“Nei giorni di gioia i ricordi li insegui, nei giorni di tristezza i ricordi ti inseguono” .
È un anno “horribilis” che si vorrebbe dimenticare, ma di cui ci si ricorderà a lungo, il 2020. E questo anche per il Corato calcio, la cui stagione somiglia a quella 82/83.
La squadra nervoverde di fine 2019, che secondo molti è la più bella degli ultimi 30 anni, guidata da mister Di Domenico, si ritrova a Natale scorso a -2 dal Molfetta, dopo la rocambolesca sconfitta patita proprio in casa loro ed il pareggio, ospiti della Deghi.
GENNAIO:
È il mese chiave. Il ribaltamento è ancora possibile, ma c’è fuoco sotto la cenere che arde, con il sacro spogliatoio che scricchiola per via di qualche scossone interno.
Il Barletta, che pareggia in campo neutro di Ruvo (1-1), porta il Corato a -4, per la contemporanea vittoria molfettese. Ma i neroverdi si suicidano per l’ennesimo penalty fallito sullo 0-0 da Falconieri, cui segue un grossolano errore difensivo, rimediato da Di Rito in zona Cesarini.
È sempre un altro rigore a condannare il Corato ad Otranto sempre sullo 0-0, con Leonetti che scivola al momento della trasformazione, seguita dal bis di un’altra frittata della retroguardia. Finisce 1-1 ed è ai titoli di coda anche l’avventura di Mr. Di Domenico, che aveva praticato calcio champagne, sostituito da Pizzulli.
Il Corato stenta contro il San Marco, ma il pareggio dell’Otranto a Molfetta, rivaluta quello neroverde. Si riapre il campionato, Corato a -2.
Ma nel frattempo c’è il 1° round della Finale della Coppa regionale. Gran bella festa sugli spalti, che delude invece le attese in campo per le scarse emozioni.
Vita facile ad Altamura (0-3), dove per alcuni minuti la squadra di Maldera si ritrova a +1 per il contemporaneo svantaggio molfettese prima del miracoloso sorpasso in casa Deghi, da 0-2 a 3-2 nel finale. Si rimane a -2.
FEBBRAIO:
Sbrigata la pratica Team Ortanova con qualche patema d’animo, grazie alla tripletta di Di Rito, il 6 febbraio è ritorno di Coppa Italia-day. A Vieste nella 1^ frazione, la squadra di Pizzulli trema in ben 5 palle gol garganiche. Ma a cavallo tra i 2 tempi, la classe individuale dei calciatori coratini, fa la differenza, mette la freccia e prrmette di conquistare la Coppa regionale, che consentirebbe la 3^ corsia di accesso in Serie D.
Ma in campionato, Di Bari & C. scivolano sulla classica buccia di banana. A Martina, contro una squadra rabberciata, Quarta, con un polso che scoprirà fratturato, porta in vantaggio i neroverdi dopo una cavalcata di 50 metri, ma si fa raggiungere sull’1-1, tornando a -4, distanza che rimane tale anche con la vittoria sull’Audace e quella a Bisceglie contro l’Unione, cinica e pragmatica.
MARZO
Ma da alcuni giorni in Italia e nel mondo affiora lo spettro di un virus che nessuno conosce, ancor più le conseguenze che produrrà. Il nord Italia è già in difficoltà, nel sud la paura si sente di riflesso.
Il 1° marzo la presenza di Militello di “Striscia la notizia”, a Ruvo, sembra beneaugurante. Ma le notizie Covid invece, sembrano distrarre più la squadra di Pizzulli, che il Gallipoli di Salvadore. Impattando 1-1, il Corato scivola a -6 e col senno di poi i 2 punti persi saranno fatali nella classifica delle seconde.
Il 4 marzo il Corato, nella 1^ gara del triangolare degli ottavi di finale, fa visita al Rionero, che ha perso 2-0 ad Afragola. È Addario questa volta a neutralizzare un penalty sullo 0-0, ma Vicedomini insacca nella propria rete a fine 1° tempo. Nella 2^ metà i neroverdi rientrano con un altro piglio, ribaltando fino all’1-3. Basterebbe il pareggio con l’Afragolese per superare il turno, gara che non si disputerà mai. L’involuzione Covid è rapida e nel giro di pochi giorni arriva lo stop del mondo intero.
APRILE:
Diventano familiari alcuni termini come: pandemia, lockdown, CTS, virologi ed è il periodo dei canti nei balconi, dei ricordi, dei quiz sulle proprie squadre tifate.
MAGGIO: La L.N.D. dichiara definitivamente chiusa la stagione 2019/20 dalla Serie D in giù e prepara i criteri per Promozioni, retrocessioni riammissioni e ripescaggi.
GIUGNO: Mentre dalla Serie A alla C tornano a giocare, i tifosi del Corato riscoprono il danno e la beffa, bis del 1982/83. Pur con le frequenti rassicurazioni che provengono dalla L.N.D., il Corato è fuori dal lotto delle seconde riammesse, per soli 6 millesimi di punto (vedi pareggio Gallipoli). Ma viene annullato anche con un colpo di spugna la corsia preferenziale che il Corato avrebbe in Coppa.
LUGLIO: La delusione è tanta e si teme l’abbandono del Presidente Maldera, che rinuncia al canto delle sirene provenienti da Bisceglie. Rimangono intatti dignità, coerenza ed attaccamento di Maldera che non lascia, anzi raddoppia gli sforzi ed i suoi programmi di ridimensionamento durano solo 2 giorni.
AGOSTO: Sotto la guida di un rientrato Scaringella, inizia la preparazione, con tanta voglia di far bene, allestendo una squadra più che competitiva con calciatori di calibro ingaggiati dal D.S. Vto Tursi,
SETTEMBRE:
Tra tante incertezze si prosegue e a Bari, partorisce il calendario 2020/21, con la novità di 2 gironi da 14 (uno diventato di 23) e promozione che scaturirà dallo spareggio tra le prime dei 2 gironi.
OTTOBRE:
Finalmente si parte. Nelle prime 4 gare l’attacco si rivela prolifico, con qualche errore difensivo di ttoppo. 10 punti in 4 gare, con l’unico mezzo flop a Bisceglie in casa Unione (1-1), dove Pignataro fallisce il penalty che consentirebbe lo 0-2, anche se lui con Cotello, è il vero mattatore di questo scorcio di campionato (5 reti in 4 gare), e squadra che di dimostrs compatta ad Ostuni.
NOVEMBRE:
L’aumento dei contagi impone un altro stop ed il divieto non consente neanche gli allenamenti individuali. Uno dei campionati più controversi della storia è nuovamente fermo.
DICEMBRE:
La continua incertezza della prosecuzione del campionato di Eccellenza, spinge Vicedomini, uno dei maggiori senatori della squadra, a cambiare casacca. Inoltre, i rapporti logorati con il gestore del campo di Ruvo, portano al cambio di casa. In attesa di notizie dello stadio coratino, alla ripresa si giocherà al Sant’Angelo dei Ricchi di Andria.
Ma quando ci sarà questa ripartenza? .
Maghi e zingare sono pregate di dire il proprio parere.
Non si vede l’ora di cacciare questo disgraziato anno.
Ma che si volti realmente pagina come un calzino.
Buon 2021 a tutti!