizione-se-desta/#respond Sat, 27 Jan 2024 23:01:55 +0000 https://ilquartopotere.it/?p=29946 Fino ad oggi Corrado ha fatto il bello e il cattivo tempo nel Palazzo non incontrando una reale e forte opposizione e – soprattutto – un progetto di governo che si contrapponesse all’evanescente rivoluzione gentile. Si sono registrati in questi ultimi anni unicamente due do di petto: la sentenza del TAR a riguardo del bilancio […]

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Fino ad oggi Corrado ha fatto il bello e il cattivo tempo nel Palazzo non incontrando una reale e forte opposizione e – soprattutto – un progetto di governo che si contrapponesse all’evanescente rivoluzione gentile. Si sono registrati in questi ultimi anni unicamente due do di petto: la sentenza del TAR a riguardo del bilancio di previsione 2021 – 2023 che ha dato ragione alle tesi dell’opposizione e il sussulto di orgoglio di coloro che hanno presentato le carte alla Procura della Repubblica a fronte dell’incredibile vicenda dell’assunzione del personale ASIPU.

Per tutto il resto del tempo gli oppositori hanno tirato a campare, lasciando spesso da sola Nadia D’Introno – per giunta capogruppo di una forza della maggioranza consiliare – che ha cercato in tutti i modi di tenere la barra dritta rispetto alla direzione tracciata dal programma elettorale a fronte del trasformismo, dell’opportunismo e della vacuità condita da presunta furbizia di tanti suoi colleghi.
Il fatto che le “opposizioni” si siano date appuntamento oggi, Domenica 28 gennaio – alle ore 10.00, presso il Cinema Alfieri per discutere del progetto “Ecoestramurale”, ci fa intendere che qualcosa covi sotto la cenere; avremmo voluto un’opposizione più presente in questi anni, ma questo è quel che passa il governo: accontentiamoci e speriamo che essa, così come è, riesca ad equilibrare la marcia sbilenca dell’Amministrazione. Non dimentichiamo mai, infatti, che la dialettica tra maggioranza ed opposizione è il sale della democrazia e che un’opposizione debole o silente non fa il bene della collettività.
Perché ci si riunisce per discutere del progetto di “Ecoestramurale”? Perché innanzitutto è un’opera che – se realizzata – impatterà fortemente sulla nostra realtà cittadina e, in secondo luogo, perché proprio nella conduzione di questo progetto si sono manifestati tutti i limiti della maggioranza: pressapochismo, stato di stasi permanente con improvvise accelerazioni per le quali in 24 ore si sono bruciate ingenti risorse in progettazioni affidate a terzi, conti economici a geometria variabile (ci sono 6 milioni di euro, ma ne servono 15 però forse ne bastano 10)… e via dicendo. La nostra testata ha dedicato una serie di approfondimenti alla vicenda, analizzando a più riprese le carenze progettuali e di procedura che si sono palesate nella conduzione dell’iniziativa.
Il Sindaco, cercando di “prendere prima” come si dice in gergo, si è presentato bello bello presso una TV locale dove – senza contraddittorio – ha illustrato il progetto Ecoestramurale, chiarendo però che la progettazione è ancora in itinere e che non si ha un quadro definito al 100%. Di cosa potranno mai parlare quindi gli oppositori, oggi, domenica 28 gennaio? Di chiacchiere?
Quel che ha evidenziato il Sindaco è in realtà proprio il cuore del problema per un’Amministrazione che voleva fare della trasparenza e della partecipazione le sue bandiere. Della trasparenza abbiamo già parlato nel precedente articolo (https://ilquartopotere.it/news/politica/corrado-comanda-chi-puo-e-obbedisce-chi-vuole/) dove è apparso chiaro come non si riesca neanche a tener dietro al minimo sindacale previsto dalla norma, ma peggio ci sentiamo se affrontiamo la questione “partecipazione” riferita al progetto “Ecoestramurale”.
La progettazione dell’iniziativa “Ecoestramurale”, infatti, doveva essere partecipata e questo per legge come nota Vincenzo Petrone in un contributo pubblicato dal nostro giornale (https://ilquartopotere.it/approfondimento/eco-estramurale-la-partecipazione-della-citta-parte-terza/), concludendo che “in realtà sull’Eco-Estramurale la partecipazione della città, anche se richiesta per legge, non c’è stata”. Secondo l’Ing. Petrone, infatti, per dimostrare l’avvenuto coinvolgimento della cittadinanza nelle scelte progettuali gli estensori del progetto avrebbero fatto ricorso a fatti ed immagini non pertinenti o nelle quali comparivano solo persone interne alla stretta cerchia degli iniziati.
A questo dunque è stata ridotta la “partecipazione” da Corrado e dai suoi? Da pilastro del programma elettorale a foglia di fico (o meglio “pezza da priso”) necessaria per aggiustare le carte e magari lucrare qualche punticino nella valutazione del progetto da parte dell’Ente finanziatore? L’intera vicenda sintetizza il fallimento delle premesse da cui si è partiti e questo a prescindere dalla qualità dell’opera che verrà realizzata.
Non credano però gli oppositori che a fronte di queste gravi carenze dell’Amministrazione sia poi facile mettere insieme un’invincibile armata per riconquistare Palazzo di Città: ci vuole un progetto alternativo da contrapporre a quello di De Benedittis. Il rischio infatti è che, fallita la rivoluzione gentile di De Benedittis e a fronte dell’ennesima minestra riscaldata proposta dagli oppositori, gli elettori disertino le urne e tutti i salmi finiscano in gloria.

