Corato, sulla scia di altri consolidati ultramaratoneti, quali Pino Mangione e Giuseppe Zaza o l’Ironman Stefano Lotito, è ormai fucina di atleti che si cimentano in gare al limite del sovrumano.
A questa lista di Superman si è da poco aggiunto un giovane atleta 23enne, Savio Cusanno, classe 2001, che da 3 anni, prendendo spunto da alcuni filmati su YouTube, si è innamorato di una particolare disciplina, ai molti sconosciuta, la OCR, Obstacle Course Race, italianizzata significa gara di corsa ad ostacoli, iniziando da autodidatta.
E quando si parla di ostacoli, non ci si riferisce ai semplici in pista di atletica da 1 yard (cm 91,4), ma alle tante difficoltà (da tratti di corsa con i pesi, a sospensioni, corsa nel fango, tiri di precisione, arrampicate, trazioni).
Spirito di avventura e coraggio, i principali requisiti richiesti per questo sport.
E Savio, l’accesso agli europei se l’è conquistato sul campo nelle gare preliminari, seguito dal maestro aviglianese Emilio Pagnotta, atleta élite, giunto ieri 14° nella 14 km, 10° nella short 4 km.
Savio, tesserato per la Invictus, ma che correva con la maglia della nazionale azzurra, è invece giunto 25° nella sua categoria (20/24 anni), 6° italiano in un lotto di oltre una cinquantina di concorrenti, nella categoria “short” di 4 km. in montagna con tutte le insidie del caso, penalizzato da un errore in sospensione, che gli è costato 3/4 posizioni.
Savio avrebbe conquistato anche il Mondiale in Costa Rica, ma non si sente pronto per la partecipazione.
Testa quindi alla riconquista della qualificazione al prossimo europeo, possibilmente scalando ulteriori posizioni, dopodiché, il ragazzone coratino non si porrà più limiti, anche in chiave mondiale e sparerà ogni cartuccia per diventare sempre più protagonista della scena di questo altro sacrificante sport, ma al tempo stesso entusiasmante, che siamo certi gli regalerà tante altre soddisfazioni.