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Corrado, comanda chi può e obbedisce chi vuole https://ilquartopotere.it/news/politica/corrado-comanda-chi-puo-e-obbedisce-chi-vuole/ https://ilquartopotere.it/news/politica/corrado-comanda-chi-puo-e-obbedisce-chi-vuole/#respond Sun, 21 Jan 2024 07:28:34 +0000 https://ilquartopotere.it/?p=29898 Il Legislatore ha disposto che nella sezione Trasparenza di ogni Ente siano pubblicati i redditi degli Amministratori. Corato, che non è ancora stata proclamata principato indipendente, dovrebbe seguire questa regola. Le intenzioni della norma sono quelle di mettere tutti i cittadini in condizione di verificare il reddito di un amministratore all’inizio del mandato confrontandolo con […]

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Il Legislatore ha disposto che nella sezione Trasparenza di ogni Ente siano pubblicati i redditi degli Amministratori. Corato, che non è ancora stata proclamata principato indipendente, dovrebbe seguire questa regola.

Le intenzioni della norma sono quelle di mettere tutti i cittadini in condizione di verificare il reddito di un amministratore all’inizio del mandato confrontandolo con quello di fine mandato per acclarare eventuali inspiegabili arricchimenti o anche per stabilire il cosiddetto “coefficiente di miracolo”, ovvero il fattore per il cui il reddito ante carica politica deve essere moltiplicato per arrivare al reddito attuale. Nella passata Legislatura alcuni Parlamentari hanno reso evidente un “coefficiente di miracolo” anche superiore al X10, dimostrando che prima di diventare Senatori o Deputati avevano trascorso la maggior parte del loro tempo bevendo qualche birrozza al bar con gli amici: i risultati poi si sono visti e si vedono ancora.
La regola vale a Sondrio, a Bergamo, a Pesaro e anche a Bari, tant’è che la Gazzetta del Mezzogiorno ha pubblicato proprio nei giorni scorsi un articolo sul tema, presentando i redditi dichiarati dai Consiglieri Regionali (redditi 2023!) e non lesinando bacchettate a chi ha fatto male i compiti a casa (https://www.lagazzettadelmezzogiorno.it/news/puglia/1466167/ecco-i-super-ricchi-del-consiglio-regionale-di-puglia.html). Vorremmo fare la stessa cosa anche a Corato, ma – ancora una volta – la tanta decantata e annunciata trasparenza di questa Amministrazione è ben al di sotto non solo dei buoni propositi ma anche di quanto stabilito per legge.
In quattro anni di mandato infatti, pur ammettendo che è difficile tenere al passo alle mille incombenze, si sarebbe almeno potuto rimettere in ordine il 2020, il 2021 o anche il 2022… ma niente: a gennaio 2024 la pagina Trasparenza del sito del Comune presenta un guazzabuglio di documenti senza alcun filo conduttore e senza possibilità di confrontare dati omogenei (http://trasparenza.comune.corato.ba.it/ – sezione Organizzazione – sottosezione Titolari di incarichi politici, di amministrazione, di direzione, di governo).
C’è chi ha presentato alcune dichiarazioni dei redditi e chi nessuna: dell’Assessore Concetta Bucci ad esempio – forse è un nostro limite – non siamo riusciti ad individuare alcuna documentazione reddituale. C’è chi presenta la documentazione reddituale ad anni alterni, c’è chi ne presenta estratti, c’è chi usa il bianchetto per coprire alcuni dati, c’è chi ha presentato la dichiarazione 2020 con dati quindi riferiti al 2019 e chi invece solo quella del 2021 con dati riferiti al 2020, quando cioè era già in carica. Ognuno fa come meglio crede o non fa, credendo che sia meglio, senza che nessuno vigili e segnali quanto avviene a chi dovere per gli opportuni provvedimenti. Il Presidente del Consiglio, la simpatica Valeria Mazzone, più volte punzecchiata dalla nostra testata in merito a questa vicenda che si trascina ormai da anni, a volte fa finta di intendere, altre volte si gira dall’altra parte protestando di avere cose più importanti cui badare e altre volta ancora si dichiara non informata.
E così di mese di mese, di anno in anno, anche questo adempimento langue e giace nel dimenticatoio, divenendo quasi immagine del tradimento dei presupposti elettorali da cui questa Amministrazione era partita: dalla promessa del palazzo di cristallo siamo giunti alla concreta e solida realtà del bunker in cemento armato.
Si tratta di semplice incuria o questa mancanza cela un proposito preciso? Nei fatti la non pubblicazione dei redditi o la pubblicazione parziale degli stessi evidenzia – da quel che si riesce a comprende – non tanto il benessere di alcuni quanto l’indigenza (siamo ben oltre la povertà) di altri. Versare in una condizione di povertà non è una colpa ed è comunque una situazione reversibile: tutti possono avere dei momenti positivi e degli altri critici o in cui i redditi calano vistosamente. Il fatto però che diversi professionisti che fanno parte della maggioranza consiliare e della Giunta De Benedittis stentino ad “accocchiare” i cinquecento euro netti al mese sulla base dei redditi dichiarati fa un po’ riflettere: hanno tutti partecipazioni societarie ovvero fonti di reddito non note oppure più d’uno “campa alla speranza di Cristo” essendo a carico del coniuge o degli anziani genitori? Comprendiamo bene la situazione dei più giovani che certo hanno bisogno di anni per ingranare, ci fa specie però il caso di alcuni ultracinquantenni con oltre venti anni di professione alle spalle: siamo certi che un professionista che non riesce a vivere dalla sua professione possa essere definito di “alto profilo” come il Sindaco ha dato ad intendere? Certo, la ricchezza o il benessere non sono l’unico indicatore della qualità professionale, ma – ciò posto – si dovrebbe avere almeno un reddito paragonabile a quello di un lavoratore dipendente o superiore a quella che è la soglia della povertà altrimenti – se cioè ad esempio l’indennità di Assessore diventa di fatto l’unica fonte di reddito – il problema è politico più che strettamente personale. Come potrà mai ragionare in modo indipendente e libero una persona a cui è detto “o mangi questa minestra o ti butti dalla finestra”? E’ per questo motivo che la tanta invocata trasparenza cede il passo a quel che sembra una cortina fumogena fatta di informazioni parziali o di assenza di informazioni? Rimaniamo nel dubbio, escludendo in ogni caso che i nostri percepiscano compensi in nero.
Riservando al Presidente del Consiglio – l’effervescente Valeria Mazzone – la fiducia che merita, ci appelliamo a questo punto al Segretario Generale, la Dott.ssa Marianna Aloisio, affinché riesca se non a fare chiarezza almeno a mettere le carte a posto: sarebbe già tanto a Corato di questi tempi.

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L’Ammistrazione di Corato e la “variabile tempo” https://ilquartopotere.it/approfondimento/lammistrazione-di-corato-e-la-variabile-tempo/ https://ilquartopotere.it/approfondimento/lammistrazione-di-corato-e-la-variabile-tempo/#respond Tue, 21 Nov 2023 09:03:04 +0000 https://ilquartopotere.it/?p=28886 Di Vincenzo Petrone “libero pensatore” Premessa Ricordiamo che il “tempo” è un concetto astratto, non si può creare, accantonare, o risparmiare per usarlo un altro giorno e una volta consumato esso è impossibile da recuperare… Motivo per cui il tempo va gestito (time management) e la relativa gestione è una delle abilità fondamentali per garantire […]

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Di Vincenzo Petrone “libero pensatore”

Premessa

Ricordiamo che il “tempo” è un concetto astratto, non si può creare, accantonare, o
risparmiare per usarlo un altro giorno e una volta consumato esso è impossibile da
recuperare…
Motivo per cui il tempo va gestito (time management) e la relativa gestione è una delle abilità fondamentali per garantire il successo di una azienda.
Il time management è quindi l’abilità di fare la cosa giusta al momento giusto, con il
minimo sforzo, in modo quindi efficace ed efficiente, onde raggiungere gli obbiettivi
preposti.
Nel mondo del business il tempo è una delle risorse più importanti e per un efficace
gestione del tempo i manager devono decidere quali compiti sono essenziali, importanti o di scarso valore in termini di ritorno per l’azienda nel suo complesso.
Si vuol ancora ricordare che anche a livello legislativo la “variabile tempo” è divenuta prioritaria per cui è determinante il semplificare e garantire tempi sempre più veloci, allo scopo di restituire fiducia a chi vuole ancora investire, assicurando così occupazione e sviluppo per tutta l’economia.

I fatti

Nel caso di Corato l’Amministrazione in realtà non considera il tempo come un fattore
determinante del successo proprio e delle aziende che attraverso i vari obbligati iter
amministartivi, quasi dipendono da essa.
Infatti come presto vedremo per la nostra Amministarzione la gestione del tempo in
sostanza, non costituisce un processo di pianificazione e di controllo, applicato ed utilizzato in specifiche attività, al fine di aumentare l’efficacia, l’efficienza e la produttività.
Vediamo come questi concetti vengono applicati dall’azienda Comune di Corato nel
campo dell’Urbanistica/Edilizia e dei Lavori Pubblici.
Le considerazioni che seguono derivano in gran parte dalla risposta che il Sindaco di
Corato ha dato in un suo post in riscontro alle considerazioni dell’associazione degli
imprenditori coratini AIC.
In questa risposta il Sindaco passa in rassegna le attività svolte dalla sua
amministrazione comunale a favore delle imprese e che per la leggibilità dell’articolo ci piace richiamare:
Attività edilizia: il Sindaco parla di sblocco di pratiche autorizzative: PdC, SCIA, CILA, SCAgi – FRAZ/MAPP e per dimostrare la produttività, ricorda che gli oneri di costruzione sono passati da 820.167 € del 2017 ad oltre 1.000.000 di oggi.
Ma forse dimentica di dire le fonti di questi importi se ad es. si tratta di recupero di soldi coperti da fidejussioni assicurativi, se si è tenuto conto dell’adeguamento degli oneri agli indici ISAT, se provengono dalle monetizzazioni di aree a servizi Fi non cedute. Come pure dimentica che ci sono state lamentele anche importanti dei tecnici di Corato proprio per lo sblocco delle pratiche edilizie. Senza dimenticare inoltre il problema del mancato rilascio dei certificati di destinazione urbanistica che è atto indispensabile per il trasferimento degli immobili.

• Settore urbanistico: per il Sindaco sono stati varati strumenti urbanistici, che languivano da decenni:
– nel 2022, il Regolamento Edilizio Comunale (REC), la cui precedente redazione risaliva al 1967.
Peccato che detto REC, tanto decantato, in realtà non ha valenza alcuna in quanto non è adeguato alle norme regionali che richiedono un coordinamento delle definizioni del vigente Piano regolatore Generale (PRG) alle stesse definizioni del REC al fine di rispettare il dimensionamento del PRG (v. mio articolo pubblicato il 15 febbraio 2023).
L’adeguamento è stato riconosciuto necessario dalla stessa Amministrazione, ma siamo ancora in attesa a distanza di quasi un anno (=> variabile tempo);

– nel 2022, è stato “commissionato” il Documento Programmatico di Rigenerazione Urbana (DPRU), in corso di redazione, con l’indirizzo, dato dall’Amministrazione, di attenzionare la zona industriale, in funzione della sua riqualificazione, considerato che il DPRU si struttura per ambiti.
Ma il Sindaco dimentica che il DPRU va semplicemento aggiornato con l’inserimento degli ambiti zona Industriale e Cr.
Ma se leggesse le norme si renderebbe conto che il DPRU per essere approvato deve essere preceduto dalla consultazione/partecipazione degli stakeolders e della città cosa che a tutt’oggi non è avvenuta.
Senza dimenticare che stante la deternina d’incarico il progettista avrebbe dovuto consegnare entro 120 gg. (il 15 aprile c.a.) gli elaborati, in realtà sono passati inutilmente circa altri 210 giorni e niente si vede all’orizzonte (=> variabile tempo).
Non va dimenticato che, a proposito della partecipazione, la Consulta per lo Sviluppo Economico, di cui sono parte, ha molto tempo fa proceduto alla consultazione degli operatori delle zone industriali proponendo un questionario proprio nell’ottica della relativa propedeuticità al DPRU.
Ma l’evento e relativi risultati sono stati semplicemente ignorati dall’Ammistrazione;

– nel 2023, è stato definitivamente approvato il Piano integrato di Rigenerazione Urbana (PIRU), che languiva da 15 anni e che, adesso, sblocca il recupero del centro antico.
In realtà sblocca semplicemente la possibile applicazione dell’intervento “Ripristino Tipologico” che, almeno secondo chi scrive non è il massimo, nel momento in cui nel Centro Storico rende possibile l’edificazione di fabbricati alti anche oltre 15,00 m. in corrispondenza dei vuoti rivenienti da crolli di vecchissima data (anche secoli). Dimenticando che secondo il PRG questi vuoti sono inspensabili per creare delle isole verdi, di cui l’Ammistrazione si fa vanto e per i quali dice di avere particolare
sensibilità.

È inoltre in fase di definitiva redazione e conseguente adozione il Piano particolareggiato della zona PIP, anch’esso rimasto, fino ad oggi, inattuato.
Per quanto riguarda il PIP qui occorrerebbe che il Sindaco dica
tutta la verità, ossia che:
Il piano della zona industriale di via Trani, ex PIP nell’amministrazione Perrone, è stato dettato dalla esegenza di reperire l’area dell’estensione di circa 30.000,00 mq rischiesti dalla Città Metropolitana per la realizzazione del nuovo Istituto
Professionale per il Commercio (IPC);
– Che è stato dato incarico al progettista di redigere un Piano di Lottizzazione d’Ufficio (PdLU) NON ABLATIVO ossia un piano esecutivo in cui i legittimi proprietari delle aree industriali si sarebbero obbligati a cedere le aree gratuitamente (in base a quale titolo di legge?);
– Poi ci si è accorti che quel tipo di procedura non era attuabile e che il piano esecutivo doveva essere un Piano Particilareggiato e non un P.d.L.U. e neanche un PIP e che quindi è stato necessario ricorrere all’esproprio dell’area. Ma per questo hanno tranquillamente acconsentito ai desiderata del progettista di interpellare l’Agenzia
delle Entrate (=> altri oneri) onde determinasse il prezzo unitario d’esproprio dell’area, ma dopo tante vicende (=> variabile tempo) siamo ancora in attesa;
– Inoltre a tutt’oggi dimenticano che occorre attuare una variante al PRG in quanto la scuola IPC è una scuola di secondo grado che non può essere realizzata nelle aree Fi di quartiere.

Infine per quanto concerne il Documento strategico per il Commercio e le ZES il
Sindaco dimentica l’impulso e l’impegno che la Consulta per lo Sviluppo Economico e per il Lavoro ha posto alla base delle due problematiche e che per lo meno sono state di stimolo per la stessa Amministrazione.

Il Sindaco ancora dimentica (volutamente ?) di parlare:
– del Permesso di costruire Convenzionato della zona B2 di v.le Cadorna prima
bocciato e poi approvato in barba a tutte le norme del PRG e alla decantata necessità
delle aree a servizi;
– della divisione in due parti del comparto di via Lago Baione anche in questo caso
con la monetizzazione delle aree a standars.

Per finire evidenziamo che il Sindaco non fa alcun cenno al Piano Urbanistico
Generale (P.U.G.) che pure era al primo posto del programma politico per cui è stato eletto e che potrebbe risolvere molti problemi urbanistici.
In particolare potrebbe concretizzare finalmente il reperimento delle aree a standards “Fi” di cui dicono esserci estremo bisogno ma che a distanza di oltre tre anni dall’insediamento non conoscono neanche quelle in proprietà comunale.

Lavori Pubblici

In questo campo stendo un velo pietoso ricordando ad es. le vicende “Scuole Oriani-
Tandoi” ed il così detto “ECO-Estramurale”

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La vicenda Diamond non si placa, replica dell’Amministrazione De Benedittis a Cannillo https://ilquartopotere.it/replica/la-vicenda-diamond-non-si-placa-replica-dellamministrazione-de-benedittis-a-cannillo/ https://ilquartopotere.it/replica/la-vicenda-diamond-non-si-placa-replica-dellamministrazione-de-benedittis-a-cannillo/#respond Fri, 10 Nov 2023 07:35:39 +0000 https://ilquartopotere.it/?p=28695 Non si placa la vicenda del centro sportivo ex Diamon e dopo la nota diffusa ieri dal Gruppo Cannillo a seguito di alcune dichiarazioni del sindaco De Benedittis, giunge la replica dell’Amministrazione in cui si legge: “Sul tema Diamond, l’Amministrazione comunale ha incontrato l’azienda Cannillo, due sole volte, più di un anno fa. In tali […]

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Non si placa la vicenda del centro sportivo ex Diamon e dopo la nota diffusa ieri dal Gruppo Cannillo a seguito di alcune dichiarazioni del sindaco De Benedittis, giunge la replica dell’Amministrazione in cui si legge:

Sul tema Diamond, l’Amministrazione comunale ha incontrato l’azienda Cannillo, due sole volte, più di un anno fa.
In tali incontri, richiesti dai titolari dell’azienda per illustrare le proprie intenzioni e avvenuti alla contestuale presenza di sindaco e dirigenti, l’Amministrazione ha da subito chiarito che potevano essere valutati solo progetti rispettosi della destinazione d’uso dell’area (area adibita ad attrezzature sportive e ricreative, come da delibera di Giunta municipale n. 1259 del 04. 08.1988). Non è mai stato prodotto un progetto o studio di fattibilità che andasse in tal senso. Null’altro.

Nel frattempo, è andata maturando, in sede politica, la convinzione che fosse opportuno acquisire il Diamond, da parte del Comune, proprio al fine di salvaguardare la permanenza del centro sportivo e di tutelare,in tal modo, l’interesse pubblico.
Tale decisione politica, peraltro già presente nel programma elettorale di coalizione, ha determinato la costruzione dell’iter burocratico, necessario a partecipare all’asta dello scorso 8 novembre.
La volontà dell’Amministrazione ha cominciato a palesarsi già con la convocazione della Seconda Commissione, tenutasi il 6 marzo 2023 e di cui diede ampiamente notizia Coratolive, il successivo 7 marzo. Molto prima, quindi, di settembre 2023, data in cui sarebbe stato concluso un contratto irrevocabile tra Cannillo e il creditore procedente.
Il Sindaco, inoltre, non ha mai citato l’azienda Cannillo in nessuno dei suoi interventi, considerato, peraltro, che ai sensi di legge nessuno poteva conoscere preventivamente i dettagli della procedura esecutiva dell’asta.
L’Amministrazione comunale, anche in questa vicenda, ha tutelato il primato dell’interesse pubblico e continuerà a farlo garantendo rispetto delle regole e parità di trattamento nei confronti di ogni imprenditore e di ogni cittadino che sia il primo o l’ultimo per quantità di tasse pagate.

L’Amministrazione De Benedittis, comunque, andrà seriamente avanti nella realizzazione delle strutture sportive di cui la città di Corato ha urgente bisogno”.

 

 

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Corrado e il pifferaio magico https://ilquartopotere.it/news/politica/corrado-e-il-pifferaio-magico/ https://ilquartopotere.it/news/politica/corrado-e-il-pifferaio-magico/#respond Sat, 21 Oct 2023 22:39:54 +0000 https://ilquartopotere.it/?p=28391 Nel Consiglio Comunale scorso (mercoledì 18 ottobre 2023) abbiamo assistito ad un fatto brutto: un ordine del giorno articolato in otto punti, comprendente anche un’interrogazione sul progetto di rifacimento dell’estramurale (Eco-estramurale), l’approvazione del bilancio consolidato per l’anno 2022, la suddivisone del Comparto C10 (area nei pressi di via Lago Baione), una variazione di bilancio e […]

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Nel Consiglio Comunale scorso (mercoledì 18 ottobre 2023) abbiamo assistito ad un fatto brutto: un ordine del giorno articolato in otto punti, comprendente anche un’interrogazione sul progetto di rifacimento dell’estramurale (Eco-estramurale), l’approvazione del bilancio consolidato per l’anno 2022, la suddivisone del Comparto C10 (area nei pressi di via Lago Baione), una variazione di bilancio e l’approvazione di debiti fuori bilancio è stato snocciolato in meno di quattro ore, preliminari inclusi, in un clima che a molti è apparso surreale.

Ha tenuto banco – e non è la prima volta – Nadia D’Introno, Capogruppo del PD e Consigliere organico alla maggioranza di governo, che ha posto l’interrogazione al primo punto all’ordine del giorno sul progetto Eco-estramurale e che è intervenuta a più riprese in altre occasioni, rinfocolando il dibattito e dando occasione al Sindaco di prodursi nell’ennesimo discorso urbi et orbi. Su quel che ha detto e su come si sia posta Nadia D’Introno possono esserci valutazioni discordanti, ma se il Capogruppo del PD fosse stato in silenzio o fosse stato assente in quanto tempo si sarebbe “cotto e mangiato” il Consiglio Comunale? Meno di sessanta minuti? E soprattutto, oltre ad alzare la manina, di cosa avrebbero discusso i Consiglieri? Della guerra in Israele? Della pavimentazione sconnessa del corso cittadino? Di cosa altro?
L’opposizione questa volta non si è accodata a Nadia D’Introno – nessun Consigliere è intervenuto a supporto delle argomentazioni espresse dal Capogruppo del PD o ha sottolineato alcuni passaggi del suo discorso – ma è rimasta inerte, limitandosi a qualche cenno di assenso quando Nadia ha cercato di difendersi e lanciando così un messaggio chiarissimo: la D’Introno sta crescendo troppo e i partiti dell’opposizione possono sì alimentare le crepe interne alla maggioranza, ma di certo non possono favorire l’ascesa nel Centrosinistra di un’alternativa a De Benedittis. Nadia D’Introno d’ora innanzi dovrà fare da sé, potendo contare unicamente sulle forze sue e del suo gruppo e sapendo di essere invisa alla coalizione in cui è stata eletta e al tempo stesso osteggiata da chi nel Centrodestra o nelle liste civiche si prepara a confrontarsi con De Benedittis e vede in lei un potenziale rivale. Una situazione non facile.
Se questo dunque appartiene alla sfera di quella che si chiama politique politicienne, quel che lascia basiti è che l’opposizione non abbia neanche cercato di imbastire una linea sua propria in un Consiglio Comunale che offriva numerosi spunti per aprire il dibattito: tutto tace, se si escludono alcuni interventi che sono sembrati addirittura portare acqua al mulino del Sindaco, dando libero campo a De Benedittis che pontifica, assolve e condanna.
Possiamo esprimere alcune ipotesi. La prima: l’opposizione vuole fare ma non può, non ha cioè la forza di fare in quanto dilaniata ancora da guerre intestine e quindi incapace di progettualità. La seconda ipotesi è che l’opposizione o meglio i padroni del vapore dell’opposizione non abbiano interesse a fare, lasciando che il buon Corrado si cuocia nel suo brodo ed ottenendo in cambio la benevolenza del princeps oltre che qualche forma più tangibile – reale o promessa – della sua riconoscenza. Quale ipotesi scegliere?
Va da sé poi che le categorie professionali – artigiani, commercianti, imprenditori, professionisti… – comprendendo “l’ariobà” e anche paventando di essere lasciate sole a guardare le bandiere, preferiscano tenere un profilo basso e in alcuni casi sembrino cercare approcci, offrendo collaborazione ad una Amministrazione che fino ad oggi ha messo sotto i piedi il mondo produttivo. Si ha così un effetto definibile del “pifferaio magico”, effetto in cui in realtà non si è ancora compreso chi è il topo e chi suona il piffero, ma nel quale si scorge una cordata di soggetti che volenti o nolenti segue l’onda, se non con entusiasmo almeno con la certezza che questo oggi passa il convento e che il poco è meglio di niente.
E’ nei fatti che questo clima di realpolitik foderato con un programma elettorale di tutt’altro tenore non sia compreso dai più giovani che scalpitano, protestano, rumoreggiano e che attraverso Nadia D’Introno portano in Consiglio l’eco delle speranze tradite e il grande rammarico di aver dato corpo ad un progetto di cui si è impadronito un gruppo di persone che pensa di cambiare il mondo interpretando la parte delle mosche cocchiere. Il rammarico poi è condito anche dal dispetto, considerando che effettivamente per un breve periodo questi giovani hanno avuto il pallino in mano, ma hanno mancato il passaggio cruciale, fidando sulla buona fede di chi ha promesso di “dimettersi ma non subito”. Se infatti secondo prassi e secondo giustizia la segreteria del PD di allora avesse richiesto al Consigliere Addario di dimettersi per far entrare il figlio in Giunta, dando così spazio in Consiglio ad Attilio Di Girolamo (primo dei non eletti), oggi probabilmente staremmo scrivendo una storia diversa.
La storia e la politica non si fanno con i se e con i ma ed oggi la situazione nella sua cruda essenza è impostata su un equilibrio di forze e di pesi che il Sindaco tenta di nobilitare imbastendo le sue nenie per piffero, flauto dolce e flauto traverso, dando però a tutti noi l’impressione che la partitura non sia più in mano sua ovvero che egli abbia completamente smarrito la melodia che era nel progetto originale.

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